Leopoldo I del Belgio

primo re dei Belgi

Leopoldo I del Belgio, nome completo Leopoldo Giorgio Cristiano Federico di Sassonia-Coburgo e Gotha[1], in francese Leopold Georges Chrétien Frederic de Saxe Cobourg-Gotha e in tedesco Leopold Georg Christian Friedrich von Sachsen Coburg und Gotha (Coburgo, 16 dicembre 1790Laeken, 10 dicembre 1865), fu membro del casato dei Wettin; ebbe i titoli di principe di Sassonia-Coburgo dal 16 dicembre 1790, principe di Sassonia-Coburgo-Saalfeld dal 1805, principe di Sassonia-Coburgo-Gotha dal 1826. Fu il primo re dei Belgi, regnando dal 26 giugno 1831 al 10 dicembre 1865[1]. Era zio materno della regina Vittoria del Regno Unito, della quale fu consigliere ed al quale la sovrana fu sempre molto legata, e zio paterno dello stesso grado anche di suo marito Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, in quanto fratello del padre.

Leopoldo I del Belgio
Nadar, ritratto fotografico di Leopoldo I, 1865 circa
Re dei Belgi
Stemma
Stemma
In carica21 luglio 1831 –
10 dicembre 1865
PredecessoreTitolo creato
(Erasmo Luigi Surlet de Chokier come Reggente)
SuccessoreLeopoldo II
Nome completoitaliano: Leopoldo Giorgio Cristiano Federico di Sassonia-Coburgo-Gotha
francese: Leopold Georges Chrétien Frederic de Saxe Cobourg-Gotha
tedesco: Leopold Georg Christian Friedrich von Sachsen Coburg und Gotha
TrattamentoMaestà reale
Altri titoliPrincipe di Sassonia-Coburgo
Principe di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
Principe di Sassonia-Coburgo-Gotha
Duca in Sassonia
NascitaCastello di Ehrenburg, Coburgo, Germania, 16 dicembre 1790
MorteCastello di Laeken, Laeken, Belgio, 10 dicembre 1865
Luogo di sepolturaCripta Reale del Belgio, Chiesa di Nostra Signora di Laeken, Laeken
Casa realeSassonia-Coburgo-Gotha
PadreFrancesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
MadreAugusta di Reuss-Ebersdorf
ConiugiCarlotta Augusta di Galles
Luisa Maria d'Orléans
Figliuna figlia
Luigi Filippo
Leopoldo
Filippo
Carlotta
Giorgio (ill.)
Arturo (ill.)
ReligioneLuteranesimo
Firma

Dopo la Guerra d'indipendenza greca (1821-1832), a Leopoldo fu offerta la corona di Grecia, ma rifiutò, ritenendola troppo precaria. Successivamente, però, Leopoldo accettò la sovranità del nuovo Regno del Belgio nel 1831. Il governo belga offrì il titolo a Leopoldo grazie ai suoi rapporti diplomatici con le case reali di tutta Europa, e poiché era sostenuto dall'Inghilterra e quindi non era affiliato ad altre potenze (come la Francia, che si riteneva avesse ambizioni territoriali in Belgio) che avrebbero potuto minacciare l'equilibrio europeo creato dal Congresso di Vienna del 1815.

Leopoldo prestò giuramento come Re dei Belgi il 21 luglio 1831, un evento commemorato ogni anno come "giornata nazionale belga". Il suo regno fu segnato dai tentativi dei Paesi Bassi di riconquistare il Belgio e, in seguito, dalla divisione politica interna tra liberali e cattolici. Come protestante, Leopoldo fu considerato liberale e incoraggiò la modernizzazione economica, svolgendo un ruolo importante nell'incoraggiare la creazione della prima ferrovia del Belgio nel 1835 e nella successiva industrializzazione. Come risultato delle ambiguità nella Costituzione belga, Leopoldo fu in grado di espandere leggermente i poteri del monarca durante il suo regno. Ebbe anche un ruolo importante nel fermare la diffusione delle rivoluzioni del 1848 in Belgio. Morì nel 1865 e gli succedette suo figlio Leopoldo II del Belgio.

Nel corso della sua vita Leopoldo I ebbe modo di amare profondamente l'Italia per la sua cultura classica ed il suo paesaggio. Risiedette, infatti, per parte della sua vita a Villa Giulia, presso Bellagio, sua residenza sul lago di Como.[2]

Biografia modifica

Infanzia modifica

Leopoldo nacque a Coburgo, nel piccolo ducato tedesco di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, il 16 dicembre 1790. Era l'ultimogenito del duca Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld e della sua seconda moglie, la principessa Augusta di Reuss-Ebersdorf.[1] Nel 1826, la Sassonia-Coburgo acquisì la città di Gotha dal vicino Ducato di Sassonia-Gotha-Altenburg e rinunciò a Saalfeld in Sassonia-Meiningen, diventando Sassonia-Coburgo-Gotha.

Carriera militare nelle guerre napoleoniche modifica

 
Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld nelle vesti di generale dell'armata russa durante il periodo napoleonico. Dipinto di George Dawe conservato al Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo.

Nel 1795, ancora bambino, si trasferì in Russia sotto la protezione della sorella Giuliana, promessa in sposa e poi moglie del granduca Konstantin Pavlovič Romanov, fratello dello zar Alessandro I. In quello stesso anno Leopoldo venne nominato colonnello del Reggimento della guardia imperiale russa Izmajlovskij e, sette anni più tardi, fu promosso al grado di maggiore generale.

Nel 1806, dopo la conquista del Regno di Sassonia e del Ducato di Sassonia-Coburgo-Saalfeld da parte delle truppe napoleoniche, soggiornò brevemente a Parigi alla corte di Napoleone I. Leopoldo rifiutò il grado di aiutante che gli venne offerto dall'imperatore dei Francesi per unirsi alla Russia di Alessandro I, partecipando con lo zar all'incontro di Erfurt del 1808 con Napoleone. In qualità di colonnello di cavalleria, pur non avendo esperienze pratiche di comando, prese parte alla campagna del 1813, partecipando alle battaglie di Lützen, Bautzen e di Lipsia contro le truppe del Bonaparte. Queste battaglie gli valsero, nel 1815 al termine delle guerre napoleoniche, il titolo di generale di divisione e poi Maresciallo di Russia e l'anno successivo quello di maresciallo di campo del Regno Unito.

Aderendo alla moda dell'epoca, in questi stessi anni divenne massone e, nell'ottobre del 1813, ricevette la cerimonia d'iniziazione per mano di Rodolphe-Abraham Schiferli, cavaliere Rosacroce del capitolo della loggia Zur Hoffnung di Berna, in Svizzera, allora appartenente al Grande Oriente di Francia ed oggi parte della Gran Loggia Svizzera Alpina. Venne elevato al grado di Maestro il 9 dicembre di quello stesso anno e reso membro onorario della loggia svizzera.

Matrimonio con Carlotta Augusta di Hannover modifica

 
Leopoldo con Carlotta Augusta di Hannover; la Principessa del Galles è intenta a suonare l'arpa

Il 2 maggio del 1816[1] sposò, nella residenza di Carlton House, a Londra, la principessa del Galles Carlotta Augusta di Hannover, unica erede legittima del principe reggente Giorgio di Hannover, futuro re Giorgio IV.

 
La principessa Carlotta e il principe Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld nel loro palchetto alla Royal Opera House al Covent Garden

Il 5 novembre del 1817[1] la principessa Carlotta partorì un bambino morto e lei stessa morì il giorno successivo, presumibilmente a causa di una grave emorragia. Se la principessa fosse rimasta in vita, probabilmente sarebbe divenuta regina del Regno Unito alla morte di suo padre e lo stesso Leopoldo avrebbe assunto il ruolo di Principe consorte (che poi sarà ricoperto da suo nipote Alberto) e mai sarebbe stato prescelto quale re dei Belgi. Malgrado la morte di Carlotta, il principe reggente Giorgio IV volle garantire ugualmente al principe Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Gotha il titolo di Altezza Reale nella monarchia britannica con un Order in Council datato 6 aprile 1818.[3]

Relazione con Caroline Bauer modifica

Dal 1828 al 1829 Leopoldo ebbe una relazione romantica durata diversi mesi con l'attrice Caroline Bauer. Questa era cugina del suo consigliere, il barone Christian Friedrich von Stockmar. Caroline si recò in Inghilterra per alcuni mesi con la madre e prese residenza stabile a Longwood House, di poco distante da Claremont House dove abitava ormai stabilmente Leopoldo. La relazione si concluse in breve tempo e già nel 1829 l'attrice e sua madre erano tornate a Berlino.

Molti anni più tardi, in alcune memorie pubblicate dopo la sua morte, la donna dichiarò che ella aveva contratto con Leopoldo un matrimonio morganatico e le aveva concesso il titolo di Contessa di Montgomery, matrimonio di cui ad ogni modo non si trova riscontro nei documenti d'epoca. I motivi circa l'interruzione di questa relazione secondo gli storici sono da ricercarsi nel fatto che Leopoldo fosse tra i candidati al neonato trono di Grecia[4] e che come tale fosse sconveniente per un Principe nella sua posizione avere un'amante non di rango.[5]

Rifiuto della corona di Grecia modifica

A seguito della guerra d'indipendenza greca contro l'Impero ottomano, a Leopoldo fu offerto il trono di Grecia a seguito del Protocollo di Londra del febbraio 1830. Sebbene inizialmente mostrasse interesse per la posizione, Leopoldo alla fine rifiutò l'offerta il 17 maggio 1830. Il ruolo successivamente sarebbe stato accettato da Otto di Wittelsbach nel maggio 1832, che governò fino alla sua deposizione definitiva nell'ottobre 1862.

Re del Belgio modifica

Indipendenza del Belgio modifica

 
Gustaf Wappers, Episodio della rivoluzione belga del 1830, 1834, olio su tela, Museo reale di belle arti del Belgio, Bruxelles

Alla fine dell'agosto 1830 i ribelli delle province meridionali (l'odierno Belgio) del Regno Unito dei Paesi Bassi si sollevarono contro il dominio olandese. Le potenze internazionali riunite a Londra accettarono di sostenere l'indipendenza del Belgio, anche se gli olandesi si rifiutarono di riconoscere il nuovo Stato.

Nel novembre del 1830 fu istituito in Belgio un Congresso nazionale per creare una costituzione per il nuovo Stato. I timori di un "dominio di massa" associato al repubblicanesimo dopo la rivoluzione francese del 1789, nonché l'esempio della recente rivoluzione liberale di luglio in Francia, portarono il Congresso a decidere che il Belgio sarebbe stato una monarchia costituzionale democratica.

L'intronizzazione è generalmente utilizzata per segnare la fine della rivoluzione e l'inizio del Regno del Belgio e viene celebrata ogni anno come festa nazionale belga.

Ricerca di un monarca modifica

La scelta dei candidati per la posizione di monarca fu una delle questioni più controverse affrontate dai rivoluzionari. Il Congresso rifiutò di prendere in considerazione qualsiasi candidato della casa reale dei Paesi Bassi di Orange-Nassau. Alcuni orangisti speravano di offrire la posizione a re Guglielmo I o a suo figlio, Guglielmo, principe d'Orange, che avrebbero portato all'unificazione del Belgio con i Paesi Bassi attraverso un'unione personale, come con il Lussemburgo. Le grandi potenze temevano anche che un candidato di un altro stato potesse rischiare di destabilizzare l'equilibrio internazionale e avevano fatto pressioni per un candidato neutrale.

Alla fine il Congresso fu in grado di redigere una lista. Le tre possibilità percorribili furono percepite come Eugenio di Beauharnais, nobile francese e figliastro di Napoleone; Augusto di Leuchtenberg, figlio di Eugenio, e Luigi, duca di Nemours, che era il figlio del re di Francia Luigi Filippo. Tutti i candidati erano francesi e la scelta tra loro era principalmente tra il bonapartismo di Beauharnais o di Leuchtenberg e il sostegno alla Monarchia di luglio di Luigi Filippo. Il re dei Francesi si rese conto che la scelta di entrambi i bonapartisti poteva essere il primo passo di un colpo di Stato contro di lui, ma che suo figlio sarebbe stato inaccettabile per le altre potenze europee sospettose delle intenzioni francesi. Nemours rifiutò l'offerta. Senza una scelta definitiva in vista, cattolici e liberali si unirono per eleggere Erasmo Luigi Surlet de Chokier, un nobile belga minore, come reggente per acquistare più tempo per una decisione definitiva nel febbraio 1831.

Leopoldo di Sassonia-Coburgo era stato proposto in una fase iniziale, ma era stato abbandonato a causa dell'opposizione francese. I problemi causati dai candidati francesi e l'accresciuta pressione internazionale per una soluzione portarono al suo riesame. Il 22 aprile fu finalmente contattato da una delegazione belga a Marlborough House per offrirgli ufficialmente il trono. Leopoldo, tuttavia, era riluttante ad accettare.

Ascesa al trono modifica

 
Leopoldo I del Belgio presta giuramento alla Costituzione belga

Il 17 luglio 1831, Leopoldo viaggiò da Calais in Belgio, entrando nel paese a De Panne. Viaggiando verso Bruxelles, fu accolto con entusiasmo patriottico lungo il suo percorso. Il 26 giugno del 1831, Leopoldo I giurò fedeltà alla Costituzione e venne incoronato a Bruxelles presso la chiesa di Saint Jacques-sur-Coudenberg il seguente 21 luglio[1], data divenuta in seguito festa nazionale.

Solo due settimane più tardi, il 2 agosto, i Paesi Bassi invasero il Belgio, avviando la Campagna dei dieci giorni. Il piccolo esercito belga fu travolto dall'assalto olandese e fu respinto. Di fronte a una crisi militare, Leopoldo fece appello alla Francia per il supporto.[6] I francesi avevano promesso il loro sostegno e l'arrivo della loro Armée du Nord in Belgio costrinse gli olandesi ad accettare una mediazione diplomatica e si ritirarono al confine prebellico. Gli scontri continuarono per otto anni, ma nel 1839, i due paesi firmarono il trattato di Londra, stabilendo l'indipendenza del Belgio.

Regno modifica

 
Ritratto di Leopoldo I del Belgio di Franz Xaver Winterhalter

Leopoldo era generalmente insoddisfatto della quantità di potere assegnata al monarca nella Costituzione belga, e cercò di estenderlo ovunque la Costituzione fosse ambigua o poco chiara mentre evitava generalmente il coinvolgimento nella politica ordinaria.

Il regno di Leopoldo I fu anche segnato da una crisi economica che durò fino alla fine degli anni cinquanta del XIX secolo. All'indomani della rivoluzione, gli olandesi avevano chiuso la Schelda alle spedizioni belghe, il che significava che il porto di Anversa era effettivamente inutile.

Diplomazia modifica

 
Leopoldo I del Belgio ritratto da Franz Xaver Winterhalter (Royal Collection)

Leopoldo fu un abilissimo diplomatico[7], sfruttò il suo prestigio personale e le sue relazioni familiari per consolidare l'indipendenza belga contro le ambizioni prussiane e, in seguito, anche francesi (l'imperatore Napoleone III di Francia a partire dal 1852, minacciava di annettere il Belgio alla Francia).[8]

Nel 1840 Leopoldo organizzò il matrimonio di sua nipote Vittoria, figlia di sua sorella Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, con suo nipote, il principe Alberto, figlio di suo fratello il duca Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha. Vittoria, regina del Regno Unito a partire dal 1837, mantenne da allora sempre in grandissima considerazione lo zio Re dei Belgi al quale si rivolse come uno dei suoi consiglieri. Abbondantissima la loro corrispondenza a testimonianza del fatto che la nipote tenne in grandissima considerazione i preziosi consigli dello zio[9]. Tra gli altri matrimoni che Leopoldo I promosse o condizionò ricordiamo quello del nipote Ferdinando nel 1836 con la regina Maria II del Portogallo, quello del 1853 col matrimonio tra il figlio ed erede Leopoldo e Maria Enrichetta d'Asburgo-Lorena nonché quello del 1857 tra la figlia Carlotta e l'arciduca Massimiliano d'Austria, instaurando con queste due ultime unioni stretti legami con la casata imperiale austriaca.

Nell'ambito del governo del proprio regno, nel 1842 Leopoldo tentò senza successo di far approvare una legge per la regolazione del lavoro delle donne e dei bambini. Provò a colonizzare alcune aree del Sudamerica ed inviò un contributo militare belga al fianco delle truppe francesi contro le truppe repubblicane nella spedizione in Messico ove suo genero Massimiliano divenne imperatore e con lui ascese al trono anche sua figlia Carlotta. Nel febbraio del 1848, contribuì a mantenere la pace restando neutrale durante gli avvenimenti rivoluzionari che sconvolsero l'Europa, pur non potendo nulla contro la detronizzazione del suocero Luigi Filippo dal trono francese.

Appassionato di modernità tecnologiche e grazie all'apporto copioso di carbone estratto dalle miniere del Belgio, Leopoldo I inaugurò il 5 maggio del 1835 la prima linea ferroviaria dell'Europa continentale: univa Bruxelles a Malines.

Matrimonio con Luisa d'Orléans modifica

 
Il matrimonio di Leopoldo del Belgio e Luisa d'Orléans al Castello di Compiègne di Joseph-Désiré Court

Leopoldo sposò il 9 agosto del 1832[1] Luisa d'Orléans, figlia del re Luigi Filippo di Francia e della regina Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie. La regina Luisa Maria morì di tubercolosi l'11 ottobre 1850, all'età di 38 anni.

Relazione con Arcadie Claret modifica

Leopoldo ebbe anche due figli, Giorgio e Arturo, dalla sua amante Arcadie Meyer (nata Claret). Giorgio Federico di Eppinghoven nacque nel 1849, e Arturo di Eppinghoven nacque nel 1852. Su richiesta di Leopoldo, nel 1862, entrambi ereditarono il titolo nobiliare di Barone accordato a Arcadie dal duca Ernesto II di Sassonia-Coburgo-Gotha perché il governo belga non intendeva riconoscere un titolo nobiliare ad hoc per nobilitare l'amante del monarca.

Morte modifica

 
Il sarcofago di Leopoldo I e Luisa d'Orléans, primi sovrani del Belgio, al centro della Cripta Reale della chiesa di Nostra Signora di Laeken

Leopoldo morì a Laeken vicino a Bruxelles il 10 dicembre 1865, all'età di 74 anni.[10] I suoi funerali si svolsero il 16 dicembre. È sepolto nella Cripta Reale nella chiesa di Nostra Signora di Laeken, vicino a Luisa d'Orléans. Gli succedette suo figlio, Leopoldo II del Belgio, di 30 anni, che governò fino al 1909.

Commemorazione modifica

 
La Colonne du Congrès a Bruxelles. In alto vi è una statua di Leopoldo
 
Leopoldo dipinse il primo francobollo belga, pubblicato nel 1849

Un certo numero di navi della marina belga sono state nominate in suo onore, tra cui Leopoldo I, una fregata acquisita dal Belgio nel 2007. Il suo monogramma è raffigurato sulla bandiera della città fiamminga di Leopoldsburg. La sua figura è apparsa anche sui francobolli e sulle monete commemorative emesse dalla sua morte.

Discendenza modifica

 
Leopoldo I, Luisa d'Orléans e la loro famiglia

Da Carlotta Augusta del Galles, sua prima moglie, Leopoldo ebbe:

  • un figlio (5 novembre 1817-5 novembre 1817)[1], la cui nascita portò alla morte della principessa Carlotta.

Dal suo matrimonio con Luisa d'Orléans nacquero quattro figli:[1]

Dalla sua amante Arcadie Claret (1826-1897) il re ebbe inoltre altri due figli:

  • Giorgio Federico di Eppinghoven (1849-1904);
  • Arturo di Eppinghoven (1852-1940).

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Francesco Giosea di Sassonia-Coburgo-Saalfeld Giovanni Ernesto di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
 
Carlotta Giovanna di Waldeck-Wildungen  
Ernesto Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
Anna Sofia di Schwarzburg-Rudolstadt Luigi Federico I di Schwarzburg-Rudolstadt  
 
Anna Sofia di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
Ferdinando Alberto II di Brunswick-Lüneburg Ferdinando Alberto I di Brunswick-Lüneburg  
 
Cristina d'Assia-Eschwege  
Sofia Antonia di Brunswick-Wolfenbüttel  
Antonietta Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel Luigi Rodolfo di Brunswick-Lüneburg  
 
Cristina Luisa di Oettingen-Oettingen  
Leopoldo I  
Enrico XXIII di Reuss-Ebersdorf Enrico X di Reuss-Lobenstein  
 
Erdmuthe Benigna di Solms-Laubach  
Enrico XXIV di Reuss-Ebersdorf  
Sofia Teodora di Castell-Remlingen Wolfgang Dietrich di Castell-Castell  
 
Dorotea Renata di Sinzendorf  
Augusta di Reuss-Ebersdorf  
Giorgio Augusto di Erbach-Schönberg Giorgio Alberto II di Erbach-Fürstenau  
 
Anna Dorotea Cristina di Hohenlohe-Waldenburg  
Carolina Ernestina di Erbach-Schönberg  
Ferdinanda Enrichetta di Stolberg-Gedern Ludovico Cristiano di Stolberg-Gedern  
 
Cristina di Meclemburgo-Güstrow  
 

Ascendenza patrilineare modifica

  1. Dedi di Hassegau (?)
  2. Teodorico I di Liesgau (+ 976)
  3. Dedi I (+ 1009), conte di Merseburgo
  4. Teodorico II di Wettin (989 ca.-1034), margravio della Bassa Lusazia
  5. Thimo di Wettin, (1010 circa-1090/1091 o 1100 circa) conte di Wettin e Brehna
  6. Corrado il Grande (1097 circa-1157), margravio di Meißen
  7. Ottone II di Meißen (1125-1190), margravio di Meißen
  8. Teodorico I di Meißen (1162-1221), margravio di Meißen
  9. Enrico III di Meißen (1218-1288), margravio di Meißen e langravio di Turingia
  10. Alberto II di Meißen (1240-1314), margravio di Meißen, langravio di Turingia e conte palatino di Sassonia
  11. Federico I di Meißen (1257-1323), margravio di Meißen e langravio di Turingia
  12. Federico II di Meißen (1310-1349), margravio di Meißen
  13. Federico III di Meißen (1332-1381), langravio di Turingia e margravio di Meißen
  14. Federico I di Sassonia (1370-1428), marchese di Meißen, langravio di Turingia e principe elettore di Sassonia
  15. Federico II di Sassonia (1412-1464), principe elettore di Sassonia, marchese di Meißen e conte di Turingia
  16. Ernesto di Sassonia (1441-1486), principe elettore di Sassonia
  17. Giovanni di Sassonia (1468-1532), principe elettore di Sassonia
  18. Giovanni Federico I, elettore di Sassonia (1503-1554)
  19. Giovanni Guglielmo, duca di Sassonia-Weimar (1530 – 1573)
  20. Giovanni di Sassonia-Weimar (1570-1605), duca di Sassonia-Weimar e di Jena
  21. Ernesto I di Sassonia-Gotha-Altenburg (1601-1675), duca di Sassonia-Gotha e duca di Sassonia-Altenburg
  22. Giovanni Ernesto di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (1658 – 1729), duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
  23. Francesco Giosea, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (1697-1764)
  24. Ernesto Federico, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (1724-1800)
  25. Francesco, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (1750-1806)
  26. Leopoldo I del Belgio (1790-1865), Re del Belgio

Titoli e trattamento modifica

  • 16 dicembre 1790 – 12 novembre 1826: Sua Altezza Serenissima, il principe Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, duca di Sassonia
  • 6 aprile 1818 – 12 novembre 1826 (nel Regno Unito): Sua Altezza Reale, il principe Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, duca di Sassonia
  • 12 novembre 1826 – 21 luglio 1831: Sua Altezza Serenissima, il principe Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Gotha, duca di Sassonia
  • 21 luglio 1831 – 10 dicembre 1865: Sua Maestà, il Re dei Belgi

Onorificenze modifica

Regno del Belgio
Sassonia-Coburgo e Gotha
 


Leopoldo I (1831-1865)
Figli
Leopoldo II (1865-1909)
Figli
Nipoti
Alberto I (1909-1934)
Figli
Leopoldo III (1934-1951)
Figli
Baldovino (1951-1993)
Alberto II (1993-2013)
Figli
Filippo (2013-...)
Figli
Modifica
 
Il monogramma personale di Leopoldo I
 
Anello di Leopoldo con il suo monogramma
Stendardo di Leopoldo I del Belgio
 

Onorificenze belghe modifica

— Fondatore, 11 luglio 1832

Onorificenze straniere modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i Darryl Lundy, Genealogia di Leopoldo I del Belgio, su thepeerage.com, thePeerage.com, 8 agosto 2009. URL consultato il 12 novembre 2009.
  2. ^ Villa Giulia - complesso, su LombardiaBeniCulturali. URL consultato l'11 aprile 2022.
    «Dai Venini la villa passò per breve tempo a Leopoldo I, re del Belgio, vero appassionato del Lario, che tuttavia non frequentò assiduamente la proprietà, a causa dei molti impegni politici. Nel 1865, alla morte del sovrano, la villa venne nuovamente venduta»
  3. ^ Royal Styles and Titles – 1818 Order-in-Council, su heraldica.org.
  4. ^ K. BAUER, Aus meinem Bühnenleben. Erinnerungen von Karoline Bauer, Berlin, 1876–1877.
  5. ^ E. VON STOCKMAR, Denkwürdigkeiten aus den Papiere des Freihernn Christian Friedrich von Stockmar, Brunswick, 1873; R. VON WANGENHEIM, Baron Stockmar. Eine coburgisch-englische Geschichte, Coburg, 1996.
  6. ^ Nel corso di questi avvenimenti la madre di Leopoldo, la Duchessa di Coburgo, si recò precipitosamente a Bruxelles per convincere il figlio ad abbandonare il popolo belga che, ai suoi occhi, appariva solo come una massa di insubordinati. Questa visione era condivisa anche da numerosi politici dell'epoca e, a causa di ciò, Leopoldo dovette difendere a lungo la sua Nazione contro le accuse di essere un "nido di intrighi e di cospirazioni contro la pace d'Europa"
    Louis de Lichtervelde,Leopold I er.
  7. ^ Maria José di Savoia, Giovinezza di una regina. Milano, Le Scie, Arnoldo Mondadori Editore, 1991. ISBN 88-04-35108-X
  8. ^ Béeche. Arturo E. The Coburgs of Europe. Eurohistory. 2013. pp. ii, 4, 46, 354-355. ISBN 978-0-9854603-3-4
  9. ^ Lytton Strachey, La regina Vittoria. Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1975, ISBN 88-04-47139-5.
  10. ^ Belgium – Last moments of King Leopold., in The New York Times, 28 dicembre 1865. URL consultato il 7 luglio 2016.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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