Wikipedia

Born This Way (album Lady Gaga)

album di Lady Gaga del 2011

Born This Way è il secondo album in studio della cantante statunitense Lady Gaga, pubblicato il 20 maggio 2011 in Irlanda e il 23 dello stesso mese nel resto del mondo dalla Streamline, Kon Live e Interscope Records.[33]

Born This Way
album in studio
ArtistaLady Gaga
Pubblicazione23 maggio 2011
(date di pubblicazione)
Durata61:05
Dischi1
Tracce14
Genere[1][2][3]Dance pop
EtichettaStreamline, Kon Live, Interscope
ProduttoreLady Gaga, Fernando Garibay, Jeppe Laursen, Paul Blair aka DJ White Shadow, RedOne, Robert John "Mutt" Lange
FormatiCD, 2 CD, 2 LP, MC, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Finlandia Finlandia[4]
(vendite: 19 338+)
Bandiera dell'Indonesia Indonesia[5]
(vendite: 5 000+)
Bandiera del Portogallo Portogallo[6]
(vendite: 7 500+)
Bandiera di Singapore Singapore[7]
(vendite: 5 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[8]
(vendite: 30 000+)
Bandiera dell'Ungheria Ungheria[9]
(vendite: 3 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita[10]
(vendite: 6 000+)
Bandiera dell'Australia Australia (3)[11]
(vendite: 210 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[12]
(vendite: 20 000+)
Bandiera del Belgio Belgio[13]
(vendite: 30 000+)
Bandiera del Brasile Brasile (2)[14]
(vendite: 80 000+)
Bandiera del Canada Canada (6)[15]
(vendite: 480 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[16]
(vendite: 20 000+)
Bandiera dell'Europa Europa[17]
(vendite: 1 000 000+)
Bandiera della Francia Francia (2)[18]
(vendite: 200 000+)
Bandiera della Germania Germania[19]
(vendite: 200 000+)
Bandiera del Giappone Giappone (3)[20]
(vendite: 750 000+)
Bandiera dell'Irlanda Irlanda (2)[21]
(vendite: 30 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (2)[22]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Messico Messico[23]
(vendite: 60 000+)
Bandiera della Norvegia Norvegia[24]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[25]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[26]
(vendite: 20 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (3)[27]
(vendite: 900 000+)
Bandiera della Russia Russia (4)[28]
(vendite: 40 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (4)[29]
(vendite: 4 000 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[30]
(vendite: 40 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[31]
(vendite: 30 000+)
Bandiera di Taiwan Taiwan (10)[32]
(vendite: 100 000+)
Lady Gaga - cronologia
Album precedente
(2010)
Logo
Logo del disco Born This Way
Logo del disco Born This Way
Singoli
  1. Born This Way
    Pubblicato: 11 febbraio 2011
  2. Judas
    Pubblicato: 15 aprile 2011
  3. The Edge of Glory
    Pubblicato: 9 maggio 2011
  4. Yoü and I
    Pubblicato: 27 luglio 2011
  5. Marry the Night
    Pubblicato: 15 novembre 2011
  6. Bloody Mary
    Pubblicato: 2 dicembre 2022

In quanto produttrice di ogni singola traccia dell'album, Gaga ha collaborato con numerosi produttori, tra cui RedOne e Fernando Garibay, con i quali aveva già lavorato, e con altri nuovi. Due musicisti hanno inoltre collaborato nel disco: il chitarrista Brian May dei Queen, e il sassofonista Clarence Clemons degli E Street Band. La musica di Born This Way parte dagli stili orientati al synth pop, elettropop e dance pop dei suoi precedenti pubblicazioni, ma incorpora nuovi strumenti musicali e una vasta molteplicità di generi musicali, tra cui opera, disco e rock and roll. Dal punto di vista emergono aspetti eterogenei di sessualità, religione, libertà, femminismo e invidualismo.

Il titolo dell'album è stato confermato dalla stessa Lady Gaga agli MTV Video Music Awards 2010 durante la consegna del premio Video dell'anno,[34] mentre la data di pubblicazione è stata rivelata sull'account Twitter della cantante a mezzanotte del 1º gennaio 2011.[35] Appena una settimana prima dell'uscita, il disco è stato diffuso illegalmente in rete ma rapidamente rimossi per violazione di copyright.[36]

Da esso sono stati estratti sei singoli. Il primo, l'omonimo Born This Way, pubblicato a febbraio 2011, ha raggiunto la vetta delle classifiche in sedici paesi ed è entrato nella top ten di molti altri.[37] Judas, è stato scelto come secondo singolo ed è stato messo in commercio circa un mese prima della pubblicazione dell'album.[38] Il 9 maggio 2011 è stata la volta di The Edge of Glory, di gran successo commerciale, raggiungendo la terza posizione della Billboard Hot 100. Il 27 luglio entra in rotazione radiofonica il quarto singolo Yoü and I, anch'esso di discreto successo in madrepatria, mentre il 15 novembre seguente entra in rotazione radiofonica il quinto singolo Marry the Night, per il quale è stato realizzato un video musicale di circa 14 minuti che in meno di 48 ore è riuscito ad avere più di 5 milioni di visualizzazioni.[39] Il 16 maggio 2011, in attesa della pubblicazione dell'album, è uscito in via promozionale il brano Hair. Il 2 dicembre 2022 viene estratto Bloody Mary come sesto singolo ufficiale dell'album a seguito del successo virale ottenuto sulla piattaforma TikTok.

L'album ha incontrato il favore generale di molti critici contemporanei che esaltarono la resa vocale di Lady Gaga e i vari stili musicali del disco. Tuttavia, il ricorrente uso della parola Jesus, unito all'impiego delle campane di chiesa e delle voci da monaco in molti brani dell'album tra cui Marry the Night, Bloody Mary ed Electric Chapel hanno suscitato reazione negative da parte di alcune associazioni cristiane. Born This Way si è aggiudicato tre candidature al Grammy Award, tra cui quella per l'album dell'anno (terza consecutiva dopo The Fame e l'EP The Fame Monster). Nel 2012 la rivista Rolling Stone l'ha inserito all'undicesimo posto tra i 50 miglior album rock femminile di tutti i tempi,[40] mentre nel 2020 è stato inserito al 484º posto nella classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi secondo la stessa rivista.[41]

Antefatti modifica

A marzo 2010 Lady Gaga ha confermato che aveva iniziato a lavorare su Born This Way, specificando che ne aveva già «scritto il nocciolo».[42] Tre mesi dopo, ha affermato che «sentiva fortemente» di aver completato l'album. In un'intervista ha confermato: «Mi è venuto proprio velocemente. Ci ho lavorato su per mesi, e sento fortemente che ora è completo. Alcuni artisti ci mettono anni. Io no. Scrivo musica tutti i giorni».[43]

Alla fine del 2010, Troy Carter, il manager di Lady Gaga, nonché collaboratore di RedOne, ha spiegato che erano in procinto di presentare l'album all'etichetta discografica, commentando così: «Siamo molto agitati riguardo a Born This Way. Stiamo iniziando a presentarlo alla gente e farle capire un po' com'è, e Gaga ha svolto un lavoro incredibile, un lavoro assolutamente incredibile. Beh, sapete, non lo sto dicendo da un punto di vista di manager, ma più considerando la sua creatività perché, a dire il vero, abbiamo costruito il business attorno alla sua infrastruttura creativa e quel business che è stato costruito è unico di Lady Gaga». RedOne ha aggiunto: «Penso che sia più di un album fatto in sua libertà. Questo album sul quale sta lavorando è troppo prezioso per parlarne al riguardo. Penso sia troppo prezioso perché io ne parli».[44]

Concetto modifica

Lady Gaga ha annunciato il 26 novembre 2010 durante un suo concerto a Danzica, in Polonia, tappa del suo The Monster Ball Tour, che l'album avrebbe potuto contenere fino a venti tracce e che sarebbe diventato l'album del decennio: «Vi prometto che non vi deluderò mai. E non per niente: l'album è completato ed è dannatamente fantastico. Quindi qualunque cosa sia, qualunque cosa voi abbiate fatto per tutti noi, vi prometto che vi regalerò il più grande album del decennio. Diverte il fatto che delle persone hanno ridotto la libertà ad uno stereotipo. Pensano che ora sia alla moda l'essere liberi. Pensano che sia forte l'essere soddisfatti della propria identità. Quando in realtà non c'è niente di trendy riguardo a Born This Way. Questo rapporto che noi tutti condividiamo è ben più profondo di una parrucca o di un rossetto o di un completo, o di un dannato abito di carne. Born This Way riguarda ciò che ci tiene svegli di notte e ci spaventa.»[45] Gaga ha affermato che l'album sarà pieno di «beat dance slittanti e martellanti».[46] Ha inoltre spiegato che l'album sarebbe stato come «ragazzi ribelli che vanno in chiesa, che si divertono mantenendo un livello alto.»[47] È stato confermato in un'intervista con la rivista Vogue che diciassette tracce erano state registrate per l'album,[48] quattordici delle quali avrebbero fatto parte della lista tracce dell'edizione standard. Le tre tracce restanti sarebbero state inserite nell'edizione deluxe, venduta esclusivamente ai punti vendita Target;[49] tuttavia, il 9 marzo 2011 è stato reso noto che Lady Gaga aveva voluto rendere disponibile la versione estesa dell'album dappertutto, chiudendo i rapporti con la compagnia per via del fatto che i suoi dirigenti avevano donato fondi ad organizzazioni omofobe.[50]

In un'intervista durante il programma della BBC Newsbeat, Gaga ha definito l'album «un trionfo di musica elettronica con grandi, epiche, direi addirittura osate melodie da inno nazionale metal o rock 'n' roll e beat dance slittanti e martellanti.» Ha aggiunto: «È finito e tutto, deve solo essere remixato e sistemato. È come un passo post-operazione per l'album. Ho già completato l'intero intervento al suo cuore. Mi sto semplicemente ricucendo ancora. Penso che i testi dell'album siano più che altro poetici. Sono scritti dai fan, li hanno veramente scritti, perché ogni sera è come e fossero dentro di me. Così li ho scritti io per loro. Born This Way è tutto per i miei Little Monsters e per me, Mother Monster».[51]

Copertina modifica

Il 17 aprile 2011 è stata rivelata la copertina di Born This Way, scattata dal fotografo Nick Knight. Su di essa, si può vedere Lady Gaga fusa insieme ad una moto. La copertina è stata sommersa da critiche perlopiù negative sia dai critici che dai fan. Sean Michaels di The Guardian ha detto al riguardo: «Sembra più un economico effetto di Photoshop che la copertina dell'album più atteso dell'anno.» Ha aggiunto: «Via gli occhiali futuristici, il taglio di capelli asimmetrico, persino i suoi magici corni; invece, una moto mutante con la faccia e le braccia di Gaga.» Ha inoltre fatto riferimento ai messaggi di alcuni fan di Lady Gaga postati sul suo forum che esprimevano il loro disappunto per la copertina.[52] Andrew Martin di Prefix Magazine l'ha descritta come «un rifiuto dall'ultimo film di Terminator».[53] La copertina dell'edizione speciale è stata pubblicata sempre lo stesso giorno. Su di essa si vede solo il volto di Lady Gaga, lo stesso dell'edizione standard.[54]

Composizione modifica

 
Lady Gaga mentre si esibisce con Hair al programma statunitense Good Morning America.

Sul piano della struttura musicale, Born This Way è considerato un accentuato distacco dalle produzioni precedenti di Gaga. In contrasto con molti suoi album precedenti, che propongono elementi di elettropop, musica house, e dance pop, Born This Way raccoglie una più ampia gamma di elementi di diversi generi musicali tra cui opera, heavy metal,[55] rock and roll, Europop,[56] New Wave,[57] oltre ad adottare una più vasta molteplicità di strumenti e stili musicali. Per esempio, la sonorità di un organo può essere ascoltata quando Gaga chiude Born This Way,[58] un coro maschile di canto gregoriano è dominante in Bloody Mary, chitarre e violini in Americano,[59] e le chitarre elettriche in Bad Kids.[59] In alcune interviste, Gaga ha affermato di essersi ispirata principalmente a Madonna,[60] Whitney Houston,[61] e Bruce Springsteen.[62][63]

L'album si snoda tramite numerosi rimandi a personalità centrali del Cristianesimo, come Maria Maddalena, Gesù e Giuda Iscariota.[64] Alcuni brani sviscerano fenomeni sociali di grande portata, come il provvedimento adottato dall'Arizona contro l'immigrazione.[65]

Kitty Empire del The Observer scrisse a proposito della musica dell'album: «Born This Way gestisce grandi, eterni temi americani - la libertà, la realizzazione di sé, il romanzo della strada, il Boss, addirittura Neil Young - servendosi del prisma affilato della decadente musica dance europea.»[66] Dan Martin di NME vede il sound dell'album come un distacco dagli ultimi due album, e una riflessione sui fans di Gaga, scrivendo: «essa vuole fisicamente saldarsi ai suoi sintetizzatori come per creare una corazzata onnipotente di auto valorizzazione. Per la maggior parte il disco è un implacabile diluvio di heavy-metal, rave e pop. Perlomeno è un trionfo nell'ingegneria sonora.»[67]

La prima traccia, Marry the Night, fu scritta mentre si protraeva il Monster Ball Tour. Lady Gaga e Garibay scrissero in passato il brano Dance in the Dark dell'album The Fame Monster. Prima di lavorare all'inedito, Gaga riascoltò Dance in the Dark e annunciò di voler raggiungere la stessa energia con Marry the Night. In seguito a uno spettacolo del tour, Garibay creò una musica ispirata alle campane di una chiesa, e Gaga scrisse il testo. Appena ascoltò il brano finale, la cantante dichiarò di essere scoppiata in lacrime.[68] Marry the Night ha incontrato recensioni molto favorevoli dai critici musicali. Stephen Thomas Erlewine di AllMusic le diede una valutazione positiva dicendo che «luccica con un forte battito neon».[69] Sal Cinquemani di Slant Magazine ha scritto che Marry the Night risalta nell'album «come un degno successore di Dance in the Dark».[70] Alla pubblicazione dell'album, il brano è entrato alle posizioni numero 79, 91, 112 e 40 rispettivamente negli Stati Uniti,[71] in Canada,[72] nel Regno Unito[73] e in Vallonia.[74]

La seconda traccia, Born This Way parla di come tutti sono uguali, indipendentemente dal colore della pelle, la sessualità, o credo religioso, e che ogni persona è in grado di soddisfare il proprio sogno. La canzone è stata paragonata al brano di Madonna Express Yourself.[75]

La terza traccia, Government Hooker, è ispirata a Marilyn Monroe e ai politici-amanti.[76] Contiene elementi di musica lirica,[77] dance, techno, trance, industrial e post-disco,[78][79][80][81] oltre a una minima di hip hop;[81] la canzone è stata paragonata ai lavori tipici dei Kraftwerk.[80]

La sesta traccia, Hair, parla dei genitori di Lady Gaga quando si arrabbiavano per i suoi vestiti e le sue capigliature quando era ragazza.[82]

La settima traccia, Scheiße è stata scritta da Lady Gaga e RedOne e prodotta da quest'ultimo. Durante l'intervista fatta, la cantante ha spiegato il significato della canzone e della sua nascita:[83]

«Ho scritto una canzone che si chiama Scheiße e che si trova nell'album in cui dico "I don't speak German but I can if you like". L'ho scritta quando me ne stavo tornando da Berlino, e scrivevo questa canzone con RedOne riproducendo il beat del club in cui ero stata e ricordo che molto tempo fa avevo fatto un concerto e improvvisai Poker Face in tedesco per scherzare aggiungendo la parola Scheiße; "I wanna roll with him a hot pair we will be, Scheiße" quindi volevo dire che l'amore è una stupidaggine ma non lo penso davvero l'amore è stupendo probabilmente quel giorno stavo passando qualcosa di negativo.»

Rolling Stone ha rilevato come la parte iniziale della canzone, nella quale Lady Gaga canta «I don't speak German, but I can if you like» con voce aspra ricordi Eye of the Tiger dei Survivor.[84] È stata presentata in una versione remixata da DJ White Shadow Mugler durante la sfilata di moda Anatomy of Change dello stilista Thierry Mugler.[85] Nel mese di maggio la cantante si è esibita con un'intro del brano nella finale del programma tedesco Germanys Next Top Model.[86]

 
Lady Gaga (in primo piano) mentre si esibisce con Bloody Mary nel 2011

L'ottava traccia, Bloody Mary, parla del vivere a metà via tra realtà e fantasia.[87] La traccia bonus Black Jesus † Amen Fashion è una canzone pop che richiama influenze degli anni ottanta, novanta e della electronic dance music, contenente elementi techno e new wave e uno stile che la critica ha accostato ai lavori di Madonna e dei Justice.[88] Pur non essendo stato estratto come singolo, il brano ha debuttato al ventiduesimo posto in Spagna solo per le vendite digitali.[89]

Un'altra traccia bonus, Fashion of His Love, è dedicata ad Alexander McQueen.[90] La traccia bonus The Queen parla del coraggio, dell'essere senza paura per essere dei grandi.[91] Il dodicesimo brano, Highway Unicorn (Road to Love) parla, come narrato dalla stessa Gaga su Twitter, del viaggio della popstar armata solo di sogni[92] e risente di «una melodia che si eleva, che fa capo a Springsteen e a una produzione techno industrial».[79]

Pubblicazione e promozione modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: The Born This Way Ball.
 
Lady Gaga mentre si esibisce con Fashion of His Love nella tappa milanese del Born This Way Ball

Prima che l'album fosse menzionato, Lady Gaga ha cantato dal vivo Yoü and I nella serie di concerti Toyota del Today nel mese di luglio 2010.[93] Due mesi dopo, agli MTV Video Music Awards 2010, ha accettato il premio per il Video dell'anno (per Bad Romance) e ha annunciato il titolo dell'album, dichiarando che aveva promesso di rivelarlo se avesse vinto quel riconoscimento. Poi cantò alcune parti del testo del brano omonimo: «I'm beautiful in my way, 'cause God makes no mistakes; I'm on the right track, baby, I was born this way.»[94] Con l'avvento dell'Anno Nuovo, Lady Gaga annunciò tramite Twitter le date di uscita del disco e del suo singolo di lancio allo scoccare della mezzanotte del 2011,[35] come «regalo di Natale ai suoi fan».[95] Scortando questo annuncio, affiorò una fotografia in bianco e nero in cui una Lady Gaga «nuda volge le spalle, su cui ricadono i capelli, esibendo una giacca con una scritta [Born This Way] adornata con gioielli abbaglianti».[35] Ha infine rivelato la copertina artistica del disco su Twitter il 15 aprile 2011.[96] Born This Way fu lanciato a livello internazionale il 18 maggio 2011 sul programma svedese Spotify, basato su musica in streaming in Svezia, Norvegia, Paesi Bassi, Finlandia e Spagna,[97] e sul sito Metro.co.uk in Regno Unito.[98] L'album fu pubblicato in tutto il mondo il 23 maggio 2011.[35] Il sito Amazon.com offrì l'intera edizione standard del disco per 0,99 $ il giorno della sua uscita, per promuovere il suo servizio Cloud Drive; con questa iniziativa l'album riuscì a vendere 440 000 copie.[99] Born This Way ha scatenato opinioni negative da parte del governo libanese, che l'ha considerato offensivo e irrispettoso della cristianità. L'uscita dell'album fu momentaneamente sospesa sino al 9 giugno, quando il governo ritirò il bando.[100]

Contribuendo a una sfilata di moda dello stilista Thierry Mugler a Parigi, a metà del mese di gennaio 2011, ha presentato una versione remixata del brano Scheiße «che parte con Lady Gaga che ripete frasi straniere su un massiccio ritmo da discoteca».[101] Ha poi immesso il testo completo del singolo Born This Way sul suo account ufficiale Twitter alla fine dello stesso mese.[102]

Lady Gaga avviò la promozione di Born This Way con un'esibizione alla 53ª edizione dei Grammy Awards il 13 febbraio a Los Angeles.[103] Alcune canzoni sono state rese disponibili all'ascolto su GagaVille, un browser-game creato appositamente da Zynga per la promozione dell'album e simile a FarmVille.

Nell'autunno 2022, in seguito alla pubblicazione della serie Netflix Mercoledì, il brano Bloody Mary ha acquisito popolarità a livello internazionale grazie alla tendenza lanciata su TikTok attraverso la quale gli utenti imitavano il ballo della protagonista con il brano in sottofondo. Come conseguenza del ritrovato successo, Bloody Mary è stato pubblicato come singolo radiofonico il 23 dicembre dello stesso anno in Italia e il 17 gennaio 2023 negli Stati Uniti d'America.[104][105]

Accoglienza modifica

Born This Way incontrò il favore di molti critici musicali ancor prima della sua uscita. In generale le critiche furono positive. Per Metacritic che assegna punteggi su 100 tramite le recensioni di critici influenti, l'album ha totalizzato 71 punti su 26 recensioni positive, punteggio che segnala «recensioni prevalentemente favorevoli».[106]

Dan Martin di NME ha dato otto punti su dieci all'album dicendo: «È una cosa dannatemente buona» e si è complimentata con Lady Gaga per aver spinto i suoi confini musicali «all'ultimo grado».[107] Sal Cinquemani di Slant Magazine ha detto: «Non c'è nulla di piccolo in questo album e Gaga canta con forza in ogni singola traccia».[108] Cinquemani ha confrontato l'album con Sam's Town dei The Killers definendolo «gonfio, importante per sé stessi, con orgoglio americano, un esercizio di straordinario eccesso».[108] BBC ha soprannominato l'album una «registrazione meravigliosa» e ha elogiato Gaga per «mettere in realtà un po' di sforzo e di nuova immaginazione nel pop».[109] Rob Sheffield di Rolling Stone ha lodato la voce e lo stile musicale di Gaga, concludendo la recensione con questa frase: «Più Gaga diventa eccessiva, più sembra onesta».[75]

 
Lady Gaga esegue Born This Way al The Monster Ball Tour

Non mancarono tuttavia critiche negative. Randall Roberts di Los Angeles Times ha dichiarato che a Gaga è carente in materia di innovazione, affermando che: «l'avventura musicale non è uno dei suoi punti di forza».[80] Ha continuato dicendo: «Il suo messaggio è troppo rigido, troppo rigido il suo vestito, e, la cosa più importante, troppo rigido esteticamente [...] Se Gaga avesse speso solo più tempo a spingere i suoi confini musicali, come ha fatto con quelli sociali, Born This Way avrebbe avuto più successo».[80] James Reeed del Boston Globe ha definito l'album «il momento più sgonfio della musica pop di quest'anno», ha detto anche che all'album manca la coesione e che le canzoni d'autore «si sentono poco».[110] Evan Sawdey di PopMatters ha dato all'album una valutazione di cinque punti su dieci e l'ha definito «l'anello più debole dei suoi album pubblicati fino ad oggi». Ha commentato dicendo che l'album ha «canzoni d'autore un po' audaci e alcuni temi estremamente ripetitivi e ritmici».[111] Chris Richards del Washington Post l'ha trovato «noioso», ha scritto anche: «Sì, Born This Way è oscuro, denso e sorprendentemente aggressivo all'ascolto... [ma] al suo peggio, sembra che riscaldi alcune colonne sonore degli anni ottanta».[112]

Nel 2012 NME ha stilato una speciale classifica sugli album più pretenziosi di sempre e ha posizionato Born This Way al primo posto.[113] Secondo la rivista Rolling Stone, Born This Way è l'11º miglior album femminile di tutti i tempi.[40]

Tracce modifica

Edizione standard modifica

  1. Marry the Night – 4:24 (Lady Gaga, Fernando Garibay)
  2. Born This Way – 4:20 (Lady Gaga, Jeppe Laursen)
  3. Government Hooker – 4:14 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  4. Judas – 4:10 (Lady Gaga, RedOne)
  5. Americano – 4:06 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow, Cheche Alara)
  6. Hair – 5:06 (Lady Gaga, RedOne)
  7. Scheiße – 3:45 (Lady Gaga, RedOne)
  8. Bloody Mary – 4:04 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  9. Bad Kids – 3:50 (Lady Gaga, Jeppe Laursen, Paul Blair)
  10. Highway Unicorn (Road to Love) – 4:15 (Lady Gaga, RedOne, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  11. Heavy Metal Lover – 4:12 (Lady Gaga, Fernando Garibay)
  12. Electric Chapel – 4:12 (Lady Gaga, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  13. Yoü and I – 5:07 (Lady Gaga) – contiene elementi di We Will Rock You (Brian May)
  14. The Edge of Glory – 5:20 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
Traccia bonus internazionale
  1. Born This Way (Jost & Naaf Remix) – 5:58 (Lady Gaga, Jeppe Laursen)
Traccia bonus giapponese
  1. Born This Way (LLG vs GLG Radio Remix) – 3:50 (Lady Gaga, Jeppe Laursen)
Tracce bonus indiane
  1. Born This Way (Bollywood Remix) – 4:12 (Lady Gaga, Jeppe Laursen)
  2. Born This Way (UK Desi Remix) – 4:12 (Lady Gaga, Jeppe Laursen)

Edizione speciale modifica

CD 1[114][115]
  1. Marry the Night – 4:24 (Lady Gaga, Fernando Garibay)
  2. Born This Way – 4:20 (Lady Gaga, Jeppe Laursen)
  3. Government Hooker – 4:14 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  4. Judas – 4:10 (Lady Gaga, RedOne)
  5. Americano – 4:06 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow, Cheche Alara)
  6. Hair – 5:06 (Lady Gaga, RedOne)
  7. Scheiße – 3:45 (Lady Gaga, RedOne)
  8. Bloody Mary – 4:04 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  9. Black Jesus † Amen Fashion – 3:36 (Lady Gaga, Paul Blair)
  10. Bad Kids – 3:50 (Lady Gaga, Jeppe Laursen, Paul Blair)
  11. Fashion of His Love – 3:39 (Lady Gaga, Fernando Garibay)
  12. Highway Unicorn (Road to Love) – 4:15 (Lady Gaga, RedOne, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  13. Heavy Metal Lover – 4:12 (Lady Gaga, Fernando Garibay)
  14. Electric Chapel – 4:12 (Lady Gaga, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  15. The Queen – 5:17 (Lady Gaga, Fernando Garibay)
  16. Yoü and I – 5:07 (Lady Gaga) – contiene elementi di We Will Rock You (Brian May)
  17. The Edge of Glory – 5:20 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  • Tracce bonus nell'edizione USB
  1. Born This Way (UK Desi Hits! Remix) – 4:12 (Lady Gaga, Jeppe Laursen)
  2. Judas (Desi Hits! Salim & Sulaiman Remix) – 4:21 (Lady Gaga, RedOne)
  3. Judas (Thomas Gold Remix) – 5:32 (Lady Gaga, RedOne)
  4. The Edge of Glory (Electrolightz Remix) – 3:51 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  5. The Edge of Glory (Cahil Major Radio Mix) – 3:25 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
  6. Government Hooker (DJ White Shadow Mugler Remix) – 3:35 (Lady Gaga, Fernando Garibay, Paul Blair aka DJ White Shadow)
CD 2[115]
  1. Born This Way (The Country Road Version) – 4:21 (Lady Gaga, Jeppe Laursen)
  2. Judas (DJ White Shadow Remix) – 4:08 (Lady Gaga, RedOne)
  3. Marry the Night (Zedd Remix) – 4:21 (Lady Gaga, Fernando Garibay)
  4. Scheiße (DJ White Shadow Remix Extended) – 9:35 (Lady Gaga, RedOne)
  5. Fashion of His Love (Fernando Garibay Remix) – 3:45 (Lady Gaga, Fernando Garibay)
  • Traccia bonus internazionale
  1. Born This Way (Jost & Naaf Remix) – 5:58 (Lady Gaga, Jeppe Laursen)
  • Traccia bonus giapponese
  1. Born This Way (LLG vs GLG Radio Remix) – 3:50 (Lady Gaga, Jeppe Laursen)

Formazione modifica

Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina dell'edizione standard:[116]

Musicisti
  • Lady Gaga – voce, cori (tracce 1, 3-5, 8-11, 13 e 14), tastiera (tracce 2, 9 e 14), strumentazione e arrangiamento (traccia 2)
  • Fernando Garibay – programmazione e tastiera (tracce 1-3, 5, 8-11, 14), strumentazione e arrangiamento (traccia 2 e 5), chitarra e cori (traccia 5)
  • Paul Blair aka DJ White Shadow – drum machine aggiuntiva (tracce 1 e 14), programmazione (tracce 2, 3, 5, 8-10, 12), tastiera (tracce 3, 8, 9 e 12), chitarra (traccia 3)
  • Kareem "Jesus" Devlin – chitarra (tracce 3, 12 e 14)
  • Brian Lee – cori (traccia 3)
  • Peter Van Der Veen – cori (traccia 3)
  • DJ Snake – batteria, basso e tastiera (traccia 3)
  • RedOne – arrangiamento parti vocali, strumentazione e programmazione (tracce 4, 6 e 7), cori (tracce 4, 6)
  • Cheche Alara – strumentazione e arrangiamento (traccia 5)
  • Mario Hernandez – guitarrón e vihuela (traccia 5)
  • Stephanie Amaro – chitarra (traccia 5)
  • Andy Abad – chitarra requinto (traccia 5)
  • Suemy Gonzalez – violino (traccia 5)
  • Julio Hernandez – violino (traccia 5)
  • Harry Kim – tromba (traccia 5)
  • Jorge Alavrez – cori aggiuntivi (traccia 5)
  • David Gomez – cori aggiuntivi (traccia 5)
  • Carlos Murguia – cori aggiuntivi (traccia 5)
  • Clarence Clemons – sassofono (tracce 6 e 14)
  • Trevor Muzzy – chitarra (traccia 6)
  • Kamau Georges – programmazione (traccia 8)
  • Clinton Sparks – tastiera (traccia 8)
  • Brian Gaynor – basso e tastiera (traccia 12)
  • Olle Romo – programmazione (traccia 13)
  • Brian May – chitarra (traccia 13)
  • Mutt – cori (traccia 13)
Produzione
  • Vincent Herbert – produzione esecutiva
  • Lady Gaga – produzione
  • Gene Grimaldi – mastering
  • Fernando Garibay – produzione (tracce 1, 2, 5, 9-11, 14), coproduzione (tracce 3 e 8), registrazione (tracce 3 e 10)
  • Dave Russell – registrazione (tracce 1-3, 5, 6, 8-12, 14), missaggio (tracce 1-3, 5, 8-12), registrazione aggiuntiva (traccia 4), ingegneria del suono (traccia 6)
  • Eric Morris – assistenza alla registrazione (tracce 1, 9 e 10)
  • Paul Pavao – assistenza al missaggio (tracce 1, 3, 5, 8, 10 e 11)
  • Jeppe Laursen – produzione (tracce 2 e 9)
  • Paul Blair aka DJ White Shadow – produzione (tracce 2, 3, 5, 8-10, 12)
  • Pete Hutchings – assistenza alla registrazione (traccia 2)
  • Kenta Yonesaka – assistenza al missaggio (traccia 2)
  • Kevin Porter – assistenza al missaggio (traccia 2)
  • Al Carlson – assistenza al missaggio (traccia 2)
  • DJ Snake – coproduzione (traccia 3)
  • Bill Malina – registrazione (traccia 3)
  • RedOne – produzione (tracce 4, 6, 7, 10), montaggio parti vocali, registrazione e ingegneria del suono (tracce 4, 6 e 7)
  • Trevor Muzzy – montaggio parti vocali, registrazione, ingegneria del suono e missaggio (traccia 4, 6 e 7)
  • Rafa Sardina – registrazione e missaggio aggiuntivi (traccia 5)
  • Clinton Sparks – coproduzione (traccia 8)
  • Jordan Power – assistenza alla registrazione (traccia 8)
  • Phillip Knight – assistenza al missaggio (tracce 9 e 12)
  • Robert John "Mutt" Lange – produzione (traccia 13)
  • Tom Ware – registrazione (traccia 13)
  • Horace Ward – registrazione (traccia 13)
  • Olle Romo – registrazione aggiuntiva (traccia 13)
  • Justin Shirley Smith – registrazione chitarra (traccia 13)
  • George Tandero – assistenza alla registrazione (traccia 14)
  • Ken Knapstad – assistenza alla registrazione (traccia 14)
  • Kenta Yonesaka – assistenza al missaggio (traccia 14)

Successo commerciale modifica

 
Lady Gaga al Born This Way Ball con l'esibizione di Americano.

Born This Way ha debuttato in vetta alle classifiche di ventiquattro paesi,[117] vendendo due milioni di copie nella prima settimana nel mondo.[118] Al 2012 è risultato che abbia venduto oltre otto milioni di copie.[119]

America modifica

Secondo la rivista Billboard, Born This Way ha venduto nella prima settimana 1 108 000 copie nel solo mercato statunitense, risultando il debutto più alto dell'anno ed entrando nella top ten degli album con il maggior debutto della storia in termini di copie vendute. È diventato, inoltre, il primo album della cantante a raggiungere la vetta della classifica e il terzo miglior debutto di un'artista donna nella classifica statunitense.[120][121] Nella seconda settimana, con un declino di vendite dell'84%, ha venduto altre 174 000 copie, rimanendo comunque alla vetta della classifica statunitense.[122] Con 100 000 copie vendute nella terza settimana, il 42% in meno della precedente, Born This Way è sceso alla seconda posizione.[123] Nella quarta settimana ha venduto altre 68 000 copie retrocedendo dalla seconda posizione alla quarta.[124] È sceso poi all'ottava con altre 49 000 copie vendute.[125]

Secondo i dati raccolti fino alla fine di giugno 2011, Born This Way ha venduto più di 1 540 000 copie negli Stati Uniti, diventando il secondo album più venduto nel primo semestre.[126] A fine anno, l'album ha superato la soglia di 1 900 000 copie vendute negli Stati Uniti.[127] Infine, a due anni e quattro mesi dalla pubblicazione, è stato riportato che le vendite di Born This Way negli Stati Uniti ammontavano a 2 298 000 copie[128] ottenendo così la certificazione di doppio disco di platino.[29] A febbraio 2018, le vendite certificate da Billboard sono 2 420 000.[129]

Nel 2017, all'indomani dell'esibizione di Lady Gaga al Super Bowl, l'album è rientrato in classifica al 25º posto, vendendo nella settimana in questione 17 000 copie (+1,117% rispetto a quella precedente).[130]

Europa modifica

In Francia Born This Way ha debuttato al primo posto con 55 000 copie vendute[131] e ha mantenuto il primato anche la settimana successiva, con altre 18 687 copie, per un totale di 73 746 copie vendute in due settimane.[132] La SNEP ha certificato l'album due volte disco di platino,[18] per avere venduto oltre 190 000 copie nel paese.[133]

Anche in Germania l'album ha debuttato in cima della rispettiva classifica, scendendo al secondo posto nella settimana seguente.[134] Born This Way è stato certificato disco di platino per le oltre 200 000 copie vendute dalla BVMI.[19] Discorso analogo anche in Italia, dove ha debuttato in vetta alla Classifica FIMI Album,[135] spodestando Vivere o niente di Vasco Rossi, in vetta da due mesi.[136] È diventato, inoltre, il primo album dell'artista a raggiungere il primo posto nella classifica italiana (il precedente The Fame aveva raggiunto il 13º posto).[137] Born This Way è stato certificato disco di platino dalla FIMI per le oltre 60 000 copie vendute.[22]

Nel Regno Unito Born This Way ha fatto il suo esordo in cima, vendendo 215 000 copie nella sua prima settimana (quanto l'intera top 10 messa insieme) e risultando il debutto più alto del 2011.[138] La settimana seguente ha mantenuto il primato con altre 67 615 copie vendute.[139] È sceso poi sul gradino più basso del podio con oltre 33 000 copie vendute,[140] mantenendo tale posizione anche la settimana successiva.[141] È salito, nuovamente, al primo posto con 47 184 copie vendute.[142] È sceso alla terza posizione con 31 449 copie vendute[143] ed è rimasto stabile anche la settimana successiva, con altre 22 511 copie.[144] Due settimane dopo, Born This Way occupa la quinta posizione con 13 265 copie vendute.[145]

Born This Way sì è inoltre aggiudicato il settimo posto tra gli album più venduti del 2011 con 821 000 copie vendute.[146] Secondo i dati raccolti dalla Official Charts Company, Born This Way ha raggiunto le 853 633 copie vendute nel Regno Unito sino a gennaio 2012.[147] Infine, a maggio dello stesso anno, è stato reso noto che l'album ha venduto oltre 900 000 copie.[148]

Classifiche modifica

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (2011) Posizione
Australia[163] 6
Austria[164] 15
Belgio (Fiandre)[165] 23
Belgio (Vallonia)[166] 13
Canada[167] 3
Danimarca[168] 38
Francia[169] 18
Germania[170] 17
Giappone[171] 4
Italia[172] 21
Messico[173] 13
Nuova Zelanda[174] 3
Paesi Bassi[175] 40
Polonia[176] 33
Regno Unito[146] 7
Russia[177] 6
Stati Uniti[178] 3
Svezia[179] 14
Svizzera[180] 10
Ungheria[181] 30
Classifica (2012) Posizione
Australia (Dance)[182] 16
Francia[183] 173
Giappone[184] 68
Stati Uniti[185] 85

Date di pubblicazione modifica

Questa voce o sezione sugli argomenti album pop e album di musica elettronica non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti dei progetti di riferimento 1, 2.
Paese Data di pubblicazione Formato Etichetta Edizione
Irlanda 20 maggio 2011 CD, Download digitale Streamline, Kon Live, Interscope Standard Edition, Special Edition
Mondo 23 maggio 2011

Note modifica

  1. ^ (EN) Tim Jonze, Lady Gaga: Born This Way – review, su The Guardian, 18 maggio 2011. URL consultato il 13 agosto 2017.
  2. ^ Stefano Fiori, Lady Gaga - Born This Way, su Ondarock, 19 maggio 2011. URL consultato il 13 agosto 2017.
  3. ^ (EN) Rob Sheffield, Lady Gaga: Born This Way, su Rolling Stone, 20 maggio 2011. URL consultato il 13 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
  4. ^ (FI) Kaikkien aikojen myydyimmät ulkomaiset albumit, su Musiikkituottajat. URL consultato il 10 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2017).
  5. ^ (EN) LADY GAGA GOT BEST SELLING ALBUM IN INDONESIA!, su creativedisc.com, 13 luglio 2011. URL consultato il 6 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2011).
  6. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semana 04 de 2024 - 19 de Janeiro a 25 de Janeiro de 2024 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 12 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2024).
  7. ^ (EN) RIAS Gold and Platinum Awards, su Recording Industry Association Singapore. URL consultato il 17 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2020).
  8. ^ (EN) Lady Gaga – Born This Way, su El Portal de Música. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  9. ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 2011, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 2 aprile 2021.
  10. ^ (EN) IFPI Middle East Awards - 2011, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 15 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2014).
  11. ^ (EN) ARIA Album Accreditations February 2024, su Australian Recording Industry Association. URL consultato l'8 marzo 2024.
  12. ^ (DE) Lady Gaga - Born This Way – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 15 maggio 2021.
  13. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2011, su Ultratop. URL consultato il 15 maggio 2021.
  14. ^ (PT) Lady Gaga – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 15 maggio 2021.
  15. ^ (EN) Born This Way – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 27 febbraio 2024.
  16. ^ (DA) Born This Way, su IFPI Danmark. URL consultato il 17 luglio 2019.
  17. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards - 2011, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 27 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
  18. ^ a b (FR) Les Certifications, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 15 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016).
  19. ^ a b (DE) Lady Gaga – Born This Way – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 15 maggio 2021.
  20. ^ (JA) ゴールド等認定作品一覧 2011年12月, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 22 dicembre 2011.
  21. ^ (EN) 2011 Certification Awards - Multi Platinum, su The Irish Charts. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  22. ^ a b Born This Way (certificazione), su FIMI. URL consultato il 27 dicembre 2022.
  23. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 15 dicembre 2022. Digitare "Born This Way" in "Título".
  24. ^ (NO) Troféoversikt - 2021, su IFPI Norge. URL consultato il 19 novembre 2021.
  25. ^ (EN) Latest Gold / Platinum Albums, su radioscope.net.nz. URL consultato il 15 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  26. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 15 maggio 2021.
  27. ^ (EN) Born This Way, su British Phonographic Industry. URL consultato il 21 agosto 2011.
  28. ^ (RU) РОССИЙСКАЯ ИНДУСТРИЯ ЗВУКОЗАПИСИ - Год 2011 (PDF), su lenta.ru. URL consultato il 15 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
  29. ^ a b (EN) Lady Gaga - Born This Way – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 29 novembre 2011.
  30. ^ (SV) Lady Gaga – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  31. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 19 novembre 2021.
  32. ^ (TW) 卡卡《天生完美》踢走愛黛兒 登寶島唱銷王, su tw.nextmedia.com. URL consultato il 15 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2011).
  33. ^ (EN) Pubblicazioni ultimo album in Irlanda, su umusic.ie. URL consultato il 15 luglio 2011.
  34. ^ (EN) Daniel Kreps, Lady Gaga Names Her New Album 'Born This Way', su Rolling Stone, 13 settembre 2010. URL consultato il 15 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2012).
  35. ^ a b c d (EN) Kelley L. Carter, Lady Gaga Announces Release Dates For Born This Way, First Single, su MTV, 1º gennaio 2011. URL consultato il 15 luglio 2011.
  36. ^ (EN) Jody Rosen, Lady Gaga's 'Born This Way': A Track-by-Track Breakdown, su Rolling Stone, 18 maggio 2011. URL consultato il 15 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2011).
  37. ^ (EN) Lady GaGa Announces New Single Title, su MTV, 6 gennaio 2011. URL consultato il 15 luglio 2011.
  38. ^ (EN) John Mitchell, Lady Gaga's 'Judas' Leaks Online, Singer Releases Song Four Days Early, su Pop Eater, 15 aprile 2011. URL consultato il 15 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2015).
  39. ^ (EN) Born This Way, su allvoices.com, 4 dicembre 2011. URL consultato il 4 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2011).
  40. ^ a b (EN) Rob Sheffield, Women Who Rock: The 50 Greatest Albums of All Time, su Rolling Stone, 22 giugno 2012. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  41. ^ (EN) The 500 Greatest Albums of All Time, su Rolling Stone, 22 settembre 2020. URL consultato il 16 marzo 2022.
  42. ^ (EN) Lady GaGa: "My Next Album Will Be My Best Yet", su MTV, 26 marzo 2010. URL consultato il 15 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2010).
  43. ^ (EN) Sean Michaels, Lady Gaga's new album 'finished', su The Guardian, 23 giugno 2010. URL consultato il 15 luglio 2011.
  44. ^ (EN) Jocelyn Vena, Lady Gaga's Born This Way Is 'Incredible,' Manager Says, su MTV, 15 novembre 2010. URL consultato il 15 luglio 2011.
  45. ^ (EN) James Dinh, Lady Gaga Says Born This Way Will Be 'Greatest Album Of This Decade', su MTV, 29 novembre 2010. URL consultato il 15 luglio 2011.
  46. ^ (EN) Megan Vick, Lady Gaga Promises 'Greatest Album of This Decade' in 'Born This Way', su Billboard, 29 novembre 2010. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  47. ^ (EN) Jocelyn Vena, Lady Gaga To Release First Born This Way Single In February, su MTV, 1º dicembre 2010. URL consultato il 15 luglio 2011.
  48. ^ (EN) Jonathan Van Meter, Lady Gaga: Our Lady of Pop, su Vogue, 10 febbraio 2011. URL consultato il 15 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2011).
  49. ^ (EN) Lady Gaga BORN THIS WAY Deluxe Digital Album, su scattertunes.com. URL consultato il 15 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  50. ^ (EN) Chris Geidner, Lady Gaga and Target End Deal, Say Sources, su Metro Weekly, 8 marzo 2011. URL consultato il 15 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2011).
  51. ^ (EN) Greg Cochrane, Lady Gaga reveals plans for Born This Way album, su BBC, 20 dicembre 2010. URL consultato il 15 luglio 2011.
  52. ^ (EN) Sean Michaels, Lady Gaga's Born This Way artwork provokes fan backlash, su The Guardian, 18 aprile 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  53. ^ (EN) Andrew Martin, Lady GaGa Reveals Awful 'Born This Way' Album Art, su prefixmag.com, 16 aprile 2011. URL consultato il 7 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2011).
  54. ^ (EN) Caryn Ganz, Lady Gaga Does Not Like the Word 'Deluxe', su Yahoo!, 13 aprile 2011. URL consultato il 16 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
  55. ^ (EN) Sadao Turner, Lady Gaga: Whitney Houston Was My Vocal Idol Growing Up, su On Air with Ryan Seacrest, 15 febbraio 2011. URL consultato il 15 maggio 2011.
  56. ^ (EN) Neil McCormick, Lady Gaga's Born This Way: track-by-track review, su The Daily Telegraph. URL consultato il 4 agosto 2011.
  57. ^ (EN) Lady Gaga, ‘Born This Way (Deluxe Edition)’ – Album Review, su PopCrush, 24 maggio 2011. URL consultato il 19 settembre 2011.
  58. ^ Jocelyn Vena, Lady Gaga's 'Born This Way' Premieres, su MTV, 11 febbraio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  59. ^ a b Lady Gaga, 'Born This Way' – Track-By-Track Album Review, su NME, 9 dicembre 2009. URL consultato il 20 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2013).
  60. ^ (EN) Bill Werde, Lady Gaga 'Born This Way' Cover Story, su billboard.com, 18 aprile 2011. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  61. ^ Lady Gaga 'Started To Cry' When She First Heard 'Marry The Night', su MTV, 27 maggio 2011. URL consultato il 15 luglio 2011.
  62. ^ Jody Rosen, Lady Gaga's 'Born This Way': A Track-by-Track Breakdown, su Rolling Stone, 18 maggio 2011. URL consultato il 4 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2011).
  63. ^ Jocelyn Vena, Lady Gaga's 'Edge Of Glory' Is A 'Bold Move,' Co-Producer Says, su MTV, 13 maggio 2011. URL consultato il 4 agosto 2011.
  64. ^ Jocelyn Vena, Lady Gaga's 'Judas' Video Is 'Groundbreaking,' Laurieann Gibson Says, su MTV, 7 aprile 2011. URL consultato il 9 aprile 2011.
  65. ^ Scott Shetler, Lady Gaga, 'Americano' – Song Review, su PopCrush, 21 maggio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  66. ^ (EN) Kitty Empire, Lady Gaga: Born This Way – review, su The Observer, 22 maggio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  67. ^ (EN) Dan Martin, Album Review: Lady Gaga, 'Born This Way', su NME, 17 maggio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  68. ^ (EN) Lady Gaga 'Started To Cry' When She First Heard 'Marry The Night', su MTV, 27 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  69. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Born This Way, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  70. ^ (EN) Sal Cinquemani, Lady Gaga - Born This Way - Review, su Slant Magazine, 18 maggio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  71. ^ (EN) Billboard Canadian Hot 100 - Week of June 11, 2011, su Billboard. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  72. ^ (EN) Billboard Hot 100 - Week of June 11, 2011, su Billboard. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  73. ^ (EN) CHART: CLUK Update 4.06.2011 (wk21) (TXT), su zobbel.de. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  74. ^ (FR) Lady Gaga – Marry The Night, su Ultratop. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  75. ^ a b (EN) Rob Sheffield, Born This Way, su Rolling Stone, 20 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  76. ^ https://twitter.com/#!/ladygaga/status/72465662680895488
  77. ^ (EN) Kerri Manson, Lady Gaga 'Born This Way': Track-By-Track Review, su Billboard, 23 maggio 2011. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  78. ^ (EN) Daniel Martin, Lady Gaga, 'Born This Way' – Track-By-Track Album Review, su NME, 17 maggio 2011. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  79. ^ a b (EN) Jody Rosen, Lady Gaga's 'Born This Way': A Track-by-Track Breakdown, su Rolling Stone, 18 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  80. ^ a b c d (EN) Randall Roberts, Album review: Lady Gaga's 'Born This Way', su Los Angeles Times, 20 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  81. ^ a b (EN) Jocelyn Vera, Lady Gaga's 'Government Hooker' Makes Fashion-Show Debut, su MTV, 2 marzo 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  82. ^ https://twitter.com/#!/ladygaga/status/72468182392258560
  83. ^   Lady Gaga Interviews (VOX & BILD. DE) Germany, su YouTube, 10 giugno 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  84. ^ (EN) Matthew Perpetua, An Early Report on Six Songs From Lady Gaga's 'Born This Way', su Rolling Stone, 18 febbraio 2011. URL consultato il 6 settembre 2011.
  85. ^ http://www.comefaccioper.it/testo-traduzione-e-audio-scheise-lady-gaga/
  86. ^ Lady Gaga - Scheiße, Born This Way ed Edge Of Glory live da Germanys Next Top Model, su rnbjunk.com, 10 giugno 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2012).
  87. ^ (EN) Lady Gaga, Bloody Mary is about living halfway between reality and fantasy., su Twitter, 23 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  88. ^ (EN) Cristin Maher, Lady Gaga, 'Black Jesus + Amen Fashion' – Song Review, su PopCrush, 23 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  89. ^ (EN) Lady Gaga - Black Jesus † Amen Fashion, su spanishcharts.com. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  90. ^ https://twitter.com/#!/ladygaga/status/72471135282937857
  91. ^ https://twitter.com/#!/ladygaga/status/72477333927374848
  92. ^ https://twitter.com/#!/ladygaga/status/72469959850209280
  93. ^ (EN) Amar Toor, Lady Gaga, 'Born This Way' -- New Album Preview, su AOL Radio, 14 settembre 2010. URL consultato il 16 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2010).
  94. ^ (EN) Joyce Lee, "Born This Way:" Lady Gaga's New Album Title, su CBS News, 13 settembre 2010. URL consultato il 16 luglio 2011.
  95. ^ (EN) Jocelyn Vena, Lady Gaga To Make Born This Way Announcement New Year's Eve, su MTV, 27 dicembre 2010. URL consultato il 16 luglio 2011.
  96. ^ (EN) Marielena Hatzigiannis, Lady Gaga's "Born This Way" cover displeases fans, su CBS News, 18 aprile 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  97. ^ (EN) Lady Gaga’s new album Born This Way to debut exclusively on Spotify, su Spotify, 13 maggio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2011).
  98. ^ (EN) Daniella Graham, Lady Gaga's Born This Way to be exclusively streamed on Metro.co.uk, su Metro. URL consultato il 16 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2011).
  99. ^ (EN) Becky Bain, 'Billboard' Changes Rules Thanks To Lady Gaga's 'Born This Way' 99 Cent Sale, su Idolator, 17 novembre 2012. URL consultato il 12 novembre 2012.
  100. ^ (EN) Nadine Kahil, Your Request: Lady Gaga’s Album Banned in Lebanon!, su Beirut Night Life, 6 giugno 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  101. ^ (EN) Simon Vozick-Levinson, Lady Gaga debuts new remix: Listen here, su Entertainment Weekly, 20 gennaio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  102. ^ (EN) Status di Lady Gaga su twitter, su Twitter, 27 gennaio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  103. ^ (EN) GRAMMY Performers Announced, su Grammy Award, 13 gennaio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.
  104. ^ Giacomo Vitali, Lady Gaga - Bloody Mary (Radio Date: 23-12-2022), su EarOne, 19 dicembre 2022. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  105. ^ (EN) Top 40/M Future Releases, su AllAccess. URL consultato il 9 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2023).
  106. ^ (EN) Born This Way, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 16 luglio 2011.
  107. ^ (EN) Daniel Martin, Lady Gaga 'Judas' Review - The Song She Should've Come Back With, su NME, 15 aprile 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  108. ^ a b (EN) Sal Cinquemani, Lady Gaga: Born This Way, su Slant Magazine, 18 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  109. ^ (EN) Ian Wade, Lady Gaga Born This Way Review, su BBC, 23 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  110. ^ (EN) James Reeed, Gaga's 'Born This Way' is a long-awaited letdown, su The Boston Globe, 23 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2011).
  111. ^ (EN) Evan Sawdey, Lady Gaga: Born This Way, su PopMatters, 27 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  112. ^ (EN) Chris Richards, Album review: Lady Gaga, "Born This Way", su The Washington Post, 20 maggio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  113. ^ (EN) The 10 most pretentious albums ever, su NME, 21 febbraio 2012. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  114. ^ (DE) Dettagli album su Universal tedesca, su Universal Music Group Deutschland. URL consultato il 15 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2011).
  115. ^ a b (EN) tracklist dell'album, su Rap-Up. URL consultato il 15 maggio 2011.
  116. ^ (EN) Note di copertina di Born This Way, Lady Gaga, Streamline Records, 0602527718385, Europa, 2011.
  117. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q (NL) Lady Gaga – Born This Way, su Ultratop. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  118. ^ (EN) Lewis Corner, Lady GaGa's 'Born This Way' sets global record, su Digital Spy, 2 giugno 2011. URL consultato il 16 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2011).
  119. ^ (EN) Lady Gaga, su livenation.co.uk. URL consultato il 16 ottobre 2012.
  120. ^ (EN) Keith Caulfield, Taylor Swift's 'Red' Sells 1.21 Million; Biggest Sales Week for an Album Since 2002, su Billboard, 30 ottobre 2012. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  121. ^ (EN) Keith Caulfield, It's Official: Lady Gaga's 'Born This Way' Sells 1.11 Million, su Billboard, 31 maggio 2011. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  122. ^ (EN) Keith Caulfield, Lady Gaga's 'Born' Holds Atop Billboard 200, Despite Steep Sales Drop, su Billboard, 8 giugno 2011. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  123. ^ (EN) Keith Caulfield, Adele Reclaims No. 1 on Billboard 200, 'Book of Mormon' Makes History, su Billboard, 15 giugno 2011. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  124. ^ (EN) Keith Caulfield, Eminem & Royce da 5'9" Debut at No. 1 on Billboard 200 with Bad Meets Evil EP, su Billboard, 22 giugno 2011. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  125. ^ (EN) Keith Caulfield, Jill Scott Celebrates First No. 1 Album on Billboard 200, su Billboard, 29 giugno 2011. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  126. ^ (EN) Keith Caulfield, Adele, Katy Perry Rule Mid-Year SoundScan Charts, su Billboard, 6 luglio 2011. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  127. ^ (EN) Keith Caulfield, Casting Crowns Scores Top Billboard 200 Debut, Adele Back at No. 1, su Billboard, 26 ottobre 2011. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  128. ^ (EN) Gary Trust, Ask Billboard: Who's Sold More, Katy Perry Or Lady Gaga?, su Billboard, 23 agosto 2013. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  129. ^ (EN) Gary Trust, Ask Billboard: Lady Gaga's Career Sales, The Biggest No. 2 Hits & Ed Sheeran's Latest Chart Record, su Billboard, 25 febbraio 2018. URL consultato il 25 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2018).
  130. ^ (EN) Keith Caulfield, Big Sean Scores Second No. 1 Album on Billboard 200 Chart With 'I Decided.', su Billboard, 12 febbraio 2017. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  131. ^ (FR) Lady GaGa : n°1 des ventes d'albums en France, su Charts in France, 31 maggio 2011. URL consultato il 31 maggio 2011.
  132. ^ (FR) Tops : Lady GaGa reste n°1 des ventes d'albums, su Charts in France, 8 giugno 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  133. ^ (FR) Lady Gaga - Born This Way, su Charts in France. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  134. ^ (DE) Lady Gaga - Born This Way, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  135. ^ (EN) Classifica settimanale degli album dal 31/10/2011 al 06/11/2011, su italiancharts.com. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  136. ^ Album più venduti : Italia (Agg. 03 Giugno 2011), su soundsblog.it, 3 giugno 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  137. ^ (EN) Lady Gaga - The Fame, su italiancharts.com. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  138. ^ (EN) Lady Gaga delivers biggest 1st week of year so far, su Official Charts Company, 29 maggio 2011. URL consultato il 31 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2011).
  139. ^ (FR) Tops UK : Pitbull et Lady Gaga toujours en tête, su Charts in France, 6 giugno 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  140. ^ (FR) Tops UK : les Arctic Monkeys créent la surprise avec "Suck It And See", su Charts in France, 14 giugno 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  141. ^ (FR) Top UK : Take That "Progress" en tête des charts, su Charts in France, 20 giugno 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  142. ^ (FR) Tops UK : Lady Gaga de nouveau en tête, su Charts in France, 27 giugno 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  143. ^ (FR) Tops UK : Beyonce impose "4" en tête, su Charts in France, 4 luglio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  144. ^ (FR) Charts UK : Beyoncé domine le Top Albums, su Charts in France, 12 luglio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  145. ^ (FR) Tops UK : on prend les mêmes, on recommence, su Charts in France, 25 luglio 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  146. ^ a b (EN) The Top 20 biggest selling albums of 2011 revealed!, su Official Charts Company, 2 gennaio 2012. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  147. ^ (FR) Tops UK : David Guetta s'envole, Rihanna cale, su Charts in France, 24 gennaio 2012. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  148. ^ (FR) Tops UK : Jack White et Carly Rae Jepsen leaders, su Charts in France, 2 maggio 2012. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  149. ^ (ES) Classifica argentina, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 15 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2011).
  150. ^ a b c d (EN) Born This Way First Week Sales Results!, su Lady Gaga. URL consultato il 2 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2022).
  151. ^ a b (EN) Lady Gaga – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 2 maggio 2011. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  152. ^ Copia archiviata, su hdu-toplista.com. URL consultato il 2 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2011).
  153. ^ (JA) Born This Way primo in Giappone, su oricon.co.jp. URL consultato il 31 maggio 2011.
  154. ^ (EN) Top 75 COMBINED REPERTOIRE (ALBUMS) - Εβδομάδα 23/2011, su IFPI Greece. URL consultato il 18 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2011).
  155. ^ (EN) TOP 75 ARTIST ALBUM, WEEK ENDING 26 May 2011, su GFK Chart-Track. URL consultato il 18 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2011).
  156. ^ (LT) 2022 49-os SAVAITĖS (gruodžio 2-8 d.) ALBUMŲ TOP100, su AGATA. URL consultato il 9 dicembre 2022.
  157. ^ (ES) Los más vendidos, su greaves.tv. URL consultato il 18 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2011).
  158. ^ (PL) sprzedaż w okresie 23.05.2011 - 29.05.2011, su OLiS. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  159. ^ Born This Way In UK, su bbc.co.uk. URL consultato il 29 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2012).
  160. ^ (CS) Born This Way, su ČNS IFPI. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  161. ^ (SL) Slo Top 30, su rtvslo.si, 2 giugno 2011. URL consultato il 18 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2011).
  162. ^ (HU) Album Top 40 slágerlista: 2011. 21. hét: 2011. 05. 23. - 2011. 05. 29., su Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  163. ^ (EN) ARIA 2011 TOP 100 ALBUMS CHART (PDF), su aria.com.au. URL consultato il 1º gennaio 2012.
  164. ^ (DE) JAHRESHITPARADE 2011, su austriancharts.at. URL consultato il 3 gennaio 2012.
  165. ^ (NL) JAAROVERZICHTEN 2011, su ultratop.be. URL consultato il 26 dicembre 2011.
  166. ^ (FR) RAPPORTS ANNUELS 2011, su ultratop.be. URL consultato il 26 dicembre 2011.
  167. ^ (EN) Best of 2011: Canadian Albums, su billboard.com. URL consultato il 10 dicembre 2011.
  168. ^ (DA) Album Top-100, su hitlisterne.dk. URL consultato il 29 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2012).
  169. ^ (FR) Classements Annuels, su Disque en France. URL consultato il 16 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2010).
  170. ^ (DE) Album Jahrescharts 2011, su mtv.de. URL consultato il 6 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2012).
  171. ^ (JA) 2011年のCDアルバム年間ランキング（2011年度）, su oricon.co.jp. URL consultato il 28 dicembre 2011.
  172. ^ Classifiche annuali Fimi-GfK: Vasco Rossi con "Vivere o Niente" è stato l'album più venduto nel 2011, su fimi.it. URL consultato il 16 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012).
  173. ^ (ES) Los Más Vendidos 2011 (PDF), su amprofon.com.mx. URL consultato il 27 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2012).
  174. ^ (EN) Adele dominates NZ end of year charts, su tvnz.co.nz. URL consultato il 26 dicembre 2011.
  175. ^ (NL) JAAROVERZICHTEN - ALBUM 2011, su Dutch Charts. URL consultato il 26 dicembre 2011.
  176. ^ (PL) Bestseller charts and awards, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 16 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2013).
  177. ^ (RU) 2011 I (PDF), su lenta.ru. URL consultato il 16 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
  178. ^ (EN) Best of 2011: Billboard 200, su billboard.com. URL consultato il 10 dicembre 2011.
  179. ^ (SV) Årslista Album - År 2011, su hitlistan.se. URL consultato il 16 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  180. ^ (DE) SWISS YEAR-END CHARTS 2011, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 2 gennaio 2012.
  181. ^ (HU) Éves összesített listák, su Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 2 gennaio 2012.
  182. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 50 Dance Albums 2012, su aria.com.au. URL consultato il 10 gennaio 2013.
  183. ^ (FR) 200 album più venduti in Francia nel 2012 (PDF), su proxy.siteo.com.s3.amazonaws.com. URL consultato il 28 gennaio 2013.
  184. ^ (JA) "2012年のCDアルバム年間ランキング（2012年度）, su oricon.co.jp. URL consultato il 4 gennaio 2013.
  185. ^ (EN) Billboard 200, su billboard.com. URL consultato il 15 dicembre 2012.

Collegamenti esterni modifica

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Born_This_Way_(album_Lady_Gaga)&oldid=138231683"