Toto Cutugno
Toto Cutugno | |
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Toto Cutugno nel 1980 | |
Nazionalità | ![]() |
Genere | Pop Pop rock |
Periodo di attività musicale | 1965 – in attività |
Strumento | Voce, Chitarra, Sassofono, Pianoforte |
Etichetta | Number Two |
Gruppi | Toto e i Tati, Albatros |
Album pubblicati | 29 (1 con gli Albatros, 28 da solista) |
Studio | 19 (1 con gli Albatros, 18 da solista) |
Raccolte | 10 |
Sito ufficiale | |
Toto Cutugno, pseudonimo di Salvatore Cutugno (Tendola, 7 luglio 1943), è un cantautore, compositore, paroliere e conduttore televisivo italiano.
Con oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo, si stima sia tra gli artisti musicali italiani di maggior successo[1]. Ha raggiunto la vetta delle classifiche, sia come interprete dei propri brani, sia come produttore e autore di canzoni per altri, in particolare per Adriano Celentano, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta.
Ha partecipato, da solista, in coppia o insieme a un gruppo, a 15 edizioni del Festival di Sanremo, vincendolo una sola volta nel 1980 con Solo noi, giungendo sei volte secondo e una volta terzo; riguardo a tale manifestazione canora, ha inoltre piazzato nei primi tre posti anche alcuni brani da lui scritti per altri artisti. Nel 1990 ha vinto l'Eurovision Song Contest, secondo italiano di sempre a riuscirci, dopo Gigliola Cinquetti nel 1964[2].
BiografiaModifica
GioventùModifica
Nato a Tendola, frazione di Fosdinovo (in provincia di Massa e Carrara), ultimogenito dei quattro figli di un sottufficiale di marina originario di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) e d'una casalinga, Olga, cresce però a La Spezia, dove la sua famiglia s'era stabilita per ragioni di lavoro a pochi mesi dalla sua nascita, e che perciò considererà quale proprio luogo d'origine. Sarà il padre, suonatore di tromba, ad avvicinarlo alla musica; a nove anni suona il tamburo nella stessa banda di La Spezia in cui il padre suona la tromba. Il passaggio alla batteria, da autodidatta, avviene poco dopo. A tredici anni partecipa a un concorso regionale dove arriva terzo. Passa poi alla fisarmonica visto che non può permettersi un piano.[3]
Anni sessanta e settantaModifica
Con i gruppiModifica
Nella prima metà degli anni sessanta si cimenta con un gruppo, Toto & i Rockers; entra poi sempre come batterista nel gruppo Ghigo e i goghi in cui resterà per un anno. Forma poi nel 1965 Toto e i Tati, continuando l'attività di batterista ottenendo un contratto con la Carosello Records, con cui incideranno quattro 45 giri (tra il 1965 e il 1970) e con cui partecipa a Un disco per l'estate 1970 con il brano Questo fragile amore, di cui è anche autore della musica (come del resto di Aspetto lei, la canzone pubblicata sul lato B del 45 giri).
Dopo questa esperienza, forma gli Albatros, in cui oltre a suonare comincia a cantare. L'incontro con Vito Pallavicini, celebre paroliere di Azzurro e tanti altri successi, che crede nel talento del giovane musicista, è fondamentale. Nel 1976 gli Albatros partecipano al Festival di Sanremo 1976 con la canzone Volo AZ504 che si classifica terza e ottiene un buon successo di vendite. Lo stesso anno sono al Festivalbar con Nel cuore nei sensi ottenendo un ottimo successo, lo stesso brano viene inciso in Francia da Gérard Lenorman, che arriva ai vertici delle classifiche. Tornano al Festival di Sanremo l'anno dopo con Gran premio.
Da solistaModifica
Nel 1976, quando è ancora un componente degli Albatros, comincia la carriera solista con il 45 giri Come ieri, come oggi, come sempre/Ragazza madre, che passa inosservato. Il primo successo è dell'anno successivo, il brano Donna donna mia che diventerà la sigla del programma di Mike Bongiorno, Scommettiamo?. Lo stesso anno scrive per Adriano Celentano la canzone Soli che rimane per mesi stabile al primo posto nelle classifiche delle vendite, e altri pezzi che vengono contenuti nell'omonimo album pubblicato dal molleggiato nel 1979.
Nel 1979 incide sotto l'etichetta Carosello Records Voglio l'anima, il suo album d'esordio, contenente 11 brani, i quali vengono successivamente incisi da vari artisti, sia italiani che stranieri.
Anni ottantaModifica
Continua l'attività di autore per artisti italiani e internazionali: in Francia per Joe Dassin, Johnny Hallyday, Claude François, Hervé Vilard, Michel Sardou, Mireille Mathieu, Dalida, Sheila; in Spagna e Sudamerica per Miguel Bosé, i Chocolats, Luis Rodríguez, Luis Miguel, Christian Castro.
Sanremo 1980: il trionfoModifica
Partecipa e vince il Festival di Sanremo 1980 con Solo noi, pezzo che lo porterà ad aggiudicarsi il 2º posto in Hit parade e sarà nella Top 20 dei singoli più venduti del 1980[4]. Lo stesso anno partecipa anche al Festival di Tokyo con Francesca non sa e al Festivalbar 1980 con due brani: Innamorati, pezzo da lui eseguito che si aggiudica il quarto posto, e Olympic Games, da lui composto ma interpretato da Miguel Bosé, che vince la kermesse. Incide anche Flash, sigla dell'omonimo programma di Mike Bongiorno. Con Solo noi e Innamorati Toto inizia a scrivere anche i testi delle proprie canzoni, oltre alla musica.[3]
Il 1980 è un anno importante nella carriera di Toto. Pochi anni prima si era conclusa la collaborazione con Vito Pallavicini, autore di molti testi delle sue canzoni.
Nello stesso 1980 Toto scrive, con la collaborazione di Cristiano Minellono e di Claudia Mori, un'altra hit per Adriano Celentano dal titolo Il tempo se ne va, compresa in Un po' artista un po' no, 33 giri interamente composto da Cutugno e da Minellono. In seguito a queste floride collaborazioni escono il secondo (Innamorata, innamorato, innamorati) e il terzo album (La mia musica) di Toto Cutugno.
Il successo con L'italiano (1983)Modifica
Partecipa al Festival di Sanremo 1983 con il brano che diverrà il suo più famoso, L'italiano, ma che al festival arriverà solo al quinto posto, ma vincendo la votazione popolare (quell'anno soltanto sperimentale) del Totip. Scritta insieme a Cristiano Minellono, era stata espressamente pensata per l'interpretazione di Adriano Celentano, considerato perfetto dai due autori per quel brano. Ma Celentano rifiutò. Fu Gianni Ravera, organizzatore del Festival di Sanremo, a convincerlo a interpretarla.[5] L'italiano scala le classifiche europee (in Italia raggiunge la prima posizione e rimane nella Top 10 per settimane)[4], viene poi inciso e tradotto da vari artisti in diverse lingue, vendendo milioni di dischi.
Le varie volte a SanremoModifica
Nell'estate dello stesso anno pubblica il singolo Un'estate con te. Al Festival di Sanremo 1984 si classifica secondo con Serenata e nello stesso anno scrive per El Puma la canzone C'est Venice. Al Festival di Sanremo 1985 è sempre secondo come autore della canzone di Luis Miguel Noi ragazzi di oggi e in estate pubblica il singolo Mi piacerebbe (andare al mare al lunedì), che presenterà al Festivalbar. Segue l'uscita del long playing Per amore o per gioco, prodotto dalla Baby Records.
Si ripresenta al Festival di Sanremo 1986 con Azzurra malinconia, e ottiene un quarto posto, il piazzamento più basso legato alle giurie popolari del Totip. Al Festival di Sanremo 1987 si classifica nuovamente secondo con Figli e scrive altri tre brani, Io amo (per Fausto Leali), Il sognatore (per Peppino Di Capri, firmato con altri autori) e Canzone d'amore (per i Ricchi e Poveri, collaborando con Dario Farina). Lo stesso anno comincia a lavorare a Domenica In di cui scrive la sigla Una domenica italiana, cantata con Cristina D'Avena, Vincenzo Draghi e i Piccoli Cantori di Milano, dove figura tra gli autori il suo fido collaboratore Cristiano "Popi" Minellono. In primavera pubblica con ottimi riscontri l'album Mediterraneo per la EMI Italiana. Uno dei brani contenuti nel disco, Napoli, eseguito in coppia con Fausto Leali, gareggia a Un disco per l'estate.
Nei due anni successivi a Sanremo si classifica nuovamente secondo, nel 1988 (dietro a Massimo Ranieri) con Emozioni e scrive altre due canzoni, Io per le strade di quartiere (per Franco Califano) e Per noi (per Fiordaliso), nel 1989 (dietro alla coppia Fausto Leali e Anna Oxa) con Le mamme, e scrive altre due canzoni Se non avessi te (per Fiordaliso) e La fine del mondo (per Gigi Sabani).
Anni novantaModifica
Dal 1989 al 1992 conduce in RAI la trasmissione Piacere Raiuno di cui interpreta anche la sigla con gli stessi coristi.
Risale sul palco del Festival di Sanremo anche nel 1990, che in quest'anno torna alle giurie demoscopiche, riposizionandosi secondo (dietro solamente ai Pooh), con Gli amori il cui abbinamento internazionale previsto per quella edizione lo vede in coppia con Ray Charles, il quale riceverà un'accoglienza trionfale dal pubblico presente quell'anno al Palafiori. La canzone farà poi parte nel 2004 della colonna sonora del film Non ti muovere, in una scena canticchiata da Penélope Cruz in auto con Sergio Castellitto mentre attraversano il Molise. In autunno pubblica una raccolta di sigle televisive e canzoni sanremesi dal titolo Toto Cutugno: successi in TV.
La vittoria a l'Eurovision Song Contest (1990)Modifica
Dopo i quattro secondi posti sanremesi come cantante (più uno come paroliere), Cutugno ottenne una rivincita vincendo l'Eurovision Song Contest 1990 a Zagabria con Insieme: 1992 (secondo trionfo per l'Italia);[6] è il primo cantante in assoluto che è anche paroliere e compositore della canzone vincente. L'anno dopo presenta la manifestazione in coppia con Gigliola Cinquetti a Roma.
Sempre nel 1991 pubblica Non è facile essere uomini e conduce con Raffaella Carrà e Fabrizio Frizzi la trasmissione televisiva della Rai La vela d'oro. Nell'estate 1992 Cutugno e Giorgio Faletti sono i conduttori del programma Rai Stasera mi butto... e tre! e in autunno è al timone di Domenica in. Nel 1994 scrive una canzone dal titolo Se mi ami che Claudia Mori presenta al Festival di Sanremo di quell'anno.
Torna a Sanremo nel 1995 con Voglio andare a vivere in campagna, che ottiene il suo risultato più basso dalle giurie dislocate nelle varie sedi RAI, diciassettesimo su venti partecipanti della sezione Campioni.[7] Al Festival di Sanremo 1997 invece canta Faccia pulita. Per alcune stagioni, a partire dal 1998, conduce I fatti vostri su Raidue.
Anni 2000 e 2010Modifica
Nel 2002 ha un grande successo in Francia con Il treno va. Nel 2004 è ospite al Festival di Sanremo nella serata "Revival", mentre l'anno seguente ritorna al Festival ma partecipando alla gara al fianco di Annalisa Minetti con Come noi nessuno al mondo, canzone che si classifica al secondo posto, la sesta volta nella sua carriera. Dopo Sanremo, Toto riprende i suoi tour al di fuori dell'Italia riservando molte serate ai diversi paesi dell'Est in cui la sua voce e le sue melodie diventano ambasciatrici della cultura musicale italiana nel mondo.
La malattia e il ritornoModifica
Nel gennaio del 2007 il cantautore ha scoperto di avere un tumore alla prostata. Ha quindi subito un'operazione e svolto la successiva terapia che si è conclusa nell'agosto dello stesso anno. Nel 2008 l'amico Pippo Baudo gli ha offerto la possibilità di tornare al Festival di Sanremo 2008 con il brano Un falco chiuso in gabbia, piazzatosi al quarto posto.[8]
Ha partecipato al Festival di Sanremo 2010 con il singolo Aeroplani. Durante la serata dedicata ai duetti, è stato accompagnato da Belén Rodríguez. Il brano viene eliminato dalla finale. Subito dopo esce la raccolta antologica I miei Sanremo. Il 30 novembre 2010 pubblica una raccolta di brani rari intitolata Ritratto.
Nel 2011 è chiamato a Sanremo dal cantautore Tricarico, per cantare assieme L'italiano nella serata dei duetti. Nel dicembre dello stesso anno ha confermato la sua popolarità mondiale visitando i Paesi Baltici, nei quali la stampa locale lo ha accolto come The Italian Legend[9]. Successo ripetuto con un concerto tenutosi a Vilnius il 23 dicembre 2011, molto apprezzato dalla critica.
Il 12 febbraio 2013 ha partecipato come ospite alla prima serata del Festival di Sanremo, condotto da Fabio Fazio. Dopo aver ricevuto un premio speciale alla carriera da parte del calciatore Angelo Ogbonna, ha cantato insieme al Coro dell'Armata Rossa la sua L'italiano e Nel blu dipinto di blu come omaggio all'amico Domenico Modugno.
Nel 2015 il cantante apre la sua pagina Facebook ufficiale, e realizza il primo video, una versione in lingua cinese de L'italiano per promuovere il programma di Real Time Italiani made in China.
Il 29 aprile 2016 è in vendita in esclusiva su iTunes Le nostre mani, brano benefico scritto da Toto Cutugno, Christian Moretti, Gianni Pescini, e da lui interpretato con Al Bano, Fausto Leali e la partecipazione del "Minicoro Monterosso" di Bergamo. L'intero ricavato della vendita della canzone viene devoluto a favore del programma "End Polio Now", istituito dall'organizzazione "Rotary International" in modo tale da consentire l'acquisto di vaccini per i bambini di tutto il mondo[10]. Nel 2016 torna a scrivere per Adriano Celentano: compone Ti lascio amore, brano interpretato in duetto dal molleggiato e da Mina ed inserito nell'album Le migliori.
Il 30 giugno 2018 a Seraing in Belgio annulla un concerto per un malore avvenuto a causa del caldo eccessivo[11]. Ricoverato all'ospedale di Liegi, dopo pochi giorni sarà lui stesso a rassicurare i fan circa le condizioni di salute in graduale miglioramento[12].
Dal 19 gennaio al 2 marzo 2019 è tra i giudici della seconda edizione di Ora o mai più.
Il 15 marzo 2019 un gruppo di deputati ucraini, fra cui Viktor Romanyuk, ha fatto sapere di volere precludere l'ingresso nel loro paese all'artista italiano, avviando ufficiale richiesta a Vasily Gritsak, capo del SBU (Sluzhba Bezpeky Ukrayiny), i Servizi segreti dell'Ucraina[13].
Partecipazioni al Festival di SanremoModifica
Con gli AlbatrosModifica
- 1976: Volo AZ 504 - 3º posto
- 1977: Gran premio - Finalista
Da solistaModifica
- 1980: Solo noi (Autore: Toto Cutugno) - 1º posto
- 1983: L'italiano (Autori: Cristiano Minellono e Toto Cutugno) - 5º posto
- 1984: Serenata (Autori: Vito Pallavicini e Toto Cutugno) - 2º posto
- 1986: Azzurra malinconia (Autore: Toto Cutugno) - 4º posto
- 1987: Figli (Autore: Toto Cutugno) - 2º posto
- 1988: Emozioni (Autore: Toto Cutugno) - 2º posto
- 1989: Le mamme (Autori: Stefano Borgia e Toto Cutugno) - 2º posto
- 1990: Gli amori (Autori: Fabrizio Berlincioni, Toto Cutugno e Depsa) (abbinamento fuori concorso con Ray Charles) - 2º posto
- 1995: Voglio andare a vivere in campagna (Autore: Toto Cutugno) - 17º posto
- 1997: Faccia pulita (Autore: Toto Cutugno) - 17ºposto
- 2005: Come noi nessuno al mondo (con Annalisa Minetti) (Autore: Toto Cutugno) - 2º posto. Il brano vince, inoltre, la categoria "Classic". Nella serata dei duetti il brano è riproposto anche con Rita Pavone.
- 2008: Un falco chiuso in gabbia (Autori: Davide De Marinis e Toto Cutugno) - 4º posto. Nella serata dei duetti il brano è riproposto con Annalisa Minetti.
- 2010: Aeroplani (Autori: Sergio Iodice Claudio Romano e Toto Cutugno) - Non finalista. Nella serata dei duetti il brano è riproposto con Belén Rodríguez.
- Inoltre, partecipa fuori gara nelle seguenti edizioni:
- 2004: Salirò di Daniele Silvestri - Ospite nella serata '"Revival".
- 2011: L'italiano - Ospite nella serata dei duetti, è chiamato ad affiancare il cantante in gara Tricarico.
- 2013: L'italiano e Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno - Ospite con il Coro dell'Armata Rossa.
Altre partecipazioni canoreModifica
Con Toto & i TatiModifica
- 1970 – Un disco per l'estate – Questo fragile amore
Con gli AlbatrosModifica
- 1976 – Festivalbar – Dietro l'amore
Da solistaModifica
- 1979 – Festivalbar – Voglio l'anima
- 1980 – Festivalbar – Innamorati - 4º posto
- 1980 – Saint Vincent Estate – Innamorati
- 1980 – Yamaha Song International di Tokyo – Francesca non sa - 1º posto
- 1981 – Mostra internazionale di musica leggera – La mia musica
- 1983 – Una canzone per le vostre vacanze – Un'estate con te (ospite)
- 1985 – Festivalbar – Mi piacerebbe (andare al mare al lunedì)
- 1986 – Saint Vincent Estate – Buonanotte e Che sarà dei Ricchi e Poveri (ospite)
- 1987 – Saint Vincent Estate '87 – Napoli
- 1990 – Mostra internazionale di musica leggera – Gli amori
- 1990 – Eurovision Song Contest di Zagabria – Insieme: 1992 - 1º posto
- 1990 – Un disco per l'estate – Insieme: 1992
- 1990 – Vota la voce – Insieme: 1992
DiscografiaModifica
- Album in studio
- 1976 – Come ieri, come oggi, come sempre
- 1980 – Voglio l'anima
- 1980 – Canta en español
- 1981 – Innamorata, innamorato, innamorati
- 1982 – Enamorados
- 1982 – La mia musica
- 1983 – El cielo es mas azul
- 1985 – Per amore o per gioco
- 1986 – Azzurra malinconia
- 1987 – Mediterraneo
- 1990 – Toto Cutugno: successi in TV
- 1990 – Toto Cutugno
- 1991 – Non è facile essere uomini
- 1994 – Se mi ami (Mediterraneo)
- 1995 – Voglio andare a vivere in campagna
- 1997 – Canzoni nascoste
- 2000 – Star profile
- 2002 – Il treno va...
- 2005 – Come noi nessuno al mondo
- 2006 – Cantando
- 2008 – Un falco chiuso in gabbia
- Raccolte
- 1983 – L'italiano
- 1989 – Solo noi
- 1990 – The Very Best of
- 1990 – Insieme: 1992
- 1996 – Best
- 2002 – L'italiano - The Very Best of Toto Cutugno
- 2005 – Greatest Hits
- 2005 – Il mondo di Toto Cutugno
- 2010 – I miei Sanremo
- 2010 – Ritratto
- Singoli
- 1966 – La ragazza della spiaggia/Un momento e poi
- 1966 – La ragazza della spiaggia/Il rimpianto
- 1970 – Questo fragile amore/Aspetto lei
- 1970 – Montego bay/Incubo d'amore
- 1976 – Come ieri, come oggi, come sempre/Ragazza madre
- 1976 – Come ieri, come oggi, come sempre/Dietro l'amore
- 1977 – Guappati guappatu/Guappati guappatu
- 1978 – Donna donna mia/Una serata come tante
- 1978 – Fly/Son of...
- 1979 – Voglio l'anima/'Na parola
- 1980 – Solo noi/Liberi
- 1980 – Solo noi/Metamorfosi
- 1980 – Innamorati/Aiò aiò Polinesia
- 1980 – Flash/Francesca non sa
- 1981 – La mia musica/Punto e virgola
- 1983 – L'italiano/Sarà
- 1983 – Un'estate con te/Non è lontano il cielo
- 1984 – Serenata/Serenata (strumentale)
- 1985 – Mi piacerebbe (andare al mare al lunedì)/Come mai
- 1986 – Azzurra malinconia/Vivo
- 1986 – Buonanotte/Anna
- 1987 – Figli/Amico del cuore
- 1987 – Una domenica italiana/Una domenica italiana (con i Piccoli Cantori)
- 1988 – Emozioni/Emozioni (strumentale)
- 1989 – Le mamme/Strana gelosia
- 1990 – Gli amori/Strana gelosia
- 1990 – Insieme: 1992/Insieme: 1992 (instrumental)
- 1992 – Che sera/Che donna (che donna, che donna, che donna, Dio che donna che sei)
TelevisioneModifica
- Domenica in (Rai 1, 1987-1988, 1992-1993)
- Sanremo nel mondo (Rai 1, 1990)
- Piacere Raiuno (Rai 1, 1989-1992)
- Tombola!!! - Speciale Piacere Raiuno (Rai 1, 1990)
- La vela d'oro (Rai 1, 1990)
- Eurovision Song Contest (Rai 1, 1991)
- 1, 2, 3 Buon Anno! (Rai 1, Rai 2, Rai 3, 1991-1992)
- Stasera mi butto e... tre! (Rai 2, 1992)
- Sanremo dei piccoli (Rai 1, 1993)
- Toto Festival (Rete 4, 1994)
- Sei forte (Telemontecarlo, 1996)
- I fatti vostri (Rai 2, 1998-2000)
- Telethon (Rai 2, 1998-2000)
- Sanremo Estate (Rai 1, 2004)
- Festival di Castrocaro (Rai 1, 2004)
- Ora o mai più (Rai 1, 2019) Maestro'
FilmografiaModifica
- Al bar dello sport (1983), autore della colonna sonora
Canzoni scritte per altri artisti (parziale)Modifica
Anno | Titolo | Autori del testo | Autori della musica | Interprete |
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1970 | Ahi! Che male che mi fai | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | I Ragazzi della Via Gluck e Paolo Mengoli |
1977 | Western | Toto Cutugno | Toto Cutugno | Gigliola Cinquetti |
1977 | You and me | Vito Pallavicini e Gianluigi Guarnieri | Toto Cutugno e Vasseur | Marcella Bella |
1977 | Le soleil est amoreux | Vito Pallavicini e Gianluigi Guarnieri | Toto Cutugno e P. Delanoe | Petula Clark |
1979 | Metamorfosi | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Marina Fabbri |
1979 | Amore stop | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Marina Fabbri |
1979 | Soli | Cristiano Minellono e Miki Del Prete | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1979 | Amore no | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1979 | Non è | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1979 | Giorno per giorno | Cristiano Minellono e Domenico Modugno | Toto Cutugno | Domenico Modugno |
1980 | Olympic games | Miguel Bosé | Toto Cutugno | Miguel Bosé |
1980 | Triangle | Miguel Bosé | Toto Cutugno | Miguel Bosé |
1980 | La stagione dell'amore | Cristiano Minellono | Toto Cutugno e Jay | Ricchi e Poveri |
1980 | Amare, ricominciare, no, no, no | Cristiano Minellono | Toto Cutugno e Jay | Ricchi e Poveri |
1980 | Jungle beat | Toto Cutugno | Toto Cutugno e Jay | Ricchi e Poveri |
1980 | Goodbye my love | Toto Cutugno | Toto Cutugno e Jay | Ricchi e Poveri |
1980 | Somebody to love | Björklund | Toto Cutugno e Jay | Ricchi e Poveri |
1980 | Un po' artista un po' no | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1980 | Il tempo se ne va | Cristiano Minellono e Claudia Mori | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1980 | L'orologio | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1980 | Manifesto | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1980 | Una parola non ci scappa mai | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1980 | Non se ne parla nemmeno | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1980 | Se non è amore | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1980 | Spettabile Signore | Cristiano Minellono e Claudia Mori | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1980 | Innamorata, incavolata a vita | Cristiano Minellono e Claudia Mori | Toto Cutugno | Adriano Celentano |
1981 | Volevo amarti un po' | Sergio Bardotti e Ornella Vanoni | Toto Cutugno e Claudio Daiano | Ornella Vanoni |
1982 | Adesso non pensarci più | Toto Cutugno | Domenico Modugno | Domenico Modugno |
1983 | Rabbia libertà fantasia | Sergio Bardotti e Ornella Vanoni | Toto Cutugno | Ornella Vanoni |
1984 | Due come noi | Toto Cutugno e Paolo Amerigo Cassella | Totò Savio | El Puma |
1985 | Noi, ragazzi di oggi | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Luis Miguel |
1985 | Il cielo | Cristiano Minellono | Toto Cutugno | Luis Miguel |
1987 | Io amo | Toto Cutugno e Fausto Leali | Toto Cutugno, Franco Fasano e Italo Ianne | Fausto Leali |
1987 | Notte d'amore | Toto Cutugno e Fausto Leali | Toto Cutugno e Fausto Leali | Fausto Leali e Loredana Bertè |
1987 | Canzone d'amore | Toto Cutugno | Giancarlo Rampazzo e Dario Farina | Ricchi e Poveri |
1987 | Il sognatore | Giuseppe Faiella e Depsa | Toto Cutugno | Peppino Di Capri |
1988 | Io (per le strade di quartiere) | Franco Califano | Toto Cutugno | Franco Califano |
1988 | Per noi | Toto Cutugno | Toto Cutugno | Fiordaliso |
1989 | Se non avessi te | Toto Cutugno | Toto Cutugno | Fiordaliso |
1989 | Ora che ci sei | Toto Cutugno | Toto Cutugno | Fiordaliso |
1989 | La fine del mondo | Franco Fasano e Depsa | Toto Cutugno | Gigi Sabani |
1989 | Sei tu | Stefano Borgia | Toto Cutugno | Stefano Borgia |
1989 | Vincenzo cuor di leone | Stefano Borgia | Toto Cutugno | Stefano Borgia |
1990 | Io vorrei | Sandro Giacobbe | Toto Cutugno | Sandro Giacobbe |
1990 | Storie | Sandro Giacobbe | Toto Cutugno | Sandro Giacobbe |
1992 | Così lontani | Toto Cutugno | Toto Cutugno | Ricchi e Poveri |
1994 | Se mi ami... | Toto Cutugno | Toto Cutugno | Claudia Mori |
1995 | Voglio una donna | Claudio Farina e Sanarico | Toto Cutugno | Drupi |
2006 | E tu me faje murì | Claudio Daiano | Toto Cutugno | Santino Rocchetti |
2016 | Ti lascio amore | Fabrizio Berlincioni | Toto Cutugno e Mario Culotta | Mina e Adriano Celentano |
NoteModifica
- ^ Toto Cutugno 'pericoloso' e miracolato: 'Quella volta Al Bano mi ha salvato la vita', su Tiscali Spettacoli. URL consultato il 3 settembre 2020.
- ^ eurofestival, Eurovision: tutte le partecipazioni italiane e piazzamento, su Eurofestival News. URL consultato il 20 settembre 2020.
- ^ a b Gianfranco Giacomo D'Amato, Mi ritornano in mente, Zona Editrice (2015), al capitolo Toto Cutugno
- ^ a b Hit Parade Italia - Classifiche dischi, charts, canzoni, testi, musica leggera, box office Italia, classifica film, discografie, festival Sanremo
- ^ Gianfranco Giacomo D'Amato, Mi ritornano in mente, Zona Editrice (2015), pag. 119
- ^ Cutugno ha vinto l'Eurofestival, in la Repubblica, 8 maggio 1990, p. 35. URL consultato il 2 novembre 2010.
- ^ Mario Luzzatto Fegiz, Sanremo esploso con la "miccia" giovani, in Corriere della Sera, 27 febbraio 1995, p. 31. URL consultato il 21 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
- ^ Trionfano Giò di Tonno e Lola Ponce, in Corriere della Sera, 1º marzo 2008. URL consultato il 22 febbraio 2011.
- ^ Toto Cutugno è The Italian Legend per la stampa dei Paesi Baltici, in The Baltic Times su Rockit, 6 dicembre 2011.
- ^ Al Bano, Cutugno, Leali: il video di «Le nostre mani». In esclusiva per Sorrisi, il videoclip dei tre cantautori per la campagna benefica End Polio Now Archiviato il 10 novembre 2016 in Internet Archive., sorrisi.com
- ^ Toto Cutugno ha un malore, ricoverato d'urgenza in Belgio. URL consultato il 2 luglio 2018.
- ^ Musica, Toto Cutugno: sto bene e sarò dimesso in settimana. URL consultato il 2 luglio 2018.
- ^ Ucraina: i deputati chiedono il divieto di ingresso a Toto Cutugno, in ansa.it, 15 marzo 2019. URL consultato il 19 marzo 2019.
BibliografiaModifica
- Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena, alla voce Cutugno Toto, pag. 661, e alla voce Albatros, pagg. 575-576
- Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990; alla voce Albatros, di Roberto Ruggeri, pag. 18, e alla voce Cutugno Toto, di Ernesto Assante, pagg. 460-461
- Maurizio Becker, Orgoglio e pregiudizio. Intervista a Toto Cutugno, pubblicata su Musica leggera, nº 8, gennaio 2010, pagg. 54-61
- Gianfranco Giacomo D'Amato, Mi ritornano in mente, Editrice Zona, 2015; al capitolo: Toto Cutugno
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Toto Cutugno
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Toto Cutugno
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su totocutugno.it.
- Toto Cutugno (canale), su YouTube.
- Toto Cutugno, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Toto Cutugno, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Toto Cutugno, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Toto Cutugno, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Toto Cutugno, su genius.com.
- (EN) Toto Cutugno, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- Toto Cutugno, biografia, discografia e programmi tv - sanremo.rai.it, su sanremo.rai.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 85737910 · ISNI (EN) 0000 0000 7828 2555 · SBN IT\ICCU\CFIV\148548 · Europeana agent/base/62730 · LCCN (EN) no98023691 · GND (DE) 134353285 · BNF (FR) cb138928951 (data) · BNE (ES) XX900270 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-no98023691 |
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