Commissione von der Leyen
La Commissione von der Leyen è la Commissione europea in carica dal 1º dicembre 2019, succeduta alla Commissione Juncker. È presieduta dalla tedesca Ursula von der Leyen, esponente del Partito Popolare Europeo, eletta dal Parlamento europeo il 16 luglio 2019[1], dopo essere stata nominata dal Consiglio europeo il 2 luglio precedente, a seguito dei risultati delle elezioni europee del 2019. È la prima Commissione europea ad essere presieduta da una donna.
Commissione von der Leyen Commissione europea | |||
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Organizzazione | ![]() | ||
Presidente | ![]() (PPE) | ||
Vicepresidente | ![]() ![]() ![]() ![]() | ||
Coalizione | PPE, PSE, RE, ECR | ||
Legislatura | IX legislatura | ||
In carica | dal 1º dicembre 2019 | ||
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Diversamente dal predecessore Juncker, von der Leyen non è stata scelta a partire dai candidati (noti con l'espressione tedesca Spitzenkandidat) alla guida della Commissione proposti dalle famiglie politiche europee prima del voto. Agirà secondo le regole dettate dal Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1º dicembre 2009.

PresidenteModifica
Membro della Unione Cristiano Democratica (CDU), ha fatto parte di tutti i governi presieduti da Angela Merkel, prima come Ministro della Famiglia, Anziani, Donne e Gioventù, poi come Ministro del lavoro e degli affari sociali; dal 17 dicembre 2013 è Ministro della difesa.
Il 2 luglio 2019, dopo diverse riunioni e a seguito di un negoziato finale assai difficile, protrattosi per tre giorni, è stata designata dal Consiglio europeo alla carica di presidente della Commissione europea[2][3]. Il Parlamento europeo ha dato seguito a tale nomina il 16 luglio, eleggendola con 383 voti favorevoli, 327 contrari, 22 astensioni e una scheda nulla[1][4][5], dopo che ella ha presentato le sue linee guida con un discorso che ha convinto diversi europarlamentari indecisi[6].
Composizione politicaModifica
La composizione politica della nuova commissione corrisponde a quanto riassunto dalla seguente tabella:
Partito europeo | Numero di commissari | |
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Partito Popolare Europeo (PPE) | 9 / 27
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Partito del Socialismo Europeo (PSE) | 9 / 27
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Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa (ALDE) | 4 / 27
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Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ECR) | 1 / 27
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Indipendenti | 4 / 27
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Componenti della CommissioneModifica
Ursula von der Leyen ha presentato i membri della Commissione e le deleghe assegnate in una conferenza stampa il 10 settembre 2019[7]. La Commissione comprende 13 donne e 14 uomini[8].
Formazione della CommissioneModifica
Nella stessa riunione, tenutasi dal 30 giugno al 2 luglio, in cui è stata candidata von der Leyen, il Consiglio europeo ha proposto anche le altre nomine ai vertici delle istituzioni europee, trovando faticosamente un accordo sul pacchetto di nomine complessivo, proponendo Josep Borrell i Fontelles come Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (che sarà anche vice-presidente della Commissione) ed eleggendo Charles Michel a Presidente del Consiglio europeo.
La presidente von der Leyen avrebbe dovuto ricevere i nomi degli altri commissari designati dai governi nazionali entro il 26 agosto[18], così da poter assegnare a ciascuno un incarico e presentare la nuova Commissione al Parlamento europeo per le audizioni e l'approvazione tra settembre e ottobre 2019[19].
Al momento dell'elezione di von der Leyen alcuni governi avevano già annunciato i loro candidati: Frans Timmermans per i Paesi Bassi e Margrethe Vestager per la Danimarca dovrebbero avere ruoli preminenti come vicepresidenti della commissione; gli altri commissari già candidati sono: Johannes Hahn per l'Austria, Mariya Gabriel per la Bulgaria, Kadri Simson per l'Estonia, Jutta Urpilainen per la Finlandia, Phil Hogan per l'Irlanda, Valdis Dombrovskis per la Lettonia, Nicolas Schmit per il Lussemburgo, Maroš Šefčovič per la Slovacchia e László Trócsányi per l'Ungheria[20]. Nei giorni successivi hanno presentato i propri candidati commissari anche i governi della Slovenia (Janez Lenarčič)[21][22], della Repubblica Ceca (Věra Jourová)[23][24], della Grecia (Margaritis Schinas)[25], di Malta (Helena Dalli)[26][27], della Polonia (Krzysztof Szczerski)[28], di Cipro (Stella Kyriakidou)[29][30], della Lituania (Virginijus Sinkevičius)[31], della Svezia (Ylva Johansson)[32], della Croazia (Dubravka Šuica)[33] e del Belgio (Didier Reynders)[34]. I governi di due paesi hanno presentato alla presidente eletta una coppia di nomi tra cui scegliere il commissario; si tratta del Portogallo, che ha proposto Pedro Marques o Elisa Ferreira, e della Romania, con Dan Nica o Rovana Plumb[33]. Il 27 agosto il governo portoghese ha annunciato di aver scelto di proporre Elisa Ferreira[35]. Krzysztof Szczerski ha deciso invece di ritirare la propria candidatura il 26 agosto, a seguito di un incontro con Ursula von der Leyen, nel quale sarebbe emersa l'intenzione della presidente eletta di assegnare al commissario polacco il portafoglio dell'agricoltura, per il quale Szczerski non si sentirebbe adatto; nello stesso giorno il governo polacco ha proposto come nuovo candidato Janusz Wojciechowski[36][37]. Il 28 agosto anche il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la commissaria candidata della Francia, Sylvie Goulard[38]. L'ultimo paese ad aver indicato il proprio commissario candidato è stato l'Italia, che ha inviato a Ursula von der Leyen il nome di Paolo Gentiloni il 4 settembre 2019, alla fine del negoziato di formazione del nuovo governo[39][40].
Il nuovo primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato che non intende indicare un commissario europeo per il suo paese, dal momento che intende agire in modo che il Regno Unito si ritiri dall'Unione europea in ogni caso entro il 31 ottobre 2019, giorno precedente all'insediamento della nuova Commissione europea[18]; tale decisione è stata confermata ufficialmente il successivo 23 agosto[41].
La presidente eletta von der Leyen ha cominciato il 26 agosto 2019 le sue audizioni ufficiali con i candidati proposti dai governi per conoscerli e in vista dell'assegnazione a ciascuno di un incarico nella nuova commissione[42]. La presentazione della nuova commissione da parte della presidente von der Leyen è avvenuta il 10 settembre[7]; in tale occasione sono stati presentati anche i principi del metodo di lavoro della nuova commissione[43] e l'assegnazione di incarichi e servizi ai candidati commissari[9].
Approvazione della CommissioneModifica
Dopo le audizioni dei commissari designati e l'approvazione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea, la nuova Commissione dovrebbe quindi entrare in carica il 1º dicembre 2019, dopo un breve prolungamento del mandato della precedente.
Il 26 settembre la commissione giuridica del Parlamento europeo ha respinto i commissari candidati Rovana Plumb e László Trócsányi durante l'esame preliminare delle dichiarazioni sui conflitti d'interesse[44][45]; questo atto è stato confermato il successivo 30 settembre e ha portato a congelare la procedura delle loro audizioni[46]. La presidente von der Leyen, dopo essere stata informata dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli delle motivazioni della decisione della commissione parlamentare, ha deciso di chiedere ai governi di Romania e Ungheria di candidare altre persone come commissari[47]. Il giorno successivo il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha proposto l'ambasciatore Olivér Várhelyi come nuovo commissario[48]. Lo stesso giorno, in serata, anche il primo ministro romeno Viorica Dăncilă ha avanzato la proposta del suo governo per il nuovo commissario: ha indicato l'europarlamentare Dan Nica come candidato e Melania-Gabriela Ciot come candidata alternativa, se fosse necessario indicare una donna[49].
Il 10 ottobre 2019, dopo essere stata sottoposta a una seconda audizione, le commissioni parlamentari competenti hanno respinto anche la nomina di Sylvie Goulard[50]. Il successivo 24 ottobre il presidente Emmanuel Macron ha proposto, d'intesa con Ursula von der Leyen, come nuovo candidato commissario francese Thierry Breton, cui è stato assicurato lo stesso portafoglio attribuito a Goulard[51][52].
Dopo un lungo periodo di attesa, dovuto alla crisi di governo a seguito della sfiducia di Viorica Dăncilă, il 6 novembre 2019 Ursula von der Leyen ha annunciato anche il nome della nuova candidata commissaria romena Adina-Ioana Vălean[53][54]. Lo scrutinio sui conflitti d'interesse da parte della commissione giuridica del Parlamento europeo è avvenuto il 12 novembre e le audizioni dei tre candidati commissari francese, romena e ungherese si sono tenute due giorni dopo[55][56].
Il 13 novembre è stato annunciato un cambio nelle denominazioni di alcuni portafogli assegnati ai commissari e giudicati controversi agli occhi di alcuni gruppi politici del Parlamento europeo[57][58][59].
Il 14 novembre, a seguito del rinvio dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea e a causa del rifiuto del governo britannico di nominare un nuovo commissario prima delle elezioni del 12 dicembre, nonostante l'impegno preso nell'ottenere il rinvio, la Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti del Regno Unito per il mancato rispetto degli obblighi previsti dai trattati[60]. Il 25 novembre il Consiglio dell'Unione europea ha comunque deciso di procedere alla nomina del nuovo collegio, anche senza il commissario britannico[61][62].
La commissione von der Leyen ha ricevuto l'approvazione del Parlamento europeo il 27 novembre, durante la sessione plenaria tenutasi a Strasburgo, con 461 voti favorevoli, 157 contrari e 89 astenuti[63][64][65]. Dopo l'approvazione finale del Consiglio, avvenuta il 28 novembre[66], è entrata in carica il 1º dicembre 2019.
Audizioni dei commissari candidatiModifica
Il 19 settembre la Conferenza dei presidenti dei gruppi del Parlamento europeo ha approvato il calendario delle audizioni dei candidati commissari che si svolgeranno dal 30 settembre all'8 ottobre, con le audizioni aggiuntive il 14 novembre, secondo l'agenda riportata nella tabella seguente[67]:
Candidato | Portafoglio | Voto delle commissioni | |||||||||
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Data | Commissione/i | Favorevoli | Contrari | Astenuti | |||||||
PSE | Maroš Šefčovič | Slovacchia | (Vicepresidente) Relazioni interistituzionali e previsioni strategiche |
30 settembre 2019 14:30 |
AFCO | Approvazione senza voto[68] | |||||
JURI | |||||||||||
PETI | |||||||||||
ITRE | |||||||||||
PPE | Mariya Gabriel | Bulgaria | Innovazione e Giovani | 30 settembre 2019 18:30 |
CULT | Approvazione senza voto[69] | |||||
ITRE | |||||||||||
PPE | Phil Hogan | Irlanda | Commercio | 30 settembre 2019 18:30 |
INTA | Approvazione senza voto[70][71] | |||||
PSE | Nicolas Schmit | Lussemburgo | Lavoro | 1 ottobre 2019 9:00 |
EMPL | Approvazione senza voto[72] | |||||
ECON | |||||||||||
PSE | Jutta Urpilainen | Finlandia | Partnership internazionali | 1 ottobre 2019 9:00 |
DEVE | Approvazione senza voto[72] | |||||
PSE | Ylva Johansson | Svezia | Affari interni | 1 ottobre 2019 14:30[73] |
LIBE | Approvazione dopo la ricezione delle risposte alle ulteriori domande[74] | |||||
ECR | Janusz Wojciechowski | Polonia | Agricoltura | 1°: 1 ottobre 2019 14:30[75] 2°: 8 ottobre 2019 9:00 |
AGRI | Approvazione dopo la seconda audizione[74][76] | |||||
ENVI | |||||||||||
PPE | Stella Kyriakidou | Cipro | Salute | 1 ottobre 2019 18:30 |
ENVI | Approvazione senza voto[72] | |||||
AGRI | |||||||||||
ALDE | Didier Reynders | Belgio | Giustizia | 2 ottobre 2019 9:00 |
LIBE | Approvazione senza voto[77] | |||||
JURI | |||||||||||
IMCO | |||||||||||
PSE | Helena Dalli | Malta | Uguaglianza | 2 ottobre 2019 14:30 |
FEMM | Approvazione senza voto[78][79] | |||||
EMPL | |||||||||||
LIBE | |||||||||||
ALDE | Sylvie Goulard | Francia | Mercato interno | 1°: 2 ottobre 2019 14:30[80] 2°: 10 ottobre 2019 9:00[50][81] |
IMCO | 29 | 82 | 1 | |||
ITRE | |||||||||||
JURI | |||||||||||
CULT | |||||||||||
PSE | Elisa Ferreira | Portogallo | Coesione e riforme | 2 ottobre 2019 18.30 |
REGI | Approvazione all'unanimità[82] | |||||
BUDG | |||||||||||
ECON | |||||||||||
Ind. | Janez Lenarčič | Slovenia | Gestione delle crisi | 2 ottobre 2019 18:30 |
DEVE | Approvazione senza voto[83] | |||||
ENVI | |||||||||||
PSE | Paolo Gentiloni | Italia | Economia | 3 ottobre 2019 9:00 |
ECON | Approvazione senza voto[84] | |||||
BUDG | |||||||||||
EMPL | |||||||||||
ALDE | Kadri Simson | Estonia | Energia | 3 ottobre 2019 9:00 |
ITRE | Approvazione senza voto[83][85] | |||||
ENVI | |||||||||||
PPE | Johannes Hahn | Austria | Bilancio e Amministrazione | 3 ottobre 2019 14:30 |
BUDG | Approvazione senza voto[83] | |||||
CONT | |||||||||||
JURI | |||||||||||
Ind. | Virginijus Sinkevičius | Lituania | Ambiente e oceani | 3 ottobre 2019 14:30 |
ENVI | Approvazione senza voto[83] | |||||
PECH | |||||||||||
PPE | Margaritis Schinas | Grecia | (Vicepresidente) Protezione dello stile di vita europeo |
3 ottobre 2019 18:30 |
LIBE | Approvazione senza voto[83][86][87] | |||||
CULT | |||||||||||
EMPL | |||||||||||
PPE | Dubravka Šuica | Croazia | (Vicepresidente) Democrazia e Demografia |
3 ottobre 2019 18:30 |
AFCO | Approvazione senza voto[88][89] | |||||
EMPL | |||||||||||
PSE | Josep Borrell | Spagna | Alto rappresentante per la politica estera (Vicepresidente) Europa più forte nel mondo |
7 ottobre 2019 14:30 |
AFET | Approvazione senza voto[90][91] | |||||
ALDE | Věra Jourová | Rep. Ceca | (Vicepresidente) Valori e Trasparenza |
7 ottobre 2019 14:30 |
LIBE | Approvazione senza voto[90] | |||||
AFCO | |||||||||||
JURI | |||||||||||
PPE | Valdis Dombrovskis | Lettonia | (Vicepresidente esecutivo) Un'economia che opera per le persone Servizi finanziari |
8 ottobre 2019 9:00 |
ECON | Approvazione senza voto[92] | |||||
EMPL | |||||||||||
BUDG | |||||||||||
ALDE | Margrethe Vestager | Danimarca | (Vicepresidente esecutivo) Europa pronta per l'era digitale Concorrenza |
8 ottobre 2019 14:30 |
ECON | Approvazione senza voto[93][94][95] | |||||
ITRE | |||||||||||
IMCO | |||||||||||
JURI | |||||||||||
PSE | Frans Timmermans | Paesi Bassi | (Vicepresidente esecutivo) Green Deal europeo Azione per il clima |
8 ottobre 2019 18:30 |
ENVI | Approvazione senza voto[96][97][98] | |||||
ITRE | |||||||||||
TRAN | |||||||||||
Ind. | Olivér Várhelyi | Ungheria | Politica di vicinato e allargamento | 14 novembre 2019 8:00[99] |
AFET | Approvazione dopo la ricezione delle risposte alle ulteriori domande[100] | |||||
Ind. | Thierry Breton | Francia | Mercato interno | 14 novembre 2019 13:00 |
IMCO | Approvazione senza voto[101][102] | |||||
ITRE | |||||||||||
JURI | |||||||||||
CULT | |||||||||||
PPE | Adina-Ioana Vălean | Romania | Trasporti | 14 novembre 2019 13:00 |
TRAN | Approvazione senza voto[101][103] | |||||
ENVI | |||||||||||
Commissione responsabile Commissione associata |
Nel corso dell'analisi preliminare delle dichiarazioni sul conflitto d'interesse, sono stati respinti dalla Commissione giuridica del Parlamento europeo i seguenti candidati:
Candidato | Portafoglio | Voto delle commissioni | |||||||
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Data | Commissione/i | Favorevoli | Contrari | Astenuti | |||||
PSE | Rovana Plumb | Romania | Trasporti | 30 settembre 2019 | JURI | 7 | 13 | ||
PPE | László Trócsányi | Ungheria | Politica di vicinato e allargamento | 30 settembre 2019 | JURI | 9 | 12 |
Cambiamenti successiviModifica
Il 26 agosto 2020, a seguito della sua partecipazione ad un'affollata cena con altri membri del suo partito (inclusi alcuni senatori), senza rispettare le norme di sicurezza introdotte per limitare la pandemia di Covid-19 in Europa, il commissario Phil Hogan si è dimesso. Questo ha portato a un primo limitato rimpasto nella commissione. Ursula von der Leyen ha indicato il vice-presidente Dombrovskis come sostituto ad interim nella gestione del portafoglio del commercio[11]. L'8 settembre 2020 Mairead McGuinness è stata scelta da von der Leyen, tra le due proposte avanzate dal governo irlandese, per sostituire il dimesso commissario Hogan. Contestualmente la presidente ha annunciato uno scambio di incarichi tra Dombrovskis, che conserverà il portafoglio per il commercio, e la nuova commissaria irlandese McGuinness, cui sarà affidato l'incarico per i servizi finanziari. Il 7 ottobre 2020, dopo le audizioni avvenute il 2 ottobre,[104] il Parlamento europeo ha approvato la nomina e l'attribuzione dell'incarico a McGuinness con 583 voti favorevoli, 75 contrari e 37 astensioni e il nuovo incarico del vicepresidente Dombrovskis con 515 favorevoli, 110 contrari e 70 astenuti[105]. Lo scambio di portafogli è divenuto effettivo una volta ottenuta l'approvazione del Consiglio il 12 ottobre successivo[106].
Gruppi di lavoroModifica
Similmente a quanto già sperimentato dal suo predecessore, anche Ursula von der Leyen ha proposto uno schema per cui i commissari lavorino per gruppi, ciascuno guidato da un vicepresidente e composto dai membri del collegio che abbiano competenza su materie attinenti ad una delle strategie principali che la commissione intende mettere in campo nel corso del suo mandato. L'organizzazione prevede sei gruppi di commissari[107]:
Green Deal europeoModifica
Vicepresidente: Frans Timmermans (Green Deal europeo)
- Stella Kyriakidou (Salute e sicurezza alimentare)
- Adina-Ioana Vălean (Trasporti)
- Kadri Simson (Energia)
- Virginijus Sinkevičius (Ambiente, oceani e pesca)
- Janusz Wojciechowski (Agricoltura)
- Elisa Ferreira (Coesione e riforme)
Promozione del nostro stile di vita europeoModifica
Vicepresidente: Margaritis Schinas (Promozione del nostro stile di vita europeo)
- Marija Gabriel (Innovazione, Ricerca, Cultura, Istruzione e Gioventù)
- Helena Dalli (Uguaglianza)
- Ylva Johansson (Affari interni)
- Stella Kyriakidou (Salute e sicurezza alimentare)
- Nicolas Schmit (Lavoro e diritti sociali)
Un'Europa pronta per l'era digitaleModifica
Vicepresidente: Margrethe Vestager (Un'Europa pronta per l'era digitale)
- Thierry Breton (Mercato interno)
- Marija Gabriel (Innovazione, Ricerca, Cultura, Istruzione e Gioventù)
- Nicolas Schmit (Lavoro e diritti sociali)
- Didier Reynders (Giustizia)
Un'economia al servizio delle personeModifica
Vicepresidente: Valdis Dombrovskis (Un'economia al servizio delle persone)
- Phil Hogan (Commercio)
- Nicolas Schmit (Lavoro e diritti sociali)
- Paolo Gentiloni (Economia)
- Elisa Ferreira (Coesione e riforme)
Un nuovo slancio per la democrazia europeaModifica
Vicepresidente: Věra Jourová (Valori e trasparenza)
- Didier Reynders (Giustizia)
- Maroš Šefčovič (Relazioni interistituzionali e prospettive strategiche)
- Dubravka Šuica (Democrazia e demografia)
- Helena Dalli (Uguaglianza)
Un'Europa più forte nel mondoModifica
Vicepresidente: Josep Borrell (Un'Europa più forte nel mondo)
- Olivér Várhelyi (Vicinato e allargamento)
- Janez Lenarčič (Gestione delle crisi)
- Jutta Urpilainen (Partenariati internazionali)
- Phil Hogan (Commercio)
Allargamento dell'Unione europeaModifica
Il 17 giugno 2022 la Commissione ha espresso parere favorevole alla concessione dello status di "candidato ufficiale" a Ucraina, Moldavia e Georgia.[108].
Ha lavorato per convincere la Bulgaria a rimuovere il veto all'adesione della Macedonia del Nord, poi superato grazie anche alla mediazione di Emmanuel Macron, cosa che il 19 luglio 2022 ha consentito di avviare i negoziati per l'adesione di Macedonia del Nord e Albania. Il 12 ottobre 2022, ha proposto di concedere lo status di candidato alla Bosnia ed Erzegovina.
NoteModifica
- ^ a b (EN) Parliament elects Ursula von der Leyen as first female Commission President, su europarl.europa.eu, 16 luglio 2019. URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ (EN) Jacopo Barigazzi, David M. Herszenhorn, Lili Bayer, EU leaders pick Germany’s von der Leyen to lead Commission, su POLITICO, 2 luglio 2019. URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ Nomine Ue: Ursula Von der Leyen presidentessa della Commissione Ue, Lagarde alla Bce. Conte: "All'Italia vicepresidente e commissario economico", su Il Fatto Quotidiano, 2 luglio 2019. URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ Sì del Parlamento Ue a von der Leyen, su ansa.it, 16 luglio 2019. URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ (EN) Live blog: Ursula von der Leyen’s pitch to lead European Commission, su politico.eu, 16 luglio 2019. URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ (EN) Opening Statement in the European Parliament Plenary Session by Ursula von der Leyen, Candidate for President of the European Commission, su ec.europa.eu, 16 luglio 2019. URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ a b La Commissione von der Leyen: per un'Unione più ambiziosa, su europa.eu, 10 settembre 2019. URL consultato il 16 settembre 2019.
- ^ Commissari designati, su ec.europa.eu. URL consultato il 16 settembre 2019.
- ^ a b (EN) Allocation of portfolios and supporting services (PDF), su ec.europa.eu, 10 settembre 2019. URL consultato il 16 settembre 2019.
- ^ A seguito delle dimissioni del commissario Phil Hogan, effettive dal 26 agosto 2020, Ursula von der Leyen ha indicato il vice-presidente Dombrovskis come suo successore ad interim nella gestione del portafoglio del commercio. Successivamente la presidente von der Leyen ha annunciato uno scambio di incarichi tra Dombrovskis, che conserverà il portafoglio per il commercio, e la nuova commissaria irlandese Mairead McGuinness, cui sarà affidato l'incarico per i servizi finanziari. Tale scambio è divenuto effettivo, una volta ottenuta l'approvazione delle commissioni del Parlamento europeo coinvolte nelle audizioni dei due commissari, della plenaria e del Consiglio, il 12 ottobre 2020.
- ^ a b c (EN) David M. Herszenhorn e Florian Eder, Ursula von der Leyen plays safe with minimal Commission reshuffle, su politico.eu, 8 settembre 2020. URL consultato il 9 settembre 2020.
- ^ Secondo il Trattato di Lisbona l'Alto rappresentante è, di diritto, vicepresidente della Commissione.
- ^ Dubravka Šuica guiderà inoltre le attività della Commissione nell'ambito della conferenza sul futuro dell'Europa.
- ^ Si è dimesso il 26 agosto 2020 a seguito della sua partecipazione ad un'affollata cena con altri membri del suo partito (inclusi alcuni senatori), senza rispettare le norme di sicurezza introdotte per limitare la pandemia di Covid-19 in Europa.
- ^ L'8 settembre 2020 è stata scelta da Ursula von der Leyen, tra le due proposte avanzate dal governo irlandese per sostituire il commissario Phil Hogan, dimessosi poche settimane prima. Confermata nell'audizione davanti alle competenti commissioni e dalla plenaria del Parlamento europeo, ha assunto l'incarico di commissaria europea il 12 ottobre, dopo aver ricevuto anche l'approvazione del Consiglio.
- ^ Gli europarlamentari dell'Unione dei Contadini e dei Verdi di Lituania sono iscritti al gruppo I Verdi/Alleanza Libera Europea, ma il partito in sé non aderisce a nessun partito politico europeo.
- ^ È considerato molto vicino al primo ministro ungherese Viktor Orbán e al suo partito Fidesz.
- ^ a b Ue: primi incontri von der Leyen con candidati commissario, su ansa.it, 6 agosto 2019. URL consultato il 10 agosto 2019.
- ^ Processo di designazione dei nuovi vertici delle istituzioni dell'UE nel 2019, su consilium.europa.eu, 15 luglio 2019. URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ (EN) Lili Bayer, The next European Commission: What we know so far, su Politico.eu, 12 luglio 2019. URL consultato il 16 luglio 2019.
- ^ (EN) Janez Lenarčič Proposed as Slovenia's EU Commissioner (Details, Biography), su total-slovenia-news.com, 17 luglio 2019. URL consultato il 22 luglio 2019.
- ^ (EN) Govt nominates Lenarčič for Slovenia's European commissioner, su sloveniatimes.com, 19 luglio 2019. URL consultato il 22 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2019).
- ^ (EN) France eyes Selmayr’s post to balance German Commission presidency, su euractiv.com, 18 luglio 2019. URL consultato il 22 luglio 2019.
- ^ Commissari Ue, Praga ricandida Vera Jourova, su ansa.it, 29 luglio 2019. URL consultato il 30 luglio 2019.
- ^ (EN) Lili Bayer, Commission spokesperson nominated as next Greek European commissioner, su politico.eu, 18 luglio 2019. URL consultato il 22 luglio 2019.
- ^ (EN) Lili Bayer, Malta nominates Helena Dalli as its next commissioner, su politico.eu, 24 luglio 2019. URL consultato il 24 luglio 2019.
- ^ Malta indica mininistro Affari Ue Helena Dalli per Commissione, su ansa.it, 24 luglio 2019. URL consultato il 25 luglio 2019.
- ^ (EN) Zosia Wanat, Poland nominates Krzysztof Szczerski as its next commissioner, su politico.eu, 25 luglio 2019. URL consultato il 25 luglio 2019.
- ^ (EN) Lili Bayer, Cyprus nominates Stella Kyriakides for commissioner post, su politico.eu, 26 luglio 2019. URL consultato il 26 luglio 2019.
- ^ Ue: Cipro indica deputata Kyriakidou come commissaria, su ansa.it, 29 luglio 2019. URL consultato il 30 luglio 2019.
- ^ (EN) David M. Herszenhorn, Lithuania puts forward economy minister for European Commission, su politico.eu, 8 agosto 2019. URL consultato il 10 agosto 2019.
- ^ Svezia propone ministra Lavoro Johansson a Commissione Ue, su ansa.it, 9 agosto 2019. URL consultato il 10 agosto 2019.
- ^ a b (EN) Sam Morgan, Commissioners assemble: Deadline day, su euractiv.com, 26 agosto 2019. URL consultato il 26 agosto 2019.
- ^ Ue: Belgio indica il liberale Reynders per la Commissione, su ansa.it, 26 agosto 2019. URL consultato il 26 agosto 2019.
- ^ (EN) Stephen Brown, Portugal chooses Elisa Ferreira as European Commission candidate, su politico.eu, 27 agosto 2019. URL consultato il 27 agosto 2019.
- ^ (EN) Zosia Wanat, Von der Leyen wants Poland to have agriculture portfolio, candidate says, su politico.eu, 26 agosto 2019. URL consultato il 27 agosto 2019.
- ^ (EN) Gerardo Fortuna, Von der Leyen offers Poland agriculture portfolio, candidate withdraws, su euractiv.com, 26 agosto 2019. URL consultato il 27 agosto 2019.
- ^ (EN) Rym Momtaz e Maïa de La Baume, Macron picks longtime ally as EU commissioner, su politico.eu, 29 agosto 2019. URL consultato il 30 agosto 2019.
- ^ L'Italia candida Gentiloni alla Commissione Ue. "Amo l'Italia e l'Ue, orgoglioso dell'incarico", su ansa.it, 5 settembre 2019. URL consultato il 7 settembre 2019.
- ^ Consiglio dei Ministri n. 1, su governo.it, 5 settembre 2019. URL consultato il 7 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2019).
- ^ (EN) Sam Morgan, UK officially declines to name new EU Commissioner, su euractiv.com, 26 agosto 2019. URL consultato il 26 agosto 2019.
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Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- I Commissari, su ec.europa.eu.
- Elezione del/la Presidente della Commissione europea, su europarl.europa.eu.
- Verso una nuova Commissione (2019-2024), su ec.europa.eu.