Giuliano Sonzogni

allenatore di calcio italiano

Giuliano Sonzogni (Zogno, 2 febbraio 1949) è un ex allenatore di calcio italiano.

Giuliano Sonzogni
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1987 - giocatore
2014 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1977-1978Brembillese? (?)
1978-1986Ponte San Pietro? (?)
1986-1987Bandiera non conosciuta Zognese? (?)
Carriera da allenatore
1987-1988Ponte San Pietro
1989-1990Virescit Bergamo
1990-1991VeronaPrimavera
1991-1992Licata
1992-1993Salernitana
1994-1995Siracusa
1995-1996Fidelis Andria
1996Gualdo
1997-1999Cosenza
1999-2000Lugano
2000-2001Palermo
2001-2002Avellino
2002-2003SPAL
2005-2007Monza
2008-2009Monza
2009-2010Siracusa
2011-2012Alessandria
2012Botev Vraca
2014 Ciliverghe Mazzano
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia modifica

Nato e cresciuto a Zogno, nella bassa val Brembana, si è diplomato geometra e ha conseguito tre lauree in lingue, sociologia e pedagogia, valevoli il soprannome di Professore, chiamato così anche per il suo passato di insegnante di francese alla scuola media e superiore[1], e per il modo di spiegare il suo credo calcistico[2]. Convinto anticonformista[3] e per questo decisamente fuori dagli schemi (si muove solo in bicicletta e con un vecchio Maggiolino), fortemente avverso al telefono cellulare[4][5], al matrimonio[6] e alle mode[7], dal carattere esigente e fumantino (ha litigato spesso con presidenti e dirigenti) ma preciso e schietto, è diventato celebre il suo rifiuto alla proposta di Giampiero Boniperti di allenare la Primavera della Juventus[8], stracciando davanti al presidente bianconero il contratto di tre mesi con l'opzione triennale e di un miliardo lordo[9].

Caratteristiche tecniche modifica

Da calciatore era una mezz'ala. Da allenatore, si è dichiarato sostenitore della zona da lui definita "pura" di Arrigo Sacchi e di Zdeněk Zeman[9] (prediligendo il modulo 4-4-2[10]) e conseguentemente del gioco offensivo e spettacolare (comprensivo di continui capovolgimenti di campo) che ha contraddistinto le squadre da lui allenate, in particolare la Virescit Bergamo (paradossalmente fu esonerato dalla società bergamasca proprio per lo spettacolo espresso dalla sua squadra, e a dire della stessa società ciò costituiva un pericolo per le coronarie di dirigenti e tifosi), il Siracusa e il Cosenza[11].

Carriera modifica

Fa esperienza da giocatore[9] e le prime da allenatore nella bergamasca e al nord Italia (Brembillese, Ponte San Pietro, dove è il primo giocatore-allenatore nei dilettanti, Zognese, Virescit Bergamo e la Primavera del Verona), ma le più formative sono state quelle al sud Italia, guidando in Serie C1 il Licata, la Salernitana (giunta al quinto posto nella classifica del campionato di serie C1 1992-93), il Siracusa dal 1993-94 quando alla seconda giornata di ritorno del campionato di Serie C1 (Siracusa-Avellino 1-0) subentra a Paolo Lombardo e conduce la squadra alla salvezza con la vittoria nei play-out contro il Nola, al campionato successivo in cui sfiorò la promozione in Serie B perdendo le semifinali play-off contro l'Avellino in una situazione societaria precaria in cui Sonzogni ha dovuto fare anche da dirigente e da presidente autogestendo a sue spese la squadra[12][13], che nonostante tutto viene ricordata non solo per l'impegno profuso in campo nonostante non ricevesse gli stipendi[14], ma anche per il gioco divertente e a memoria[15]; e dopo lo svincolo causato dalla radiazione e dall'imminente fallimento della società aretusea, la Fidelis Andria in B nella stagione 1995-1996, venendo esonerato dopo la terz'ultima giornata dopo una pesante sconfitta per 5-1 contro il Pescara all'Adriatico. Segue una brevissima parentesi nel Gualdo (Serie C1 1996-97) finita anch'essa con l'esonero. Nella stagione 1997-1998 allena il Cosenza che vince il proprio girone ottenendo così il ritorno in B dopo un solo anno e dopo un testa a testa con la Ternana. Nella prima giornata del campionato cadetto 1998-99 la sua squadra conquista la vittoria per 2-1 in casa del Napoli[16], sfiorando pochi giorni dopo la doppia impresa di eliminare la Lazio dalla Coppa Italia passando in vantaggio all'Olimpico. Tuttavia dopo la dodicesima giornata Sonzogni viene esonerato, per ironia della sorte nuovamente dopo una sconfitta (sempre per 5-1) contro il Pescara stavolta vittorioso in trasferta al San Vito. Viene richiamato dal presidente Fabiano Pagliuso soltanto nel finale di stagione per salvare la formazione silana, riuscendoci dopo la vittoria per 2-0 in casa contro la già retrocessa Cremonese.

Nell'estate del 1999 viene ingaggiato dagli svizzeri del Lugano, club della Lega Nazionale A[17], allenando così per la prima volta una squadra estera, per poi lasciare a stagione in corso e tornare nel campionato italiano sostituendo Massimo Morgia sulla panchina del Palermo in C1. Nella prima stagione ottiene il sesto posto in campionato, mentre in quella seguente nonostante un campionato di vertice in concorrenza con il Messina, viene esonerato dal patron Franco Sensi a causa del calo di risultati che fanno scendere la squadra dal primo al secondo posto[18], e sostituito da Ezio Sella a due giornate dal termine (il 1º maggio 2001)[19]. La vittoria del campionato dei rosanero ottenuta all'ultima giornata contro l'Ascoli alla Favorita, grazie anche alla clamorosa sconfitta del Messina contro l'Avellino al Partenio, fu comunque attribuita in gran parte al tecnico di Zogno[20].

Continua a lavorare al meridione, in Campania, siedendo durante la stagione 2001-2002 sulla panchina dell'Avellino sempre in C1 prendendo il posto di Gaetano Auteri, ma per poco tempo perché nel giro di alcune settimane viene sollevato dall'incarico dalla società irpina che richiama Auteri[21][22]. Nel 2002 è assunto dalla SPAL di Pagliuso, memore delle buone stagioni trascorse a Cosenza, dove rimane per due ulteriori campionati in C1; nel secondo viene esonerato dopo 5 sconfitte consecutive e prestazioni di gioco negative[23].

Dall'estate del 2005 è l'allenatore del Monza, squadra con la quale nella stagione 2005-2006 (da ripescata in C1) sfiora la promozione in Serie B, perdendo la finale play-off col Genoa (sconfitta 2-0 in casa, vittoria 1-0 in trasferta). Nella stagione successiva la squadra brianzola disputa un buon campionato frequentando le zone alte della classifica, e per il secondo anno di fila non riesce a sfatare il tabù dei play-off: dopo aver eliminato il Sassuolo nella semifinale play-off (0-1 a Monza, successo a Sassuolo per 4-2), fu sconfitto in finale dal Pisa (1-0 al Brianteo, 2-0 all'Arena Garibaldi).

In virtù del contratto che lo lega al Monza fino all'estate 2008, inizia la stagione nuovamente alla guida dei brianzoli, ma dopo le prime partite viene esonerato dalla società biancorossa e il suo posto viene preso da Giovanni Pagliari. A dicembre 2008 viene richiamato per soccorrere la squadra caduta in zona retrocessione, prendendo il posto dell'esonerato Dario Marcolin. All'ultima giornata, grazie al 3-3 in casa del Lumezzane, riesce ad ottenere la salvezza.

Nella stagione 2009-2010 torna ad allenare al sud e precisamente il Siracusa neopromosso in Seconda Divisione[24] insieme al vice Carmelo La Spada, suo giocatore sempre nel Siracusa negli anni novanta. A tre giornate dalla fine del campionato, dopo la sconfitta in trasferta contro il Manfredonia per 2-0, viene esonerato dalla società che affida l'incarico all'allenatore della Berretti Marco Pizzo, con la squadra comunque quinta in classifica[25]. A fine campionato, sebbene sia stato mancato l'obiettivo play-off, i dirigenti aretusei tornano sui loro passi e gli ridanno la panchina ma solo per mantenere in allenamento la squadra fino al 30 giugno, data ufficiale di fine stagione e in alcuni casi di fine contratto[26], compreso quello di mister Sonzogni che non ha rinnovato il suo rapporto professionale con il Siracusa. Tuttavia nello stesso periodo tenta di rilevare la società azzurra insieme a una cordata di imprenditori bergamaschi[27].

Le ultime squadre allenate sono state l'Alessandria, nella stagione di Lega Pro Seconda Divisione 2011-2012, subentrando nel mese di ottobre ad Alessio De Petrillo e lasciando la squadra a fine torneo[28]; nella stagione 2012-2013 i bulgari del Botev Vratsa, militante nella serie A bulgara, con la squadra che colleziona cinque sconfitte in altrettante gare di campionato (16 reti subite e una fatta), bilancio che costa all'allenatore zognese un ulteriore esonero[29]; e nel 2014 il Ciliverghe Mazzano, squadra dilettantistica del bresciano[30].

Nei periodi di pausa e specialmente dopo aver concluso l'ultima esperienza da allenatore, vive tra Siracusa, città dove abita dal 1994 ed a cui è molto legato non solo per motivi calcistici[12][31][32], e il suo paese natale[33].

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Competizioni regionali modifica

Ponte San Pietro: 1982-1983
Brembillese: 1977-1978
Ponte San Pietro: 1978-1979

Allenatore modifica

Competizioni nazionali modifica

Cosenza: 1997-1998
Palermo: 2000-2001

Note modifica

  1. ^ Insuperabile Sonzogni, licenziatemi please, su ricerca.repubblica.it.
  2. ^ Amarcord: Giuliano Sonzogni, un professore in panchina, su mediapolitika.com.
  3. ^ Giuliano Sonzogni, un tecnico vincente e anticonformista, su tifocosenza.it.
  4. ^ Riecco il professor Sonzogni Mister tre lauree senza telefono, su bergamo.corriere.it.
  5. ^ Azzurro n.10 del 10 ottobre 2009, pag.7.
  6. ^ Sonzogni: uno con i "baffi", su mbnews.it.
  7. ^ Intervista al Guerin sportivo estate 1995.
  8. ^ Azzurro n.10 del 10 ottobre 2009, pag.9.
  9. ^ a b c Gianni Mura, INSUPERABILE SONZOGNI ' LICENZIATEMI, PLEASE', in la Repubblica, 14 novembre 1994, p. 43.
  10. ^ Sportivissimo n.25 del 22 luglio 2009, pag.5.
  11. ^ mediapolitika.com, https://www.mediapolitika.com/2017/08/28/amarcord-giuliano-sonzogni-un-professore-panchina/.
  12. ^ a b Alè leoni n.5 del 18 marzo 2009, pag.3.
  13. ^ Giuliano Sonzogni nuovo allenatore del Siracusa, su sampdorianews.net.
  14. ^ Alè leoni n.5 del 18 marzo 2009, pag.5.
  15. ^ Azzurro n.1 del 10 ottobre 2009, pag.10.
  16. ^ Nobili decadute, i favolosi anni '90 del Cosenza[collegamento interrotto], EMGSPORT, 23 marzo 2010
  17. ^ Sonzogni: a volte ritornano...[collegamento interrotto] Ticinonews.ch
  18. ^ Ticinonline - Calcio: Il Palermo Esonera Sonzogni
  19. ^ www1.adnkronos.com, http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/05/02/Sport/Calcio/CALCIO-PALERMO-SELLA-SOSTITUISCE-LESONERATO-SONZOGNI_150000.php.
  20. ^ Sonzogni professore di calcio e anche Casanova, su tifosipalermo.it.
  21. ^ irpiniaoggi.it, https://www.irpiniaoggi.it/sport/calcio-avellino-calcio-avellino/amarcord-avellino-auteri-dallesonero-ai-play-off-sfiorati/.
  22. ^ campaniasoccer.com, https://www.campaniasoccer.com/serie-c/ciaramitaro-ad-avellino-mi-volle-sonzogni-la-c-era-durissima-17822.
  23. ^ La Spal ha trovato l'orbita giusta, in La Nuova Ferrara, 15 gennaio 2004. URL consultato il 3 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  24. ^ Giuliano Sonzogni nuovo allenatore del Siracusa 2009/10, Sampdorianews.net, 9 luglio 2010
  25. ^ Il Siracusa esonera Sonzogni[collegamento interrotto], Giornale di Siracusa, 20 aprile 2010
  26. ^ Sportivissimo n.19 del 12 maggio 2010, pag.6.
  27. ^ Sportivissimo n.21 del 26 maggio 2010, pag.7.
  28. ^ Francesco Conti, Il Professore all'ultima lezione, su radiogold.it, 19 maggio 2012. URL consultato il 29 maggio 2012.
  29. ^ Sonzogni esonerato dai bulgari del Botev Vratsa Tuttolegapro.com
  30. ^ Giuliano Sonzogni, il professore senza cellulare: una doppia scommessa per lui e per il Ciliverghe, su calciobresciano.it.
  31. ^ Azzurro n.1 del 10 ottobre 2009, pag.7.
  32. ^ Il "professore" un simbolo della Siracusa calcistica, su magazinepragma.com.
  33. ^ salernitananews.it, https://salernitananews.it/la-quarantena-di-sonzogni-ogni-giorno-ci-lascia-qualcuno-auguro-la-a-alla-salernitana/.

Collegamenti esterni modifica