Furio Scarpelli
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Furio Scarpelli (Roma, 16 dicembre 1919 – Roma, 28 aprile 2010) è stato uno sceneggiatore, giornalista, disegnatore, scrittore, scenografo e pittore italiano.
BiografiaModifica
Figlio di Filiberto Scarpelli, celebre fondatore del giornale umoristico Il Travaso delle idee e illustratore, affina nel tempo il proprio talento per il disegno e la scrittura satirica, iniziando, già prima della guerra, a lavorare per alcune riviste umoristiche.
Tale attività è ripresa con impegno, anche politico, nel 1945. Fondatore con Michele Majorana e Italo De Tuddo del giornale anticlericale Don Basilio, lavora per diverse testate di satira, tra cui il Marc'Aurelio fucina di futuri talenti cinematografici, da Federico Fellini a Ettore Scola, da Bernardino Zapponi a Sandro Continenza, da Cesare Zavattini a Mario Camerini. I più anziani Vittorio Metz e Marcello Marchesi lo cooptano insieme ad Agenore Incrocci (Age) nella stesura avventurosa di copioni per Totò. Age e Scarpelli ne firmano numerosi, uno per tutti La banda degli onesti (1956), prototipo per due celeberrimi film che negli anni successivi scriveranno per Mario Monicelli: I soliti ignoti (1958) e L'Armata Brancaleone (1966).[1]
Nel corso della sua carriera, ha ricevuto nel 1965, nel 1966 e nel 1996 la nomination al premio Oscar alla miglior sceneggiatura per I compagni (1963), Casanova '70 (1965) e Il postino (1994). Ha inoltre vinto il Prix du scénario al Festival di Cannes per il film La Terrazza (1980), assieme ad Age ed Ettore Scola.
Inizialmente indirizzati da un maestro quale Sergio Amidei e poi in assoluta indipendenza creativa, Scarpelli insieme ad Age, con cui forma la coppia storica Age & Scarpelli, opera con inesorabile vena nel filone di quella che sarà denominata la Commedia all'italiana, scrivendo storie, sceneggiature e dialoghi non solo delle altre pellicole più significative di Monicelli (La Grande Guerra, 1959; Il medico e lo stregone, 1957; I compagni, 1963; L’armata Brancaleone, 1966; Brancaleone alle crociate, 1970; Risate di gioia, 1960; Vogliamo i colonnelli, 1973; Romanzo popolare, 1974) ma anche di quelle dei maggiori registi del genere: da Pietro Germi (Sedotta e abbandonata, 1964; Signore & signori, 1966) a Dino Risi (La marcia su Roma, 1962; I mostri, 1963; Il tigre, 1967; Straziami, ma di baci saziami, 1968; In nome del popolo italiano, 1971) da Luigi Comencini (Tutti a casa, 1960; A cavallo della tigre, 1961; Il commissario, 1962; La donna della domenica, 1975) a Ettore Scola (Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca, 1970; Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?, 1968; C'eravamo tanto amati (film), 1974; La terrazza, 1980).[2]
Nella sua filmografia figurano poi altre collaborazioni di rilievo, con Eduardo De Filippo (Ragazze da marito nel 1952 e Napoletani a Milano nel 1953), Mario Soldati (Policarpo, ufficiale di scrittura nel 1959, e anche I tre corsari e O.K. Nerone, nel biennio 1951-1952), Antonio Pietrangeli (Nata di marzo, 1958), Nanni Loy (Audace colpo dei soliti ignoti, 1960) Guy Hamilton (I due nemici, 1961) e Sergio Leone per il classico Il buono, il brutto, il cattivo (1966).
Nel 1965 l'esperienza hollywoodiana con Alfred Hitchcock, per un film intitolato Le cinque R poi non realizzato.[3]
Dal 1966 è membro dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
Una volta cessato il sodalizio con Age, Scarpelli prosegue l'attività autonomamente, "rivelando nella costruzione dell'intreccio e dei personaggi un'ambizione romanzesca."[4]
Scrive alcuni dei migliori copioni per Ettore Scola (Ballando ballando, 1983; Maccheroni, 1985; La famiglia, 1987; Il viaggio di Capitan Fracassa, 1990; La cena, 1998; Concorrenza sleale, 2001) e anche per Giuliano Montaldo (Tempo di uccidere, 1989) Carlo Lizzani (Celluloide, 1996).
Con la sceneggiatura de Il postino (1994), scritta insieme a Massimo Troisi, Anna Pavignano, Michael Radford ed al figlio Giacomo Scarpelli, che collaborerà con lui per vent'anni, si aggiudica la terza candidatura all'Oscar[5][6]. Nel 1996 torna a lavorare con Age, questa volta ad un musical, Bobby sa tutto, successo stagionale del Teatro Sistina di Garinei e Giovannini di cui fu già scenografo, durante il dopoguerra, di alcuni spettacoli di varietà. Intanto Scarpelli è diventato – insieme all'amico e collega Leo Benvenuti – un punto di riferimento per nuovi autori e registi. Nascono così i primi film di Marco Risi, Francesca Archibugi e Paolo Virzì. Scarpelli stringe il rapporto con i giovani sceneggiatori dell'Associazione nazionale autori cinematografici e del Centro Sperimentale di Cinematografia, dove insegna per anni.[7]
Nel 2008 ha partecipato al documentario Il falso bugiardo dedicato all'amico sceneggiatore Luciano Vincenzoni e nel 2009 ha tenuto a battesimo l'esordio alla regia di Stefania Sandrelli supervisionando il copione di Christine Cristina.[8]
Negli ultimi anni si è andato riavvicinando alla passione e alla professione degli inizi della carriera: l'illustrazione e la narrativa per ragazzi. Il suo romanzo Opopomoz, da cui il film d'animazione di Enzo D'Alò, gli vale il Premio Elsa Morante. Scrive inoltre il poema scherzoso in versi L'Armata Brancaleone ispirato al film di cui è autore con Age e Monicelli. E dà inizio ad un “romanzo disegnato”, tutto di suo pugno, intitolato Passioni, e poi Tormenti - Romanzo disegnato, da cui il film Tormenti - Film disegnato. Una tragicomica vicenda ambientata negli anni Trenta, che appare postuma nel 2011 e da cui viene tratto l'omonimo film.[9][10]. Nel 2012 il film Tormenti - Film disegnato ha ottenuto un Premio Speciale assegnato dalla Giuria dei Nastri d'argento.[11] E nello stesso periodo ha vinto anche un Ciak d'Oro nella categoria Belli & Invisibili. La graphic novel viene ripubblicata nel 2018 dal fedele editore Gallucci, riportandola al suo titolo originale, Passioni, stampata in un grande formato che valorizza i disegni originali di Scarpelli.
È scomparso nel 2010 all'età di 90 anni.[12]
Nel 2019 a Roma gli è stato dedicato il Parco Age&Scarpelli: Sceneggiatori.[13]
Opera postumaModifica
Durante l'estate 2012 è stato ripubblicato il romanzo di Brancaleone ad opera della Gallucci Editore con il titolo Brancaleone. Il Romanzo.[14]
Nello stesso periodo, la Gallucci Editore ha inoltre pubblicato un suo romanzo per ragazzi postumo, scritto con il figlio Giacomo Scarpelli, e illustrato interamente dallo stesso Furio. Il titolo è Estella e Jim nella meravigliosa Isola del Tesoro e nel 2013 ha vinto il Primo Premio (sezione Scuole Elementari) durante la trentaquattresima edizione del Premio Cento. La Giuria tecnica ha voluto premiare «Il sapore di un grande classico rivisitato con ironia da un genio della sceneggiatura cinematografica del Novecento, che conferisce all'Isola del Tesoro di Stevenson "pennellate" linguistiche e artistiche capaci di trasportare, tra parole e immagini, i lettori in un mondo di avventure di altri tempi con un uso creativo, sorvegliato e alto del linguaggio e del registro stilistico, anche attraverso l'invenzione di nuovi, convincenti personaggi: dalla bambina Estella, capricciosa monella che ammicca a tante "bambine terribili" della migliore letteratura per ragazzi, fino al marinaio campano Zito. Un libro avvincente anche nel contrappunto delle splendide illustrazioni dello stesso Furio Scarpelli padre, "figlio d'arte" del grande Filiberto e capostipite di un'eccentrica genealogia di artisti».[15]
Nel novembre del 2012 è stato pubblicato il libro Furio Scarpelli. Il cinema viene dopo scritto da Alessio Accardo con Chiara Giacobelli e Federico Govoni.[16]
A dicembre 2012 al Torino Film Festival è stato presentato il documentario Furio Scarpelli. Il Racconto prima di tutto a cura di Francesco Ranieri Martinotti che lo ha scritto insieme a Giacomo Scarpelli. Il racconto di uno dei maestri della commedia all'italiana che in maniera intensa ed emozionante attraversa diverse epoche della storia dello sceneggiatore e del nostro cinema. Il filmato è arricchito dalle interviste e testimonianze di amici e colleghi, come: Ettore Scola, Francesca Archibugi, Stefania Sandrelli e Paolo Virzì.[17]. Lo stesso documentario ha ricevuto una Nomination al Nastro d'argento 2013 per il Migliore Documentario sul Cinema.[18]
A dicembre 2012 è stato omaggiato con un premio alla sua memoria durante il festival "La Primavera del Cinema" che si tiene ogni anno nella città di Cosenza. L'onorificenza "Omaggio a Furio Scarpelli" è stata consegnata dal regista Mimmo Calopresti al figlio Giacomo Scarpelli e al nipote Filiberto Scarpelli, rispettivamente sceneggiatore e regista del film Tormenti - Film disegnato.
Nella primavera del 2014 l'editore Bao ha pubblicato Un Drago a forma di Nuvola, graphic novel disegnata da Ivo Milazzo e tratto da una sceneggiatura di Furio Scarpelli ed Ettore Scola.[19]
Nell'aprile 2016 è stato pubblicato Storia meravigliosa di Niccolò Paganini. Un progetto per un film non fatto, il trattamento-novella scritto nel 1986 con Giacomo Scarpelli e Mario Monicelli per la regia di quest'ultimo e mai realizzato.[20]
Nell'ottobre 2018 è stato pubblicato Passioni. Romanzo disegnato di tormenti d'amore (Roma, Gallucci), edizione riveduta e in grande formato, del precedente Tormenti. Passioni ha ottenuto una menzione speciale alla XXV edizione del Romics, il festival del fumetto romano. Nel corso della XXVI edizione di Romics (3-6 ottobre 2019) è stata allestita, per celebrare il centenario della nascita, una mostra antologica di disegni, schizzi, vignette, illustrazioni, intitolata Furio Scarpelli - Pennello, china e macchina da scrivere e curata da Giacomo Scarpelli, Sabrina Perucca e Alberto Sarasso. Nel 2019 Sellerio ha pubblicato Amori nel fragore della metropoli, volume che raccoglie tre racconti inediti risalenti all'inizio degli anni Ottanta. L'anno seguente è apparso L'Arco di Apollo (Einaudi Ragazzi), un'avventura filosofica nell'antica Grecia, concepita quasi vent'anni prima col figlio Giacomo Scarpelli: quest'ultimo è autore del testo, Furio Scarpelli lo è delle illustrazioni.
CitazioniModifica
- È stato interpretato dal giovane attore Giulio Forges Davanzati nel film Che strano chiamarsi Federico presentato alla settantesima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Una storia basata sui ricordi personali del regista Ettore Scola che si concentra in particolare sui primi anni della carriera di Fellini: il suo arrivo a Roma e gli inizi come vignettista nella redazione del Marc'Aurelio dove conobbe tra gli altri proprio Furio Scarpelli.
- La strana coppia. Incontro con Age & Scarpelli. Regia: Paolo Virzì; Italia, una produzione: Scuola Nazionale di Cinema; durata: 53' (Documentario), 2001.
- Furio Scarpelli. Il racconto prima di tutto. Di Francesco Ranieri Martinotti e Giacomo Scarpelli; Italia; durata: 60' (Documentario), 2012.
- La bottega dell'Autore - Il Cinema di Furio Scarpelli. Regia: Vito Zagarrio; Italia, durata: 64' (Documentario), 2013.
RiconoscimentiModifica
Premi cinematografici ed editorialiModifica
- Leone d'oro per il film La grande guerra (1959)
- Nastro d'argento per il film I soliti ignoti (1959)
- Oscar Nomination dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences per il film I Compagni (1965)
- Oscar Nomination dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences per il film Casanova '70 (1966)
- Nastro d'argento per il film Sedotta e abbandonata (1965)
- Nastro d'argento per il film Signore e signori (1967)
- Nastro d'argento per il film C'eravamo tanto amati (1975)
- David di Donatello per il film Romanzo popolare (1975)
- Premio Vittorio De Sica (1979)
- Nastro d'argento per il film La Terrazza (1980)
- Prix du scénario al Festival di Cannes per il film La Terrazza (1980)
- Premio Flaiano - Pegaso d'Oro alla carriera (1980)
- Ciak d'oro migliore sceneggiatura per il film La famiglia (1987)[21]
- Nastro d'argento per il film La famiglia (1987)
- David di Donatello per il film La famiglia (1987)
- Oscar Nomination dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences per il film Il Postino (1996)
- Nomination della British Academy of Film and Television Arts per il film Il Postino (1996)
- David di Donatello per il film Celluloide (1996)
- Globo d'oro per il film Celluloide (1996)
- Ciak d'oro migliore sceneggiatura per il film Testimone a rischio (1997)[22]
- Grolla d'oro per il film La Cena (1999)
- Nomination della European Film Academy per il film Concorrenza Sleale (2001)
- Premio Flaiano - Pegaso d'Oro per il film Concorrenza Sleale (2001)
- Premio Elsa Morante ragazzi per Opopomoz (2004)
- Grolla d'oro per il film La buona battaglia - Don Pietro Pappagallo (2006)
- Premio Flaiano - Pegaso d'Oro per il film La buona battaglia - Don Pietro Pappagallo (2006)
- Premio Cento Letteratura per ragazzi per il romanzo "Estella e Jim nella meravigliosa Isola del Tesoro" (2013)
- Romics, XXV edizione, Libri a fumetti, Menzione speciale per "Passioni" (2019)
OnorificenzeModifica
Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana | |
— Roma 2 giugno 1995. Di iniziativa del Presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro |
FilmografiaModifica
- Tormenti - Film disegnato, regia di Filiberto Scarpelli (2011)
- Christine Cristina, regia di Stefania Sandrelli (2010)
- N (Io e Napoleone), regia di Paolo Virzì (2006)
- Baciami piccina, regia di Roberto Cimpanelli (2006)
- La buona battaglia - Don Pietro Pappagallo, regia di Gianfranco Albano (2006) (TV)
- Opopomoz, regia di Enzo D'Alò (2003)
- Concorrenza sleale, regia di Ettore Scola (2001)
- La cena, regia di Ettore Scola (1998)
- La missione, regia di Maurizio Zaccaro (1998) (TV)
- Ovosodo, regia di Paolo Virzì (1997)
- Altri uomini, regia di Claudio Bonivento (1997)
- Porzûs, regia di Renzo Martinelli (1997)
- Testimone a rischio, regia di Pasquale Pozzessere (1996)
- Un inverno freddo freddo, regia di Roberto Cimpanelli (1996)
- Celluloide, regia di Carlo Lizzani (1995)
- Il postino, regia di Michael Radford (1994)
- Per amore o per amicizia, regia di Paolo Poeti (1993) (TV)
- Cattiva, regia di Carlo Lizzani (1991)
- Il viaggio di Capitan Fracassa, regia di Ettore Scola (1990)
- Briganti, regia di Marco Modugno (1990)
- Tempo di uccidere, regia di Giuliano Montaldo (1989)
- La famiglia, regia di Ettore Scola (1987)
- Soldati - 365 all'alba, regia di Marco Risi (1987)
- Maccheroni, regia di Ettore Scola (1985)
- Figlio mio infinitamente caro, regia di Valentino Orsini (1985)
- Scemo di guerra, regia di Dino Risi (1985)
- Un ragazzo e una ragazza, regia di Marco Risi (1984)
- Cuori nella tormenta, regia di Enrico Oldoini (1984)
- Il tassinaro, regia di Alberto Sordi (1983)
- Ballando ballando, regia di Ettore Scola (1983)
- Spaghetti House, regia di Giulio Paradisi (1982)
- Nudo di donna, regia di Nino Manfredi (1981)
- Camera d'albergo, regia di Mario Monicelli (1981)
- I seduttori della domenica, regia di Bryan Forbes, Édouard Molinaro, Dino Risi, Gene Wilder (1980)
- La terrazza, regia di Ettore Scola (1980)
- Temporale Rosy, regia di Mario Monicelli (1980)
- Cocco mio, regia di Jean-Pierre Rawson (1979)
- Dove vai in vacanza?, regia di Mauro Bolognini, Luciano Salce, Alberto Sordi (1978)
- Doppio delitto, regia di Steno (1977)
- Basta che non si sappia in giro, regia di Nanni Loy, Luigi Magni, Luigi Comencini (1976)
- Signore e signori, buonanotte, regia di Luigi Comencini, Nanni Loy, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ettore Scola (1976)
- La donna della domenica, regia di Luigi Comencini (1975)
- C'eravamo tanto amati, regia di Ettore Scola (1974)
- Romanzo popolare, regia di Mario Monicelli (1974)
- Teresa la ladra, regia di Carlo Di Palma (1973)
- Vogliamo i colonnelli, regia di Mario Monicelli (1973)
- Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto, regia di Vittorio Gassman (1972)
- In nome del popolo italiano, regia di Dino Risi (1971)
- Noi donne siamo fatte così, regia di Dino Risi (1971)
- Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970)
- FBI - Francesco Bertolazzi investigatore (1970) Miniserie TV
- Rosolino Paternò, soldato..., regia di Nanni Loy (1970)
- Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca, regia di Ettore Scola (1970)
- Quel negozio di Piazza Navona (1969) Miniserie TV
- Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?, regia di Ettore Scola (1968)
- Straziami, ma di baci saziami, regia di Dino Risi (1968)
- Capriccio all'italiana, regia di Mauro Bolognini, Mario Monicelli, Pier Paolo Pasolini, Steno, Pino Zac, Franco Rossi (1968)
- Il tigre, regia di Dino Risi (1967)
- Le streghe, regia di Mauro Bolognini, Vittorio De Sica, Pier Paolo Pasolini, Franco Rossi, Luchino Visconti (1967)
- Il buono, il brutto, il cattivo, regia di Sergio Leone (1966)
- I nostri mariti, regia di Luigi Filippo D'Amico, Luigi Zampa, Dino Risi (1966)
- L'armata Brancaleone, regia di Mario Monicelli (1966)
- Io, io, io... e gli altri, regia di Alessandro Blasetti (1966)
- Signore & signori, regia di Pietro Germi (1966)
- Casanova '70, regia di Mario Monicelli (1965)
- Frenesia dell'estate, regia di Luigi Zampa (1964)
- I complessi, regia di Dino Risi, Franco Rossi, Luigi Filippo D'Amico (1964)
- Alta infedeltà, regia di Luciano Salce, Franco Rossi, Mario Monicelli, Elio Petri (1964)
- Sedotta e abbandonata, regia di Pietro Germi (1964)
- I mostri, regia di Dino Risi (1963)
- I compagni, regia di Mario Monicelli (1963)
- Il maestro di Vigevano, regia di Elio Petri (1963)
- La marcia su Roma, regia di Dino Risi (1962)
- Mafioso, regia di Alberto Lattuada (1962)
- Il commissario, regia di Luigi Comencini (1962)
- Totò e Peppino divisi a Berlino, regia di Giorgio Bianchi (1962)
- A cavallo della tigre, regia di Luigi Comencini (1961)
- I due nemici, regia di Guy Hamilton (1961)
- Tutti a casa, regia di Luigi Comencini (1960)
- Audace colpo dei soliti ignoti, regia di Nanni Loy (1960)
- Il principe fusto, regia di Maurizio Arena (1960)
- Il mattatore, regia di Dino Risi (1960)
- Risate di gioia, regia di Mario Monicelli (1960)
- La grande guerra, regia di Mario Monicelli (1959)
- Policarpo, ufficiale di scrittura, regia di Mario Soldati (1959)
- La legge è legge, regia di Christian-Jaque (1958)
- I soliti ignoti, regia di Mario Monicelli (1958)
- Nata di marzo, regia di Antonio Pietrangeli (1958)
- Totò, Peppino e le fanatiche, regia di Mario Mattoli (1958)
- Souvenir d'Italie, regia di Antonio Pietrangeli (1957)
- Padri e figli, regia di Mario Monicelli (1957)
- Il medico e lo stregone, regia di Mario Monicelli (1957)
- Casta Diva, regia di Carmine Gallone (1956)
- Il bigamo, regia di Luciano Emmer (1956)
- La banda degli onesti, regia di Camillo Mastrocinque (1956)
- Peccato di castità, regia di Gianni Franciolini (1956)
- Tempo di villeggiatura, regia di Antonio Racioppi (1956)
- Racconti romani, regia di Gianni Franciolini (1955)
- Bravissimo, regia di Luigi Filippo D'Amico (1955)
- Don Camillo e l'onorevole Peppone, regia di Carmine Gallone (1955) (non accreditato)
- Le signorine dello 04, regia di Gianni Franciolini (1955)
- Totò e Carolina, regia di Mario Monicelli (1955)
- Casa Ricordi, regia di Carmine Gallone (1954)
- Tempi nostri, regia di Alessandro Blasetti (1954)
- Ridere! Ridere! Ridere!, regia di Edoardo Anton (1954)
- Sinfonia d'amore, regia di Glauco Pellegrini (1954)
- Una pelliccia di visone, regia di Glauco Pellegrini (1954)
- Villa Borghese, regia di Gianni Franciolini (1953)
- Ivan, il figlio del diavolo bianco, regia di Guido Brignone (1953)
- Cinema d'altri tempi, regia di Steno (1953)
- Napoletani a Milano, regia di Eduardo De Filippo (1953)
- Saluti e baci, regia di Maurice Labro, Giorgio Simonelli (1953)
- L'incantevole nemica, regia di Claudio Gora (1953)
- Gli uomini, che mascalzoni!, regia di Glauco Pellegrini (1953)
- I tre corsari, regia di Mario Soldati (1952)
- A fil di spada, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1952)
- Don Lorenzo, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1952)
- Il segreto delle tre punte, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1952)
- Ragazze da marito, regia di Eduardo De Filippo (1952)
- Totò a colori, regia di Steno (1952)
- Totò e le donne, regia di Steno, Mario Monicelli (1952)
- Una bruna indiavolata, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1951)
- O.K. Nerone, regia di Mario Soldati (1951)
- Cameriera bella presenza offresi..., regia di Giorgio Pàstina (1951)
- Totò terzo uomo, regia di Mario Mattoli (1951)
- Milano miliardaria, regia di Marino Girolami, Marcello Marchesi, Vittorio Metz (1951)
- L'eroe sono io (1951) regia di Carlo Ludovico Bragaglia
- Arrivano i nostri, regia di Mario Mattoli (1951)
- Auguri e figli maschi!, regia di Giorgio Simonelli (1951)
- Sette ore di guai, regia di Vittorio Metz, Marcello Marchesi (1951)
- Signori, in carrozza!, regia di Luigi Zampa (1951)
- Totò sceicco, regia di Mario Mattoli (1950)
- Tototarzan, regia di Mario Mattoli (1950)
- Figaro qua, Figaro là, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1950)
- I cadetti di Guascogna, regia di Mario Mattoli (1950)
- Il vedovo allegro, regia di Mario Mattoli (1950)
- 47 morto che parla, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1950)
- Totò cerca moglie, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1950)
- Totò cerca casa, regia di Steno, Mario Monicelli (1949)
- Totò le Mokò, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1949)
- Vivere a sbafo, regia di Giorgio Ferroni (1949)
Opere pubblicateModifica
Narrativa e graphic novelModifica
- Age, Scarpelli e Monicelli, Romanzo Popolare, Milano, Bompiani, 1974.
- Age, Scarpelli e Monicelli, Il romanzo di Brancaleone, Milano, Longanesi, 1984.
- Furio Scarpelli Tormenti - Romanzo disegnato, Milano, Rizzoli Lizard, 2011.
- Age, Scarpelli e Monicelli, Brancaleone. Il Romanzo, Roma, Gallucci, 2012.
- Furio Scarpelli, Ettore Scola, Silvia Scola (testi di) e Ivo Milazzo (disegni di), Un drago a forma di nuvola, Milano, Bao Publishing, 2014. (Nuova edizione Battipaglia, NPE, 2019).
- Furio Scarpelli, Mario Monicelli, Giacomo Scarpelli, Storia meravigliosa di Niccolò Paganini. Un progetto per un film non fatto, illustrazioni di Furio Scarpelli, Pisa, ETS, 2016. ISBN 9788898598458
- Furio Scarpelli Passioni. Romanzo disegnato di tormenti d'amore, Roma, Gallucci, 2018. ISBN 9788893481328
- Furio Scarpelli Amori nel fragore della metropoli, a cura di Giacomo Scarpelli, Palermo, Sellerio, 2019.
Narrativa per ragazziModifica
- Furio Scarpelli, Opopomoz. Una storia magica. Torino, Einaudi Ragazzi 2003.
- Furio Scarpelli, L'armata Brancaleone, illustrazioni di Emanuele Luzzati, Roma, Gallucci 2005.
- Furio Scarpelli, Giacomo Scarpelli, Estella e Jim nella meravigliosa Isola del Tesoro, illustrazioni di Furio Scarpelli, Roma, Gallucci, 2012.
- Furio Scarpelli, Giacomo Scarpelli, Opopomoz. Una storia magica. Gallucci editore, 2013. Testo e illustrazioni di Furio e Giacomo Scarpelli.
- Furio Scarpelli, Giacomo Scarpelli (disegni), Il gatto Felics e le sue sette vite, testo di Filiberto Scarpelli. Gallucci editore, 2016.
- Furio Scarpelli (disegni), Giacomo Scarpelli, L'arco di Apollo. Un'avventura filosofica nell'antica Grecia, Torino-Trieste, Einaudi Ragazzi, 2020.
SceneggiatureModifica
- Age, Scarpelli e Monicelli, I soliti ignoti , a cura di A. Pallotta, Roma, Un mondo a parte 2002.
- Age, Scarpelli e Comencini Tutti a casa, Caltanissetta, Sciascia Editore, 1960.
- Age, Scarpelli e Monicelli La grande guerra, Bologna, Cappelli, 1959.
- Age, Scarpelli e Monicelli, I Compagni, Bologna, Cappelli, 1963.
- Age e Scarpelli, Sedotta e abbandonata, Bologna, Cappelli, 1964.
- Furio e Giacomo Scarpelli, Ettore e Silvia Scola La Cena, Roma, Gremese, 1999.
- Furio e Giacomo Scarpelli, Ettore Scola e Silvia Scola Concorrenza sleale, Torino, Lindau, 2001
- Age, Scarpelli e Scola, C'eravamo tanto amati, a cura di Enzo Siciliano, Torino, Lindau, 2001
- Age, Scarpelli e Monicelli, L'Armata Brancaleone, a cura di Stefano Della Casa, Torino, Lindau, 2005
- Age e Scarpelli, In nome del Popolo Italiano. La sceneggiatura, a cura di Massimo Ghirlanda, prefazione di Giacomo Scarpelli, Livorno, Erasmo 2014.
- Age, Scarpelli e Monicelli, L'Armata Brancaleone. La sceneggiatura, a cura di Fabrizio Franceschini, Livorno, Erasmus 2016. ISBN 9788846743855
- N.B.: Numerose altre sceneggiature di Furio Scarpelli, da La banda degli onesti a N. Io e Napoleone, sono state pubblicate dalla casa del Mantegna di Mantova a cura di Alberto Cattini.
BibliografiaModifica
- Les scénaristes italiens. 50 ans d’écriture cinématographique. Marie-Christine Questerbert, Paris, Hatier, 1988.
- Romanzo popolare. Il cinema di Age&Scarpelli. Paolo D'Agostini, Edizioni Scientifiche Italiane, 1991.
- Age & Scarpelli in commedia, a cura di Claudio Trionfera, Roma, Di Giacomo, 1990.
- Age & Scarpelli: La Storia si fa Commedia, Alessio Accardo, Editrice ANCCI, 2001
- Furio Scarpelli. Il cinema viene dopo, Alessio Accardo, Chiara Giacobelli, Federico Govoni, Le Mani Edizioni, Genova, 2012.
- Monicelli e il genio delle lingue. Varietà dell'italiano, dialetti e invenzione linguistica, Fabrizio Franceschini, Felici Editore, Pisa, 2014
- Ovosodo. La sceneggiatura di Virzì, Bruni e Scarpelli, a cura di Massimo Ghirlanda e Federico Govoni, Erasmus, Livorno, 2017
NoteModifica
- ^ Romanzo popolare. Il cinema di Age&Scarpelli. Paolo D'Agostini, Edizioni Scientifiche Italiane, 1991.
- ^ Age & Scarpelli in commedia, a cura di C. Trionfera, Roma, Di Giacomo, 1990.
- ^ R.R.R.R.R. / trattamento di Age e Scarpelli. Circolo del cinema di Mantova. (Collana di sceneggiature originali e materiali di studio). 1989
- ^ Enciclopedia Biografia Universale, Biblioteca Treccani, 2007, vol. XVII, pp. 309-310
- ^ Le altre due candidature sono state per I compagni e Casanova '70. Vedi Italian Cinema at the Academy Awards, a cura di S.Bizio, Roma Italia Cinema 2000, pp. 172-173
- ^ E. Lancia, I premi del cinema, Roma, Gremese 1998, pag. 108, 111, 197, 231, 234-235, 240, 244, 258, 266, 273, 275, 281, 331
- ^ Age & Scarpelli: La Storia si fa Commedia, Alessio Accardo, Editrice ANCCI, 2001.
- ^ P.Pintus (a cura di), Commedia all'italiana: parlano i protagonisti, Roma, Gangemi 1985, pag. 171 e ss.
- ^ M. Serenellini, La metà sconosciuta di Scarpelli: disegnatore di storia e di film, in Il venerdì di Repubblica, 28-5-2010, pp.102-103
- ^ F. Ferzetti, "Scarpelli di tutti i colori", in "Il Messaggero",4-7-2010, pp.19
- ^ Nastri d'argento - Tutti i candidati 2012 - CinemaItaliano.info
- ^ Notizia della morte su Repubblica.it
- ^ Inaugurato parco dedicato ad Age&Scarpelli
- ^ Brancaleone. Il romanzo - AgrPress Archiviato il 29 luglio 2012 in Internet Archive.
- ^ Premio di Letteratura per i Ragazzi 2013
- ^ Le Mani pubblica la biografia del noto sceneggiatore, su nonsolocinema.com.
- ^ Notizia su cinemaitaliano.info
- ^ Nomination: Nastri d'argento 2013 - CinemaItaliano.info
- ^ Ettore Scola dirige Ivo Milazzo, Bao pubblica “Un drago a forma di nuvola” | MangaForever.net
- ^ [1]
- ^ Enrico Lancia, Ciak d'oro 1986, su books.google.it. URL consultato il 1986.
- ^ Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 13/04/20.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Furio Scarpelli
Collegamenti esterniModifica
- Furio Scarpelli, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Furio Scarpelli, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Furio Scarpelli, su Open Library, Internet Archive.
- Registrazioni di Furio Scarpelli, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (EN) Furio Scarpelli, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Furio Scarpelli, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Furio Scarpelli, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32185367 · ISNI (EN) 0000 0001 2126 9023 · SBN IT\ICCU\CFIV\038078 · LCCN (EN) no2009049230 · GND (DE) 119559609 · BNF (FR) cb13924312b (data) · BNE (ES) XX1295343 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-no2009049230 |
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