Luigi Giussani
Mons. Luigi Giovanni Giussani (Desio, 15 ottobre 1922 – Milano, 22 febbraio 2005) è stato un presbitero, teologo e docente italiano, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione.

BiografiaModifica
Infanzia e studi sacerdotaliModifica
Luigi Giussani nacque e trascorse la sua infanzia nella cittadina di Desio, a pochi chilometri da Milano. Maggiore di cinque fratelli, ricevette la prima introduzione alla fede cattolica dalla madre Angelina Gelosa, operaia tessile; il padre Beniamino, disegnatore e intagliatore, era socialista.[1][2] A dieci anni, anche su sollecitazione del suo maestro elementare e per la stima che la famiglia provava per la Chiesa, Giussani decise di diventare prete.[3][2]
Il 2 ottobre 1933 entrò nel seminario diocesano San Pietro Martire di Seveso dove frequentò i primi quattro anni di ginnasio. Nel 1937 si trasferì a Venegono Inferiore, nella sede principale del seminario dove frequentò l'ultimo anno di ginnasio, i tre anni del liceo e dove svolse i successivi studi di teologia.[4] Ebbe come docenti, fra gli altri, Giovanni Colombo (poi cardinale e arcivescovo di Milano), i teologi Gaetano Corti, Carlo Colombo (in seguito vescovo ausiliare di Milano) e Carlo Figini. In quella sede conobbe i compagni di studio Enrico Manfredini e Giacomo Biffi che divennero in seguito entrambi arcivescovi di Bologna.[5] In questi anni si interessò di Giacomo Leopardi e delle chiese ortodosse.[6]
Il 26 maggio 1945 Giussani, ventitreenne, ricevette l'ordinazione sacerdotale dal cardinale Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano. Celebrò la sua prima Messa il 31 maggio nel suo paese natale.[7] Il 18 settembre 1945 ottenne la licenza in sacra teologia. Dopo l'ordinazione, con l'inizio dell'anno scolastico 1945-1946, rimase nel seminario di Venegono e presso la sede ginnasiale di Seveso come insegnante e si specializzò nello studio della teologia orientale (specie sugli slavofili), della teologia protestante statunitense e della motivazione razionale dell'adesione alla Chiesa.[1][8] Nel frattempo iniziò a prestare il servizio sacerdotale, soprattutto come confessore, presso la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso alla Barona, quartiere popolare della periferia sud di Milano. In quel periodo il giovane sacerdote fu colpito da broncopolmonite e fu costretto al ricovero in ospedale. La malattia, degenerata in pleurite, ebbe conseguenze permanenti sulla funzionalità di uno suoi polmoni, con problemi che si trascinarono per tutta la vita.[8][9] I problemi di salute costrinsero Giussani a rallentare la sua attività e i suoi studi per almeno tre anni, con la necessità di frequenti periodi di convalescenza presso strutture gestite da ordini religiosi o dalla Diocesi di Milano, come la Casa San Francesco a Varigotti, località sulla Riviera ligure che divenne in seguito importante nella storia del movimento di Gioventù Studentesca.[8]
Nel 1950, superati i problemi di salute, Giussani riprese l'insegnamento e il servizio parrocchiale durante il fine settimana presso la chiesa dei Santi Silvestro e Martino a Milano. Confessando incontrò per la prima volta alcuni studenti del Liceo classico Giovanni Berchet e di altre scuole milanesi, cogliendo il loro disagio per ciò che sentivano a lezione contro la Chiesa e la fede cattolica. Nel frattempo continuò i suoi studi interessandosi in particolare della teologia ortodossa, del protestantesimo e dell'ecumenismo a cui dedicò alcuni scritti. Nel 1954 ottenne il dottorato in teologia col massimo dei voti, magna cum laude, con una tesi su Il senso cristiano dell'uomo secondo Reinhold Niebuhr, dedicata a uno dei più importanti teologi riformati statunitensi del XX secolo. Nel 1951 inizio a insegnare religione in uno degli istituti privati milanesi più antichi e prestigiosi, la scuola di ragioneria Cavalli e Conti, mentre proseguì a insegnare lingua greca e teologia dogmatica nei corsi seminaristici e teologia orientale nei corsi avanzati a Venegono fino al 1954.[10]
Gioventù StudentescaModifica
Frequentando i giovani in confessionale, a scuola e anche occasionalmente in treno durante i suoi spostamenti dal seminario verso Milano, Giussani rimase colpito dalla loro ignoranza in tema di religione, che sfociava in scetticismo e atteggiamenti derisori. Maturò così in lui il desiderio di prendere iniziativa nei confronti degli studenti liceali, nell'urgenza che potesse essere approfondita nei giovani la propria coscienza cristiana nella realtà quotidiana di ciascuno, quindi anche nella scuola.[10]
Nell'ottobre del 1953 Giussani iniziò a partecipare alla Consulta di Gioventù Studentesca, iniziativa dell'Azione Cattolica fondata dal laico consacrato Giancarlo Brasca alla fine della guerra su un'idea di Luigi Gedda, al tempo guida della Gioventù Italiana di Azione Cattolica (GIAC).[11] Lo scopo della Gioventù Studentesca (GS) originale era quello di creare una realtà non limitata alla pura educazione religiosa dei giovani, ma che si estendesse a tutti gli aspetti della vita dello studente, all'educazione culturale, fisica, morale e sociale.[10] Strumento principale era il «raggio», incontro svolto non a livello parrocchiale la domenica com'era la norma all'interno dell'Azione Cattolica, ma nell'ambiente quotidiano, in questo caso quello scolastico.[11] L'esperienza della Gioventù Studentesca terminò di fatto all'inizio degli anni cinquanta, anche se rimase attiva la componente femminile in alcune sezioni a Milano e nella diocesi. Giussani fu nominato vice-assistente della Gioventù Femminile di Azione Cattolica con l'incarico di rilanciare l'azione della Gioventù Studentesca femminile. Con il suo intervento furono costituiti «raggi» studenteschi in alcuni istituti scolastici e promosse attività per studenti come cineforum, conferenze, corsi per maturandi e attività di carità. Secondo Giussani la mancanza di una presenza visibile dei cattolici nella scuola e negli altri ambienti di vita era dovuta alla scarsa «coscienza cristiana» dei giovani cresciuti nell'Azione Cattolica.[12] Infine Giussani fu nominato assistente di Gioventù Studentesca, il movimento studentesco cui si unificò l'attività femminile e quella maschile, risultando il primo movimento cattolico italiano in cui fu superata la separazione fra sessi tipica dell'Azione Cattolica e di altre organizzazioni.[12][10]
Forte delle prime esperienze maturate con gli studenti di Azione Cattolica e in GS, nel 1954, trentaduenne, Giussani lasciò l'insegnamento in seminario per quello nelle scuole superiori statali. La sfida, per Giussani, era che la fede trovasse spazio nella vita dei giovani degli anni cinquanta, anche nell'ambito scolastico.[10] Il tentativo di Giussani iniziò con la presa di coscienza che i vecchi metodi dell'attivismo cattolico non colmavano l'ignoranza sul cristianesimo che egli avvertiva nei giovani, con la necessità quindi di un metodo pedagogico rinnovato.[13] Pur rimanendo nell'alveo dell'Azione Cattolica, l'impronta che Giussani volle dare alla "nuova" GS e alla sua attività di insegnante era volta a rispondere all'allontanamento dei giovani dalla vita cristiana, in ambiti dove la secolarizzazione dilagava.[12]
Ottenuto il permesso dai superiori, nell'anno scolastico 1954-55 Giussani iniziò a insegnare religione cattolica al Liceo classico Giovanni Berchet di Milano, dove rimase per oltre un decennio. Negli anni successivi insegnò anche in altre scuole milanesi.[14][15] In quel periodo guidò la vita della Gioventù Studentesca milanese dalla sede di via Statuto dove si tenevano i «raggi» a cui partecipavano alunni non solo del Berchet, ma anche di altri istituti della città.[14] Le trasformazioni sociali del dopoguerra, con Milano cuore industriale d'Italia, mettevano in crisi i modelli educativi e pastorali tradizionali della presenza della Chiesa nella società civile. In questo contesto si sviluppò la proposta e il tentativo di don Giussani: «mostrare la pertinenza della fede alle esigenze della vita».[16][14]
Negli anni successivi, pur rimanendo nell'alveo del ramo giovanile dell'Azione Cattolica diocesana, GS ebbe una crescita numerica e di presenza importante, anche fuori Milano. Nel 1959 Giussani chiese e ottenne dall'arcivescovo Montini un aiuto nella guida del movimento: gli fu affiancato il giovane sacerdote don Vanni Padovani.[17] In quel periodo nacquero e si svilupparono anche iniziative di carattere educativo e pubblico nei principali ambiti d'azione del movimento: la cultura, la carità e la missione.[18] Furono organizzati incontri e convegni, nacque la rivista Milano Studenti. La «caritativa» divenne centrale nel percorso educativo di GS. In particolare, dalla fine degli anni cinquanta, i ragazzi di don Giussani iniziarono a recarsi settimanalmente nella «Bassa», una zona rurale e disagiata a sud del capoluogo lombardo dove, d'intesa con i parroci della zona, facevano compagnia ai bambini alternando momenti di gioco a momenti di alfabetizzazione e di catechismo.[19][20] Dal 1962 diversi "giessini" appena diplomati si recarono in Brasile, in particolare a Belo Horizonte, dando il via all'attività missionaria del movimento.[21]
Nel 1964 Giussani iniziò a insegnare all'Università Cattolica del Sacro Cuore e chiese all'arcivescovo di Milano Giovanni Colombo, succeduto nel 1963 a Giovanni Battista Montini eletto papa, di poter seguire gli studenti universitari per aiutarli a proseguire l'esperienza cominciata alle superiori in GS. Nello stesso anno, anche in seguito a problemi di salute, interruppe l'insegnamento al liceo Berchet, prima temporaneamente e poi in via definitiva dal febbraio del 1967. Data la possibilità di intraprendere la carriera universitaria, a partire dal 1965 Giussani riprese gli studi sul protestantesimo americano in vista del possibile ottenimento della libera docenza, il titolo abilitativo all'insegnamento universitario allora richiesto.[22] A tale scopo fu inviato negli Stati Uniti per un viaggio di aggiornamento di cinque mesi; da quell'esperienza nacquero alcune opere accademiche.[23] Nel 1969 pubblicò il testo scientifico Teologia protestante americana, l'esito del suo lavoro di ricerca durato anni, e il saggio Reinhold Niebuhr sul teologo protestante statunitense a cui aveva dedicato la tesi di dottorato nel 1954.[22]
Giussani guidò Gioventù Studentesca fino al 1965 quando fu rimosso dall'incarico nell'ambito di una riorganizzazione dell'attività delle varie sigle giovanili dell'Azione Cattolica. Il suo posto fu preso da don Vanni Padovani e GS fu inserita, come esperienza di apostolato nell'ambiente studentesco, nel novero delle realtà riconosciute e approvate dall'arcidiocesi milanese. Gli studenti universitari di GS sarebbero dovuti confluire organicamente nella FUCI.[24][25] La diatriba tra Giussani e l'arcivescovo Colombo, che portò infine al suo allontanamento, riguardava il fatto che – secondo il sacerdote brianzolo – l'esperienza di GS, iniziata alle scuole superiori, doveva e poteva continuare anche all'università e nella vita adulta, mentre secondo Colombo e la gerarchia diocesana la funzione del movimento doveva limitarsi al solo ambito scolastico per preparare i giovani al loro ingresso nella FUCI, l'associazione degli universitari cattolici.[26][27]
Iniziò anche un'attività pubblicistica volta a porre attenzione sulla questione educativa.[28] Redasse la voce "Educazione" per l'Enciclopedia Cattolica.
Comunione e LiberazioneModifica
«Lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa, attraverso di lui, un Movimento, il vostro, che testimoniasse la bellezza di essere cristiani in un'epoca in cui andava diffondendosi l'opinione che il cristianesimo fosse qualcosa di faticoso e di opprimente da vivere. don Giussani s'impegnò allora a ridestare nei giovani l'amore verso Cristo "Via, Verità e Vita", ripetendo che solo Lui è la strada verso la realizzazione dei desideri più profondi del cuore dell'uomo, e che Cristo non ci salva a dispetto della nostra umanità, ma attraverso di essa.» |
(Cardinale Joseph Ratzinger durante l'omelia per le esequie di don Giussani, Duomo di Milano, 24 febbraio 2005.) |
Negli anni 1969-1970 il movimento da lui creato prese il nome di Comunione e Liberazione; don Giussani ne assunse la guida presiedendone il consiglio generale.
L'11 febbraio 1982 il Pontificio Consiglio per i Laici riconobbe la Fraternità di Comunione e Liberazione e don Giussani ne guidò la Diaconia Centrale.
Fu creato Monsignore da Giovanni Paolo II nel 1983 con il titolo di Prelato d'onore di Sua Santità. Sei anni dopo, nel 1989, contribuì alla costituzione della Fondazione Banco Alimentare.[29] Nel 1987 fu nominato consultore del Pontificio Consiglio per i Laici. Nel 1988 tale organismo riconobbe ufficialmente l'associazione laicale Memores Domini. Nel 1994 fu nominato consultore della Congregazione per il Clero. L'11 dicembre 1997 il suo testo, Il senso religioso, fu presentato nell'edizione inglese al Palazzo dell'ONU di New York.[30]
Fra le sue numerose opere vi è la trilogia del PerCorso, redatta a partire dagli appunti delle lezioni di religione che aveva tenuto negli anni cinquanta al liceo Berchet e in seguito all'Università Cattolica. L'opera, pubblicata in successive edizioni prima da Jaca Book e poi da Rizzoli, è composta da Il senso religioso, All'origine della pretesa cristiana e Perché la Chiesa (quest'ultimo inizialmente diviso in due volumi).
Propone la concezione della fede e dell'esperienza cristiana come incontro con Cristo attraverso la Chiesa cattolica. Per don Giussani la fede è un «riconoscere una Presenza» ed occupa ogni singolo spazio della vita individuale (i rapporti umani, l'esperienza lavorativa, la vita sociale e politica). Da ciò nasce anche una critica alla ragione illuminista. L'idea della ragione come principale strumento offerto all'uomo nel rapporto con la realtà e della fede come metodo di conoscenza sono, secondo don Giussani, le premesse metodologiche per un'analisi dell'esperienza religiosa.[31]
MorteModifica
Don Giussani morì a Milano il 22 febbraio del 2005. Molti gli resero omaggio nei giorni successivi nella camera ardente,[32] allestita nella cappella dell'Istituto Sacro Cuore, scuola voluta dallo stesso don Giussani.[33] Il suo funerale fu celebrato giovedì 24 febbraio 2005 dall'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi e concelebrato dall'inviato di papa Giovanni Paolo II, l'allora cardinale Joseph Ratzinger, che, a distanza di poche settimane, sarebbe stato scelto come suo successore e che tenne l'omelia, dall'allora patriarca di Venezia Angelo Scola, dal successore alla guida del movimento di Comunione e Liberazione, don Julián Carrón, e da altri sacerdoti. Il funerale fu trasmesso in diretta da Rai Uno.[34]
Don Giussani fu inizialmente tumulato nella Cripta del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano, ma nella notte dell'8 giugno 2006 la tomba venne profanata[35]; in seguito la salma fu traslata in una cappella dedicata all'interno dello stesso Monumentale.
Il 17 gennaio del 2006 venne riconosciuto dalla Santa Sede fondatore della congregazione religiosa delle Suore di Carità dell'Assunzione insieme a padre Stefano Pernet.[36][37]
Processo di beatificazioneModifica
In occasione del settimo anniversario della morte, il 22 febbraio 2012 è stato dato l'annuncio della richiesta di nihil obstat alla Santa Sede per dare inizio alla fase diocesana del processo per la causa di beatificazione e canonizzazione di don Luigi Giussani.[38] Dopo l'ottenimento del nihil obstat, annunciata dall'arcivescovo di Milano Angelo Scola nell'aprile 2012, Luigi Giussani è considerato Servo di Dio.[39]
Onorificenze e premiModifica
- Titolo di prelato d'onore di Sua Santità (monsignore), 9 dicembre 1983[40][41]
- Premio internazionale medaglia d'oro al merito della cultura cattolica, Bassano del Grappa, 6 ottobre 1995[42]
- Corona Turrita, Comune di Desio, 14 ottobre 2001[43]
- Premio Isimbardi, Provincia di Milano, 2002[44]
- Premio Mario Macchi, Associazione Genitori Scuole Cattoliche, 2003[45]
- Sigillo Longobardo, Regione Lombardia, 16 marzo 2004[46]
IntitolazioniModifica
Dopo la sua morte, sono stati dedicati a Giussani:
- Desio: nel paese natale di Giussani, la piazza retrostante il municipio e un monumento, opera di Cristina Mariani, inaugurato nel 2005[47]
- Milano: "Parco Don Giussani", in precedenza "Parco Solari"[48]
- Trivolzio: il piazzale adibito all'accoglienza delle auto dei pellegrini alla chiesa parrocchiale che ospita le spoglie di san Riccardo Pampuri[49]
- Finale Ligure: l'ultimo tratto del sentiero che porta all'antica chiesa di San Lorenzo di Varigotti: lì si tennero alcuni dei primi incontri di Comunione e Liberazione, che ancora si chiamava Gioventù Studentesca[50]
- Castronno (VA): un largo presso la rotatoria all'uscita dell'Autostrada dei Laghi[51]
- Ascoli Piceno: la scuola primaria e dell'infanzia don Luigi Giussani[52]
- Portofino: la piazzetta del faro[53]
- Kampala (Uganda): la scuola secondaria Luigi Giussani High School[54]
- Pozzolengo: il parco comunale adiacente al castello[55]
- San Leo: un bassorilievo in bronzo, opera dell'artista riminese Paola Ceccarellia, sulla facciata del convento di Sant'Igne[56]
- Rimini: la rotonda davanti al Palacongressi, nei pressi dell'area della demolita Fiera, dove si sono svolte le prime edizioni del Meeting per l'amicizia fra i popoli[57]
- Chiavari: un tratto del lungoporto[58]
- Verona: i giardini presso ponte Garibaldi a Borgo Trento[59]
- Cinisello Balsamo: un largo urbano nei pressi del municipio
- Segrate: il centro sportivo della frazione di Redecesio
- Lanciano: il parco in via Giuseppe Spataro, intitolatogli il 29 ottobre 2022 in occasione del centenario della nascita[60]
- Strade comunali sono state intitolate a don Giussani a Cagliari, Morrovalle, Rapallo, Treviglio, Mestre, ecc.
OpereModifica
La maggior parte delle opere di Luigi Giussani, soprattutto a partire dagli anni ottanta, deriva dalla trascrizione di dialoghi, conversazioni e lezioni svolte in pubblico durante raduni, convegni, esercizi spirituali.[61] I suoi libri sono stati pubblicati dall'editore milanese Jaca Book dal 1966 fino al 1991.[62] A partire dagli anni novanta Rizzoli ha iniziato a rieditare i testi di Giussani in nuove edizioni aggiornate dotate spesso di un nuovo apparato di note e di nuovi contenuti editoriali e a volte con titoli diversi. Rizzoli ha anche pubblicato le opere inedite del sacerdote brianzolo e volumi antologici di conversazioni precedentemente disponibili sotto forma di fascicoli pro manuscripto o di redazionali per varie riviste. Volumi di inediti o di riedizioni di vecchi testi sono poi usciti anche per altri editori, tra i quali Marietti 1820, San Paolo, SEI, Piemme e Messaggero di Sant'Antonio.[63]
Trascrizioni di conversazioni e lezioni tenute da Giussani nel corso di incontri con i responsabili di Comunione e Liberazione, di esercizi spirituali e di incontri con appartenenti ai Memores Domini sono state di norma pubblicate come inserti redazionali o allegate come fascicoletti nelle riviste Tracce (precedentemente nota come CL-Litterae Communionis, organo ufficiale del movimento), Il Sabato e 30 giorni nella Chiesa e nel mondo. Un gran numero di questi testi è stato poi pubblicato in volumi antologici.
Dopo la sua morte, è iniziata la catalogazione sistematica dei testi e degli scritti di Giussani. Sul sito web Luigi Giussani Scritti, curato dalla Fraternità di Comunione e Liberazione, è iniziata dal 2009 la pubblicazione di schede riassuntive dei testi del sacerdote, molti dei quali sono stati resi disponibili in e-book.[64]
Dal 1993 e fino alla sua morte, Luigi Giussani ha diretto la collana editoriale I libri dello spirito cristiano per la Biblioteca Universale Rizzoli. La collana, proseguita fino al 2009 sotto la direzione di Julián Carrón e poi sostituita da un'analoga iniziativa sotto il nome di Biblioteca della spirito cristiano, ha pubblicato circa 80 titoli scelti fra quelli che più hanno segnato l'esperienza di Giussani e di Comunione e Liberazione.[65] Analogamente, Giussani ha diretto dal 1997 la collana discografica Spirto gentil, CD musicali di «introduzione alla musica» con allegato un booklet di norma contenente una nota introduttiva di Giussani, una scheda storica sui compositori o sui musicisti e una guida all'ascolto.[66]
Molte opere di Giussani, tra le quali Il senso religioso, All'origine della pretesa cristiana, Perché la Chiesa e Il rischio educativo, sono state tradotte in varie lingue tra cui l'inglese (pubblicate dalla casa editrice McGill University Press negli Stati Uniti), spagnolo, portoghese, ecc.[63]
- Il senso religioso, Jaca Book, 1966.
- Reinhold Niebuhr, Jaca Book, 1969.
- Teologia protestante americana, La Scuola Cattolica, 1969; Jaca Book, 1989; Marietti 1820, 2003.
- L'impegno del cristiano nel mondo, con Hans Urs von Balthasar, Jaca Book, 1971, 2017.
- Tracce di esperienza e appunti di metodo cristiano, Jaca Book, 1972.
- Dalla liturgia vissuta: una testimonianza, Jaca Book, 1973, nuova edizione 1991; San Paolo, 2016.
- Il rischio educativo, Jaca Book, 1977; SEI, 1995; Rizzoli, 2005.
- Tracce d'esperienza cristiana, Jaca Book, 1977; nuova edizione 1991.
- Decisione per l'esistenza, Jaca Book, 1978.
- L'alleanza, Jaca Book, 1979.
- Il senso della nascita, colloquio con Giovanni Testori, BUR Rizzoli, 1980.
- Moralità: memoria e desiderio, Jaca Book, 1980.
- Alla ricerca del volto umano, Jaca Book, 1984; Rizzoli, 1995.
- Pregare, illustrazioni di Marina Molino, Jaca Book, 1984.
- La fede e le sue immagini, illustrazioni di Marina Molino, Jaca Book, 1984.
- La coscienza religiosa nell'uomo moderno, Jaca Book, 1985.
- Il senso religioso - Volume primo del PerCorso, Jaca Book, 1986; Rizzoli, 1997.
- All'origine della pretesa cristiana - Volume secondo del PerCorso, Jaca Book, 1988; Rizzoli, 2001.
- Perché la Chiesa - Volume terzo del PerCorso, Jaca Book, Tomo 1 1990, Tomo 2 1992; volume unico Rizzoli, 2003.
- Un avvenimento di vita, cioè una storia, EDIT - Il Sabato, 1993.
- L'avvenimento cristiano, BUR Rizzoli, 1993.
- Il senso di Dio e l'uomo moderno, BUR Rizzoli, 1994.
- Si può vivere così?, BUR Rizzoli, 1994; riedizione Rizzoli 2007.
- Opere: 1966-1992, Vol. 1, Il PerCorso, Jaca Book, 1994.
- Opere: 1966-1992, Vol. 2, Jaca Book, 1994.
- Il tempo e il tempio, BUR Rizzoli, 1995.
- Realtà e giovinezza. La sfida, SEI, 1995; Rizzoli, 2018.
- Il cammino al vero è un'esperienza, SEI, 1995; Rizzoli, 2006.
- Le mie letture, Rizzoli, 1996.
- Si può (veramente?!) vivere così?, BUR Rizzoli, 1996.
- Porta la speranza, Marietti 1820, 1997.
- Riconoscere una presenza, San Paolo, 1997.
- Lettere di fede e di amicizia ad Angelo Majo, San Paolo, 1997.
- Generare tracce nella storia del mondo, con Stefano Alberto e Javier Prades, Rizzoli, 1998.
- L'uomo e il suo destino, Marietti 1820, 1999.
- Scuola di Religione, SEI, 1999, nuova edizione 2003.
- L'io, il potere, le opere, Marietti 1820, 2000.
- Tutta la terra desidera il Tuo volto, San Paolo, 2000.
- Che cos'è l'uomo perché te ne curi?, San Paolo, 2000.
- Avvenimento di libertà, Marietti 1820, 2002.
- L'opera del movimento. La Fraternità di Comunione e Liberazione, San Paolo, 2002.
- Il miracolo dell'ospitalità, Piemme, 2003, nuova edizione 2012.
- Il Santo Rosario, San Paolo 2003.
- Egli solo è. Via Crucis, San Paolo, 2005.
- La libertà di Dio, Marietti 1820, 2005.
- Come si diventa cristiani, Marietti 1820, 2007.
- La familiarità con Cristo, San Paolo, 2008.
- Vivere intensamente il reale, Editrice La Scuola, 2010.
- Spirto gentil, BUR Rizzoli, 2011.
- Cristo compagnia di Dio all'uomo, Edizioni Messaggero Padova, 2014
- Alle radici di una storia, Rizzoli, 2022
- Collana Quasi Tischreden
- "Tu" (o dell'amicizia), BUR Rizzoli, 1997.
- Vivendo nella carne, BUR Rizzoli, 1998.
- L'attrattiva Gesù, BUR Rizzoli, 1999.
- L'autocoscienza del cosmo, BUR Rizzoli, 2000.
- Affezione e dimora, BUR Rizzoli, 2001.
- Dal temperamento un metodo, BUR Rizzoli, 2002.
- Una presenza che cambia, BUR Rizzoli, 2004.
- Collana L'Equipe
- Dall'utopia alla presenza (1975-1978), BUR Rizzoli, 2006.
- Certi di alcune grandi cose (1978-1981), BUR Rizzoli, 2007.
- Uomini senza patria (1982-1983), BUR Rizzoli, 2008.
- Qui e ora (1984-1985), BUR Rizzoli, 2009.
- L'io rinasce in un incontro (1986-1987), BUR Rizzoli, 2010.
- Ciò che abbiamo di più caro (1988-1989), BUR Rizzoli, 2011.
- Un evento reale nella vita dell'uomo (1990-1991), BUR Rizzoli, 2013.
- In cammino (1992-1998), BUR Rizzoli, 2014.
- Collana Cristianesimo alla prova
- Una strana compagnia, BUR Rizzoli, 2017.
- La convenienza umana della fede, BUR Rizzoli, 2018.
- La verità nasce dalla carne, BUR Rizzoli, 2019
- Un avvenimento nella vita dell'uomo, BUR Rizzoli, 2020
- Attraverso la compagnia dei credenti, BUR Rizzoli, 2021
- Dare la vita per l'opera di un Altro, BUR Rizzoli, 2021
IntervisteModifica
- Comunione e Liberazione. Interviste a Luigi Giussani, a cura di Robi Ronza, Milano, Jaca Book, 1976; 1987. ISBN 88-16-30150-3.
- Un caffè in compagnia. Conversazioni sul presente e sul destino, colloqui con Renato Farina, Milano, Rizzoli, 2004. ISBN 88-17-00460-X.
PodcastModifica
- Il senso religioso (2022), podcast in tredici puntate a cura di Chora Media.[67]
NoteModifica
- ^ a b Il fondatore: Luigi Giussani, su Sito ufficiale di Comunione e Liberazione. URL consultato il 4 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2015).
- ^ a b Savorana, cap. 1.
- ^ Bosco, p. 8.
- ^ Savorana, cap. 2.
- ^ Camisasca (2001), pp. 76-88.
- ^ Camisasca (2001), p. 61.
- ^ Savorana, cap. 4.
- ^ a b c Savorana, cap. 5.
- ^ Giussani, Majo, p. 39.
- ^ a b c d e Savorana, cap. 6.
- ^ a b Busani, cap. I.1.
- ^ a b c Busani, cap. I.3.
- ^ Maria Bocci, Grandi figure del cattolicesimo milanese del Novecento, in Zardin, p. 233
- ^ a b c Savorana, cap. 7.
- ^ Roberto Pertici, C’è stato un altro Sessantotto, in L'Osservatore Romano, 7 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2017).
- ^ Abruzzese, p. 66.
- ^ Savorana, cap. 8.
- ^ Camisasca (2001), pp. 117-118.
- ^ Camisasca (2001), pp. 181-191.
- ^ Savorana, cap. 9.
- ^ Camisasca (2001), pp. 194-204.
- ^ a b Savorana, cap. 13.
- ^ Camisasca (2001), p. 262.
- ^ Camisasca (2001), p. 281.
- ^ Busani, cap. V.3.
- ^ Savorana, cap. 12.
- ^ Camisasca (2001), pp. 261-262.
- ^ Farina, p. 18.
- ^ ORIGINE, in Banco Alimentare, 8 aprile 2010. URL consultato il 6 novembre 2016 (archiviato il 1º settembre 2011).
- ^ Biografia, su tracce.it. URL consultato il 19 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
- ^ Elemedia S.p.A. - Area Internet, Il mistero di don Giussani. Rivelato dai suoi scritti, su chiesa.espresso.repubblica.it. URL consultato il 6 novembre 2016 (archiviato il 13 giugno 2011).
- ^ Oggi l'addio a don Giussani - Il Tirreno, in Archivio - Il Tirreno. URL consultato il 6 novembre 2016 (archiviato l'8 novembre 2014).
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Collegamenti esterniModifica
- Giussani, Luigi, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Luigi Giussani, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Scritti di Luigi Giussani, su Luigi Giussani - Scritti, Fraternità di Comunione e Liberazione. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato il 25 gennaio 2019).
- Don Giussani (1922-2005), su Comunione e Liberazione, Fraternità di Comunione e Liberazione. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato il 25 gennaio 2019).
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