Oleksij Mychajlyčenko
Oleksij Oleksandrovyč Mychajlyčenko (in ucraino Олексій Олександрович Михайличенко?; in russo Алексей Александрович Михайличенко?, Aleksej Aleksandrovič Michajličenko; Kiev, 30 marzo 1963) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore ucraino, fino al 1991 di nazionalità sovietica.
Oleksij Mychajlyčenko | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Unione Sovietica Ucraina (dal 1991) | |||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 186 cm | |||||||||||||||||||||||||||
Peso | 83 kg | |||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1996 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||
Prodotto delle giovanili della Dinamo Kiev, centrocampista duttile in grado di abbinare qualità e quantità, vinse otto trofei nazionali in nove anni di militanza nel club ucraino[1]. Arrivò alla notorietà internazionale nell'estate del 1988, quando raggiunse con la nazionale sovietica la finale del campionato d'Europa 1988 persa contro i Paesi Bassi.[2] In seguito giocò per una sola stagione con la maglia della Sampdoria, vincendo lo scudetto nel 1990-1991 prima di terminare la carriera in Scozia, dove vinse dieci trofei nazionali in cinque stagioni con i Rangers. Conta 36 presenze e 9 gol nella nazionale sovietica, 5 presenze nella nazionale della CSI e 2 presenze nella nazionale ucraina. Fu eletto Calciatore ucraino dell'anno nel 1987 e nel 1988 e Calciatore sovietico dell'anno nel 1988.
Biografia
modificaSposato, al suo arrivo a Genova cercò di imparare l'italiano, a differenza della moglie. Tuttavia non riuscì mai ad apprendere bene la lingua[3] e a causa del suo atteggiamento solitario e definito «troppo serioso»,[3] Mychajlyčenko non fu mai in grado di integrarsi completamente nel gruppo blucerchiato.[3][4][5]
Caratteristiche tecniche
modificaGiocatore
modificaMediano, cresce assieme a Valerij Lobanovs'kyj nella sua URSS, dov'è spesso schierato tatticamente nella marcatura dell'incursore avversario.[6][7] È stato un calciatore polivalente, potendo giocare in ogni zona del campo, tendendo a giocare verso la parte sinistra.[6][8][9] Durante la finale a Euro 1988 contro i Paesi Bassi (persa 2-0), Lobanovs'kyj lo schiera inizialmente come interno di centrocampo nel suo 4-4-2, spostandolo in attacco verso la fine dell'incontro.[10] Poteva giocare come esterno destro, sinistro o regista ed era in possesso di un buon tiro dalla distanza oltre ad ottimi lanci lunghi.[11] Campione[12][13][14][15][16][17][18][19][20][21] votato al gioco collettivo di Lobanovs'kyj,[12][14] era un giocatore forte fisicamente, agonisticamente «cattivo», di qualità,[16] di quantità, rifinitore, leader,[9] esperto, veloce, tattico e dotato tecnicamente.[8][22] Durante la sua permanenza italiana si dimostra essere un calciatore lento.[16]
È stato definito dal compagno di squadra Roberto Mancini «indispensabile»,[16] nonostante in un'occasione, in diretta televisiva, lo stesso Mancini ordinò all'allenatore Boškov di lasciare il sovietico in panchina.[23]
Carriera
modificaGiocatore
modificaClub
modifica«– Quanto guadagni?
– Settecento rubli al mese.
– Una miseria.
– Il doppio di un chirurgo. Volete che mi lamenti? E poi quando gioco l'ultimo mio pensiero sono i soldi.»
Come dichiara lo stesso Lobanovs'kyj, Mychajlyčenko gioca per sei anni tra la seconda squadra, la riserve e le giovanili della Dinamo Kiev prima di essere integrato nella squadra e soprattutto nel gioco di Lobanovs'kyj, che mette sempre la squadra davanti all'individualità e alla fantasia dei singoli.[14] Nell'estate 1988 guadagna 700 rubli al mese.[12]
Nel maggio del 1990 iniziano le trattative con la Sampdoria per il sovietico, che si concludono verso la fine del giugno seguente:[1] è acquistato per 6,5 miliardi di lire e firma un triennale con la Sampdoria.[24]
Arriva in Italia con grandi aspettative[25] sebbene in condizioni fisiche non ottimali, poiché in questo momento ha già subito diverse operazioni al ginocchio, ai legamenti collaterali e al menisco.[26] Esordisce con i blucerchiati il 15 settembre 1990, giocando contro la Fiorentina (0-0).[27] Segna nella partita seguente a Genova contro il Bologna (2-1). In seguito segna nella sfida d'andata di Supercoppa UEFA 1990 contro il Milan (1-1). Nel novembre successivo le sue prestazioni sono ritenute deludenti.[28] Segna ancora in campionato nel 4-2 al Pisa e nel ritorno al Bologna fissando il punteggio sul 3-0. Inizialmente s'integra bene,[9][22] ma durante il periodo a Genova, non si ambienta completamente, dovendo spesso telefonare a Kiev per parlare con parenti e amici.[29] In questa stagione soffre di problemi fisici e qualche infortunio[1][26]
All'inizio di marzo 1991 sembra perdere i favori del tecnico Vujadin Boškov[3], ma in seguito è reintegrato tra i titolari[16] prima di perdere nuovamente il posto due settimane più tardi.[30] La sua esperienza italiana è considerata un fallimento:[1][18][31] con i colori della Sampdoria colleziona spesso prestazioni negative,[32] perché essendo abituato a giocare in un campionato solare (da gennaio a ottobre), il fisico del sovietico non è mai riuscito ad abituarsi al ritmo del calcio italiano.[18]
L'11 giugno 1991 si trasferisce agli scozzesi dei Glasgow Rangers in cambio di 4 miliardi di lire, firmando un contratto da 600 milioni di lire all'anno.[33] In Scozia conquista il double nel 1992, nel 1994 e nel 1996 e il treble nazionale nel 1993, terminando la carriera nel 1996, dopo più di 100 incontri di campionato con la maglia dei Blues.
Nazionale
modificaEsordisce il 29 aprile 1987 contro la Germania Est (2-0). Realizza il suo primo gol alle qualificazioni per l'Europeo 1988, contro la Francia (1-1). La seconda rete arriva proprio a Euro 1988 nella sfida vinta 3-1 sull'Inghilterra. Il 6 settembre 1989 scende per la prima volta in campo con la fascia di capitano nella partita contro l'Austria (0-0). Scende in campo da capitano in altre 13 sfide internazionali fino al 1991, quando l'URSS si scioglie. È integrato nella Nazionale della CSI: esordisce da capitano il 29 aprile 1992 giocando contro l'Inghilterra (2-2). Dopo aver giocato tutti gli incontri da capitano, il 28 ottobre 1992 debutta anche con i colori dell'Ucraina contro la Bielorussia (1-1). Il 12 ottobre 1994, a quasi due anni dall'ultimo incontro giocato, il CT Sabo lo schiera titolare contro la Slovenia. Totalizza 43 presenze e 9 reti in sette anni, giocando per tre nazionali diverse e partecipando a due europei (1988 e 1992) e ad un'Olimpiade (vinta a Seul 1988). Salta il Mondiale di Italia 1990 per infortunio, Lobanovs'kyj decide di non rischiarlo.[8][26] Totalizzò due presenze anche con l'Ucraina, nel 1992 e nel 1994[34].
Allenatore
modificaDiviene il vice di Lobanovs'kyj fino al 23 maggio 2002, quando alla scomparsa del Colonnello, Mychajličenko prende il suo posto sulla panchina della Dinamo Kiev[35] inizialmente ad interim,[36] in seguito definitivamente. Con la Dinamo Kiev gioca un calcio di qualità, veloce e offensivo ottenendo ottimi risultati anche grazie alla coppia offensiva Verpakovskis-Milevs'kyj.[37] Il 27 agosto 2004 è licenziato dal club di Kiev, che lo sostituisce con József Szabó, che ricopriva anche la carica di vicepresidente del club.[38]
Alla guida dell'U-21 ucraina lancia nel calcio internazionale Arcëm Mileŭski.[39]
Nel gennaio 2008 è chiamato a sostituire Oleh Blochin sulla panchina della Nazionale ucraina, firmando un biennale.[40][41] Esonerato nel 2009, nell'ottobre 2011 ritorna alla Dinamo Kiev come direttore sportivo.[42][43]
Statistiche
modificaCronologia presenze e reti in nazionale
modificaUnione Sovietica
modificaCSI
modificaCronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Comunità degli Stati Indipendenti | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
29-4-1992 | Mosca | Comunità degli Stati Indipendenti | 2 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | cap. |
3-6-1992 | Brøndby | Danimarca | 1 – 1 | Comunità degli Stati Indipendenti | Amichevole | - | cap. |
12-6-1992 | Norrköping | Comunità degli Stati Indipendenti | 1 – 1 | Germania | Euro 1992 - 1º turno | - | cap. |
15-6-1992 | Göteborg | Paesi Bassi | 0 – 0 | Comunità degli Stati Indipendenti | Euro 1992 - 1º turno | - | cap. |
18-6-1992 | Norrköping | Scozia | 3 – 0 | Comunità degli Stati Indipendenti | Euro 1992 - 1º turno | - | cap. 85’ |
Totale | Presenze | 5 | Reti | 0 |
Ucraina
modificaCronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Ucraina | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
28-10-1992 | Minsk | Bielorussia | 1 – 1 | Ucraina | Amichevole | - | cap. 68’ |
12-10-1994 | Kiev | Ucraina | 0 – 0 | Slovenia | Qual. Euro 1996 | - | 77’ |
Totale | Presenze | 2 | Reti | 0 |
Palmarès
modificaGiocatore
modificaClub
modificaCompetizioni nazionali
modifica- Sampdoria: 1990-1991
- Rangers: 1991-1992, 1992-1993, 1995-1996
- Rangers: 1992-1993, 1993-1994
Competizioni internazionali
modifica- Dinamo Kiev: 1985-1986
Nazionale
modifica- Oro olimpico: 1
Individuale
modifica- 1987, 1988
- 1988
Allenatore
modificaNote
modifica- ^ a b c d Gaetano Mocciaro, Iakovenko, la storia gioca contro gli ucraini in Italia. Con un'eccezione, in TMW.com, 23 maggio 2013. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Gianni Brera, Non solo la Samp nel gioco dei forti, in La Repubblica, 13 novembre 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ a b c d Corrado Sannucci, Alla Samp non piace Micka, in La Repubblica, 6 marzo 1991. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Roberto Perrone, stranieri, non capisco e non mi adeguo, in Il Corriere della Sera, 31 agosto 1992. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Cesari Fiumi, onorevoli tifosi. i venti dell'est. Vialli e Pavarotti, in Il Corriere della Sera, 13 dicembre 1992. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ a b Fabrizio Bocca, È una partita a scacchi, in La Repubblica, 21 giugno 1988. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Alberto Costa, l'Olanda nella tela del Paese che non c' e', in Il Corriere della Sera, 16 giugno 1992. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ a b c Licia Granello, Otto moventi per dire Samp, in La Repubblica, 30 ottobre 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ a b c Licia Granello, Gli stranieri senza potere, in La Repubblica, 21 novembre 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Gianni Brera, Irresistibile Olanda, in La Repubblica, 26 giugno 1988. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ L'URSS vince fra i fischi, in La Repubblica, 13 settembre 1990. URL consultato il 21 gennaio 2015.
- ^ a b c d Gianni Mura, Ma Lobanowsky predica pressing, in La Repubblica, 25 giugno 1988. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Gianni Mura, URSS, a lezione dell'ultimo nemico, in La Repubblica, 27 settembre 1988. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ a b c Licia Granello, I sovietici tornano a casa ora si apre il mercato dell'est, in La Repubblica, 18 febbraio 1989. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ 'Zoff, quanti errori', in La Repubblica, 23 febbraio 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ a b c d e Samp, la star inquieta, in La Repubblica, 9 marzo 1991. URL consultato il 5 dicembre 2014.
- ^ Gianni Brera, Tutti bravissimi, senza qualità, in La Repubblica, 4 dicembre 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ a b c Gianni Brera, Torino e Roma, che sorprese, in La Repubblica, 14 luglio 1991. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Mario Gherarducci, fu proprio fra Urss e Jugoslavia la prima euro finale nel 1960. un solo titolo all'Italia, Gullit e Van Basten campioni uscenti, in Il Corriere dello Sport, 17 gennaio 1992. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Alberto Costa, " Attenti azzurri, vi abbiamo già fatto troppi favori ", in Il Corriere della Sera, 11 novembre 1995. URL consultato il 27 novembre 2014.
- ^ Alberto Costa, l'Olanda nella tela del Paese che non c' e', in Il Corriere della Sera, 16 giugno 1992. URL consultato il 29 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2014).
- ^ a b Gianni Mura, Partita a quattro con sorpresa?, in La Repubblica, 20 novembre 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Roberto Perrone, da Rivera a Maradona: così l'uomo bandiera ammaina l'allenatore, 15 febbraio 1992. URL consultato il 29 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2014).
- ^ Skuhravy al Genoa, Fiorentina su Scifo, in La Repubblica, 27 giugno 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Gianni Brera, Ricca e brava, è Juve-scudetto, in La Repubblica, 22 luglio 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ a b c Licia Granello, Povero Zoff vittima n.1, in La Repubblica, 26 maggio 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Benedetto Ferrara, La voglia di Firenze, in La Repubblica, 16 settembre 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Marco E. Ansaldo, Licia Granello e Gianni Piva, Genova-Milano, aria di scudetto, in La Repubblica, 30 dicembre 1990. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Corrado Sannucci, Il primo posto non ha parole, in La Repubblica, 19 febbraio 1991. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Corrado Sannucci, Vecchia Samp nervi scoperti, 22 marzo 1991. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Luca Valdiserri, Shalimov, il russo felice e vincente, in Il Corriere della Sera, 18 gennaio 1992. URL consultato il 29 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2015).
- ^ Mancini non c'è, la Samp ci crede, in La Repubblica, 22 marzo 1991. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Benedetto Ferrara, Mikhailichenko va in Scozia per 4 miliardi, in La Repubblica, 11 giugno 1991. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ (EN) Olexiy Oleksandrovich Mykhailychenko - International Appearances, su rsssf.com.
- ^ Mikhailichenko sostituisce Lobanovsky alla Dinamo, in Corriere della Sera, 23 maggio 2002. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Juve: debutto di Baiocco, in La Gazzetta dello Sport, 23 maggio 2002. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Gennaro D'Ambrosio, Nanni, un pistolero senza colpi, in TMW.com, 9 marzo 2009. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Mikhailichenko sostituisce Lobanovsky alla Dinamo, in Corriere della Sera, 23 maggio 2002. URL consultato il 29 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2014).
- ^ Cristiano Cinacchio, Colpi "mondiali" per la Sampdoria, in TMW.com, 19 giugno 2006. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ CALCIO, UCRAINA: MIKHAILICHENKO È IL NUOVO CT, in La Repubblica, 11 gennaio 2008. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ L'Ucraina ha un nuovo c.t., in Il Corriere della Sera, 12 gennaio 2008. URL consultato il 29 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2014).
- ^ Ufficiale: Dinamo Kiev, ritorna Mikhailicenko, in Calcionews24.com, 26 ottobre 2011. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Claudio Colla, UFFICIALE: Dinamo Kiev, Mikhailicenko torna come diesse, in TMW.com, 26 ottobre 2011. URL consultato il 29 novembre 2014.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Oleksij Mychajlyčenko, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Oleksij Mychajlyčenko, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Oleksiy Mykhaylychenko (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Oleksij Mychajlyčenko (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Oleksij Mychajlyčenko, su it.soccerway.com, Perform Group.
- Oleksij Mychajlyčenko, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Oleksij Mychajlyčenko, su soccerbase.com, Racing Post.
- (EN, RU) Oleksij Mychajlyčenko, su eu-football.info.
- (RU) Oleksij Mychajlyčenko, su FootballFacts, FootballFacts.ru.
- (EN) Oleksij Mychajlyčenko, su Olympedia.
- (EN) Oleksij Mychajlyčenko, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).