Franco Selvaggi

allenatore di calcio e calciatore italiano (1953-)

Franco Selvaggi (Pomarico, 15 maggio 1953) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante. È stato campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.

Franco Selvaggi
Selvaggi al Cagliari nella stagione 1980-1981
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 171 cm
Peso 69 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1987 - giocatore
2002 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-1971 G. Rivera Matera
1971-1972Ternana
Squadre di club1
1972-1973Ternana12 (1)
1973-1974Roma2 (0)
1974Ternana1 (0)
1974-1979Taranto146 (22)
1979-1982Cagliari85 (28)
1982-1984Torino56 (15)
1984-1985Udinese20 (5)
1985-1986Inter7 (0)
1986-1987Sambenedettese26 (9)
Nazionale
1980Bandiera dell'Italia Italia U-212 (2)
1981Bandiera dell'Italia Italia3 (0)
Carriera da allenatore
1992-1993Catanzaro
1994Taranto
1996Matera
1998Castel di Sangro
2002Crotone
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Spagna 1982
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Caratteristiche tecniche modifica

Giocatore modifica

Attaccante rapido e brevilineo, molto mobile e adatto al gioco di manovra con i compagni che salgono a supportare l'attacco, era soprannominato Spadino per la bassa statura e la misura ridotta del piedi (calzava il 38)[1]. Il difensore Pietro Vierchowod lo ha annoverato tra i giocatori capaci di metterlo maggiormente in difficoltà («Mi faceva girare la testa, era imprendibile»)[2].

Carriera modifica

Giocatore modifica

Club modifica

 
Selvaggi in azione all'Udinese nel 1984

Dopo le giovanili con la Gianni Rivera Matera[3], in seguito diventata Pro Matera, passa alla squadra Primavera della Ternana, dove esordisce in serie A il 30 dicembre 1972 contro la Fiorentina, segnando poi il suo primo gol da professionista contro la Juventus[4]. L'anno seguente passò alla Roma, giocando due sole partite di campionato. Dopo essere tornato alla Ternana per qualche mese nel 1974 fu ceduto al Taranto: giocò 5 campionati cadetti coi pugliesi.

Nel 1979 Gigi Riva, all'epoca dirigente del Cagliari, lo volle nell'attacco della squadra sarda appena ritornata in massima serie dopo tre stagioni di cadetteria[5]; il passaggio dal Taranto al Cagliari fu inframmezzato da un breve tesseramento per il Matera[4][6]. Alla fine del campionato 1979-80, Selvaggi risultò quarto nella classifica marcatori con 12 gol alle spalle di Roberto Bettega, Alessandro Altobelli e Paolo Rossi. Nei due anni successivi rimase in Sardegna.

 
Selvaggi (in primo piano) in allenamento all'Inter nell'annata 1985-1986, insieme al compagno di squadra Rummenigge.

Passò al Torino per un altro paio di stagioni discrete facendo coppia in attacco dapprima con Carlo Borghi e poi con l'austriaco Walter Schachner, poi nel 1984-85 giocò con l'Udinese[7].

Nella stagione successiva passò all'Inter, dove registrò 7 presenze; chiuse la carriera alla Sambenedettese in Serie B nella stagione 1986-87. Ha collezionato complessivamente nella massima serie 183 presenze, 49 reti.

Nazionale modifica

Disputò dapprima due gare come fuoriquota con l'Under 21, marcando due gol nell'incontro d'esordio il 10 ottobre 1980 contro i pari categoria del Lussemburgo.

Il 19 aprile debuttò in nazionale maggiore a Udine[8], partendo da titolare, in occasione di un pareggio 0-0 contro la Germania Est. Il suo unico incontro ufficiale, che coincise anche con la terza e ultima apparizione in maglia azzurra, fu la partita valida per le qualificazioni europee al campionato del mondo 1982, a Torino tra Italia e Grecia terminata 1-1[9] e che diede all'Italia la matematica qualificazione.

 
Selvaggi in nazionale nel 1981

Nell'estate del 1982 fu incluso dal commissario tecnico Enzo Bearzot nella rosa per la fase finale del mondiale in Spagna[5]. La scelta destò non poca sorpresa, poiché Selvaggi venne preferito ad altri elementi che, nel campionato di Serie A che si era appena concluso, si erano messi in luce sottorete molto di più rispetto a lui, uno su tutti il capocannoniere Roberto Pruzzo[10]. Fu una scelta dettata anche da ragioni tecnico-tattiche, essendo Pruzzo non congeniale al gioco impostato dall'allenatore, ma soprattutto ambientali, in quanto Bearzot aveva deciso di puntare tutto su Paolo Rossi per la maglia da centravanti titolare, nonostante Rossi fosse reduce da un lungo periodo d'inattività[11]; in tale situazione, portandosi in panchina un gregario come Selvaggi, anche se Rossi avesse espresso prestazioni scadenti (come in effetti fu nella prima fase del mondiale) nessuno ne avrebbe chiesto a gran voce la sostituzione, scenario che sarebbe stato ben differente in presenza di nomi più importanti tra le riserve[11].

Selvaggi non verrà mai impiegato nel corso della manifestazione, ciò nonostante si fregerà con tutto il resto della spedizione azzurra del titolo iridato[5]; ricordando a più di vent'anni di distanza tale esperienza, scherzando, rivendicò un suo ruolo attivo nella conquista del titolo, essendo stato reputato dal citì l'unico che avesse la pazienza necessaria a condividere la stanza con Marco Tardelli, all'epoca sofferente di insonnia[5]. Dopo il mondiale spagnolo uscì definitivamente dal giro azzurro.

Selvaggi è stato il primo giocatore proveniente dalla Basilicata ad essere sceso in campo con la nazionale maggiore[12] ed è rimasto l'unico fino al 2014, anno dell'esordio con gli Azzurri di Simone Zaza.

Allenatore modifica

Terminata la carriera da calciatore, nel 1987 viene nominato presidente del Matera dai proprietari della società, iscritta al campionato Interregionale; a fine stagione la squadra lucana viene retrocessa d'ufficio in Promozione per inadempienze finanziarie[4].

Divenuto in seguito allenatore, guida il Catanzaro nelle ultime 18 gare di Serie C2 1991-1992 e nelle prime 6 gare di Serie C2 1992-1993, il Taranto nei Dilettanti, il Matera in Serie C2 per due partite, il Castel di Sangro nelle ultime undici giornate del campionato di Serie B 1997-1998 in cui la squadra retrocede in Serie C1 a causa dell'ultimo posto in classifica[13], il Crotone nelle ultime sette giornate del campionato di Serie B 2001-2002 terminato all'ultimo posto in classifica con retrocessione in Serie C1.

Il 22 novembre 2008 viene nominato vice presidente e responsabile dell'area tecnica del Taranto; si dimette il 14 dicembre dello stesso anno.

Svolge i ruoli di docente presso la scuola allenatori del Settore Tecnico della FIGC, capo-osservatore del Cagliari[14] e capo delegazione dell'Italia U-16. Nel 2016 fonda la scuola calcio Franco Selvaggi nella sua Matera. Nel 2017 diventa presidente onorario della Coppa Gaetano Scirea - la lealtà nello sport.

Riconoscimenti modifica

Il Cagliari lo ha inserito nella sua Hall of fame[15].

Statistiche modifica

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
19-4-1981 Udine Italia   0 – 0   Germania Est Amichevole -
23-9-1981 Bologna Italia   3 – 2   Bulgaria Amichevole -
14-11-1981 Torino Italia   1 – 1   Grecia Qual. Mondiali 1982 -
Totale Presenze 3 Reti 0

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Nazionale modifica

Spagna 1982

Onorificenze modifica

«Per la vittoria del Campionato del mondo di calcio del 1982»
— Roma, 19 dicembre 2017[16].

Note modifica

  1. ^ Giocatore ai raggi X - Franco Selvaggi Cuoretoro.it[link rotto]
  2. ^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Pietro VIERCHOWOD, su tuttojuve.com, 19 aprile 2013. URL consultato l'11 gennaio 2017.
  3. ^ Franco Selvaggi Medagliedoro.org
  4. ^ a b c Nicola Salerno, L'intervista della settimana: Franco Selvaggi, su materacalciostory.it. URL consultato il 1º febbraio 2017.
  5. ^ a b c d Marino Bartoletti, Selvaggi, campione di pazienza: «L'impresa fu sopportare Tardelli», in Corriere della Sera, 22 maggio 2002, p. 47. URL consultato il 10 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2015).
  6. ^ Franco Selvaggi, essere bomber (di scorta) al mondiale '82, su contra-ataque.it. URL consultato il 1º febbraio 2017.
  7. ^ Franco Rossi, Anche Bertoni a Napoli. Selvaggi va all'Udinese, in la Repubblica, 7 luglio 1984. URL consultato il 10 ottobre 2015.
  8. ^ Bruno Bernardi, «Rossi ai Mondiali? Non credo…», in Stampa Sera, 18 aprile 1981, p. 13. URL consultato il 4 ottobre 2015.
  9. ^ Bruno Perucca, Andiamo in Spagna, ora ci vuole una squadra, in La Stampa, 15 novembre 1981, p. 25. URL consultato il 4 ottobre 2015.
  10. ^ Bruno Bernardi, Scatta l'operazione «Mundial», in Stampa Sera, 21 maggio 1982, p. 20.
  11. ^ a b Gigi Garanzini, Così Bearzot scelse di scommettere in Paolo Rossi, ed ebbe ragione, su linkiesta.it, 10 dicembre 2020.
  12. ^ Con Zaza la Basilicata va in goal | Goal.com, su goal.com, 10 settembre 2014. URL consultato l'11 gennaio 2017.
  13. ^ Il Castel di Sangro retrocesso in C - la Repubblica.it, su ricerca.repubblica.it.
  14. ^ Mi ritorni in mente: Franco Selvaggi Tuttolegapro.com
  15. ^ Hall of fame Cagliari Calcio - Archiviato il 21 settembre 2013 in Internet Archive. cagliaricalcio.net
  16. ^ coni.it, 19 dicembre 2017, http://www.coni.it/it/news/primo-piano/14269-il-19-dicembre-la-cerimonia-dei-collari-d-oro-col-premier-gentiloni-e-il-ministro-lotti-diretta-su-rai2-dalle-11.html. URL consultato il 19 dicembre 2017.

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