Campionato mondiale di calcio femminile 2011

6ª edizione del campionato mondiale di calcio femminile FIFA
Mondiale di calcio femminile 2011
Frauen-Weltmeisterschaft 2011
Logo della competizione
Competizione Campionato mondiale di calcio femminile
Sport Calcio
Edizione
Date dal 26 giugno 2011
al 17 luglio 2011
Luogo Bandiera della Germania Germania
Partecipanti 16 (126 alle qualificazioni)
Impianto/i 9 stadi
Risultati
Vincitore Bandiera del Giappone Giappone
(1º titolo)
Secondo Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Terzo Bandiera della Svezia Svezia
Quarto Bandiera della Francia Francia
Statistiche
Miglior giocatore Bandiera del Giappone Homare Sawa[1]
Miglior marcatore Bandiera del Giappone Homare Sawa (5)[1]
Miglior portiere Bandiera degli Stati Uniti Hope Solo[1]
Incontri disputati 32
Gol segnati 86 (2,69 per incontro)
Pubblico 845 751
(26 430 per incontro)
Cronologia della competizione
2007 2015

Il campionato mondiale di calcio femminile 2011, sesta edizione ufficiale della manifestazione, si è giocato dal 26 giugno al 17 luglio 2011[2] in Germania, che ha vinto il diritto di ospitare l'evento nell'ottobre del 2007[3].

La FIFA ha mantenuto il numero di nazionali partecipanti a 16, respingendo la proposta di allargamento a 24[4]. La nazionale tedesca, che ha affrontato il torneo come campione in carica per la seconda volta consecutiva, è stata automaticamente qualificata come Paese ospitante, mentre le altre Nazioni hanno iniziato le fasi continentali di qualificazione nel corso del 2009 e del 2010.

Il torneo si è aperto con l'incontro tra Nigeria e Francia terminato 1-0 per la nazionale transalpina, e si è chiuso con la finale vinta dal Giappone sugli Stati Uniti per 3-1 dopo i tiri di rigore; per il Giappone si è trattato del primo titolo in questa competizione[5].

Selezione della nazione ospitante modifica

 
Le sei candidature

Sei nazioni, Australia, Canada, Francia, Germania, Perù e Svizzera, si dichiararono inizialmente interessate ad ospitare il campionato mondiale di calcio femminile 2011. Prima della consegna definitiva degli incartamenti per offrire alla FIFA la disponibilità, datata 1º agosto 2007, si ritirarono la Svizzera, ritenendo una terza candidatura europea inutile di fronte anche alla maggior attenzione data a Francia e Germania, e la Francia stessa, in cambio dell'appoggio dei tedeschi nell'assegnazione del campionato europeo di calcio 2016[6]. Successivamente, anche l'Australia (12 ottobre) e il Perù (17 ottobre) si ritirarono volontariamente dalla corsa, lasciando solo Canada e Germania come uniche candidate. Il 30 ottobre 2007 la commissione esecutiva della FIFA a Zurigo votò l'assegnazione del torneo alla Germania[3].

Città e stadi modifica

Dopo che la federazione tedesca (DFB) espresse l'intenzione di ospitare il torneo, 23 città tedesche furono prese in considerazione per ospitare le gare mondiali e solo 12 di queste vennero inserite nel dossier definitivo consegnato alla FIFA nell'agosto 2007[7]. Il 30 settembre 2008 la commissione esecutiva della DFB decise di utilizzare solo nove delle dodici città, scartando Essen, Magdeburgo e Bielefeld[8].

La gara di apertura fu disputata all'Olympiastadion di Berlino, il luogo della finale del campionato mondiale di calcio 2006 e fu l'unica gara che si giocò nella capitale tedesca. Infatti, per decisione del segretario generale della DFB, Wolfgang Niersbach, la Coppa del Mondo femminile ebbe inizio nello stadio dove quella maschile terminò nel 2006[9]. La finale del torneo fu giocata alla Commerzbank-Arena di Francoforte sul Meno, sede della finale della FIFA Confederations Cup 2005[8]. Ogni città ospitò un massimo di quattro gare[8] e, approssimativamente, furono resi disponibili un milione di biglietti[9].

Qualificazioni modifica

 
Mappa delle Nazionali qualificate
 

     Nazioni qualificate

     Nazioni non qualificate

     Nazioni non partecipanti

     Nazioni non membri FIFA

Il 14 novembre 2008 la FIFA ha annunciato la distribuzione dei posti per le sei federazioni per la definizione delle 16 squadre nazionali partecipanti al campionato mondiale 2011[10].

  • AFC (Asia): 3 posti,
  • CAF (Africa): 2 posti,
  • CONCACAF (Centro e Nord America, Caraibi): 2 posti,
  • CONMEBOL (Sud America): 2 posti,
  • OFC (Oceania): 1 posto,
  • UEFA (Europa): 4 posti,
  • nazione ospitante (Germania): 1 posto,
  • Spareggio tra CONCACAF e UEFA: 1 posto.

Inoltre, il campionato mondiale 2011 rappresentava per la UEFA il torneo di qualificazione delle sue due rappresentanti ai Giochi Olimpici di Londra 2012, oltre alla selezione del Regno Unito, automaticamente qualificata alle Olimpiadi.

Squadre partecipanti modifica

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Confederazione Partecipante in quanto Ultima presenza
1   Germania 30 ottobre 2007 UEFA Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale Cina 2007
2   Australia 27 maggio 2010 AFC Vincitore della Coppa d'Asia 2010 Cina 2007
3   Corea del Nord 27 maggio 2010 AFC Secondo posto nella Coppa d'Asia 2010 Cina 2007
4   Giappone 30 maggio 2010 AFC Terzo posto nella Coppa d'Asia 2010 Cina 2007
5   Francia 15 settembre 2010 UEFA Vincitore degli spareggi nelle qualificazione UEFA Stati Uniti 2003
6   Norvegia 15 settembre 2010 UEFA Vincitore degli spareggi nelle qualificazione UEFA Cina 2007
7   Svezia 16 settembre 2010 UEFA Vincitore degli spareggi nelle qualificazione UEFA Cina 2007
8   Inghilterra 16 settembre 2010 UEFA Vincitore degli spareggi nelle qualificazione UEFA Cina 2007
9   Nuova Zelanda 8 ottobre 2010 OFC Vincitore della Coppa delle nazioni oceaniane femminile 2010 Cina 2007
10   Canada 5 novembre 2010 CONCACAF Vincitore della CONCACAF Women's World Cup Qualifying 2010 Cina 2007
11   Messico 5 novembre 2010 CONCACAF Secondo posto nella CONCACAF Women's World Cup Qualifying 2010 Stati Uniti 1999
12   Nigeria 11 novembre 2010 CAF Vincitore del Campionato africano 2010 Cina 2007
13   Guinea Equatoriale 11 novembre 2010 CAF Secondo posto nel Campionato africano 2010 Debutto
14   Brasile 19 novembre 2010 CONMEBOL Campione del Campionato sudamericano 2010 Cina 2007
15   Colombia 21 novembre 2010 CONMEBOL Secondo posto nel Campionato sudamericano 2010 Debutto
16   Stati Uniti 24 ottobre 2014 CONCACAF Vincitore dello spareggio UEFA-CONCACAF Cina 2007

Sorteggio modifica

Il sorteggio dei gruppi si è svolto il 29 novembre 2010 a Francoforte sul Meno[11]. Le quattro teste di serie sono state determinate in base alla classifica mondiale femminile della FIFA e assegnate ai quattro gironi. In un girone non potevano affrontarsi squadre della stessa confederazione, escluse quelle della UEFA che potevano essere al massimo due per ogni gruppo[12].

Urne modifica

Urna 1 Urna 2 Urna 3 Urna 4

  Germania (A1)
  Giappone (B1)
  Stati Uniti (C1)
  Brasile (D1)

  Australia
  Corea del Nord
  Canada
  Messico

  Nigeria
  Guinea Equatoriale
  Nuova Zelanda
  Colombia

  Inghilterra
  Francia
  Svezia
  Norvegia

Convocazioni modifica

Fase a gironi modifica

Gruppo A modifica

Classifica finale modifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1.   Germania 9 3 3 0 0 7 3 +4
2.   Francia 6 3 2 0 1 7 4 +3
3.   Nigeria 3 3 1 0 2 1 2 –1
4.   Canada 0 3 0 0 3 1 7 –6

Risultati modifica

Sinsheim
26 giugno 2011, ore 15:00 CEST
Nigeria  0 – 1
referto
  FranciaRhein-Neckar-Arena (25 475 spett.)
Arbitro:   Seitz

Berlino
26 giugno 2011, ore 18:00 CEST
Germania  2 – 1
referto
  CanadaOlympiastadion (73 680 spett.)
Arbitro:   Melksham

Bochum
30 giugno 2011, ore 18:00 CEST
Canada  0 – 4
referto
  FranciaRuhrstadion (16 591 spett.)
Arbitro:   Fukano

Francoforte sul Meno
30 giugno 2011, ore 20:45 CEST
Germania  1 – 0
referto
  NigeriaCommerzbank-Arena (48 817 spett.)
Arbitro:   Cha

Mönchengladbach
5 luglio 2011, ore 20:45 CEST
Francia  2 – 4
referto
  GermaniaBorussia-Park (45 867 spett.)
Arbitro:   Heikkinen

Dresda
5 luglio 2011, ore 20:45 CEST
Canada  0 – 1
referto
  NigeriaGlücksgas-Stadion (13 638 spett.)
Arbitro:   Vulivuli

Gruppo B modifica

Classifica finale modifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1.   Inghilterra 7 3 2 1 0 5 2 +3
2.   Giappone 6 3 2 0 1 6 3 +3
3.   Messico 2 3 0 2 1 3 7 -4
4.   Nuova Zelanda 1 3 0 1 2 4 6 -2

Risultati modifica

Bochum
27 giugno 2011, ore 15:00 CEST
Giappone  2 – 1
referto
  Nuova ZelandaRuhrstadion (12 538 spett.)
Arbitro:   Heikkinen

Wolfsburg
27 giugno 2011, ore 18:00 CEST
Messico  1 – 1
referto
  InghilterraVolkswagen-Arena (18 702 spett.)
Arbitro:   Reyes

Leverkusen
1º luglio 2011, ore 15:00 CEST
Giappone  4 – 0
referto
  MessicoBayArena (22 291 spett.)
Arbitro:   Pedersen

Dresda
1º luglio 2011, ore 18:00 CEST
Nuova Zelanda  1 – 2
referto
  InghilterraGlücksgas-Stadion (19.110 spett.)
Arbitro:   Neguel

Augusta
5 luglio 2011, ore 18:15 CEST
Inghilterra  2 – 0
referto
  GiapponeImpuls Arena (20 777 spett.)
Arbitro:   Chenard

Sinsheim
5 luglio 2011, ore 18:15 CEST
Nuova Zelanda  2 – 2
referto
  MessicoRhein-Neckar-Arena (20 451 spett.)
Arbitro:   Palmqvist

Gruppo C modifica

Classifica finale modifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1.   Svezia 9 3 3 0 0 4 1 +3
2.   Stati Uniti 6 3 2 0 1 6 2 +4
3.   Corea del Nord 1 3 0 1 2 0 3 –3
4.   Colombia 1 3 0 1 2 0 4 –4

Risultati modifica

Leverkusen
28 giugno 2011, ore 15:00 CEST
Colombia  0 – 1
referto
  SveziaBayArena (21 106 spett.)
Arbitro:   Chenard

Dresda
28 giugno 2011, ore 18:15 CEST
Stati Uniti  2 – 0
referto
  Corea del NordGlücksgas-Stadion (21 859 spett.)
Arbitro:   Steinhaus

Augusta
2 luglio 2011, ore 14:00 CEST
Corea del Nord  0 – 1
referto
  SveziaImpuls Arena (23 768 spett.)
Arbitro:   Alvarez

Sinsheim
2 luglio 2011, ore 18:00 CEST
Stati Uniti  3 – 0
referto
  ColombiaRhein-Neckar-Arena (25 475 spett.)
Arbitro:   Damková

Wolfsburg
6 luglio 2011, ore 20:45 CEST
Svezia  2 – 1
referto
  Stati UnitiVolkswagen-Arena (23 468 spett.)
Arbitro:   Fukano

Bochum
6 luglio 2011, ore 20:45 CEST
Corea del Nord  0 – 0
referto
  ColombiaRuhrstadion (7 805 spett.)
Arbitro:   Pedersen

Gruppo D modifica

Classifica finale modifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1.   Brasile 9 3 3 0 0 7 0 +7
2.   Australia 6 3 2 0 1 5 4 +1
3.   Norvegia 3 3 1 0 2 2 5 -3
4.   Guinea Equatoriale 0 3 0 0 3 2 7 -5

Risultati modifica

Augusta
29 giugno 2011, ore 15:00 CEST
Norvegia  1 – 0
referto
  Guinea EquatorialeImpuls Arena (12 928 spett.)
Arbitro:   Alvarado

Mönchengladbach
29 giugno 2011, ore 18:15 CEST
Brasile  1 – 0
referto
  AustraliaBorussia-Park (27 258 spett.)
Arbitro:   Palmqvist

Bochum
3 luglio 2011, ore 14:00 CEST
Australia  3 – 2
referto
  Guinea EquatorialeRuhrstadion (15 640 spett.)
Arbitro:   Gaál

Wolfsburg
3 luglio 2011, ore 18:15 CEST
Brasile  3 – 0
referto
  NorvegiaVolkswagen-Arena (26 067 spett.)
Arbitro:   Seitz

Francoforte sul Meno
6 luglio 2011, ore 18:00 CEST
Guinea Equatoriale  0 – 3
referto
  BrasileCommerzbank-Arena (35 859 spett.)
Arbitro:   Steinhaus

Leverkusen
6 luglio 2011, ore 18:00 CEST
Australia  2 – 1
referto
  NorvegiaBayArena (18 474 spett.)
Arbitro:   Álvarez

Fase a eliminazione diretta modifica

Tabellone modifica

Quarti di finale Semifinali Finale
1A   Germania 0
2B   Giappone (dts) 1   Giappone 3
1C   Svezia 3   Svezia 1
2D   Australia 1   Giappone (dtr) 2 (3)
1B   Inghilterra 1 (3)   Stati Uniti 2 (1)
2A   Francia (dtr) 1 (4)   Francia 1
1D   Brasile 2 (3)   Stati Uniti 3
2C   Stati Uniti (dtr) 2 (5) Finale 3º posto
  Svezia 2
  Francia 1

Quarti di finale modifica

Leverkusen
9 luglio 2011, ore 18:00 CEST
Inghilterra  1 – 1
(d.t.s.)
referto
  FranciaBayArena (26 395 spett.)
Arbitro:   Palmqvist

Wolfsburg
9 luglio 2011, ore 20:45 CEST
Germania  0 – 1
(d.t.s.)
referto
  GiapponeVolkswagen-Arena (26 067 spett.)
Arbitro:   Alvarado

Augusta
10 luglio 2011, ore 13:00 CEST
Svezia  3 – 1
referto
  AustraliaImpuls Arena (24 605 spett.)
Arbitro:   Reyes

Dresda
10 luglio 2011, ore 17:30 CEST
Brasile  2 – 2
(d.t.s.)
referto
  Stati UnitiGlücksgas-Stadion (25 598 spett.)
Arbitro:   Melksham

Semifinali modifica

Mönchengladbach
13 luglio 2011, ore 18:00 CEST
Francia  1 – 3
referto
  Stati UnitiBorussia-Park (25 676 spett.)
Arbitro:   Heikkinen

Francoforte sul Meno
13 luglio 2011, ore 20:45 CEST
Giappone  3 – 1
referto
  SveziaCommerzbank-Arena (45 434 spett.)
Arbitro:   Chenard

Finale terzo posto modifica

Sinsheim
16 luglio 2011, ore 17:30 CEST
Svezia  2 – 1
referto
  FranciaRhein-Neckar-Arena (25 515 spett.)
Arbitro:   Seitz

Finale modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio femminile 2011.
Francoforte sul Meno
17 luglio 2011, ore 20:45 CEST
Giappone  2 – 2
(d.t.s.)
referto
  Stati UnitiCommerzbank-Arena (48 817 spett.)
Arbitro:   Steinhaus

Premi modifica

Miglior giocatrice (Pallone d'oro) modifica

Pallone d'oro Pallone d'argento Pallone di bronzo
  Homare Sawa   Abby Wambach   Hope Solo

Top goalscorer (Scarpa d'oro) modifica

Scarpa d'oro Scarpa d'argento Scarpa di bronzo
  Homare Sawa   Marta   Abby Wambach

Altri premi modifica

Miglior portiere Miglior giovane Trofeo FIFA Fair Play
  Hope Solo   Caitlin Foord[13]   Giappone

All-Star Team modifica

Portieri Difensori Centrocampisti Attaccanti

  Ayumi Kaihori
  Hope Solo

  Elise Kellond-Knight
  Érika
  Alex Scott
  Sonia Bompastor
  Laura Georges
  Saskia Bartusiak

  Jill Scott
  Genoveva Añonma
  Louisa Nécib
  Aya Miyama
  Shinobu Ōno
  Homare Sawa
  Kerstin Garefrekes
  Caroline Seger
  Shannon Boxx
  Lauren Cheney

  Marta
  Lotta Schelin
  Abby Wambach

Statistiche modifica

Classifica marcatrici modifica

5 reti[14]
4 reti
3 reti
2 reti
1 rete
Autoreti

Controversie modifica

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Double delight for Sawa, su fifa.com, 18 luglio 2011. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
  2. ^ (EN) FIFA Women's World Cup 2011 provisionally set for 26 June to 17 July, 19 aprile 2008. URL consultato il 1º agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2020).
  3. ^ a b (EN) Germany to stage 2011 showpiece, 30 ottobre 2007. URL consultato il 1º agosto 2008.
  4. ^ (EN) Associated Press, FIFA keeps 16 teams for 2011 Women's World Cup, rejects attempt to increase to 24, 14 marzo 2008. URL consultato il 1º agosto 2008 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2010).
  5. ^ (EN) Finale del mondiale 2011, su fifa.com. URL consultato il 18 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2015).
  6. ^ (DE) Juchem, Markus, WM 2011: Frankreichs Rückzug offenbar beschlossene Sache. URL consultato il 1º agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2017).
  7. ^ (DE) DFB benennt zwölf Städte und Stadien für Frauen-WM 2011, 11 maggio 2007. URL consultato il 1º agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2008).
  8. ^ a b c (EN) Nine Host Cities announced, 30 settembre 2008. URL consultato il 1º agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2010).
  9. ^ a b (DE) Frauen-WM voraussichtlich vom 26. Juni bis 17. Juli, 19 aprile 2008. URL consultato il 1º agosto 2009 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2011).
  10. ^ (EN) Circolare no.1168 - FIFA Women's World Cup 2011 (PDF), su fifa.com, 14 novembre 2008. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2019).
  11. ^ (EN) Germany 2011 takes shape, su fifa.com, 29 novembre 2010. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
  12. ^ (EN) Germania 2011: Regolamento, su fifa.com. URL consultato il 24 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2011).
  13. ^ Hyundai driving support for young talent, su fifa.com. URL consultato il 18 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2012).
  14. ^ (EN) adidas Golden Boot (Top Scorer), su fifa.com. URL consultato il 17 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2011).
  15. ^ Sorpresa: la bomber dei mondiali è un bomber, su ilgiornale.it, 26 giugno 2011. URL consultato il 15 luglio 2018.
  16. ^ (DE) Eine Suspendierung und viele Zweifel, su faz.net. URL consultato il 7 luglio 2011.
  17. ^ "Omosessualità sporca", la FIFA condanna la Nigeria, su sport.sky.it, 29 giugno 2011. URL consultato il 7 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2011).
  18. ^ La Fifa condanna le dichiarazioni omofobe di Eucharia Uche, su repubblica.it, 29 giugno 2011. URL consultato il 15 luglio 2018.
  19. ^ (EN) Colombian player Yineth Varon provisionally suspended following anti-doping test, su fifa.com, 28 giugno 2011. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
  20. ^ a b (EN) FIFA Disciplinary Committee decisions for Germany 2011, su fifa.com, 25 agosto 2011. URL consultato il 12 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2014).
  21. ^ Doping: positive 2 calciatrici Corea N., su ansa.it. URL consultato il 7 luglio 2011.
  22. ^ (EN) Adverse analytical findings recorded for three additional players from Korea DPR, su fifa.com, 16 luglio 2011. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Sito ufficiale, su fifa.com. URL consultato l'8 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2015).
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