Yves Montand

attore e cantante italiano naturalizzato francese (1921-1991)

Yves Montand, pseudonimo di Ivo Livi (Monsummano Terme, 13 ottobre 1921Senlis, 9 novembre 1991), è stato un cantante e attore italiano naturalizzato francese.

Yves Montand
Yves Montand nel 1965
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Francia Francia
GenerePop[1]
Periodo di attività musicale1939 – 1991
Strumentovoce
Sito ufficiale

Biografia modifica

Primi anni modifica

Nacque a Monsummano Terme, all'epoca in provincia di Lucca e oggi in provincia di Pistoia, ultimo di tre fratelli. I genitori Giovanni Livi e Giuseppina Simoni, attivisti socialisti, nel 1923 dopo l'avvento del fascismo dovettero emigrare con tutta la famiglia in Francia, a Marsiglia.

Proprio a Marsiglia il 21 giugno 1939 il non ancora diciottenne Ivo Livi si esibì per la prima volta in pubblico, vestito da cowboy, sul palcoscenico dell'Alcazar, con un brano scritto apposta per lui da Charles Humel, un musicista non vedente. Nel frattempo era entrato nel mondo del lavoro come metalmeccanico presso gli Chantiers de Provence.

Carriera modifica

Fu notato da Audiffred, impresario parigino sfollato a Marsiglia dopo i primi disordini bellici, che gli fece sottoscrivere il primo contratto e gli procurò scritture non solo a Marsiglia, ma anche in tutto il resto della Francia meridionale. Nel 1942 partecipò come attore alle riprese di La Prière aux étoiles, film che Marcel Pagnol stava cercando di portare a termine lontano da Parigi per sfuggire alle pressioni dei nazisti che avevano occupato la città.

Fu solo nel 1944 che il giovane Ivo Livi si trasferì a Parigi, sempre con l'appoggio di Audiffred, e lì prese il nome di Yves Montand. Lo pseudonimo è derivato dalla francesizzazione del suo nome italiano e dall'esclamazione della madre o del padre che lo richiamava in casa dal cortile: "Ivo, monta!" (cioè "Ivo, sali in casa"), nella fattoria dei genitori contadini in Toscana.[2] Il cantante rivelò anche di aver avuto il dubbio di trarre il suo nome per le scene da un'altra esclamazione che udiva nel cortile di casa: "Bastià, vien accà", frase con la quale una vicina di origine partenopea richiamava sovente il figlio. In quel caso il nome sarebbe stato: Bastien Vanaquais.

Pochi mesi dopo essere arrivato a Parigi ebbe la fortuna di sostituire un debuttante che doveva fare da spalla a Édith Piaf in uno spettacolo in programma al Moulin Rouge. La Piaf si dimostrò entusiasta del giovane e in breve tempo il sodalizio artistico si trasformò in una relazione sentimentale. La "regina" dello spettacolo parigino lo aiutò in maniera determinante a sfondare nel mondo della canzone, ma poi fu lei a interrompere la relazione quando Montand divenne sempre più autonomo nella scelta del proprio repertorio. Ma l'evento decisivo per la sua carriera scaturì nel 1946 dall'incontro con Marcel Carné e Jacques Prévert, che vollero affidargli la parte di protagonista in Mentre Parigi dorme, dopo la rinuncia di Jean Gabin che aveva preferito accettare la scrittura per un altro film. In Mentre Parigi dorme fu inserita una canzone, scritta dallo stesso Prévert e musicata da Joseph Kosma, destinata a diventare il brano-simbolo di Yves Montand e uno dei più celebri motivi della canzone francese: Les feuilles mortes.

Nel 1953 interpretò Mario, protagonista nel film Vite vendute di Henri-Georges Clouzot e, dopo la breve parentesi in Italia nel 1957 (Uomini e lupi di Giuseppe De Santis e La grande strada azzurra di Gillo Pontecorvo), nel 1960 lavorò negli Stati Uniti interpretando a fianco di Marilyn Monroe la commedia Facciamo l'amore, diretta da George Cukor. Il film, che non fu un successo e non fu lodato dalla critica, rimase celebre per la relazione che Montand, sposato con Simone Signoret, intrecciò con la Monroe, all'epoca sposata con il drammaturgo Arthur Miller.

In concomitanza con il suo crescente impegno politico e sociale, nella seconda metà degli anni sessanta Montand partecipò a pellicole di sempre maggior spessore quali La guerra è finita (1966) di Alain Resnais e divenne l'attore prediletto del regista greco Costa-Gavras, che lo diresse per la prima volta in Vagone letto per assassini (1965). Sotto la sua direzione, nel 1969 Montand fu il protagonista di Z - L'orgia del potere, vincitore dell'Oscar al miglior film straniero, di La confessione (1970) e di L'Amerikano (1973). Nel 1970 fu tra i protagonisti del film noir di Jean-Pierre Melville I senza nome, considerato un classico del genere.

Da segnalare in seguito le interpretazioni in Crepa padrone, tutto va bene (1972) di Jean-Luc Godard, È simpatico, ma gli romperei il muso (1972) e Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre (1974), entrambi di Claude Sautet, e nel poliziesco Police Python 357 (1976) di Alain Corneau. Nel 1982 prese parte al film Che cavolo mi combini papà?!! con Isabelle Adjani. Nel 1986 interpretò il ruolo di César Soubeyran nei film Jean de Florette e Manon delle sorgenti, entrambi diretti da Claude Berri e tratti dal dittico L'Eau des collines di Marcel Pagnol, comprendente le novelle Jean de Florette e Manon des sources.

Morte modifica

Yves Montand morì nel 1991, a 70 anni, durante le riprese di IP5 - L'isola dei pachidermi, per un malore che lo colse dopo una nuotata in un lago gelato, richiesta dal copione.

Vita privata modifica

Dopo la guerra Montand entrò in contatto con numerosi altri artisti quali Léo Ferré e Charles Aznavour e visse intensi amori, come quello con l'attrice Gisèle Pascal.

L'incontro della sua vita, quello con la coetanea Simone Signoret, avvenne nell'agosto 1949 durante una tournée in Costa Azzurra. Signoret, già famosa per aver interpretato decine di film, e sposata col regista Yves Allégret, decise di rinunciare al suo matrimonio, da cui nel 1946 era nata la figlia Catherine, e di risposarsi con Montand. Il matrimonio fu celebrato presso il municipio di Saint-Paul-de-Vence il 22 dicembre 1951 e durò fino alla morte della Signoret, nel 1985.

Nel 1987 Montand sposò Carole Amiel, dalla quale nel 1988 ebbe il suo unico figlio Valentin.

Filmografia modifica

 
Alida Valli e Yves Montand ne La grande strada azzurra

Discografia modifica

Album in studio modifica

  • 1952 - Yves Montand chante…
  • 1953 - Montand chante Paris
  • 1953 - Yves Montand chante ses dernières créations
  • 1954 - Yves montand chante ses derniers succès
  • 1955 - Y. Montand
  • 1955 - Chansons populaires de France
  • 1958 - Dix chansons pour l'été
  • 1958 - Je Soussigné Yves Montand
  • 1960 - Dansez avec Yves Montand
  • 1961 - Rengaine ta rengaine
  • 1962 - Yves Montand chante Jacques Prévert
  • 1964 - Le Paris De...
  • 1967 - Yves Montand "7"
  • 1968 - La Bicyclette
  • 1974 - Montand de mon temps (versione riregistrata)
  • 1981 - Montand Les feuilles mortes
  • 1984 - Yves Montand chante David Mc Neil
  • 1988 - 3 places pour le 26
  • 1997 - Plaisirs inédits (11 versioni inedite)

Omaggi modifica

La Regione Toscana lo ha ricordato nel 2011, 90º anniversario della nascita e 20º della morte. Il Comune di Monsummano Terme ha deciso di dedicargli il Teatro Comunale.

Doppiatori italiani modifica

  • Giuseppe Rinaldi in Facciamo l'amore, Il grande peccato, Vagone letto per assassini, Z - L'orgia del potere, I senza nome, La confessione, L'amica delle 5½, Mania di grandezza, Crepa padrone, tutto va bene, Un battito d'ali dopo la strage, Police Python 357, Chiaro di donna, Codice d'onore
  • Emilio Cigoli in Vite vendute, Margherita della notte, Le vergini di Salem, Le piace Brahms?, La mia geisha, Una sera... un treno
  • Stefano Sibaldi in Uomini e lupi, La grande strada azzurra, La legge
  • Giorgio Piazza in Amore e violenza, L'amerikano
  • Augusto Marcacci in Tempi nostri - Zibaldone n. 2
  • Pino Locchi in La guerra è finita
  • Renato Turi in Parigi brucia?
  • Glauco Onorato in Grand Prix
  • Sergio Graziani in Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre
  • Gianni Musy in Che cavolo mi combini papà?!!

Note modifica

  1. ^ (EN) Yves Montand, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 13 febbraio 2014.  
  2. ^ Patrizia De Blanck, A letto col Diavolo, in collaborazione con Matilde Amorosi, Armando Curcio Editore, 2008, p. 234, ISBN non esistente.

Bibliografia modifica

  • Gianluca Grossi, Guida alla musica francese dal dopoguerra a oggi, Bologna, Odoya Library, 2014, ISBN 9788862881838.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN36938929 · ISNI (EN0000 0003 6864 0314 · SBN RAVV061104 · Europeana agent/base/147159 · LCCN (ENn82052946 · GND (DE11858359X · BNE (ESXX1153280 (data) · BNF (FRcb120573736 (data) · J9U (ENHE987007304205105171 · NDL (ENJA00450356 · CONOR.SI (SL48537443 · WorldCat Identities (ENlccn-n82052946