Giovanni di Lussemburgo

granduca del Lussemburgo dal 1964 al 2000
Disambiguazione – Se stai cercando il principe lussemburghese nato nel 1957, vedi Giovanni di Lussemburgo (1957).

Giovanni di Lussemburgo, nato Jean Benoit Guillaume Robert Antoine Louis Marie Adolphe Marc d'Aviano (Colmar-Berg, 5 gennaio 1921Lussemburgo, 23 aprile 2019), è stato il Granduca di Lussemburgo dall'abdicazione della madre Carlotta, nel 1964, fino alla propria rinuncia nel 2000 a favore del figlio Enrico.

Giovanni di Lussemburgo
Giovanni di Lussemburgo nel 1967
Granduca di Lussemburgo
Stemma
Stemma
In carica12 novembre 1964 –
7 ottobre 2000
PredecessoreCarlotta
SuccessoreEnrico
Nome completofrancese: Jean Benoit Guillaume Robert Antoine Louis Marie Adolphe Marc d'Aviano
italiano: Giovanni Benedetto Guglielmo Roberto Antonio Luigi Maria Adolfo Marco d'Aviano
NascitaColmar-Berg, 5 gennaio 1921
MorteLussemburgo, 23 aprile 2019 (98 anni)
Luogo di sepolturaCattedrale di Notre-Dame
Casa realeBorbone di Parma
Nassau-Weilburg
PadreFelice di Borbone-Parma
MadreCarlotta di Lussemburgo
ConsorteGiuseppina Carlotta del Belgio
FigliMaria Astrid
Enrico
Giovanni
Margaretha
Guglielmo
ReligioneCattolicesimo
Firma
Giovanni di Lussemburgo
Il granduca Giovanni nel 1967

Luogotenente-Rappresentante del Lussemburgo
Durata mandato28 aprile 1961 –
12 novembre 1964
MonarcaCarlotta

Dati generali
Prefisso onorificoSua Altezza Reale
UniversitàUniversità Laval
Royal Military Academy Sandhurst
FirmaFirma di Giovanni di Lussemburgo

La circostanza che Giovanni sia stato anche il primo esponente della famiglia dei Borbone di Parma ad ascendere al trono lussemburghese è secondaria di fronte al fatto che il titolo granducale gli è stato trasmesso dalla madre (secondo alcuni egli è il fondatore del ramo dei Nassau-Borbone).

Biografia modifica

Infanzia modifica

Era il figlio maggiore della granduchessa Carlotta e del principe Felice di Borbone-Parma (quindi nipote di Roberto I di Parma). Tra i suoi padrini di battesimo vi fu anche papa Benedetto XV. I suoi nonni paterni erano Roberto I di Parma e Maria Antonia di Braganza, quelli materni Guglielmo IV di Lussemburgo e Maria Anna di Braganza.

Seconda guerra mondiale ed esilio modifica

 
L'allora principe ereditario Giovanni di Lussemburgo (a sinistra col basco) durante le operazioni per la liberazione del Lussemburgo durante la seconda guerra mondiale.

Mentre era in esilio per l'occupazione tedesca del Lussemburgo durante la seconda guerra mondiale, si arruolò come volontario nell'Esercito britannico nel Reggimento delle Irish Guards, dopo un'adeguata formazione al Royal Military College di Sandhurst. Raggiunse il grado di tenente nel 1943 e di capitano nel 1944.

Nel 1943 gli capitò di essere di guardia a Buckingham Palace durante una visita ufficiale di sua madre la Granduchessa e di dover restare impassibile per le esigenze di servizio[1].

Sbarcò in Normandia l'11 giugno 1944, e prese parte all'occupazione di Caen e alla liberazione di Bruxelles. Il 10 settembre 1944 prese parte alla liberazione del Lussemburgo, all'offensiva verso Arnhem ed all'invasione della Germania. Lasciò il servizio attivo nell'esercito inglese il 26 giugno 1947. Dopo la guerra, dal 1984 fino alla sua abdicazione, prestò servizio come Colonnello del Reggimento delle Irish Guards, cavalcando spesso in uniforme alle spalle della regina Elisabetta II durante i festeggiamenti per il compleanno della sovrana.

Matrimonio modifica

 
Giovanni di Lussemburgo e Giuseppina Carlotta del Belgio nel 1964

Giovanni di Lussemburgo si sposò il 9 aprile 1953 con Giuseppina Carlotta del Belgio, figlia di Leopoldo III, re del Belgio e della regina Astrid, nata principessa di Svezia. La coppia ebbe in tutto tre figli e due figlie.

Ascesa al Granducato modifica

 
Il granduca Giovanni nel giorno del suo discorso inaugurale alla corona il 12 novembre 1964

Il 28 aprile 1961, venne nominato luogotenente rappresentante della granduchessa del Lussemburgo, divenendo poi granduca quando sua madre, la granduchessa Carlotta, decise di abdicare il 12 novembre 1964. In quello stesso giorno ottenne il grado di generale dell'esercito del Lussemburgo.

Il suo titolo completo era: "per grazia di Dio, Granduca di Lussemburgo, Duca di Nassau, Principe di Parma, Conte Palatino del Reno, Conte di Sayn, Königstein, Katzenellenbogen e Diez, Burgravio di Hammerstein, Signore di Mahlberg, Wiesbaden, Idstein, Merenberg, Limburg e Eppstein." Molti dei titoli erano mantenuti senza riferimento alle regole dell'ereditarietà salica.

Il granduca Giovanni rinunciò ufficialmente ai titoli della casata dei Borbone-Parma per sé e per la propria famiglia nel 1986, per protesta nei confronti di Carlo Ugo, formalmente duca di Parma, il quale sin dal 1981 aveva criticato e bollato come "ineguale" il matrimonio tra l'allora granduca ereditario Enrico e sua moglie Maria-Theresa Mestre. Con l'Arrêté Grand-Ducal (decreto granducale) del 21 settembre 1995, il granduca Giovanni stabilì inoltre che ai figli di un sovrano in carica ed agli eredi del suo erede al trono spettassero il titolo di Principe e Principessa di Lussemburgo, mentre a tutti gli altri figli della casata fosse riservato il titolo di principi e principesse di Nassau. I discendenti di matrimoni non approvati dal capo della casata, ad ogni modo, avrebbero ricevuto comunque il titolo nobiliare di conti e contesse di Nassau anche se tale norma è stata successivamente annullata da suo figlio che ha stabilito che tutti gli eredi della casata, indipendentemente dall'approvazione o meno del loro matrimonio, ricevessero il titolo di Principi reali di Nassau.

Abdicazione e morte modifica

Abdicò il 7 ottobre 2000 e venne succeduto al trono da suo figlio Enrico, ritirandosi a vivere nel castello di Fischbach. Il 27 dicembre 2016 venne ricoverato in ospedale a causa di una bronchite, da cui si riprese, venendo dimesso il 4 gennaio 2017, il giorno prima del suo 96º compleanno.

È morto il 23 aprile 2019, a 98 anni, per un'infezione polmonare. Dopo i funerali di Stato, avvenuti il 4 maggio dopo 12 giorni di lutto e presieduti dall’arcivescovo Jean-Claude Hollerich, è stato sepolto nella cattedrale di Notre-Dame accanto a sua moglie.

In suo onore il Grand Duc Jean Museum of Modern Art (Mudam) ne porta il nome.

Discendenza modifica

Giovanni di Lussemburgo e Giuseppina Carlotta del Belgio ebbero:

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo III di Parma Carlo II di Parma  
 
Maria Teresa di Savoia  
Roberto I di Parma  
Luisa Maria di Borbone-Francia Carlo Ferdinando di Borbone-Francia  
 
Carolina di Borbone-Due Sicilie  
Felice di Borbone-Parma  
Michele del Portogallo Giovanni VI di Portogallo  
 
Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna  
Maria Antonia di Braganza  
Adelaide di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg Costantino di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
 
Agnese di Hohenlohe-Langenburg  
Giovanni di Lussemburgo  
Adolfo di Lussemburgo Guglielmo di Nassau  
 
Luisa di Sassonia-Hildburghausen  
Guglielmo IV di Lussemburgo  
Adelaide Maria di Anhalt-Dessau Federico Augusto di Anhalt-Dessau  
 
Maria Luisa Carlotta d'Assia-Kassel  
Carlotta di Lussemburgo  
Michele del Portogallo Giovanni VI di Portogallo  
 
Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna  
Maria Anna di Braganza  
Adelaide di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg Costantino di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
 
Agnese di Hohenlohe-Langenburg  
 

Onorificenze modifica

Stendardo di Giovanni di Lussemburgo
 

Onorificenze lussemburghesi modifica

— 12 novembre 1964 - 7 novembre 2000, poi Cavaliere
— 12 novembre 1964 - 7 novembre 2000, poi Cavaliere di gran croce
— 12 novembre 1964 - 7 novembre 2000, poi Cavaliere di gran croce
— 12 novembre 1964 - 7 novembre 2000, poi Cavaliere di gran croce

Onorificenze straniere statali modifica

— [senza fonte]

Onorificenze non nazionali modifica

Altri riconoscimenti modifica

Titoli e gradi militari stranieri modifica

Note modifica

  1. ^ (FR) Casa del Granduca, La Famille grand-ducale. S.A.R. le Grand-Duc Jean, su monarchie.lu. URL consultato il 16 agosto 2021, paragrafo Sous les armes, secondo capoverso. Il sito è anche in lussemburghese, tedesco e inglese.
  2. ^ Royalement Blog, State visit of Belgium in Luxembourg (1994), Group Photo
  3. ^ a b c d e f g h i (FR) Casa del Granduca, La Famille grand-ducale. S.A.R. le Grand-Duc Jean, su monarchie.lu. URL consultato il 16 agosto 2021, paragrafo Fin des hostilités, settimo capoverso. Il sito è anche in lussemburghese, tedesco e inglese.
  4. ^ Badraie Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  5. ^ Badraie Archiviato il 14 ottobre 2014 in Internet Archive.
  6. ^ Icelandese Presidency Website Archiviato il 3 giugno 2013 in Internet Archive., Jean; stórhertogi; Lúxemborg; 9-6-1986; Stórkross með keðju (=Giovanni, Granduca, Lussemburgo, 9 giugno 1986, Gran croce con collare).
  7. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  8. ^ HL Deb, British honours and orders of Chivalry held by overseas heads of state, in Hansard, vol. 505, 14 marzo 1999. URL consultato il 18 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2021).
  9. ^ Con il Papa Giovanni Paolo I
  10. ^ Con il Papa Paolo VI
  11. ^ Bollettino Ufficiale di Stato
  12. ^ Bollettino Ufficiale di Stato
  13. ^ Gettyimages
  14. ^ a b c (FR) Casa del Granduca, La Famille grand-ducale. S.A.R. le Grand-Duc Jean, su monarchie.lu. URL consultato il 17 agosto 2021, paragrafo Durant les 36 ans de son règne, le Grand-Duc Jean accomplit son rôle de Chef d’État avec dévouement, secondo capoverso. Il sito è anche in lussemburghese, tedesco e inglese.
  15. ^ (FR) Casa del Granduca, La Famille grand-ducale. S.A.R. le Grand-Duc Jean, su monarchie.lu. URL consultato il 17 agosto 2021, paragrafo Engagement en faveur du scoutisme. Il sito è anche in lussemburghese, tedesco e inglese.

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