Franca Dominici

attrice e doppiatrice italiana (1907-1997)

Franca Dominici, all'anagrafe Francesca Dominici (Bologna, 25 giugno 1907Roma, 14 ottobre 1997[1][2]), è stata un'attrice e doppiatrice italiana.

Franca Dominici

Biografia modifica

Caratterista attiva sul palcoscenico sin dai primi anni venti, lavorò con notissimi nomi del teatro novecentesco (Peppino De Filippo, Cesco Baseggio e Uberto Palmarini nella cui compagnia divenne primadonna nel 1932), distinguendosi per uno straordinario eclettismo ma soprattutto per la sua voce duttile, che si rivelò adatta a doppiare moltissime dive dello schermo statunitense. Appartenente alla seconda generazione di doppiatori, prestò la sua voce in italiano ad attrici come Agnes Moorehead, Thelma Ritter, Jessie Royce Landis, Angela Lansbury, Lillian Gish, Elsa Lanchester e Sybil Thorndike. Doppiò inoltre ai pellicole d'animazione di Walt Disney: fu infatti presente come voce della matrigna in Cenerentola (1950) e come voce di mamma coniglia in Robin Hood (1973).

Al cinema apparve prevalentemente in produzioni minori, quali Adultero lui, adultera lei (1963) di Raffaello Matarazzo, Lady Barbara (1970) di Mario Amendola e Travolto dagli affetti familiari (1978) di Mauro Severino. Chiuse la sua carriera con un film di Carlo Verdone, Troppo forte (1986).

Madre della doppiatrice Maria Grazia Dominici, morì all'età di 90 anni nel 1997 a Roma, ma le sue spoglie furono sepolte nel cimitero della Certosa nella sua città natale, Bologna.[senza fonte]

Curiosamente partecipò a due doppiaggi dello stesso film Maria Walewska, nella prima versione come voce di May Whitty, nel ridoppiaggio del 1983 come voce di Maria Ouspenskaya.

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Prosa radiofonica modifica

Eiar modifica

Rai modifica

Doppiaggio modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Animazione modifica

Note modifica

  1. ^ Antonio Genna, Il mondo dei doppiatori - La pagina di Franca Dominici, su antoniogenna.net.
  2. ^ Franca Dominici, su imdb.com.
  3. ^ Chi sono le «tre ragazze»?, in L'eco del cinema, n. 11/168, novembre 1937, p. 66.

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