San Donato Milanese
San Donato Milanese comune | |||
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Veduta | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Città metropolitana | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Andrea Checchi (Partito Democratico) dal 26-6-2017 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°25′N 9°16′E / 45.416667°N 9.266667°E | ||
Altitudine | 102 m s.l.m. | ||
Superficie | 12,88 km² | ||
Abitanti | 32 844[1] (31-12-2019) | ||
Densità | 2 550 ab./km² | ||
Frazioni | Metanopoli,Bolgiano, Poasco, Sorigherio | ||
Comuni confinanti | Locate di Triulzi, Mediglia, Milano, Opera, Peschiera Borromeo, San Giuliano Milanese | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 20097 | ||
Prefisso | 02 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 015192 | ||
Cod. catastale | H827 | ||
Targa | MI | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Nome abitanti | sandonatesi | ||
Patrono | san Donato | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di San Donato Milanese all'interno della città metropolitana di Milano | |||
Sito istituzionale | |||
San Donato Milanese (San Donaa in dialetto milanese, AFI: [sã duˈnɑː], e semplicemente San Donato fino al 1862) è un comune italiano di 32 884 abitanti[1] della città metropolitana di Milano in Lombardia.
GeografiaModifica
La maggior parte del territorio di San Donato Milanese è fortemente antropizzato anche se fa parte del Parco Agricolo Sud Milano e si trova in un'area al 100% pianeggiante.
IdrografiaModifica
Nell'area, accanto alla strada statale Paullese scorre il fiume Lambro mentre ormai dagli anni '70 del secolo scorso il canale Redefossi che scorreva lungo la Via Emilia è stato coperto e riappare solo nel comune di San Giuliano Milanese. Lungo il fiume Lambro, accanto agli Orti Urbani del comune, nel 2017 è stata completata una piccola centrale idroelettrica da 171,37 kw[3]. Sempre lungo le sue sponde è stata creata dal WWF l'Oasi Levadina, un'area di circa 12 ettari[4] e un parco intercomunale.
FloraModifica
Nella flora del comune sono presenti come specie alloctone: Farnia (Quercus robur), Rovere (Quercus petreae), Biancospino (Crataegus monogyna), Ibisco (Hibiscus Syriacus), Lagerstroemia (Lagerstroemia indica); [5].
Nel Parco Intercomunale lungo il Lambro si trovano: come alberi: Ulmus minor, Fraxinus excelsior, Prunus padus, Alnus glutinosa, Salix alba, Salix fragilis, Populus nigra e Populus alba poi tra le altre piante: Phragmites australis, Tipha angustifolia, Tipha latifolia, Phalaris arundinacea, Potamogetos natans, Nymphea alba, Nuphar lutea, come rampicanti: Humulus lupulus, Solanum dulcamara, e Calystegia sepium; come giunchi invece: juncus effusus e Carex acutiformis, inoltre anche: Polygonum anphibium, Alisma plantago-aquatica, Menta aquatica, Veronica beccobunga e Lycopus europaeus.
FaunaModifica
La fauna riscontrata allo stato selvaggio sono: lepri (Lepus europaeus) e ricci (Erinaceus europaeus), nell'Oasi Levadina invece: Germano reale, folaga, airone cenerino, airone rosso, airone bianco, gallinella d'acqua, nutria e tritone crestato.
ClimaModifica
SAN DONATO MILANESE[6] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 4,7 | 8,1 | 13,1 | 17,9 | 22,4 | 26,3 | 28,7 | 27,4 | 23,9 | 17,5 | 10,7 | 5,6 | 6,1 | 17,8 | 27,5 | 17,4 | 17,2 |
T. min. media (°C) | −1,2 | 0,5 | 4,0 | 7,7 | 11,8 | 15,5 | 17,6 | 16,9 | 14,0 | 9,0 | 4,2 | 0,2 | −0,2 | 7,8 | 16,7 | 9,1 | 8,4 |
Precipitazioni (mm) | 60 | 61 | 76 | 86 | 91 | 80 | 63 | 85 | 75 | 112 | 104 | 65 | 186 | 253 | 228 | 291 | 958 |
StoriaModifica
La storia di San Donato inizia con le prime installazioni di popoli in epoca pre-romana. Diverse popolazioni come gli Etruschi, i Liguri e i Galli vissero nelle pianure che da Milano si dirigono verso Melegnano; pianure che ora ospitano il comune di San Donato Milanese.
Il vero sviluppo dei primi centri nella zona avvenne però in piena epoca romana. Nel 333 d.C. la strada Mediolanum-Laus Pompeia collegava Milano a Lodi ed era lunga sedici miglia. Ad ogni miglio era installata una pietra miliare che indicava la distanza da Milano. San Donato era all'altezza della quinta pietra, ad quintum lapidem. All'altezza di ogni pietra infatti la via principale incrociava una via secondaria e in prossimità di questi incroci vennero fondate delle chiese, tra cui quella di San Donato; attorno alla quale cominciò a svilupparsi il vero e proprio centro.
È però in epoca Longobarda (VII secolo) che si fa cadere la fondazione della prima pieve di San Donato, ad opera dell'esercito di Grimoaldo, duca di Benevento che, avendo mire su Pavia, aveva fatto installare le proprie truppe proprio sul futuro territorio di San Donato.
Incerto è l'anno di fondazione di San Donato, si ritiene che a fondarlo sia stato un abate della vicina Abbazia di Chiaravalle. In alcuni atti notarili del IX e X secolo, troviamo menzionati: San Donato e i sobborghi di Bolgiano e Triulzio. L'etimologia del nome, deriva dall'antica chiesa plebana dedicata a san Donato, Vescovo di Arezzo, assai stimato e venerato nell'Arcidiocesi di Milano.
A seguito dell'occupazione longobarda, tutto il territorio fu parte di un unico feudo che, nell'XI secolo, fu di proprietà della nobile famiglia dei De Advocati. Estintasi questa famiglia, i beni andarono in proprietà all'Arcivescovo di Milano fino al XVI secolo.
I tempi più bui si vissero nel XII secolo, quando tutto il milanese visse momenti tumultuosi, ma una speranza fu portata dall'abate Bernardo di Chiaravalle, il quale cominciò la sua opera di pacificazione. A lui e alla sua dottrina si devono alcune delle più belle abbazie che si possono ammirare nei dintorni di San Donato. E grazie ai suoi monaci si deve la bonificazione delle zone paludose, grazie ad un sistema ingegnoso di rogge.
Nel XIII secolo, nel villaggio di Bagnolo, a quei tempi noto come Bagnolo di Chiaravalle, il cui nome si ritiene derivante da un preesistente bagno romano, si sviluppò una setta eretica, passata alla storia come i "credenti di Bagnolo"[7].
Il territorio, che comprendeva i comuni di Chiaravalle, San Donato e Bolgiano, fu teatro di molti fatti d'armi. Il 9 settembre 1158 Federico Barbarossa, vi si stabilì per sette giorni dopo la resa di Milano. Il 13 luglio 1278 ci fu lo scontro tra le fazioni dei Visconti e dei Torriani per il possesso del ducato di Milano. Poi la più famosa battaglia dei Giganti del 13 e 14 settembre 1515. Durante questa battaglia si contrapposero le truppe francesi sostenute dai lanzichenecchi e quelle svizzere. Alla fine dello scontro, il vincitore Francesco I pose il suo quartier generale presso l'attuale Cascina Roma, dove i nobili milanesi firmarono l'atto di sottomissione.
Dall'editto di Maria Teresa d'Austria del 1755 si apprende che il compartimento del ducato milanese era suddiviso in pievi e quella di San Donato era la 17ª e comprendeva un vasto territorio da Zelo, Vigentino, Vaiano, Chiaravalle, Nosedo, Morsenchio, Foramagno, Rogoredo, ecc.. Questo vasto territorio veniva chiamato "Plebe Sandonatese".
In età napoleonica (1809) fu aggregato a San Donato il comune di Bolgiano. Due anni dopo il comune di San Donato venne a sua volta soppresso e aggregato a Viboldone. Tutti i centri recuperarono l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto nel 1816.
San Donato ebbe anche un ruolo storico subito dopo le cinque giornate di Milano, poiché sempre a Cascina Roma avvenne la firma dell'armistizio tra gli austriaci ed i piemontesi, armistizio che decretò la fine della Prima Guerra d'Indipendenza. Il generale Josef Radetzky e il podestà di Milano misero la parola fine alle cinque giornate di Milano proprio a San Donato il 4 agosto 1848.
Nel 1862 San Donato assunse il nome ufficiale di San Donato Milanese[8], per distinguersi da altre località omonime.
Nel 1870 al comune di San Donato Milanese fu aggregato il comune di Bolgiano[9].
Fatta l'unità territoriale italiana, vennero ristrutturati territorialmente i comuni. Milano necessitava di spazi per l'espansione urbana. San Donato ebbe così a perdere parte di San Martino e Triulzio Superiore che furono aggregati a Milano nel 1922. Chiaravalle e Nosedo passeranno sotto Milano nel 1924. Poi nel 1932 il comune di Milano rinunciò ai territori di Poasco, Sorigherio, Bagnolo, Cascina Bosco e Tecchione che ritornarono sotto il comune di San Donato.
Nel 1920 si svolsero le elezioni amministrative, le prime nelle quali votarono tutti gli uomini del comune di San Donato, le successive, col sistema maggioritario, furono nel 1946 e la percentuale dei votanti fu del 93%.
Ma lo sviluppo più importante della città avvenne nel secondo dopoguerra, quando l'allora paese di contadini si trasformò nella città che oggi conosciamo. In particolare l'insediamento del Centro Direzionale ENI nel comune creò un gran numero di posti di lavoro che attirarono alla città numerosi abitanti, fino a raggiungere e superare il tetto delle 30.000 unità.
Nel 1976 San Donato fu insignita del titolo di città[10].
SimboliModifica
- Stemma:
«D'azzurro, allo scaglione accompagnato in capo da due spade incrociate con l'elsa in basso e in punta da un destrocherio armato di staffile, il tutto d'argento.» |
Lo stemma, con il quale, nel novembre 1940, Vittorio Emanuele III blasonava il Comune di San Donato Milanese, si ispira alle vicende storiche del luogo e si compone di uno scudo con fondo azzurro: in alto due spade incrociate, con elsa in basso, a ricordare i fatti d'arme avvenuti presso San Donato.
La figura dello scaglione, in argento, divide il campo azzurro in due parti e simboleggia il tetto della Chiesa, cioè dell'antica Pieve di San Donato.
Sotto lo scaglione un destrochiero (braccio destro armato di staffile) si riferisce all'impresa dei monaci cistercensi e al fatto che una parte del territorio fu sotto il Comune di Chiaravalle, dove sorge la celebre Abbazia.
Le cinque torri e la corona stanno ad indicare il riconoscimento di San Donato come città, avvenuta con decreto del Presidente della Repubblica il 30 dicembre 1976.
OnorificenzeModifica
Titolo di Città | |
— D.P.R. del 30 dicembre 1976 |
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
- 323 nel 1751
- 420 nel 1805
- 641 nel 1809 dopo l'annessione di Bolgiano
- annessione a Viboldone nel 1811
- 508 nel 1853
- 503 nel 1861
- 932 nel 1871 dopo l'annessione di Bolgiano l'anno prima
Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniereModifica
Secondo le statistiche ISTAT[12] al 1º gennaio 2017 la popolazione straniera residente nel comune era di 3.930 persone, pari al 12,1% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:[12]
CulturaModifica
A livello culturale la città mette a disposizione gli spazi di Cascina Roma in cui vengono allestite mostre fotografiche e proposti ogni mese eventi culturali, artistici e momenti di discussione. San Donato dispone poi di due biblioteche civiche, di una casa delle associazioni, dell'Università della Terza Età, della casa dell'accoglienza, è sede del WWF Sud Est Milano e di scuole di ogni ordine e grado.
San Donato Milanese nel cinemaModifica
- Nel 1963 San Donato Milanese venne interessato dalle riprese del film Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica: alcune riprese furono effettuate sulla via Emilia, all'altezza del primo e secondo palazzo degli uffici ENI.
- Nel 1968 Teorema, film di Pier Paolo Pasolini, fu girato in piazza della Pieve, via Parri e via Greppi.
Architetture religioseModifica
- Pieve di San Donato Milanese. La chiesa più antica di San Donato è una chiesa prepositurale dedicata al patrono san Donato
- Chiesa di Sant'Enrico, edificata nel 1963 su progetto di Ignazio Gardella
- Chiesa di Santa Barbara. Chiesa voluta da Enrico Mattei e inaugurata nel 1955, fu progettata dall'architetto Mario Bacciocchi, all'interno vi è un mosaico di 700 metri quadrati di Vincenzo Tomea rappresentante la crocifissione di Cristo, la porta bronzea della chiesa fu fatta dagli scultori Arnaldo e Giò Pomodoro mentre il soffitto è ornato da pannelli di Tommaso Cascella.
- Chiesa del Santissimo Crocifisso[13] (anche chiamata Chiesa di San Donato, dal nome della Parrocchia)
- Chiesa di Santa Maria Assunta (frazione di Poasco)
Parchi e giardiniModifica
La città, oltre a far parte del Parco Agricolo Sud Milano annovera diversi giardini e parchi e anche una oasi del WWF:
- Parco Mattei (Ex Parco SNAM)
- Parco della Pieve
- Parco Tre Palle
- Parco del laghetto Europa
- Giardino della legalità Padre Pino Puglisi
- Giardino Iqbal Masih
- Parco Intercomunale
- Parco Emilio Tadini
- Parco Certosa
- Giardino delle maioliche
- Giardino del volontario Giuseppe Cavallo
- Pratone
- Campagnetta, futuro Parco Gustavo Hauser
- Oasi Levadina
- Orti urbani di via Fiume Lambro
Geografia antropicaModifica
Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende il centro abitato di San Donato Milanese, la frazione di Poasco-Sorigherio e la località di Monticello[14].
UrbanisticaModifica
Nata come area agricola con la presenza della Cascina Moro,Cascina Roma e San Francesco, con l'insediamento negli anni '50 del secolo scorso del quartier Generali ENI avrà un enorme sviluppo urbanistico.
QuartieriModifica
- Affari-Torri Lombarde, Quartiere affari e residenziale nato a cavallo tra gli anni '90 e 2000 su masterplan dell'architetto Kenzō Tange
- Borgo Bagnolo, Piccolo borgo rurale a metà strada tra la frazione di Poasco ed il centro città
- Certosa, quartiere al di là della Via Emilia
- Concentrico, Quartiere centrale di San Donato col Municipio e Cascina Roma
- Metanopoli-Bolgiano, quartiere nato negli anni '50 con l'insediamento di ENI dove prima era presente solamente la cascina Moro
- Monticello, Area periferica in cui è presente il Cimitero di Monticello e una area residenziale completata nel 2017
- Poasco-Sorigherio (frazione)
- San Francesco, area edificabile. Nel 2018 è stato presentato un progetto di Cittadella dello sport: Sport Life City[15]
- Via di Vittorio, quartiere popolare al di là della tratta Ferroviaria Milano-Lodi
- Area industriale di via Marcora
- Area industriale di Via Buozzi
EconomiaModifica
San Donato Milanese è la principale sede operativa dell'Eni (situata a Metanopoli, frazione di San Donato costruita per volere di Enrico Mattei nel 1952), la società controllata dal Tesoro che svolge attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di idrocarburi, nonché delle più importanti società del gruppo Eni, tra cui:
- EniPower (generazione di energia elettrica);
- Versalis (petrolchimica);
- Eni Corporate University (selezione e formazione risorse umane);
- Eni gas&luce (vendita e commercializzazione di gas ed energia elettrica);
- EniProgetti (Ingegneria);
- Eni Rewind (Chimica di base).
A San Donato Milanese si trova inoltre la sede o la filiale italiana di altre importanti società, quali:
- BMW Milano (vendita di automobili);
- BMW Italia (importazione e vendita di automobili);
- Cerved Information Solutions (servizi di informazione);
- Gruppo San Donato (gruppo di ospedali privati);
- Metro Italia (distribuzione all'ingrosso);
- Saipem (costruzione di piattaforme, posa condotte, perforazioni, società quotata in borsa);
- Snam (trasporto e dispacciamento del gas naturale);
- Stogit S.p.A. (Stoccaggio e modulazione di gas naturale);
- UnipolSai Assicurazioni.
Secondo palazzo degli uffici ENI, sede di Versalis
VI Palazzo Uffici ENI in costruzione (novembre 2019)
Infrastrutture e trasportiModifica
StradeModifica
La città è attraversata da nord-ovest a sud-est dalla strada statale 9 Via Emilia, che da San Donato conduce verso Lodi e Piacenza; il tratto iniziale, già percorso dall'intenso traffico diretto alla metropoli, è oggi sostituito dal cosiddetto Raccordo Autosole, con caratteristiche di superstrada.
La parte nord del territorio comunale è attraversata da un'altra strada a scorrimento veloce, la strada statale 415 Paullese, che collega Milano a Crema e Cremona.
Il comune di San Donato Milanese è inoltre servito dall'Autostrada A1 attraverso la seconda uscita, dopo quella per Milano–Corvetto.
La SS 9 Emilia all'altezza di San Donato Milanese
Uscita per San Donato e Poasco nel Raccordo Autostradale
Ferrovie e tranvieModifica
Parallelamente e limitrofa alla via Emilia corre la ferrovia Milano–Bologna, aperta al traffico nel 1861.
Sulla linea sono poste due fermate: quella di San Donato Milanese, presso il centro direzionale ENI, e quella di Borgolombardo, nel quartiere Certosa, ai confini con la città di San Giuliano Milanese. Entrambe sono servite dai treni della linea S1 (Saronno-Milano-Lodi) del servizio ferroviario suburbano di Milano.
Dal 1880 al 1931 San Donato fu servita dalla tranvia interurbana Milano-Lodi, che correva lungo la Via Emilia.
Ad avvenuta attivazione della stazione ferroviaria di Poasco/Sesto Ulteriano, la frazione Poasco sarà interessata dalla ferrovia Milano-Genova.
Trasporto pubblicoModifica
Al confine con il territorio comunale di San Donato Milanese è situata la fermata San Donato, capolinea sud della Linea M3 della metropolitana di Milano. La fermata della metropolitana, pur portando il nome San Donato, si trova nel territorio comunale di Milano (quartiere Rogoredo).
Il comune di San Donato Milanese è servito da alcune autolinee urbane e interurbane di ATM, delle Autoguidovie e di LINE.
ATMModifica
Di seguito le linee attive da ATM Milano[16]:
- 121
- 130
- 132
- 140
- 901
- 902
AutoguidovieModifica
Di seguito le linee attive da Autoguidovie[17]:
- 133 C blu
- 133 C rossa
- z411,
- z412,
- z413,
- z415
- z420
- C2
Altre lineeModifica
- K[16]
Linea Autobus "C circolare rossa" di Autoguidovie
Car SharingModifica
In città sono attivi servizi privati di car sharing: Car2go, DriveNow e Enjoy con aree di sosta dedicate.
Mobilità ciclabileModifica
Le arterie stradali principali di San Donato sono dotate di piste ciclabili con separazione ottica/logica, ciclopedonale o in sede propria. Da fine del 2018 sono partiti i lavori del Piano della mobilità ciclistica o Biciplan[18]. La FIAB a novembre 2018 inserisce San Donato nella lista dei "comuni ciclabili" (82 ad oggi in tutta Italia) con un punteggio di 2 su 5[19].
Dal 2003 fino al 2016 presso la stazione della metropolitana di San Donato ha operato la stazione delle biciclette. [20]. Riaperta nel 2018 come Bar e officina.
Dal 2013 si parlò della creazione di due "silos" delle biciclette, ovvero un parcheggio custodito e automatizzato con 144 posti di capienza. Una volta creati però il servizio non entrò in funzioneper diversi problemi tecnici e sono stati inaugurati solo a settembre 2018[21].
Da giugno 2016 è stato inaugurato un servizio di Bike sharing cittadino con 10 zone di sosta tra cui nei pressi della stazione metropolitana di San Donato, presso l'ospedale GSD, il quartiere Certosa, Via di Vittorio, Viale De Gasperi, Via Fabiani, nei pressi della rotonda della Via Emilia e nei pressi del municipio[22].
AmministrazioneModifica
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1859 | 1860 | Giacinto Vittadini | (sinistra) | Sindaco | [23] |
1860 | 1868 | Gaetano Papetti | (sinistra) | Sindaco | [23] |
1868 | 1885 | Giovanni Manzoni | (sinistra) | Sindaco | [23] |
1885 | 1890 | Pietro Lovati | (sinistra) | Sindaco | [23] |
1890 | 1898 | Carlo Pavesi | (sinistra) | Sindaco | [23] |
1898 | 1920 | Angelo Moro | (sinistra) | Sindaco | [23] |
1920 | 1922 | Giacomo Folli | Sindaco | [23] | |
1922 | 1923 | Luigi Balestrieri | Commissario prefettizio | [23] | |
1923 | 1926 | Luigi Moro | Sindaco | [23] | |
1926 | 1945 | Piero Ruscelli | PNF | Podestà | [23] |
1945 | 1945 | Giuseppe Pizzini | Sindaco | [23] | |
1945 | 1946 | Riccardo Busnari | Sindaco | [23] | |
1946 | 1960 | Mansueto Tolasi | (sinistra) | Sindaco | [23] |
1960 | 1967 | Luigi Mannucci | Partito Socialista Italiano/Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria[24] | Sindaco | [23] |
1967 | 1969 | Giuseppe Florio | (centrosinistra) | Sindaco | [23] |
1969 | 1970 | Ettore Materia | Commissario Prefettizio | [23] | |
1970 | 1975 | Carlo Squeri | Democrazia Cristiana | Sindaco | [23] |
1975 | 1980 | Giovanni Fabbricotti | (sinistra) | Sindaco | [23] |
1980 | 1984 | Carlo Squeri | Democrazia Cristiana | Sindaco | [23] |
1984 | 1984 | Mario Palmiero | Commissario Prefettizio | [23] | |
1984 | 1994 | Oreste Lupi | (sinistra) | Sindaco | [23] |
1994 | 1998 | Gabriella Achilli | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [23] |
1998 | 1998 | Enrico De Bonfilis | Commissario prefettizio | [23] | |
1998 | 2002 | Gabriella Achilli | Democratici di Sinistra | Sindaco | [23] |
2002 | 2007 | Achille Taverniti | Democratici di Sinistra | Sindaco | [23] |
2007 | 2012 | Mario Dompè | lista civica di centrodestra | Sindaco | [23] |
2012 | in carica | Andrea Checchi | Partito Democratico | Sindaco | [23] |
SportModifica
La principale formazione calcistica della cittadina è l'Unione Sportiva Dilettantistica Accademia Sandonatese, fondata nel 1962[25] e militante nel campionato regionale di Eccellenza; i colori sociali sono il bianco e l'azzurro. Inoltre San Donato Milanese ospita l'"Associazione Calcistica Dilettantistica Metanopoli" con sede nel centro di Metanopoli e i cui colori rappresentativi sono il blu e il giallo. Si ricorda anche la squadra femminile del "KickoffC5" che fronteggia per la serie A del calcio femminile a 5. C'è anche una squadra di pallanuoto: San Donato Metanopoli Sport ASD, una di Rugby: Rugby San Donato 1981, dal 2009 l'associazione Studentesca San Donato per l'atletica mentre per il basket vi sono: la Pol. Meta2000 ed il Cavallino Poasco. Quest'ultima Associazione, ancorché molto giovane (fondata del 2001), ha dato i natali del basket a due giocatrici della nazionale e tre di serie A.
Tra le strutture presenti sul territorio c'è il centro sportivo Mattei che fu fiore all'occhiello della città e sito nell'omonimo Parco ad oggi ha diverse strutture non funzionanti tra cui la piscina coperta. Tra le strutture presenti: un campo da rugby (ex campo da calcio), pista di atletica (ristrutturata a fine 2018) con tribune (ancora da ristrutturare), piscine, campi da tennis diverse tensostrutture di cui alcune abbandonate. Un secondo centro sportivo è il Centro Sportivo Picchi ed un terzo è il Centro sportivo Maurizio Nardelli.
DaL 2016 è attivo un piccolo Skatepark[26].
NoteModifica
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ salvadorifelice.it, http://www.salvadorifelice.it/centrale-idroelettrica-san-donato-milanese/ . URL consultato il 28 gennaio 2020.
- ^ Levadina, in wwf.it. URL consultato il 28 gennaio 2020.
- ^ Regolamento del verde del comune di San Donato Milanese approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 17 dell'8 aprile 2002 e modificato con deliberazione di adozione di Consiglio Comunale n. 26 dell'11 aprile 2007, con deliberazione di Consiglio Comunale n. 51 del 17 settembre 2007 e con deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 del 17 luglio 2008
- ^ https://it.climate-data.org/europa/italia/lombardia/san-donato-milanese-13408/
- ^ p.554, Dizionario corografico dell'Italia: opera illustrata da circa 1000 armi comunali colorate e da parecchie centinaia di incisioni intercalate nel testo rappresentanti i principali monumenti d'Italia. A - B, Volume 1, Francesco Vallardi ed., Milano, 1867
- ^ Regio decreto 19 ottobre 1862, n. 934, in materia di "Decreto che autorizza vari Comuni della Provincia di Milano ad assumere una nuova denominazione."
- ^ Regio Decreto 9 giugno 1870, n. 5722
- ^ D.P.R. 30 dicembre 1976
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b Popolazione straniera residente per età e sesso al 31 dicembre 2016
- ^ Consacrazione della nuova chiesa parrocchiale del SS. Crocifisso di San Donato Milanese - Fondazione Carlo Maria Martini, su archivio.fondazionecarlomariamartini.it. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ ISTAT - Dettaglio località abitate
- ^ San Donato Milanese – Una nuova cittadella dello Sport alle porte di Milano, Milano, in UrbanFile Blog, 19 aprile 2018. URL consultato il 9 gennaio 2020.
- ^ a b Mappa integrata dei trasporti pubblici (PNG), in comune.sandonatomilanese.mi.it. URL consultato il 26 novembre 2019.
- ^ orari trasporto pubblico locale, in comune.sandonatomilanese.mi.it. URL consultato il 26 novembre 2019.
- ^ Biciplan, in sandonatomilanese.mi.it. URL consultato il 30 aprile 2019.
- ^ CS – A San Donato sventola bandiera gialla, in RecSando Rete Civica di San Donato. URL consultato il 30 aprile 2019.
- ^ milano.corriere.it, 10 ottobre 2003, https://web.archive.org/web/20170426055911/http://milano.corriere.it/speciali/2003/10_Ottobre/24/bicicletta.shtml . URL consultato il 25 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2017).
- ^ San Donato, attesa finita: aperti i due silos per le bici, in ilcittadino.it, 24 settembre 2018. URL consultato il 30 aprile 2019.
- ^ IL BIKESHARING AI NASTRI DI PARTENZA, in comune.sandonatomilanese.mi.it, 9 giugno 2016. URL consultato il 25 aprile 2017.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa Targhette esposte nell'aula consilare del municipio
- ^ Dal 1964.
- ^ www.accademiasandonatese.it
- ^ Skate Park a San Donato, in sandonatomilanese.mi.it. URL consultato il 30 aprile 2019.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Donato Milanese
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su comune.sandonatomilanese.mi.it.
- San Donato Milanese, su sapere.it, De Agostini.
- San Donato Milanese, su lombardiabeniculturali.it, Regione Lombardia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 152615503 · WorldCat Identities (EN) lccn-n97027340 |
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