Arcidiocesi di Chambéry, San Giovanni di Moriana e Tarantasia

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L'arcidiocesi di Chambéry, San Giovanni di Moriana e Tarantasia (in latino: Archidioecesis Camberiensis, Maurianensis et Tarantasiensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Lione. Nel 2021 contava 399.425 battezzati su 454.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Thibault Verny.

Arcidiocesi di Chambéry, San Giovanni di Moriana e Tarantasia
Archidioecesis Camberiensis, Maurianensis et Tarantasiensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Lione
 
Mappa della diocesi
 
ArcivescovoThibault Verny
Presbiteri115, di cui 75 secolari e 40 regolari
3.473 battezzati per presbitero
Religiosi61 uomini, 136 donne
Diaconi30 permanenti
 
Abitanti454.000
Battezzati454.000 (88,0% del totale)
StatoFrancia
Superficie7.460 km²
Parrocchie141
 
Erezione18 agosto 1779 (Chambéry)
VI secolo (San Giovanni di Moriana)
V secolo (Tarantasia)
unite aeque principaliter il 26 aprile 1966
Ritoromano
CattedraleSan Francesco di Sales (Chambéry)
San Giovanni Battista (San Giovanni di Moriana)
San Pietro (Moûtiers)
Indirizzo2 place Cardinal Garrone, CS 10107, 73001 Chambery CEDEX, France; 47 rue Bonrieux, B.P. 108, 73303 Saint-John-de-Maurienne CEDEX, France
Sito webcatholique-savoie.fr
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Francia
La cattedrale di San Pietro a Moûtiers.
La cattedrale di San Giovanni Battista a San Giovanni di Moriana.
L'abbazia di Altacomba, fondata nel XII secolo.
Immagine invernale dell'Abbazia di Notre-Dame de Tamié, fondata nel XII secolo.
Reliquie di san Giovanni Battista esposte nella cattedrale di San Giovanni di Moriana.

Territorio modifica

L'arcidiocesi comprende il dipartimento della Savoia, ad eccezione di Ugine e della valle d'Arly che appartengono alla diocesi di Annecy. Comprende inoltre 10 parrocchie attorno a Rumilly nel dipartimento dell'Alta Savoia.

Sede arcivescovile è la città di Chambéry, dove si trova la cattedrale di San Francesco di Sales. A San Giovanni di Moriana si trova la cattedrale di San Giovanni Battista e a Moûtiers si trova la cattedrale di San Pietro.

Con la riforma dell'arcidiocesi operatasi a partire dal primo decennio del III millennio, dal 28 agosto 2010 il territorio è stato suddiviso in 43 parrocchie, raggruppate in 10 decanati.

Storia modifica

Sede di Tarantasia modifica

La diocesi di Tarantasia fu eretta nel V secolo. La più antica menzione della diocesi si trova in una lettera di Leone Magno del 450, nella quale il papa sottopone la diocesi alla giurisdizione del metropolita di Vienne.

Secondo la tradizione primo vescovo della diocesi sarebbe stato san Giacomo d'Assiria, che fu discepolo di sant'Onorato di Lérins, il quale, quando divenne vescovo di Arles, lo consacrò missionario nel paese dei Ceutroni nella valle di Tarantasia. Primo vescovo storicamente documentato è Sanzio, che prese parte al concilio di Epaon nel 517. Sede del vescovo era la città di Moûtiers, l'antica Darantasia, toponimo che in seguito diede il nome sia alla valle che alla diocesi (benché spesso si trovi scritto anche diocesi di Moûtiers oppure diocesi di Moûtiers in Tarantasia).

Tra il 794 e l'811, all'epoca di Carlo Magno, la diocesi di Tarantasia fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana. Essa aveva come suffraganee le diocesi di Aosta e di Sion, e per un certo periodo anche quella di San Giovanni di Moriana prima che questa fosse sottomessa all'arcidiocesi di Vienne.

Alla fine del X secolo l'arcivescovo Amizone ottenne da Rodolfo III di Borgogna il titolo di conte, all'origine del potere temporale degli arcivescovi di Tarantasia che si manterrà per quasi otto secoli. Nei secoli immediatamente successivi gli arcivescovi-conti di Tarantasia dovettero difendere i loro diritti feudali contro usurpatori locali; fu in questo contesto che la casa di Savoia intervenne a favore degli arcivescovi, ottenendo col tempo il controllo sull'intera contea. A partire dal XIV secolo i conti di Savoia intervennero regolarmente nella nomina degli arcivescovi. L'ultimo arcivescovo-conte di Tarantasia fu Claude Humbert de Rolland, che nel 1769 vendette i titoli, oramai più onorifici che lucrativi, al re Carlo Emanuele III di Savoia.

Sede di San Giovanni di Moriana modifica

La diocesi di San Giovanni di Moriana fu eretta verso il 575 ad opera del re di Borgogna Gontrano, in occasione della traslazione nella città di San Giovanni di Moriana delle reliquie di san Giovanni Battista. La diocesi comprendeva la valle della Moriana, sottratta all'autorità dei vescovi di Torino, la val di Susa e il Briançonnais. Il nome del primo vescovo di Moriana, Felmasio, è contenuto in un antico documento[1] che relaziona di un miracolo connesso alle reliquie del Battista, che fu all'origine della fondazione della diocesi. La sede episcopale della diocesi era la cattedrale di San Giovanni Battista, eretta nel VI secolo, distrutta dai saraceni nel 943 e ricostruita a nuovo nell'XI secolo.

In origine la diocesi era suffraganea dell'arcidiocesi di Vienne. Quando venne creata la metropolia di Tarantasia (fine VIII secolo), Moriana entrò a far parte della nuova provincia ecclesiastica. Ma evidentemente la sede era contesa fra i due arcivescovi metropolitani: infatti una lettera di papa Giovanni VIII dell'878 designa formalmente Moriana come suffraganea di Tarantasia[2], mentre nel 908 papa Sergio III, confermando alla sede metropolitana di Vienne le sue suffraganee, menziona tra queste anche la diocesi di Moriana.[3] Solo con papa Callisto II, nella prima metà del XII secolo, la situazione diventa definitiva a vantaggio di Vienne.

Nel 1033 la città di San Giovanni di Moriana, per la sua opposizione ai tentativi imperiali di annessione del regno di Borgogna, fu distrutta dall'imperatore Corrado II, che soppresse anche la diocesi, annettendone il territorio a quello della diocesi di Torino; questa decisione fu confermata da Corrado II nel 1039 al vescovo torinese Guidone. Alla morte di quest'ultimo (1046) il legittimo vescovo Thibaud poté riprendere possesso della sua diocesi, che fu restaurata, ma che perse la valle di Susa, rimasta alla diocesi di Torino.[4]

Il seminario diocesano venne fondato nel 1735.

Sede di Chambéry modifica

In più occasioni i duchi di Savoia avevano tentato di sottrarre la loro capitale alla giurisdizione spirituale di un vescovo francese, quello di Grenoble, da cui Chambéry aveva sempre dipeso, per erigere una diocesi indipendente; tentativi erano stati fatti nel 1474 e nel 1515, ma erano stati vanificati dai re francesi.[5]

La diocesi di Chambéry fu eretta il 18 agosto 1779 con la bolla Universa Dominici gregis di papa Pio VI, ricavandone il territorio dalla diocesi di Grenoble. Originariamente era immediatamente soggetta alla Santa Sede e comprendeva 61 parrocchie. Fu scelta per diventare la nuova cattedrale la chiesa dei francescani, costruita nel 1439 e consacrata nel 1488, e che nel 1777 era diventata una parrocchia cittadina.

Durante la rivoluzione francese, il vescovo Michel Conseil si rifiutò di riconoscere la diocesi del Monte Bianco, eretta dai rivoluzionari, e la nomina di un intruso al suo posto; questo gli valse gli arresti domiciliari nell'episcopio, dove morì nel 1793 lasciando la diocesi vacante per diversi anni.

In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 il territorio diocesano venne fatto coincidere con i dipartimenti della Savoia e dell'Alta Savoia. Questo comportò la soppressione dell'arcidiocesi di Tarantasia e delle diocesi di San Giovanni di Moriana e di Ginevra-Annecy, che furono unite alla diocesi di Chambéry, cui furono annessi anche territori appartenuti alla diocesi di Belley, ugualmente soppressa. Inoltre a Chambéry fu data anche la giurisdizione sulle parrocchie rimaste cattoliche della diocesi di Ginevra-Annecy e situate in quello che oggi è il canton Ginevra. Queste misure portarono il vescovo di Chambéry ad assumere anche il titolo di vescovo di Ginevra.

Il 10 luglio 1817, dopo che il congresso di Vienna ebbe restaurato il ducato di Savoia, la diocesi di Chambéry fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la diocesi di Aosta come unica suffraganea.[6]

Le decisioni d'inizio Ottocento, comportarono un aumento considerevole del territorio diocesano, che arrivò a comprendere fino a 627 parrocchie.[7] Ma questa situazione durò pochi anni. Infatti:

  • il 30 settembre 1819 papa Pio VII, con il breve Inter multiplices, scorporò dal territorio dell'arcidiocesi le parrocchie cattoliche del canton Ginevra e le unì alla diocesi di Losanna; due anni dopo l'arcivescovo di Chambéry perse anche il titolo di vescovo di Ginevra a favore dei vescovi di Losanna;
  • il 5 febbraio 1822 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Annecy, che divenne sua suffraganea;
  • infine, il 7 agosto 1825 in forza della bolla Ecclesias quae antiquitate di papa Leone XII cedette ulteriori porzioni di territorio per il ristabilimento delle sedi di Tarantasia (ma semplicemente come diocesi e non più come arcidiocesi) e di San Giovanni di Moriana; anche queste diocesi entrarono a far parte della provincia ecclesiastica di Chambéry.

L'odierna arcidiocesi modifica

Il 26 aprile 1966 con la bolla Animorum bonum di papa Paolo VI le diocesi di Tarantasia e di San Giovanni di Moriana furono unite aeque principaliter all'arcidiocesi di Chambéry, che contestualmente assunse il nome attuale; le due diocesi unite hanno mantenuto la propria cattedrale ed il proprio capitolo dei canonici, mentre la curia vescovile venne ridotta ad una sola e l'arcivescovo di Chambéry porta anche i titoli di vescovo di San Giovanni di Moriana e di vescovo di Tarantasia.

Il 16 dicembre 2002 l'arcidiocesi di Chambéry ha perso la dignità metropolitica ed è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Lione; ha tuttavia mantenuto il rango di arcidiocesi.

Cronotassi dei vescovi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Vescovi di Chambéry modifica

  • Michel Conseil † (26 gennaio 1780 - 27 settembre 1793 deceduto)
    • Sede vacante (1793-1802)
  • René des Monstiers de Mérinville † (4 maggio 1802 - 7 febbraio 1805 dimesso)
  • Irénée-Yves Desolle (Dessole) † (22 marzo 1805 - 11 novembre 1823 ritirato)
  • François-Marie Bigex † (24 maggio 1824 - 19 febbraio 1827 deceduto)
  • Antoine Martinet † (28 gennaio 1828 - 6 maggio 1839 deceduto)
  • Alexis Billiet † (27 aprile 1840 - 30 aprile 1873 deceduto)
  • Pierre-Anastase Pichenot † (25 luglio 1873 - 5 ottobre 1880 deceduto)
  • François-Albert Leuillieux † (13 maggio 1881 - 11 maggio 1893 deceduto)
  • François Hautin † (15 giugno 1893 - 6 febbraio 1907 deceduto)
  • Gustave-Adolphe de Pélacot † (15 aprile 1907 - 5 agosto 1907 deceduto)
  • François-Virgile Dubillard † (16 dicembre 1907 - 1º dicembre 1914 deceduto)
  • Dominique Castellan † (26 maggio 1915 - 12 maggio 1936 deceduto)
  • Pierre-Marie Durieux † (1º febbraio 1937 - 3 febbraio 1947 deceduto)
  • Louis-Marie-Fernand de Bazelaire de Ruppierre † (23 ottobre 1947 - 26 aprile 1966 dimesso[8])

Vescovi e arcivescovi di Tarantasia modifica

  • San Giacomo d'Assiria
  • San Marcellino †
  • San Pascasio †[9]
  • Sanzio † (menzionato nel 517)
  • Magno †
  • Nicezio o Migezio †[10]
  • San Marciano † (prima del 581 - dopo il 585)
  • Sant'Eraclio †
  • Firmino †
  • Patrizio ? †
  • Probino †[11]
  • Baldemaro o Buldemaro † (menzionato nel 650)
  • Emeterio †
  • Widenardo †
  • Giovanni †
  • Leudegango o Leodrando †
  • Umberto †
  • Benimondo †
  • Emmone †
  • Possessore † (prima del 775 - circa 800 deceduto)
  • Radaberto o Dagoberto †[12]
  • Andrea † (menzionato nell'828)
  • Audace † (menzionato nell'840)[13]
  • Teutrando o Teutramno † (prima dell'858 - 7 marzo 885 deceduto)
  • Alucco o Aluso † (menzionato nell'885)
  • Daniele † (menzionato nell'891 circa)
  • Annuso o Annuco † (menzionato nel 900)
  • Adalberto †
  • Lizone †
  • Amizone † (prima del 990 - dopo il 996)
  • Baldofo † (prima del 1006 - dopo il 1007)
  • Luzo o Luzone † (menzionato nel 1020)
  • Aimone o Emmone † (prima del 1025 - dopo il 1044)
  • Annuzio (o Annucco) † (menzionato nel 1077)
  • Bosone † (prima del 1096 - dopo il 1099)
  • Beato Pietro il Vecchio, O.Cist. † (prima del 1132 - circa 1140)
    • Isdraele † (circa 1140) (illegittimo)
  • San Pietro di Tarantasia † (settembre 1141 - 14 settembre 1171 deceduto)
  • Aimone di Briançon † (prima del 1179 - circa 1210 deceduto)
  • Beato Bernard de Chignin † (prima del 1213 - 12 ottobre 1222 deceduto)
  • Jean II † (luglio 1222 o 1223 - ?)
  • Herluin de Chignin † (menzionato nel 1224)
  • Rodolfo Grossi du Chastelar † (2 marzo 1246 - 1271)
  • San Pietro Grossi du Chastelar † (30 maggio 1272 - 22 luglio 1283 deceduto)
  • Aimone de Bruissons † (13 dicembre 1283 - 1297 deceduto)
  • Bertrando de Bertrandis † (17 giugno 1297 - 9 maggio 1334 deceduto)
  • Jacques de Salins † (13 luglio 1334 - marzo 1341 deceduto)
  • Bertrando de Novo Domno † (3 ottobre 1341 - 1342 deceduto)
  • Giovanni de Bertrandis † (20 novembre 1342 - marzo 1365 deceduto)
  • Giovanni de Betton † (11 marzo 1365 - 30 novembre 1378 deceduto)
  • Umberto de Villette † (15 gennaio 1379 - aprile 1379 deceduto)
  • Rodolfo de Chissey o Chissé † (28 febbraio 1380 - 1385 deceduto)
  • Edoardo di Savoia-Acaia † (21 febbraio 1386 - febbraio 1395 deceduto)
  • Pietro de Collomb † (26 aprile 1395 - 25 novembre 1396 deceduto)
    • Aimone de Séchal † (17 settembre 1397 - 1404 deceduto) (amministratore apostolico)
    • Antonio di Challant † (1º giugno 1404 - 14 settembre 1418 deceduto) (amministratore apostolico)
  • Giovanni de Bertrandis † (23 settembre 1418 - 29 agosto 1432 deceduto)
  • Marco Condulmer † (4 novembre 1433 - 28 febbraio 1438 nominato patriarca di Grado)
  • Jean d'Arces † (28 febbraio 1438 - 12 dicembre 1454 deceduto)
  • Tommaso de Sur † (16 febbraio 1460 - 1472 deceduto)
  • Cristoforo della Rovere † (3 agosto 1472 - 1º febbraio 1478 deceduto)
  • Domenico della Rovere † (11 febbraio 1479 - 19 luglio 1482 nominato vescovo di Ginevra)
  • Urbain de Chevron Villette † (28 maggio 1483 - 9 novembre 1483 deceduto)
  • Giovanni di Compey † (14 giugno 1484 - 28 giugno 1492 deceduto)
  • Corin de Plosasque † (8 luglio 1492 - marzo 1497 deceduto)
  • Claude de Château-Vieux † (14 aprile 1497 - aprile 1516 dimesso)
  • Jean-Philippe de Groslée † (28 aprile 1516 - 21 dicembre 1559 deceduto)
  • Girolamo di Valperga † (17 luglio 1560 - 16 luglio 1573 deceduto)
  • Giuseppe Parpaglia † (26 agosto 1573 - 25 luglio 1598 deceduto)
  • Jean-François Berliet † (8 novembre 1599 - 2 gennaio 1607 deceduto)
  • Anastasio Germonio † (12 novembre 1607 - 4 agosto 1627 deceduto)
  • Benoît-Théophile de Chevron Villette † (20 settembre 1632 - 16 giugno 1658 deceduto)
  • François-Amédée Milliet, † (17 novembre 1659 - 25 maggio 1703 deceduto)
    • Sede vacante (1703-1727)
  • François-Amédée Milliet d'Arvillars † (25 giugno 1727 - 28 agosto 1744 deceduto)
  • Claude Humbert de Rolland † (19 gennaio 1750 - 27 novembre 1770 deceduto)
  • Gaspard-Augustin Laurent de Sainte-Agnès, O.F.M.Conv. † (16 dicembre 1771 - 23 luglio 1783 deceduto)
  • Joseph de Monfalcon du Cengle † (27 giugno 1785 - 22 settembre 1793 deceduto)
    • Sede vacante (1793-1801)
    • Sede soppressa (1801-1825)
  • Antoine Martinet † (19 dicembre 1825 - 28 gennaio 1828 nominato arcivescovo di Chambéry)
  • Antoine Rochaix † (28 gennaio 1828 - 19 novembre 1836 deceduto)
  • Jean-François-Marcellin Turinaz † (12 febbraio 1838 - 6 settembre 1866 dimesso)
  • François Gros † (22 febbraio 1867 - 3 marzo 1873 dimesso)
  • Charles-François Turinaz † (21 marzo 1873 - 30 marzo 1882 nominato vescovo di Nancy)
  • Jean-Pierre Pagis † (30 marzo 1882 - 26 maggio 1887 nominato vescovo di Verdun)
  • Pierre-Emmanuel Bouvier † (25 novembre 1887 - 11 aprile 1900 deceduto)
  • Lucien-Léon Lacroix † (18 aprile 1901 - 17 ottobre 1907 dimesso[14])
  • Jean-Basptiste Biolley † (28 novembre 1907 - 10 ottobre 1918 deceduto)
  • Louis Termier † (29 novembre 1918 - 5 aprile 1938 deceduto)
  • Léon-Albert Terrier † (14 settembre 1938 - 24 luglio 1944 nominato vescovo di Bayonne)
  • Auguste Jauffres † (28 agosto 1944 - 7 dicembre 1961 dimesso[15])
    • Sede vacante (1961-1966)

Vescovi di San Giovanni di Moriana modifica

  • San Felmasio †
  • Sant'Iconio † (prima del 581 - dopo il 601 o 602)
  • Leporio † (menzionato nel 650)
  • Vualchino o Walchuno † (prima del 726 - dopo il 739)
  • Vitgario † (menzionato nel 775)[16]
  • Mainardo †[17]
  • Giuseppe † (menzionato nell'853)
  • Abbone † (prima dell'858 - dopo l'860)
  • Adalberto † (prima dell'876 - dopo l'882)
  • Asmondo † (menzionato nell'887)
  • Guglielmo † (menzionato nell'899)
  • Benedetto †
  • Sant'Odilardo † (prima del 915 - dopo il 926)[18]
  • Everardo o Eberardo † (prima del 990 - dopo il 1025)
  • Thibaud † (prima del 1033 circa - dopo il 1046)
  • Brochard o Burcard † (menzionato nel 1061)[19]
  • Artaud † (menzionato nel 1080)[20]
  • Conon I † (prima del 1093 - dopo il 2 maggio 1108 deceduto)[21]
  • Amédée de Faucigny † (prima del 1112 - dopo il 1124)
  • Conon II † (menzionato nel 1127)
  • Sant'Ayrald I, O.Cart. † (prima del 1134 - dopo il 1145)[22]
  • Bernard, O.Cart. † (menzionato nel 1153)
  • Ayrald II † (menzionato nel 1158)[23]
  • Guillaume † (prima di maggio 1162 - dopo il 1173)[24]
  • Pierre I † (? - prima del 1184 dimesso)
  • Lambert † (circa 1177[25] - 15 marzo 1197 o 1198 deceduto)
  • Bernard de Chignin † (prima di maggio 1200 - 1213 nominato arcivescovo di Tarantasia)
  • Amédée de Genève † (prima del 30 maggio 1214 - 18 ottobre 1220 deceduto)
    • Jean † (menzionato nel 1221) (vescovo eletto)[26]
    • Pierre II † (menzionato nel 1222) (vescovo eletto)[27]
  • Aimar de Bernin o Pierre de Arenis † (1223 - 1236 nominato arcivescovo di Embrun)
  • Amédée di Savoia (o di Miribel) † (1237 - 19 gennaio circa 1256 deceduto)
  • Pierre de Morestel † (prima di maggio 1258 - 19 marzo circa 1262 deceduto)
  • Anthelme de Clermont † (prima di settembre 1262 - 4 marzo 1269 deceduto)
  • Pierre de Guelis † (prima del 12 gennaio 1270 - 15 gennaio 1273 deceduto)
  • Aimon de Miolans † (prima di febbraio 1276 - 26 ottobre 1299 o 1300 deceduto)
  • Amblard d'Entremont † (prima del 1301 - 21 aprile 1308 deceduto)
  • Aymon de Miolans-Urtières † (1308 - 1334 deceduto)
  • Anthelme de Clermont † (10 settembre 1334 - 23 febbraio 1349 deceduto)
  • Amedeo di Savoia-Acaia † (18 marzo 1349 - 13 giugno 1376 deceduto)
  • Giovanni Malabayla † (11 agosto 1376 - circa 1380 deceduto)
  • Henry de Sévery, O.Clun. † (16 settembre 1381 - 18 maggio 1385 nominato vescovo di Rodez)
  • Savin de Florano † (18 maggio 1385 - 28 settembre 1410 deceduto)
  • Amédée de Montmayeur, O.S.B. † (15 ottobre 1410 - 8 ottobre 1422 deceduto)
  • Aimon de Gerbaix † (30 ottobre 1422 - 1432 deceduto)
  • Oger Moriset † (11 febbraio 1433 - 11 gennaio 1441 deceduto)
  • Louis de la Palud, O.S.B. † (luglio 1441 - 22 settembre 1451 deceduto)
  • Guillaume d'Estouteville † (26 gennaio 1453 - 20 aprile 1453 nominato arcivescovo di Rouen)
  • Etienne de Morel † (31 gennaio 1483 - 24 luglio 1499 deceduto)
  • Louis de Gorrevod de Challand † (9 agosto 1499 - 1532 dimesso)
  • Jean-Philibert de Loriol de Châles † (10 aprile 1532 - 1544 deceduto)
  • Girolamo Recanati Capodiferro † (30 luglio 1544 - 1º ottobre 1559 deceduto)
  • Brandalisio Trotti † (27 marzo 1560 - 1563 deceduto)
  • Pierre de Lambert, O.S.A. † (21 novembre 1567 - 6 maggio 1591 deceduto)
  • Filiberto Milliet de Faverges † (6 maggio 1591 - 17 dicembre 1618 nominato arcivescovo di Torino)
  • Carlo Bobba † (13 maggio 1619 - 10 febbraio 1636 deceduto)
  • Paul Milliet de Challes † (27 novembre 1641 - 30 ottobre 1656 deceduto)
  • Ercole Berzetti † (6 maggio 1658 - 4 marzo 1686 deceduto)
  • Francesco Giacinto Valperga di Masino † (12 maggio 1687 - 7 settembre 1736 deceduto)
    • Sede vacante (1736-1741)
  • Ignace-Dominique Grisella de Rosignan † (6 marzo 1741 - 21 o 22 settembre 1756 deceduto)
  • Carlo Giuseppe Filippa della Martiniana † (18 luglio 1757 - 12 luglio 1779 nominato vescovo di Vercelli)
  • Charles-Joseph Compans de Brichanteau † (20 marzo 1780 - 25 agosto 1796 deceduto)
    • Sede vacante (1796-1801)
    • Sede soppressa (1801-1825)
  • Alexis Billiet † (19 dicembre 1825 - 27 aprile 1840 nominato arcivescovo di Chambéry)
  • François-Marie Vibert † (1º marzo 1841 - 31 ottobre 1876 deceduto)
  • Michel Rosset † (18 dicembre 1876 - 8 giugno 1902 deceduto)
    • Sede vacante (1902-1906)
  • Adrien Alexis Fodéré † (21 febbraio 1906 - 27 agosto 1923 deceduto)
  • Auguste Grumel † (3 febbraio 1924 - 14 marzo 1946 deceduto)
  • Frédéric Duc † (14 marzo 1946 succeduto - 11 gennaio 1954 dimesso[28])
  • Louis Henri Marie Ferrand † (11 gennaio 1954 - 17 aprile 1956 nominato arcivescovo coadiutore di Tours[29])
  • Joël-André-Jean-Marie Bellec † (2 maggio 1956 - 15 giugno 1960 nominato vescovo di Perpignano-Elne)
  • André-Georges Bontems † (13 settembre 1960 - 26 aprile 1966 nominato arcivescovo di Chambéry, San Giovanni di Moriana e Tarantasia)

Arcivescovi di Chambéry e vescovi di San Giovanni di Moriana e Tarantasia modifica

  • André-Georges Bontems † (26 aprile 1966 - 14 maggio 1985 ritirato)
  • Claude Feidt † (14 maggio 1985 succeduto - 17 giugno 1999 nominato arcivescovo di Aix)
  • Laurent Bernard Marie Ulrich (6 giugno 2000 - 1º febbraio 2008 nominato arcivescovo, titolo personale, di Lilla)
  • Philippe Ballot (14 gennaio 2009 - 23 luglio 2022 nominato arcivescovo, titolo personale, di Metz)
  • Thibault Verny, dall'11 maggio 2023

Statistiche modifica

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 454.000 persone contava 399.425 battezzati, corrispondenti all'88,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
diocesi di Tarantasia
1949 50.000 52.340 95,5 114 109 5 438 180 87
diocesi di San Giovanni di Moriana
1949 42.000 43.115 97,4 127 127 0 330 215 89
arcidiocesi di Chambéry
1950 129.700 130.500 99,4 377 292 85 344 197 633 174
1957 138.000 140.000 98,6 402 282 120 343 76 500 175
arcidiocesi di Chambéry, San Giovanni di Moriana e Tarantasia
1970 256.973 286.399 89,7 485 411 74 529 102 715 357
1980 276.000 307.000 89,9 405 342 63 681 80 730 370
1990 316.000 339.000 93,2 301 246 55 1.049 5 107 579 348
1999 331.600 354.700 93,5 209 199 10 1.586 15 20 348 354
2000 347.000 371.343 93,4 222 177 45 1.563 16 71 380 367
2001 341.000 365.625 93,3 210 186 24 1.623 16 61 373 348
2002 332.600 356.748 93,2 202 170 32 1.646 17 70 356 348
2003 314.000 356.748 88,0 225 169 56 1.395 18 106 447 346
2004 314.000 356.748 88,0 197 165 32 1.593 19 60 386 200
2006 316.982 360.252 88,0 142 112 30 2.232 19 41 312 111
2013 397.700 432.000 92,1 146 117 29 2.723 28 78 209 136
2016 399.000 446.676 89,3 124 99 25 3.217 22 102 180 141
2019 390.800 444.200 88,0 99 87 12 3.947 26 56 175 141
2021 399.425 454.000 88,0 115 75 40 3.473 30 61 136 141

Note modifica

  1. ^ Gallia christiana, coll. 613-614.
  2. ^ Duchesne, op. cit., p. 213.
  3. ^ Savio, op. cit., p. 229.
  4. ^ Savio, op. cit., pp. 230-231 e 233.
  5. ^ Dimier, op. cit., col. 334.
  6. ^ Aosta rimase suffraganea di Chambéry fino al 1862, quando entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Torino in seguito al passaggio della Savoia alla Francia.
  7. ^ Dimier, op. cit., col. 337.
  8. ^ Nominato arcivescovo titolare, titolo personale, di Tibili.
  9. ^ Marcellino e Pascasio sono menzionati da Gallia christiana, ma senza precise indicazioni e referenze documentarie.
  10. ^ Magno e Nicezio sono registrati da Gallia christiana, ma senza ulteriori indicazioni documentarie o cronologiche.
  11. ^ Eraclio, Firmino e Probino sono presenti nella cronotassi di Gallia christiana, ma non sono documentati storicamente. Patrizio è ricordato nella Passione dei santi Vittore e Orso, testo non ritenuto attendibile da Duchesne; anche Gams ritiene dubbia la presenza di Patrizio tra i vescovi di Tarantasia.
  12. ^ I vescovi da Emeterio a Dagoberto sono menzionati da Gallia christiana, ma senza ulteriori e precise indicazioni cronologiche o documentarie; secondo Duchesne non vi sono prove certe della loro appartenenza alla sede di Tarantasia.
  13. ^ Gallia christiana identifica Andrea con Audace; secondo Duchesne non ci sono motivi per farne un solo vescovo.
  14. ^ Il 9 dicembre 1921 fu nominato vescovo titolare di Vallis.
  15. ^ Nominato vescovo titolare di Arsennaria.
  16. ^ Secondo Duchesne, questo vescovo, menzionato da Gallia christiana, potrebbe essere in realtà un abate del monastero di San Pietro di Novalesa. Per il Savio, fu sia abate che vescovo.
  17. ^ Assieme ai vescovi Giuseppe, Guglielmo e Benedetto, è documentato nella Cronaca di Novalesa. A differenza di Giuseppe e Guglielmo, Mainardo e Benedetto non sono comprovati da nessun'altra fonte storica.
  18. ^ Dopo Odilardo, Gallia christiana ammette, con qualche dubbio, il vescovo Iporio o Leporio, escluso da Gams. Dopo di lui Savio inserisce il vescovo Loterio (945), che però potrebbe essere vescovo di Mariana in Corsica e non di Moriana.
  19. ^ Accettato da Gallia christiana con il beneficio del dubbio.
  20. ^ Esiste un altro documento di questo vescovo, non datato, che viene attribuito tradizionalmente all'anno 1075 circa.
  21. ^ Dopo Conon, Gallia christiana inserisce, con il beneficio del dubbio, due vescovi, Berardus e Johannes, menzionati nel 1106 e nel 1107, che restano esclusi definitivamente dai documenti riguardanti Conon.
  22. ^ Ayrald muore il 2 gennaio, in un anno compreso tra il 1146 e il 1153.
  23. ^ Vescovo ignoto a Savio, menzionato da Gallia christiana.
  24. ^ Secondo alcuni autori, questo vescovo era ancora vivo nel 1176 e morì in quest'anno il 1º agosto.
  25. ^ In un documento del 1188 è detto che quello era l'undicesimo anno di episcopato; se ne deduce che il 1177 potrebbe essere l'anno della sua elezione.
  26. ^ La sua elezione non fu convalidata dal papa.
  27. ^ Secondo Gallia christiana e Savio, questo vescovo sarebbe morto prima della sua consacrazione.
  28. ^ Nominato vescovo titolare di Lidda.
  29. ^ Contestualmente nominato arcivescovo titolare di Cirro.

Bibliografia modifica

Per la sede di Tarantasia modifica

Per la sede di San Giovanni di Moriana modifica

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Controllo di autoritàVIAF (EN125057365 · ISNI (EN0000 0001 2151 3698 · LCCN (ENn80089045 · BNF (FRcb11869173k (data) · J9U (ENHE987007605000005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80089045
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