Regione ecclesiastica

gruppo geografico di diocesi, province ecclesiastiche o parrocchie

La regione ecclesiastica è un'istituzione cattolica, regolata dal Codice di diritto canonico nei canoni 433 e 434, che raggruppa più province ecclesiastiche tra loro vicine.

In deroga al canone 434 §1, la Santa Sede ha permesso l'erezione di regioni ecclesiastiche costituite da una sola provincia ecclesiastica[1] o da diocesi immediatamente soggette alla Santa Sede.[2]

Normativa canonica modifica

Il Codice di diritto canonico parla delle regioni ecclesiastiche ai canoni 433 e 434:

«§1. Se l'utilità lo suggerisce, specialmente nelle nazioni dove sono più numerose le Chiese particolari, le province ecclesiastiche viciniori, su proposta della Conferenza Episcopale, possono essere congiunte dalla Santa Sede in regioni ecclesiastiche.

§2. La regione ecclesiastica può essere eretta in persona giuridica.»

«All'assemblea dei Vescovi della regione ecclesiastica spetta favorire la cooperazione e l'attività pastorale comune nella regione; tuttavia i poteri che nei canoni di questo Codice sono attribuiti alla Conferenza Episcopale non competono a tale assemblea, a meno che alcuni di essi non le siano stati concessi in modo speciale dalla Santa Sede.»

Descrizione modifica

La creazione o la soppressione di regioni ecclesiastiche, costituite da due o più province ecclesiastiche tra loro vicine, così come la modifica dei confini sono di competenza della Santa Sede, su richiesta delle Conferenze episcopali nazionali.

L'erezione canonica di una regione ecclesiastica è facoltativa. Tuttavia il Codice di diritto canonico ne favorisce l'istituzione soprattutto nei paesi con un elevato numero di diocesi.

Diversamente dalle province ecclesiastiche[3], le regioni ecclesiastiche non godono ipso iure di personalità giuridica canonica, che tuttavia può essere concessa dalla Santa Sede tramite un apposito decreto.

Lo scopo della regione ecclesiastica, guidata dall'assemblea episcopale regionale, è favorire la cooperazione tra i vescovi di diocesi vicine nel limite delle attività che non siano di competenza diretta della Conferenza Episcopale.

Secondo l'Annuario Pontificio[4], le regioni ecclesiastiche canonicamente istituite esistono formalmente solo in Italia.[5] In altri Paesi, come per es. il Canada, gli Stati Uniti, l'Argentina, il Brasile e l'India,[6] esistono assemblee o conferenze episcopali regionali, previste dal canone 448, §2 del Codice di diritto canonico[7], ma «con una natura giuridica diversa dalle Regioni italiane, dalle quali devono essere accuratamente distinte».[8]

Regioni ecclesiastiche italiane modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Diocesi italiane suddivise per province ecclesiastiche.
 
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L'istruzione Alcuni arcivescovi della Congregazione dei vescovi e regolari del 24 agosto 1889[9] ha istituito in Italia 17 regioni episcopali, allo scopo di favorire riunioni periodiche dei vescovi locali per discutere di problemi comuni.

La lettera circolare della Congregazione Concistoriale del 22 marzo 1919 all'episcopato italiano[10] raggruppava i vescovi italiani in 19 regioni episcopali. In alcuni casi nomi e composizione geografica delle regioni risultava diversa rispetto all'istruzione del 1889.[11]

L'obbligo delle riunioni annuali delle conferenze episcopali delle singole regioni ecclesiastiche italiane è ribadito nelle disposizioni della Congregazione del concilio del 21 giugno 1932.[12]

In seguito due decreti della Congregazione per i vescovi, del 12 settembre e dell'8 dicembre 1976, hanno ridisegnato le regioni ecclesiastiche precedentemente create.[13]

Il 4 novembre 1994, con una serie di decreti della Congregazione per i vescovi dal titolo Ut communis diversarum[14], le regioni ecclesiastiche italiane sono state riconosciute dalla Santa Sede, che ha conferito a ciascuna di esse la personalità giuridica pubblica, approvando nel contempo lo statuto di ciascuna regione ecclesiastica.

Oggi in Italia esistono 16 regioni ecclesiastiche; ovviamente il territorio della regione ecclesiastica non necessariamente corrisponde a quello dell'omonima regione amministrativa (queste ultime sono infatti 20). In particolare, sono tre le regioni ecclesiastiche formate da più di una regione amministrativa: Piemonte (che comprende il territorio del Piemonte e della Valle d'Aosta), Abruzzo-Molise (che comprende il territorio abruzzese e molisano) e Triveneto (comprendente le regioni di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige).

I vescovi di una medesima regione ecclesiastica costituiscono la «Conferenza episcopale regionale» (ad esempio, Conferenza episcopale del Triveneto, Conferenza episcopale toscana, Conferenza episcopale pugliese). Da notare che non sono né entità politiche né suddivisioni amministrative.

  1. Abruzzo-Molise
  2. Basilicata
  3. Calabria
  4. Campania
  5. Emilia-Romagna
  6. Lazio
  7. Liguria
  8. Lombardia
  9. Marche
  10. Piemonte
  11. Puglia
  12. Sardegna
  13. Sicilia
  14. Toscana
  15. Triveneto
  16. Umbria

Conferenze episcopali regionali modifica

Il Codice di diritto canonico prevede l'istituzione della conferenza episcopale regionale al canone 448 §2::

Ǥ1. La Conferenza Episcopale, come regola generale, comprende i presuli di tutte le Chiese particolari della medesima nazione, a norma del can. 450.

§2. Se poi, a giudizio della Sede Apostolica, sentiti i Vescovi diocesani interessati, le circostanze relative alle persone o alle cose lo suggeriscono, la Conferenza Episcopale può essere eretta per un territorio di ampiezza minore o maggiore, in modo che comprenda solamente i Vescovi di alcune Chiese particolari costituite in un determinato territorio oppure i presuli di Chiese particolari esistenti in diverse nazioni; spetta alla Sede Apostolica stabilire norme peculiari per ciascuna di esse.»

In Brasile modifica

La Conferenza episcopale brasiliana è suddivisa in 18 consigli episcopali regionali (Conselhos episcopais regionais), le cui competenze sono regolamentate dagli statuti della Conferenza nazionale.[15]

In Canada modifica

La Chiesa cattolica in Canada riconosce quattro assemblee episcopali regionali (Assemblées épiscopales régionales - Regional episcopal assemblies):[16]

Negli Stati Uniti modifica

 
Mappa delle 14 regioni episcopali statunitensi che raggruppano le diocesi di rito latino.

Il territorio della Conferenza episcopale americana è diviso in 15 regioni episcopali (episcopal regions), chiamate anche regioni geografiche (geographic regions): 14 di esse raggruppano tutte le provincie ecclesiastiche di rito latino degli USA, mentre la XV tutte le eparchie di rito orientale.[17]

Non necessariamente tutte le diocesi di una provincia ecclesiastica appartengono alla medesima regione episcopale, come mostra il caso della diocesi di Salt Lake City.

In Messico modifica

Le circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa cattolica in Messico sono raggruppate in 15 regioni ecclesiastiche.

In Argentina modifica

Le circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa cattolica in Argentina sono raggruppate in 8 regioni pastorali (regiones pastorales) per promuovere la cooperazione e l'azione pastorale comune tra i vescovi della stessa area geografica: regione Buenos Aires, regione Centro, regione di Cuyo, regione litorale, regione nordest argentino, regione nordovest argentino, regione Patagonia-Comahue, regione platense.[18]

In India modifica

Le circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa cattolica in India sono raggruppate in 14 conferenze episcopali regionali. (Regional Bishop's Council):[19]

Note

  1. ^ Sono i casi della Regione ecclesiastica Basilicata (AAS 87, 1995, pp. 370-371), della Regione ecclesiastica Liguria (AAS 87, 1995, pp. 387-388) e della Regione ecclesiastica Lombardia (AAS 87, 1995, pp. 390-391).
  2. ^ Sono i casi delle regioni ecclesiastiche Calabria (AAS 87, 1995, pp. 371-372), Lazio (pp. 374-375), Sicilia (pp. 379-380), Umbria (pp. 381-382), Marche (pp. 383-384) e Toscana (pp. 384-385).
  3. ^ Codice di diritto canonico, canone 432, §2.
  4. ^ Edizione 2020, pp. 1108-1111.
  5. ^ Redaelli, Le regioni ecclesiastiche in Italia, p. 431. Arrieta, Organismi episcopali a livello continentale, nazionale, regionale e provinciale, p. 545. Castro, Las Regiones eclesiásticas, p. 553.
  6. ^ Fino al 2004 anche la Chiesa cattolica in Francia era suddivisa in regioni ecclesiastiche, chiamate régions apostoliques, istituite nel 1961 e oggi soppresse. Assemblée plénière de la Conférence des évêques de France (PDF), su cef.fr, maggio 2004 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2006). Anche: La réforme de la Conférence des évêques de France, eglise.catholique.fr.
  7. ^ Redaelli, Le regioni ecclesiastiche in Italia, p. 413.
  8. ^ Arrieta, Organismi episcopali a livello continentale, nazionale, regionale e provinciale, p. 547.
  9. ^ Leonis XIII pontificis maximi acta, vol. IX, Romae, 1890, pp. 184-190.
  10. ^ AAS 11, 1919, pp. 175-177.
  11. ^ Redaelli, Le regioni ecclesiastiche in Italia, p. 415.
  12. ^ AAS 24, 1932, pp. 242-243.
  13. ^ AAS 68 (1976), pp. 678-680 e 69 (1977), pp. 156-157.
  14. ^ AAS 87 (1995), pp. 369-391.
  15. ^ Conferência Nacional dos Bispos do Brasil, Estatuto canônico e regimento da Conferência Nacional dos Bispos do Brasil, articoli 64-67 (2002).
  16. ^ Dal sito web della Conferenza dei Vescovi cattolici del Canada, su cecc.ca.
  17. ^ Dal sito web della Conferenza episcopale statunitense.
  18. ^ Dal sito web Archiviato l'8 ottobre 2021 in Internet Archive. della Conferenza episcopale argentina. Cf. articoli 54-55 degli Estatutos de la Conferencia Episcopal Argentina Archiviato il 12 aprile 2021 in Internet Archive. (2002).
  19. ^ Dal sito web della conferenza episcopale indiana.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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