Albero genealogico degli Hohenstaufen

Voce principale: Hohenstaufen.

L'albero genealogico degli Hohenstaufen contiene i membri della dinastia Hohenstaufen. Tuttavia non esiste attualmente una genealogia moderna e affidabile della dinastia degli Hohenstaufen. La sua definitiva sistemazione rimane un urgente oggetto di ricerca[1].

Fino al ducato modifica

 Federico
*? †?
 
 
 Federico di Büren
*~1020ante 1053
Ildegarda di Egisheim
*1024~10351094 o 1095
 
      
Ludovico[2]
*? †1103?
Adelaide
fl. 1094
Ottone
*? †1100
Federico I
*~10501105
Agnese di Waiblingen
*1072~10731143
Corrado/Kuno
fl. 1094
Walther
fl. 1094
 
 
  

Dal ducato al titolo imperiale modifica

  
Origini
 
 
 Federico I
*~10501105
Agnese di Waiblingen
*1072~10731143
 
   
 Federico II
*10901147
⚭ (I) Giuditta[3]
*~11001130~1131
⚭ (II) Agnese di Saarbrücken
*? †?
 Corrado III
*~10931152
Fides [Gertrude][4]
fl. 1136-1182
⚭ Ermanno di Stahleck[5]
*? †1156
  
       
(I) Federico I Barbarossa
*~11221190
⚭ (I) Adelaide di Vohburg
*~11271184~1190
⚭ (II) Beatrice di Borgogna
*~11461184
(I) Berta [Giuditta]
*1123~11301194~1195
Mattia I di Lorena
*~11191176
(II) Giuditta [Jutta]
*? †1191
Ludovico II di Turingia
*? †1172
(II) Corrado
*1134~361195
⚭ Irmengarda di Henneberg
*? †1197
(II) Liutgarda
*? † post? 1155
Enrico Berengario
*11371150
Federico IV
*11441167
  
  
 
 Agnese
*~11761204

La famiglia imperiale modifica

  - Dal ducato al titolo imperiale
Federico Barbarossa - *~11221190
⚭ (I) Adelaide di Vohburg - *~11271184~1190
⚭ (II) Beatrice di Borgogna - *~11461184
(II) Beatrice[6] - *1160~1162ante 1174
(II) Federico V - *11641170
(II) Enrico VI - *11651197
Costanza d'Altavilla *11541198
Federico II - *11941250
⚭ (I) Costanza d'Aragona *11791222
⚭ (II) Isabella di Brienne *12121228
⚭ (III) Bianca Lancia *? †1233~1234
⚭ (IV) Isabella d'Inghilterra *12141241
(I) Enrico VII - *12111242
Margherita d'Austria *? †1267
Enrico - *? †1242~1245
Federico - *? †1251
(II) una figlia - *12261227
(II) Corrado IV - *12281254
Elisabetta di Baviera *12271273
Corrado (Corradino) - *12521268
Corradino[16] - *1252? †1269
(III) Costanza [Anna] - *1230~12321307
Giovanni III Vatatze *? †1254
(III) Manfredi - * 12321266
Beatrice di Savoia *? † ante 1258
Elena Ducas *12421271
(I) Costanza II - *12491302
Pietro III d'Aragona *12391285
(II) Beatrice - *12661307
Manfredo IV di Saluzzo[17] *12621340
(II) Federico - *? † post 2.VI.1312
(II) Enrico[18] - *1262? †1318
(II) Enzo - *? † ante 1301
(II) Flordelis - *? † post 27.II.1297
Beatrice[12] - fl. 1284
⚭ Ranieri della Gherardesca[19] *? †1325
(III) Violante - * ante 12331264
Riccardo Sanseverino *? †1265
(IV) Margherita - *12371270
Alberto II di Meißen *? †1315
Carlotus[10] - *12381253~1254
Federico? - *1239~1240giovane
un figlio - *1241 †?
Federico di Pettorano[11] - *? †?
Enzo - *? †1272
⚭ (I) Adelasia di Torres *12071259
⚭ (II) ?
(II) Adelaide - *? † post 1301
⚭ (I) ?
⚭ (II) Reinaldo di Urslingen *? †1300~1301
Elena[20] - *?1235post 1272
⚭ Guelfo della Gherardesca[21] *? †1295
Maddalena[12] - *? † post 7.III.1272
Costanza[12] - *? † post 7.III.1272
Enrico[8] - *? † post 10.V.1305
Caterina da Marano[12] - *? † post 1272
⚭ (I) ?
⚭ (II) Giacomo Del Carretto *? †1268
Federico di Antiochia[13] - *? †1256
⚭ Margherita di Poli[14] *? † post 1246~1249
Corrado di Antiochia - *? † post 1301
⚭ Beatrice Lancia *? † post 1268[22]
Federico[23] - *? † 22.VII.1305
Corrado - *? † post 1320?
Bartolomeo[24] - *? †1311
Francesco[25] - *? †1320
Costanza [Antiochetta] - *~12701304
Bartolomeo I della Scala *? †1304
Imperatrice - *? †?
Federico della Scala *? †1349?
Giovanna - *? †1351
Cangrande I della Scala *? †1329
Corrado - *? † post 1300
Filippa[18] - *? † ante 27.X.1273
⚭ Manfredo II di Maletta *? † post 1282
Selvaggia - *? †1244
Ezzelino III da Romano *? †1259
Riccardo - *? †1249
Biancofiore[12][15] - *? †1279
Margherita[12] - *? †1297~1298
Tommaso II d'Aquino *? †1279
Gerardo[8] - *? † ante 1255
(II) Federico VI - *11671191
(II) una figlia - *1168? †1184
(II) Ottone I di Borgogna - *11701200
Margherita di Blois *11701230
Giovanna[7] - *? †1205~1206
Beatrice II - *? †1231
Ottone II di Borgogna *? †1234
Ugo[8] - fl.? 1203
(II) Corrado II - *11721196
(II) Rainaldo[6] - *1173? †giovane
(II) Guglielmo[6] - *1176? †giovane
(II) Filippo - *11771208
Irene Angela *11811208
Maria - *1196ante 1235
Enrico II di Brabante *? †1248
Rainaldo[6] - *? †giovane
Beatrice - *11981212
Ottone IV di Brunswick *? †1218
Cunegonda - *12021248
Venceslao I di Boemia *? †1253
Beatrice [Elisabetta] - *12051235
Ferdinando III di Castiglia *? †1252
Federico?[6] - *1206giovane
Beatrice[9][6] - *? †1208
(II) Agnese - *? †1184

Lineee agnatizie modifica

  
Dal ducato al titolo imperiale
 
 
  
Federico I
Imperatore
dei Romani

*~11221190
 
        
 Federico V
*11641170
 
Enrico VI
Imperatore
dei Romani

*11651197
Federico VI
*11671191
Ottone I
*11701200
Corrado II
*11721196
Rainaldo
*1173? †?
Guglielmo
*1176? †?
Filippo
*11771208
   
    
  
Federico II
Imperatore
dei Romani

*11941250
 Ugo[8]
fl.? 1203
 Rainaldo
*? †?
Federico?
*1206 †?
 
           
  
Enrico VII
Re di Germania
*12111242
  
Corrado IV
Re dei Romani
*12281254
  
Manfredi
Re di sicilia
* 12321266
Carlotus
*12381253?
Federico?
*1239~1240 †?
un figlio
*1241 †?
Federico
*1213post 1240
Enzo
*? †1272
Federico
*? †1256
Riccardo
*? †1249
Gerardo
*? † ante 1255
     
         
Enrico
*? †1242~1245
Federico
*? †1251
Corrado
*12521268
Corradino
*1252? †1269
(II) Federico
*? † post 1312
(II) Enrico
*1262? †1318
(II) Enzo
*? † ante 1301
 Enrico
*? †1305
Corrado
*? † post 1301
 
    
 Corrado
*? † post 1300
Bartolomeo
*? †1311
Federico
*? † 1305
Francesco
*? †1320
 
 
 Corrado
*? † post 1320?

Falsi Hohenstaufen modifica

Storia della ricerca modifica

Nel 1977 lo storico Hansmartin Decker-Hauff pubblicò un ampio elenco dei membri della dinastia Hohenstaufen nel volume III della documentazione in quattro volumi della mostra Staufen a Stoccarda in occasione del 25º anniversario dello Land del Baden-Wuerttemberg[26]. Questo elenco conteneva anche numerose persone che non erano precedentemente note alla ricerca come membri della famiglia. Egli fece riferimento come fonti a un Epitaphienbüchlein (libro di epitaffi) precedentemente sconosciuto e ad estratti dal Libro rosso dell'abbazia di Lorch, che era stato bruciato durante la guerra.

Tuttavia queste fonti non furono mai pubblicate e non facevano parte del patrimonio di Decker-Hauff. Gli storici Klaus Graf e Gerhard Lubich hanno dimostrato negli anni '90 che gli estratti citati non potevano essere trovati nei resti del Libro rosso, ora restaurato[27]. Neanche l'Epitaphienbüchlein non venne mai trovato da nessuna parte. Lo storico Tobias Weller ha affermato nel 2004 che alcuni dei collegamenti matrimoniali Staufer asseriti da Decker-Hauff molto probabilmente non sono mai esistiti[28][29][30]. Alcuni dei discendenti rivendicati da questi presunti matrimoni sono persone storiche e documentate, ma non membri della dinastia Staufen.

Persone indicate erroneamente come Hohenstaufen (selezione) modifica

  • presunti discendenti del duca Federico I di Svevia[33];
    • Heilika († probabilmente dopo il 1110, sepolta nel monastero di Ensdorf) ⚭ Federico III di Lengenfeld († 3 aprile 1119), sepolto a Ensdorf;
    • Bertrada (Berta) (intorno al 1088/89 - † dopo il 1120/prima del 1142) ⚭ 1 Adalberto di Ravenstein, conte di Elchingen e Irrenberg ⚭ 2 conte Enrico di Aichelberg;
    • Ildegarda;
    • Giselhildis (Gisela);
    • Enrico († prima del 1102);
    • Beatrice, fondatrice del monastero di Michaelstein nel 1146;
    • Cunegonda (Kunizza) ⚭ duca Enrico;
    • Sofia ⚭ conte Adalberto.
  • presunti discendenti di Corrado III con una certa nobile Gerberga, non menzionata nei documenti[34]:
    • Sofia († dopo il 1135/1140) (esistenza incerta) ⚭ Corrado di Pfitzingen (attestato nel 1136/1141);
    • Leopoldo (esistenza incerta);
    • Costantino di Lochgarten, fondò il monastero di Lochgarten nel 1144;
    • Giselberto di Höttingen, fratello e co-fondatore del monastero di Lochgarten nel 1144. Egli ebbe una presunta figlia;
      • Petrissa († dopo il 1165), Zensualin dell'abbazia di Lorch ⚭ Adeldegen, ministeriale episcopale di Bamberga.
    • Ludmilla di Langenberg (esistenza incerta) ⚭ sposò un uomo dal nome sconosciuto di Vellberg.
  • presunta prima moglie di Corrado di Hohenstaufen, dal nome sconosciuto di Sponheim († 1159/60). I discendenti di questa prima moglie e presunti discendenti dell'attuale e unica moglie Irmengarda di Henneberg († 1197)[35]:
    • (I) Goffredo di Hohenstaufen († probabilmente 1187/1188) ⚭ Agnese, che si sposò una seconda volta nel 1188;
      • Federico di Hohenstaufen;
      • Agnese († prima del 10 marzo 1232) ⚭ Rodolfo II d'Asburgo.
    • (II) Federico († 3 settembre, prima del 1189);
    • (II) Corrado († probabilmente 1186), sepolto nel monastero di Schönau.

Note modifica

  1. ^ Tobias Weller, 2004, p. 226.
  2. ^ In tedesco Ludwig. Viene indicato come conte palatino di Svevia nel 1103 e co-fondatore di St.Fides a Schlettstadt.
  3. ^ Appartenente alla casa dei Welfen.
  4. ^ Donò al monastero di San Teodoro a Bamberga.
  5. ^ Conte di Bildhausen, Höchstadt e Stahleck, dal 1142/1143 conte palatino di Lorena.
  6. ^ a b c d e f Sepoltura avvenuta presso l'abbazia di Lorch.
  7. ^ Forse fu sepolta a St. Etienne a Besançon.
  8. ^ a b c d Figlio illegittimo, madre sconosciuta.
  9. ^ Nata postuma.
  10. ^ Dal 1242 rinominato Enrico.
  11. ^ Figlio illegittimo, la madre era la figlia di un conte siciliano, fuggì in Spagna con moglie e figli.
  12. ^ a b c d e f Figlia illegittima, madre sconosciuta.
  13. ^ Figlio illegittimo, figlio di Maria (Matilde) di Antiochia.
  14. ^ Nipote di papa Innocenzo III
  15. ^ Fu suora domenicana a Montargis, e venne sepolta in quello stesso luogo.
  16. ^ Figlio illegittimo. Morì impiccato assieme alla madre, di nome sconosciuto.
  17. ^ Dal 1279 marchese di Saluzzo.
  18. ^ a b Decesso avvenuto in prigionia.
  19. ^ Conte di Donoratico.
  20. ^ Figlia illegittima, figlia di Frasca.
  21. ^ Conte di Donoratico e figlio di Ugolino della Gherardesca.
  22. ^ Figlia del margravio Galvano Lancia.
  23. ^ Morto a Palermo.
  24. ^ arcivescovo di Palermo dal 1305. Morì nella stessa città.
  25. ^ arcivescovo di Palermo dal 1311. Morì nella stessa città.
  26. ^ Hansmartin Decker-Hauff, pp. 339–374.
  27. ^ Klaus Graf, Staufer-Überlieferungen aus Kloster Lorch, in Sönke Lorenz, Ulrich Schmidt (a cura di), Von Schwaben bis Jerusalem. Facetten staufischer Geschichte. Sigmaringen, 1995, pp. 209–240 (online);
  28. ^ Tobias Weller, 2004, pp. 29–34, 211–220; Tobias Weller, 2005, pp. 56–63.
  29. ^ Vgl. Stephan Molitor: Zur südwestdeutschen Adelsforschung, in Sönke Lorenz, Stephan Molitor (a cura di), Herrschaft und Legitimation. Hochmittelalterlicher Adel in Südwestdeutschland. Erstes Symposion „Adel, Ritter, Ritterschaft vom Hochmittelalter bis zum Modernen Verfassungsstaat“ (21./22. Mai 1998, Schloss Weitenburg). Leinfelden-Echterdingen, 2002, p. 9 sgg. vedi anche RI IV,1,2 n. 4, in: Regesta Imperii Online.
  30. ^ Klaus Graf, Der Mythos der Staufer – Eine schwäbische Königsdynastie wird erinnert und instrumentalisiert, in Schwäbische Heimat 61 (2010), pp. 296–306. Kap. VII. Die Quellenfälschung im Stauferkatalog. (Erweiterte Online-Fassung).
  31. ^ I nomi degli antenati Hohenstaufen sono menzionati nella Tabula consanguinitatis di Wibaldo di Stavelot. Questa tavola genealogica inizia con Federico (trisnonno del Barbarossa). Le fonti non indicano che egli abbia avuto a sua volta un padre di nome Federico, come sostenuto da Hansmartin Decker-Hauff (p. 342). Vedi anche Peter Koblank: Tabula consanguinitatis von Wibald von Stablo. su stauferstelen.net
  32. ^ Weller, 2005, p. 44.
  33. ^ Tobias Weller, 2004, pp. 197–211.
  34. ^ a b Tobias Weller, 2004, pp. 211–220.
  35. ^ Tobias Weller, 2004, pp. 220–223.

Bibliografia modifica

  • (DE) Erwin Assmann, Friedrich Barbarossas Kinder. In: Deutsches Archiv für Erforschung des Mittelalters 33, 1977.
  • L. L. Brook, F. C. Casula et al. (a cura di), Genealogie medievali di Sardegna. Cagliari-Sassari, 1984.
  • (DE) Heinz Bühler, Schwäbische Pfalzgrafen, frühe Staufer und ihre Sippengenossen in Jahrbuch des historischen Vereins Dillingen LXXVI, 1975
  • (DE) Heinz Bühler, Zur Geschichte der frühen Staufer, Herkunft und sozialer Rang und unbekannte Staufer, Göppingen 1977 (Hohenstaufen. Veröffentlichungen des Geschichts- und Altertumsvereins Göppingen 10).
  • (DE) Hansmartin Decker-Hauff, Das Staufische Haus in Die Zeit der Staufer, Geschichte – Kunst – Kultur. Katalog der Ausstellung. Band III, Stuttgart, 1977.
  • (DE) Odilo Engels, Die Staufer. Stuttgart, 2005.
  • (DE) Horst Gaiser, Orta de stemmate Regali Friderici, in ZGO 140, (Neue Folge 91) 1980
  • (DE) Ruth Gerstner, Die Geschichte der lothringischen und rheinischen Pfalzgrafschaft, Bonn, 1941 (Rheinisches Archiv 40).
  • (DE) Elisabeth Grünenwald, Das älteste Lehenbuch der Grafschaft Öttingen, Öttingen, 1975.
  • (DE) Ernst Klebel, Zur Abstammung der Hohenstaufer, in ZGO 102 (Neue Folge 63), 1954.
  • (DE) Gerhard Lubich, Auf dem Weg zur „güldenen Freiheit“. Herrschaft und Raum in der Francia orientalis von der Karolinger- zur Stauferzeit, Husum, 1996.
  • (FR) Jean-Yves Mariotte, Le comté de Bourgogne sous le Hohenstaufen 1156-1208, Paris, 1963.
  • (DE) Jan Paul Niederkorn, Der Übergang des Egerlandes an die Staufer, in Zeitschrift für Bayerische Landesgeschichte 54, 1991
  • (DE) Luzian Pfleger, Die Benediktinerabtei St. Walburg im Heiligen Forst, in Archiv für Elsässische Kunstgeschichte VI, Straßburg, 1931.
  • (DE) Erwin Rücknagel, Die Ehescheidung Friedrich Barbarossas, in Kritische Beiträge zur Geschichte des Mittelalters, Festschrift für Robert Holtzmann zum 60. Geburtstag, Berlin, 1933.
  • (DE) Detlev Schwennicke, Europäische Stammtafeln, I.1 (2005)
  • (DE) Heinrich Wagner, Regesten des Zisterzienserklosters Bildhausen, Würzburg, 1987.
  • (DE) Tobias Weller, Die Heiratspolitik des deutschen Hochadels im 12. Jahrhundert. Köln, 2004, p. 226.
  • (DE) Tobias Weller, Auf dem Weg zum „staufischen Haus“. Zu Abstammung, Verwandtschaft und Konnubium der frühen Staufer, in Hubertus Seibert, Jürgen Dendorfer (a cura di), Grafen, Herzöge, Könige. Der Aufstieg der Staufer und das Reich (1079–1152), Ostfildern, 2005, pp. 41–63 (online).