Giovanni Gerbi
Giovanni Gerbi | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Ciclismo ![]() | ||
Specialità | Strada, pista | |
Ritirato | 1933 | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1903 | Maino | |
1904 | La Française | |
1905-1908 | Maino Peugeot | |
1907 | Bianchi | |
1909 | Bianchi | |
1910 | Individuale | |
1911-1914 | Gerbi | |
1920 | Gerbi | |
1926 | Gerbi | |
1932 | Gerbi | |
Giovanni Gerbi detto Diavolo Rosso (Asti, 4 giugno 1885 – Asti, 6 maggio 1955) è stato un ciclista su strada italiano, uno dei pionieri del ciclismo.
CarrieraModifica
«Diavolo rosso dimentica la strada |
(Paolo Conte) |
Gli esordiModifica
Nacque ad Asti nel sobborgo delle Trincere.
Con una bicicletta comprata con i propri risparmi di garzone, a soli quindici anni, nell'anno 1900, si classificò al terzo posto alla Torino-Rivoli e poi secondo alla Torino-Trana ed alla Torino-Pianezza. Nell'agosto dello stesso anno partecipò al campionato astigiano sul percorso di 95 km Asti-Moncalieri e ritorno, giungendo primo.
A 17 anni si trasferì a Milano, trovando lavoro come garzone da un fornaio di Porta Ticinese, e cominciò a frequentare il circuito di Piazza d'Armi (dove oggi sorge la Fiera), misurandosi con altri frequentatori del velodromo, come Ganna, Pavesi, Azzini, Parini e Galetti. Mantenendosi con il lavoro di fornaio, nel 1902 si aggiudicò la Coppa del Re per dilettanti (Milano-Alessandria); questa vittoria gli aprì le porte del professionismo.
La carriera nei "professionisti"Modifica
L'anno seguente, a soli 18 anni, vinse la Milano-Torino con quasi mezz'ora di vantaggio sul secondo. Nel 1904 partecipò al Tour de France ed al campionato mondiale stayer di Londra, allenato da Arturo Nuvolari. In quest'ultima gara cadde in pista a pochi metri dalla vittoria sull'americano Walthon. Si aggiudicò il Giro del Piemonte e la Milano-Alessandria-Milano
L'anno seguente vinse la corsa nazionale Milano-Torino-Alessandria-Milano, il primo Giro di Lombardia ed il campionato italiano stayer. Nel 1907 e nel 1908 ottenne quattordici vittorie.
Nel 1909 partecipò alla prima edizione del Giro d'Italia, ma una caduta nelle prime tappe[1] gli fece accumulare un ritardo incolmabile. Nel 1911 vinse la classifica isolati e nel 1913, sul circuito fiorentino delle Cascine, strappò il record mondiale delle sei ore al tedesco Weise.
Dopo la prima guerra mondiale, tornò a gareggiare nel 1920, quando prese parte al Giro d'Italia del 1920 in cui venne squalificato perché si fece trainare da un sidecar.
Nello stesso anno Gerbi si ritirò dalla scena ciclistica professionistica, dedicandosi alla produzione e al commercio delle biciclette.
Il ritornoModifica
Nel 1931, a 46 anni, partecipò ai campionati italiani veterani, vincendoli e si aggiudicò per due volte consecutive la Coppa Guerra a Roma. Nel 1932 partecipò alla Milano-Sanremo e batté al Vigorelli il record dell'ora per veterani. Nel 1933 corse il Giro d'Italia.
Chiuse definitivamente la carriera ciclistica a 56 anni, vincendo nel novembre del 1941 il giro del Monferrato per veterani.
Il mitoModifica
- La leggenda narra che il soprannome gli venne affibbiato quando, durante una fuga, capitò nel bel mezzo di una processione. Il parroco, vedendo questo "diau" ("diavolo", in piemontese), vestito con la sua tradizionale maglia da corsa rossa, lo investì con questo epiteto "chial'è chel diau!!!" (Chi è quel diavolo!!!). Da quel giorno venne chiamato il Diavolo Rosso.
- Nel 1902 Giovanni Gerbi vinse la Milano-Torino con quasi mezz'ora sul secondo. Raccontano le cronache che, quando il corridore giunse sul rettilineo finale di Corso Casale, mancava ancora lo striscione del traguardo.
- Si racconta che un giorno, nell'hotel dove lui e il suo compagno dormivano, venne chiamato in ritardo, così arrivò alla partenza quando erano già tutti partiti, riuscì a riprenderli e a vincere per distacco
- Il cantautore astigiano Paolo Conte, nel suo album Appunti di viaggio (etichetta RCA Italiana) del 1982, ha dedicato a Giovanni Gerbi una canzone dal titolo Diavolo rosso; la canzone è presente anche nel "live" Concerti (etichetta CGD) del 1986.
- Ad Asti è nata un'associazione "no profit" denominata "Diavolo rosso". L'associazione offre spettacolo, arte e cultura, destinando gli utili a nuove attività e a progetti di solidarietà locali e internazionali. La sede è nella Chiesa ex Confraternita di San Michele.
- Nel giro del 1920 si fece trainare da un "sidecar" e fu quindi squalificato dalla gara. Il direttore della Gazzetta dello Sport ci mise del tempo a convincere i tifosi inferociti per questa decisione.
PalmarèsModifica
StradaModifica
- Giro delle Provincie Piemontesi
- Corsa Nazionale
- Coppa Città di Savona
- Milano-Bologna-Firenze
- Roma-Napoli-Roma
- Gran Premio della Gazzetta dello Sport
- Giro del Piemonte
- 1ª tappa Roma-Napoli-Roma
- 2ª tappa Roma-Napoli-Roma
- Classifica generale Roma-Napoli-Roma
- Corsa Nazionale
- Gran Premio della Gazzetta dello Sport
- Giro del Piemonte
- Campionato del Piemonte
- Coppa San Giorgio
- 2ª tappa Roma-Napoli-Roma
- Classifica generale Roma-Napoli-Roma
- Milano-Firenze
Altri successiModifica
- Circuito di Cremona (Criterium)
- Classifica indipendenti Giro d'Italia
- Giro delle due Province (Criterium)
PistaModifica
- Campionati italiani (Mezzofondo)
- Record del mondo delle Sei Ore
PiazzamentiModifica
NoteModifica
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Giovanni Gerbi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Gerbi
Collegamenti esterniModifica
- Giovanni Gerbi, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- (FR) Giovanni Gerbi, su memoire-du-cyclisme.eu.
- diavolo rosso su https://web.archive.org/web/20140421051450/http://www.guidocicli.it/?p=62
- Profilo su Ciclomuse Gino Bartali.it, su ciclomuseo-bartali.it.
- Profilo su Ibrocco.com, su ibrocco.com. URL consultato l'11 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).