Grace Kelly

attrice statunitense e principessa consorte del Principato di Monaco (1929-1982)
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Grace Patricia Kelly, nota come Principessa Grace o anche come Grace di Monaco (Filadelfia, 12 novembre 1929Monaco, 14 settembre 1982), è stata un'attrice, modella e principessa statunitense naturalizzata monegasca.

Grace Kelly
Grace Kelly nel 1953
Principessa consorte di Monaco
Stemma
Stemma
In carica18 aprile 1956 –
14 settembre 1982
PredecessoreGhislaine Dommanget
SuccessoreCharlène Wittstock
Nome completoGrace Patricia Kelly
TrattamentoSua Altezza Serenissima
NascitaFiladelfia, 12 novembre 1929
MorteMonaco, 14 settembre 1982
Luogo di sepolturaCattedrale dell'Immacolata Concezione, Monaco
Casa realeGrimaldi per matrimonio
PadreJohn Brendan Kelly
MadreMargaret Katherine Majer
Consorte diRanieri III di Monaco
FigliCarolina
Alberto
Stefania
ReligioneCattolicesimo
Firma

Celebre star hollywoodiana, vinse l'Oscar alla miglior attrice per la pellicola La ragazza di campagna nel 1955. L'anno seguente, all'apice del successo, decise di abbandonare la carriera cinematografica per sposare il principe Ranieri III di Monaco, divenendo principessa consorte di Monaco. Madre dei principi Carolina, Alberto II e Stefania, morì in un incidente stradale nel 1982. L'incidente fu causato dallo sbandamento dell'auto da lei guidata in seguito alla perdita di conoscenza per un aneurisma cerebrale. Nonostante la breve carriera, l'American Film Institute l'ha inserita al tredicesimo posto tra le più grandi star della storia del cinema.[1]

Biografia modifica

Infanzia modifica

Grace nacque a Filadelfia, in Pennsylvania, figlia terzogenita di John Brendan Kelly Senior e Margaret Katherine Maier, sorella di John Brendan Jr., Margaret Katherine ed Elizabeth Anne. La sua famiglia, di origine irlandese, era una delle più importanti della città, di osservanza saldamente cattolica e di recente ricchezza; a Grace e ai suoi fratelli venne impartita un'educazione basata su solidi principi del cattolicesimo, principi che saranno in seguito il collante dell'unione tra Grace e il principe Ranieri[2].

Suo padre fu un industriale facoltoso, arricchitosi attraverso la propria fabbrica di mattoni, vincitore di tre medaglie d'oro in tre Olimpiadi nella specialità del canottaggio singolo e a due; suo fratello John Junior, detto Jack, seguì questa tradizione. La strada numero 76 di Filadelfia, la nota Kelly Drive è intitolata a quest'ultimo, che fu membro del consiglio comunale[3]. Si racconta che a stimolare il lato artistico della giovane Grace fu lo zio paterno George Kelly, commediografo vincitore di un premio Pulitzer.

La madre Margaret Maier nacque a Filadelfia da genitori di origine tedesca. Giovane modella, aveva studiato Educazione fisica alla Temple University conseguendo la laurea nel 1921 e, professoressa universitaria, divenne la prima donna ad allenare squadre femminili sportive all'Università della Pennsylvania. Secondo tutti i biografi, comunque, il vero eroe di Grace era il padre di origine irlandese, John Kelly: bellissimo, carismatico e vincente, fu per sempre il punto di riferimento di Grace[4].

Carriera cinematografica modifica

 
Grace Kelly in una foto promozionale per il film La finestra sul cortile (1954)

A luglio la sua domanda per il Bennington College venne respinta, così, nonostante l'opposizione della famiglia al suo desiderio di diventare attrice, Grace andò incontro alla sua carriera trasferendosi a New York. Trovò alloggio al Barbizon Hotel e divenne una fotomodella. Nel 1947 infatti siglò un contratto con l'agenzia di moda Walter Thornton Model Agency; inoltre, recitando una parte della commedia The Torch-Bearers, di suo zio George Kelly, venne ammessa all'American Academy of Dramatic Arts[5]. Nel 1949 si diplomò e a novembre, all'età di diciannove anni, fece il suo debutto a Broadway nel dramma di August Strindberg Il padre e, per la sua interpretazione, vinse il Theatre World Award.[6] Due anni più tardi riuscì a ottenere la sua prima parte nel film 14ª ora (1951). Benché il suo ruolo fosse secondario, la performance della Kelly venne immediatamente notata e già l'anno seguente fu scelta per affiancare Gary Cooper nel western Mezzogiorno di fuoco (1952).

Il film successivo fu Mogambo (1953), un dramma ambientato nella giungla del Kenya e incentrata sul triangolo amoroso tra l'attrice Grace Kelly, Clark Gable e Ava Gardner. L'interpretazione fece guadagnare a Grace Kelly la candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista[7].

 
Kelly nel 1956

In seguito interpretò tre film con la regia di Alfred Hitchcock: Il delitto perfetto (1954), La finestra sul cortile (1954) e Caccia al ladro (1955). Hitchcock era solito scegliere la propria protagonista con una cura quasi maniacale, favorendo così la carriera di molte attrici di Hollywood. Celebri sono le sue collaborazioni con star bionde come Ingrid Bergman, Joan Fontaine, Doris Day e Kim Novak. Probabilmente però, nessuna di loro riuscì a conquistare la stima del regista quanto Grace Kelly. Bellissima ed elegante, la donna colpì immediatamente Hitchcock, perché incarnava alla perfezione il suo ideale femminile al cinema. Secondo il regista infatti, la bellezza e il portamento di Grace trasmettevano un senso di mistero che era assente in molte altre star di Hollywood. Come dichiarò a François Truffaut, Hitchcock vedeva in Grace una sensualità sfuggente e imprevedibile. A differenza di attrici come Marilyn Monroe, Sophia Loren e Jayne Mansfield, in Grace la sensualità appariva indiretta, non ostentava erotismo, ma lo nascondeva dietro una maschera di freddezza e distacco.

A tal proposito, per descrivere questa dicotomia, il regista coniò l’efficace ossimoro “ghiaccio bollente”. Secondo Hitchcock infatti, anche la sensualità aveva un ruolo importante nel gioco della suspense: voleva che le personalità dei suoi personaggi femminili fossero ricche di misteri e sorprese, esattamente come le storie che portava sullo schermo. Fu sul set di Caccia al ladro, girato nel Principato di Monaco, che Grace fece la conoscenza del futuro marito. Prima di lei, il principe Ranieri aveva intrecciato un fidanzamento di sei anni con l'attrice francese Gisèle Pascal, che poi lasciò quando una visita medica ne accertò l'infertilità (in seguito l'attrice sposò il collega Raymond Pellegrin, da cui ebbe però una figlia). La fede cattolica della Kelly e la sua capacità di mettere al mondo dei figli furono i fattori principali per cui il principe Ranieri la scelse come sposa: il Principato di Monaco sarebbe infatti passato alla Francia in assenza di un erede (non è più così dal 2002, dopo un trattato con la Francia) e, anche se non è indispensabile la celebrazione di un matrimonio con rito religioso, non sarebbe infatti pensabile che un principe cattolico divorzi se la moglie non riuscisse a dargli dei figli[8] per poi risposarsi.

Nel 1955 vinse il Premio Oscar come miglior attrice protagonista per La ragazza di campagna (1954), prevalendo sulla favorita Judy Garland nel film È nata una stella.

 
Kelly in una foto promozionale della MGM

Dopo il fidanzamento con Ranieri, l'attrice dovette interpretare altri due film per far fede agli impegni presi con la casa di produzione prima del matrimonio. Nel film Il cigno (1956) interpretò una principessa al fianco di Alec Guinness e Louis Jourdan, un ruolo che assumerà, poco tempo dopo, anche nella realtà. La commedia musicale Alta società (1956) fu il suo ultimo film. Il suo matrimonio con Ranieri III, avvenuto il 19 aprile 1956, segnò il suo definitivo ritiro dalle scene cinematografiche.

Principessa di Monaco modifica

 
Una delle ultime apparizioni pubbliche di Grace Kelly, qui con la first lady Nancy Reagan nel 1981

Le nozze ebbero una vasta risonanza mediatica e negli anni seguenti la coppia divenne una presenza abituale nelle cronache mondane. La Kelly prese con molto impegno il suo ruolo di principessa di Monaco e si adoperò per risolvere la crisi diplomatica tra la Francia e il Principato di Monaco del 1962. Nel corso degli anni contribuì a rendere Monaco un luogo di élite, di fama e notorietà mondiale; di conseguenza Monte Carlo divenne una meta di vacanza, soggiorno e divertimento, ambito da molte celebrità, e anche lo sviluppo immobiliare fu molto intenso.

Nonostante il suo ritiro dal cinema, Grace non smise mai di ricevere copioni, che però puntualmente rifiutava. Nel 1962 Alfred Hitchcock le offrì la parte principale nel suo film Marnie: lei avrebbe accettato, ma la ragion di Stato glielo impedì, soprattutto a causa dell'ambiguo ruolo (una donna cleptomane) che avrebbe dovuto interpretare (il ruolo andrà poi a Tippi Hedren). Nel 1977 il regista Herbert Ross le offrì il ruolo di Deedee in Due vite, una svolta, interpretato poi da Shirley MacLaine, ma anche questa volta Ranieri le negò il permesso di tornare sul set.[9] Più tardi decise di tornare sul palco in una serie di letture e di poesie e con la narrazione del documentario I ragazzi dell'opera.

Grace Kelly e Ranieri III lavorarono insieme in un cortometraggio nel 1979 della durata di 33 minuti, chiamato Rearranged, del quale si cercò di fare un vero e proprio film di 90-100 minuti, grazie anche al contributo della ABC TV avvenuto nel 1982, dopo la sua prima realizzazione e uscita mondiale proprio a Monaco. Prima che altre scene potessero essere girate, Grace morì quello stesso anno e il film non fu mai reso pubblico o mostrato di nuovo. Ranieri III, a seguito della sua morte, non volle più che la pellicola, della quale erano già state girate scene per oltre un'ora, fosse poi fatta distribuire[10].

Morte modifica

 
Grace di Monaco (1972)

Il 13 settembre 1982 Grace Kelly fu vittima di un grave incidente stradale. Diversamente dalla consueta abitudine di farsi accompagnare dall'autista, quel lunedì mattina fu lei stessa a guidare la vettura privata e ciò probabilmente dipese dal fatto che lei avesse fatto caricare in auto numerosi bagagli e cappelliere, in vista della sua partenza per Parigi, prevista per il giorno seguente. Nella vettura venne caricato anche un suo abito da sera da indossare per un ricevimento a Palazzo Grimaldi il giorno stesso, fatto stirare dalla governante nella residenza estiva di Roc Agel, dove la famiglia Grimaldi aveva appena concluso il periodo di vacanza. Per evitare che esso si sciupasse, lo fece posare sul divano posteriore dell'auto, lasciando liberi soltanto i due sedili anteriori.[11]

La principessa si mise quindi alla guida della Rover 3500 V8 S marrone scuro[12] in compagnia della figlia Stéphanie, seduta davanti sul sedile passeggero; lasciarono la villa di Roc Agel per il breve tragitto verso Monaco alle 9:30 circa. La vettura percorse normalmente il consueto itinerario fino a immettersi sulla strada carrozzabile D37 in direzione di La Turbie-Cap-d'Ail. Intorno alle 9:45, in prossimità del pericoloso tornante detto coude du diable,[13] l'ultimo prima della confluenza della D 37 con la Moyenne Corniche (D 6007), la principessa perse il controllo della vettura che, dopo aver sbandato notevolmente, sfondò il muretto di protezione, rovinò giù dalla scarpata capovolgendosi più volte e arrestò la sua caduta precipitando nel giardino di Villa Jean Pierre,[14] una residenza privata situata una quarantina di metri più a valle.[15]

 
Un modello analogo alla Rover 3500 V8 S guidata dalla principessa Grace e coinvolta nel suo fatale incidente

Quella stessa curva era stata ripresa anche nelle vedute aeree del famoso giallo cinematografico di Alfred Hitchcock Caccia al ladro, con protagonisti Cary Grant e la stessa Grace Kelly.

La figlia Stéphanie, che sedeva accanto, riuscì a salvarsi, pur riportando ferite serie e diffuse fratture, ma fu la prima a essere estratta dall'automobile, rovesciata sul fianco destro, mentre le condizioni della madre Grace, già livida e priva di conoscenza, apparvero da subito disperate.[16]

La principessa fu immediatamente trasportata all'ospedale[17] di La Colle, dove venne operata d'urgenza dal primario di chirurgia, il professor Jean Duplay. Tuttavia, per tutta la notte intera e il giorno successivo, ogni tentativo di rianimazione per lei fu inutile e l'emorragia cerebrale, ormai troppo estesa, la portò al decesso alle 22:30 del giorno seguente.[18] Dopo quasi due giorni di apprensione da parte della popolazione monegasca e non solo, la notizia ufficiale della sua scomparsa venne divulgata ufficialmente soltanto il giorno successivo e per alcuni giorni fu proclamato a Monaco il lutto cittadino. Aveva 52 anni.

In seguito all'autopsia emersero evidenze di gravi fratture craniche e agli arti, nonché l'esistenza di ben due emorragie cerebrali: la prima lieve e più profonda, mentre una seconda più estesa e fatale; in base a questo referto il personale medico ipotizzò che, probabilmente, mentre lei era alla guida, fu avvertito un malore già in corso, causato forse dalla prima emorragia che, con tutta probabilità, causò un piccolo ictus, un'ischemia che le fece perdere conoscenza e quindi il controllo della vettura, causando il fatale incidente.[19]

Le esequie furono celebrate il 18 settembre 1982 nella cattedrale di Monaco dall'arcivescovo Charles-Amarin Brand, alla presenza dei rappresentanti di decine di Stati, della principessa Diana, di Nancy Reagan, dell'amico attore Cary Grant e del popolo monegasco. L'evento fu trasmesso in diretta televisiva, seguito da almeno 100 milioni di spettatori. La salma fu tumulata nel deambulatorio in marmo della cattedrale, dove la tomba reale, tuttora, è visitabile vicino a quella del marito consorte Ranieri III, morto nel 2005.

Nonostante la notorietà e la cittadinanza straniera della vittima, l'incidente in cui morì Grace Kelly fu oggetto di una regolare inchiesta da parte della Magistratura francese, anche perché avvenne in Francia, seppur assai vicino al confine monegasco. A condurre le indagini fu Roger Bencze, ufficiale della Gendarmerie nationale di Ménton.[14] L'indagine legale dovette verificarne le cause e chiarire anche chi fosse alla guida della vettura, poiché i giornali dell'epoca diffusero l'erronea notizia che sarebbe stata la figlia Stéphanie, allora minorenne, alla guida dell'auto. Questa falsa notizia nacque dal fatto che Stéphanie, sopravvissuta al rovinoso impatto, venne estratta anche lei dal lato conducente della vettura, che era rovesciata sul lato destro e visibilmente accartocciata, tanto da impedirne l'uscita.[20] A smentire ulteriormente questa ipotesi vi fu anche Fréderic Mounamia, poliziotto gendarme di La Turbie, che, in precedenza, aveva riconosciuto la principessa Grace alla guida della Rover, quando la vettura era ferma a un attraversamento pedonale lungo il tragitto.[20]

Dai rilievi sul luogo dell'incidente emerse quindi che non c'erano segni di pneumatici sull'asfalto e a testimoniare questo vi fu anche Yves Phily,[14] un conducente di un autocarro che viaggiava poche decine di metri dietro la vettura, il quale dichiarò di aver visto la vettura targata "MC 12" sbandare a sinistra verso la parete di roccia che costeggiava la carreggiata opposta, prima di affrontare maldestramente il tornante, senza frenare in sua prossimità e precipitare poi nel vuoto.[14]

 
La tomba della principessa Grace di Monaco, nella cattedrale dell'Immacolata Concezione

Alla luce del referto autoptico, che avanzava la realistica ipotesi di un ictus cerebrale durante la guida della vettura, vennero anche ascoltati i domestici reali, i quali riferirono che la principessa Grace, effettivamente, da alcuni giorni, precedenti la tragedia, si era lamentata di una forte emicrania.[14][21]

Tuttavia, per togliere ogni dubbio, le autorità francesi richiesero anche una perizia dell'esperto Joël Anton,[14] per analizzare i resti della vettura, che in seguito furono poi anche esaminati da un gruppo di tecnici della Rover, giunti appositamente dalla Gran Bretagna su richiesta della famiglia Grimaldi.[14] Entrambe le perizie tecniche avevano l'obiettivo di chiarire se vi fosse stato un eventuale guasto all'impianto frenante della vettura ma, effettivamente, non venne di fatto rilevata alcuna anomalia.[14]

Discendenza modifica

 
Ranieri III di Monaco con la moglie Grace Kelly e i tre figli (1966)

Il principe Ranieri e la principessa Grace hanno avuto tre figli:

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Brian Kelly James Patrick Kelly  
 
Elizabeth Hanna  
John Henry Kelly  
Honora Margaret McLaughlin Michael McLaughlin *  
 
Mary Burke **  
John Brendan Kelly  
Walter Costello John Costello  
 
Bridget McLaughlin (figlia di *, **)  
Mary Anne Costello  
Anne Burke David Burke  
 
Mary Rollins  
Grace Kelly  
Johann Christian Karl Majer Gustav Majer  
 
Elfriede Deede  
Carl Majer  
Luise Wilhelmine Mathilde Adam Friedrich Wilhelm Karl Adam  
 
Juliane Wilhelmine Elisabeth Feucht  
Margaret Katherine Majer  
Georg Berg Johann Georg Berg  
 
Anna Elisabeth Antes  
Margaretha Berg  
Elisabetha Röhrig Nicolaus Röhrig  
 
Margaretha Rothermel  
 

Onorificenze modifica

 
Il monogramma personale della principessa Grace e del principe Ranieri III di Monaco
 
Il monogramma personale della principessa Grace

Onorificenze monegasche modifica

Onorificenze straniere modifica

Influenza culturale modifica

 
Grace Kelly nel 1955

Durante la gravidanza di sua figlia Caroline nel 1956, la Principessa Grace è stata spesso fotografata con in mano una caratteristica borsa in pelle prodotta da Hermès. La borsa, o Sac à dépêches, era probabilmente un espediente per evitare che la sua gravidanza venisse esposta agli occhi indiscreti dei paparazzi. Le fotografie, tuttavia, resero popolare la borsa e divennero così strettamente associate all’immagine di Grace che in seguito sarebbe stata ribattezzata ”Kelly bag”.

Sono state organizzate numerose mostre sulla vita e sui vestiti di Kelly.

Il Philadelphia Museum of Art ha presentato il suo abito da sposa in una mostra del 2006 per celebrare il 50º anniversario del suo matrimonio e una retrospettiva del suo guardaroba si è tenuta al Victoria and Albert Museum di Londra nel 2010. La mostra V&A è continuata in Australia alla Bendigo Art Gallery nel 2012. Questo famoso abito, visto in tutto il mondo, ha richiesto trentacinque sarti in sei settimane per essere completato.

Una mostra della sua vita come Principessa di Monaco si è tenuta presso la Fondazione Culturale Ekaterina a Mosca nel 2008 in concomitanza con il Grimaldi Forum di Monaco.

Nel 2009 una targa è stata posta sulla "Rodeo Drive Walk of Style" in riconoscimento del suo contributo allo stile e alla moda.

Dopo la sua morte, l'eredità di Grace come icona è sopravvissuta, tant’è che designer moderni come Tommy Hilfiger e Zac Posen l'hanno citata come modello di riferimento. Durante la sua vita, era nota per aver introdotto il "volto fresco", che coinvolgeva la pelle luminosa e la bellezza naturale con poco trucco. La sua eredità di moda è stata commemorata al Victoria and Albert Museum di Londra, dove una mostra intitolata "Grace Kelly: Style Icon" ha reso omaggio al suo impatto sul mondo della moda. La mostra includeva 50 dei suoi leggendari ensemble. È ricordata per la sua moda di tutti i giorni da "college-girl", definita dal suo look semplice ma raccolto.

Nel 2016, Forbes l'ha inclusa nella lista delle 10 icone della moda.

Citazioni e omaggi modifica

 
James Gill: "Grace Kelly in Sun" (2013)
  • Nel gioco Assassin's Creed IV: Black Flag, l’operatrice si chiama Grace in suo onore.
  • Nel 1955 la Maison parigina Lubin le ha dedicato una fragranza "Gin Fizz" tuttora in produzione.
  • Fu da Grace Kelly che le sorelle Giussani presero spunto per le fattezze di Eva Kant[26].
  • Nel 1956 sfoggiò sulla copertina di Life una borsa di Hermès, che in seguito venne ribattezzata Kelly Bag.
  • Grace Kelly è stata la prima attrice ad apparire su dei francobolli, nel 1956, in occasione del suo matrimonio con il principe Ranieri III.
  • L'artista pop americano Andy Warhol ha fatto un ritratto di Grace Kelly per l'Institute of Contemporary Art di Philadelphia come serigrafia in edizione limitata nel 1984. Troviamo in vari altri artisti pop opere d'arte dell'attrice, tra cui un ritratto del suo profilo di James Gill.
  • Nel 1983 la rete americana ABC ha trasmesso il film Grace Kelly, prima produzione biografica sulla vita dell'attrice, con Cheryl Ladd nel ruolo protagonista.
  • Nel 1984 è stata inaugurata la Biblioteca Irlandese Principessa Grace che contiene la collezione di libri irlandesi della principessa.
  • Nel 1990 Madonna ha citato Grace Kelly nel rap dedicato alle personalità hollywoodiane del passato nella celeberrima canzone Vogue.
  • Nel 2000 il gruppo musicale Eels le ha dedicato una canzone intitolata Grace Kelly Blues, contenuta nell'album Daisies Of The Galaxy
  • Nel 2007 il cantante libanese Mika le ha dedicato una canzone intitolata proprio Grace Kelly.
  • Nel 2007 è stata emessa dal Principato di Monaco una moneta da 2 euro commemorativa, dedicato ai 25 anni dalla morte di Grace Kelly, con una tiratura di 20.000 pezzi. La moneta può arrivare a una valutazione di 3.000 euro e oltre.
  • Nel 2014 è uscito il film Grace di Monaco[27].
  • Il suo personaggio è comparso in una puntata della soap spagnola Velvet[28].
  • A La Habana Veja (Cuba) c'è un giardino a lei dedicato.

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Documentari modifica

Teatro modifica

Riconoscimenti modifica

Doppiatrici italiane modifica

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Grace Kelly è stata doppiata da:

Opere modifica

  • Grace kelly, Gwen Robyns, My Book of flowers, Sidgwick & Jackson, 1980.

Note modifica

  1. ^ (EN) AFI's 50 Greatest American Screen Legends, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato il 13 gennaio 2013).
  2. ^ Roddolo, p. 11
  3. ^ Kelly Drive, su Independence Visitor Center. URL consultato il 12 maggio 2017 (archiviato il 14 giugno 2017).
  4. ^ Roddolo, p. 20
  5. ^ Scandali e segreti al Barbizon di New York, l'hotel per sole donne dove visse Grace Kelly, su harpersbazaar.com. URL consultato il 7 ottobre 2021 (archiviato il 7 ottobre 2021).
  6. ^ (EN) Jennifer Warner, Grace Kelly of Monaco: The Inspiring Story of How An American Film Star Became a Princess, BookCaps Study Guides, 12 aprile 2014, ISBN 978-1-62917-248-4. URL consultato il 19 aprile 2020 (archiviato il 15 dicembre 2023).
  7. ^ Spoto, p. 33
  8. ^ Lacey, p. 40
  9. ^ The Turning Point (1977) - IMDb. URL consultato il 13 gennaio 2020 (archiviato il 27 aprile 2013).
  10. ^ Roddolo, p. 71
  11. ^ Robinson, p. 128
  12. ^ Princess Grace of Monaco, P6 fan, su newsite.p6club.com, p6bluc.com, 9 novembre 2006. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2013)., anche se in seguito si diffuse, erroneamente, la notizia che lei condusse un altro modello, ovvero la Rover 3500.
  13. ^ Ovvero: "gomito del diavolo"
  14. ^ a b c d e f g h LA MORTE DI GRACE NON GUIDAVA STEPHANIE - Cinquantamila.it, su cinquantamila.it. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato il 4 maggio 2018).
  15. ^ Nel viaggio della morte c'era Grace alla guida, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 5 aprile 1992. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato il 21 ottobre 2013).
  16. ^ Lacey, p. 131
  17. ^ Ospedale che dal 1958 porta il suo nome, il Centre Hospitalier Princesse Grace.
  18. ^ È morta Grace Kelly Stroncata da un’emorragia - Il Tempo, su iltempo.it. URL consultato il 4 maggio 2018 (archiviato il 4 maggio 2018).
  19. ^ Princess Grace's legacy: Public lives and private grief, su nytimes.com, 25 giugno 2007. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato il 26 luglio 2014).
  20. ^ a b (FR) La vérité sur la mort de Grace Kelly, su letribunaldunet.fr, 23 gennaio 2014. URL consultato il 14 aprile 2019 (archiviato il 14 aprile 2019).
  21. ^ Lacey, p. 133
  22. ^ Lacey, p. 42
  23. ^ Ordonnance Souveraine n° 1.324 du 17 avril 1956 conférant l'honorariat la Grand'Croix de l'Ordre de Saint-Charles à Mademoiselle Grace-Patricia Kelly, su journaldemonaco.gouv.mc. URL consultato il 6 ottobre 2017 (archiviato il 7 ottobre 2017).
  24. ^ Iran, Host to the World - Guests/20140305437, su badraie.com, badraie.com/20140305463. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  25. ^ Cloud, su cloud.gouv.mc. URL consultato l'8 ottobre 2017 (archiviato il 19 dicembre 2012).
  26. ^ Eva Kant: dietro un grande Uomo c'è sempre una grande donna, su fumettiweb.it, 7 giugno 2009. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2014).
  27. ^ Cannes 2014: Grace di Monaco aprirà il Festival, su movieplayer.it, 24 gennaio 2014. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato il 26 agosto 2014).
  28. ^ Spoto, p, 182

Bibliografia modifica

  • Robert Lacey, Grace Kelly. La principessa americana, Frassinelli, Segrate 2014
  • Jeffrey Robinson, Grace di Monaco, Piemme, Casale Monferrato 2014,
  • Enrica Roddolo, Grace Kelly, Mursia, Milano 2007.
  • Donald Spoto, Grace Kelly, Lumen, Cesena 2011

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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