Massimo Bonini

dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore sammarinese

Massimo Bonini (Città di San Marino, 13 ottobre 1959) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore sammarinese, di ruolo centrocampista.

Massimo Bonini
Bonini alla Juventus nella stagione 1986-1987
Nazionalità Bandiera di San Marino San Marino
Altezza 178[1] cm
Peso 68[1] kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1997 - giocatore
2005 - allenatore
Carriera
Giovanili
1973-1977Juvenes
Squadre di club1
1977-1978Bellaria33 (?)
1978-1979Forlì23 (1)
1979-1981Cesena60 (5)
1981-1988Juventus192 (5)[2]
1988-1993Bologna96 (4)
1994Juvenes? (?)
1995San Marino? (?)
1995-1997Juvenes? (?)
Nazionale
1980-1983Bandiera dell'Italia Italia U-219 (0)
1989Bandiera di San Marino San Marino U-212 (0)
1990-1995Bandiera di San Marino San Marino19 (0)
Carriera da allenatore
1996-1998Bandiera di San Marino San Marino
1998-2000CesenaPrimavera
2000-2002CesenaD.T.
2002-2005Bandiera non conosciuta Oakland University
2017-2020Bandiera di San Marino San MarinoD.T.
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Cresciuto nel settore giovanile della Juvenes, legò il suo nome principalmente alla Juventus, squadra in cui esordì nel campionato italiano di Serie A militandovi poi per otto stagioni, disputando complessivamente in maglia bianconera 192 partite e realizzando cinque reti; impiegato nel ruolo di mediano, divenne tra i pilastri del ciclo di Giovanni Trapattoni nella prima metà degli anni 80 del XX secolo, che lo vide affiancato a centrocampisti come Marco Tardelli e Michel Platini.[3] Coi piemontesi vinse tre titoli di campione d'Italia, una Coppa Italia e quasi tutte le competizioni per club allora organizzate dall'UEFA, eccezion fatta per la Coppa UEFA in cui raggiunse i quarti di finale nella stagione 1990-91 come capitano del Bologna.[3]

Inizialmente membro della nazionale italiana Under-21, Bonini divenne nazionale sammarinese durante i primi sei anni di attività della rappresentativa del Titano (1990-1995), disputando un totale di 19 incontri.[3]

Uno degli unici due atleti di San Marino, assieme al motociclista Manuel Poggiali, ad aver vinto un titolo mondiale, è ritenuto lo sportivo più rappresentativo del Paese in virtù del livello internazionale che la sua carriera agonistica raggiunse nel calcio,[4] trattandosi anche dell'unico calciatore del Titano ad aver vinto una competizione confederale. Nel 2004 la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio (FSGC) lo nominò miglior giocatore della propria storia mentre, nello stesso anno, la UEFA lo insignì del titolo di Golden Player.[3]

Caratteristiche tecniche modifica

Giocatore modifica

«L'Avvocato entrò nello spogliatoio. [...] Quando si presentò sulla soglia, Michel stava allacciandosi una scarpa, la sigaretta accesa in bocca. "Ma come, Michel? Un atleta come lei fuma nell'intervallo?" Accanto a Platini si stava asciugando Massimo Bonini [...] Platini diede una gran pacca sulle spalle nude del compagno, poi, alzando lo sguardo verso Agnelli, dopo una lunga tirata alla sigaretta, disse semplicemente: "Avvocato, l'importante è che non fumi Bonini, è lui quello che deve correre".»

Centrocampista di contenimento e sostegno, si distinse per la grande resistenza fisica che gli fece guadagnare il soprannome di Maratoneta, nonché per le notevoli abilità in fondamentali quali contrasto, recupero palla e ripartenze.[3] Venne ritenuto decisivo nei successi della Juventus degli anni 80 e, soprattutto, nell'economia di gioco di Michel Platini per conto del quale, durante le partite, si occupava di conquistare palloni in ogni zona del campo da recapitare poi sulla trequarti, a disposizione delle giocate del fantasista francese; compiti da stacanovista tuttofare che, agli occhi degli addetti ai lavori, ne fecero di fatto i «polmoni» di Platini.[6]

Carriera modifica

Giocatore modifica

Club modifica

 
Bonini esultante con la maglia del Cesena nell'annata 1980-1981

Si formò nelle giovanili della Juvenes, squadra del suo paese. A diciotto anni si trasferì nella Serie D italiana per giocare la stagione 1977-78 nelle file del Bellaria; l'annata successiva fu prelevato dal Forlì che lo fece esordire in Serie C. Passò poi nel 1979 al Cesena con cui, nel torneo 1980-81, ottenne la promozione in Serie A. L'estate seguente fu quindi ingaggiato dalla Juventus.

Giovanni Trapattoni, allenatore dei piemontesi, lo fece esordire in massima serie contro la sua ex squadra, il 13 settembre 1981, e tre giorni dopo lo portò all’esordio in Coppa dei Campioni, nella sfida con gli scozzesi del Celtic. La prima stagione a Torino si concluse per Bonini con la conquista del suo primo scudetto, quello della seconda stella per la società juventina. Nell'annata seguente il sammarinese conquistò definitivamente un posto da titolare a scapito del capitano bianconero Giuseppe Furino (non senza polemiche da parte di quest'ultimo[7]); al termine del campionato 1982-83 gli venne inoltre conferito il Trofeo Bravo, riconoscimento all'epoca destinato al miglior Under-24 d'Europa.

 
Bonini in maglia juventina, pressato dal milanista Franco Baresi, nel corso del torneo 1981-1982

Il suo palmarès ne fa lo sportivo più decorato della Repubblica di San Marino. Nel corso degli anni 80, con la Juventus, ha vinto tutti i trofei della sua carriera: tre titoli di campione d'Italia (1981-82, 1983-84, 1985-86), una Coppa Italia (1982-83), una Coppa delle Coppe (1983-84), una Supercoppa UEFA (1984), una Coppa dei Campioni (1984-85) e una Coppa Intercontinentale (1985); quest'ultimo trionfo ha fatto di Bonini il primo sportivo sammarinese, in seguito eguagliato dal motociclista Manuel Poggiali, ad aver vinto una competizione mondiale.

Nell'ottobre 1988, dopo 296 gare ufficiali (192 di campionato) coi bianconeri, Bonini si trasferì al Bologna, tornato in Serie A. La squadra ottenne la salvezza al termine della stagione e, in quella successiva, la qualificazione alla Coppa UEFA. In totale coi felsinei, di cui fu anche capitano, giocò quattro annate mettendo a referto 112 partite e 5 gol. Chiusa la parentesi professionistica, Bonini ritornò in patria per indossare le maglie della Juvenes, società che lo aveva lanciato, e del San Marino.[8]

Nazionale modifica

 
Bonini nei primi anni 80 con l'Italia Under-21

Nonostante il passaporto sammarinese, nei primi anni 80 Bonini ha vestito per 9 volte la maglia azzurra dell'Italia Under-21: in tale periodo, infatti, la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio non era ancora affiliata all'UEFA, la quale considerava quindi i giocatori di San Marino assimilati agli italiani.[3]

Al contrario non giocò mai nella nazionale maggiore italiana, poiché il regolamento FIFA richiedeva che un calciatore difendesse i colori del paese di origine: per sua scelta personale,[9] Bonini non volle mai rinunciare alla cittadinanza sammarinese. Dal 1990 vestì la maglia della neocostituita nazionale di San Marino, con la quale disputò 19 partite fino al 1995, anno del suo ritiro dal calcio giocato, precedute da 2 gare giocate nel 1989 da "fuori quota" nel San Marino Under-21, entrambe contro i pari età dell'Italia, nelle qualificazioni europee di categoria.

 
Bonini (al centro) nel 1993, capitano della nazionale di San Marino, durante una sfida contro l'Inghilterra

Ritenuto lo sportivo più rappresentativo nel Paese in virtù della caratura internazionale della sua carriera agonistica,[4] nel 2004, per celebrare il proprio 50º anniversario, l'UEFA invitò ogni federazione nazionale a essa affiliata a indicare il loro miglior giocatore del precedente mezzo secolo: la scelta di San Marino ricadde su Bonini, designato Golden Player dalla confederazione calcistica europea.[3]

Allenatore e dirigente modifica

Dal 2 giugno 1996 al 10 settembre 1997 Bonini assunse l'incarico di selezionatore della nazionale di San Marino, guidandola in 8 partite durante le qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1998. Nello stesso anno andò sulla panchina della formazione Primavera del Cesena, allenandola per due stagioni; dopodiché entrò nello staff tecnico del settore giovanile cesenate, nel ruolo di direttore tecnico, fino a giugno 2002. Successivamente, a dicembre dello stesso anno, diventò tecnico della formazione della Oakland University a Detroit.

Il 28 febbraio 2017 fu nominato direttore tecnico della Federazione Sammarinese Giuoco Calcio,[10] rassegnando le proprie dimissioni nel luglio 2020.[11]

Statistiche modifica

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― San Marino
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-11-1990 Serravalle San Marino   0 – 4   Svizzera Qual. Euro 1992 - cap.   46’
13-11-1991 Glasgow Scozia   4 – 0   San Marino Qual. Euro 1992 -
19-2-1992 Cesena Italia   4 – 0   San Marino Amichevole - cap.
9-9-1992 Oslo Norvegia   10 – 0   San Marino Qual. Mondiali 1994 - cap.
7-10-1992 Serravalle San Marino   0 – 2   Norvegia Qual. Mondiali 1994 - cap.
28-10-1992 Ankara Turchia   4 – 1   San Marino Qual. Mondiali 1994 - cap.   70’
17-2-1993 Londra Inghilterra   6 – 0   San Marino Qual. Mondiali 1994 - cap.   84’
24-3-1993 Utrecht Paesi Bassi   6 – 0   San Marino Qual. Mondiali 1994 - cap.
28-4-1993 Łódź Polonia   1 – 0   San Marino Qual. Mondiali 1994 - cap.
19-5-1993 Serravalle San Marino   0 – 3   Polonia Qual. Mondiali 1994 - cap.
22-9-1993 Bologna San Marino   0 – 7   Paesi Bassi Qual. Mondiali 1994 - cap.
17-11-1993 Bologna San Marino   1 – 7   Inghilterra Qual. Mondiali 1994 - cap.
12-10-1994 Mosca Russia   4 – 0   San Marino Qual. Euro 1996 - cap.
16-11-1994 Marousi Grecia   2 – 0   San Marino Qual. Euro 1996 - cap.   57’
14-12-1994 Helsinki Finlandia   4 – 1   San Marino Qual. Euro 1996 - cap.
29-3-1995 Serravalle San Marino   0 – 2   Finlandia Qual. Euro 1996 - cap.
26-4-1995 Serravalle San Marino   0 – 2   Scozia Qual. Euro 1996 - cap.   46’
25-5-1995 Toftir Fær Øer   3 – 0   San Marino Qual. Euro 1996 - cap.
7-6-1995 Serravalle San Marino   0 – 7   Russia Qual. Euro 1996 -   77’
Totale Presenze 19 Reti 0

Statistiche da allenatore modifica

Nazionale modifica

Squadra Naz dal al Record
G V N P GF GS DR % Vittorie
San Marino   2 maggio 1996 10 settembre 1997 8 0 0 8 0 43 −43 &&0,00

Nazionale nel dettaglio modifica

Stagione Squadra Competizione Piazzamento Andamento Reti
Giocate Vittorie Pareggi Sconfitte % Vittorie GF GS DR
1997-1998   San Marino Qual. Mondiali 1998 5º nel Gruppo 7, non qualificato 8 0 0 8 &&0,00 0 43 -43
Totale San Marino 8 0 0 8 0,00 0 43 -43

Panchine da commissario tecnico della nazionale sammarinese modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― San Marino
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
2-6-1996 Serravalle San Marino   0 – 5   Galles Qual. Mondiali 1998 - Cap:W. Guerra
31-8-1996 Cardiff Galles   6 – 0   San Marino Qual. Mondiali 1998 - Cap:W. Guerra
9-10-1996 Serravalle San Marino   0 – 3   Belgio Qual. Mondiali 1998 - Cap:W. Guerra
10-11-1996 Istanbul Turchia   7 – 0   San Marino Qual. Mondiali 1998 - Cap:W. Guerra
29-3-1997 Amsterdam Paesi Bassi   4 – 0   San Marino Qual. Mondiali 1998 - Cap:W. Guerra
30-4-1997 Serravalle San Marino   0 – 7   Paesi Bassi Qual. Mondiali 1998 - Cap:W. Guerra
7-6-1997 Bruxelles Belgio   6 – 0   San Marino Qual. Mondiali 1998 - Cap:W. Guerra
10-9-1997 Serravalle San Marino   0 – 5   Turchia Qual. Mondiali 1998 - Cap:P. Manzaroli
Totale Presenze 8 Reti 0

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Competizioni nazionali modifica
Juventus: 1981-1982, 1983-1984, 1985-1986
Juventus: 1982-1983
Competizioni internazionali modifica
Juventus: 1983-1984
Juventus: 1984
Juventus: 1984-1985
Juventus: 1985

Individuale modifica

1983
2004

Onorificenze modifica

«Campione italiano professionisti»
— Roma, 1982.[12]
Medaglia d'oro al valore atletico CONS
— Città di San Marino, 1989[13]
Medaglia d'oro del centenario della FIFA
«Premio alla carriera sportiva»
— Città di San Marino, 15 gennaio 2005.[14]

Note modifica

  1. ^ a b Panini, p. 39.
  2. ^ 193 (5) se si considera lo spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1988-1989 disputato il 23 maggio 1988 contro il Torino.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Stefano Andreoli, Bonini, San Marino's unsung hero, su uefa.com, Union des Associations Européennes de Football, 2 febbraio 2011 (archiviato il 30 giugno 2011).
  4. ^ a b Eros Bologna, Investire sui giovani e le strutture (PDF), in Panorama Sport, Comitato Olimpico Nazionale Sanmarinese, luglio 2020 [2019], p. 7.
  5. ^ Caressa, pp. 102-103.
  6. ^ Moretti, I polmoni esterni di Platini.
  7. ^ Nicola Calzaretta, La mia favola in bianconero, in Guerin Sportivo, n. 8, agosto 2013, pp. 62-69.
    «La società ha i suoi programmi, che a un certo punto non coincidono più con i tuoi [...] Vedevo che venivano inseriti nella rosa dei probabili successori: prima Marchetti, poi Tavola, Verza, lo stesso Prandelli. Io ho giocato sempre le mie carte, poi però la corsa è stata "truccata" e allora ho capito che era meglio dire basta [...] Mi riferisco alla seconda parte della stagione 1982-83. Niente contro Bonini, ma era già stabilito che dovesse giocare lui»
  8. ^ Zunino, pp. 95, 115-128, 172-173, 271.
  9. ^ Francesca Blesio, Bonini: «San Marino, il mio amore. Pioli? Mi si addormentava in auto», su corrieredibologna.corriere.it, 30 maggio 2013.
  10. ^ Massimo Bonini nuovo direttore tecnico della FSGC, su fsgc.sm, 28 febbraio 2017.
  11. ^ San Marino. Massimo Bonini dice addio alla FSGC, su libertas.sm, 2 luglio 2020. URL consultato il 26 marzo 2022.
  12. ^ Benemerenze sportive di Massimo Bonini, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 1982.
  13. ^ Le Medaglie al valore atletico CONS, in Comitato Olimpico Nazionale Sanmarinese.
  14. ^ Premiazioni e spettacolo alla Festa del Calcio, su sanmarinortv.sm, 15 gennaio 2005.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica