Onorificenze di Josip Broz Tito

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Lo stesso argomento in dettaglio: Josip Broz Tito.

Josip Broz Tito, statista e presidente della Jugoslavia dal 1953 al 1980, ha ricevuto numerose onorificenze e riconoscimenti durante la sua carriera militare e politica. Tito ha ricevuto un totale di 120 premi e decorazioni da 60 paesi in tutto il mondo (59 paesi e Jugoslavia). 21 decorazioni provenivano dalla stessa Jugoslavia, 18 di queste vennero assegnate una volta e l'Ordine dell'Eroe popolare gli venne assegnato in tre occasioni. Dei 98 premi e decorazioni internazionali, 93 sono stati ricevuti una volta e due volte in tre occasioni (Ordine del Leone Bianco, Polonia Restituta e Karl Marx). I riconoscimenti più importanti che ha ricevuto sono l'Ordine di Lenin, l'Ordine del crisantemo, la Croce al merito di Germania e l'Ordine al merito della Repubblica italiana.

Passaporto diplomatico di Tito, 1973

Edifici, strade, statue e luoghi geografici modifica

Edifici e statue modifica

 
Statua di Tito a Kumrovec, Croazia, dell'artista Antun Augustinčić (1900-1979)

Durante la sua vita e soprattutto nel primo anno dopo la sua morte, diverse località furono intitolate a Tito. Dopo la dissoluzione della Jugoslavia molti di questi luoghi sono tornati ai loro nomi originali.

Ad esempio, Podgorica, precedentemente chiamata Titograd (l'aeroporto internazionale di Podgorica è ancora identificato dal codice TGD), e Užice, precedentemente nota come Titovo Užice, la città è tornata al suo nome originale solo nel 1992.

A Kumrovec, sua città natale, è presente una grande statua in bronzo creata dall'artista croato Antun Augustinčić. Nel 2004 una esplosione decapitò la statua, in seguito riparata.[1]

A Marijin Dvor, quartiere di Sarajevo, capitale della Bosnia ed Erzegovina, è presente una importante statua di Tito, situata in un parco di fronte al campus universitario (ex. caserma JNA "Maršal Tito"). Ancora oggi bosniaci e sarajevesi commemorano e rendono omaggio a Tito. Il più grande monumento di Tito al mondo, alto circa dieci metri, si trova in Piazza Tito (in sloveno: Titov trg), la piazza centrale di Velenje, in Slovenia.[2][3] Anche a Skopje, capitale della Macedonia del Nord, c'è una grande statua dedicata al presidente jugoslavo.[4] Gli omaggi a Tito non sono solo nei paesi che un tempo componevano la Jugoslavia, infatti a Città del Messico è presente una grande statua raffigurante proprio l'ex presidente e statista jugoslavo.[5]

A Tito sono state dedicate molte piazze e molte vie. Uno dei ponti principali del secondo centro più popoloso sloveno, Maribor, è dedicato a Tito e si chiama Ponte Tito (in sloveno: Titov most).[6] La piazza centrale di Capodistria, la più grande città portuale slovena, si chiama Piazza Tito (in sloveno: Titov trg).

A Tito sono state dedicate anche svariate scuole. A Padina, villaggio della cittadina serba Kovačica, si trova la "Scuola elementare Maršal Tito".[7] Esistono scuole elementari dedicate a Tito anche a Strumica, in Macedonia del Nord e a Bansko, in Bulgaria.[8] A Skopje è presente la Scuola superiore "Josip Broz Tito". A Tito, in tutti i paesi della ex Jugoslavia, sono stati dedicati numerosi condomini e numerose attività private, soprattutto numerosi ristoranti.

Nel 1953, in onore del presidente Jugoslavo, la montagna Golem Turčin, situata in Macedonia del Nord, fu ribattezzata Titov Vrv.[9]

Strade e piazze modifica

 
Paesi del mondo con strade intitolate al Maresciallo Tito

Molte città dei paesi ex jugoslavi e di altri paesi hanno intitolato a lui strade e piazze. Dopo la morte di Tito e dopo la dissoluzione della Jugoslavia, molte strade e molte piazze ripresero il loro nome originale.

Slovenia modifica

  • Bisterza: Trg Maršala Tita (piazza principale della città);
  • Jesenice: Cesta Maršala Tita;
  • Capodistria: Titov trg (piazza principale della città);
  • Longatico: Titova ulica;
  • Lubiana: Titova cesta (ribattezzato "Slovenska cesta" nel 1991); Titova cesta, una sezione di Štajerska cesta intitolata a Tito nel 2009.
  • Maribor: Titova cesta (strada principale della città) e Titov most (Ponte Tito);
  • Postumia: Titov trg (piazza principale della città) e Titova cesta;
  • Radeče: Titova ulica;
  • Radenci: Titova cesta;
  • Krško: Titova cesta;
  • Slovenska Bistrica: Titova cesta;
  • Tolmino: Trg Maršala Tita (piazza principale della città);
  • Velenje: Titov trg (piazza principale della città, è presente la statua di Tito più alta del mondo).

Nel 2011, 2 anni dopo che una strada a Lubiana era stata intitolata a Tito, la Corte costituzionale slovena ha stabilito che l'intitolazione di una nuova strada a Josip Broz Tito era incostituzionale. La corte stabilì all'unanimità che Tito simboleggia gravi violazioni dei diritti umani e che intitolare la strada a lui glorifica il regime totalitario e viola la dignità umana.[10][11] Nel 2020 la Corte costituzionale slovena ha consentito un referendum contro la ridenominazione di Titova cesta (Via Tito) a Radenci. Contrariamente alla decisione sulla strada di Lubiana, la strada di Radenci era stata intitolata a Tito più di 40 anni fa; il tribunale ha respinto l'affermazione del sindaco secondo cui un referendum per mantenere il nome violerebbe la costituzione.[12]

Croazia modifica

Negli anni sono stati annunciati dei cambi di nome a Selce, Varaždinske Toplice e Velika Gorica.

In passato modifica
  • Karlovac: Trg Josipa Broza Tita (ora: Trg hrvatskih branitelja);
  • Sebenico: Poljana maršala Tita (ora: Poljana);
  • Mursko Središće: Ulica Josipa Broza Tita (ora: Ulica Republike Hrvatske);
  • Zara: Obala Maršala Tita (ora: Obala kralja Petra Krešimira IV)
  • Zagabria: Trg maršala Tita (ora: Trg Republike Hrvatske). Nel febbraio del 2008, duemila manifestanti si riunirono nella piazza Josip Broz (Trg maršala Tita) di Zagabria, sede del Teatro Nazionale Croato, per chiedere che fosse ribattezzata Piazza del Teatro.[13] Tuttavia, centinaia di antifascisti accusarono questa folla di essere revisionista e neo-Ustaše, così il tentativo di ribattezzarla fallì.[14] Anche il presidente croato Stjepan Mesić si oppose pubblicamente alla ridenominazione. Tuttavia, la piazza è stata ribattezzata Piazza della Repubblica di Croazia (Trg Republike Hrvatske) dal sindaco Milan Bandić nel 2017.[15]
  • Zaprešić: Ulica maršala Tita (ora: Via Cardinale Aloysius Stepinac);
  • Varaždinske Toplice: Ulica Maršala Tita (ora: Via Dr. Franjo Tuđman);
  • Velika Gorica: Trg maršala Tita (ora: Trg grada Vukovara).

Bosnia ed Erzegovina modifica

 
Ulica Maršala Tita a Sarajevo
In passato modifica
  • Bugojno: Ulica maršala Tita (ora: Sultan Ahmedova).

Serbia modifica

Voivodina modifica
In passato modifica
  • Belgrado: Maršala Tita (strada principale della città, ribattezzata Srpskih Vladara nel 1992, ora: Kralja Milana);
  • Zemun: Ulica maršala Tita (strada principale della città, ora: Glavna ulica);
  • Šabac: Maršala Tita (strada principale della città, dal 2005 è intitolata a Gospodar Jevremova);
  • Ruma: Maršala Tita (strada principale della città, ora: Glavna ulica);
  • Užice: Maršala Tita (strada principale della città, ora: Dimitrija Tucovića street);
  • Jagodina (Svetozarevo 1946–1992): Maršala Tita (strada principale della città, dal 1992 si chimama: Kneginje Milice);
  • Kikinda: Maršala Tita (strada principale della città, dal 1993: Kralja Petra I) e Titov trg (piazza principale della città, dal 1993: Trg srpskih dobrovoljaca);
  • Zrenjanin: Maršala Tita (strada principale della città, renamed back to Kralja Aleksandra in 1992);
  • Novi Sad: Bulevar maršala Tita (dal 1992: Bulevar Mihajla Pupina);
  • Batajnica: Josipa Broza-Tita (strada principale della città, dal 2004 è intitolata a Majora Zorana Radosavljevica);
  • Temerin: Maršala Tita (strada principale della città, dagli anni '90: Novosadska).

Montenegro modifica

In passato modifica
  • Cettigne: Titov trg (ora: Dvorski trg);
  • Dulcigno: Bulevard maršala Tita (ora: Viale Gjergj Kastrioti - Skënderbeu).

Macedonia del Nord modifica

 
via Maršal Tito a Skopje. (26 luglio 1963, materiale di supporto dell'esercito popolare jugoslavo per il terremoto).
In passato modifica
  • Bitola: Maršal Tito (ora: Širok Sokak)
  • Ocrida: Kej Maršal Tito (ora: Kej Makedonija)
  • Tetovo: Square Maršal Tito (nome formale)

Algeria modifica

Angola modifica

  • Luanda: Rua Marechal Tito Presidente.

Brasile modifica

Cambogia modifica

Cipro modifica

  • Limassol: Josip Broz Tito street;
  • Dali: Marshal Tito street.

Egitto modifica

Etiopia modifica

Francia modifica

Ghana modifica

  • Accra: Josif Broz Tito Avenue.

India modifica

Italia modifica

Kazakistan modifica

Marocco modifica

Nigeria modifica

Russia modifica

Tunisia modifica

Ucraina modifica

Zambia modifica

Città modifica

 
Vecchio cartello stradale che indica Titograd e Titovo Užice, Serbia

In onore di Tito, nove paesi o città jugoslave portarono il suo nome. Subito dopo la seconda guerra mondiale, quattro comuni il cui ruolo nel movimento di resistenza partigiana venne considerato come significativo ottennero l'aggettivo "di Tito" (localmente Titov/Titova/Titovo). Mentre la capitale della più piccola repubblica federale del Montenegro fu ribattezzata Titograd (Tito- città).[16][17] Dopo la sua morte, avvenuta nel 1980, si aggiunsero altre quattro città, per un totale di una in ciascuna delle sei repubbliche federali jugoslave e due nelle due province autonome. Dopo la dissoluzione della Jugoslavia, tutte le città vennero ribattezzate.

Bosnia ed Erzegovina modifica

  • Titov Drvar, attuale Drvar: dal 1981 al 1991.

Croazia modifica

  • Titova Korenica, attuale Korenica: Dal 5 dicembre 1945 al 7 febbraio 1997.

Macedonia del Nord modifica

  • Titov Veles, attuale Veles: dal 1946 al 1996.

Montenegro modifica

  • Titograd, attuale Podgorica: dal 13 luglio 1946 al 2 aprile 1992.

Serbia modifica

Slovenia modifica

  • Titovo Velenje, attuale Velenje: dal 10 ottobre 1981 al 17 luglio 1990.

Altro modifica

Onorificenze modifica

 
L'uniforme di Tito con tutte le sue decorazioni jugoslave

Jugoslave modifica

— Belgrado, 12 giugno 1945[19]
— Vis, 6 novembre 1944[19]

Europee modifica

Blocco occidentale modifica

Blocco orientale modifica

Americane modifica

Asiatiche modifica

— Giacarta, 28 dicembre 1958[19]
— Belgrado, 13 gennaio 1961[20]

Africane modifica

— Khartoum, 12 febbraio 1959[20]

Gradi e titoli militari modifica

 
Tito in alta uniforme da Maresciallo di Jugoslavia nel 1961.

Incarichi politici e governativi modifica

Cittadinanze onorarie modifica

Al momento della sua morte, Tito era cittadino onorario in più di 680 comuni jugoslavi e di oltre 20 città del mondo.[47]

— Zagabria, 1945[48]
— Spalato, 26 ottobre 1945[49]
Cittadinanza onoraria della città di Skopje (MKD)
— Skopje, 13 novembre 1946[50]
— Belgrado, 27 maggio 1947[51][52]
— Zrenjanin, 1962[53]

Note modifica

  1. ^ (EN) "Bomb Topples Tito Statue", su The New York Times, 28 dicembre 2004.
  2. ^ (SL) Spomenik Josipu Brozu – Titu v Velenju, su dedi.si. URL consultato il 13 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2012).
  3. ^ (EN) Monument of Josip Broz - Tito, su velenje-tourism.si. URL consultato il 13 maggio 2023 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2012).
  4. ^ (EN) Mysterious Tito Statue Rises Over Macedonia, su balkaninsight.com, 3 dicembre 2013.
  5. ^ Statue of Josip Broz Tito in Mexico City, su dreamstime.com.
  6. ^ (EN) Tito's Bridgesentenceend, su maribor-pohorje.si. URL consultato il 13 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2014).
  7. ^ Primary school Maršal Tito, Vojvodina, su vymaps.com.
  8. ^ (EN) The primary school “Marsal Tito” from Strumica conducted a campaign for a better safety of pedestrians, su mcgo.org.mk.
  9. ^ Titov Vrv, Municipality of Tetovo, su Loquis.
  10. ^ (SL) Testo della sentenza U-I-109/10 della Corte costituzionale slovena, su odlocitve.us-rs.si, 3 ottobre 2011. URL consultato il 13 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2014).
  11. ^ (EN) Naming Street After Tito Unconstitutional, su sloveniatimes.com, 5 ottobre 2011.
  12. ^ (SL) Titova cesta v Radencih ostaja Titova, su 24ur.com, 27 luglio 2020.
  13. ^ (EN) "Thousands of Croatians rally against 'Tito' square", su afp.google.com, 9 febbraio 2008. URL consultato il 13 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2008).
  14. ^ (HR) Prosvjed protiv imena Trga maršala Tita na rubu incidenta, intervenirala i policija, su dnevnik.hr, 9 febbraio 2008.
  15. ^ (EN) Sven Milekic, Zagreb Mayor Decides to Rename Tito Square, su balkaninsight.com, 27 giugno 2017.
  16. ^ Mario Ortolani, TITOGRAD, su Enciclopedia Italiana Treccani, 1961.
  17. ^ (SR) Boban Novović, Glavni grad je 47 godina nosio pogrešno ime: Kako je Titovgrad postao Titograd?, su Vijesti. URL consultato il 13 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2018).
  18. ^ IAU Minor Planet Center, su minorplanetcenter.net. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  19. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba bb bc bd be bf bg bh bi bj bk bl bm bn bo bp bq br bs bt bu bv Mladost, 1980, p. 102.
  20. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj (EN) Tito's Home Page - With world leaders, su titoville.com. URL consultato il 13 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2005).
  21. ^ a b "PREDSJEDNIKU TITU PREDATO najveće francusko vojno odlikovanje", su Slobodna Dalmacija, maggio 1956.
  22. ^ (FR) Recipients of Médaille militaire, su france-phaleristique.com. URL consultato il 13 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2009).
  23. ^ Zadrugar, 1979, p. 92.
  24. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  25. ^ (BS) "Tito i Eanes razmijenili najviša odlikovanja dviju zemalja", su Slobodna Dalmacija, ottobre 1977.
  26. ^ "GOMESU URUČENA ZLATNA SPOMEN-PLAKETA BEOGRADA", su Slobodna Dalmacija, ottobre 1975.
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  29. ^ (SR) "Svečana predaja najvišeg poljskog vojničkog odlikovanja "Virtuti Militari" prvoga reda maršalu Josipu Brozu Titu", su Slobodna Dalmacija, 19 marzo 1946.
  30. ^ (EN) "List of order of Victory recipients", su marshals.narod.ru. URL consultato il 13 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2004).
  31. ^ (EN) "Friends of Freedom Honoured", su The Daily Star, 28 marzo 2012.
  32. ^ (SR) "PREDSJEDNIK TITO ODLIKOVAN najvećim burmanskim odlikovanjem", su Slobodna Dalmacija, 8 gennaio 1955.
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Bibliografia modifica