Michele Dancelli

ciclista su strada e pistard italiano

Michele Dancelli (Castenedolo, 8 maggio 1942) è un ex ciclista su strada e pistard italiano. Professionista dal settembre 1963 al 1974, fu uno dei corridori più vincenti del ciclismo italiano, con 84 successi all'attivo[1].

Michele Dancelli
Michele Dancelli in maglia Molteni
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Ciclismo
Specialità Strada, pista
Termine carriera 1974
Carriera
Squadre di club
1963-1966Molteni
1967Vittadello
1968Pepsi Cola
1969-1970Molteni
1971-1973Scic
1974Dreherforte
Nazionale
1965-1972Bandiera dell'Italia Italia
Palmarès
 Mondiali
Bronzo Imola 1968 In linea
Bronzo Zolder 1969 In linea
Statistiche aggiornate al 3 luglio 2020

Passista e velocista, era un corridore combattivo e grintoso, amante delle fughe da lontano: il giornalista Gianni Mura lo definì «un sognatore nomade»[2].

Carriera modifica

Cominciò l'attività dividendosi, come da lui stesso dichiarato, tra il ciclismo e la professione di muratore.[2] Il 1º settembre 1963, tra i dilettanti, si laureò campione italiano su strada; passò professionista pochi giorni dopo, appena ventunenne, con la Molteni diretta da Giorgio Albani.[1] Il primo successo arrivò il 5 aprile 1964, al Circuito di Col San Martino.[3]

Nel 1965 – stagione in cui fece sue 13 corse –[3] e nel 1966 vinse per due volte il campionato nazionale su strada in linea, mentre giunse secondo nel 1967 e terzo nel 1968 e nel 1972.[1] In carriera si aggiudicò inoltre due importanti classiche, la Freccia Vallone 1966 ed il 19 marzo 1970[3] la Milano-Sanremo, grazie a una fuga solitaria di 70 chilometri.[2] Fu la vittoria che riportò gli italiani al successo nella "Classicissima" diciassette anni dopo l'ultima affermazione, quella di Loretto Petrucci nel 1953.[1]

Al Giro d'Italia 1970, vinto da Eddy Merckx, si piazzò al quarto posto, suo miglior risultato, giungendo peraltro secondo nella classifica a punti;[2] partecipò complessivamente a nove edizioni della Corsa Rosa, mettendo in palmarès 11 tappe, quattro solo nel 1970, e indossando la maglia rosa di leader per 14 giorni.[1] Nel 1969 partecipò per la prima e unica volta al Tour de France, classificandosi ventesimo con una vittoria di tappa,[2] mentre nel 1972 fu terzo al Giro di Svizzera, aggiudicandosi anche la speciale graduatoria a punti.[1]

Indossò per otto volte la maglia azzurra della Nazionale ai campionati del mondo su strada professionisti: si classificò per due volte terzo, nel 1968 a Imola (a 10'18" da Vittorio Adorni) e nel 1969 a Zolder, alle spalle del duo Ottenbros-Stevens.[1] Nel 1971 alla Tirreno-Adriatico cadde rompendosi il femore: da quel momento in poi ottenne solo risultati di secondo piano. Nel Giro d'Italia 1972 fu squalificato per essersi fatto trainare, così come accadde l'anno successivo.[3] Si ritirò nel 1974 dopo una stagione nelle file della Dreherforte.

Abbandonato il ciclismo agonistico, si è dedicato per un po' di tempo ad un'attività immobiliare e successivamente all'organizzazione di escursioni per cicloamatori.[4]

Palmarès modifica

Rho-Macugnaga
Campionati italiani, Prova in linea Dilettanti
  • 1964 (Molteni, quattro vittorie)
2ª tappa Giro d'Italia (Riva del Garda > Brescia)
Giro d'Abruzzo (Teramo)
Gran Premio Industria e Commercio di Prato
Corsa di Coppi
  • 1965 (Molteni, tredici vittorie)
Grand Prix de Cannes
Giro di Campania
Campionati italiani, Prova in linea
4ª tappa Tour de Romandie (Fribourg > Vallorbe)
1ª tappa Giro d'Italia (San Marino > Perugia)
5ª tappa Giro d'Italia (Benevento > Avellino)
Gran Premio Montelupo
Gran Premio Industria e Commercio di Prato
Giro dell'Appennino
Coppa Placci
Gran Premio Molteni-Arcore
Giro del Veneto
Giro dell'Emilia
  • 1966 (Molteni, sette vittorie)
7ª tappa Parigi-Nizza (L'Île-Rousse > Ajaccio)
Giro della Provincia di Reggio Calabria
Freccia Vallone
18ª tappa Giro d'Italia (Levico Terme > Bolzano)
Giro dell'Appennino
Giro del Lazio (valido come Campionati italiani, Prova in linea)
Giro del Veneto
  • 1967 (Vittadello, otto vittorie)
Giro della Provincia di Reggio Calabria
3ª tappa Giro d'Italia (La Spezia > Prato)
15ª tappa Giro d'Italia (Lido degli Estensi > Mantova)
Gran Premio Industria e Commercio di Prato
Giro dell'Appennino
Giro dell'Emilia
Coppa Sabatini
Corsa di Coppi
  • 1968 (Pepsi Cola, cinque vittorie)
Trofeo Laigueglia
Giro della Provincia di Reggio Calabria
2ª tappa Tour de Romandie (Boncourt > Bulle)
1ª tappa Parigi-Lussemburgo (Compiègne > Maubeuge)
Classifica generale Parigi-Lussemburgo
  • 1969 (Molteni, quattro vittorie)
Gran Premio Cemab-Mirandola
4ª tappa Tour de Romandie (La Chaux-de-Fonds > Porrentruy)
9ª tappa Giro d'Italia (Napoli > Potenza)
8ª tappa, 2ª semitappa Tour de France (Divonne-les-Bains > Thonon-les-Bains)
  • 1970 (Molteni, otto vittorie)
Trofeo Laigueglia
Milano-Sanremo
11ª tappa Giro d'Italia (Rivisondoli > Francavilla al Mare)
13ª tappa Giro d'Italia (Loreto > Faenza)
14ª tappa Giro d'Italia (Faenza > Casciana Terme)
18ª tappa Giro d'Italia (Arta Terme > Marmolada)
Prologo Tour de Luxembourg (Città di Lussemburgo, cronometro)
Giro del Lazio
  • 1971 (Scic, due vittorie)
Grand Prix de Saint-Raphaël
3ª tappa, 2ª semitappa Giro di Sardegna (Macomer > Capo Falcone)
  • 1972 (Scic, tre vittorie)
3ª tappa Tour de Suisse (Soletta > Gstaad)
5ª tappa Tour de Suisse (Mörel > Lugano)
Giro delle Marche

Altri successi modifica

Col San Martino (Circuito)
Classifica generale Trofeo Cougnet
Auch (Criterium)
Criterium degli Assi-Chieti (Circuito)
Larciano (Circuito)
Scorzé (Circuito)
Maggiora (Circuito)
Chignolo Po (Circuito)
Monsummano (Circuito)
Prologo Montelupo (Circuito)
Circuito degli Assi-Pavullo (Circuito)
Calvisano (Circuito)
Gavardo (Circuito)
Classifica a punti Tour de Suisse
Ghedi (Circuito)

Piazzamenti modifica

Grandi Giri modifica

1964: 21º
1965: 12º
1966: 20º
1967: ritirato
1968: 6º
1969: 6º
1970: 4º
1971: ritirato (16ª tappa)
1972: squalificato
1973: squalificato (17ª tappa)

Classiche monumento modifica

1964: 13º
1965: 11º
1966: 4º
1967: 20º
1968: 44º
1969: 22º
1970: vincitore
1972: 6º
1973: 36º
1974: 26º
1966: 11º
1969: 6º
1970: 25º
1972: 22º
1964: ritirato
1965: 32º
1966: 24º
1969: 12º
1970: 14º
1963: 3º
1964: 6º
1965: 7º
1966: 5º
1967: squalificato
1968: 8º
1969: 13º
1970: 9º
1972: 10º

Competizioni mondiali modifica

Lasarte-Oria 1965 - In linea: 27º
Nürburgring 1966 - In linea: 14º
Heerlen 1967 - In linea: 8º
Imola 1968 - In linea: 3º
Zolder 1969 - In linea: 3º
Leicester 1970 - In linea: 18º
Mendrisio 1971 - In linea: 7º
Gap 1972 - In linea: 6º

Riconoscimenti modifica

  • Premio Grandi Ex dell'Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti nel 2010

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g Storia - Dancelli Michele, su tuttobiciweb.it, www.tuttobiciweb.it. URL consultato il 12 novembre 2010.
  2. ^ a b c d e Michele Dancelli, su museociclismo.it, www.museociclismo.it. URL consultato il 12 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ a b c d Storia di Michele Dancelli, su museociclismo.it, www.museociclismo.it. URL consultato il 12 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ Intervista a Michele Dancelli su Ciclonet, su ciclonet.it. URL consultato il 23 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2007).

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