Il Signore degli Anelli (trilogia)
Il Signore degli Anelli (in inglese The Lord of the Rings) è una trilogia colossal fantasy co-prodotta, co-scritta e diretta del regista neozelandese Peter Jackson, basata sull'omonimo romanzo scritto da J. R. R. Tolkien. La saga è formata da Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (2001), Il Signore degli Anelli - Le due torri (2002) e Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re (2003).
Considerato uno dei progetti più grandi e ambiziosi mai intrapresi nella storia del cinema, ha richiesto un budget complessivo di 281 milioni di dollari e otto anni di lavoro per essere realizzato per intero; le riprese di tutti e tre i film sono state girate simultaneamente e interamente in Nuova Zelanda, paese natale di Peter Jackson.[1][2] Ogni film della serie ha avuto anche edizioni speciali estese rilasciate in DVD un anno dopo l'uscita dei film nelle sale.
Ambientati nel mondo immaginario della Terra di Mezzo, i tre film seguono l'avventura degli hobbit Frodo Baggins (Elijah Wood) e Samvise Gamgee (Sean Astin) impegnati in una difficile missione per distruggere l'Unico Anello e quindi garantire l'annientamento del suo creatore, l’Oscuro Signore Sauron (Sala Baker). I due piccoli hobbit, saranno accompagnati a Mordor, nel Monte Fato (dove dovrà essere distrutto l'Anello) dalla creatura Gollum (Andy Serkis), un tempo portatrice dell'Unico Anello. Nel frattempo Aragorn (Viggo Mortensen), l'erede in esilio al trono di Gondor, Gandalf (Ian McKellen), Legolas (Orlando Bloom) e Gimli (John Rhys-Davies) dovranno unire e mobilitare i popoli Liberi della Terra di mezzo nella guerra contro gli eserciti di Sauron. Altri personaggi principali sono Arwen (Liv Tyler), Peregrino Tuc (Billy Boyd), Meriadoc Brandibuck (Dominic Monaghan), Galadriel (Cate Blanchett), Saruman (Christopher Lee), Elrond (Hugo Weaving), Boromir (Sean Bean) e Bilbo Baggins (Ian Holm).
La serie è stata uno dei più grandi successi cinematografici di sempre, ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stata molto acclamata dalla critica. Insieme a Ben-Hur e Titanic, il suo terzo capitolo, Il ritorno del re, è il film che ha avuto il maggior numero di premi Oscar (11) e complessivamente la trilogia è la più vittoriosa della storia: 17 statuette vinte per 30 candidature.
La serie è celebre fra l'altro per l'estremo realismo degli effetti speciali, realizzati dalla società neozelandese Weta Workshop, fondata dallo stesso Peter Jackson e da Richard Taylor.[3][4][5]
FilmModifica
La trilogia è costituita da:
- Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring, Nuova Zelanda/USA, 2001)
- Il Signore degli Anelli - Le due torri (The Lord of the Ring: The Two Towers, Nuova Zelanda/USA, 2002)
- Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re (The Lord of the Rings: The Return of the King, Nuova Zelanda/USA, 2003)
TramaModifica
La Compagnia dell'AnelloModifica
Sauron, l'Oscuro Signore di Mordor, forgiò diciannove anelli magici che donò alle tre principali razze della Terra di Mezzo per irretirle: tre anelli furono donati agli Elfi, sette ai Nani e nove agli Uomini. Egli quindi ne forgiò segretamente un altro, l'Unico Anello, instillando in esso parte della sua stessa essenza malvagia allo scopo di dominare tutti gli altri anelli già donati. Nella battaglia finale contro Sauron, Isildur, il figlio maggiore del re degli Uomini Elendil, riuscì a tagliare all'Oscuro Signore il dito al quale portava l'Unico Anello, ottenendo così un'insperata vittoria a dispetto degli incerti e sfavorevoli equilibri sul campo di battaglia. Impossessatosi quindi dell'Unico Anello, Isildur venne però irretito dal potere malefico in esso contenuto. Questa scelta gli costò la vita e l'Anello andò perduto. Venne in seguito ritrovato da Smeagol, all'epoca un comune Hobbit. Fu così che l'Anello scomparve per lungo tempo, finché un giorno decise che era giunto il momento di riunirsi al suo padrone; tuttavia accadde qualcosa di totalmente imprevisto: esso fu raccolto da un altro Hobbit, Bilbo Baggins. Trascorsero così altri 60 anni senza che si sapesse più niente dell'Anello.
Durante i festeggiamenti del suo compleanno, Bilbo saluta tutti i presenti e parte verso Gran Burrone, con l'intenzione di non tornare mai più. Prima della partenza, però, viene convinto dal potente stregone Gandalf il Grigio a lasciare l'Anello al nipote Frodo. Lo stregone riferisce a Frodo che Sauron è tornato sotto forma di spirito in cerca dell'Anello: per questo motivo ha inviato i nove Spettri dell'Anello, i Nazgûl, a Hobbiville. Frodo, su suggerimento di Gandalf, decide di partire per il villaggio di Brea per non far trovare l'Anello al nemico. Con lui parte anche il suo giardiniere Samvise Gamgee, mentre Gandalf si dirige ad Isengard, presso il capo dell'ordine degli stregoni Saruman il Bianco, per riferirgli i fatti in corso. Tuttavia, Saruman ha deciso di schierarsi dalla parte dell'Oscuro Signore e così imprigiona Gandalf nella torre di Orthanc. Usando le arti magiche, crea un esercito di Uruk-hai, fisicamente molto più potenti dei normali Orchi. Nel frattempo Gandalf scappa grazie all'aiuto di Gwaihir, una delle Grandi Aquile. Durante il viaggio, Frodo e Sam incontrano Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc, che si uniscono a loro. Purtroppo sono intercettati e inseguiti dai Cavalieri Neri, ma vengono salvati da Grampasso che si unisce agli Hobbit per accompagnarli a Gran Burrone da Elrond. Durante la sosta a Colle Vento sono raggiunti dai Nazgûl, il cui capo ferisce Frodo con un pugnale di Morgul. In suo aiuto arriva la principessa Arwen, figlia di Elrond, che, con il suo cavallo, lo porta in tempo a Gran Burrone salvandogli così la vita. Il Consiglio di Elrond si riunisce a Gran Burrone, con rappresentanti di tutte le razze, tra cui Gimli per i Nani, Legolas per gli Elfi, e Boromir per gli Uomini. L'obiettivo è quello di distruggere l'Anello portandolo a Mordor e gettandolo nel Monte Fato, dove è stato forgiato. Frodo si offre volontario per compiere la missione e a lui si uniscono Gandalf, Grampasso (che nel frattempo si è rivelato come Aragorn, erede di Isildur e del trono di Gondor), Legolas, Gimli, Boromir, Sam, Merry e Pipino: loro costituiranno la Compagnia dell'Anello. Durante il viaggio, il gruppo passerà per le miniere di Moria, regno di Balin, cugino di Gimli. La Compagnia, nelle miniere, viene attaccata dai Goblin e da un Troll delle caverne e, dopo averli sconfitti, si recano al ponte di Khazad-dûm, dove li aggredisce il Flagello di Durin, un Balrog: l'unico in grado di affrontarlo è Gandalf che, per salvare la Compagnia, si scontra con lui fin quando non precipitano entrambi nell'oscurità. La Compagnia arriva in seguito nel bosco di Lothlórien, regno di sire Celeborn e della dama della luce Galadriel. Dopo essere ripartiti da Lórien, Boromir, soggiogato dal potere dell'Anello, tenta di sottrarlo a Frodo. Nel frattempo gli Uruk-hai di Saruman, comandati dal loro capo Lurtz, li raggiungono e il primo ad affrontarli è Aragorn, consentendo così a Frodo, che aveva già in animo di proseguire da solo, di fuggire. Separati dal gruppo, Merry e Pipino vengono aiutati da Boromir che così tenta di riscattarsi dall'aver assalito Frodo. Nonostante combatta valorosamente, viene però trafitto con numerose frecce da Lurtz. Nonostante l'arrivo di Aragorn che, dopo un feroce combattimento con Lurtz, riesce finalmente ad ucciderlo, Boromir non riesce a salvarsi, e il gruppo non può nulla per impedire che Merry e Pipino vengano rapiti. Nel frattempo, Frodo si convince a proseguire il suo viaggio con Sam. L'ultima scena, tratta dal primo capitolo di Le due torri, vede Aragorn, Legolas e Gimli che decidono di andare alla ricerca di Merry e Pipino.
Le due torriModifica
Durante la marcia verso Mordor, Frodo e Sam si accorgono di essere seguiti e decidono di tendere una trappola al loro inseguitore. Una notte lasciano che Gollum si avvicini loro alla ricerca dell'Anello per poi catturarlo dopo una piccola battaglia strappandogli la promessa di essere accompagnati a Mordor in cambio della libertà.
Ad Isengard Saruman crea sempre più Uruk-hai per la guerra contro Rohan e in uno dei tanti scontri tra Rohan e le forze di Saruman, Théodred, figlio del re Théoden, rimane ferito gravemente per poi essere ritrovato dal cugino Éomer in fin di vita e condotto a Edoras. Qui Éomer è cacciato da Rohan dopo uno scontro verbale con Grima Vermilinguo in cui il nipote del re manifesta i suoi sospetti verso di lui: infatti, in segreto, Grima lavora per Saruman e ritiene pericolosa la vicinanza di Éomer al re (ormai assoggettato al potere dello stregone bianco). La cacciata di Éomer lascia la sorella di quest'ultimo, Éowyn, alle prese con le trame del viscido consigliere dello zio. Nel frattempo il gruppo di Uruk-hai che hanno rapito Merry e Pipino, giunti sul limitare della foresta di Fangorn, vengono trucidati dai cavalieri comandati da Éomer. Aragorn, Legolas e Gimli, sulle tracce degli Uruk-hai, incontrano Éomer e la sua banda per avere informazioni sui rapitori degli Hobbit: nella confusione generale, capiscono che si sono salvati rifugiandosi nella foresta di Fangorn. Entrandovi aspettandosi di trovare gli Hobbit, i tre invece incontrano improvvisamente Gandalf il Grigio, che si presenta nelle vesti di capo degli stregoni con il nuovo titolo di Gandalf il Bianco. Lo stregone suggerisce ai tre di evitare di seguire le tracce dei due Hobbit, poiché lì ha messi sotto la protezione di Barbalbero, un Ent della foresta, e riporta la loro attenzione su un problema più grande: la guerra che sta per colpire Rohan. I quattro devono raggiungere il re di Rohan e risvegliarlo dall'incantesimo di Saruman, che l'ha intorpidito nel corpo e nella mente e reso incapace di agire, per poterlo convincere a organizzare una difesa contro l'esercito di ferocissimi Uruk-hai che si avvicina sempre più a Rohan per distruggerlo. Gollum, Frodo e Sam raggiungono il Nero Cancello di Mordor, ma non riescono a entrare, decidendo di prendere un'altra via, nota solo a Gollum, e così riprendono il loro viaggio. Durante una sosta s'imbattono in un esercito di Haradrim diretti a Mordor per preparasi alla guerra, insieme a due enormi creature: gli Olifanti. Non si accorgono però della presenza degli uomini di Gondor capitanati dal giovane Faramir, che attaccano e massacrano l'esercito nemico per poi catturare Frodo e Sam, ritenendoli delle spie. Dopo la cattura sono condotti in un rifugio all'interno di una cascata (la cosiddetta "Finestra che si affaccia a Occidente") usato come base per i movimenti delle truppe di Gondor. Frodo rivela a Faramir di essere partito da Gran Burrone con altri sette compagni, tra cui Boromir. Faramir allora rivela ai due Hobbit di essere il fratello di Boromir, e informa Frodo e Sam della sua morte, lasciandoli sconvolti. Gollum, sfuggito alla cattura dei Gondoriani, è sorpreso da Faramir mentre s'immerge nello stagno proibito vicino al loro rifugio in cerca di pesci. A questo punto è fatto chiamare Frodo per decidere della sua vita, e l'hobbit sceglie di aiutare i soldati di Gondor a catturarlo. Durante l'interrogatorio Gollum svela il segreto dell'Anello e Faramir decide di tenerlo per sé e donarlo a suo padre, sovrintendente di Gondor, soprattutto per dimostrare il suo valore di fronte al genitore. Risvegliato re Théoden dall'incantesimo di Saruman e cacciato Grima da Édoras, i compagni riescono a convincerlo a muovere guerra contro le forze dello stregone bianco, e il re decide di rifugiarsi al Fosso di Helm per affrontare i nemici, così tutti gli abitanti e i cavalieri di Rohan abbandonano la città per recarsi alla fortezza costruita sopra il fosso. Gandalf, invece, lascia i profughi dirigendosi a nord a cercare rinforzi. Durante l'esodo, Vermilinguo torna da Saruman e lo informa di questi progetti, e così il malvagio stregone decide di mandare una squadra di mannari selvaggi, capitanati dall'Orco Sharkû, per attaccarli. Nello scontro sono vittoriosi gli uomini di Rohan, ma Aragorn cade in burrone, trascinatovi da un mannaro. Dopo la battaglia, i sopravvissuti raggiungono il Fosso di Helm, dove cominciano a barricarsi per l'imminente scontro con le forze di Saruman, e con stupore di tutti ritorna anche Aragorn, salvatosi dal dirupo e recante notizie riguardanti le forze del nemico che conta un esercito di diecimila Uruk-hai. Alle forze impegnate nella difesa disperata si unisce anche uno squadrone di elfi guidati da Haldir, inviati da Elrond, Celeborn e Galadriel per onorare l'antica alleanza tra elfi e uomini. Nel frattempo Saruman scopre il punto debole del Fosso di Helm: una grata di drenaggio dell'acqua, per niente protetta, e decide di iniziare da lì il suo attacco alla fortezza. Le truppe di Saruman arrivano davanti al Fosso per l'imminente scontro che vede gli Uruk-hai contro l'alleanza di Uomini ed Elfi. La battaglia inizia, sotto la tempesta, dopo una freccia scoccata per sbaglio da un arciere di Rohan che uccide uno dei nemici. All'inizio lo scontro sembra svolgersi a favore dei difensori, ma la scoperta del punto debole della fortezza rende il tutto più difficile: Saruman ha infatti creato una polvere da sparo molto potente, creando delle "bombe" utilizzate per aprire una breccia nelle mura, nella quale si riversano immediatamente ondate di Uruk-hai che riescono ad aprirsi un varco e conquistare parte del Fosso. I difensori si rifugiano all'interno della torre della fortezza in un ultimo disperato tentativo di difesa. Lì è deciso l'ultimo attacco dei difensori, cioè una carica a cavallo in mezzo agli Uruk-hai in nome di Rohan e della sua gente. Dopo quest'ultimo atto eroico, i difensori trovano la vittoria grazie all'improvviso arrivo di Gandalf e della compagnia di Éomer che lo stregone era andato a cercare. Dopo aver cercato invano di convincere gli Ent a entrare in guerra contro Sauron e Saruman durante l'Entaconsulta, Pipino chiede a Barbalbero di accompagnare lui e Merry non a nord ma ad Isengard dove si accorgono dello scempio compiuto da Saruman ai danni della foresta (ha distrutto gran parte degli alberi per tenere accesi i forni dove si forgiano le armi per gli Uruk-hai). Barbalbero decide di richiamare tutti gli Ent per muovergli guerra. Saruman, ormai sicuro di avere la vittoria in pugno, è colpito alla sprovvista da un nuovo potente nemico che aveva sottovalutato e da cui è immediatamente sopraffatto. Nel frattempo, Sauron attacca Osgiliath, ultima roccaforte dei Gondoriani prima di Minas Tirith, difesa da Faramir e dalla sua armata. Durante la battaglia, il capitano di Gondor decide di lasciar liberi Frodo, Sam e Gollum dedicandosi alla difesa della città nonostante la loro netta minoranza.
Il quadro finale su cui si apre la terza parte della trilogia (Il ritorno del re) è questo: con l'esito della Battaglia del Fosso di Helm Saruman è sconfitto, ma Sauron sta comunque estendendo il suo potere invadendo Gondor e Gollum trama subdolamente alle spalle di Frodo e Sam per impadronirsi dell'Anello.
Il ritorno del reModifica
La storia riprende dopo la fine della seconda parte, Le due torri: Gandalf, Théoden, Aragorn, Gimli, Legolas ed Éomer si recano a Isengard, trovandola distrutta dagli Ent, e incontrano Merry e Pipino, i quali narrano loro il trionfo di Barbalbero su Saruman, che, ormai a corto di poteri, è rinchiuso nella torre di Orthanc. Subito dopo Pipino trova il Palantír sotto l'acqua che ricopre Isengard e lo prende, ma Gandalf glielo toglie di mano mettendolo in guardia sulla sua pericolosità. I guerrieri tornano poi tutti insieme a Edoras per festeggiare la vittoria su Isengard, ma la curiosità di Pipino non ha limiti e, mentre tutti dormono, cerca di dare un'occhiata nel Palantír, attirando così su di sé il vigile occhio di Sauron.
Fermato in extremis, Pipino riferisce a Gandalf quanto ha visto nella sfera. Così da Rohan Gandalf e Pipino partono per Gondor. Arrivato a Minas Tirith, Gandalf cerca di convincere il sovrintendente Denethor a prepararsi per l'attacco di Sauron, ma questi, sconvolto dalla morte del figlio Boromir ha perso ormai il lume della ragione. Nel frattempo Frodo e Sam, accompagnati da Gollum, continuano il loro pericoloso viaggio e arrivano davanti alle porte di Minas Morgul, dalle quali vedono uscire un grande esercito comandato dal Re stregone di Angmar. Mentre salgono le ripide scale di roccia che portano a Cirith Ungol, Gollum fa credere a Frodo, sconvolto dalla fatica e debilitato dall'Anello, che Sam voglia impadronirsi del potente oggetto; il portatore dell'Anello dice quindi a Sam di andarsene.
A Edoras, nel frattempo, Aragorn è riuscito a convincere re Théoden ad accorrere in aiuto di Gondor. È quindi radunato un esercito di 6000 Rohirrim pronti a muovere verso Minas Tirith, troppo pochi per sperare in una vittoria. Per poter rinfoltire i ranghi dell'esiguo esercito Aragorn, accompagnato da Gimli e da Legolas, decide di attraversare i Sentieri dei Morti, infestati da un antico popolo che avrebbe dovuto aiutare Isildur e che, non avendo mantenuto la promessa, potrà trovare pace solo dopo aver aiutato l'erede di Isildur, cioè Aragorn. Faramir, posto a difesa di Osgiliath, subisce un violento attacco da parte degli Orchi comandati da Gothmog e coadiuvati dai Nazgûl, che lo costringono a ritirarsi assieme ai suoi uomini. Tornato a Minas Tirith, è incolpato da suo padre Denethor della sconfitta e obbligato a un disperato e suicida tentativo di contrattacco. Riesce a salvarsi, ma è gravemente ferito e Denethor, ormai impazzito di dolore, quando vede l'esercito di Sauron in arrivo decide di suicidarsi insieme al figlio e ordina ai servi di preparare un rogo.
Frodo, nel frattempo, entra a Cirith Ungol dove, tradito da Gollum, è assalito e colpito da Shelob, un immenso ragno discendente da Ungoliant. Rientra però in azione Sam, che, accortosi del tradimento di Gollum, torna indietro ad aiutare l'amico, sconfigge Shelob ma è costretto a prendere l'Anello e Pungolo da Frodo, apparentemente morto. La difesa di Minas Tirith è organizzata da Gandalf, ma la superiorità numerica degli Orchi è schiacciante e il cancello della città è abbattuto dall'immenso ariete Grond, consentendo agli invasori di dilagare all'interno. Gandalf, avvertito da Pipino, raggiunge Faramir sulla sommità della cittadella, nel luogo dove riposano i re di Gondor, per salvarlo dalla pazzia di suo padre Denethor che vuole essere cremato assieme a lui. Lo stregone riesce a salvare Faramir ma, a seguito della colluttazione che ne nasce, Denethor prende fuoco e si getta in preda alle fiamme dalla rupe che sovrasta la città.
Intanto gli Orchi avanzano all'interno di Minas Tirith, ma all'alba giungono sul campo i cavalieri di Rohan che, con una carica travolgente, sbaragliano le file del nemico. A questo punto, però, Sauron fa entrare in scena gli enormi olifanti, che creano disordine e scompiglio tra i difensori. L'arrivo di Aragorn, fiancheggiato da Legolas, da Gimli e dall'esercito dei Morti, conclude la battaglia a favore di Gondor e Rohan. Théoden resta, però, gravemente ferito nello scontro con il Re stregone che Éowyn, poco prima della morte dello zio, riesce a uccidere grazie all'aiuto di Merry.
Sconfitto l'esercito di Sauron, non resta che marciare verso Mordor. Sauron, tuttavia, può contare ancora su decine di migliaia di Orchi nella battaglia finale. Aragorn e Gandalf, intanto, hanno deciso di marciare verso il Nero Cancello, in modo da attirare su di loro l'attenzione di Sauron, distraendolo così da Frodo, il quale può recarsi all'interno del Monte Fato per distruggere finalmente l'Anello. Aragorn, dunque, a capo dell'esercito di Gondor e di Rohan, si presenta ai cancelli di Mordor per sfidare Sauron. Quando il Nero Cancello si apre è possibile udire l'esercito degli Orchi gridare la poesia dell'Anello nella Lingua Nera. Frodo, intanto, in realtà ancora vivo dopo l'attacco di Shelob, è catturato dagli Orchi, ma, dopo essere stato salvato da Sam, recupera l'Anello e riprende il viaggio insieme al fedele amico. Arrivati alle pendici del Monte Fato, i due hobbit si scontrano nuovamente con Gollum, e, mentre Sam combatte, Frodo entra nella Voragine del Monte Fato per gettare l'Anello.
Arrivato al momento cruciale, cede però alla sua corruzione e lo indossa, rivelando così la sua posizione a Sauron che spedisce immediatamente i Nazgûl contro di lui. Prima di loro arriva però Gollum che, con un morso, strappa il dito con l'Anello a Frodo e, durante la colluttazione che segue, cade nella lava trascinando con sé l'Anello che così è finalmente distrutto. Grazie a questo avvenimento, Barad-dûr crolla mentre lo spirito di Sauron viene spazzato via, sconfitto una volta per tutte.
Frodo e Sam, usciti dal vulcano in esplosione, sono portati via in tempo da Mordor dalle Aquile, arrivate in loro soccorso grazie a Gandalf, e raggiungono Minas Tirith, dove si celebrano l'incoronazione di Aragorn come re di Gondor e il suo matrimonio con Arwen, figlia di Elrond. Gli hobbit tornano nella Contea e, pochi anni dopo, Frodo, quale Portatore dell'Anello, decide di partire insieme a Bilbo a Gandalf e agli ultimi Elfi rimasti (tra cui Elrond, Celeborn e Galadriel) verso Valinor, chiudendo così la Terza Era della Terra di Mezzo.
Pre-produzioneModifica
Prime fasi del progettoModifica
Gli adattamenti cinematografici precedentemente proposti erano principalmente rivolti ad un pubblico di ragazzi e bambini, e scontentavano la maggior parte dei fan adulti, che rimproverava a tali trasposizioni di aver ignorato gli aspetti più profondi e "filosofici" della storia di Tolkien. I relativi fallimenti dei precedenti lavori scoraggiarono registi e case di produzione, che non riproposero più l'idea, giudicata impossibile da portare sullo schermo, a causa dell'enorme quantità di finanziamenti e di effetti speciali necessari. Fu solo con lo sviluppo di nuove tecniche cinematografiche, in particolare l'evoluzione della grafica computerizzata, che il progetto venne ripreso in considerazione.
Attorno al 1995, la Miramax Films sviluppò un enorme progetto di adattamento dal vivo di Il Signore degli Anelli, con il regista neozelandese Peter Jackson dietro la macchina da presa, che avrebbe dovuto svilupparsi in due film. Quando la produzione divenne troppo costosa per le intenzioni della casa di produzione, la New Line Cinema rilevò la responsabilità della produzione, credendo fino in fondo nel progetto, e ampliando il numero di film da due a tre, per rispettare meglio i tempi del libro; i dirigenti e fondatori della Miramax, Bob Weinstein e Harvey Weinstein, tuttavia, rimasero inseriti nel progetto, nel ruolo di produttori esecutivi.
Già in tenera età, Jackson aveva avuto modo di apprezzare il romanzo Il Signore degli Anelli dopo aver guardato la versione cinematografica animata del 1978 di Ralph Bakshi[6]. Il film entusiasmò il regista[7] al punto da spingerlo a leggere parti del romanzo[8] durante un viaggio di dodici ore da Wellington ad Auckland quando aveva diciotto anni[9][10].
«Lessi il libro quando avevo 18 anni e la prima cosa che pensai fu: "Non vedo l'ora che ne traggano un film". Ho atteso questo momento per 20 anni.» |
(Il regista Peter Jackson[9].) |
I tre film vennero girati contemporaneamente, in diversi set sparsi per la Nuova Zelanda, e sono caratterizzati da un ampio utilizzo di effetti speciali assolutamente innovativi e di modellini e diorama, sviluppati interamente dalla Weta Digital e dalla Weta Workshop, società cinematografiche fondate da Peter Jackson stesso. La grafica computerizzata, in particolare, è stata molto usata, sia nelle piccole ambientazioni (ad esempio la creazione del personaggio di Gollum, interamente in CG e che risulta un ottimo primo esperimento di questo tipo) che nelle scene delle grandi battaglie, per quali sono state programmate migliaia di comparse digitali, in modo tale che avessero una discreta autosufficienza di movimento e azione.
L'ultimo giorno di riprese del terzo film, a casa di Peter Jackson fu filmata un'espressione facciale di Andy Serkis (l'attore che interpreta Gollum). Il video fu inviato alla Weta, dove i tecnici decisero di incorporare l'espressione nel personaggio, precisamente nella scena in cui Gollum capisce che Frodo è intenzionato a distruggere l'anello[11]. Peter Jackson è presente, in ogni episodio della trilogia, come cameo. Nel terzo episodio ricopre la parte di un pirata, ucciso dalla freccia di Legolas; tale scena è, tuttavia, presente solo nell'edizione estesa del film.
Come per il Fosso di Helm nel secondo film, la città di Minas Tirith nel terzo film è una fedele ricostruzione alta circa 90 centimetri. Anche qui per le vicende che si svolgono dentro di essa, le scene sono state girate su dei set esterni e in seguito i personaggi e i combattimenti (questi ultimi girati in set attrezzati con la tecnologia green screen) sono stati inseriti nell'omonima ricostruzione con la tecnica digitale.
Alcuni fan hanno criticato questi film poiché contengono delle alterazioni della storia originale, ed hanno, a detta di questi, un tono un po' diverso dalla narrazione del romanzo e dalla visione originale di Tolkien; è comunque riconosciuto dai più alla produzione di aver raggiunto grandissimi risultati. A titolo di esempio vi è una frase di Roger Ebert: «Jackson ha preso un'incantevole e unica opera letteraria e l'ha raccontata di nuovo nei termini del cinema moderno. [...] Fare quello che ha fatto in questi film deve essere stato molto difficile, e merita un applauso, ma rimanere fedeli a Tolkien sarebbe stato ancora più difficile, e coraggioso.»
L'adattamento cinematografico di Peter Jackson ha guadagnato diciassette Oscar (quattro per La Compagnia dell'Anello[12], due per Le due Torri[13] e undici per Il ritorno del Re[14]). I premi Oscar attribuiti ai tre film coprono quasi tutte le categorie (il terzo film vinse infatti tutti e undici i premi per i quali era candidato), ma nessuno per le categorie relative agli attori (tranne per Ian McKellen, che è stato candidato in La Compagnia dell'Anello). In particolare il premio come "miglior film" a Il ritorno del re, può venir considerato un premio dato all'intera trilogia da parte della critica.
La première di Il ritorno del re si tenne a Wellington, in Nuova Zelanda, il 1º dicembre 2003, e fu affiancata da celebrazioni dei fan e da promozioni ufficiali (la produzione del film ha contribuito consistentemente all'economia della nazione). Il ritorno del Re è stato anche il secondo film nella storia (dopo Titanic) a guadagnare più di un miliardo di dollari (in tutto il mondo)[15]; è stato per lungo tempo uno dei film con i maggiori incassi nella storia del cinema;[15] al 2020 occupa la posizione numero 27 in questa lista. Alla notte degli Oscar 2004, Il ritorno del re vinse, come detto, tutte e undici le statuette per le quali era stato candidato, eguagliando il record di Titanic e Ben-Hur.
SceneggiaturaModifica
Peter Jackson e sua moglie Fran Walsh iniziarono a scrivere la prima sceneggiatura di La Compagnia dell'Anello subito dopo l'abbandono del progetto del remake di King Kong[16]. Per semplificare il lavoro, Jackson e sua moglie chiesero alla Botes Costa di scrivere una sinossi del libro che avrebbero poi letto. La prima sceneggiatura dell'opera, corrispondente a La Compagnia dell'Anello, presentava molte differenze con la sceneggiatura finale e aveva più punti in comune con il libro di Tolkien[16]. Tra le numerose differenze ci sono la visita a Edoras di Gwaihir e Gandalf dopo la fuga da Isengard, Gollum attacca Frodo quando la compagnia è ancora unita, Maggot, Glorfindel, Radagast, Elladan ed Elrohir sono presenti nella sceneggiatura, Bilbo assiste al Consiglio di Elrond e Sam si guarda nello specchio di Galadriel[16].
Durante la metà del 1997[17] Jackson e Walsh iniziarono a rimaneggiare la sceneggiautra insieme a Stephen Sinclair[16] e alla sua partner, Philippa Boyens, la quale si disse una grande fan del libro[17]. Dopo 13-14 mesi[17], il gruppo concluse due sceneggiature[17], rispettivamente di 144 e 147 pagine. Sinclair lasciò il progetto a causa di alcuni obblighi teatrali. I cambiamenti rispetto alla prima sceneggiatura sono molti: "Sam non sa nulla dell'Anello inizialmente, contrariamente a Pipino e Merry che in seguito lo scopriranno e si offriranno volontariamente di seguire l'amico nel suo viaggio[16]. La fuga di Gandalf da Isengard è vista attraverso vari flashback, mentre le scene riguardo Lothlórien sono completamente assenti[16]. Denethor assiste al Consiglio di Elrond insieme a Boromir, suo figlio[16]. Un'altra scena, completamente inventata e assente nel libro, vedeva Arwen, durante la fuga con Frodo, uccidere il Re Stregone[16].
La terza versione della sceneggiatura risultò quella finale, ma tuttavia presentava, come ogni adattamento, alcune licenze. Ad esempio i cambiamenti della personalità di alcuni protagonisti, oppure la mancanza di alcuni personaggi importanti, tra cui Tom Bombadil. Il finale del film, invece, è tratto dal primo capitolo di Le due torri, ovvero capitolo in cui Aragorn, Legolas e Gimli trovano Boromir in fin di vita (che gli racconta della cattura di Pipino e Merry) e decidono in seguito di andare alla ricerca degli hobbit rapiti dagli Uruk-hai.
ProduzioneModifica
Progettazione e designModifica
«All'inizio sarei dovuto restare laggiù [Nuova Zelanda] per circa 20 settimane. Ma questo accadeva due anni e mezzo fa!» |
(Alan Lee[9].) |
Peter Jackson ha iniziato a scrivere lo story board della serie con Christian Rivers nell'agosto del 1997 ed ha assegnato al suo staff di iniziare a progettare la Terra di Mezzo.[18] Allo stesso tempo Jackson assunse il collaboratore di lunga data Richard Taylor per condurre Weta Workshop su cinque grandi elementi di design: armature, armi, protesi o make-up e miniature. Nel novembre 1997[17], i noti illustratori dei libri di Tolkien Alan Lee e John Howe hanno aderito al progetto. La maggior parte delle scene nei film, si basa sulle loro varie illustrazioni.[19] Allo scenografo Grant Major è stato affidato il compito di convertire i disegni di Lee e Howe in architettura, grazie alla creazione di modelli per il set, mentre Dan Hennah ha lavorato come art director, scouting dei vari luoghi e organizzatore per la costruzione dei set.
La visione di Jackson della Terra di Mezzo è stata descritta come "Ray Harryhausen incontra David Lean" di Randy Cook.[20] Jackson voleva un realismo crudo e riguardo storico per la parte fantastica, e ha tentato di rendere il mondo razionale e credibile. Ad esempio, il New Zealand Army ha contribuito a costruire la Contea mesi prima dell'inizio delle riprese in modo che le piante avrebbero potuto crescere veramente.[21] Le creature sono state progettate per essere biologicamente credibili, come ad esempio per le creature alate che cavalcano i Nazgûl.[22] In totale, 48.000 pezzi di armature, 500 archi, 10.000 frecce sono stati creati da Weta Workshop.[23] Sono state realizzate anche molte protesi, come 1.800 paia di piedi Hobbit per gli attori protagonisti[17], così come molte orecchie, nasi e circa 19.000 costumi da scena.[17] Ogni arredo scenico è stato appositamente progettato dal Dipartimento artistico, prendendo diverse scale in considerazione.[17]
Riprese e locationModifica
Le riprese per i tre film sono state condotte contemporaneamente in molte posizioni all'interno di aree prestabilite della Nuova Zelanda e dei parchi nazionali tra l'11 ottobre 1999 e il 22 dicembre 2000 per un periodo di 438 giorni. Riprese di pick-up sono state condotte ogni anno dal 2001 al 2004. La trilogia cinematografica è stata girata in oltre 150 luoghi diversi[23], con sette diverse unità di ripresa, così come diverse altre aree di ripresa vicino a Wellington e Queenstown. Insieme a Peter Jackson a dirigere l'intera produzione, ci furono altri registi di unità inclusi John Mahaffie, Geoff Murphy, Fran Walsh, Barrie Osbourne, Rick Porras, e qualsiasi altro aiuto regista, produttore, o scrittore disponibile. Jackson ha monitorato queste unità dal vivo via satellite, con la pressione aggiunta di costanti riscritture. Il regista ha in seguito affermato di aver dormito solo circa quattro ore a notte.[24] A causa della lontananza di alcuni dei luoghi in cui si dovevano svolgere le riprese, lo staff ha dovuto portare kit di sopravvivenza in quanto gli elicotteri non hanno potuto raggiungere la troupe in tempo.[17]
Tra i set più particolari è lo scenario creato nella località di Matamata, nell'Isola del Nord, nella quale è stata ricreata l'ambientazione di Hobbiville; oggi la cittadina espone il cartello Benvenuti a Hobbiville, all'ingresso, attirando così un discreto turismo di settore. Parte delle riprese di Le due torri si sono svolte in concomitanza con quelle di La Compagnia dell'Anello, dall'11 ottobre 1999 al 22 dicembre 2000. Le riprese del secondo film sono finite un mese dopo, nel gennaio 2001.
Gran parte delle riprese di Il ritorno del Re sono state girate nel 2001 e terminate agli inizi del 2002. La post-produzione del film è durata più di due anni ed è terminata solo nel mese di novembre 2003, un mese prima del debutto nelle sale com'era successo per il secondo film. Il Dipartimento di Conservazione della Nuova Zelanda è stato criticato per l'approvazione delle riprese all'interno di parchi nazionali, senza un'adeguata considerazione degli effetti negativi sull'ambiente.[25] In seguito alle scene di battaglia riprese nel Parco nazionale del Tongariro, hanno fatto sì che fossero necessari lavori di restauro nel parco.[26] Il budget della trilogia è stato di 281 milioni di dollari.[27]
Post-produzioneModifica
MontaggioModifica
Ad ogni film della trilogia, è stato riservato un intero anno di tempo per la post-produzione prima della sua rispettiva versione cinematografica: tutto il lavoro terminava verso ottobre-novembre, con la troupe immediatamente intenta a lavorare sul film successivo. Nella parte successiva di questo periodo, Jackson si sarebbe dovuto trasferire a Londra per supervisionare le registrazioni e continuare a modificarle, pur avendo un alimentatore per i computer per le discussioni all'Hotel Dorchester, e un "tubo grasso" per le connessioni Internet dai Pinewood Studios per supervisionare gli effetti speciali. Aveva un collegamento video Polycom e audio surround 5.1 per organizzare incontri, e ascoltare la nuova musica e effetti sonori in generale ovunque si trovasse. Anche le edizioni hanno avuto un fitto calendario all'inizio di ogni anno per completare gli effetti speciali e la musica.
Per evitare la pressione, Jackson ha assunto un montatore diverso per ogni film. John Gilbert ha lavorato al primo film, Michael Horton al secondo e da lungo tempo collaboratore di Jackson Jamie Selkirk sul terzo. Appuntamenti quotidiani sono durati 4 ore, tra il 1999 e il 2002. In totale, 1828 km (sei milioni di piedi) della pellicola è stato editato fino alle 11 ore e 23 minuti (683 min). Questa era la zona finale della sagomatura dei film, quando Jackson si rese conto che a volte il miglior script potrebbe essere ridondante sullo schermo, mentre prendeva a parte alle scene ogni giorno da più parti.
La modifica del primo film era relativamente accomodante anche se dopo un esame diagnostico per New Line hanno dovuto ri-modificare l'inizio per un prologo. Le due torri è stato sempre riconosciuto dalla troupe come il film più difficile da fare, in quanto "non ha avuto alcun inizio né fine", e aveva il problema aggiuntivo delle back stories. Jackson ha continuato anche la modifica del film quando quella parte del programma si è conclusa ufficialmente, con conseguente alcune scene, tra cui riforgiare Andúril, back-storia di Gollum, e la scomparsa di Saruman, mosso a Il ritorno del re. Più tardi, la scomparsa di Saruman è stato tagliata dall'edizione teatrale (ma incluso nella versione Extended) quando Jackson sentiva che non stava iniziando il terzo film abbastanza efficace.[28] Come per tutte le parti di post-produzione del terzo film, la modifica è stata molto caotica. La prima volta che Jackson ha visto il film completato era alla première di Wellington.
Molte scene filmate rimangono inutilizzate, anche nelle edizioni estese. Il materiale promozionale per La Compagnia dell'Anello conteneva un attacco da parte di Orchi di Moria sul Lothlórien dopo che la Compagnia lascia Moria, sostituito con un ingresso più suspense per la Compagnia. Altri tagli sono state scene dal libro, tra cui Frodo che la Terra di Mezzo a Parth Galen e un Consiglio esteso di Elrond, e nuove scene con un attacco a Frodo e Sam al fiume Anduin da un Uruk-hai. Il taglio principale di Le due torri ha caratterizzato Arwen e Elrond in visita a Galadriel a Lothlórien, con Arwen che poi conduce i rinforzi degli Elfi al Fosso di Helm. Questa scena, e un flashback di Arwen e primo incontro di Aragorn, è stato tagliato nel corso di una revisione della trama del film; l'arrivo degli Elfi é'stato spiegato con una comunicazione telepatica tra Elrond e Galadriel.
Éowyn doveva avere un ruolo più importante nella difesa dei rifugiati nel Fosso di Helm dagli intrusi Uruk-hai, mentre in Osgiliath, Faramir doveva avere una visione in cui Frodo diventava come Gollum, con Frodo e Sam in un'estesa sequenza di combattimento, girata per Il ritorno del re; erano due scene presenti nel libro.; Sam utilizzando la fiala di Galadriel avrebbe dovuto superare gli Osservatori a Cirith Ungol, e in seguito riprese dell'epilogo, con desinenze per Legolas e Gimli; Éowyn e il matrimonio di Faramir e la morte e il funerale di Aragorn. Sauron avrebbe dovuto combattere con Aragorn al Nero Cancello, ma Jackson decise che tale scena fosse inadeguata, dunque fu utilizzato invece un Troll creato in post produzione. Per dare contesto all'uccisione di Vermilinguo da parte di Saruman, Legolas a sua volta uccide Vermilinguo, doveva essere rivelato che Vermilinguo aveva avvelenato Theodred. Peter Jackson ha dichiarato che vorrebbe includere alcune di queste scene non utilizzate in un futuro rilascio "Ultimate Edition" home video, tra cui anche out-take.[29]
Colonna sonoraModifica
La colonna sonora del film (e dei suoi seguiti) è stata composta da Howard Shore, in questo film alla sua prima collaborazione con Peter Jackson. Shore dice riguardo alla sua collaborazione nel film «Devo ammettere che alle volte mi sono sentito come Frodo con il peso dell'Anello nella tasca del mio gilè, ma pagina dopo pagina, e poi nota dopo nota sono riuscito a scoprire il complesso mondo di Tolkien.»[30]. Il compositore, contrariamente agli altri due sequel, ha lavorato alla colonna sonora di questo primo film per quasi un anno. La colonna sonora è stata eseguita al London Philharmonic e al New Zealand Symphony ed è caratterizzata principalmente da voci soliste[30].
Due canzoni originali, "The Council of Elrond" (Aníron) (le cui parole sono state scritte da Roma Ryan[31]), e il tema dei titoli di coda " May It Be ", sono stati composti e cantati da Enya[32]. Quest'ultima ha ottenuto due nomination per la Miglior Canzone Originale al Premio Oscar[33] e al Golden Globe[34] nel 2002.
Edward Ross ha partecipato alla colonna sonora cantando la canzone " In Dreams ", composta da Shore[35].
L'album raggiunse la seconda posizione nelle classifiche Ö3 Austria Top 40 e in Finlandia, la terza nella Media Control Charts (dove rimane in classifica 34 settimane), la sesta in Danimarca e nella Sverigetopplistan, la settima nella Ultratop e nella MegaCharts (dove rimane in classifica 39 settimane), l'ottava nella ARIA Charts e nella Swiss Music Charts e la decima nella Official Albums Chart.
Effetti specialiModifica
Il primo film ha circa 540 effetti speciali, il secondo 799, e il terzo e ultimo capitolo 1.488 (2.730 in totale). Con le edizioni estese, gli effetti speciali arrivano a 3420. 260 specialisti hanno lavorato agli effetti speciali del primo film, e il numero è raddoppiato in Le due torri. La troupe, guidata da Jim Rygiel e Randy Cook, ha lavorato per lunghe ore, spesso durante la notte, per produrre effetti speciali in un breve lasso di tempo. La grande immaginazione di Peter Jackson è stata di grande aiuto sul palco. Ad esempio, alcuni grandi effetti del Fosso di Helm sono stati prodotti nelle ultime sei settimane di post-produzione di Le due torri, e lo stesso è accaduto di nuovo nelle ultime sei settimane per Il ritorno del re.
Personaggi e interpretiModifica
Qui troviamo i personaggi della trilogia e l'attore che interpreta ogni personaggio.
AccoglienzaModifica
IncassiModifica
Il primo capitolo del film tratto dalla saga di Tolkien è stato subito record d'incassi: il film ha incassato a livello internazionale 871.530.324 $, di cui 315.544.750 $ nelle sale statunitensi[39] In Italia il film ha venduto biglietti per un totale di 21.430.427 €.[40]. La Compagnia dell'Anello, si è piazzato al 65º posto della classifica dei film con maggior incassi nella storia del cinema, e il miglior piazzamento raggiunto è stato il 5º posto.[41]
Le due torri ha ottenuto successo fin dal debutto in sala ed ha eguagliato il suo predecessore nell'incasso globale: infatti il film ha incassato circa 926.047.111 $ nel mondo, di cui 342.551.365 $ solo negli USA. In Italia il film ha ottenuto un ottimo successo di pubblico, con incassi di circa 20.546.529 €[42], contro i 21.430.427 € del primo film. È attualmente il 53° film con il maggior incasso cinematografico di tutti i tempi (al netto dell'inflazione, è il 62° film di maggior successo in America del Nord[43]).
L'ultimo capitolo della trilogia, Il ritorno del re, film della saga di Tolkien è record d'incassi tanto da finire sul Guinness dei Primati. Il film, infatti, ha ottenuto un incasso globale di 1.119.929.521 $, entrando così nella storia dei film che hanno incassato di più e classificandosi al primo posto nella classifica dei film più visti nel 2003. Negli Stati Uniti e nel Canada il film ha incassato circa 377.845.905 $ mentre in Italia il film ha incassato 22.827.684 €. È attualmente al 24º posto della classifica dei film con il maggior incasso della storia del cinema risultando il film con più incassi pubblicato dalla New Line Cinema, così come il più grande successo finanziario per Time Warner. In classifica è stato al 2º posto, fino a quando non è stato superato da Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2 nel 2011. In occasione dell'uscita del terzo e conclusivo film della saga il 22 gennaio 2004 in molte sale italiane è stata fatta la cosiddetta "maratona" dei tre film, con proiezioni dalle 14.00 per arrivare a mezzanotte circa, ora d'inizio dell'ultimo capitolo della trilogia.
Film | Data di uscita italiana | Italia | Stati Uniti e Canada | Resto del Mondo | Totale | Posizione in classifica[44] | Budget |
---|---|---|---|---|---|---|---|
La Compagnia dell'Anello | 18 gennaio 2002 | €21.613.301 | $315.544.750 | $555.900.000 | $871.530.324 | #65 | $93.000.000 |
Le Due Torri | 16 gennaio 2003 | €20.540.737 | $342.551.365 | $583.495.746 | $926.047.111 | #53 | $94.000.000 |
Il Ritorno del Re | 22 gennaio 2004 | €22.834.522 | $377.845.905 | $742.083.616 | $1.119.929.521 | #24 | $94.000.000 |
Totale | €64.988.560 | $1.035.942.020 | $1.881.479.362 | $2.917.421.382 | $281.000.000 |
CriticaModifica
Senza l'inflazione, Il Signore degli Anelli è la trilogia cinematografica di maggior incasso mondiale di tutti i tempi, superiore anche rispetto ad altri franchise come la trilogia originale di Guerre stellari e la saga di Il padrino.[45] La serie di film ha incassato un totale di 2.91 miliardi di euro,[46] e condivide con Ben-Hur e Titanic il maggior numero di Premi Oscar vinti per un unico film (undici).[47]
La maggior parte dei critici hanno anche elogiato la serie: secondo Kenneth Turan del Los Angeles Times, la trilogia non avrà mai eguali.[48] Alcuni siti invece, come il Philadelphia Weekly, hanno criticato la durata eccessiva della saga cinematografica.[49]
Il sito Metacritic ha riportato una percentuale di gradimento del 92% a La Compagnia dell'Anello, 88% al secondo capitolo e 94% a Il ritorno del re.[50][51][52][53] Il sito Rotten Tomatoes invece ha assegnato 91% al primo capitolo, 96% a Le due Torri e 95% all'ultimo capitolo della saga, Il ritorno del re.[54][55][56] Nel luglio 2016, i tre film sono stati inseriti nella "Top 200" dei "Migliori film di tutti i tempi" secondo Metacritic.[57] Nei sondaggi condotti da CinemaScore, il pubblico ha dato ai film una media di A-, A, e A + su una scala da A+ a F.[58]
La serie appare nella top 10 della Dallas–Fort Worth Film Critics Association, nella lista dei 100 film secondo la rivista Time, e nella top 100 secondo James Berardinelli.[59] Nel 2007, USA Todayha definito la serie come i film più importanti degli ultimi 25 anni.[60] Entertainment Weekly ha inserito la trilogia nella sua classifica dicendo: "Portare un libro così amato sul grande schermo? Un gioco da ragazzi. La trilogia di Peter Jackson - o, come ci piace chiamarlo, il nostro tesssssoro - ha esercitato su di noi la sua attrazione irresistibile".[61] La rivista Paste li ha definiti tra i 50 migliori film del decennio (2000-2009), classificandosi al 4º posto.[62] In un altro elenco della rivista Time, la serie è al secondo posto tra i "Migliori film del decennio".[63] La rivista Empire ha inserito i film al 1º posto delle 32 migliori trilogie.[64] Inoltre, sei personaggi e i loro rispettivi attori, sono inseriti nella lista dei "100 migliori personaggi del film" secondo Empire, con Aragorn di Viggo Mortensen al nº15, Gandalf interpretato da Ian McKellen classificato al nº30, Bilbo Baggins di Ian Holm classificato al nº61, Gollum interpretato da Andy Serkis al nº66, Samwise Gamgee di Sean Astin al nº77, e Orlando Bloom, interprete di Legolas al nº94.[65]
Film | Rotten Tomatoes | Metacritic | CinemaScore[58] |
---|---|---|---|
La Compagnia dell'Anello | 91% (225 reviews)[54] | 92 (34 reviews)[50] | A- |
Le due torri | 96% (247 reviews)[55] | 88 (38 reviews)[51] | A |
Il ritorno del re | 95% (261 reviews)[56] | 94 (41 reviews)[52] | A+ |
RiconoscimentiModifica
La Compagnia dell'AnelloModifica
Il primo capitolo della saga ha vinto 4 Oscar 2002 su 13 candidature e il premio BAFTA al miglior film del 2002. L'AFI lo ha inserito al cinquantesimo posto nella classifica dei cento migliori film di tutti i tempi[66] e al secondo posto nella classifica dei dieci migliori film fantasy di tutti i tempi nell'AFI's 10 Top 10 della American Film Institute[67][68]. Ecco tutti i premi nel dettaglio:
- 2002 - Premio Oscar
- Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Miglior trucco a Peter Owen e Richard Taylor
- Migliori effetti speciali a Jim Rigyel, Randall William Cook, Richard Taylor e Mark Stetson
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Candidatura Miglior film a Peter Jackson, Barrie M. Osborne e Fran Walsh
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Ian McKellen
- Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Candidatura Migliore scenografia a Grant Major e Dan Hennah
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Candidatura Miglior montaggio a John Gilbert
- Candidatura Miglior sonoro a Gethin Creagh, Christopher Boyes, Michael Semanick e Hammond Peek
- Candidatura Miglior canzone (May It Be) a Enya
- 2002 - Golden Globe
- Candidatura Miglior film drammatico
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Candidatura Miglior canzone (May It Be) a Enya
- 2002 - Premio BAFTA
- Miglior film a Peter Jackson, Barrie M. Osborne e Tim Sanders
- Migliore regia a Peter Jackson
- Miglior trucco a Peter Owen, Richard Taylor e Peter King
- Migliori effetti speciali a Alex Funke, Jim Rigyel, Randall William Cook, Richard Taylor e Mark Stetson
- Premio del Pubblico
- Candidatura Miglior film (Premio dei bambini) a Peter Jackson, Barrie M. Osborne, Fran Walsh e Tim Sanders
- Candidatura Miglior attore protagonista a Ian McKellen
- Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Candidatura Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Candidatura Migliore scenografia a Grant Major
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson
- Candidatura Miglior montaggio a John Gilbert
- Candidatura Miglior sonoro a Gethin Creagh, Christopher Boyes, Michael Semanick, Hammond Peek, Michael Semanick, Ethan Van Der Ryn e Mike Hopkins
- 2002 - Screen Actors Guild Award
- Miglior attore non protagonista a Ian McKellen
- Candidatura Miglior cast
- 2001 - Chicago Film Critics Association Award
- Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- 2002 - Empire Award
- Miglior film
- Miglior attore protagonista a Elijah Wood
- Miglior debutto a Orlando Bloom
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior attore protagonista a Viggo Mortensen
- Candidatura Miglior attore britannico a Sean Bean
- Candidatura Miglior attore britannico a Ian McKellen
- Candidatura Miglior debutto a Billy Boyd e Dominic Monaghan
- 2003 - Grammy Award
- Miglior colonna sonora a Howard Shore e John Kurlander
- Candidatura Miglior canzone (May It Be) a Enya, Nick Ryan e Roma Ryan
- 2002 - Kansas City Film Critics Circle Award
- 2002 - MTV Movie Award
- Miglior film
- Migliore performance rivelazione maschile a Orlando Bloom
- Candidatura Miglior sequenza d'azione (La Battaglia nelle Miniere di Moria)
- Candidatura' Miglior combattimento a Ian McKellen e Christopher Lee
- Candidatura Migliore performance maschile a Elijah Wood
- Candidatura Miglior cattivo a Christopher Lee
- 2001 - National Board of Review Award
- Miglior attrice non protagonista a Cate Blanchett
- Miglior scenografia a Grant Major
- Premio Speciale a Peter Jackson
- 2002 - Satellite Award
- Miglior film d'animazione o a tecnica mista
- Miglior montaggio a John Gilbert
- Miglior sonoro a Gethin Creagh, Christopher Boyes, Michael Semanick e Hammond Peek
- Candidatura Miglior attore non protagonista in un film drammatico a Ian McKellen
- Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Candidatura Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- Candidatura Migliore scenografia a Grant Major
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson
- Candidatura Migliori effetti visivi ad Alex Funke, Jim Rigyel, Randall William Cook e Richard Taylor
- 2002 - Saturn Award
- Miglior film fantasy
- Migliore regia a Peter Jackson
- Miglior attore non protagonista a Ian McKellen
- Candidatura Cinescape Genre Face of the Future Award a Orlando Bloom
- Candidatura Migliore sceneggiatura a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Candidatura Miglior trucco a Peter Owen e Richard Taylor
- Candidatura Migliori effetti speciali a Jim Rigyel, Randall William Cook, Richard Taylor e Mark Stetson
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2002 - Premio Amanda
- Candidatura Miglior film straniero a Peter Jackson
- 2003 - Awards of the Japanese Academy
- Candidatura Miglior film straniero
- 2002 - Bogey Award
- Bogey Award in Titanio
- 2002 - Boston Society of Film Critics Awards
- Candidatura Miglior regia a Peter Jackson
- 2002 - Premio Bram Stoker
- Candidatura Migliore sceneggiatura a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- 2002 - Critics' Choice Movie Award
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Miglior canzone (May It Be) a Enya
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- 2013 - Critics' Choice Movie Award
- Miglior film affiliante
- 2001 - Las Vegas Film Critics Society Award
- Migliore regia a Peter Jackson
- Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Migliori effetti speciali a Richard Taylor
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Miglior canzone (May It Be) a Enya
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Ian Holm
- Candidatura Migliore sceneggiatura a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Candidatura Miglior montaggio a John Gilbert
- 2002 - Golden Reel Award
- Miglior montaggio sonoro (Effetti sonori)
- Candidatura Miglior montaggio sonoro
- 2001 - Phoenix Film Critics Society Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Miglior cast
- Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- Migliore scenografia a Grant Major
- Migliori costumi a Ngila Dickson
- Migliori effetti speciali a Jim Rigyel, Randall William Cook, Richard Taylor e Mark Stetson
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Miglior canzone (May It Be) a Enya
- Candidatura Miglior trucco a Peter Owen e Richard Taylor
- Candidatura Miglior montaggio a John Gilbert
- 2002 - Premio Robert
- Miglior film statunitense a Peter Jackson
- 2001 - Southeastern Film Critics Association Award
- Migliore regia a Peter Jackson
- Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Candidatura Miglior film
- 2002 - AFI Award
- Film dell'anno a Peter Jackson, Barrie M. Osborne, Tim Sanders e Fran Walsh
- Effetti speciali dell'anno a Jim Rygiel
- Scenografo dell'anno a Grant Major
- Candidatura Compositore dell'anno a Howard Shore
- 2002 - ASCAP Award
- Tom Box Office films a Howard Shore
- 2002 - Eddie Award
- 'Candidatura Miglior montaggio a John Gilbert
- 2002 - American Society of Cinematographers
- Candidatura Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- 2002 - AACTA Award
- Miglior film straniero a Peter Jackson, Barrie M. Osborne, Tim Sanders e Fran Walsh
- 2002 - Premio Bodil
- Miglior film statunitense a Peter Jackson
- 2002 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award
- Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior regia a Peter Jackson
- 2002 - DGA Award
- Candidatura Miglior regia a Peter Jackson
- 2002 - Premio Hugo
- Miglior rappresentazione drammatica
- 2002 - Kids' Choice Award
- Candidatura Miglior eroe maschile a Elijah Wood
- 2001 - Los Angeles Film Critics Association Award
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Candidatura Miglior scenografia a Grant Major
- 2013 - People's Choice Award
- Candidatura Miglior saga
- 2003 - People's Choice Award
- Miglior film
- Miglior film drammatico
- 2002 - Science Fiction and Fantasy Writers of America
- Migliore sceneggiatura a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- 2002 - Teen Choice Award
- Candidatura Miglior film d'azione/di avventura/drammatico
- Candidatura Miglior attore in un film d'azione/d'avventura/drammatico a Elijah Wood
- Candidatura Miglior attrice in un film d'azione/d'avventura/drammatico a Liv Tyler
- 2002 - WGA Award
- Candidatura Miglior sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- 2004 - Young Artist Award
- Jackie Coogan Award a Peter Jackson
- 2002 - Young Artist Award
- Candidatura Miglior film drammatico per la famiglia
- 2002 - Art Directors Guild
- Candidatura Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah, Rob Outterside, Joe Bleakley, Mark Robins, Philip Ivey, Jules Cook e Ross McGarva
- 2009 - Austin Film Critics Association
- Candidatura Miglior film del decennio
- 2001 - Awards Circuit Community Awards
- Miglior regia a Peter Jackson
- Miglior attore non protagonista a Ian McKellen
- Miglior cast
- Miglior sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Philippa Boyens e Peter Jackson
- Miglior fotografia a Andrew Lesnie
- Miglior colonna sonora originale a Howard Shore
- Migliori effetti visivi
- Candidatura Miglior film a Peter Jackson, Barrie M. Osborne, Tim Sanders e Fran Walsh
- Candidatura Miglior montaggio a John Gilbert
- 2002 - Chlotrudis Award
- Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- 2002 - Cinema Audio Society
- Miglior sonoro a Gethin Creagh, Christopher Boyes, Michael Semanick e Hammond Peek
- 2002 - Czech Lions
- Candidatura Miglior film straniero a Peter Jackson
- 2002 - Florida Film Critics Circle Award
- Migliore regia a Peter Jackson
- Miglior attrice non protagonista a Cate Blanchett
- 2011 - International Film Music Critics Award
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore, Ludwig Wicki, Jonathan Schultz e Alan Frey
- 2005 - International Film Music Critics Award
- Miglior colonna sonora a Howard Shore, Peter Jackson, Fran Walsh e Paul Broucek
- 2002 - Jupiter Award
- Miglior film internazionale a Peter Jackson
- Miglior regista internazionale a Peter Jackson
- 2002 - National Society of Film Critics Awards
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior regia a Peter Jackson
- 2014 - Online Film & Television Association
- Miglior film
- 2002 - Online Film & Television Association
- Miglior film a Fran Walsh, Peter Jackson, Barrie M. Osborne e Tim Sanders
- Miglior regia a Peter Jackson
- Miglior cast
- Miglior sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Philippa Boyens, Peter Jackson
- Miglior casting a Victoria Burrows, John Hubbard, Amy Hubbard, Liz Mullane e Ann Robinson
- Miglior colonna sonora originale a Howard Shore
- Miglior scenografia
- Miglior trucco e acconciature a Marjory Hamlin, Peter King, Peter Owen, Richard Taylor e Gail Wilson
- Miglior montaggio sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Gethin Creagh e Hammond Peek
- Migliori effetti sonori a Ethan Van der Ryn
- Migliori effetti visivi a Jim Rygiel, Randall William Cook, Richard Taylor e Mark Stetson
- Miglior momento cinematico (Entrata nelle miniere di Moria)
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Ian McKellen
- Candidatura Miglior performance rivelazione maschile a Orlando Bloom
- Candidatura Miglior canzone originale (May It Be) a Enya, Nicky Ryan e Roma Ryan
- Candidatura Miglior montaggio a John Gilbert
- Candidatura Miglior fotografia a Andrew Lesnie
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Candidatura Miglior sequenza dei titoli
- Candidatura Miglior momento cinematico (Prologo)
- Candidatura Miglior website officiale
- 2002 - Online Film Critics Society Award
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior cast
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Ian McKellen
- Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Candidatura Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2002 - PGA Award
- Candidatura Miglior produttore
- 2001 - Toronto Film Critics Association Award
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Ian McKellen
- 2002 - USC Scripter Award
- Candidatura Migliore sceneggiatura a Peter Jackson, Fran Walsh, Philippa Boyens e J. R. R. Tolkien
- 2002 - World Soundtrack Award
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Colonna sonora dell'anno a Howard Shore
- Candidatura Compositore dell'anno a Howard Shore
Le due torriModifica
Il secondo film della trilogia del regista neozelandese vince 2 Oscar 2003, su 6 candidature. Ecco tutti i premi:
- 2003 - Premio Oscar
- Miglior montaggio sonoro a Ethan Van der Ryn e Mike Hopkins
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Candidatura Miglior film a Barrie M. Osborne, Fran Walsh e Peter Jackson
- Candidatura Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah e Alan Lee
- Candidatura Miglior montaggio a Michael Horton
- Candidatura Miglior sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges e Hammond Peek
- 2003 - Golden Globe
- Candidatura Miglior film drammatico
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- 2003 - Premio BAFTA
- Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Premio del Pubblico
- Candidatura Miglior film a Barrie M. Osborne, Fran Walsh e Peter Jackson
- Candidatura Miglior film (Premio dei Bambini) a Peter Jackson, Barrie M. Osborne e Fran Walsh
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Candidatura Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah e Alan Lee
- Candidatura Miglior montaggio a Michael Horton
- Candidatura Miglior trucco a Peter Owen, Peter King e Richard Taylor
- Candidatura Miglior sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges e Hammond Peek
- 2003 - Screen Actors Guild Award
- Candidatura Miglior cast
- 2002 - Chicago Film Critics Association Award
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2003 - Empire Award
- Miglior film
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior attore a Viggo Mortensen
- Candidatura Miglior attrice a Miranda Otto
- Candidatura Miglior attore britannico a Ian McKellen
- Candidatura Miglior attore britannico a Andy Serkis
- Candidatura Scena dell'anno (La riflessione di Gollum)
- 2003 - Nastro d'argento
- 2003 - Kansas City Film Critics Circle Award
- 2002 - Las Vegas Film Critics Society Award
- Migliore regia a Peter Jackson
- Miglior montaggio a Michael Horton
- Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- 2002 - MTV Movie Award
- Miglior film
- Migliore sequenza d'azione (La Battaglia al Fosso di Helm)
- Miglior performance di gruppo a Elijah Wood e Sean Astin
- Miglior performance virtuale (Gollum)
- Candidatura Miglior performance maschile a Viggo Mortensen
- 2002 - Satellite Award
- Miglior cast
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Candidatura Miglior film drammatico
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior attore non protagonista in un film drammatio a Viggo Mortensen
- Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- Candidatura Miglior montaggio a Michael Horton
- Candidatura Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Candidatura Miglior sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges e Hammond Peek
- 2003 - Saturn Award
- Miglior film fantasy
- Miglior attore non protagonista a Andy Serkis
- Miglior trucco a Peter Owen e Peter King
- Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior attore protagonista a Viggo Mortensen
- Candidatura Miglior attore emergente a Elijah Wood
- Candidatura Migliore sceneggiatura a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- Candidatura Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2003 - Premio Amanda
- Candidatura Miglior film straniero a Peter Jackson
- 2004 - Awards of the Japanese Academy
- Candidatura Miglior film straniero
- 2003 - Bogey Award
- Bogey Award
- 2003 - Critics' Choice Movie Award
- Miglior performance virtuale a Andy Serkis
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2012 - Critics' Choice Movie Award
- Miglior film affiliante
- 2002 - Central Ohio Film Critics Association Award
- Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Candidatura Miglior film
- 2004 - Grammy Award
- Miglior colonna sonora a Howard Shore, John Kurlander e Peter Cobbin
- 2003 - Premio Hugo
- 2002 - Phoenix Film Critics Society Award
- Miglior film
- Miglior cast
- Migliore sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah e Alan Lee
- Miglior trucco a Peter Owen, Peter King e Jeremy Woodhead
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel e Joe Letteri
- Miglior canzone (La canzone di Gollum) a Howard Shore e Fran Walsh
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Candidatura Miglior montaggio a Michael Horton
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2003 - Premio Robert
- Candidatura Miglior film statunitense a Peter Jackson
- 2003 - Teen Choice Award
- Candidatura Miglior film d'azione/d'avventura/drammatico
- Candidatura Miglior attore in un film d'azione/d'avventura/drammatico a Elijah Wood
- Candidatura Miglior combattimenti/sequenze d'azione
- 2002 - Visual Effects Society[69]
- Migliori effetti speciali a Steve Ingram, Blair Foord, Rich E. Cordobes e Scott Harens
- Miglior animazione dei personaggi a Richard Baneham, Eric Saindon, Ken McGaugh e Bay Raitt
- Miglior compositing a Mark Tait Lewis, G.G. Heitmann Demers, Alex Lemke e Alfred Mürrle
- Migliori effetti speciali scenografici a Alan Lee, Jeremy Bennett, Christian Rivers e Gino Acevedo
- Migliori effetti speciali fotografici a Alex Funke, Brian Van't Hul e Richard Bluck
- Miglior effetti speciali in effetti guidati a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Migliori modellini e miniature a Richard Taylor, Paul Van Ommen e Matt Aitken
- Miglior attore in un film di effetti speciali a Elijah Wood, Sean Astin e Andy Serkis
- Candidatura Miglior Matte painting a Yanick Dusseault, Max Dennison, Roger Kupelian e Mathieu Raynault
- 2003 - AFI Award
- Film dell'anno
- 2003 - ASCAP Award
- Top Box Office Films a Howard Shore
- 2003 - Eddie Award
- Candidatura Miglior montaggio in un film drammatico a Michael Horton
- 2003 - AACTA Award
- Miglior film straniero a Barrie M. Osborne, Fran Walsh e Peter Jackson
- 2003 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award
- Migliore regia a Peter Jackson
- 2003 - DGA Award
- Candidatura Miglior regia a Peter Jackson
- 2003 - Golden Trailer Awards
- Miglior film d'azione
- 2003 - Kids' Choice Award
- Candidatura Miglior eroe a Elijah Wood
- 2003 - London Critics Circle Film Award
- Candidatura Regista dell'anno a Peter Jackson
- 2003 - Golden Reel Award
- Candidatura Miglior montaggio sonoro in un film straniero
- Candidatura Miglior montaggio sonoro nei film stranieri
- Candidatura Miglior montaggio sonoro (Colonna sonora)
- 2013 - People's Choice Award
- Candidatura Miglior saga
- 2004 - People's Choice Award
- Miglior film drammatico
- 2004 - Science Fiction and Fantasy Writers of America
- Migliore sceneggiatura a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- 2004 - Young Artist Award
- Jackie Coogan Award a Peter Jackson
- 2003 - Young Artist Award
- Miglior film drammatico per la famiglia
- 2003 - Angel Award
- Miglior film d'avventura
- 2003 - Art Directors Guild
- Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah, Joe Bleakley, Rob Outterside, Philip Ivey, Mark Robins, Jules Cook, Ross McGarva e Jacqui Allen
- 2009 - Austin Film Critics Association
- Candidatura Miglior film del decennio
- 2002 - Awards Circuit Community Awards
- Miglior regia a Peter Jackson
- Miglior attore non protagonista a Andy Serkis
- Miglior scenografia a Grant Major, Dan Hennah e Alan Lee
- Miglior fotografia a Andrew Lesnie
- Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Miglior colonna sonora originale a Howard Shore
- Migliori effetti visivi
- Miglior sonoro
- Candidatura Miglior film a Peter Jackson, Fran Walsh e Barrie M. Osborne
- Candidatura Miglior cast
- Candidatura Miglior sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh, Philippa Boyens e Stephen Sinclair
- 2002 - British Society of Cinematographers
- Candidatura Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- 2003 - Chlotrudis Award
- Migliore sceneggiatura non originale (premio del pubblico) a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- Candidatura Miglior sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- 2003 - Cinema Audio Society
- Candidatura Miglior sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges e Hammond Peek
- 2003 - Cinema Writers Circle Award
- Candidatura Miglior film straniero
- 2003 - Costume Designers Guild Award
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson
- 2003 - German Dubbing Awards
- Miglior sceneggiatura a Andreas Fröhlich
- 2003 - Hollywood Makeup Artist and Hair Stylist Guild Award
- Migliore acconciatura per un personaggio (per Liv Tyler) a Peter Owen e Peter King
- Miglior trucco per un personaggio (per Elijah Wood) a Peter Owen e Peter King
- Migliori effetti speciali di trucco (per Elijah Wood) a Gino Acevedo, Jason Docherty e Richard Taylor
- 2003 - International Online Cinema Awards
- Miglior cast
- 2003 - Online Film & Television Association
- Miglior film a Peter Jackson, Barrie M. Osborne e Fran Walsh
- Miglior regia a Peter Jackson
- Miglior montaggio a Michael Horton e Jabez Olssen
- Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Miglior trucco e acconciature a Peter King, Peter Owen e Richard Taylor
- Miglior montaggio sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges e Hammond Peek
- Migliori effetti sonori a Ethan Van der Ryn e Mike Hopkins
- Migliori effetti visivi a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Miglior momento cinematico (La doppia personalità di Gollum)
- Miglior website ufficiale
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Andy Serkis
- Candidatura Miglior cast
- Candidatura Miglior casting a Victoria Burrows, John Hubbard, Amy Hubbard, Liz Mullane e Ann Robinson
- Candidatura Miglior sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- Candidatura Miglior colonna sonora originale a Howard Shore
- Candidatura Miglior fotografia a Andrew Lesnie
- Candidatura Miglior scenografia
- Candidatura Miglior momento cinematico (La battaglia al fosso di Helm)
- 2003 - Online Film Critics Society Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Miglior cast
- Miglior montaggio a Michael Horton e Jabez Olssen
- Miglior sonoro a Ethan Van der Ryn e Mike Hopkins
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Andy Serkis
- Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- Candidatura Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Candidatura Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah e Alan Lee
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2003 - PGA Award
- Candidatura Migliori produttore a Barrie M. Osborne, Fran Walsh e Peter Jackson
- 2002 - Rondo Hatton Classic Horror Awards
- Miglior film di genere a Peter Jackson
- 2003 - SFX Award
- Miglior film fantasy
- Migliore regista fantasy a Peter Jackson
- Miglior attore fantasy a Viggo Mortensen
- Miglior musica fantasy a Howard Shore
- Candidatura Miglior attore fantasy a Elijah Wood
- Candidatura Miglior attore fantasy a Ian McKellen
- 2002 - Seattle Film Critics Award
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- Candidatura Miglior montaggio a Michael Horton
- 2003 - USC Scripter Award
- Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- 2002 - Utah Film Critics Association Awards
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Andy Serkis
- Candidatura Miglior sceneggiatura a Fran Walsh, Philippa Boyens, Stephen Sinclair e Peter Jackson
- 2002 - Washington DC Area Film Critics Association Award
- Candidatura Miglior film
- 2003 - World Soundtrack Award
- Candidatura Miglior canzone (La canzone di Gollum) a Howard Shore, Fran Walsh, Janet Roddick, David Donaldson, Steve Roche, David Long e Emilíana Torrini
Il ritorno del reModifica
(EN)
«And the Oscar goes to... it's a clean sweep: for "Lord of the Rings - The Return of the King": Barrie M. Osborne, Fran Walsh and Peter Jackson"» |
(IT)
«E l'Oscar va a... è piazza pulita per Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re: Barrie M. Osborne, Fran Walsh e Peter Jackson» |
(Steven Spielberg alla cerimonia degli Oscar del 29 febbraio 2004 annunciando l'undicesimo e ultimo Oscar all'ultimo film della trilogia.) |
Il terzo capitolo della saga fantasy conquista ogni Oscar a cui era stato candidato, primato mai raggiunto prima, ed eguagliando, con 11 Oscar, il numero totale di statuette di Ben-Hur e Titanic, il massimo di premi vinti da un unico film nella storia dell'Academy Award. Inoltre vince 4 Golden Globe (come: "Miglior film drammatico", "Miglior regia", "Miglior canzone" (Into the West di Howard Shore, Fran Walsh e Annie Lennox), "Migliore colonna sonora originale"), 2 Grammy Awards nelle categorie "Migliore Album-Colonna Sonora Per Pellicola Cinematografica, Televisiva o Altro Mezzo Visivo" (a Howard Shore) e "Miglior Canzone (musica e testo) per Pellicola Cinematografica, Televisiva o Altro Mezzo Visivo" (a Howard Shore, Annie Lennox e Fran Walsh per la canzone Into the West) e il premio BAFTA al miglior film del 2004.
- 2004 - Premio Oscar
- Miglior film a Barrie M. Osborne, Peter Jackson e Fran Walsh
- Migliore regia a Peter Jackson
- Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah e Alan Lee
- Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Miglior trucco a Richard Taylor e Peter King
- Miglior montaggio a Jamie Selkirk
- Miglior sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges e Hammond Peek
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Miglior canzone (Into the West) a Howard Shore, Fran Walsh e Annie Lennox
- 2004 - Golden Globe
- 2004 - Premio BAFTA
- Miglior film a Barrie M. Osborne, Peter Jackson e Fran Walsh
- Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Premio del Pubblico
- Candidatura Miglior film (Premio dei Bambini) a Barrie M. Osborne, Peter Jackson e Fran Walsh
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Ian McKellen
- Candidatura Migliore scenografia a Grant Major
- Candidatura Miglior trucco a Richard Taylor, Peter King e Peter Owen
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Candidatura Miglior montaggio a Jamie Selkirk
- Candidatura Miglior sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges, Hammond Peek, David Farmer, Mike Hopkins e Ethan Van Der Ryn
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2003 - Screen Actors Guild Award
- 2003 - Chicago Film Critics Association Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Miglior colonna sonora originale a Howard Shore
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Andy Serkis
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Sean Astin
- Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Candidatura Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- 2004 - Empire Award
- Miglior film
- Miglior attore britannico a Andy Serkis
- Scena dell'anno (La Cavalcata dei Rohirrim)
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior attore protagonista a Viggo Mortensen
- Candidatura Miglior attore protagonista a Sean Astin
- Candidatura Miglior attore britannico a Orlando Bloom
- Candidatura Miglior attore britannico a Ian McKellen
- 2005 - Grammy Award
- Miglior colonna sonora a Howard Shore e John Kurlander
- Miglior canzone (Into The West) ad Annie Lennox, Howard Shore e Fran Walsh
- 2004 - Kansas City Film Critics Circle Award
- 2003 - Las Vegas Film Critics Society Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Miglior attore non protagonista a Andy Serkis
- Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah e Alan Lee
- Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Candidatura Miglior sceneggiatura a Fran Walsh, Philippa Boyens e Peter Jackson
- 2004 - MTV Movie Award
- Miglior film
- Miglior sequenza d'azione (La Battaglia di Gondor)
- 2003 - National Board of Review Award
- 2003 - Satellite Award
- Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah e Alan Lee
- Candidatura Miglior film drammatico
- Candidatura Migliore fotografia a Andrew Lesnie
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Candidatura Miglior montaggio a Jamie Selkirk
- Candidatura Miglior sonoro a David Farmer, Mike Hopkins e Ethan Van Der Ryn
- Candidatura Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2004 - Saturn Award
- Miglior film fantasy
- Migliore regia a Peter Jackson
- Miglior attore protagonista a Elijah Wood
- Miglior attore non protagonista a Sean Astin
- Migliore sceneggiatura a Fran Walsh, Philippa Boyens e Peter Jackson
- Miglior trucco a Richard Taylor e Peter King
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Candidatura Miglior attore protagonista a Viggo Mortensen
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Ian McKellen
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Andy Serkis
- Candidatura Miglior attrice non protagonista a Miranda Otto
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- 2004 - Premio Amanda
- Miglior film straniero a Peter Jackson
- 2004 - Awards of the Japanese Academy
- Candidatura Miglior film straniero
- 2003 - Boston Society of Film Critics Awards
- Candidatura Miglior regia a Peter Jackson
- 2004 - Critics' Choice Movie Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Miglior cast
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2013 - Critics' Choice Movie Award
- Miglior film affiliante
- 2004 - Central Ohio Film Critics Association Award
- Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Sean Astin
- Candidatura Miglior sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Candidatura Miglior colonna sonora a Howard Shore
- 2004 - Premio Hugo
- 2004 - London Critics Circle Film Award
- Candidatura Film dell'anno
- Candidatura Regista dell'anno a Peter Jackson
- 2003 - New York Film Critics Circle Award
- Miglior film
- Candidatura Miglior regia a Peter Jackson
- 2003 - Phoenix Film Critics Society Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- Migliore scenografia a Grant Major
- Miglior montaggio a Jamie Selkirk
- Miglior trucco a Richard Taylor e Peter King
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Sean Astin
- Candidatura Miglior cast
- Candidatura Migliori costumi a Ngila Dickson
- Candidatura Miglior canzone (Into The West) a Howard Shore, Fran Walsh e Annie Lennox
- 2004 - Premio Robert
- Candidatura Miglior film statunitense a Peter Jackson
- 2003 - San Diego Film Critics Society Award
- Migliore regia a Peter Jackson
- Migliore scenografia a Grant Major
- 2003 - Southeastern Film Critics Association Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior sceneggiatura non originale a Philippa Boyens, Peter Jackson e Fran Walsh
- 2003 - Visual Effects Society[70]
- Miglior realizzazione di personaggi animati a Steven Hornby, Andy Serkis, Matthias Menz e Greg Butler
- Miglior realizzazione di miniature e modellini a Richard Taylor, Paul Van Ommen ed Eric Saindon
- Miglior attore in un film di effetti speciali a Sean Astin
- Miglior realizzazione di effetti speciali a Jim Rygiel, Dean Wright, Joe Letteri e Randall William Cook
- Candidatura Miglior singolo effetto speciale a Jim Rygiel, Dean Wright, Joe Letteri e Randall William Cook
- Candidatura Miglior compositing a Moritz Glaesle, Mark Tait Lewis e Kara Vandeleur
- Candidatura Migliore fotografia negli effetti speciali ad Alex Funke, Rob Kerr e Henk Prins
- 2004 - AFI Award
- Film dell'anno
- 2004 - ASCAP Award
- Top Box Office Films a Howard Shore
- 2004 - Eddie Award
- Miglior montaggio in un film drammatico a Jamie Selkirk
- 2004 - American Society of Cinematographers
- Candidatura Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- 2004 - AACTA Award
- Miglior film straniero a Peter Jackson, Barrie M. Osborne e Fran Walsh
- 2004 - Premio Bodil
- Candidatura Miglior film a Peter Jackson
- 2004 - Bogey Award
- Bogey Award in Titanio
- 2004 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- 2004 - DGA Award
- Miglior regia a Peter Jackson, Nikolas Korda, Zane Weiner, Carolynne Cunningham, Guy Campbell e Marc Ashton
- 2004 - Film Critics Circle of Australia Award
- Candidatura Miglior film straniero in lingua inglese
- 2004 - Golden Trailer Award
- Miglior film drammatico
- 2004 - Irish Film and Television Award
- Miglior film internazionale
- 2004 - Los Angeles Film Critics Association Award
- Migliore regia a Peter Jackson
- Migliore scenografia a Grant Major
- 2004 - Golden Reel Award
- Candidatura Miglior montaggio sonoro nei film stranieri
- Candidatura Miglior montaggio sonoro (Colonna sonora)
- 2013 - People's Choice Awards
- Candidatura Miglior saga
- 2005 - Science Fiction and Fantasy Writers of America
- Miglior sceneggiatura a Fran Walsh, Philippa Boyens e Peter Jackson
- 2004 - Teen Choice Award
- Candidatura Miglior film d'azione/di avventura/drammatico
- Candidatura Miglior attore in un film d'azione/di avventura/drammatico a Orlando Bloom
- Candidatura Miglior attore in un film d'azione/di avventura/drammatico a Elijah Wood
- Candidatura Miglior attrice in un film d'azione/di avventura/drammatico a Liv Tyler
- Candidatura Miglior combattimento/scena d'azione
- Candidatura Miglior farabutto
- Candidatura Miglior cattivo
- 2004 - WGA Award
- Candidatura Miglior sceneggiatura a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- 2004 - Young Artist Award
- Miglior film drammatico per la famiglia
- Jackie Coogan Award a Peter Jackson
- 2003 - African-American Film Critics Association
- Candidatura Miglior film
- 2004 - Art Directors Guild
- Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah, Joe Bleakley, Philip Ivey, Simon Bright, Jules Cook, Jacqui Allen e Ross McGarva
- 2009 - Austin Film Critics Association
- Candidatura Miglior film del decennio
- 2003 - Awards Circuit Community Awards
- Miglior film a Barrie M. Osborne, Peter Jackson e Fran Walsh
- Miglior regia a Peter Jackson
- Miglior cast
- Miglior fotografia a Andrew Lesnie
- Miglior colonna sonora originale a Howard Shore
- Miglior montaggio a Jamie Selkirk
- Migliori effetti visivi
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Viggo Mortensen
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Sean Astin
- 2003 - British Society of Cinematographers
- Candidatura Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- 2004 - Cinema Audio Society
- Candidatura Miglior sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges e Hammond Peek
- 2004 - Costume Designers Guild Award
- Migliori costumi a Ngila Dickson
- 2004 - Directors Guild of Great Britain
- Migliore regia a Peter Jackson
- 2004 - Florida Film Critics Circle Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- 2004 - Hollywood Makeup Artist and Hair Stylist Guild Award
- Miglior trucco a Peter King e Peter Owen
- Miglior special make-up a Richard Taylor, Gino Acevedo e Jason Docherty
- Candidatura Migliori acconciature a Peter King e Peter Owen
- 2004 - International Cinephile Society Awards
- Miglior film
- Miglior regia a Peter Jackson
- Miglior sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Philippa Boyens e Fran Walsh
- Miglior colonna sonora originale a Howard Shore
- Candidatura Miglior cast
- 2011 - International Film Music Critics Award
- Candidatura Miglior ripresa di una colonna sonora esistente a Howard Shore, Ludwig Wicki, Jonathan Schultz e Alan Frey
- 2007 - International Film Music Critics Award
- Candidatura Miglior ripresa di una colonna sonora esistente a Howard Shore, Peter Jackson, Fran Walsh, Paul Broucek e Doug Adams
- 2004 - Iowa Film Critics Awards
- Miglior regia a Peter Jackson
- 2003 - Jupiter Award
- Miglior film internazionale a Peter Jackson
- Miglior regista internazionale a Peter Jackson
- 2004 - NRJ Ciné Awards
- Top of the Box Office
- Miglior cattivo a Andy Serkis
- 2004 - National Society of Film Critics Award
- Candidatura Migliore regia a Peter Jackson
- 2004 - Online Film & Television Association
- Miglior film a Peter Jackson, Barrie M. Osborne e Fran Walsh
- Miglior regia a Peter Jackson
- Miglior cast
- Miglior sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Philippa Boyens e Peter Jackson
- Miglior colonna sonora originale a Howard Shore
- Miglior canzone originale (Into the West) a Howard Shore, Fran Walsh e Annie Lennox
- Miglior montaggio a Jamie Selkirk
- Miglior fotografia a Andrew Lesnie
- Miglior scenografia
- Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor
- Miglior trucco e acconciature
- Miglior montaggio sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges e Hammond Peek
- Miglior montaggio sonoro (Effetti sonori) a Mike Hopkins e Ethan Van der Ryn
- Migliori effetti visivi a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Miglior momento cinematico (I cannot carry it for you, but I can carry you!)
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Sean Astin
- Candidatura Miglior casting a Victoria Burrows, John Hubbard, Amy Hubbard, Liz Mullane e Ann Robinson
- Candidatura Miglior sequenza dei titoli
- Candidatura Miglior momento cinematico (La battaglia dei campi Pellenor)
- Candidatura Miglior momento cinematico (La luce dell'occhio)
- Candidatura Miglior website ufficiale
- 2004 - Online Film Critics Society Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- Migliore scenografia a Grant Major
- Miglior sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges e Hammond Peek
- Miglior colonna sonora a Howard Shore
- Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke
- Candidatura Miglior attore non protagonista a Sean Astin
- Candidatura Miglior attore non protagonista ad Andy Serkis
- 2004 - PGA Award
- Miglior produttore a Barrie M. Osborne, Peter Jackson e Fran Walsh
- 2003 - Rondo Hatton Classic Horror Awards
- Miglior film di genere a Peter Jackson
- 2004 - SFX Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- 2003 - San Francisco Film Critics Circle
- Migliore regia a Peter Jackson
- 2003 - Seattle Film Critics Award
- Miglior attore non protagonista a Sean Astin
- Migliore fotografia ad Andrew Lesnie
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior sceneggiatura non originale a Philippa Boyens, Peter Jackson e Fran Walsh
- 2003 - Toronto Film Critics Association Award
- Migliore regia a Peter Jackson
- 2004 - USC Scripter Award
- Candidatura Miglior sceneggiatura a J. R. R. Tolkien, Fran Walsh, Philippa Boyens e Peter Jackson
- 2003 - Utah Film Critics Association Awards
- Miglior film
- Miglior regia a Peter Jackson
- Miglior attore non protagonista a Sean Astin
- Candidatura Miglior sceneggiatura a Fran Walsh, Philippa Boyens e Peter Jackson
- 2004 - Vancouver Film Critics Circle
- Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior film
- 2003 - Washington DC Area Film Critics Association Award
- Miglior film
- Migliore regia a Peter Jackson
- Candidatura Miglior cast
- Candidatura Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens
- 2004 - World Soundtrack Award
- Candidatura Miglior canzone (Into The West) a Howard Shore, Fran Walsh e Annie Lennox
Premi OscarModifica
Premio | Premi Oscar 2002 | Premi Oscar 2003 | Premi Oscar 2004 |
---|---|---|---|
La Compagnia dell'Anello | Le due torri | Il ritorno del re | |
Film | Candidato | Candidato | Vinto |
Regista | Candidato | Vinto | |
Attore non protagonista | Candidato[N 1] | ||
Canzone originale | Candidato[N 2] | Vinto[N 3] | |
Miglior colonna sonora | Vinto | Vinto | |
Costumi | Candidato | Vinto | |
Effetti speciali | Vinto | Vinto | Vinto |
Fotografia | Vinto | ||
Montaggio | Candidato | Candidato | Vinto |
Montaggio sonoro | Vinto | ||
Sceneggiatura non originale | Candidato | Vinto | |
Scenografia | Candidato | Candidato | Vinto |
Sonoro | Candidato | Candidato | Vinto |
Trucco | Vinto | Vinto |
DistribuzioneModifica
Il primo trailer promozionale del film, è stato pubblicato sul web il 27 aprile 2000, stabilendo il record di 1,7 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore dalla sua uscita.[74] Nel trailer, è stata inserita la colonna sonora di Braveheart e Le ali della libertà. Nel 2001, al Festival di Cannes sono stati mostrati 24 minuti del film, con la sequenza delle miniere di Moria (venendo ben accolti dal pubblico).[75] La proiezione comprendeva anche una zona progettata per assomigliare alla Terra di Mezzo.
La Compagnia dell'Anello è stato rilasciato nei cinema il 19 dicembre 2001. Ha incassato 47 milioni nel weekend di apertura negli Stati Uniti mentre 871 milioni di dollari in tutto il mondo. Un'anteprima di Le due torri, il secondo capitolo, è stata inserita poco prima dei titoli di coda del primo film.[76] Un trailer promozionale è stato poi rilasciato, contenente la colonna sonora di Requiem for a Dream.[77] Il secondo capitolo, Le due torri è stato pubblicato il 18 dicembre 2002. Ha incassato 62 milioni nel suo primo weekend negli Stati Uniti mentre ha incassato 926 milioni in tutto il mondo (superando come numero di incassi il primo capitolo). Il trailer promozionale per l'ultimo capitolo, Il ritorno del re, è uscito in esclusiva il 23 settembre 2003.[78] Uscito nelle sale il 17 dicembre successivo, nel primo weekend incassò 72 milioni, ed è diventato il secondo film (dopo Titanic) ad aver incassato oltre 1 miliardo in tutto il mondo.
Edizioni home videoModifica
La Compagnia dell'AnelloModifica
Il primo film è stato pubblicato dalla New Line Cinema in DVD e in produzione limitata in VHS. In DVD sono state pubblicate due edizioni: la prima in versione cinematografica (ovvero quella proiettata al cinema), in doppio DVD, uno dei quali contiene più di sei ore di contenuti extra, ed è stata messa in vendita in Italia il 28 agosto 2002;[79] la seconda edizione contiene la versione estesa del film, che conta 30 minuti in più di quella cinematografica (portando la durata totale a 208 minuti), ed è stata messa in commercio nel mercato italiano il 18 novembre 2002.[79] Il film in versione estesa contiene nuove scene inedite ed è diviso in due tempi, su due DVD, per un totale di quattro dischi (gli altri due includono contenuti extra). La versione Blu-ray del film è uscita negli Stati Uniti il 14 settembre 2010,[80] mentre la versione estesa è uscita il 28 giugno 2011.[81][82] Nel novembre 2020 è uscito il cofanetto in 4K, con un nuovo scan 4K nativo delle pellicole originali, con tutti e tre i film in altrettante steelbook dove sono incluse sia la versione cinematografica (un disco) che estesa (divisa in due dischi).
Le due torriModifica
Come per il primo film, anche per Le due torri sono state prodotte dalla New Line Cinema due versioni in DVD. La prima include la versione cinematografica, in due dischi di cui uno di contenuti extra, ed è stata messa in commercio in Italia il 27 agosto 2003;[83] la seconda contiene la versione estesa, in due dischi più due di contenuti extra, ed è stata pubblicata sul mercato italiano il 25 novembre 2003.[84] La versione estesa del secondo film consta di oltre quaranta minuti aggiuntivi rispetto a quella cinematografica.
Il ritorno del reModifica
Anche il terzo film, come i precedenti due della saga, è stato distribuito in due edizioni. In versione cinematografica, pubblicata in Italia il 25 maggio 2004[85], in due dischi; e in versione estesa, composta di quattro DVD pubblicata, sempre in Italia, il 15 dicembre 2004[86]. La seconda versione del terzo film dura in totale circa 252 minuti (quasi cinquanta in più rispetto alla versione cinematografica). In seguito la New Line Cinema ha prodotto il cofanetto della trilogia dei film (in versione cinematografica), in vendita nel mercato italiano dal 20 aprile 2005.[87] Il 6 dicembre 2010, invece, è stata pubblicata sia la versione cinematografica del film in Blu-Ray che la Extended Cut (versione estesa), di 263 Minuti circa.
- DVD edizione cinematografica:
- Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (2 DVD)
- Il Signore degli Anelli - Le due torri (2 DVD)
- Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re (2 DVD)
- DVD edizione estesa:
- Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (4 DVD)
- Il Signore degli Anelli - Le due torri (4 DVD)
- Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re (4 DVD)
- Blu-ray Disc edizione cinematografica:
- Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (Blu-ray + DVD)
- Il Signore degli Anelli - Le due torri (Blu-ray + DVD)
- Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re (Blu-ray + DVD)
- Il Signore degli Anelli - La trilogia cinematografica (3 Blu-ray + 3 DVD)
- Blu-ray Disc edizione estesa:
- Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (2 Blu-ray)
- Il Signore degli Anelli - Le due torri (2 Blu-ray)
- Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re (2 Blu-ray)
- The Lord of the Rings - The Motion Picture Trilogy - Extended Edition (6 Blu-ray + 9 DVD)
Film | Versione cinematografica | Versione estesa DVD | Versione estesa Blu-ray |
---|---|---|---|
La Compagnia dell'Anello | 178 min | 208 min | 228 min |
Le due torri | 179 min | 223 min | 235 min |
Il ritorno del re | 201 min | 252 min | 263 min |
Opere derivateModifica
I videogiochiModifica
I primi videogiochi ambientati nella Terra di Mezzo cominciarono a essere pubblicati dai primi anni '80; con l'arrivo della trilogia di film ci fu un rinnovato interesse e uscirono molti titoli basati direttamente sui film.
Nel 2002 uscì Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell'Anello, videogioco basato sulle vicende del primo film di Peter Jackson e sviluppato da Vivendi Universal Games. Il gioco è seguito da Il Signore degli Anelli: Le due torri del 2002 prodotto da EA Games e da Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re uscito nel 2003 e prodotto sempre da Electronic Arts.
Nel 2004 è uscito Il Signore degli Anelli: La Terza Era, quarto videogioco riguardante Il Signore degli Anelli (dopo quelli dedicati alla trilogia) prodotto ancora da Electronic Arts. Il gioco segue le vicende del film, ma gli eventi degli episodi vengono visti da un gruppo di personaggi giocabili totalmente nuovi, non apparsi né nel libro, né nel film: Berethor, membro della guardia armata di Minas Tirith partito alla ricerca di Boromir; Idrial, elfa al servizio di Dama Galadriel; Elegost, un Ramingo del Nord; Hadhod, nano del clan di Fundin amico di Elegost; Morwen, contadina di Rohan la cui famiglia (originaria di Gondor) è stata sterminata dagli Orchi; Eaoden, cavaliere del Mark. Durante il gioco si possono utilizzare occasionalmente gli eroi della Compagnia dell'Anello e non (come Gandalf, Legolas, Gimli, Aragorn e Faramir); nelle battaglie si possono utilizzare fino a tre personaggi, scoprendo le abilità di ciascuno; i combattimenti assomigliano a quelli di Final Fantasy X per certi aspetti, come il sistema di turni, la possibilità di cambiare gli eroi durante gli scontri e una barra dell'impeto che, una volta riempita, consente di utilizzare le devastanti mosse della Modalità Perfetta, tra cui la salva di frecce, il Mannaro gigante, l'attacco degli Ent e le Aquile di Manwë. È inoltre disponibile la "Modalità Malvagia", nella quale si possono impersonare personaggi cattivi quali i Nazgûl, i servitori di Saruman e il Balrog.
Nello stesso anno di Il Signore degli Anelli: La Terza Era, è uscito Il Signore degli Anelli: La battaglia per la Terra di Mezzo, videogioco di strategia in tempo reale, sviluppato da EA Los Angeles e basato sui film della trilogia di Jackson. La battaglia per la Terra di Mezzo nella meccanica di gioco assomiglia molto a Command & Conquer: Generals, quindi la maggior parte delle missioni cominciano con la costruzione di castelli, infrastrutture e difese, per poi lasciare ampio spazio all'azione e agli scontri, rievocando le battaglie viste nei film. Oltre a queste, molte missioni saranno incentrate sulla capacità di mantenere in vita gli eroi, come nelle miniere di Moria, dove la Compagnia dovrà sopravvivere a tutti gli attacchi del nemico, Balrog compreso. Come per Command & Conquer sarà possibile utilizzare sia gli eserciti del bene, in questo caso umani ed elfi, e sia quelli del male, con le truppe di Saruman e Mordor, lasciando così al giocatore anche la libertà di decidere il destino della Terra di Mezzo. Sono presenti inoltre modalità di gioco schermaglia, LAN e tramite Internet. Nel 2006 è uscito il seguito Il Signore degli Anelli: La battaglia per la Terra di Mezzo 2 che, pur mantenendo l'impianto di gioco strategico, mette in scena vicende narrate nelle appendici del libro e omesse nell'opera cinematografica. Nel dicembre del medesimo anno, è uscito Il Signore degli Anelli: La battaglia per la Terra di Mezzo 2: L'ascesa del Re stregone, l'espansione del gioco di strategia La battaglia per la Terra di Mezzo 2.
Il 24 aprile 2007 è uscito Il Signore degli Anelli Online: Ombre di Angmar, sviluppato e pubblicato da Turbine, Inc. In Europa è stato distribuito da Codemasters. Il gioco è un massively multiplayer online role-playing game, e richiede una registrazione internet obbligatoria, che quindi richiede una connessione internet per funzionare. Il 18 novembre 2008 è stata pubblicata la prima espansione a pagamento, Mines of Moria, il 3 dicembre 2009 è stata pubblicata la seconda espansione a pagamento, Siege of Mirkwood, il 10 settembre 2010 il gioco diventa gratuito, ma con alcune limitazioni. I livelli più alti, alcune armi particolari e alcune mappe rimarranno accessibili solo tramite l'attivazione dell'opzione VIP, la quale ha un canone mensile. Il 27 settembre 2011 è stata pubblicata la terza espansione, Rise of Isengard e il 15 ottobre 2012 è stata pubblicata la quarta espansione, Riders of Rohan.[88]
Il 9 gennaio 2009, in tutta Europa, è uscito Il Signore degli Anelli: La conquista, sviluppato da Pandemic Studios e Behaviour Interactive. Il videogioco offre la possibilità di rivivere le più importanti battaglie della Guerra dell'Anello, vestendo i panni dei più grandi eroi della Terra di Mezzo. I produttori sono gli autori della serie Star Wars: Battlefront del quale condivide alcune caratteristiche per quanto riguarda la modalità di gioco. In queste battaglie, che vanno da Moria fino al Nero Cancello di Mordor, il giocatore potrà scegliere lo schieramento con cui giocare, quindi eseguire gli obiettivi, o semplicemente uccidere i nemici. Ogni personaggio, alleato o nemico che sia, agirà in modo del tutto autonomo. Completata la campagna principale a livello Eroico (Normale), la quale vede le forze del bene affrontare le battaglie dei film (dal Fosso di Helm all'assalto al Nero Cancello), si sbloccherà una campagna aggiuntiva che segue una timeline alternativa nella quale Frodo anziché gettare l'Anello fra le fiamme del Monte Fato lo ha indossato, concedendo all'armata di Sauron di riconquistare lentamente la Terra di Mezzo, dal Monte Fato alla Contea.
Ad ottobre 2010, esce Il Signore degli Anelli: L'avventura di Aragorn, un videogioco d'avventura basato sugli avvenimenti principali della trilogia cinematografica. L'intera trama viene narrata da Sam Gamgee, una volta sposato e divenuto sindaco della contea. Vestendo i panni del ramingo Aragorn, si potrà esplorare l'intera Terra di mezzo, e rivivere tutte le battaglie in essa avvenute (fatta eccezione per Amon Hen). Come in molti capitoli precedenti, all'interno della trama principale, vengono proposte svariate missioni di minor importanza, non avvenute nei film. Si può giocare nei panni di Aragorn e di Gandalf (come secondo giocatore). Diversi livelli del gioco e molti scrigni segreti potranno essere aperti solo grazie alla magia dello stregone. È possibile trovare e raccogliere oggetti astutamente nascosti, che una volta equipaggiati, aumenteranno le abilità di Aragorn, Gandalf, Legolas e Gimli. Per quanto riguarda la grafica, i personaggi appaiono in stile "cartoon", con mani e piedi sproporzionatamente più grandi del resto del corpo. Attraverso il figlio di Sam, Frodo Gangee, è possibile intraprendere le avventure quotidiane della contea, compiendo una vasta quantità di missioni da solo o in compagnia della sorella Elanor (secondo giocatore). Il giocatore ha quindi la possibilità di scegliere se percorrere la storia principale, o esplorare la Contea di Hobbiville.
Nel 2011 è stato rilasciato il gioco di ruolo Il Signore degli Anelli: La guerra del Nord, sviluppato da Snowblind Studios e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. È basato su avvenimenti e battaglie in contemporanea alla Guerra dell'Anello, trattata solo in alcuni dettagli e in vari appendici dei libri dell'opera di Tolkien. La Guerra del Nord è il primo videogioco della serie che offre di vivere la modalità storia accompagnati da altri due personaggi, che oltre ad essere comandati dal computer, possono venire usati da altri due giocatori offline oppure online. Un'altra particolarità inedita è certamente il requisito di età, che in questo caso slitta ai 18 anni, fatto dovuto alla ferocia dei combattimenti orientati molto sul genere splatter. Per quanto riguarda il motore grafico, esso si presenta molto simile a quello di La Conquista, nonostante sia meglio curato, sia per i personaggi che per gli scenari.
Il 23 novembre 2012 viene rilasciato LEGO Il Signore degli Anelli, sviluppato da Traveller's Tales e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. Come in tutti i giochi LEGO è presente la modalità cooperativa, con il secondo giocatore che può entrare o uscire in qualsiasi momento. Nel gioco è possibile ripercorrere le vicende narrate nella trilogia cinematografica di Peter Jackson, con l'inclusione di alcuni elementi presi anche dall'opera di Tolkien. Il gioco è "open world", e sarà possibile attraversare l'intera Terra di Mezzo dettagliatamente ricostruita per il videogioco. Sono utilizzabili 85 personaggi (tra cui l'intera Compagnia dell'Anello), alcuni tratti anche dai libri di Tolkien, oltre che dal film di Peter Jackson[89], ognuno dei quali con un'o più abilità speciali: per esempio Gimli può essere lanciato dagli altri personaggi, mentre Sam ha la capacità di accendere dei fuochi.[90] Novità importante è la conferma che i personaggi, al contrario di quanto accadeva negli altri videogiochi LEGO, parleranno. Non si tratta, però, di un doppiaggio ex novo, come accaduto in LEGO Batman 2: DC Super Heroes, ma il gioco attinge direttamente dal film e le cinematiche sono fedeli all'originale, anche se ricevono qualche modifica per rispettare l'ironia da sempre presente nei videogiochi LEGO.[91] Nella versione italiana il videogioco attingerà dal doppiaggio originale inglese sottotitolato.
Nel 2014, viene distribuito La Terra di Mezzo: L'ombra di Mordor, un videogioco di ruolo/azione ispirato all'universo fantasy trattato nei romanzi di J. R. R. Tolkien, sviluppato da Monolith Productions e da Behaviour Interactive e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment.[92][93] La sua uscita è stata anticipata dal 7 ottobre 2014 al 30 settembre 2014 in Nord America e al 3 ottobre 2014 in Europa,[94] Gli eventi del gioco si collocano poco dopo quelli di Lo Hobbit e precedono i fatti di Il Signore degli Anelli.
Nel 2015 esce LEGO Dimensions dove l'universo di Il Signore degli Anelli è uno dei tre universi principali del gioco assieme a DC Comics e The LEGO Movie, i personaggi giocabili di questo mondo sono Gandalf il Grigio (disponibile già da subito nel pacchetto iniziale), Legolas, Gimli e Gollum.
PrequelModifica
Lo HobbitModifica
Peter Jackson ha diretto inoltre la trilogia-prequel di Lo Hobbit, ispirata all'omonimo romanzo di Tolkien del 1937. Il primo film, Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, è stato pubblicato il 12 dicembre 2012[95], il secondo film Lo Hobbit - La desolazione di Smaug, è stato pubblicato il 13 dicembre 2013 e il terzo film, Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate, è stato pubblicato il 17 dicembre 2014.[96] Diversi attori di Il Signore degli Anelli, tra cui Ian McKellen, Andy Serkis, Hugo Weaving, Elijah Wood, Ian Holm (che ha interpretato Bilbo Baggins da anziano), Christopher Lee, Cate Blanchett e Orlando Bloom hanno ripreso i loro ruoli.
Serie TVModifica
Nel novembre del 2017 gli Amazon Studios firmano un contratto da 250 milioni di dollari con la New Line Cinema e con gli altri detentori dei diritti sull'opera, per la realizzazione di una serie televisiva. Nel 2018 è arrivata la conferma che, con oltre un miliardo di dollari di investimenti per cinque stagioni programmate, sarà la serie più costosa mai realizzata, e che il suo esordio non avverrà prima del 2020.[97] Ad inizio 2019 è poi arrivata la conferma che la serie sarà a tutti gli effetti un prequel dell'esalogia cinematografica, andando a narrare presumibilmente gli eventi della Seconda Era dalla fondazione di Númenor, il regno antenato di Gondor e Arnor, passando per la forgiatura degli Anelli del potere ed arrivando infine alla Battaglia dell'Ultima Alleanza, riallacciandosi così ai film.[98]
AnnotazioniModifica
- ^ Ian McKellen per la sua interpretazione di Gandalf.
- ^ Per la canzone May It Be di Enya.
- ^ Per la canzone Into the West di Annie Lennox.
NoteModifica
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BibliografiaModifica
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Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Il Signore degli Anelli
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il Signore degli Anelli
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Sito ufficiale, su lordoftherings.net.
- (EN) Il Signore degli Anelli, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Community Fans Tolkieniani, su signoreoscuro.com. URL consultato il 15 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2016).
- (EN) Il Signore degli Anelli, su Metacritic, CBS Interactive Inc.
- Il Signore degli Anelli, su Cinedatabase, Rivista del cinematografo.
- (EN) Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello, su Internet Movie Database, IMDb.com.
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- Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
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