David Millar

ciclista su strada e pistard britannico

David Millar (Mtarfa, 4 gennaio 1977) è un ex ciclista su strada e pistard britannico, professionista dal 1997 al 2014, vincitore di due medaglie d'argento a cronometro ai mondiali su strada.

David Millar
David Millar al Tour de Romandie 2011
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 190[1] cm
Peso 77[1] kg
Ciclismo
Specialità Strada, pista
Termine carriera 2014
Carriera
Squadre di club
1997-2005Cofidis
2006-2007Saunier Duval
2008Team Slipstream
2008-2014Garmin
Palmarès
 Mondiali
Argento Lisbona 2001 Cronometro
Argento Melbourne 2010 Cronometro
 

Carriera modifica

Nato a Malta (paese che ha rappresentato nei Giochi dei piccoli stati d'Europa del 2001, conquistando la medaglia d'oro nella prova a cronometro su strada) ma cresciuto tra Scozia, Inghilterra e Hong Kong, passò professionista nel 1997 con la Cofidis, squadra francese.[2] Mostrò subito di avere ottime doti sul passo e conquistò una notevole fama nelle prove a cronometro fin dal Tour de l'Avenir, gara per Under-23, dove ottenne la sua prima vittoria.

Negli anni successivi riuscì a cogliere diversi importanti successi, tra i quali la vittoria nel prologo del Tour de France 2000, alla prima partecipazione assoluta (indossò anche per tre giorni la maglia gialla, quarto britannico a riuscirvi dopo Tom Simpson, Sean Yates e Chris Boardman),[3] la medaglia d'argento a cronometro ai campionati del mondo di Lisbona nel 2001, la tappa di Béziers al Tour de France 2002, la cronometro con arrivo a Nantes al Tour de France 2003, la tappa di Cordova alla Vuelta a España 2003 e il titolo mondiale a cronometro al campionato mondiale di Hamilton nello stesso anno.

 
Millar sul podio ai campionati del mondo 2010

Nel luglio del 2004, sull'onda dello scandalo doping che coinvolge la Cofidis, ammette durante un interrogatorio a Parigi di aver fatto ricorso a pratiche dopanti tra il 2001 e il 2004,[4] nella fattispecie di aver assunto Eprex, farmaco a base di EPO.[5] Ciò gli costa, nel settembre dello stesso anno, la perdita del titolo mondiale a cronometro 2003, che viene così assegnato all'australiano Michael Rogers, giunto secondo,[6] ed una squalifica di due anni, con decorrenza al 23 giugno 2006,[7] oltre al licenziamento dalla squadra.

Superato il difficile momento e scontata la squalifica, Millar viene ingaggiato dal team spagnolo Saunier Duval-Prodir, con cui fa il suo rientro alle gare in occasione del Tour de France 2006, chiudendo 58º a oltre 2 ore dal vincitore Óscar Pereiro. In settembre partecipa alla Vuelta a España: qui riesce a tornare al successo, aggiudicandosi la cronometro di Cuenca per pochi centesimi di secondo su Fabian Cancellara.[8] Termina la gara a tappe spagnola in 64ª posizione, a quasi due ore da Aleksandr Vinokurov, ma si guadagna la convocazione per i campionati mondiali di Salisburgo, dove chiude quindicesimo nella gara a cronometro e trentacinquesimo nella prova in linea.

Nel 2008 si trasferisce al Team Slipstream-Chipotle e partecipa al Giro d'Italia, concludendolo al 94º posto. L'anno dopo trionfa nella penultima tappa della Vuelta a España, una cronometro di 30 km a Toledo, mentre nel 2010 consegue cinque vittorie, tra cui quella nella cronometro ai Giochi del Commonwealth (nella stessa rassegna è terzo in linea), oltre alla medaglia d'argento nella prova contro il tempo ai mondiali di Melbourne. L'anno dopo partecipa quindi al Giro d'Italia, vestendo per due giorni la maglia rosa di leader e aggiudicandosi la cronometro conclusiva della corsa sulle strade di Milano. In giugno pubblica la sua autobiografia, intitolata Racing Through the Dark.[9]

Nel 2012 vince la dodicesima tappa del Tour de France battendo in uno sprint a due il francese Jean-Christophe Péraud.

Palmarès modifica

Strada modifica

  • 1997 (Cofidis, una vittoria)
Prologo Tour de l'Avenir
  • 1998 (Cofidis, tre vittorie)
3ª tappa Driedaagse De Panne
Prologo Tour de l'Avenir
6ª tappa Tour de l'Avenir
  • 1999 (Cofidis, una vittoria)
Manx International
  • 2000 (Cofidis, due vittorie)
1ª tappa, 2ª semitappa Route du Sud
Prologo Tour de France (Futuroscope > Futuroscope, cronometro)
  • 2001 (Cofidis, nove vittorie)
3ª tappa, 2ª semitappa Circuit de la Sarthe (Angers > Belle-Beille, cronometro)
4ª tappa Circuit de la Sarthe (Angers > La Flèche)
Classifica generale Circuit de la Sarthe
Giochi dei piccoli stati d'Europa, Prova a cronometro
4ª tappa, 2ª semitappa Euskal Bizikleta (Abadiño > Hiper Eroski, cronometro)
5ª tappa Giro di Danimarca (Farum, cronometro)
Classifica generale Giro di Danimarca
1ª tappa Vuelta a España (Salamanca, cronometro)
6ª tappa Vuelta a España (Cangas de Onís > Torrelavega)
  • 2002 (Cofidis, una vittoria)
13ª tappa Tour de France (Lavelanet > Béziers)
  • 2003 (Cofidis, cinque vittorie)
Prologo Driedaagse van West-Vlaanderen (Bellegem, cronometro)
Classifica generale Tour de Picardie
19ª tappa Tour de France (Pornic > Nantes, cronometro)
4ª tappa Vuelta a Burgos (Medina de Pomar, cronometro)
17ª tappa Vuelta a España (Granada > Cordova)
  • 2006 (Saunier Duval-Prodir, una vittoria)
14ª tappa Vuelta a España (Cuenca > Cuenca, cronometro)
  • 2007 (Saunier Duval-Prodir, tre vittorie)
Prologo Parigi-Nizza (Issy-les-Moulineaux, cronometro)
Campionati britannici, Prova in linea
Campionati britannici, Prova a cronometro
  • 2009 (Team Garmin-Slipstream, una vittoria)
20ª tappa Vuelta a España (Toledo, cronometro)
  • 2010 (Garmin-Transitions, cinque vittorie)
2ª tappa Critérium International (Porto Vecchio > Porto Vecchio, cronometro)
3ª tappa, 2ª semitappa Driedaagse De Panne - Koksijde (De Panne, cronometro)
Classifica generale Driedaagse De Panne - Koksijde
Giochi del Commonwealth, Prova a cronometro (Delhi)
Crono delle Nazioni
  • 2011 (Team Garmin-Cervélo, una vittoria)
21ª tappa Giro d'Italia (Milano, cronometro)
  • 2012 (Garmin-Sharp, una vittoria)
12ª tappa Tour de France (Saint-Jean-de-Maurienne > Annonay Davézieux)

Altri successi modifica

Classifica scalatori Volta a la Comunitat Valenciana
Classifica giovani Circuit de la Sarthe
Classifica giovani Circuit de la Sarthe
Classifica giovani Giro di Danimarca
  • 2011 (Team Garmin-Cervélo)
2ª tappa Tour de France (Les Essarts, cronosquadre)

Pista modifica

Campionati britannici, Inseguimento individuale

Piazzamenti modifica

Grandi Giri modifica

2008: 94º
2009: ritirato (15ª tappa)
2010: ritirato (13ª tappa)
2011: 100º
2013: ritirato (14ª tappa)
2000: 62º
2001: ritirato
2002: 68º
2003: 55º
2006: 58º
2007: 69º
2008: 68º
2009: 85º
2010: 158º
2011: 76º
2012: 106º
2013: 113º
2001: 64º
2002: ritirato
2003: 102º
2006: 64º
2009: 80º
2010: 109º
2014: 144º

Classiche monumento modifica

2003: 24º
2004: 129º
2007: 71º
2008: 99º
2010: 55º
2012: 112º
2013: ritirato
2014: ritirato
2007: ritirato
2010: 32º
2014: ritirato
1997: non partito
2000: ritirato
2010: ritirato
2014: 113º
2000: ritirato
2001: ritirato
2008: 90º
2002: ritirato
2006: non partito

Competizioni mondiali modifica

Note modifica

  1. ^ a b (EN) David Millar, su slipstreamsports.com, www.slipstreamsports.com. URL consultato il 21 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2012).
  2. ^ Alessandro Grandesso, Millar sospettato per il commercio di sostanze dopanti, in archiviostorico.gazzetta.it, 25 giugno 2004. URL consultato il 17 maggio 2011.
  3. ^ (EN) Briton takes yellow jersey, in news.bbc.co.uk, 1º luglio 2000. URL consultato il 17 maggio 2011.
  4. ^ Claudio Ghisalberti, Millar confessa: «Prendevo Epo con Lelli», in archiviostorico.gazzetta.it, 21 luglio 2004. URL consultato il 17 maggio 2011.
  5. ^ Claudio Ghisalberti, Millar confessa: «Ho preso l'Epo», in archiviostorico.gazzetta.it, 26 giugno 2004. URL consultato il 17 maggio 2011.
  6. ^ Millar perde l'iride Titolo crono a Rogers, in archiviostorico.gazzetta.it, 8 settembre 2004. URL consultato il 17 maggio 2011.
  7. ^ Millar potrà correre il Tour 2006, in archiviostorico.gazzetta.it, 18 febbraio 2005. URL consultato il 17 maggio 2011.
  8. ^ Claudio Ghisalberti, Millar, una vittoria contro il doping, in archiviostorico.gazzetta.it, 10 settembre 2006. URL consultato il 17 maggio 2011.
  9. ^ (EN) Racing Through the Dark by David Millar – review, in www.guardian.co.uk, 17 giugno 2011. URL consultato il 21 aprile 2012.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN177729279 · ISNI (EN0000 0003 5614 6781 · LCCN (ENno2011151186 · GND (DE102410673X · WorldCat Identities (ENlccn-no2011151186