Maria Anna d'Asburgo (1683-1754)
Maria Anna d'Asburgo, arciduchessa d'Austria (Linz, 7 settembre 1683 – Lisbona, 14 agosto 1754), era figlia dell'imperatore Leopoldo I e di Eleonora del Palatinato-Neuburg e divenne moglie di re Giovanni V del Portogallo.
Maria Anna Giuseppa d'Asburgo | |
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Ritratto di Maria Anna d'Asburgo, regina del Portogallo di Pompeo Batoni, Palazzo Nazionale di Ajuda | |
Regina consorte di Portogallo e dell'Algarve | |
In carica | 27 ottobre 1708 – 31 luglio 1750 |
Predecessore | Maria Sofia del Palatinato-Neuburg |
Successore | Marianna Vittoria di Spagna |
Altri titoli | Arciduchessa d'Austria |
Nascita | Linz, 7 settembre 1683 |
Morte | Palácio Nacional de Belém, Lisbona[1], 14 agosto 1754 |
Luogo di sepoltura | Monastero di São Vicente de Fora |
Casa reale | Asburgo per nascita Braganza per matrimonio |
Padre | Leopoldo I, imperatore del Sacro Romano Impero |
Madre | Eleonora del Palatinato-Neuburg |
Consorte | Giovanni V del Portogallo |
Figli | Barbara Pietro Giuseppe Carlo Pietro Alessandro Francesco |
Religione | Cattolicesimo |
Firma |
Biografia modifica
Infanzia modifica
Nato Maria Anna Josepha, era una figlia di imperatore Leopoldo I e Eleonora Maddalena di Neuburg. Maria Anna era la sorella degli imperatori Giuseppe I e Carlo VI, quindi, zia dell'imperatrice Maria Teresa.
Matrimonio modifica
Il 27 ottobre 1708 sposò Giovanni V del Portogallo per suggellare l'alleanza tra i due paesi contro i Borbone in Francia e Spagna durante la Guerra di Successione Spagnola.
Reggenza modifica
Nel 1742 Giovanni V venne colpito da un ictus, che lo lasciò parzialmente paralizzato e non più capace di occuparsi degli affari di Stato: la regina Maria Anna assunse quindi la reggenza per il figlio maggiore Giuseppe, che assunse i pieni poteri alla morte del padre, il 31 luglio 1750. Una volta che fu a capo della sua famiglia, Maria Anna riformò la sua corte e le sue usanze per seguire le tradizioni e le usanze delle tradizionali regine del Portogallo[2]. La sua più grande influenza sulla corte, e la nobiltà portoghese nel suo complesso, fu l'aumento della segregazione tra uomini e donne, così come tra servi e padroni. Come Giovanni, Maria Anna aveva un gusto esuberante, e questo si mostrò molto bene nelle sue famose feste. Spesso duravano diversi giorni, invitando la nobiltà di tutto il paese e spesso in concomitanza con una festa santa, anche se la religione giocava una piccola parte nelle sue feste[3].
Morte modifica
Alla sua morte, avvenuta quattro anni più tardi, Maria Anna venne sepolta nella chiesa dei carmelitani scalzi tedeschi di Lisbona, ma il suo cuore venne portato dal suo confessore a Vienna e posto in un'urna disegnata dallo scultore Balthasar Ferdinand Moll nella Cappella di Leopoldo della Cripta Imperiale.
Discendenza modifica
Giovanni e Maria Anna ebbero sei figli:
- Barbara (4 dicembre 1711–27 agosto 1758), sposò Ferdinando VI di Spagna;
- Pietro (19 ottobre 1712–29 ottobre 1714);
- Giuseppe (6 giugno 1714–24 febbraio 1777);
- Carlo (2 maggio 1716–29 marzo 1736);
- Pietro (5 luglio 1717–25 maggio 1786), sposò Maria I del Portogallo;
- Alessandro Francesco (24 settembre 1718–12 agosto 1728).
Ascendenza modifica
Note modifica
- ^ (PT) Teresa Vale e Carlos Gomes, Palácio Nacional de Belém, su SIPA (a cura di), monumentos.pt, Lisbon, Portugal, SIPA – Sistema de Informação para o Património Arquitectónico, 1994. URL consultato il 18 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2011).
- ^ Nizza da Silva, p. 33.
- ^ Nizza da Silva, p. 34.
Bibliografia modifica
- (DE) Constantin Wurzbach, Biographisches Lexikon des Kaisertums Österreich, Vienna, 1861, Vol. VII, p. 26 (versione online)
- Giuseppina Raggi, The Queen of Portugal Maria Anna of Austria and the Royal Opera Theaters by Giovanni Carlo Sicinio Galli Bibiena, in Music in Art: International Journal for Music Iconography, vol. 42, 1–2, 2017, pp. 121–140, ISSN 1522-7464 .
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maria Anna d'Asburgo
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22949505 · ISNI (EN) 0000 0001 2124 1020 · CERL cnp00895944 · LCCN (EN) n86114174 · GND (DE) 119360691 · WorldCat Identities (EN) lccn-n86114174 |
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