Provincia di Firenze

ex provincia italiana (1861-2014), dal 2015 divenuta città metropolitana di Firenze
Disambiguazione – Se stai cercando il nuovo ente, vedi Città metropolitana di Firenze.

La provincia di Firenze è stata una provincia italiana della Toscana; al 2014, anno della soppressione, contava 1 007 252 abitanti[1]. Era la prima provincia toscana per numero di abitanti e la terza provincia toscana per superficie.

Provincia di Firenze
ex provincia
Provincia di Firenze – Stemma
Provincia di Firenze – Bandiera
Provincia di Firenze – Veduta
Provincia di Firenze – Veduta
Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Amministrazione
Capoluogo Firenze
Data di istituzione9 marzo 1848
Data di soppressione31 dicembre 2014
Territorio
Coordinate
del capoluogo
43°46′17″N 11°15′15″E / 43.771389°N 11.254167°E43.771389; 11.254167 (Provincia di Firenze)
Superficie3 513,69 km²
Abitanti1 007 252 (01-01-2014)
Densità286,67 ab./km²
Comuni42 comuni
Province confinantiPistoia, Prato, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Arezzo, Siena, Pisa, Lucca
Altre informazioni
Cod. postale50100
Prefisso055, 0571
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT048
TargaFI
PIL procapite(nominale) 30044 €
Cartografia
Provincia di Firenze – Localizzazione
Provincia di Firenze – Localizzazione
Sito istituzionale

Confinava a nord e a est con l'Emilia-Romagna (province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna), a sudest con la provincia di Arezzo, a sud con la provincia di Siena, a ovest con le province di Pisa, Lucca, Pistoia e Prato.

Storia modifica

 
La provincia di Firenze all'inizio del 1923.
 
Panorama di una parte di Firenze

La provincia deriva dall'omonima prefettura granducale istituita nel 1848, che comprendeva la parte più antica dei domini fiorentini. Precedentemente, fin dall'epoca comunale era costituita dal "nobile contado fiorentino" (XIV secolo), suddiviso nei tre grossi vicariati di Scarperia e Mugello, San Giovanni Valdarno e alto Valdarno, Certaldo e Chianti, ripartiti in varie podesterie e numerose leghe rurali, e dal "Distretto fiorentino", costituito dalle città, borghi e terre sottomesse da Firenze durante i secoli.

Con l'unità d'Italia, venne creato, nel 1860, il compartimento fiorentino, sostanzialmente sovrapposto alla prefettura granducale, presieduto da Luigi Guglielmo Cambray-Digny, che manterrà la carica fino al 1906.

Nel 1865, con l'approvazione della legge comunale e provinciale (legge del 20 marzo 1865, n. 2248), furono definite le province, governate da un consiglio provinciale eletto, ma presieduta dal prefetto di nomina regia.

Con la legge 30 dicembre 1888 n. 5865 il consiglio elegge il presidente Paolo Onorato Vigliani, a cui succede nel 1919 Gismondo Morelli Gualtierotti.

In seguito all'ascesa del regime fascista, nel 1922, il consiglio e la deputazione provinciale sono sciolti e sostituiti da una commissione straordinaria. Inizia un periodo di distacchi territoriali. Nel 1923 avviene il distacco del circondario di Rocca San Casciano, la cosiddetta "Romagna toscana" (comuni di Bagno di Romagna, Dovadola, Galeata, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Sorbano, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Tredozio e Verghereto), il cui territorio venne annesso alla provincia di Forlì[2].

Nel 1925 avvenne la cessione alla provincia di Pisa dei comuni di Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d'Arno, San Miniato, Santa Croce sull'Arno e Santa Maria a Monte[3], e la creazione del nuovo circondario di Prato con sette comuni[4].

Nel 1927 venne distaccato il territorio del circondario di Pistoia (più il comune di Tizzana), che costituì la nuova provincia di Pistoia[5]. Non andò in porto il progetto di trasformazione in provincia del circondario di Empoli, lanciato da un deputato fascista della zona, sembra per il veto del Duce che non aveva dimenticato i fatti del 1921 avvenuti nella cittadina. Nello stesso anno fu abolito il circondario di Prato: il regime fascista cercò di placare le ire dei pratesi, che avevano visto contemporaneamente l'elevazione a provincia dell'eterna rivale Pistoia, nominando spesso un loro concittadino a capo della Provincia e dando inizio a un'imponente serie di lavori pubblici.

Il regime fascista promulgò la legge comunale e provinciale del 1928, che pose a vertice della provincia un preside in luogo della deputazione e un rettorato, composto da 4 a 8 rettori, al posto del consiglio, entrambi nominati su proposta del Ministro dell'Interno.

Nel 1934 la proposta di passare alla regione Emilia-Romagna i tre comuni di quello che rimaneva della Romagna toscana (Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Marradi) fu bloccata dal gerarca fiorentino Alessandro Pavolini, nome emergente del regime, che prese le difese dei confini provinciali già drasticamente ridotti nei dieci anni precedenti.

Durante la seconda guerra mondiale, l'11 agosto 1944 il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, al termine della battaglia per la liberazione di Firenze, si insediò in Palazzo Medici Riccardi (sede della provincia) e ristabilì la Deputazione provinciale, sancita da un decreto del 4 aprile 1944 (R.D.L. 4 aprile 1944, n. 11). Primo presidente fu Mario Augusto Martini. La nomina resterà prefettizia fino alle elezioni del 1951.

A seguito della nuova legge dell'8 marzo 1951, n. 122, il 10 giugno si tennero le elezioni e, il 10 luglio, il nuovo consiglio provinciale elesse presidente Mario Fabiani, primo sindaco della Firenze nel dopoguerra, che rimarrà in carica fino al 1962.

Nel 1992 avvenne il distacco dei comuni di Prato, Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Vaiano e Vernio, che formarono la nuova provincia di Prato.

Dal 1º gennaio 2015, la provincia di Firenze è stata soppressa e sostituita dall'omonima città metropolitana, ente territoriale con nuovi poteri, istituito a seguito della riforma costituzionale e delle leggi conseguenti.

Comuni modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Armoriale dei comuni della provincia di Firenze.

Appartenevano alla provincia di Firenze i seguenti 41 comuni:

Amministrazione modifica

Elenco dei presidenti modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Provincia di Firenze.

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico ISTAT al 01-01-2014, su demo.istat.it. URL consultato il 20 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2019).
  2. ^ Regio Decreto 4 marzo 1923, n. 544
  3. ^ R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011, art. 2 s:R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011
  4. ^ Regio Decreto 15 novembre 1925, n. 2013
  5. ^ R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 1

Bibliografia modifica

  • AA.VV., La Provincia di Firenze per i 150 anni dell'Unità d'Italia, a cura di Luigi Ulivieri, Edifir, 2011

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN149719242 · ISNI (EN0000 0001 2348 1589 · LCCN (ENn80070835 · GND (DE4351422-4 · BNF (FRcb11986309w (data) · J9U (ENHE987007550212505171 · WorldCat Identities (ENviaf-144819297