Ferrovia Pontremolese

linea ferroviaria italiana
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La ferrovia Pontremolese è la linea ferroviaria che congiunge Parma con la dorsale Tirrenica nei pressi di La Spezia attraverso la galleria del Borgallo, in prossimità del valico del Brattello. Lo sviluppo complessivo della linea è di circa 120 km; la sua denominazione deriva dalla cittadina di Pontremoli, uno dei principali centri abitati che essa attraversa.

Parma-La Spezia
Pontremolese
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioParma
FineLa Spezia
AttivazioneDal 1883 al 1897
GestoreRFI
Precedenti gestoriFS (1905-2001)
SFM (1892-1905)
? (1883-1892)
Lunghezza113 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V =
(3600 V 15 Hz ~ trifase dal 1931 al 1949)
DiramazioniLa Spezia Migliarina/Vezzano Ligure-La Spezia Marittima (3 345 / 4590 km)
Ferrovie

L'infrastruttura e gli impianti ferroviari sono gestiti da Rete Ferroviaria Italiana che la qualifica come linea fondamentale.[1]

Storia modifica

Premesse modifica

I primi progetti per una ferrovia che collegasse la media valle del Po con il litorale ligure e tirrenico cominciarono ad essere presi in considerazione nel 1860, quando il Regno di Sardegna si estese alla Lombardia, all'Emilia e alla Toscana.

Tratto Attivazione
La Spezia-Vezzano Ligure 4 agosto 1864 [2]
Parma-Fornovo di Taro 2 luglio 1883
Vezzano Ligure-Pontremoli 15 novembre 1888
Fornovo di Taro-Berceto 25 marzo 1889
Berceto-Borgotaro 15 maggio 1893
Borgotaro-Pontremoli 1º agosto 1894
Santo Stefano di Magra-Sarzana 9 agosto 1897
Manuale

In particolare si guardava a una linea per collegare il costituendo Arsenale della Spezia con la piazzaforte di Piacenza (in un'ottica di guerra per liberare il Veneto dagli austriaci), in un punto intermedio fra le linee trans-appenniniche già esistenti, quali la linea dei Giovi sopra Genova e la linea Porrettana tra Bologna e Firenze.

 
Il piazzale interno della stazione di Borgo Val di Taro (già Borgotaro) in una cartolina d'epoca

I progetti presentati sino ad allora prendevano sostanzialmente in considerazione due possibili direttrici: una tra Parma e il Golfo della Spezia attraversando le valli del Taro e del Magra, l'altra da Lucca verso Reggio Emilia e Modena. Questa seconda soluzione era ovviamente preferita dalle autorità di Livorno, per poter favorire i commerci verso il porto cittadino a discapito degli scali marittimi liguri.

Con un decreto del 17 luglio 1860 il governo presieduto da Cavour nominò una commissione al fine di vagliare le proposte per la realizzazione della linea. Nel frattempo, dai privati furono preparati e presentati numerosissimi progetti per la costruzione della linea. La commissione espose le sue conclusioni con una relazione del 16 giugno 1862 (poi pubblicata nel 1863), con la quale si stabilì che una linea tra Piacenza e la Spezia era effettivamente di interesse strategico, e che la via più breve ed agevole era quella che passasse per le valli del Taro e della Magra, attraversando gli Appennini lungo la galleria del Borgallo.

Realizzazione modifica

 
La stazione di Pontremoli, da cui prende nome la linea, nel dicembre 2006

I lavori per la costruzione della linea, finanziata dalla legge Baccarini[3], iniziarono nel 1879 e l'intera tratta fu completata nel 1894. Tre anni dopo fu realizzata una bretella da Santo Stefano di Magra a Sarzana per agevolare il traffico[2].

Quasi interamente a singolo binario, la linea venne immediatamente dotata di un doppio binario nel tratto di valico, laddove il percorso incontrava le caratteristiche orografiche più ostili. Venne quindi subito raddoppiato il tratto comprendente la galleria di valico (Galleria del Borgallo, lunga 7972 m) ed il ripido tratto compreso tra Grondola-Guinadi e Pontremoli (con pendenze del 20‰ in galleria e del 25‰ nei tratti scoperti).

Nel 1931 la linea venne elettrificata con il sistema in corrente alternata trifase a 3600 V e 16,67 Hz; durante la seconda guerra mondiale subì pesantissimi danneggiamenti, a causa del suo alto valore strategico di via d'accesso verso la valle padana. Alla fine del 1949 terminò il graduale processo di conversione all'elettrificazione in corrente continua a 3000 V, già iniziato nel 1937, a seguito dell'elettrificazione con quel sistema della Milano-Bologna, che aveva suggerito di convertire allo stesso modo anche i tronchi limitrofi Parma-Fornovo e Fornovo-Fidenza[4].

Raddoppio modifica

Variante Attivazione
Solignano-Berceto 22 maggio 1996 [5]
Santo Stefano di Magra-Villafranca 11 settembre 2005 [6]
Solignano-Fornovo 30 novembre 2014 [7]
Manuale

La linea, originariamente costruita a singolo binario tranne nel tratto di valico Borgo Val di Taro-Pontremoli, dagli anni ottanta è oggetto di lavori di raddoppio del binario con realizzazione di una nuova sede più favorevole dal punto di vista planoaltimetrico.

Il progetto di ammodernamento della linea risale alla legge di finanziamento denominata "Piano integrativo" del 1981. Il raddoppio della linea è stato eseguito in alcuni tratti.

Interventi eseguiti modifica

 
Vecchio telefono fisso e palificazione TE nei pressi di Valmozzola, con la sede riconvertita in pista ciclabile

Fino al 1996 il doppio binario era presente nei soli tratti tra Vezzano Ligure a Santo Stefano di Magra e tra Pontremoli e Borgo Val di Taro.

Il 22 maggio 1996 venne attivata la variante di tracciato a doppio binario fra Solignano e Berceto, quasi completamente in galleria. L'attivazione del nuovo tracciato comportò la soppressione della stazione di Valmozzola.[5]

Nel 2003 è stato inaugurato il nuovo fascio merci di La Spezia Marittima.

L'11 settembre 2005 è entrato in funzione il doppio binario nel tratto Santo Stefano di Magra-Posto di Passaggio Chiesaccia[6], raccordato nel 2008 con la linea ferroviaria della Garfagnana.[8]

Tutti questi lavori di raddoppio hanno comportato anche lo spostamento verso nord del raccordo meridionale con la linea Tirrenica, con conseguente chiusura al traffico del tratto a binario unico tra Santo Stefano di Magra e Sarzana inaugurato il 9 agosto 1897[2] ed abbandono della stazione di Ponzano Magra. Di conseguenza dai primi del 2000 la stazione di Sarzana, pertanto, non costituisce più uno dei capolinea della linea. Il raccordo, a doppio binario, è ora situato nei pressi della stazione di Arcola. Anche il raccordo settentrionale, originariamente situato nei pressi della stazione di Vezzano Ligure è stato spostato verso nord grazie all'aggiunta di un binario appositamente dedicato al traffico della Pontremolese, il quale corre parallelo alla linea tirrenica da Vezzano Ligure a La Spezia Migliarina.

Il 30 novembre 2014 sono terminati i lavori di raddoppio nella tratta Solignano-Fornovo.[7][9]

Interventi da eseguire modifica

Nel 2011 era prevista la progettazione definitiva del raddoppio dei seguenti tratti:[9]

Il Decreto Rilancio del 5 luglio 2020 ha stanziato fino al 2032 la somma di 78 milioni di euro, seguiti da una seconda tranche di ulteriori 92 milioni, per un totale di 170 mln che dovrebbero finanziare interventi di potenziamento della linea e il completamento del sempreverde progetto di raddoppio ferroviario della tratta Parma-Vicofertile[10][11][12][13].

Caratteristiche modifica

[14][15][16] Stazioni e fermate 
 
per Bologna
     
per Brescia e per Suzzara (FER)
         
tranvie per Langhirano e per Traversetolo/Montecchio
     
Parma Scalo / Parma P. Garibaldi (CNTC)
 
 
 
raccordo FS-TEP
     
0+000 Parma / Parma Stazione (CNTC) 59 m s.l.m.
     
Parma Barriera D'Azeglio
         
tranvie per Marzolara e per Fornovo
     
torrente Parma
     
per Milano
     
tranvie per Busseto (via San Secondo), (via Soragna) e per Medesano
 
7+304 Vicofertile 86 m s.l.m.
 
11+771 Collecchio 111 m s.l.m.
 
16+540 Gaiano * 1953 † 1989 120 m s.l.m.
 
19+180 Ozzano Taro 129 m s.l.m.
     
per Fidenza
 
23+019 Fornovo 143 m s.l.m.
 
Autostrada A15 - Strada europea E33
 
25+683 PP Osteriazza * 2014 (inizio doppio binario)
 
31+878 PC Citerna Taro 203 m s.l.m.
     
variante * 2014
   
 
(34+395) Selva del Bocchetto / galleria Marta Giulia (4185 m) 221 m s.l.m.
     
fiume Taro
     
(34+989) galleria Solignano * 1889 † 2014 (1572 m)
     
(36+561)
     
     
36+917 Solignano 233 m s.l.m.
     
variante * 1996[5]
     
42+132 galleria Ossella (1381 m)
     
(42+020) Valmozzola † 1996 265 m s.l.m.
     
43+513
     
         
fiume Taro
     
 
45+104 Berceto (termine doppio binario) 289 m s.l.m.
 
45+806 galleria Groppo San Giovanni (2489 m)
 
48+295
 
50+570 Roccamurata 331 m s.l.m.
     
fiume Taro
     
     
53+496 Ostia Parmense 352 m s.l.m.
     
     
54+942 galleria Maccagnana (2275 m)
     
57+217
     
57+798 galleria Martini (1370 m)
     
59+168
     
 
60+648 Borgo Val di Taro (inizio doppio binario) 412 m s.l.m.
 
61+088 galleria del Borgallo (7972 m)
 
confine Emilia Romagna-Toscana
 
69+040
     
69+315 PM Grondola-Guinadi (culmine) 427 m s.l.m.
 
74+503 galleria Scorano (1028 m)
 
75+531
 
78+578 Pontremoli (termine doppio binario) 233 m s.l.m.
 
82+675 Scorcetoli 196 m s.l.m.
 
85+185 Filattiera 164 m s.l.m.
 
89+615 Villafranca-Bagnone 130 m s.l.m.
     
variante * 2005
     
94+307 PP Chiesaccia * 2005 (inizio doppio binario)
 
 
 
(96+280) Terrarossa-Tresana * 1923 † 2005 74 m s.l.m.
     
(96+8XX) Licciana Terrarossa * 1888 † 1923
         
torrente Taverone
     
98+588 Aulla Lunigiana * 2005 / strada statale 62 della Cisa
     
(99+693)
(89+273)
Aulla * 1888 † 2008 84 m s.l.m.
         
per Lucca
     
     
         
torrente Aulella
     
100+217 galleria Serena (7014 m)
     
strada statale 62 della Cisa
     
     
     
(105+5XX) Caprigliola-Albiano * 1888 † 2003[17] 41 m s.l.m.
     
strada statale 62 della Cisa
     
confine Toscana-Liguria
     
     
107+231
     
 
107+623
(0+288)
Santo Stefano di Magra 28 m s.l.m.
       
per Sarzana (senza traffico)[18] / per Pisa
   
 
 
(2+555) Santo Stefano di Magra Scalo / Ponzano Magra
       
(6+800) Sarzana
   
Autostrada A12 - Strada europea E80
       
fiume Magra
   
(159+851) Romito Magra
   
(161+646) Arcola
 
 
1+774
162+660
Bivio/PC Arcola
   
111+866
4+590/164+896
Vezzano Ligure (termine doppio binario) 32 m s.l.m.
     
     
167+500 Cà di Boschetti 31 m s.l.m.
         
La Spezia San Bartolomeo
         
2+858 Bivio San Bartolomeo
     
169+061 / 3+345
0+000 / 4+590
Bivio Dorgia / La Spezia Marittima
   
0+000
169+661
La Spezia Migliarina 23 m s.l.m.
   
171+549 La Spezia Scalo
   
galleria dei Cappuccini
   
172+462 La Spezia Centrale 20 m s.l.m.
   
per Genova
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

La linea è lunga complessivamente circa 113 km, in parte a doppio binario banalizzato e in parte a binario semplice[14] ed elettrificata per intero a 3000 V in corrente continua.[15] È gestita con Dirigente Centrale Operativo tra Parma (esclusa) e Villafranca Bagnone (inclusa) e in CTC/DCO tra Villafranca e Vezzano Ligure, tra Santo Stefano di Magra e Bivio/PC Arcola, entrambi con sede a Pisa.[15] È attrezzata con Sistema Controllo Marcia Treno (tutta la linea), blocco elettrico automatico a correnti fisse (tra Parma e Fornovo), blocco elettrico conta-assi (tra Fornovo e Villafranca) e blocco elettrico automatico a correnti codificate con ripetizione segnali a 4 codici (tra Villafranca e La Spezia).[15]

Ha un andamento altimetrico variabile, con ascesa dallo 0 al 12 per mille (grado di prestazione dal 1º al 10º)[14] e con grado di frenatura che oscilla dal Ia al VII.[15] La linea è impostata su tre ranghi (i treni con assetto variabile inserito seguiranno le velocità indicate dal rango C), con velocità regolate in base all'andamento plano-altimetrico, qui riportate sinteticamente:

Rango Vmin (km/h) Vmax (km/h)
A 65 140
B 70 160
C 75 180

Ha un armamento in grado da supportare una massa assiale fino a 22,5 t/asse tra Parma e Fornovo (con prescrizione di velocità massima di 90 km/h per i treni caricati in D4)[19] e fino a 20 t/asse tra Fornovo e Aulla (con prescrizione di velocità massima di 90 km/h con riduzione ai 30 km/h fra i km 59+000 e 61+000 per i treni caricati in C3).[20] In riguardo al trasporto intermodale, la sagoma limite è codificata P/C 22 per l'intera tratta Parma-Santo Stefano di Magra e P/C 32 da qui a La Spezia Centrale.[21]

Vecchi tracciati modifica

 
Portale di ingresso della galleria di Caprigliola-Albiano, chiusa nel 2005

Traffico modifica

Fin dall'inizio concepita per favorire la movimentazione delle merci tra i porti dell'alto Tirreno e il Nord Italia (il cosiddetto corridoio Tirreno-Brennero), è utilizzata a tale scopo.

Il traffico passeggeri è invece costituito unicamente da treni regionali ed è in buona parte limitato al pendolarismo degli abitanti delle due vallate verso i relativi capoluoghi; non mancano tuttavia alcune coppie di treni a percorrenza più lunga che collegano le principali città del litorale ligure e tirrenico con alcuni importanti centri dell'Emilia e della Lombardia passando per lo snodo di Fidenza.

Il controllo della circolazione dei treni su tutta la linea viene effettuato dal Sistema di Comando e Controllo (SCC) di Pisa.

Nelle stazioni di Fornovo, Borgo val di Taro, Pontremoli, Villafranca-Bagnone, Aulla Lunigiana e Santo Stefano di Magra fermano tutti i treni passeggeri che percorrono la tratta.

Note modifica

  1. ^ RFI - Rete in esercizio (PDF), su rfi.it. URL consultato il 7 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
  2. ^ a b c Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 18 ottobre 2021 (archiviato il 22 maggio 2021).
  3. ^ Tabella A, punto 3
  4. ^ La Spezia-Parma la ferrovia tra il Mediterraneo e l'Europa, p. 103-108.
  5. ^ a b c Breve raddoppio, in I Treni, anno XVII, n. 174, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, settembre 1996, p. 7, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  6. ^ a b Pontremolese in crescita, in "I Treni" n. 275 (novembre 2005), p. 5
  7. ^ a b Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Circolazione, Circolare Territoriale 12/2014, 30 novembre 2014, p. 6.
  8. ^ Aulla riunificata, in I Treni, anno XXIX, n. 303, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, aprile 2008, p. 6, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  9. ^ a b Pontremolese - Italferr Archiviato il 31 marzo 2009 in Internet Archive.
  10. ^ Arrivano 78 milioni, la Pontremolese si farà
  11. ^ Ok ai 170 milioni per la Pontremolese
  12. ^ Pontremolese, altri 78 milioni dal Governo per completare il tratto Parma - Vicofertile'
  13. ^ Treni, i nuovi Pop in circolazione sulla Pontremolese. In arrivo 92 milioni di euro per il potenziamento della linea
  14. ^ a b c Fascicolo Linea 100, sez. 6.1.2/7.1.2 e 6.3.2/7.3.2 (fiancate di linea).
  15. ^ a b c d e Fascicolo Linea 100, sez. 6.1.3/7.1.3 e 6.3.3/7.3.3 (fiancate principali).
  16. ^ Altimetria e località da: Quadro 200 Fidenza/Parma-Fornovo-Santo Stefano di Magra-Vezzano-La Spezia/Sarzana (GIF), su web.tiscali.it/lcartello/, 28 settembre 1975, p. 181. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  17. ^ Impianti FS, in "I Treni", anno XXIV n. 252 (ottobre 2003), p. 8. ISSN 0392-4602 (WC · ACNP)
  18. ^ Ennio Morando e altri, Ricordi di rotaie. Nodi, linee, costruzioni e soppressioni in Italia dal 1839 ai giorni nostri. Volume secondo nodi principali & nodi complementari, Padova, Il Prato, 2002. ISBN 88-87243-43-3
  19. ^ Caratteristiche tecnico-funzionali IFN, tab. 1, p. 6.
  20. ^ Caratteristiche tecnico-funzionali IFN, p. 23.
  21. ^ Caratteristiche tecnico-funzionali IFN, p. 49.

Bibliografia modifica

  • La Spezia-Parma la ferrovia tra il Mediterraneo e l'Europa, Mostra storico-documentaria, Pontremoli luglio-settembre 1991, Ameglia, Zolesi Editore, 1991.
  • Adriano Betti Carboncini, Nuova vita per la Pontremolese (prima parte), in "I Treni Oggi" n. 84 (luglio-agosto 1988) e n. 85 (settembre 1988).
  • Adriano Betti Carboncini, La Spezia e la Pontremolese. Ferrovia Parma La Spezia, Cortona, Calosci, 1994, ISBN 88-7785-090-6.
  • Parlamento Italiano, Atti parlamentari dello Senato, vol. 9, 1913.
  • Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Circolazione, Fascicolo Linea 100, su normativaesercizio.rfi.it, ed. dicembre 2003, Direzione Territoriale Produzione di Firenze. URL consultato il 14 aprile 2022.
  • Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Tecnica, Caratteristiche tecnico-funzionali dell'Infrastruttura Ferroviaria Nazionale, su epodweb.rfi.it, ed. 2019. URL consultato il 19 aprile 2022.

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