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Quartieri

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  • carminiello
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  • schiti
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  • bosco del monaco
  • prota gambardella

Contrade

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  • sannino
  • villa rosa

Città dell'arte bianca

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Articolo del Giornale[3]

Il termine Capitale dell'arte bianca fu l'appellativo dato alla città di Torre Annunziata nel periodo d'oro dell'arte pastificatoria, dove tra il 1840 ed il 1950 erano attivi 140 pastifici [1].

Stradario di Torre Annunziata

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Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe essere incompleta o non aggiornata.


Cenni storici

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La toponomastica di Torre Annunziata ha visto la luce nel 1792, quando Ferdinando IV emanò un editto in cui ordinava alle città del Regno di Napoli, la numerazione delle abitazioni e l'apposizione delle tabelle stradali[4].
Le vie, le piazze ed i vicoli prendevano il nome o dalla vicinanza di una chiesa[4], come largo Annunziata, largo Santa Teresa,vicoletto Trinità, o dalla famiglie proprietarie dei fabbricati e dei terreni ivi insediati[4], come ad esempio vico Sannino, vico Zampognaro, calata Montella, vico Zappalà, oppure dalla presenza della flora cittadina[4] come via Cipresso, piazza Tiglio, vico Quercia. Della vecchia toponomastica, legata ai nomi delle famiglie di residenti, hanno conservato il vecchio nome solo via Fusco e via Maresca[4].
Molte strade ricordano cittadini torresi emeriti, come i militari caduti nella Prima guerra mondiale o legate alle attività lavorative che si svolgevano in loco.

Toponimi della città

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Lapide dei toponimi in piazza Nicotera
  • 64 d.c. - Oplontis
  • 19 settembre 1319 - Villaggio dell'Annunciata
  • 1448-1700 - Torre Nunziata
  • 1700 - Torre dell'Annunciata
  • 1810-1815 - Gioacchinopoli

Tipologia dei toponimi

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Agricoltura e flora[5]

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via Agricoltura; via Cipresso; vico del Fico; via Fontana; vico Frumento; via Garofano; vico Gelso; vico Gelsomino; via Giardino; vico Giglio; via Magnolia; via Rosa; via Sambuco.

Cittadini illustri

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via Amedeo Arpaia; via Gaetano Auricchio; piazza Ernesto Cesaro; via Salvatore Dino; via Ercole Ercole; via Vincenzo Gambardella; via Vincenzo Rocco;

Famiglie

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via Pasquale Fusco; largo e vico Genzano; largo e via Grazie; traversa Lebano; traversa e via Maresca; via Tamburro; via Torretta di Siena.

Geografici

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via Brenta; via Cavour; vico Eruzione; vico Fiume; via Lava; vico Luna; traversa I e II Montenegro; via Pompei; via Roma; vico del Sole; via Vesuvio; via Volturno.

Mestieri

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via Caccia; via Commercio; vico Forni; vico Fucine; largo Macello; vico Operai; vico Ottonai; via Pescatori; via Rame; via Saline; via Stamperia.

Militari

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via Francesco Caracciolo; via Andrea Costa; via Giuseppe Tagliamonte; via Pietro Toselli.

Papi e religiosi

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piazza Giovanni XXIII; piazza Nicola Ilardi; piazza Matteo Renato Imbriani; piazza Monsignor Francesco Orlando; via San Francesco di Paola; via San Fermo; via San Francesco; via Sant'Alfonso de' Liguori; traversa e via Sant'Antonio.

Patrioti, Risorgimento e partigiani

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piazza Cesare Battisti; via Gennaro Capuozzo; via Rocco Caraviello; via Domenico Cirillo; corso Giuseppe Garibaldi; via Giovine Italia; via Magenta; via Goffredo Mameli; via Martiri di Belfiore; via Martiri di Cefalonia; via Marzabotto; traversa e via Giuseppe Mazzini; via dei Mille; via Montebello; via Eleonora Pimentel; via Carlo Poerio; via Quattro Giornate; piazza Risorgimento; via Solferino.

Personaggi storici

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via Dante Alighieri; via Giosuè Carducci; via Eolo; viale Guglielmo Marconi; via Mauro Morrone; via Mario Pagano; via Giuseppe Parini; via Giovanni Pascoli; via Plinio; via Muzio Tuttavilla; via Alessandro Volta.

Politici

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via Gino Alfani; via Diodato Bertone; via Paolo Boselli; via Camillo Benso; via Luigi Cesaro; via Enrico De Nicola; piazza Matteo Renato Imbriani; piazza Giacomo Matteotti; piazza Giovanni Nicotera; via Carlo Rosselli.

Prima guerra mondiale

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via Gorizia; via Isonzo; via IV novembre; via Montenero; via Sabotino; via Tagliamento; parco Trento; parco Trieste; via Vittorio Veneto;

Rampe e passaggi

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discesa Equipaggi; rampa Internazionale; rampa Lavatoio; rampa Mugnai; rampa Naviganti; rampa Nunziante; via Supportico Orfanotrofio.

Re e regine

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via Carlo III; via Roberto d'Angiò; via Margherita di Savoia; via Gioacchino Murat; via Regina Elena; corso Umberto I; via Vittorio Emanuele II; corso Vittorio Emanuele III.

Toponimi scomparsi

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  • 3ª traversa Vittorio Veneto divenuta via Gaetano Auricchio
  • largo crocelle divenuto largo Ferrovia divenuta piazza Giovanni Nicotera
  • largo Santa Teresa divenuta piazza Comizi divenuta piazza Ernesto Cesaro
  • piazza Croce divenuta piazza Cesare Battisti
  • piazza Sandulli divenuta via Alfredo Sandulli
  • piazza Tiglio divenuta piazza Giacomo Matteotti
  • Strada Regia delle Calabrie divenuta Strada Consolare divenuta via del Popolo e via Mezzatorre
  • supportico del vento divenuta via Luigi Cesaro
  • traversa Carminiello divenuta via Muzio Tuttavilla
  • via Bosco divenuta via IV novembre
  • via Casillo divenuta via Salute divenuta via Mauro Morrone
  • via Castello parzialmente divenuta via Vittime innocenti di camorra
  • via degli Uffici divenuta via Dei Mille
  • via del Popolo divenuta corso Umberto I e corso Vittorio Emanuele III
  • via del Pozzo divenuta via Federico Talamo
  • via delle Padule divenuta via Giuseppe Mazzini
  • via Gioacchinopoli[6] divenuta via Benito Mussolini divenuta via Vittorio Veneto
  • via Oncino divenuta via Vincenzo Gambardella
  • via Mezzatorre divenuta via 22 febbraio 1877 divenuta via Roma
  • via Pastore orientale divenuta via Claudio Prisco
  • via piana Orefici divenuta via Luigi Zuppetta
  • via Pontenuovo divenuta via Capitano Antonio Iovene divenuta via Pontenuovo
  • via Preci divenuta via Nicolò d'Alagno
  • via Stella divenuta via Diodato Bertone
  • via Torretta De Sena divenuta via Torretta di Siena
  • vico Montella divenuta discesa Equipaggi
  • vico Novello divenuta via Amedeo Arpaia[7]
  • vico Quercia divenuta via Carlo Poerio
  • vico Sannino divenuta via Asilo Infantile
  • vicoletto Trinità divenuta via Italo Balbo divenuta via Gino Alfani

Odonomastica

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Agricoltori, via

Alfani Gino, via

Già vicoletto Trinità, il 29 dicembre 1939 il consiglio comunale, ne decise l'ampliamento ed il prolungamento fino a congiungere il cavalcavia della ferrovia con la parte meridionale di via Gambardella. L'esecuzione dei lavori fu dello Stato, il conferimento dell'appalto fu indetto dal Genio Civile di Napoli. A lavori ancora in corso, il 6 luglio 1940 la nuova strada fu intitolata al Maresciallo dell'aria Italo Balbo. Quasi a fine conflitto, su proposta del Comitato di Liberazione e con delibera del Commissario prefettizio Michele Caravelli del 7 gennaio 1944, successivamente ratificata dalla giunta comunale con sindaco Nicola Medici il 12 maggio 1944, la via fu intitolata a Gino Alfani[8].

Alighieri Dante, via

Dante Alighieri

Andolfi, traversa

Arpaia Amedeo, via

Già vico Novello, con delibera del consiglio comunale dell'8 gennaio 1948, con sindaco Pasquale Monaco, la via fu intitolata al Capitano Amedeo Arpaia, martire di Cefalonia[9]. In realtà il consiglio comunale avrebbe voluto intitolargli la via dove abitava il militare, ma essendo già intitolata ad uno dei padri del Risorgimento, Carlo Poerio, la Deputazione Napoletana di Storia Patria ritenne non opportuno il cambio toponomastico e di far cadere la scelta su un'altra via[9].

Asilo Infantile, via

Già vico Sannino[10]

Auricchio Gaetano, via

Già 3ª traversa Vittorio Veneto è la strada che congiunge via Vittorio Veneto con via Vagnola. La seduta del consiglio comunale del 28 marzo 1961 deliberò l'intitolazione al Sergente elettricista dell'Aeronautica Militare Gaetano Auricchio, Medaglia d'argento al Valor Militare, caduto in Africa Orientale durante la Seconda guerra mondiale[11].

Aurora, via

Avallone Giovanni, via

MAVM della prima guerra mondiale[12]

Battelli, via

Battisti Cesare, piazza

Già piazza Croce, nome ancora richiamato nel gergo popolare, ebbe questo nome fino al 1916, quando la delibera comunale dell'11 novembre intitolò la piazza a Cesare Battisti. Al centro della piazza il 3 maggio 1919 i fratelli Ricciardi eressero un crocifisso in ferro in sostituzione di quello più antico che era di legno. Nella stessa piazza nel 1799, durante la Repubblica Napoletana fu piantato l'albero della libertà[13].

Bertone Diodato, via articolo su Bertone

Già via Stella, nome con cui è ancora chiamata nel gergo popolare, il Comitato di Liberazione con delibera del Commissario prefettizio Michele Caravelli del 7 gennaio 1944, decise per il cambio di denominazione[14]. La Prefettura di Napoli con una nota del 21 marzo 1944, prospettò di non cambiare il nome per l'interesse toponomastico locale di via Stella[14]. Il successivo 8 gennaio 1948, il consiglio comunale con sindaco Pasquale Monaco, ratificò il cambio denominazione in via Diodato Bertone, con approvazione anche da parte della Prefettura[14].

Boselli Paolo, via

È la via che collega via Sepolcri con via Vittorio Veneto, passando per l'ingresso della stazione di Torre Annunziata Oplonti della ferrovia Circumvesuviana. È intitolata a Paolo Boselli

Bottaro, via

Brenta, via

Bucca Antonio, via

Caccia, via

Camillo Benso di Cavour, via

Camillo Benso

Campestre, via

Capuozzo Gennaro, via

La strada collega via Roma con un fondo privato è intitolata al partigiano italiano Gennaro Capuozzo[15].

Caracciolo Francesco, riviera

Francesco Caracciolo

Caravelli Michele, via

È la strada che congiunge via Gino Alfani con via Prota. È intitolata all'ingegnere Michele Caravelli, nato a Torre Annunziata nel 1881, fu Commissario prefettizio dal novembre 1943 al maggio 1944 per volere del Comitato di Liberazione Nazionale e degli alleati. Morì il 13 marzo 1955[16].

Caraviello Rocco, piazza

È lo slargo tra via Epitaffio e via Salvatore Dino. È intitolato al partigiano italiano Rocco Caraviello, nato a Torre Annunziata nel 1906, e ivi morto il 19 giugno 1944 durante un'azione per liberare altri partigiani ricoverati presso l'ospedale cittadino. Tradito da una spia, fu catturato dai fascisti e tradotto presso il comando S.S. di Villa Trieste dove fu fucilato dai nazisti[17].

Carducci Giosuè, via

Giosuè Carducci

Carlo III, vico

Carlo III

Carminiello, via

È la via che collega via Vittorio Veneto con via Settetermini.

Carola, via

Casa Cirillo, via

Castello, via

È la strada che collega largo Ferriera Vecchia con via Diodato Bertone. Fino al 2017 via Castello proseguiva fino al largo Genzano quando l'ultimo tratto fu intitolato alle Vittime innocenti di camorra.

Castriota, via

Cavour, via

Cavour

Cervi Fratelli, via

Fratelli Cervi

Cesaro Ernesto, piazza

 
Il Monumento ai Caduti in piazza Cesaro
È la piazza più grande di Torre Annunziata su cui si affaccia dal 1651 la Chiesa di Santa Teresa e dove è stato eretto il monumento ai caduti. Già largo Santa Teresa, nome con cui è chiamata nel gergo popolare, fu rinominata piazza Comizi in seguito all'annessione al Regno d'Italia ed ebbe tale denominazione fino al 1906, quando fu intitolata al matematico Ernesto Cesaro[18].

Cesaro Luigi, via

È la strada che collega largo Fabbrica d'armi e via Eolo a via Giuseppe Parini. Già Supportico del vento fu intitolata a Luigi Cesaro, eletto sindaco di Torre Annunziata il 17 luglio 1848[19].

Cignale, vico

Cimitero, largo

Cipresso, via

È la via che collega via Carlo Poerio con piazza Ernesto Cesaro

Cipriani, via

Cirillo Domenico, via

Domenico Cirillo

Collinetta, vico

Colombo Cristoforo, via

Cristoforo Colombo

Commercio, via

Costa Andrea, via

Andrea Costa

Crocelle, largo

Cuccurullo L., via

Cuparella, traversa I

Cuparella, traversa II

Cuparella, via

De Gennaro Enrico, via

De Nicola Enrico, piazza

Enrico De Nicola

De Simone Alfonso, via

Già via Avvenire[20] è la strada dove si è costituito il primo nucleo urbano di Torre Annunziata. Qui si trova infatti la Basilica Ave Gratia Plena ed il castello che appartenne alla Famiglia d'Alagno[21].

Di Nocera Guglielmo, via

Dino Salvatore, via

È la strada che collega via Tagliamonte con via Epitaffio. Negli anni settanta fu intitolata a Salvatore Dino[22].

Dogana, via

D'Alagno Nicolò, via

È la strada che collega piazza Giovanni XXIII con via Diodato Bertone. Era un vicolo pedonale di proprietà privata, il cui proprietario chiese che venisse rimossa una precedente targa riportante via Preci, cosa che avvenne con delibera comunale del 19 giugno 1872[23]. Nel 1881 l'Arciconfraternita del SS. Suffragio chiese al comune l'apertura al pubblico da effettuarsi a proprie spese, ma per questioni legali con i proprietari del fondo, la strada venne aperta al pubblico solo il 3 febbraio 1891[23]. Successivamente fu intitolata a Nicolò d'Alagno, primo feudatario di Torre Annunziata e padre di Lucrezia d'Alagno[24]

D'Angiò Roberto, via

Roberto d'Angiò

Elena Regina, via

Regina Elena

Eolo, via

Eolo

Epitaffio, traversa I

Epitaffio, via

Equipaggi, discesa

Già vico Montella[10], la discesa Equipaggi è una delle 6 rampe cittadine, ad uso esclusivamente pedonale, ed una delle tre che collegano corso Vittorio Emanuele III con via Porto.

Ercole Ercole, via

È la strada che collega via provinciale Schiti con l'incrocio di via S. Antonio e via Bottaro. intitolata al generale Ercole Ercole, nato a Torre Annunziata il 23 marzo 1887[25].

Eruzione, vico

È la via che collega via Carlo Poerio con piazza Ernesto Cesaro

Fabbrica d'Armi, largo

È la piazza antistante la Reale Fabbrica d'armi di Torre Annunziata

Ferriera Vecchia, largo

Fico del, vico

Filippini, via

Fiume, vico

Fondaco Pastore, via

Fontana, via

Forni, vico

Fortuna della, via

Fosse Ardeatine, via

Fosse Ardeatine

Freddo, vico

Frumento, vico

Frumento

Fucine, vico

Fucine

Fuoco del, vico

Fusco Pasquale, via

Gallo del, vico

Gambardella Vincenzo, via

Già via Oncino, il consiglio comunale nella seduta del 3 marzo 1877 intitolò la strada a Vincenzo Gambardella, che si era adoperato presso il Consiglio di Stato affinché le frazioni di Oncino e Grazie venissero aggregate al comune di Torre Annunziata[26].

Gargiulo G., piazza

Garibaldi Giuseppe, corso

Giuseppe Garibaldi

Garofano, via

Gasometro, via

Gasometro

Gelso, vico

Gelso

Gelsomino, vico

Gelsomino

Genzano, largo

Genzano, vico

Giardino, via

Giglio, vico

Giglio

Giovanni XXIII, piazza

È la piazza antistante la Basilica Ave Gratia Plena intestata a Giovanni XXIII.

Giovine Italia, via

Giovine Italia

Gorizia, via

Grazie, largo

Grazie, via

Iacono Luigi, via

Aperta all'inizio degli anni cinquanta con delibera del consiglio comunale del 23 giugno 1955, collega via Vittorio Veneto con piazza Enrico De Nicola. Intitolata all'ingegnere Luigi Iacono, la Prefettura di Napoli in un primo momento non diede il nulla osta alla nuova toponomastica, in quanto non erano ancora trascorsi dieci anni dalla morte dell'ingegnere, come prevedeva la legge del 23 giugno 1927. Viste però le particolari benemerenze dello Iacono, rilevate tramite la seduta consiliare del 6 aprile 1956, fu confermato, senza opposizioni da parte della Prefettura, quanto disposto nella seduta del 1955[27].

Ilardi Nicola, piazza

La piazza esistente tra via Giuseppe Tagliamonte e via Alfredo Simonetti fu intitolata, negli anni settanta, a Nicola Ilardi, dotto sacerdote e scrittore, nato a Torre Annunziata il 4 agosto 1809 e ivi morto il 1º dicembre 1876[28].

Imbriani Matteo Renato, piazza

Situata nel quartiere di Torre Centrale, piazza Imbriani è uno dei punti nevralgici di Torre Annunziata. Da qui si diramano via Plinio che conduce a Pompei e verso il popoloso parco Penniniello, via Castriota che conduce a Rovigliano e Castellammare di Stabia, viale Manfredi che permette di raggiungere la stazione di Torre Annunziata Centrale e via Roma che conduce verso il centro storico della città, oltre a via S. Alfonso de' Liguori che conduce verso il quartiere Carminiello altrettanto popoloso.

Infanti, vico

Internazionale, rampa

La rampa Internazionale è una delle 6 rampe cittadine, ad uso esclusivamente pedonale, che collega piazza Nicotera dove c'è la stazione di Torre Annunziata Città, con il porto di Torre Annunziata. È l'unica rampa cittadina coperta, essendo costituita da un lungo tunnel che passa al di sotto del trincerone ferroviario della linea F.S. Napoli-Salerno.

Isonzo, via

IV novembre, via

Già via Bosco[29] IV novembre

Langella, via

Lava, via

È la via che collega via Carlo Poerio con piazza Ernesto Cesaro

Lavatoio, rampa

La rampa Lavatoio è una delle 6 rampe cittadine, ad uso esclusivamente pedonale, che collega piazza Matteotti con largo Ferriera Vecchia e via Castello.

Lazzaretto, via

Lebano, traversa

Lebano, via

Luna, vico

Macello, largo

Magenta, via

Magnolia, via

Magnolia

Mameli Goffredo, via

Goffredo Mameli

Manfredi Francesco, viale

È la strada che unisce piazza Risorgimento con piazza Matteo Renato Imbriani. Intitolata all'avvocato Francesco Manfredi con delibera del commissario prefettizio Michele Caravelli del 7 gennaio 1944, ma mai resa esecutiva, fu definitivamente regolarizzata con la delibera del sindaco Pasquale Monaco l'8 gennaio 1948[30].

Marchese Andrea, largo

Lo slargo tra via Caracciolo e lungomare Oplonti è intestato ad Andrea Marchese, vittima innocente della camorra, ucciso il 17 maggio 1995. È stato ricavato in seguito ai lavori di collegamento tra l'autostrada A3 ed il porto di Torre Annunziata, terminati nel 2017. Inaugurato l'11 maggio 2017[31][32].

Marconi Guglielmo, viale

È la litoranea che costeggia l'arenile cittadino, con l'accesso ai vari lidi e collega la rampa Nunziante con via Cristoforo Colombo. È intitolata a Guglielmo Marconi.

Maresca, traversa

È la strada che unisce l'incrocio di via Vesuvio e via Vittorio Veneto con via Maresca[33].

Maresca, via

È la strada che unisce il corso Umberto I, per il tramite della traversa Maresca, con l'incrocio di via Vesuvio e via Vittorio Veneto. Intestata con la seduta del consiglio comunale del 20 maggio 1884 a Nicola Maresca, proprietario del fondo su cui fu costruita la via e che diede il proprio benestare all'opera, il quale successivamente, morì a Torre Annunziata il 17 settembre 1900 all'età di 83 anni[33]. In via Maresca ha avuto sede il Pastificio Voiello, dalla fondazione nel 1879 fino al 1973.

Margherita di Savoia, via

Margherita di Savoia

Martiri di Belfiore, via

Martiri di Belfiore

Martiri di Cefalonia, via

Martiri di Cefalonia

Marzabotto, via

Marzabotto

Matteotti Giacomo, piazza

Già piazza Tiglio, fu intitolata a Giacomo Matteotti nel 1947[34]

Mazzini Giuseppe, traversa

Giuseppe Mazzini

Mazzini Giuseppe, via

Già via delle Padule fu intitolata a Giuseppe Mazzini probabilmente nel 1880

Melito, via

Mille dei, via

dei Mille

Molini a vapore, via

Molini idraulici, via

Molo di levante, via

Molo di ponente, via

Montebello, via

Monteleone, traversa

Montenegro, traversa I

È una via cieca che si dirama da via Margherita di Savoia.

Montenegro, traversa II

È una via cieca che si dirama da via Margherita di Savoia.

Montenero, via

Morrone Mauro, via

Già via Casillo e successivamente via Salute era un vicolo cieco che aveva inizio da via del Popolo (corso Umberto I). Nel 1896 il sacerdote Vincenzo Casillo propose al comune il prolungamento della via cieca fino alla traversa Maresca. La Giunta comunale il 14 giugno 1897 all'unanimità approvò la costruzione della nuova via che permise il collegamento tra via del Popolo e traversa Maresca. All'inizio del XX secolo il consiglio comunale intitolò la via a Mauro Morrone.[35]

Morrone Paolo, piazza

La piazza antistante l'ingresso dello Spolettificio dell'Esercito Italiano, negli anni trenta fu intestata al generale e Ministro Paolo Morrone. Nel gergo popolare è chiamata largo polveriera o largo polverificio[36].

Mortelleto, via

Mugnai, rampa

La rampa Mugnai è una delle 6 rampe cittadine, ad uso esclusivamente pedonale, che collega piazza Matteotti con via Molini Idraulici. Fino al 1943 in piazza Matteotti c'era il Mulino Corsea distrutto dai tedeschi durante il secondo conflitto mondiale, da qui il nome della rampa utilizzata dai mugnai che ivi lavoravano.

Murat Gioacchino, via

Gioacchino Murat

Nano, vico

È la via che collega via Lava con corso Vittorio Emanuele III

Naviganti, rampa

La rampa Naviganti è una delle 6 rampe cittadine, ad uso esclusivamente pedonale, ed una delle tre che collegano corso Vittorio Emanuele III con via Porto. È costituita esclusivamente da gradini.

Neve, vico

Nicotera Giovanni, piazza

Già largo crocelle[37] largo Ferrovia per la presenza della stazione di Torre Annunziata Città, il consiglio comunale con la seduta del 3 marzo 1877 intitolò la piazza all'allora Ministro dell'interno Giovanni Nicotera, per aver permesso l'annessione al territorio comunale delle due frazioni Oncino e Grazie fino ad allora appartenenti al comune di Boscotrecase. Al Ministro fu anche inviata una medaglia d'oro coniata per l'avvenimento[38]. Sulla piazza affaccia parzialmente Palazzo Criscuolo, sede comunale.

Notte della, vico

È la via che collega vico Fucine con il corso Giuseppe Garibaldi

Novello, vico

È la via che collega via Amedeo Arpaia con via Vittorio Veneto

Nunziante Vito Generale, rampa

La rampa Nunziante è una delle 6 rampe cittadine, l'unica aperta al traffico veicolare e collega via Gino Alfani, situata nella parte alta della città, con la litoranea Guglielmo Marconi. Fu costruita per poter raggiungere le Terme Vesuviane scoperte dal generale Vito Nunziante il 18 giugno 1831[39]. A via Alfani è collegata da un ponte che sovrasta la linea ferroviaria F.S. Napoli-Salerno. Sulla rampa il 7 luglio 2017, si verificò il crollo di un edificio di due piani in cui perirono otto persone[40].

Operai, vico

Oplonti, lungomare

È la strada che collega l'autostrada A3 con il porto di Torre Annunziata. La nuova bretella viaria venne inaugurata l'11 maggio 2017[31][32]. Il costo totale della bretella lunga due chilometri, fu di 26,4 milioni di euro[41].

Oplonti, via

Oplonti

Orlando Monsignor Francesco, piazza

È la piazza antistante la chiesa di Sant'Alfonso, intitolata, su richiesta della popolazione residente a Torre Centrale, avanzata l'8 ottobre 1955[42], al Vescovo Francesco Orlando. La cerimonia di inaugurazione si ebbe il 9 gennaio 1966[43].

Ottonai, vico

Pace, vico

Padule, vico

Pagano Mario, via

Mario Pagano

Parini Giuseppe, via

Giuseppe Parini

Pascoli Giovanni, via

Giovanni Pascoli

Pastore Raffaele, viale

Raffaele Pastore

Pastore, via

Penniniello,parco

Pescatori, via

Pigmei, vico

Pimentel Eleonora, via

Eleonora Pimentel

Piombiera, via

Plinio, traversa

Plinio, via

Poderale, via

Poerio Carlo, via

Già vico Quercia[44]Carlo Poerio

Pompei, via

Pompei

Pontenuovo, via

È la strada che collega via Carducci con via Domenico Cirillo e con corso Vittorio Emanuele III. Nel 1945 su segnalazione del Comitato di Liberazione Nazionale, il consiglio comunale deliberò di intitolare la strada al Capitano Antonio Iovene, ma dopo 17 anni, a causa di un disguido burocratico, la Prefettura di Napoli non ratificò il cambio, la targa fu coperta e si ritornò alla vecchia denominazione di via Pontenuovo[45].

Porto, piazza

Porto, rampa

La rampa Porto è una delle 6 rampe cittadine, ad uso esclusivamente pedonale, ed una delle tre che collegano corso Vittorio Emanuele III con via Porto. È costituita esclusivamente da gradini.

Porto, via

Postiglione, via

Prigioni, via

Principe, vico

Principio del, via

Prisco Claudio, via

Già via Pastore Orientale, è una strada cieca del quartiere Carminiello, che si dirama da via Vittorio Veneto all'altezza del parco Trieste ed è chiusa dalla vecchia ferrovia Torre Annunziata-Cancello. Con decisione del consiglio comunale del 28 marzo 1961, fu intitolata al sottotenente Claudio Prisco, morto nella prima guerra mondiale il 21 ottobre 1915, sul Monte Sei Busi[46].

Prota, via

È la strada più occidentale della città e segna il confine con Torre del Greco. Si dirama dal corso Umberto I ed arriva fino al mare dove termina con gli scogli di Prota.

Provinciale Schiti, via

Quattro Giornate, via

Quattro giornate

Rame, via

Rame

Risorgimento, piazza

Risorgimento

Rocco Vincenzo, via

In seguito alla costruzione del rione Ina casa sul suolo del vecchio Campo Formisano, il consiglio comunale, nella seduta del 28 marzo 1961, deliberò che la nuova strada fosse intitolata al tenente Vincenzo Rocco, morto nella prima guerra mondiale, sul Carso, il 24 maggio 1917[47].

Roma, via

Già via Mezzatorre, nel 1877, a ricordo dell'annessione delle frazioni Oncino e Grazie al comune di Torre Annunziata, fu denominata via 22 febbraio 1877, successivamente via Roma[48].

Rosa, via

Rosselli Carlo, vico

Carlo Rosselli

Rotto, vico

Sabotino, via

Sabotino

Saline, via

Sambuco, via

Sambuco

San Francesco di Paola, via

San Francesco di Paola

San Fermo, via

San Francesco, via

San Francesco

San Marcellino, via

Sandulli Alfredo, via

È la strada che collega via delle Vigne con via De Gennaro. È sorta in seguito alla costruzione degli uffici postali nella vecchia piazza Sandulli. Il consiglio comunale il 28 marzo 1961 intitolò la nuova strada ad Alfredo Sandulli, professore di procedura penale dell'Università di Napoli e deputato alla Camera del Regno d'Italia per tre legislature consecutive a partire dal 1913[49].

Sannini, via

Sant'Alfonso dei Liguori, via

Sant'Alfonso de' Liguori

Sant'Antonio, traversa

Sant'Antonio

Sant'Antonio, via

Schito, via

Scuola, via

Sepolcri, via

Via Sepolcri è la strada che ha origine nel comune di Boscotrecase e si innesta nel territorio comunale sul corso Garibaldi. Lungo la sua direttrice si incontrano le diramazioni per il cimitero e quella per la stazione della Circumvesuviana di Torre Annunziata Oplonti, superato l'incrocio con via Vittorio Veneto, sul lato orientale c'è l'ingresso degli Scavi archeologici di Oplonti.

Settetermini, via

Siano, traversa

Simonetti, via

È la strada che collega via Maresca con via Avallone. Fu aperta negli anni ottanta ed intitolata ad Alfredo Simonetti, medico pediatra[50].

Sole del, vico

Solferino, via

Solferino

Solitario, vico

Sorte, vico

Speranza, largo

Speranza, via

Staiano Luigi, via

Luigi Staiano

Stamperia, via

Stretto, vico

Supportico Orfanotrofio, via

Tagliamento, via

Tagliamonte Giuseppe, via

È la strada che collega corso Umberto I con via Maresca, adiacente, nel primo tratto, a piazza Gargiulo per poi correre parallelamente, in linea d'aria, a via Alfredo Simonetti. Il consiglio comunale, nella seduta del 28 marzo 1961, la intitolò a Giuseppe Tagliamonte, capitano del 13º Reggimento fanteria, morto durante la prima guerra mondiale, il 19 luglio 1915, nelle vicinanze di Selz[51].

Tagliapietra, via

È la via che collega via Lava, con vico Eruzione e via Cipresso

Talamo Federico, via

Già via del Pozzo e meglio conosciuta come via Vallone, fu aperta su delibera del consiglio comunale del 6 luglio 1891, collega via Carducci con il corso Vittorio Emanuele III, ma quando fu inaugurata collegava il corso (via del Popolo) con largo Vallone, poi scomparso. Adiacente alla Chiesa del Carmine, il consiglio comunale con delibera dell'8 gennaio 1948 la intitolò al chirurgo Federico Talamo[52]

Tamburro, via

È una via cieca che si dirama da via Margherita di Savoia.

Terragneta, via

Torretta di Siena, via

Il toponimo è con molta probabilità una storpiatura del vecchio nome Torretta De Sena. La famiglia De Sena, imparentata con i Piccolomini, era proprietaria di diversi feudi, protetti da torri difensive, tra cui una dislocata nelle vicinanze della Torre dell'Annunziata, censita dal Tavolario Gallarano nel 1721[10].

Toselli Pietro,

Pietro Toselli

Trento, parco

Trieste, parco

Tuttavilla Muzio, via

Già traversa Carminiello, collega via Cavour con via Gioacchino Murat costeggiando il tratto a monte del Canale Conte di Sarno. È intitolata al Conte Muzio Tuttavilla, feudatario di Torre Annunziata, che ordinò la costruzione del canale nel 1592 dando il via all'industria molitoria e pastificatoria, esistita fino alla metà del XX secolo[53].

Uguaglianza, via

Umberto I, corso

È la principale arteria stradale di Torre Annunziata, intorno alla quale, nei secoli, si è sviluppato il centro urbano. Si sviluppa da nordovest a sudest, dal confine con Torre del Greco fino a piazza Imbriani. Nota nel gergo popolare anche con il nome di canalone[44], anticamente era nominata Strada Regia delle Calabrie[44], memtre durante il periodo murattiano si chiamò Strada Consolare[44].
Con il ritorno di Ferdinando I di Borbone sul trono di Napoli, il tratto dal confine di Torre del Greco fino a largo Grazie prese il nome di via del Popolo[44] e nel tratto fino a piazza Imbriani fu denominata via Mezzatorre[44].
Dopo la morte del Re Umberto I avvenuta il 29 luglio 1900, il consiglio comunale il successivo 4 agosto deliberò, che il tratto dal confine verso Napoli fino al vico Quercia (poi via Carlo Poerio), venisse denominato corso Umberto I[44]. Il tratto rimanente rimase come via del Popolo fino alla delibera comunale del 4 novembre 1923, quando tale tratto fu chiamato corso Vittorio Emanuele III[29].

Unione, vico

Vagnola, via

Vesuvio, via

Vesuvio

Vigne S. Antonio, via

Vigne delle, via

Vittime innocenti di camorra, via

È la strada che collega via Diodato Bertone con largo Grazie. Precedentemente era parte del tratto terminale di via Castello e il cambio toponomastico si ebbe l'11 maggio 2017[31][32][54].

Vittorio Emanuele Ii, via

Vittorio Emanuele III, corso

Vittorio Emanuele III

Vittorio Veneto, via

Inizialmente chiamata via di circumvallazione e rimasta nel gergo popolare con tale denominazione fino a circa gli anni ottanta, la delibera comunale del 18 febbraio 1926, impose il nome di via Benito Mussolini contravvenendo alla circolare prefettizia del 26 novembre 1925, che comunicava che il Duce non gradiva che vi fossero toponimi a suo nome. Per tale inosservanza lo stesso Mussolini chiese che il nuovo nome ricordasse la guerra e la vittoria, per cui la Giunta denominò la strada corso Vittorio Veneto[29].

Volta Alessandro, via

Alessandro Volta

Volturno, via

Volturno

XXI gennaio, via

È la strada che collega via Dogana con via Diodato Bertone e corre parallelamente al trincerone ferroviario della linea F.S. Napoli-Salerno. Richiama la data del 21 gennaio 1946 giorno del Disastro di Torre Annunziata.

XXIV maggio, via

Zampa, via

Zingari degli, vico

Zuppetta Luigi, via

Già via piana Orefici, è la strada che collega via Luigi Cesaro con il corso Vittorio Emanuele III. Nei primi decenni del XX secolo fu intitolata a Luigi Zuppetta, giurista e politico italiano[55].
  1. ^ 1ª puntata, su ilgazzettinovesuviano.com.
  2. ^ 2ª puntata, su ilgazzettinovesuviano.com.
  3. ^ Luca Fortis, Torre Annunziata, una bellezza sconosciuta anche a chi ci abita, su ilgiornale.it, 21 luglio 2017 (archiviato il 28 dicembre 2022).
  4. ^ a b c d e Meo, Russo, p. 11
  5. ^ via Magnolia, su tuttotorre.blogspot.com.
  6. ^ Gli industriali dell'arte bianca, su naclerio.it.
  7. ^ Successivamente il toponimo vico Novello è stato utilizzato per il collegamento della stessa via Arpaia con via Vittorio Veneto.
  8. ^ Meo, Russo, p. 13
  9. ^ a b Meo, Russo, p. 17
  10. ^ a b c Anna Aricò, Torretta De Sena o Torretta di Siena? L'origine del nome, torresette.it, 21 febbraio 2013. URL consultato l'11 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2018).
  11. ^ Meo, Russo, p. 20
  12. ^ Vincenzo Amorosi, Gli Avallone di Torre Annunziata, su centrostudinicoladalagno.altervista.org, Centro Studi Nicola d'Alagno, 2 maggio 2017. URL consultato il 30 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2018).
  13. ^ Meo, Russo, p. 176
  14. ^ a b c Meo, Russo, p. 21
  15. ^ Meo, Russo, p. 23
  16. ^ Meo, Russo, pp. 25 e 26
  17. ^ Meo, Russo, p. 27
  18. ^ Meo, Russo, p. 29
  19. ^ Meo, Russo, p. 33
  20. ^ via De Simone, su tuttotorre.blogspot.com.
  21. ^ Le strade-Via de Simone, su naclerio.it. URL consultato l'11 novembre 2018.
  22. ^ Meo, Russo, p. 36
  23. ^ a b Meo, Russo, p. 34
  24. ^ Meo, Russo, p. 35
  25. ^ Meo, Russo, p. 37
  26. ^ Meo, Russo, p. 39
  27. ^ Meo, Russo, p. 41
  28. ^ Meo, Russo, p. 43
  29. ^ a b c Meo, Russo, p. 174
  30. ^ Meo, Russo, p. 45
  31. ^ a b c Torre Annunziata, una strada per Andrea Marchese e per le vittime innocenti di camorra, la Repubblica, 1º febbraio 2017. URL consultato il 12 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2018).
  32. ^ a b c Marco De Rosa, A Torre Annunziata una strada per le vittime innocenti di camorra, lostrillone.tv, 9 maggio 2017. URL consultato il 12 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2018).
  33. ^ a b Meo, Russo, p. 46
  34. ^ http://www.naclerio.it/sabbianera/matteotti.htm
  35. ^ Meo, Russo, p. 48
  36. ^ Meo, Russo, p. 50
  37. ^ Meo, Russo, p. 175
  38. ^ Meo, Russo, p. 53
  39. ^ Meo, Russo, pp. 55 e 56
  40. ^ Ciro Fusco, Torre Annunziata, otto le vittime del crollo, bilancio definitivo, ansa.it, 9 luglio 2017. URL consultato il 12 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2018).
  41. ^ Alessandro Lerbini, Torre Annunziata appalta la bretella portuale per 26,4 milioni, ilsole24ore.com, 21 aprile 2015. URL consultato il 12 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2018).
  42. ^ Meo, Russo, p. 58
  43. ^ Meo, Russo, p. 57
  44. ^ a b c d e f g Meo, Russo, p. 173
  45. ^ Meo, Russo, p. 61
  46. ^ Meo, Russo, p. 64
  47. ^ Meo, Russo, pp. 66 e 67
  48. ^ Meo, Russo, p. 177
  49. ^ Meo, Russo, p. 68
  50. ^ Meo, Russo, pp. 69 e 70
  51. ^ Meo, Russo, p. 72
  52. ^ Meo, Russo, pp. 74 e 75
  53. ^ Meo, Russo, p. 76
  54. ^ Salvatore Piro, Torre Annunziata, nell'ex fortino ora c'è «Via vittime di camorra», Il Mattino, 11 maggio 2017. URL consultato il 16 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2018).
  55. ^ Meo, Russo, p. 77

Bibliografia

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  • Giovanni Di Martino, Carlo Malandrino, Torre Annunziata tra vicoli e piazze: storia di territorio e urbanesimo, Fuorni (SA), D'Amelio Editore, 1986.
  • Fioravante Meo, Salvatore Russo, Torre Annunziata immagini uomini fatti, Torre Annunziata, Editore D'Amelio, 1997.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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