Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York
Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York | |
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Un fotogramma del film | |
Titolo originale | Home Alone 2: Lost in New York |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1992 |
Durata | 120 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | comico, commedia, avventura |
Regia | Chris Columbus |
Soggetto | John Hughes |
Sceneggiatura | John Hughes |
Produttore | John Hughes |
Produttore esecutivo | Richard Vane, Mark Radcliffe, Duncan Henderson |
Casa di produzione | 20th Century Fox, Hughes Entertainment |
Fotografia | Julio Macat |
Montaggio | Raja Gosnell |
Effetti speciali | Dan Sudick, Craig Barron |
Musiche | John Williams |
Scenografia | Sandy Veneziano, Gary A. Lee, Marvin March |
Costumi | Jay Hurley |
Trucco | Linda Melazzo |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York (Home Alone 2: Lost in New York) è un film del 1992 diretto da Chris Columbus, sequel di Mamma, ho perso l'aereo.
TramaModifica
La famiglia McCallister decide di andare a trascorrere le vacanze natalizie a Miami. Questa volta Kevin non viene dimenticato a casa come l'anno precedente, ma nella confusione dell'aeroporto perde di vista i genitori e, seguendo un uomo fisicamente simile a suo padre e che indossa un cappotto identico a quello di Peter, si imbarca su un aereo sbagliato. Salito sull'aereo inizia ad ascoltare la musica con le cuffie e non sente gli annunci di bordo; non si accorge quindi dell'errore e finisce per giungere inconsapevolmente a New York. I genitori, giunti a Miami, si accorgono di aver perso il figlio e contattano la polizia per le ricerche; Kevin non si spaventa e dà inizio alle sue avventurose vacanze, accorgendosi tra l'altro che la carta di credito del padre è rimasta a lui e decidendo, per cominciare, di usarla per prenotare una lussuosa camera al Plaza Hotel.
Dopo qualche giorno, Kevin viene scoperto dal personale dell'albergo, poiché il portinaio, sospettoso, ha volutamente fatto in modo che la carta di credito usata da Kevin risultasse rubata, per far sì che, rintracciandola, fosse possibile ritrovare anche Kevin. Il bambino, inoltre, deve fare nuovamente i conti con due sue vecchie conoscenze, i ladri Harry Lime e Marv Merchants, che erano stati arrestati proprio grazie a lui e che, evasi da poco di prigione e giunti anche loro a New York per svaligiare negozi, vogliono ancora vendicarsi.
I ladri hanno intenzione di nascondersi nel negozio dei giocattoli del signor Duncan per derubarlo proprio alla mezzanotte della vigilia di Natale, sottraendo i soldi dalla cassa del negozio e i fondi benefici destinati a un ospedale pediatrico per poi, una volta messo a segno il colpo, scappare e rifugiarsi in un altro stato. Kevin, dopo averli nuovamente incontrati, finisce nelle loro mani, registra il loro piano grazie a un registratore vocale e riesce a fuggire di nuovo grazie all'aiuto di una passante.
Kevin si rifugia a Central Park, dove incontra la donna dei piccioni, una signora di buon cuore caduta in disgrazia e che vive come senzatetto, sempre accompagnata da molti piccioni che nutre e tratta come fossero suoi animali da compagnia. Inizialmente Kevin ne rimane terrorizzato, ma dopo che lei lo ha aiutato a liberarsi, quando il suo piede si è incastrato tra le pietre, si rende conto che è una brava persona e le chiede scusa per aver avuto paura di lei.
La donna porta Kevin nel sottotetto del Carnegie Hall, dove un'orchestra sta eseguendo "Adeste fideles", e gli confida che da quella posizione ha assistito di nascosto ad esibizioni di molti famosi artisti, tra i quali Ella Fitzgerald, Count Basie, Frank Sinatra e Luciano Pavarotti. Gli racconta come la sua vita sia crollata a causa di relazioni sbagliate e lui le dà qualche consiglio, promettendole che sarà sempre suo amico.
Allontanatosi dalla donna dei piccioni, Kevin decide di bloccare nuovamente i due ladri. Quindi si reca alla casa in ristrutturazione degli zii Rob e Georgette, trasferitisi a Parigi, e la trasforma in una fortezza, piazzando una serie di trappole tra sparachiodi, grasso, mattoni, chiavi inglesi, contatti elettrici, kerosene e un tubo gigantesco di ferro. Scattando alcune foto a Harry e Marv mentre stanno svaligiando il negozio Duncan, il bambino li attira dal negozio fino alla casa degli zii.
Quando finalmente, al parco, i due riescono a catturare Kevin e sono sul punto di sparargli, la donna dei piccioni accorre in suo aiuto, cospargendo di mangime per uccelli i due malviventi, che vengono travolti e beccati dai piccioni. Grazie a una telefonata e ai fuochi artificiali sparati da Kevin, la polizia li trova, arrestandoli di nuovo e rinchiudendoli, questa volta, in un carcere di massima sicurezza.
Intanto, la madre di Kevin e il resto della famiglia vengono a sapere dal personale del Plaza (ai quali era rimasta la carta di credito) che il figlio si trova a New York; la madre lo va a cercare per tutta la città fino a ritrovarlo al Rockefeller Center, di fronte al più grande albero di Natale della città. Vanno quindi a passare il Natale al Plaza Hotel come ospiti.
La mattina dopo, Kevin va a Central Park per ringraziare la donna dei piccioni, ma deve anche affrontare la collera del padre, il quale dovrà sostenere una spesa di quasi 1.000 dollari per il servizio in camera richiesto dal figlio.
ProduzioneModifica
Le riprese si sono svolte dal 9 dicembre 1991 al 6 maggio 1992.[1]
Per le riprese dell'abitazione della famiglia McCallister venne nuovamente scelta 671 Lincoln Avenue a Winnetka, Illinois.
La scuola di Kevin, dove venne girata la scena della recita di Natale, è la stessa ancora oggi situata in 2417 Prairie Avenue, ad Evanston.
Per la solita corsa in aeroporto anche questa volta fu scelto l'Aeroporto Internazionale di Chicago-O'Hare.
Alcune scene ambientate a New York, in realtà vennero girate a Chicago, come: le scene al Duncan's Toy Chest, girate presso il Rookery Building al 202 South LaSalle Street (per le riprese esterne) e presso l'Uptown Theatre a North Broadway (per le riprese interne); altra location "newyorkese", ma sempre girata a Chicago, è quella inerente alla suite di lusso dell'Hotel Plaza girata all'Hilton Chicago presso South Michigan Avenue. Altra location non girata in New York è la casa diroccata degli zii di Kevin, dove venne sfruttato un set cinematografico degli Universal Studios di Los Angeles, la Brownstone Street.
Scene girate effettivamente a New York si possono ricordare: presso il Queensboro Bridge, il World Trade Center, Central Park, l'Hotel Plaza, ecc.
Per le scene dell'arrivo dei McCallister in Florida vennero in realtà girate in California, presso l'Aeroporto Internazionale di Los Angeles e Villa de Dolphiné a Long Beach.[2][3]
CameiModifica
Nella scena in cui Kevin, entrando per la prima volta al Plaza Hotel, chiede dove si trovi la portineria, l'uomo che gli risponde è il magnate newyorkese Donald Trump, all'epoca del film imprenditore nel campo immobiliare e proprietario dell'albergo.[4] I pochi secondi in cui compare Trump, tagliati per esigenze di pubblicità televisiva dalla rete televisiva canadese Canadian Broadcasting Company già nel 2014, hanno innescato una polemica nel dicembre 2019[5].
Anche il regista Chris Columbus appare in un piccolo cameo, nel ruolo di uno dei clienti al negozio di giocattoli Duncan.
CuriositàModifica
La scena in cui Kevin utilizza il clown gonfiabile per far credere al concierge Hector che suo padre sia sotto la doccia é un omaggio all'attore Tim Curry che aveva da poco interpretato il ruolo del clown Pennywise nella serie tv horror It.
DistribuzioneModifica
Il film è uscito negli Stati Uniti d'America il 20 novembre 1992 ed in Italia il 28 dicembre dello stesso anno.[6]
Nazione | Prima |
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Stati Uniti | 20 novembre 1992 |
Spagna | 4 dicembre 1992 |
Sudafrica | 4 dicembre 1992 |
Indonesia | 8 dicembre 1992 |
Islanda | 9 dicembre 1992 |
Australia | 10 dicembre 1992 |
Germania | 10 dicembre 1992 |
Finlandia | 11 dicembre 1992 |
Regno Unito | 11 dicembre 1992 |
Irlanda | 11 dicembre 1992 |
Francia | 16 dicembre 1992 |
Cecoslovacchia | 17 dicembre 1992 |
Hong Kong | 17 dicembre 1992 |
Paesi Bassi | 17 dicembre 1992 |
Brasile | 18 dicembre 1992 |
Ungheria | 18 dicembre 1992 |
Italia | 18 dicembre 1992 |
Corea del Sud | 18 dicembre 1992 |
Portogallo | 18 dicembre 1992 |
Giappone | 19 dicembre 1992 |
Argentina | 24 dicembre 1992 |
Taiwan | 24 dicembre 1992 |
Colombia | 25 dicembre 1992 |
Danimarca | 25 dicembre 1992 |
Svezia | 25 dicembre 1992 |
Uruguay | 25 dicembre 1992 |
Turchia | 15 gennaio 1993 |
Egitto | 18 gennaio 1993 |
Estonia | 17 dicembre 1993 |
Russia | 23 dicembre 1994 |
Ucraina | 23 dicembre 1994 |
IncassiModifica
Il film ha incassato circa 30 milioni di dollari nelle sale americane soltanto nel primo weekend di programmazione;[7] l'incasso totale è stato di quasi 359 milioni in tutto il mondo, non riuscendo però ad eguagliare il primo film, che aveva incassato oltre 476 milioni di dollari.[7] Fu il terzo maggior successo dell'anno alle spalle di Aladdin e Guardia del corpo.[8]
Location a New YorkModifica
Il Central Park
Bethesda Fountain al Central Park
Il World Trade Center nel 1992 nove anni prima dell'attentato
RiconoscimentiModifica
- 1993 - People's Choice Awards
- Miglior film commedia
- 1993 - BMI Film & TV Award
- Miglior colonna sonora a John Williams
- 1993 - Kids' Choice Awards
- Nomination Miglior attore protagonista a Macaulay Culkin
- 1994 - Young Artist Awards
- Nomination Miglior attrice giovane a Senta Moses
- 1993 - American Comedy Awards
- Nomination Attore non protagonista più divertente a Joe Pesci
- 1993 - Golden Screen
- Golden Screen
SequelModifica
- Mamma, ho preso il morbillo (Home Alone 3) (1997)
- Mamma, ho allagato la casa (Home Alone 4: Taking Back the House) (2002)
- Mamma, ho visto un fantasma (Home Alone 5: The Holiday Heist) (2012)
NoteModifica
- ^ Box office / incassi per Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York (1992), Internet Movie Database. URL consultato il 29 ottobre 2011.
- ^ TUTTE LE LOCATION ESATTE DI "MAMMA, HO RIPERSO L'AEREO: MI SONO SMARRITO A NEW YORK", su themoviedistrict.com. URL consultato il 27 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
- ^ TUTTE LE LOCATION ESATTE DI "MAMMA, HO RIPERSO L'AEREO: MI SONO SMARRITO A NEW YORK", su itsfilmedthere.com. URL consultato il 27 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2016).
- ^ 'Guida ai Film 2009' di Leonard Maltin pag.1225
- ^ Anna Lombardi, “Mamma, ho perso Trump” Il Canada lo cancella dal film e Donald non la prende bene, in la Repubblica, 28 dicembre 2019, p. 16. URL consultato il 28 dicembre 2019.
- ^ Date di uscita per Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York (1992), Internet Movie Database. URL consultato il 30 dicembre 2011.
- ^ a b (EN) Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su Box Office Mojo, Amazon.com. URL consultato il 16 settembre 2018.
- ^ (EN) 1992 Worldwide Grosses, su boxofficemojo.com. URL consultato il 16 settembre 2018.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Mamma, ho riperso l'aereo - Mi sono smarrito a New York
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su FilmAffinity.
- (EN) Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su Box Office Mojo, Amazon.com.
- (EN) Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su TV.com, CBS Interactive Inc.
- (EN) Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.