Tony Martin (ciclista)

ciclista su strada e pistard tedesco

Tony Hans-Joachim Martin (Cottbus, 23 aprile 1985) è un ex ciclista su strada ed ex pistard tedesco. Professionista dal 2008 al 2021, è specialista delle prove a cronometro: ha vinto infatti per quattro volte i campionati del mondo di specialità (nel 2011 a Copenaghen, nel 2012 a Valkenburg, nel 2013 a Firenze e nel 2016 a Doha).[2] Nel 2012 si è inoltre aggiudicato la medaglia d'argento a cronometro ai Giochi olimpici di Londra. È soprannominato "Panzerwagen".[3]

Tony Martin
Tony Martin al Tour of Britain 2018
Nazionalità Bandiera della Germania Germania
Altezza 185[1] cm
Peso 75[2] kg
Ciclismo
Specialità Strada, pista
Termine carriera 22 settembre 2021
Carriera
Squadre di club
2004Teag Köstritzer
2005Gerolsteinerstagista
2006-2007Thüringer Energie
2008Team High Road
2008-2009Columbia
2010-2011Team HTC
2012-2014Omega Pharma
2015-2016Etixx-Quick Step
2017-2018Katusha
2019-2021Jumbo-Visma
Palmarès
 Giochi olimpici
Argento Londra 2012 Cronometro
 Mondiali
Bronzo Mendrisio 2009 Cronometro
Bronzo Melbourne 2010 Cronometro
Oro Copenaghen 2011 Cronometro
Oro Limburgo 2012 Crono a sq.
Oro Limburgo 2012 Cronometro
Oro Toscana 2013 Crono a sq.
Oro Toscana 2013 Cronometro
Bronzo Ponferrada 2014 Crono a sq.
Argento Ponferrada 2014 Cronometro
Argento Richmond 2015 Crono a sq.
Oro Doha 2016 Crono a sq.
Oro Doha 2016 Cronometro
Oro Fiandre 2021 Staffetta
Statistiche aggiornate al 22 settembre 2021

Carriera modifica

Gli esordi modifica

Nativo della Germania Est, ma cresciuto tra l'Ungheria ed Eschborn, vicino a Francoforte, inizia a gareggiare all'età di quattordici anni con il club ciclistico RV Sossenheim.[4][5] Nel 2001 entra in una scuola dello sport a Cottbus (si diplomerà nel 2004) mentre all'età di diciotto anni, nel 2003, si laurea campione nazionale a cronometro nella categoria juniores.[4] Dopo aver lasciato il club RSV Seeheim e aver corso per alcuni mesi da stagista con la Gerolsteiner, tra il 2006 e il 2007 gareggia per il Thüringer Energie Team, sodalizio UCI Continental tedesco:[4] in tale biennio diventa nuovamente campione nazionale a cronometro, questa volta tra gli Under-23, e si aggiudica anche l'Internationale Thüringen Rundfahrt e la Coppa Città di Asti.

2008-2010: i primi anni nel professionismo modifica

Tony Martin passa professionista all'inizio del 2008 con il Team High Road, formazione ProTour statunitense, e ottiene il primo successo da pro in aprile, nei Paesi Bassi, vincendo lo Hel van het Mergelland. Nella prima annata da professionista di Martin spiccano anche la vittoria nella cronometro di Brema al Deutschland Tour (in totale fa sue quattro corse), il secondo posto nella cronometro finale del Giro d'Italia, a Milano, e il settimo posto nella prova contro il tempo ai campionati del mondo di Varese.

Nel 2009, sempre in maglia Columbia-High Road, Martin si mette in luce come una dei migliori giovani talenti del panorama ciclistico mondiale.[6] È infatti protagonista prima al Tour de Suisse – corsa in cui conclude al secondo posto dopo aver vinto la frazione di Crans-Montana e la classifica della montagna – e poi al Tour de France. Durante quella Grande Boucle Martin, oltre a vestire per undici giorni la maglia bianca di miglior giovane, riesce a raggiungere la piazza d'onore nella difficile tappa del Mont Ventoux, preceduto dal solo Juan Manuel Gárate. Questi risultati, unitamente al secondo posto nel campionato nazionale a cronometro e al terzo posto nella medesima specialità ai campionati del mondo di Mendrisio (alle spalle di Fabian Cancellara e Gustav Larsson), lo portano ad essere nominato Miglior ciclista tedesco del 2009.[6]

Nella primavera del 2010, ancora tra le file del team HTC (già Columbia), Martin si aggiudica la cronometro di Los Angeles al Tour of California. Partecipa poi nuovamente al Tour de Suisse, ma, nonostante i tre giorni da leader della classifica generale e la vittoria nella crono conclusiva, non va oltre il sesto posto finale. Pochi giorni dopo si aggiudica per la prima volta il titolo nazionale a cronometro tra gli Elite, mentre in luglio, al Tour de France, manca di poco il successo nelle due prove contro il tempo di quella Grande Boucle, battuto in entrambe le occasioni dal solo Fabian Cancellara. Dopo il Tour de France riesce tuttavia ad aggiudicarsi l'Eneco Tour, breve corsa a tappe del calendario ProTour, nonché, in quel di Geelong, Australia, la seconda medaglia di bronzo consecutiva nella specialità della cronometro ai mondiali su strada (a precederlo sono i soli Cancellara e David Millar).

2011: il primo titolo mondiale modifica

 
Tony Martin in maglia iridata a Copenaghen, nel settembre 2011.

È nel 2011 che Tony Martin ottiene i primi importanti risultati a livello mondiale. La sua stagione si apre con i successi finali nella Volta ao Algarve, in Portogallo, e nella prestigiosa Parigi-Nizza, e prosegue in primavera con le due vittorie di tappa, entrambe a cronometro, alla Vuelta al País Vasco e al Critérium du Dauphiné (gare del calendario World Tour). Dopo aver colto il secondo posto ai campionati nazionali a cronometro (battuto da Bert Grabsch), in luglio Martin si ripresenta sulle strade del Tour de France.[7][8] Pur avendo velleità di classifica, si stacca presto dai migliori; ciò nonostante decide di restare comunque in gara, fino a mettere a referto il primo successo di tappa al Tour in carriera: sua è infatti la cronometro del penultimo giorno, nella città di Grenoble.[5][9]

La sua stagione prosegue tra agosto e settembre, prima alla Vuelta a España, con il successo nella prova contro il tempo di Salamanca, e poi in Danimarca, a Copenaghen, per la cronometro dei campionati del mondo su strada.[5] Sui 46,4 chilometri del tracciato danese Martin, forte dei numerosi successi di specialità colti durante l'anno, rispetta i favori del pronostico e vince l'oro, infliggendo, ad una media record di 51,8 km/h, più di un minuto ai primi inseguitori, il britannico Bradley Wiggins e il campione in carica Cancellara.[5][10][11] Fatto suo il titolo iridato, il tedesco chiude l'annata vincendo anche la classifica finale del Tour of Beijing e la Chrono des Nations, portando a dodici, suo record, il computo di successi stagionali.

Intanto, ai primi di settembre, Martin aveva cambiato squadra, complice l'imminente scioglimento del team HTC-Highroad, trovando un accordo triennale, a partire dal 2012, con la Omega Pharma-Quickstep, formazione ProTour belga diretta da Patrick Lefevere.[12]

2012: l'argento olimpico e il secondo titolo mondiale modifica

 
Tony Martin sul podio della cronometro nella cornice di Hampton Court ai Giochi olimpici di Londra.

Martin inizia la stagione 2012, la prima in maglia Omega Pharma-Quickstep, con il secondo posto alla Volta ao Algarve, alle spalle di Richie Porte, e il quinto alla Vuelta al País Vasco. Il 12 aprile Martin deve però interrompere la preparazione, viene infatti investito da un'automobile durante un allenamento vicino a casa, in Svizzera; l'incidente gli procura una frattura allo zigomo e diversi traumi, e lo costringe al ricovero in ospedale e allo stop forzato dall'attività[13]. Rientrato alle gare dopo circa quaranta giorni, si aggiudica la cronometro e la classifica finale del Giro del Belgio, e, come già nel 2010, il titolo nazionale nella prova contro il tempo. In estate prende parte al Tour de France, ma si ritira al termine della nona tappa a causa di una frattura allo scafoide rimediata in una caduta.[2][14] Rimessosi da questo secondo infortunio, partecipa ai Giochi olimpici di Londra; impegnato nella cronometro individuale, coglie la medaglia d'argento, battuto dal "beniamino" di casa (e fresco vincitore del Tour de France) Bradley Wiggins.[15]

In settembre, dopo aver corso la Vuelta a España (con un secondo posto nella quarta tappa), prende parte ai campionati del mondo nel Limburgo. Nonostante gli infortuni rimediati in stagione, contribuisce al successo del sestetto Omega Pharma-Quickstep nella cronometro a squadre (reintrodotta nel programma mondiale dopo 18 anni), e pochi giorni dopo si aggiudica lui stesso, per il secondo anno consecutivo, il titolo iridato nella cronometro individuale: nell'occasione riesce a precedere per soli sei secondi, dopo un lungo duello, lo statunitense Taylor Phinney.[16] In chiusura di stagione, come già nel 2011, fa suoi anche la graduatoria finale del Tour of Beijing e la Chrono des Nations.

2013: il terzo titolo mondiale modifica

 
Tony Martin in maglia idirata, impegnato durante una cronometro al Tour de France 2013.

Dopo i successi del 2012, Martin apre la stagione 2013 con la vittoria (la seconda, dopo quella del 2011) nella classifica finale della Volta ao Algarve; si aggiudica poi la cronometro finale della Tirreno-Adriatico, nonché, tra aprile e maggio, le prove contro il tempo di altre due gare World Tour, la Vuelta Ciclista al País Vasco e il Tour de Romandie, e la graduatoria finale del Giro del Belgio. Tra giugno e luglio vince quindi prima la cronometro al Critérium du Dauphiné (altra gara World Tour), poi il terzo titolo tedesco nella prova contro il tempo, e infine l'undicesima tappa del Tour de France, la cronometro con arrivo a Mont-Saint-Michel (vince a 54,271 km/h di media).[17]

Nel finale di stagione partecipa alla Vuelta a España, mettendosi in evidenza nella sesta tappa, quando viene ripreso in vista dell'arrivo dopo una fuga solitaria di 175 km,[18] e nell'undicesima, a cronometro, in cui conclude secondo alle spalle di Fabian Cancellara. In settembre si presenta quindi ai campionati del mondo in Toscana. Come già nel 2012 riesce a conquistare il titolo iridato nella cronometro a squadre con i compagni dell'Omega Pharma-Quickstep (battuta l'Orica-GreenEDGE per 0"81);[19] pochi giorni dopo coglie anche il terzo alloro mondiale consecutivo nella cronometro individuale – a una media record di 52,9 km/h – precedendo nell'ordine, come due anni prima a Copenaghen, Bradley Wiggins e Fabian Cancellara.[20]

 
Tony Martin in maglia gialla al Tour de France 2015.

2017-2018: il biennio alla Katusha modifica

Passa al Team Katusha-Alpecin per la stagione 2017, allo scopo di avere più spazio nelle classiche di primavera. In stagione vince per distacco la seconda tappa della Volta a la Comunitat Valenciana, ma poi si ritira al Giro delle Fiandre e arriva settantaseiesimo alla Parigi-Roubaix. Dopo aver concluso terzo al Giro del Belgio e vinto nuovamente il campionato nazionale a cronometro, si piazza quarto in entrambe le cronometro individuali del Tour de France. A fine stagione si piazza nono nella cronometro individuale ai campionati del mondo di Bergen.

Nel 2018 partecipa al Giro d'Italia, piazzandosi secondo, alle spalle di Rohan Dennis, nella cronometro di Rovereto. In giugno vince il settimo titolo nazionale consecutivo a cronometro (ottavo di specialità), mentre nel finale di stagione, dopo essersi ritirato al Tour de France, ottiene il settimo posto nella cronometro dei campionati del mondo di Innsbruck.

Palmarès modifica

Strada modifica

4ª tappa Regio-Tour (Kandel, cronometro)
4ª tappa Giro delle Regioni (Ortona > Chieti)
6ª tappa Giro delle Regioni (Perugia > Sinalunga)
  • 2006 (Thüringer Energie Team)
Classifica generale Internationale Thüringen Rundfahrt
Campionati tedeschi, Prova a cronometro Under-23
  • 2007 (Thüringer Energie Team)
3ª tappa Circuit des Ardennes (Neufmanil > Gespunsart, cronometro)
Coppa Città di Asti
Classifica generale FBD Insurance Rás
2ª tappa Internationale Thüringen Rundfahrt (Nordhausen > Behringen)
  • 2008 (Team Columbia-High Road, quattro vittorie)
Hel van het Mergelland
Prologo Ster Elektrotoer (Schijndel, cronometro)
3ª tappa, 2ª semitappa Tour de l'Ain (Saint-Genis-Pouilly, cronometro)
8ª tappa Deutschland Tour (Brema, cronometro)
  • 2009 (Team Columbia-HTC, tre vittorie)
3ª tappa Critérium International (Charleville-Mézières, cronometro)
4ª tappa Bayern Rundfahrt (Friedberg, cronometro)
8ª tappa Tour de Suisse (Le Sentier > Crans-Montana)
  • 2010 (Team HTC-Columbia, cinque vittorie)
7ª tappa Tour of California (Los Angeles, cronometro)
9ª tappa Tour de Suisse (Liestal, cronometro)
Campionati tedeschi, Prova a cronometro
7ª tappa Eneco Tour (Genk, cronometro)
Classifica generale Eneco Tour
  • 2011 (HTC-Highroad, dodici vittorie)
5ª tappa Volta ao Algarve (Lagoa > Portimão, cronometro)
Classifica generale Volta ao Algarve
6ª tappa Parigi-Nizza (Rognes > Aix-en-Provence, cronometro)
Classifica generale Parigi-Nizza
6ª tappa Vuelta al País Vasco (Zalla, cronometro)
3ª tappa Critérium du Dauphiné (Grenoble, cronometro)
20ª tappa Tour de France (Grenoble, cronometro)
10ª tappa Vuelta a España (Salamanca, cronometro)
Campionati del mondo, Prova a cronometro
1ª tappa Tour of Beijing (Bird's Nest > Water Cube, cronometro)
Classifica generale Tour of Beijing
Crono delle Nazioni
  • 2012 (Omega Pharma-Quickstep Cycling Team, sette vittorie)
4ª tappa Giro del Belgio (Turnhout > Arendonk, cronometro)
Classifica generale Giro del Belgio
Campionati tedeschi, Prova a cronometro
Campionati del mondo, Prova a cronometro
2ª tappa Tour of Beijing (Stadio nazionale di Pechino > Mentougou)
Classifica generale Tour of Beijing
Crono delle Nazioni
  • 2013 (Omega Pharma-Quickstep Cycling Team, dodici vittorie)
4ª tappa Volta ao Algarve (Castro Marim > Tavira, cronometro)
Classifica generale Volta ao Algarve
7ª tappa Tirreno-Adriatico (San Benedetto del Tronto, cronometro)
6ª tappa Vuelta Ciclista al País Vasco (Beasain, cronometro)
5ª tappa Tour de Romandie (Ginevra, cronometro)
3ª tappa Giro del Belgio (Beveren, cronometro)
Classifica generale Giro del Belgio
4ª tappa Critérium du Dauphiné (Villars-les-Dombes > Parc des Oiseaux, cronometro)
Campionati tedeschi, Prova a cronometro
11ª tappa Tour de France (Avranches > Le Mont-Saint-Michel, cronometro)
Campionati del mondo, Prova a cronometro
Crono delle Nazioni
  • 2014 (Omega Pharma-Quickstep Cycling Team, dieci vittorie)
2ª tappa Vuelta al País Vasco (Ordizia > Dantxarinea)
6ª tappa Vuelta al País Vasco (Markina-Xemein, cronometro)
3ª tappa Giro del Belgio (Diksmuide, cronometro)
Classifica generale Giro del Belgio
1ª tappa Tour de Suisse (Bellinzona, cronometro)
7ª tappa Tour de Suisse (Worb, cronometro)
Campionati tedeschi, Prova a cronometro
9ª tappa Tour de France (Gérardmer > Mulhouse)
20ª tappa Tour de France (Bergerac > Périgueux, cronometro)
10ª tappa Vuelta a España (Real Monasterio de Santa María de Veruela > Borja, cronometro)
  • 2015 (Etixx-Quick Step, cinque vittorie)
3ª tappa Volta ao Algarve (Vila do Bispo > Cabo de São Vicente, cronometro)
6ª tappa Tour de Romandie (Losanna, cronometro)
Campionati tedeschi, Prova a cronometro
4ª tappa Tour de France (Seraing > Cambrai)
Classifica generale Tour du Poitou-Charentes
  • 2016 (Etixx-Quick Step, tre vittorie)
Campionati tedeschi, Prova a cronometro
7ª tappa, 1ª semitappa Tour of Britain (Bristol, cronometro)
Campionati del mondo, Prova a cronometro
  • 2017 (Team Katusha-Alpecin, due vittorie)
2ª tappa Volta a la Comunitat Valenciana (Alicante > Dénia)
Campionati tedeschi, Prova a cronometro
  • 2018 (Team Katusha-Alpecin, una vittoria)
Campionati tedeschi, Prova a cronometro
  • 2021 (Jumbo-Visma, una vittoria)
Campionati tedeschi, Prova a cronometro

Altri successi modifica

  • 2009 (Team Columbia-HTC)
Classifica scalatori Parigi-Nizza
3ª tappa Tour de Romandie (Yverdon-les-Bains, cronosquadre)
Classifica scalatori Tour de Suisse
  • 2010 (Team HTC-Columbia)
Criterium Neuss
Classifica giovani Eneco Tour
Spektakel van Steenwijk
Radrennen rund um den Kurpark
  • 2012 (Omega Pharma-Quickstep Cycling Team)
Campionati del mondo, Cronosquadre
  • 2013 (Omega Pharma-Quickstep Cycling Team)
1ª tappa Tirreno-Adriatico (San Vincenzo > Donoratico, cronosquadre)
Campionati del mondo, Cronosquadre
  • 2014 (Omega Pharma-Quickstep Cycling Team)
1ª tappa Tirreno-Adriatico (Donoratico > San Vincenzo, cronosquadre)
Profronde Etten-Leur
  • 2016 (Etixx-Quick Step)
Campionati del mondo, Cronosquadre
  • 2019 (Team Jumbo-Visma)
1ª tappa UAE Tour (Al Hudayriat Island, cronosquadre)
2ª tappa Tour de France (Bruxelles, cronosquadre)

Pista modifica

Campionati tedeschi, Inseguimento a squadre (con Christian Bach, Sascha Damrow e Jens Lehmann)

Piazzamenti modifica

Grandi Giri modifica

2008: 128º
2018: 110º
2020: non partito (10ª tappa)
2009: 34º
2010: 137º
2011: 44º
2012: non partito (10ª tappa)
2013: 106º
2014: 47º
2015: non partito (7ª tappa)
2016: ritirato (21ª tappa)
2017: 101º
2018: non partito (9ª tappa)
2019: squalificato (17ª tappa)
2020: 118º
2021: ritirato (11ª tappa)
2011: non partito (19ª tappa)
2012: ritirato (20ª tappa)
2013: ritirato (15ª tappa)
2014: ritirato (17ª tappa)
2019: ritirato (19ª tappa)

Classiche monumento modifica

2016: 107º
2017: ritirato
2018: 63º
2016: ritirato
2017: 76º
2018: 72º
2009: ritirato
2010: 71º
2011: 52º
2014: ritirato

Competizioni mondiali modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Tony Martin, su teamjumbovisma.com. URL consultato il 25 luglio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2019).
  2. ^ a b c (EN) Tony Martin, su etixx-quickstep.com. URL consultato l'11 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2015).
  3. ^ Alessandro Conti, Tour de France, doppietta di Tony Martin, tappa e maglia, su gazzetta.it, 7 luglio 2015.
  4. ^ a b c MARTIN, l'uomo di Germania, in www.tuttobiciweb.it, 25 aprile 2011. URL consultato il 12 ottobre 2011.
  5. ^ a b c d Antonino Morici, Cancellara, addio trono È Martin il re del tempo, in archiviostorico.gazzetta.it, 22 settembre 2011. URL consultato il 13 ottobre 2011.
  6. ^ a b (EN) Tony Martin - Team HTC - Highroad, su highroadsports.com, www.highroadsports.com. URL consultato il 12 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2011).
  7. ^ TOUR. Al via una HTC con un asso e molte ambizioni, in www.tuttobiciweb.it, 26 giugno 2011. URL consultato il 12 ottobre 2011.
  8. ^ Martin deciso: adesso punto ad un grande Tour, in www.tuttobiciweb.it, 14 marzo 2011. URL consultato il 12 ottobre 2011.
  9. ^ Martin senza rivali Contador è terzo Cancellara solo 8º, in archiviostorico.gazzetta.it, 24 luglio 2011. URL consultato il 13 ottobre 2011.
  10. ^ MONDIALI. Tony Martin è il re della cronometro, in www.tuttobiciweb.it, 21 settembre 2011. URL consultato il 12 ottobre 2011.
  11. ^ Antonino Morici, Tony Martin re della crono Wiggins e Cancellara si arrendono, in sito=gazzetta.it, 21 settembre 2011. URL consultato il 13 ottobre 2011.
  12. ^ MERCATO. Tony Martin tre anni con la Quick-Step, in www.tuttobiciweb.it, 1º settembre 2011. URL consultato il 12 ottobre 2011.
  13. ^ Ciclismo: incidente per Tony Martin, in sito=gazzetta.it, 12 aprile 2012. URL consultato il 7 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2013).
  14. ^ si ritira Tony Martin, in sito=corrieredellosport.it, 10 luglio 2012. URL consultato il 30 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2015).
  15. ^ Pier Bergonzi, Wiggins, oro storico Pinotti finisce quinto, in sito=gazzetta.it, 1º agosto 2012. URL consultato il 30 settembre 2013.
  16. ^ Ciro Scognamiglio, Crono, trionfa Martin. Phinney 2º Pinotti cade: giovedì l'operazione, in sito=gazzetta.it, 19 settembre 2012. URL consultato il 30 settembre 2013.
  17. ^ Tour de France, cronometro: Tony Martin vince, Froome allunga, pipì su Cavendish, in sito=gazzetta.it, 10 luglio 2013. URL consultato il 30 settembre 2013.
  18. ^ Marco Pastonesi, Ciclismo, Vuelta: Martin, una beffa atroce Morkov sfreccia all'arrivo. Nibali leader, in sito=gazzetta.it, 29 agosto 2013. URL consultato il 30 settembre 2013.
  19. ^ Luca Gialanella, Mondiali Ciclismo: bis Omega, Orica beffata per 0"81. Terzo il team Sky, in sito=gazzetta.it, 22 settembre 2013. URL consultato il 30 settembre 2013.
  20. ^ Luca Gialanella, Ciclismo, Mondiale crono: Martin è un fenomeno. Tris mondiale a Firenze, in archiviostorico.gazzetta.it, 25 settembre 2013. URL consultato il 30 settembre 2013.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica