Gene Hackman
Eugene Allen "Gene" Hackman (San Bernardino, 30 gennaio 1930) è un attore e scrittore statunitense.



Vincitore di due Oscar su cinque candidature, quattro Golden Globe (di cui uno alla carriera), un Orso d'argento e molti altri premi. Hackman ha vestito, fin dagli anni sessanta i panni del cattivo per antonomasia, interpretando personaggi corrotti, spietati, amorali, connotandoli con cinico sarcasmo: lo sguardo forte, incisivo ma al tempo stesso ironico ha esaltato la sua "capacità di impersonare uomini burberi, spicci e dal convincente realismo"[1].
Tra i tanti personaggi interpretati si ricordano: il segretario alla difesa gelido e nervoso di Senza via di scampo (1987); l'abile, spietato e sprezzante addomesticatore di giurie in La giuria (2003); il presidente freddo e cinico di Potere assoluto (1997); il poliziotto in bilico tra la mala e la giustizia de Il braccio violento della legge (1971); il duro e intransigente sceriffo Little Bill Dagget de Gli spietati (1992); l'agente federale dai modi spicci e diretti di Mississippi Burning - Le radici dell'odio (1988); il rubicondo e irascibile sbandato de Lo spaventapasseri (1973); il supercriminale Lex Luthor, antagonista di Superman (1978).
Non mancano nella sua carriera personaggi più leggeri, come l'eremita cieco Abelardo in Frankenstein Junior (1974), il politico ambizioso in Piume di struzzo (1995) o l'estroso padre di famiglia Royal ne I Tenenbaum (2001). La sua ultima interpretazione è del 2004 nel film Due candidati per una poltrona, mentre nel 2008 ha annunciato il suo ritiro dalle scene[2].
BiografiaModifica
GiovinezzaModifica
Figlio di Lyda Gray ed Eugen Ezra Hackman[3][4], ha un fratello di nome Richard. La famiglia Hackman si spostò da un posto all'altro fino a giungere a Danville nell'Illinois, dove vissero nella casa della nonna materna, Beatrice. I suoi genitori divorziarono quando aveva 13 anni; la madre morì nel 1962 perché il letto su cui fumava prese fuoco[5].
A 16 anni entra nei Marines, dove presta servizio come radio-operatore per quattro anni e mezzo; si trasferisce quindi a New York, occupandosi in diversi lavoretti, prima di frequentare Giornalismo e Produzione televisiva all'Università dell'Illinois.
All'età di 26 anni, Gene Hackman decide di diventare attore, quindi raggiunge la Pasadena Playhouse in California.
Gli inizi e gli anni sessantaModifica
Il suo esordio sul grande schermo arriva agli inizi degli anni sessanta in alcuni musical, come Ride with Terror (1962), che gli aprono la strada nel cinema. Il suo primo ruolo è in Lilith - La dea dell'amore (1964), con Warren Beatty nel ruolo di protagonista, mentre due anni dopo prende parte al film Hawaii (1966) con Julie Andrews e Max von Sydow. Per il suo ruolo da co-protagonista in Gangster Story (1967), Hackman ottiene la sua prima candidatura agli Oscar e ai Golden Globe come attore non protagonista.
Nei successivi due anni seguono altre interpretazioni soprattutto da co-protagonista, come in Gli spericolati (1969) con Robert Redford, La rivolta (1969), insieme a Burt Lancaster, e Abbandonati nello spazio (1969) con protagonista Gregory Peck.
Anni settanta e ottantaModifica
Nel 1970 è nuovamente candidato, sempre come attore non protagonista, sia agli Oscar sia ai Golden Globe, per Anello di sangue, al fianco di Melvyn Douglas e Estelle Parsons. L'anno successivo ottiene la fama internazionale per l'interpretazione del poliziotto anarcoide Jimmy "Popeye" Doyle in Il braccio violento della legge (1971), dove recita insieme a Roy Scheider; grazie al film Hackman ottiene il premio Oscar al miglior attore e si afferma come uno dei migliori attori dell'epoca. Seguono, sempre col ruolo di protagonista, le interpretazioni in L'avventura del Poseidon (1972) e soprattutto in La conversazione (1974) di Francis Ford Coppola, dove regala un'altra delle interpretazioni più ricordate del suo repertorio, quella dell'investigatore Harry Caul. Con quest'ultimo film si aggiudica il National Board of Review Award.
Il 1974 è anche l'anno in cui si cimenta in uno dei suoi ruoli più comici, con un cameo in Frankenstein Junior, per la regia di Mel Brooks. Hackman, irriconoscibile, interpreta l'eremita cieco che incontra la creatura interpretata da Peter Boyle. La scena è memorabile con la gag della minestra bollente versata sul povero mostro. L'anno successivo riprende il ruolo di Popeye Doyle in Il braccio violento della legge 2 (1975). Verso la fine degli anni settanta compare in un cameo in Quell'ultimo ponte (1977), mentre l'anno dopo viene scelto per interpretare il malvagio Lex Luthor in Superman (1978), dove recitano anche Christopher Reeve e Marlon Brando. Riprende il ruolo nel seguito Superman II (1980). Numerosi sono i progetti a cui Hackman preferisce rinunciare: rifiuta la parte di Randle McMurphy in Qualcuno volò sul nido del cuculo, andata poi a Jack Nicholson, quella di Ron Neary in Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), affidata a Richard Dreyfuss, quella dello sceriffo Teasle in Rambo (1982) assegnata poi a Brian Dennehy.
Nel 1981 prende parte in un ruolo secondario al film Reds diretto da Warren Beatty e interpretato da Beatty, Diane Keaton e Jack Nicholson. Il film è un successo sia di critica sia di pubblico, ottenendo dodici candidature agli Oscar, vincendone tre (miglior regia, attrice non protagonista e fotografia). Tornerà sugli schermi nel 1983 per recitare nello sfortunato Eureka, mentre riscuote maggiori consensi con Due volte nella vita (1985), ottenendo una candidatura ai Golden Globe. Dopo alcuni flop commerciali come Target - Scuola omicidi (1985) e Power - Potere (1986), riconquista grande successo con le pellicole successive Colpo vincente (1986) e Senza via di scampo (1987), quest'ultimo co-interpretato insieme a Kevin Costner: nello stesso anno torna a interpretare Lex Luthor in Superman IV (1987), mentre accetta di prendere parte al film Un'altra donna di Woody Allen. Nel 1989 offre un'altra delle migliori interpretazioni della sua carriera in Mississippi Burning - Le radici dell'odio. Il film ottiene uno strepitoso successo, e Hackman vince l'Orso d'argento a Berlino come miglior attore, oltre a ottenere la quarta candidatura agli Oscar.
Anni novanta e duemilaModifica
Nel 1990 Hackman viene sottoposto a un intervento al cuore. Questo problema di salute lo tiene per un po' lontano dal grande schermo, tuttavia trova tempo per un ruolo in Rischio totale (1990), remake di Le jene di Chicago, mentre l'anno dopo rifiuta di dirigere e interpretare Il silenzio degli innocenti. Nel 1992 interpreta il violento sceriffo Bill Daggett nel western Gli spietati, film diretto da Clint Eastwood e interpretato insieme a Morgan Freeman. Con questo ruolo conquista un secondo Oscar, questo volta però è al miglior attore non protagonista, oltre a ricevere numerosi altri premi internazionali come il Golden Globe, il Premio BAFTA e altri riconoscimenti minori. Lavora con Tom Cruise in Il socio, mentre nel 1995 interpreta John Herod in Pronti a morire, oltre che Frank Ramsey in Allarme rosso, in un memorabile duetto con Denzel Washington.
Nel 1997 lavora di nuovo al fianco di Clint Eastwood in Potere assoluto, dove interpreta un cinico presidente degli Stati Uniti d'America. È protagonista, insieme a Will Smith in Nemico pubblico (1998), film che per certi versi si rifà a La conversazione. Durante il decennio prende parte anche a Piume di struzzo (1995), col cui cast vince lo Screen Actors Guild Awards, L'ultimo appello (1996), Twilight (1998), insieme a Paul Newman e Under Suspicion (2000), al fianco di Morgan Freeman.
Nel 2001 prende parte a diverse pellicole: la commedia Heartbreakers - Vizio di famiglia, il thriller Il colpo, mentre vince per la terza volta il Golden Globe per I Tenenbaum, nel quale recita nei panni del patriarca di una numerosa famiglia, collaborando con Ben Stiller, i fratelli Luke e Owen Wilson e Angelica Huston. Lavora nuovamente al fianco di Owen Wilson in Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche (2001).
Recita insieme a John Cusack, Rachel Weisz e Dustin Hoffman in La giuria (2003), dove interpreta il subdolo manovratore di giurie Rankin Fitch. Nel 2003 gli viene assegnato un Golden Globe alla carriera per il suo contributo di oltre 40 anni all'industria cinematografica. L'anno seguente affianca Ray Romano nella commedia Due candidati per una poltrona, che rimane il suo ultimo film.
Nel 2004, ospite di Larry King, dichiara di non avere film in programma per il futuro e nel 2008, alla presentazione di un suo libro, conferma di essersi ritirato dalle scene. Nonostante ciò, è comunque successivamente coinvolto in alcuni documentari di natura biografica. Nel 2009, insieme a numerose altre stelle di Hollywood, prende parte al documentario I Knew It Was You in ricordo dell'attore John Cazale.
Vita privataModifica
Nel 1956 si sposa con Fay Maltese, dalla quale ha tre figli: Christopher Allen, Elizabeth Jean e Leslie Anne. Divorziano nel 1986 dopo trent'anni di matrimonio. Nel 1991 si risposa con la musicista Betsy Arakawa, con cui era fidanzato da sette anni.
OmaggiModifica
Gli è stato dedicato un asteroide, 55397 Hackman.
FilmografiaModifica
CinemaModifica
- Gangster contro gangster (Mad Dog Coll), regia di Burt Balaban (1961) - non accreditato
- Lilith - La dea dell'amore (Lilith), regia di Robert Rossen (1964)
- Hawaii, regia di George Roy Hill (1966)
- Non c'è posto per i vigliacchi (First to Fight), regia di Christian Nyby (1967)
- L'uomo che uccise il suo carnefice (A Covenant with Death), regia di Lamont Johnson (1967)
- Gangster Story (Bonnie and Clyde), regia di Arthur Penn (1967)
- Il club degli intrighi (Banning), regia di Ron Winston (1967)
- Community Shelter Planning, regia di Mark Isaacs - cortometraggio (1967)
- I sei della grande rapina (The Split), regia di Gordon Flemyng (1968)
- La rivolta (Riot), regia di Buzz Kulik (1969)
- I temerari (The Gypsy Moths), regia di John Frankenheimer (1969)
- Gli spericolati (Downhill Racer), regia di Michael Ritchie (1969)
- Abbandonati nello spazio (Marooned), regia di John Sturges (1969)
- Anello di sangue, regia di Gilbert Cates (1970)
- Le mogli (Doctor's Wives), regia di George Schaefer (1971)
- Il giorno dei lunghi fucili (The Hunting Party), regia di Don Medford (1971)
- Il braccio violento della legge (The French Connection), regia di William Friedkin (1971)
- Per 100 chili di droga (Cisco Pike), regia di Bill L. Norton (1971)
- Arma da taglio (Prime Cut), regia di Michael Ritchie (1972)
- L'avventura del Poseidon (The Poseidon Adventure), regia di Ronald Neame (1972)
- Lo spaventapasseri (Scarecrowe), regia di Jerry Schatzberg (1973)
- La conversazione (The Conversation), regia di Francis Ford Coppola (1974)
- Una donna chiamata moglie (Zandy's Bride), regia di Jan Troell (1974)
- Frankenstein Junior (Young Frankenstein), regia di Mel Brooks (1974)
- Bersaglio di notte (Night Moves), regia di Arthur Penn (1975)
- Stringi i denti e vai! (Bite the Bullet), regia di Richard Brooks (1975)
- Il braccio violento della legge 2 (French Connection II), regia di John Frankenheimer (1975)
- In tre sul Lucky Lady (Lucky Lady), regia di Stanley Donen (1975)
- Il principio del domino: la vita in gioco (The Domino Principle), regia di Stanley Kramer (1977)
- Quell'ultimo ponte (A Bridge Too Far), regia di Richard Attenborough (1977)
- La bandera - Marcia o muori (March Or Die), regia di Dick Richards (1977)
- Superman, regia di Richard Donner (1978)
- Superman II, regia di Richard Lester (1980)
- Tutta una notte (All Night Long), regia di Jean-Claude Tramont (1981)
- Reds, regia di Warren Beatty (1981)
- Eureka, regia di Nicolas Roeg (1983)
- Sotto tiro (Under Fire), regia di Roger Spottiswoode (1983)
- Fratelli nella notte (Uncommon Valor), regia di Ted Kotcheff (1983)
- Incompreso - L'ultimo sole d'estate (Misunderstood), regia di Jerry Schatzberg (1984)
- Due volte nella vita (Twice in a Lifetime), regia di Bud Yorkin (1985)
- Target - Scuola omicidi (Target), regia di Arthur Penn (1985)
- Power - Potere, regia di Sidney Lumet (1986)
- Colpo vincente (Hoosiers), regia di David Anspaugh (1986)
- Senza via di scampo (No Way Out), regia di Roger Donaldson (1987)
- Superman IV (Superman IV: The Quest for Peace), regia di Sidney J. Furie (1987)
- Bat*21, regia di Peter Markle (1988)
- Un'altra donna (Another Woman), regia di Woody Allen (1988)
- Boxe (Split Decision), regia di David Drury (1988)
- L'ultima luna d'agosto (Full Moon in Blue Water), regia di Peter Masterson (1988)
- Mississippi Burning - Le radici dell'odio (Mississippi Burning), regia di Alan Parker (1988)
- Uccidete la colomba bianca (The Package), regia di Andrew Davis (1989)
- Poliziotti a due zampe (Loose Cannons), regia di Bob Clark (1990)
- Cartoline dall'inferno (Postcards from the Edge), regia di Mike Nichols (1990)
- Rischio totale (Narrow Margin), regia di Peter Hyams (1990)
- Conflitto di classe (Class Action), regia di Michael Apted (1990)
- Spie contro (Company Business), regia di Nicholas Meyer (1991)
- Gli spietati (Unforgiven), regia di Clint Eastwood (1992)
- Il socio (The Firm), regia di Sydney Pollack (1993)
- Geronimo (Geronimo: An American Legend), regia di Walter Hill (1993)
- Wyatt Earp, regia di Lawrence Kasdan (1994)
- Pronti a morire (The Quick and the Dead), regia di Sam Raimi (1995)
- Allarme rosso (Crimson Tide), regia di Tony Scott (1995)
- Get Shorty, regia di Barry Sonnenfeld (1995)
- Piume di struzzo (The Birdcage), regia di Mike Nichols (1996)
- Extreme Measures - Soluzioni estreme (Extreme Measures), regia di Michael Apted (1996)
- L'ultimo appello (The Chamber), regia di James Foley (1996)
- Potere assoluto (Absolute Power), regia di Clint Eastwood (1997)
- Twilight, regia di Robert Benton (1998)
- Nemico pubblico (Enemy of the State), regia di Tony Scott (1998)
- Under Suspicion, regia di Stephen Hopkins (2000)
- Le riserve (The Replacements), regia di Howard Deutch (2000)
- The Mexican - Amore senza sicura (The Mexican), regia di Gore Verbinski (2001) - cameo non accreditato
- Heartbreakers - Vizio di famiglia (Heartbreakers), regia di David Mirkin (2001)
- Il colpo (Heist), regia di David Mamet (2001)
- I Tenenbaum (The Royal Tenenbaums), regia di Wes Anderson (2001)
- Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche (Behind Enemy Lines), regia di John Moore (2001)
- La giuria (Runaway Jury), regia di Gary Fleder (2003)
- Due candidati per una poltrona (Welcome to Mooseport), regia di Donald Petrie (2004)
- Superman II: The Richard Donner Cut, regia di Richard Donner (2006)
TelevisioneModifica
- Assistente sociale (East Side/West Side) – serie TV, episodio 1x13 (1963)
- Le cause dell'avvocato O'Brien (The Trials of O'Brien) – serie TV, episodio 1x22 (1966)
- Le spie (I Spy) – serie TV, episodio 3x20 (1968)
DocumentariModifica
- Formula 1 - La febbre della velocità, regia di Mario Morra, Ottavio Fabbri, Oscar Orefici (1978)
- I Knew It Was You (I Knew It Was You: Rediscovering John Cazale), regia di Richard Shepard (2009)
- Eastwood Directs: The Untold Story, regia di Richard Schickel (2013)
- The Unknown Flag Raiser of Iwo Jima, regia di Brian V. O'Toole (2016) - narratore
- We, the Marines, regia di Greg MacGillivray (2017) - narratore
DoppiaggioModifica
- Due come noi (Two of a Kind), regia di John Herzfeld (1983) - cameo non accreditato
- Superman IV (Superman IV: The Quest For Peace), regia di Sidney J. Furie (1987)
- Z la formica (Antz), regia di Eric Darnell e Tim Johnson (1998)
RiconoscimentiModifica
- Premio Oscar
1968 – Candidatura per il miglior attore non protagonista per Gangster Story
1971 – Candidatura per il miglior attore non protagonista per Anello di sangue
1972 – Miglior attore protagonista per Il braccio violento della legge
1989 – Candidatura per il miglior attore protagonista per Mississippi Burning - Le radici dell'odio
1993 – Miglior attore non protagonista per Gli spietati - Golden Globe
1972 – Miglior attore in un film drammatico per Il braccio violento della legge
1975 – Candidatura per il miglior attore in un film drammatico per La conversazione
1976 – Candidatura per il miglior attore in un film drammatico per Il braccio violento della legge Nº 2
1984 – Candidatura per il miglior attore non protagonista per Sotto tiro
1986 – Candidatura per il miglior attore in un film drammatico per Due volti nella vita
1989 – Candidatura per il miglior attore in un film drammatico per Mississippi Burning – Le radici dell'odio
1993 – Miglior attore non protagonista per Gli spietati
2002 – Miglior attore in un film commedia o musicale per I Tenenbaum
2003 – Golden Globe alla carriera - Festival internazionale del cinema di Berlino
1989 – Orso d'argento per il miglior attore per Mississippi Burning – Le radici dell'odio - BAFTA Awards
1973 – Miglior attore protagonista per Il braccio violento della legge e L'avventura del Poseidon
1975 – Candidatura per il miglior attore protagonista per La conversazione
1976 – Candidatura per il miglior attore protagonista per Il braccio violento della legge Nº 2 e Bersaglio di notte
1979 – Candidatura per il miglior attore non protagonista per Superman
1993 – Miglior attore non protagonista per Gli spietati - National Board of Review
1972 – Miglior attore per Il braccio violento della legge
1974 – Miglior attore per La conversazione
1988 – Miglior attore per Mississippi Burning – Le radici dell'odio - National Society of Film Critics Awards
1968 – Miglior attore non protagonista per Gangster Story
1971 – Candidatura per il miglior attore protagonista per Il braccio violento della legge
1982 – Candidatura per il miglior attore protagonista per Tutta una notte
1989 – Candidatura per il miglior attore protagonista per Mississippi Burning – Le radici dell'odio
1993 – Miglior attore non protagonista per Gli spietati
2002 – Miglior attore protagonista per I Tenenbaum - Boston Society of Film Critics
1992 – Miglior attore non protagonista per Gli spietati
2001 – Candidatura per il miglior attore per I Tenenbaum - Chicago Film Critics Association Awards
1989 – Candidatura per il miglior attore protagonista per Mississippi Burning – Le radici dell'odio
1993 – Candidatura per il Miglior attore non protagonista per Gli spietati
1996 – Candidatura per il miglior attore non protagonista per Get Shorty
2002 – Miglior attore protagonista per I Tenenbaum - Kansas City Film Critics Circle Awards
1971 – Miglior attore per Il braccio violento della legge
1992 – Miglior attore non protagonista per Gli spietati - Las Vegas Film Critics Society Awards
2002 – Candidatura per il miglior attore per I Tenenbaum - Los Angeles Film Critics Association Awards
1988 – Candidatura per il miglior attore per Mississippi Burning – Le radici dell'odio, Bat*21, Un'altra donna, Boxe e L'ultima luna d'agosto
1992 – Miglior attore non protagonista per Gli spietati - New York Film Critics Circle Awards
1969 – Candidatura per il miglior attore non protagonista per Gli spericolati
1971 – Miglior attore protagonista per Il braccio violento della legge
1974 – Candidatura per il miglior attore protagonista per La conversazione
1975 – Candidatura per il miglior attore protagonista per Bersaglio di notte
1988 – Candidatura per il miglior attore protagonista per Mississippi Burning – Le radici dell'odio
1992 – Miglior attore non protagonista per Gli spietati - Phoenix Film Critics Society Awards
2002 – Candidatura per il miglior attore protagonista per I Tenenbaum
2002 – Miglior cast per I Tenenbaum (condiviso con tutto il cast) - Satellite Awards
1997 – Candidatura per il miglior attore non protagonista in un film commedia o musicale per Piume di struzzo
2002 – Candidatura per il miglior attore in un film commedia o musicale per I Tenenbaum - Screen Actors Guild Awards
1996 – Candidatura per il miglior cast cinematografico per Get Shorty (condiviso con tutto il cast)
1997 – Miglior cast cinematografico per Piume di struzzo (condiviso con tutto il cast) - David di Donatello
1989 – Candidatura per il miglior attore straniero per Mississippi Burning – Le radici dell'odio - AFI Awards
2002 – Attore cinematografico dell'anno per I Tenenbaum - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Awards
1993 – Miglior attore non protagonista per Gli spietati - Sant Jordi Awards
1975 – Miglior attore in un film straniero per La conversazione
Doppiatori italianiModifica
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Gene Hackman è stato doppiato da:
- Sergio Fiorentini in Superman, Superman II, Fratelli nella notte, Target - Scuola omicidi, Power - Potere, Superman IV, Verdetto finale, Rischio totale (entrambi i doppiaggi), Conflitto di classe, Get Shorty, Piume di struzzo, L'ultimo appello, Twilight, Nemico pubblico, Le riserve, The Mexican - Amore senza la sicura, Heartbreakers - Vizio di famiglia, Il colpo, I Tenenbaum, Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche, La giuria, Due candidati per una poltrona, I Knew It Was You
- Renato Mori ne Lo spaventapasseri, La conversazione, Una donna chiamata moglie, Bersaglio di notte, Il braccio violento della legge N° 2, In tre sul Lucky Lady, Il principio del domino: la vita in gioco, La bandera - Marcia o muori, Formula 1 - La febbre della velocità, Reds, Uccidete la colomba bianca, Poliziotti a due zampe, Cartoline dall'inferno, Il socio, Geronimo, Wyatt Earp, Pronti a morire
- Sergio Rossi ne Il braccio violento della legge, Quell'ultimo ponte, Sotto tiro
- Glauco Onorato in Tutta una notte, Eureka, Senza via di scampo
- Oreste Rizzini in Extreme Measures - Soluzioni estreme, Potere assoluto, Under Suspicion
- Roberto Villa in I temerari, Stringi i denti e vai!
- Sergio Graziani in Per 100 chili di droga, Arma da taglio
- Carlo Sabatini in Colpo vincente, Boxe
- Giancarlo Padoan in Un'altra donna, Gli spietati
- Sergio Tedesco in Hawaii
- Virginio Gazzolo in Gangster Story
- Rino Bolognesi ne Gli spericolati
- Sandro Sardone in Anello di sangue
- Carlo Alighiero ne Il giorno dei lunghi fucili
- Giacomo Piperno in L'avventura del Poseidon
- Silvio Spaccesi in Frankenstein Junior
- Gianni Musy in Incompreso - L'ultimo sole d'estate
- Bruno Alessandro in Bat*21
- Walter Maestosi in Mississippi Burning - Le radici dell'odio
- Marcello Tusco in Spie contro
- Mario Valgoi in Allarme rosso[6]
- Renato Cortesi in Superman (ridoppiaggio)
Da doppiatore è sostituito da:
- Sergio Fiorentini in Superman IV[7], Z la formica
- Sergio Rossi in Due come noi
NoteModifica
- ^ Le Garzantine Cinema. 2003 p. 509-510
- ^ I. Blair, Just a Minute With: Gene Hackman on his retirement, 5 giugno 2008 - Consultato il 12 luglio 2016
- ^ Eugene A Hackman - United States Census, 1930, su FamilySearch. URL consultato il 26 ottobre 2014.
- ^ Gene Hackman Biography (1930–), su filmreference.com. URL consultato il 17 giugno 2010.
- ^ Gene Hackman profile (archiviato), su eonline.com. URL consultato il 4 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2008).
- ^ Nelle scene aggiunte per la versione estesa, Hackman è doppiato da Pietro Ubaldi.
- ^ Nella versione originale del film, Hackman presta la voce a Mark Pillow, interprete dell'Uomo Nucleare.
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Gene Hackman
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gene Hackman
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Gene Hackman, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Gene Hackman, su Discogs, Zink Media.
- Gene Hackman, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Gene Hackman, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Gene Hackman, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Gene Hackman, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN) Gene Hackman, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Gene Hackman, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Gene Hackman, su filmportal.de.
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