Kathy Bates

attrice e regista statunitense

Kathleen Doyle Bates (Memphis, 28 giugno 1948) è un'attrice e regista statunitense.

Kathy Bates al San Diego Comic-Con International 2015
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 1991

È salita alla ribalta con il ruolo della psicopatica Annie Wilkes in Misery non deve morire (1990), per il quale ha vinto l'Oscar alla miglior attrice e il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico. Nel 1998, l'American Film Institute inserisce la sua interpretazione al 17º posto nella classifica dei 50 migliori cattivi del cinema statunitense.

Ha ricevuto altre tre candidature agli Oscar come miglior attrice non protagonista per le sue interpretazioni ne I colori della vittoria (1998), A proposito di Schmidt (2002) e Richard Jewell (2019).

In campo televisivo, ha ricevuto 14 candidature agli Emmy, di cui 3 vittorie per i suoi ruoli nelle serie televisive Due uomini e mezzo e American Horror Story e per il miglior programma storico/culturale per The Legend of Pancho Barnes and the Happy Bottom Riding Club. Attiva anche in campo teatrale è stata candidata al Tony Award alla miglior attrice protagonista in un'opera teatrale per il dramma Premio Pulitzer 'night Mother in scena a Broadway, oltre ad aver vinto l'Obie Award per la sua interpretazione nella commedia Frankie and Johnny in the Clair de Lune.

BiografiaModifica

CarrieraModifica

È di origini inglesi, scozzesi, irlandesi e tedesche.[1]

Laureatasi in Teatro alla Southern Methodist University nel 1980, si avvicina al mondo dello spettacolo dapprima come cantante, per poi scoprire una naturale propensione alla recitazione. Verso la metà degli anni settanta debutta nel cinema, anche se successivamente si dedicherà soprattutto alla televisione. Nel 1982 ottiene il suo primo importante ruolo cinematografico nel film Jimmy Dean, Jimmy Dean, (1982) di Robert Altman, in cui è una fan del divo James Dean, al fianco di attrici del calibro di Sandy Dennis, Cher e Karen Black. Successivamente continua a dividersi tra il cinema e la televisione. Nel 1983 riceve una candidatura al Tony Award per lo spettacolo Una finestra nella notte.

 
Kathy Bates agli Emmy Awards 1999

Il successo internazionale arriva grazie alla sua interpretazione della sadica e mentalmente disturbata Annie Wilkes nel thriller Misery non deve morire (1990) di Rob Reiner, con James Caan nella parte dello scrittore Paul Sheldon, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King. Il film ottiene grande successo, e la sua interpretazione viene così acclamata da ricevere un premio Oscar e un Golden Globe come migliore attrice protagonista.

Negli anni seguenti è impegnata in personaggi ora protagonisti, ora di contorno: è la delicata e fragile donna con un matrimonio in crisi che si rifugia nell'amicizia con un'anziana signora nel malinconico Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, (1991) di Jon Avnet; l'ambigua domestica accusata della morte della sua padrona nel cupo L'ultima eclissi, (1995) di Taylor Hackford; la determinata detective Shirley Vogel in Diabolique; l'eccentrica arricchita Molly Brown nel kolossal Titanic, (1997) di James Cameron; la lesbica idealista de I colori della vittoria, (1998) di Mike Nichols nominata agli Oscar 1998; la debordante e lasciva con-suocera di un disincantato Jack Nicholson in A proposito di Schmidt, (2002) di Alexander Payne con cui si conquista una candidatura agli Oscar 2003.

 
Kathy Bates al Giffoni Film Festival 2006

Attiva anche in televisione, dal 2003 al 2005 l'attrice partecipa a 10 episodi della serie televisiva Six Feet Under, dirigendo in prima persona cinque episodi.

Nel 2004 ha recitato nel breve ruolo della regina Vittoria nel film Il giro del mondo in 80 giorni.

Tra il 2010 e il 2011 partecipa ad otto episodi della serie comica The Office.

Dal 17 gennaio 2011 al marzo 2012 è stata la protagonista del legal drama della rete NBC Harry's Law, interpretando il ruolo dell'avvocato Harriet Korn che dopo aver perso il lavoro, apre un suo studio legale in un ex negozio di scarpe abbandonato in un quartiere malfamato di Cincinnati.

Dal 2013 entra a far parte del cast della terza stagione della serie TV antologica American Horror Story, Coven, recitando nei panni di Delphine LaLaurie, per il quale ottiene diverse candidature sia ai Critics' Choice Awards che ai Satellite Awards, ma soprattutto si aggiudica, nell'agosto 2014 il secondo Premio Emmy della sua carriera.

Partecipa alle altre tre stagioni della serie, Freak Show interpretando il ruolo della donna barbuta Ethel Darling (la cui performance ottiene la candidatura al Premio Emmy e al Golden Globe), alla quinta, Hotel come la manager dell'Hotel Cortez Iris (ricevendo grazie ad esso nuovamente la candidatura ai Critics' Choice Awards 2016) e alla sesta, Roanoke come l'instabile attrice Agnes Mary Winstead. Per Hotel, Il 14 luglio 2016 riceve una candidatura come "miglior attrice non protagonista in una serie TV o film per la televisione" agli Emmy Awards.

Nel settembre 2016 le viene dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame.[2]

Nel 2018 ritorna dopo due anni ad American Horror Story, per l'ottava stagione, Apocalypse, nei panni della spietata e sadica Miriam Mead.

Vita privataModifica

Nel 1991, dopo 12 anni di convivenza, ha sposato il collega Tony Campisi da cui ha divorziato nel 1997.[3]

Nel 2003 le fu diagnosticato un cancro alle ovaie e dopo alcuni mesi di radioterapia e chemioterapia riuscì a guarire. Durante l'estate 2012 le fu diagnosticato un altro tumore, questa volta al seno, e l'attrice si sottopose ad una doppia mastectomia[4].

FilmografiaModifica

AttriceModifica

CinemaModifica

TelevisioneModifica

CortometraggiModifica

DoppiatriceModifica

RegistaModifica

TeatroModifica

RiconoscimentiModifica

  • Emmy Award
    • Candidatura per Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per The late shift (1997)
    • Candidatura per Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per Annie (2000)
    • Candidatura per Miglior guest actress in una serie commedia per Una famiglia del terzo tipo (2000)
    • Candidatura per Miglior regia per un film, miniserie o speciale drammatico per Dash & Lily (2000)
    • Candidatura per Miglior guest actress in una serie commedia Six Feet Under (2004)
    • Candidatura per Miglior attrice protagonista in una miniserie o film per Ambulance Girl (2006)
    • Candidatura per Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per Alice (2009)
    • Miglior programma storico/culturale per The Legend of Pancho Barnes and the Happy Bottom Riding Club (2010)
    • Candidatura per Miglior attrice protagonista in una serie drammatica per Harry's Law (2011, 2012)
    • Miglior guest actress in una serie commedia per Two and a half man (2012)
    • Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per American Horror Story: Coven (2014)
    • Candidatura per Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per American Horror Story: Freak Show (2015)
    • Candidatura per Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per American Horror Story: Hotel (2016)
  • Satellite Award
    • Migliore attrice non protagonista in una serie, mini-serie o film per la televisione per The late shift (1996)
    • Candidatura per miglior attrice non protagonista per I colori della vittoria (1998)
    • Candidatura per miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione per Annie (1999)
    • Candidatura per miglior attrice non protagonista per A proposito di Schmidt (2002)
    • Candidatura per miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione per My Sister's Keeper (2002)
  • Screen Actors Guild Award
    • Migliore attrice in una miniserie o film per la televisione per The late shift (1996)
    • Candidatura per miglior cast per Titanic (1997)
    • Migliore attrice non protagonista per I colori della vittoria (1998)
    • Candidatura per migliore attrice in una miniserie o film per la televisione per Annie (1999)
    • Candidatura per migliore attrice non protagonista per A proposito di Schmidt (2002)
    • Candidatura per migliore attrice in una miniserie o film per la televisione per My Sister's Keeper (2002)
  • Tony Award
    • Candidatura per miglior attrice per Una finestra nella notte.

Doppiatrici italianeModifica

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Kathy Bates è stata doppiata da:

  • Vittoria Febbi in High Stakes (doppiaggio tardivo), Misery non deve morire, La vedova americana, I colori della vittoria, A Civil Action, Il segno della libellula - Dragonfly, Insieme per caso, Vizi di famiglia, The Office, A casa con i suoi, P.S. I Love You, Ultimatum alla Terra, Chéri, Mike & Molly, Il mio angolo di paradiso, American Horror Story, L'ottava nota - Boychoir, La grande Gilly Hopkins, The Boss, Feud, La mia vita con John F. Donovan, Richard Jewell
  • Angiola Baggi in Titanic, Waterboy, Six Feet Under, Due uomini e mezzo, Il ponte di San Luis Rey, Franklin D. Roosevelt. Un uomo, un presidente, The Big Bang Theory, The Blind Side, Harry's Law, Tammy, Una giusta causa, Highwaymen - L'ultima imboscata
  • Lorenza Biella in Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, Relative Strangers - Aiuto! sono arrivati i miei, Quel che resta di mio marito, Revolutionary Road, Babbo Bastardo 2
  • Rita Savagnone in A proposito di Schmidt, Il giro del mondo in 80 giorni, Tutte le ex del mio ragazzo, Disjointed
  • Paila Pavese in Ombre e nebbia, Personal Effects
  • Barbara Castracane in Giocando nei campi del Signore
  • Valeria Moriconi in L'ultima eclissi
  • Solvejg D'Assunta in Una casa tutta per noi
  • Melina Martello in Diabolique
  • Silvia Pepitoni in Annie
  • Maria Pia Di Meo in Rat Race
  • Lucia Valenti in Love Liza
  • Miranda Bonansea in Lo straniero che venne dal mare
  • Aurora Cancian in Fred Claus - Un fratello sotto l'albero
  • Sonia Scotti in Appuntamento con l'amore
  • Ludovica Modugno in Midnight in Paris
  • Paola Mannoni in Gli ultimi fuorilegge

Da doppiatrice è sostituita da:

NoteModifica

  1. ^ [1]
  2. ^ (EN) Kathy Bates gets star on Hollywood Walk of Fame, su telegraph.co.uk. URL consultato il 24 settembre 2016.
  3. ^ (EN) Caitlin Plummer e Jackie Strause, Married Oscar Winners Who Didn’t Give Thanks and Later Split, su The Hollywood Reporter, 26 febbraio 2016. URL consultato il 19 novembre 2022.
  4. ^ Kathy Bates si sottopone a doppia mastectomia dopo la diagnosi di un tumore al seno, su uk.eonline.com, 14 settembre 2012. URL consultato il 25 dicembre 2014.
  5. ^ Oscar 2020: scopri tutte le nomination, su teamworld.it, 29 gennaio 2020. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  6. ^ Golden Globe 2020, ecco tutte le nomination, su quotidiano.net, 9 dicembre 2019. URL consultato il 10 dicembre 2019.

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Controllo di autoritàVIAF (EN56801898 · ISNI (EN0000 0001 0904 5414 · LCCN (ENn92046750 · GND (DE131919830 · BNE (ESXX1295516 (data) · BNF (FRcb13951437v (data) · J9U (ENHE987007453597705171 · CONOR.SI (SL33191779 · WorldCat Identities (ENlccn-n92046750