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«Tutti i calciatori dovrebbero provare cosa significa giocare nel Napoli

Antonio Vojak, massimo cannoniere partenopeo in Serie A.

La prima stella del Napoli fu Attila Sallustro,[2] attaccante nato ad Asunción ma italiano d'adozione.[3] Cresciuto nelle giovanili dell'Internaples, fece parte della rosa azzurra a partire dalla stagione d'esordio in Divisione Nazionale, rimanendovi fino al 1937.[2] Disputò 267 partite arricchite da 107 gol (tutti in campionato e record per la società partenopea[4]) e insieme a Marcello Mihalich fu il primo calciatore del Napoli a giocare in Nazionale, esordendo con gol nell'amichevole contro il Portogallo del 1º dicembre 1929.[4] Il notevole rendimento agonistico gli valse anche un premio da parte della società, una Fiat 508 Balilla da 9.000 lire, poiché il calciatore, per volontà paterna, non percepiva alcun compenso per le prestazioni sportive.[3][5] Distratto dalla dolce vita al di fuori del campo di gioco,[3][5] il suo rendimento andò via via peggiorando, finché il club azzurro decise di venderlo alla Salernitana.[3] I propositi di intitolargli lo stadio San Paolo, come Milano fece con Giuseppe Meazza, non hanno avuto seguito.[2][3]

In coppia con Sallustro, altro protagonista azzurro negli anni trenta fu Antonio Vojak,[2] prelevato dalla Juventus nel 1929 in vista del primo torneo di Serie A a girone unico. Nato a Pola, fu costretto a mutare il cognome in Vogliani in virtù dell'italianizzazione forzata e delle leggi antislave imposte dal regime fascista.[6] I 103 gol realizzati nelle sei stagioni in maglia azzurra ne fanno tuttora il massimo cannoniere partenopeo in Serie A.[4] Terzo pilastro del Napoli di William Garbutt fu il laterale Enrico Colombari,[2] acquistato nel 1930 dal Torino per l'allora ragguardevole cifra di 250.000 lire e per questo motivo ribattezzato quarto di milione o Banco di Napoli.[2] Illuminò il gioco azzurro per sette stagioni e 213 partite.[2]

Hasse Jeppson: il suo trasferimento al Napoli destò enorme scalpore.

Primo fuoriclasse partenopeo nel dopoguerra,[2] Amedeo Amadei venne acquistato dal Napoli di Egidio Musolino appena ritornato in A, nel 1950. Già centravanti della Roma, dell'Inter e della Nazionale, il fornaretto militò per sei stagioni in azzurro, realizzando 47 reti in 171 partite,[2] quindi assunse la guida tecnica del club partenopeo.[7] Con 4 reti realizzate in Nazionale all'epoca della militanza in riva al Golfo, è tuttora il calciatore del Napoli più prolifico con la maglia della selezione azzurra.[8] A quest'epoca risale anche il secondo colpo di mercato azzurro, vent'anni dopo l'acquisto di Colombari: Hasse Jeppson, poderoso attaccante svedese dell'Atalanta, viene acquistato da Achille Lauro nel 1952 per l'enorme cifra di 105 milioni di lire[2] vincendo la concorrenza dell'Inter,[9] cosicché il calciatore nordico ereditò proprio da Colombari il soprannome di Banco di Napoli.[2] Amante della musica,[2] intelligente e freddo,[2] disputò quattro stagioni in maglia azzurra, firmando 52 reti in 112 partite.[2] Gli alterchi con l'allenatore Eraldo Monzeglio e gli infortuni a catena ne limitarono il rendimento,[2] finché la società non gli concesse la lista gratuita e si trasferì al Torino.[2] Lo sostituì il possente centravanti brasiliano Luís Vinício, proveniente dal Botafogo.[2] Soprannominato il leone per le sue qualità fisiche e la sua determinazione,[2] fu portato a Napoli nel 1955 con l'intento di schierarlo in coppia con Jeppson, ma il tandem durò una sola stagione.[2] Vinício disputò cinque stagioni in maglia azzurra, realizzando 70 reti in 152 partite, dopodiché, ritenuto ormai al tramonto,[2] sulla soglia dei trent'anni venne ceduto al Bologna:[10] qualche anno dopo, con la maglia del Vicenza, vinse la classifica cannonieri con 25 reti.[2][10]

Altro calciatore particolarmente rappresentativo in quest'epoca fu Bruno Pesaola,[2] argentino di Buenos Aires, portato in Italia dalla Roma,[11] transitato al Novara e trasferitosi nel 1952 al Napoli per 30 milioni di lire[2] dopo essere giunto nel capoluogo campano in viaggio di nozze con la moglie Ornella, Miss Novara.[2][11] Piccolo di statura e rapido in progressione,[2] il petisso[11] si destreggiava soprattutto nel ruolo di ala sinistra.[2] In maglia azzurra disputò 240 partite impreziosite da 27 gol[2][12] e durante la militanza napoletana debuttò nella Nazionale italiana come oriundo.[2][12] Lasciò il club partenopeo nel 1960, per poi ritornarvi come allenatore. Nel 2009 la città di Napoli gli conferì la cittadinanza onoraria.[13]

Esempio raro di calciatore nato, cresciuto e impostosi nel Napoli,[2] Antonio Juliano esordì in maglia azzurra nel 1962 dopo aver completato la trafila delle giovanili.[14] Nel ruolo di regista-cursore fu uno dei pilastri della squadra partenopea,[2] che in quegli anni arrivò al secondo posto (miglior risultato di sempre fino a quel momento) e per tre volte al terzo posto, vincendo anche una Coppa Italia.[14] Positiva anche la sua carriera in Nazionale, con cui collezionò 18 presenze vincendo il Campionato Europeo 1968 e ottenendo un secondo posto al Mondiale 1970.[2] Lasciò il Napoli nel 1978, dopo sedici stagioni (di cui dodici trascorse da capitano[14]) e 505 partite tra campionato e coppe (secondo azzurro di sempre[4]),[2] per trasferirsi al Bologna, salvo poi tornare nel club partenopeo in veste di dirigente.[14]

Omar Sivori, El Cabezón

Il talento emergente di Juliano fu accompagnato dall'acquisizione, nel 1965, di due tra i calciatori più importanti e rappresentativi dell'epoca:[2] gli oriundi José Altafini e Omar Sivori.[2][15][16] Sivori, costretto a lasciare la Juventus (dove aveva realizzato 170 reti in 257 partite[15]) a causa degli screzi con Heriberto Herrera,[2][15] stava per trasferirsi al Varese, quando l'intercessione diretta di Achille Lauro presso gli Agnelli aprì al calciatore le porte del club azzurro.[2] Indisciplinato e dal carattere turbolento,[2] disputò quattro stagioni in chiaroscuro caratterizzate da 12 reti in 63 partite.[2] L'espulsione ricevuta nel dicembre 1968 in una partita proprio contro la Juventus, cui seguì una squalifica di sei turni, lo convinse a mettere fine alla sua carriera.[2][15]

Altafini, dal canto suo, fu prelevato dal Milan, con la cui maglia aveva vinto due scudetti e una Coppa dei Campioni,[16] per 300 milioni di lire[2] e insieme a Sivori e Juliano costituì la colonna del Napoli più competitivo mai visto fino a quei tempi.[2][16] Rimase in maglia azzurra sette stagioni, caratterizzate da 97 gol (quarto cannoniere azzurro di sempre[4]) in 179 partite,[2] quindi si trasferì alla Juventus, dove vinse altri due scudetti.[16] Il club torinese fu anche la destinazione di Dino Zoff, che rinnovò la tradizione degli importanti portieri azzurri come Giuseppe Cavanna e Ottavio Bugatti. Acquistato nel 1967 dal Mantova sotto la presidenza di Gioacchino Lauro,[2] militò in azzurro per cinque stagioni, collezionando 143 presenze e diventando punto di riferimento di una difesa tra le meno battute d'Italia.[2] Approdò alla Juventus quando si era ormai affermato anche in Nazionale.[2]

Giuseppe Savoldi, classico centravanti di peso,[2] fu il primo acquisto rilevante della presidenza di Corrado Ferlaino,[2] che lo prelevò nel 1975 dal Bologna per la cifra record di 2 miliardi di lire, che suscitò notevole scalpore quando non indignazione nell'opinione pubblica.[2] Pur male assistito da una squadra di non elevato valore,[2] l'attaccante bergamasco realizzò 77 reti (sesto cannoniere azzurro di sempre e primo cannoniere italiano del dopoguerra) in 118 partite,[4] quindi fece ritorno al Bologna, nel 1979. L'anno seguente giunse a Napoli uno dei calciatori più apprezzati della storia azzurra: il libero olandese Ruud Krol. Già protagonista nell'Ajax del calcio totale, con la cui maglia vinse sei titoli nazionali e tre Coppe dei Campioni, venne prelevato dai partenopei all'età di 31 anni da una squadra canadese, dove era approdato da pochi mesi. Militò in maglia azzurra per quattro stagioni, particolarmente apprezzato per lo stile di gioco elegante e per il lancio preciso.[17]

Diego Maradona, decisivo nei principali successi partenopei.

Il 1984 vide la partenza di Krol e contestualmente l'arrivo del calciatore più importante della storia partenopea, Diego Armando Maradona. Eletto miglior calciatore argentino di sempre[18] e universalmente riconosciuto come uno dei più talentuosi calciatori di tutti i tempi,[19][20][21] venne prelevato nell'estate di quell'anno dagli spagnoli del Barcellona per la cifra record di 15 miliardi di lire.[22]

Recitò un ruolo decisivo nelle vittorie del club azzurro,[2] il cui palmarès è quasi per intero riconducibile (ad eccezione di due Coppe Italia e di altri trofei minori) al suo periodo di militanza in maglia partenopea: divenne capitano della squadra e nel giro di sette stagioni condusse il club alla vittoria di due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa UEFA e una Supercoppa Italiana. Nel Napoli giocò complessivamente 259 partite impreziosite da 115 reti (81 in A, 29 in Coppa Italia e 5 nelle competizioni europee[4]) che fanno di lui il massimo cannoniere della storia partenopea[4] e una sorta di icona popolare per la città di Napoli, da lui lasciata nel 1991 a seguito di gravi vicissitudini personali.[23] È tuttora l'unico calciatore del Napoli ad aver vinto la classifica cannonieri in Serie A (1987-1988, 15 reti).[4] Nel 2000 il club partenopeo ritirò in suo onore la maglia numero 10.[24]

Maradona venne coadiuvato, nel corso dell'esperienza partenopea, da una serie di calciatori di notevole livello. Tra questi Ciro Ferrara, cresciuto nel settore giovanile partenopeo e importante elemento del reparto arretrato partenopeo.[2] Militò per 10 stagioni in maglia azzurra, collezionando 323 presenze (quarto azzurro di sempre[4]) prima di essere ceduto alla Juventus, nel 1994.[2] Nel reparto avanzato si alternarono al fianco di Maradona, tra gli altri, Bruno Giordano e il brasiliano Careca, che insieme al trequartista argentino costituirono il celebre trio d'attacco Ma.Gi.Ca.. Giordano venne prelevato dalla Lazio nel 1985 e rimase in maglia azzurra per tre stagioni prima di essere ceduto all'Ascoli. Careca, centravanti agile e di grande potenza,[2] salito alla ribalta durante il Mondiale 1986 in Messico, venne acquistato nel 1987 dal São Paulo per 2 milioni di dollari[2] e divenne rapidamente un elemento fondamentale della formazione azzurra.[2] Militò in riva al Golfo per sei stagioni, caratterizzate da 96 gol (quinto cannoniere azzurro della storia[4]), quindi nel 1993 si trasferì in Giappone.[2]

PROSEGUIRE: AGGIUNGERE ZOLA E UN CENNO SUI GIOCATORI ATTUALMENTE PIU' RAPPRESENTATIVI

Lista dei capitani modifica

La figura del capitano venne introdotta nel calcio italiano agli inizi degli anni venti. Il Napoli la adottò sin da subito, designando come primo capitano l'oriundo italo-brasiliano Paulo Innocenti.

Al 2014, 25 calciatori hanno ricoperto ufficialmente tale ruolo. Oltre al già citato Innocenti, la fascia è stata indossata da altri due oriundi, Attila Sallustro e Bruno Pesaola. A parte i due argentini Diego Armando Maradona e Roberto Ayala e lo slovacco Marek Hamšík, i restanti capitani sono tutti di nazionalità italiana.

Il periodo più lungo con la fascia di capitano della squadra azzurra è stato quello di Antonio Juliano: dodici stagioni tra 1966 e 1978.

Calciatore Ruolo Stagioni al club Stagioni da capitano Presenze Reti
    Paulo Innocenti D 1926-1937 1926-1933 213 6
    Attila Sallustro A 1926-1937 1933-1937 266 108
  Carlo Buscaglia C 1928-1938 1937-1938 270 41
  Arnaldo Sentimenti P 1934-1943 e 1945-1948 1938-1943 e 1945-1948 235 -297
  Egidio Di Costanzo C 1941-1943 e 1945-1951 1948-1951 153 7
  Amedeo Amadei A 1950-1956 1951-1953 171 47
    Bruno Pesaola C 1952-1960 1953-1960 253 27
  Ottavio Bugatti P 1953-1961 1960-1961 261 -334
  Pierluigi Ronzon D 1961-1967 1961-1966 227 15
  Antonio Juliano C 1962-1978 1966-1978 505 38
  Giuseppe Bruscolotti D 1972-1988 1978-1984 511 11
  Diego Armando Maradona T 1984-1991 1984-1991 259 115
  Ciro Ferrara D 1984-1994 1991-1994 322 15
  Roberto Bordin D 1993-1997 1994-1997 122 0
  Roberto Ayala D 1995-1998 1997-1998 96 1
  Giuseppe Taglialatela P 1990-1991 e 1993-1999 1998-1999 203 -257
  Francesco Baldini D 1995-2001 e 2002-2003 1999-2001 195 2
  Oscar Magoni C 1999-2002 2001-2002 127 6
  Roberto Stellone A 1999-2003 2002-2003 102 33
  Dario Marcolin C 2003-2004 2003-2004 47 0
  Gennaro Scarlato D 1996-1999, 1999-2000 e 2004-2005 2004-2005 78 4
  Francesco Montervino C 2003-2004 e 2004-2009 2005-2006 166 6
  Gennaro Iezzo P 2005-2011 2006-2007 119 -96
  Paolo Cannavaro D 1998-1999 e 2006-2014 2007-2014 278 9
  Marek Hamšík C 2007-presente 2014-presente 289 76

Dati aggiornati fino al 30 giugno 2013.

Record modifica

Presenze in partite ufficiali modifica

In assoluto
In Serie A
Nelle coppe nazionali (*)
Nelle coppe europee (**)

(*) Sono compresi i dati relativi alla Coppa Italia e alla Supercoppa Italiana.
(**) Sono compresi i dati relativi a Coppa dei Campioni/Champions League, Coppa UEFA/Europa League, Coppa delle Coppe,Coppa delle Fiere, Coppa dell'Europa Centrale, Coppa delle Alpi, Coppa di Lega italo-inglese, Coppa Anglo-Italiana e Coppa Intertoto.
Fonti: Napoli in cifre, su riccardocassero.it. URL consultato il 26-06-2011. & Player Statistics, su clubanglonapulitano.tripod.com. URL consultato il 26-06-2011.

Aggiornato al 30 giugno 2013.

Marcature in partite ufficiali modifica

In assoluto
In Serie A
Nelle coppe nazionali (*)
Nelle coppe europee (**)

In grassetto i calciatori in attività e nella rosa del Napoli.
(*) Sono compresi i dati relativi alla Coppa Italia e alla Supercoppa Italiana.
(**) Sono compresi i dati relativi alla Coppa dei Campioni/Champions League, alla Coppa UEFA/Europa League, alla Coppa delle Coppe, alla Coppa delle Fiere, alla Coppa dell'Europa Centrale, alla Coppa delle Alpi e alla Coppa Intertoto.
Fonti: Napoli in cifre, su riccardocassero.it. URL consultato il 26-06-2011. & Player Statistics, su clubanglonapulitano.tripod.com. URL consultato il 26-06-2011.

Aggiornato al 30 giugno 2013.

Capocannonieri per singola stagione modifica

In competizioni nazionali modifica

Al 2013, due calciatori del Napoli hanno vinto la classifica dei marcatori del campionato di Serie A: Diego Armando Maradona (15 reti, 1987-1988) ed Edinson Cavani (29, 2012-2013).

Il miglior marcatore del Napoli in un campionato a girone unico è Edinson Cavani, con 29 reti nel campionato 2012-2013.[30]

Il club partenopeo, inoltre, è la quinta squadra italiana per numero di capocannonieri della Coppa Italia (7).[31]

Fonte:
(EN) Giocatori: Capocannonieri della Serie A, su rsssf.com, The Record Sport Soccer Statistics Foundation. URL consultato il 26-06-2011.
(EN) Giocatori: Capocannonieri della Coppa Italia, su rsssf.com, The Record Sport Soccer Statistics Foundation. URL consultato il 26-06-2011.

Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali della FIFA.

Altri record individuali modifica

I Campioni del mondo e continentali del Napoli modifica

Si riporta di seguito l'elenco dei calciatori vincitori di competizioni ufficiali con le proprie Nazionali durante il periodo di militanza al Napoli.

Mondiali 1934 -   Italia

File:W.Cup.svg Mondiali 1986 -   Argentina

 

  Europei 1968 -   Italia

 
Copa América 1989 -   Brasile
Copa América 2011 -   Uruguay

Calciatori premiati modifica

Si riportano di seguito i nominativi dei calciatori premiati durante il periodo di militanza nel Napoli:

A livello nazionale modifica

  1.   Marek Hamšík  · 2008

Premi speciali:

  • Calciatore più amato (dal 2001):
  1.   Edinson Cavani  · 2010

Squadra dell'anno (dal 2011):

  • Difensori:
  1.   Christian Maggio: 2011, 2012
  • Centrocampisti:
  1.   Marek Hamšík: 2011
  • Attaccanti:
  1.   Edinson Cavani: 2011, 2012

(*) Trofeo istituito dalla rivista Guerin Sportivo nel 1976 al miglior calciatore della Serie A.[35]
(**) Trofeo assegnato dall'Associazione Italiana Calciatori (AIC) dal 1997. Nel 2011 l'associazione ribatezzò la premiazione con il nome di Gran Galà del calcio AIC introdocendo una squadra dell'anno per il campionato di Serie A e un premio per il miglior calciatore del campionato di Serie B.

Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali della FIFA.

A livello internazionale modifica

(*) Trofeo istituito dalla rivista inglese World Soccer nel 1982.
(**) Trofeo istituito dalla rivista francese Onze Mondial nel 1976.
(***) Trofeo assegnato dai media a partire dal 1982 al miglior calciatore della Coppa del Mondo.
Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali della FIFA.

Riconoscimenti modifica

Si riportano di seguito i nominativi dei calciatori che hanno militato nel Napoli destinatari di riconoscimenti conferiti dagli organismi calcistici internazionali:

Onorificenze
  • FIFA World Team of the 20th Century[36]:
  1.   Diego Armando Maradona
  • FIFA Dream Team[36]:
  1.   Diego Armando Maradona
  • 100 Magnifici (Venerdì Magazine):
  1.   Diego Armando Maradona
  1.   Diego Armando Maradona
  2.     Omar Enrique Sivori
  3.   Dino Zoff
  1.   Dino Zoff
  1.   Diego Armando Maradona
  2.     Omar Enrique Sivori
      • A livello europeo[38]:
  1.   Ruud Krol
      • A livello sudamericano[39]:
  1.   Diego Armando Maradona
  2.     Omar Enrique Sivori
    • Portieri:
      • A livello mondiale[40]:
  1.   Dino Zoff
      • A livello europeo[41]:
  1.   Dino Zoff
  1.   Dino Zoff
    • Top 250: *****
      • 1954-1963:
  1.     José João Altafini
  2.     Omar Enrique Sivori
      • 1964-1973:
  1.   Dino Zoff
      • 1974-1983:
  1.   Ruud Krol
(*) Selezione dei 125 migliori calciatori viventi pubblicata dalla Federazione Internazionale del Calcio (FIFA) nel 2004 in occasione del suo 100esimo anniversario di fondazione istituzionale.

(**) Riconoscimento dell'Unione delle Federazioni Calcistiche Europee (UEFA) al migliore calciatore del periodo 1954-2003 per ciascuna delle sue 52 federazioni di calcio affiliate all'epoca.[43]
(***) Classifica dei 50 migliori calciatori del XX secolo stilata nel 2000 dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio (IFFHS), organizzazione riconosciuta dalla FIFA.
(****) Ricerca sui 50 migliori calciatori europei del periodo 1954-2004 pubblicata dall'UEFA in occasione del suo 50esimo anniversario di fondazione istituzionale.[42]
(*****) Ricerca sui 250 migliori calciatori europei di ogni decennio tra 1954 e 2003 pubblicata dall'UEFA in occasione del suo 50esimo anniversario di fondazione istituzionale.[42]

Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali della FIFA.

Note modifica

  1. ^ Citato dal figlio Nestor, Tuttosport, 7 novembre 2009, pag.7
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba bb bc bd Gli indimenticabili, su riccardocassero.it. URL consultato il 24-10-2010.
  3. ^ a b c d e Attila Sallustro, centravanti e divo, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 14-12-2008. URL consultato il 24-10-2010.
  4. ^ a b c d e f g h i j k Napoli in cifre, su riccardocassero.it. URL consultato il 26-06-2011.
  5. ^ a b Attila Sallustro, su napoliexplorer.it. URL consultato il 24-10-2010.
  6. ^ Il Littoriale, su emeroteca.coni.it, emeretoca.coni.it. URL consultato il 24-10-2010.
  7. ^ Amedeo Amadei, il "fornaretto", su pianetaazzurro.it. URL consultato il 24-10-2010.
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore forzaazzurri
  9. ^ Jeppson, mister 100 milioni: «Il calcio di oggi fa pena», su archiviostorico.corriere.it, 01-04-2001. URL consultato il 24-10-2010.
  10. ^ a b Luís Vinício, su napoliexplorer.it. URL consultato il 24-10-2010.
  11. ^ a b c Il romanzo di Petisso, napoletano nato all´estero, su static.repubblica.it, repubblica.it, 28-01-2007. URL consultato il 24-10-2010.
  12. ^ a b Bruno Pesaola, su napoliexplorer.it. URL consultato il 24-10-2010.
  13. ^ Pesaola cittadino onorario, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 21-11-2009. URL consultato il 24-10-2010.
  14. ^ a b c d Antonio Juliano, su napoliexplorer.it. URL consultato il 24-10-2010.
  15. ^ a b c d Omar Sivori, su napoliexplorer.it. URL consultato il 24-10-2010.
  16. ^ a b c d José Altafini, su napoliexplorer.it. URL consultato il 24-10-2010.
  17. ^ Ruud Krol, il fuoriclasse orange della difesa azzurra, su amonapoli.it, 01-08-2008. URL consultato il 24-10-2010.
  18. ^ (ES) 40 Maradonas, su clarin.com, 29-10-2000. URL consultato il 14-11-2009.
  19. ^ (EN) Pelè and Maradona win Fifa century award, su sportsillustrated.cnn.com, 11-12-2000. URL consultato il 24-10-2010.
  20. ^ (EN) World Soccer's Players of the Century, su englandfootballonline.com. URL consultato il 24-10-2010.
  21. ^ (EN) The World's best Player of the Century, su iffhs.de, iffhs.com. URL consultato il 24-10-2010.
  22. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore acquistomaradona
  23. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore PacGar129
  24. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore 10ritirata
  25. ^ a b Attila Sallustro, su napolistat.it. URL consultato il 17 gennaio 2013.
  26. ^ Luigi Pogliana, su napolistat.it. URL consultato il 17 gennaio 2013.
  27. ^ Edinson Cavani, su napolistat.it. URL consultato il 17 gennaio 2013.
  28. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore hamsik
  29. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore carecaUEFA
  30. ^ Tutti i giocatori della Juventus: Felice Placido Borel II (stagione 1933-1934), su juworld.net. URL consultato il 26/9/2008.
  31. ^ (EN) Italy – Coppa Italia Top Scorers, su rsssf.com, The Record Sport Soccer Statistics Foundation. URL consultato il 04-01-2009.
  32. ^ 54 presenze complessive in carriera.
  33. ^ 7 reti complessive in carriera.
  34. ^ Mondiale 1934, su nazionaleitalianacalcio.it. URL consultato il 05-02-2010.
  35. ^ (EN) Premio "Guerin d'oro", su rsssf.com, The Record Sport Soccer Statistics Foundation. URL consultato il 4/1/2009.
  36. ^ a b (EN) Marcelo Leme de Arruda, World All-Time Teams, in The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 15 maggio 2004. URL consultato il 25/2/2010.
  37. ^ Classifica dei migliori calciatori del XX secolo (en. IFFHS World's best Player of the Century) stilata nel 2000 dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, cfr. (EN) IFFHS World's best Player of the Century, su iffhs.de, International Federation of Football History & Statistics. URL consultato il 14/1/2009.
  38. ^ Classifica dei 100 migliori calciatori europei del XX secolo (en. IFFHS Europe's best Player of the Century) stilata nel 2000 dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, organizzazione riconosciuta dalla FIFA, cfr. (EN) IFFHS Europe's best Player of the Century, su iffhs.de, International Federation of Football History & Statistics. URL consultato il 14/1/2009.
  39. ^ Classifica dei 100 migliori calciatori sudamericani del XX secolo (en. IFFHS South America's best Player of the Century) stilata nel 2000 dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, cfr. (EN) IFFHS South America's best Player of the Century, su iffhs.de, International Federation of Football History & Statistics. URL consultato il 14/1/2009.
  40. ^ Classifica dei 50 migliori portieri del XX secolo (en. IFFHS World's best Goalkeeper of the Century) stilata nel 2000 dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, cfr. (EN) IFFHS World's best Goalkeeper of the Century, su iffhs.de, International Federation of Football History & Statistics. URL consultato il 14/1/2009.
  41. ^ Classifica dei 50 migliori portieri europei del XX secolo (en. IFFHS Europe's best Goalkeeper of the Century) stilata nel 2000 dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, cfr. (EN) IFFHS Europe's best Goalkeeper of the Century, su iffhs.de, International Federation of Football History & Statistics. URL consultato il 14/1/2009.
  42. ^ a b c (EN) The Golden Jubilee 50 years 50/50: Europe's top 50 players, su uefa.com, Union des Associations Européennes de Football. URL consultato il 4/1/2009 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2008).
  43. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore UEFA Golden Player