Utente:FootKalos1597/SandboxJuventus0506

Juventus Football Club
Stagione 2005-2006
AllenatoreBandiera dell'Italia Fabio Capello
PresidenteBandiera dell'Italia Franzo Grande Stevens
Serie A1º posto (in Serie B[1])
Coppa ItaliaQuarti di finale
Champions LeagueQuarti di finale
Supercoppa italianaFinale
Maggiori presenzeCampionato: F. Cannavaro (36)
Totale: F. Cannavaro (48)
Miglior marcatoreCampionato: Trezeguet (23)
Totale: Trezeguet (29)
StadioDelle Alpi
Abbonati23 039[2]
Maggior numero di spettatori56 488 vs Palermo (7 maggio 2006)[2]
Minor numero di spettatoricirca 5 000 vs Roma (26 gennaio 2006)
Media spettatori30 469[2]¹
2004-2005 2006-2007
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Dati aggiornati al 14 maggio 2006

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 2005-2006.

Stagione modifica

I campioni d'Italia aggiunsero al proprio organico il francese Vieira e il romeno Mutu[3][4], oltre al giovane difensore Giorgio Chiellini, reduce dalla stagione in prestito alla Fiorentina. La stagione 2005-2006 iniziò ufficialmente il 20 agosto 2005: al Delle Alpi i bianconeri ospitarono l'Inter, nell'incontro valido per l'assegnazione della Supercoppa italiana. I nerazzurri vinsero per 1-0 ai supplementari: da parte juventina vi furono proteste per l'arbitraggio di De Santis, "reo" tra l'altro di aver annullato un gol valido di Trezeguet.[5] Lo stesso francese, nel debutto in campionato, segnò al Chievo la rete che valse i primi 3 punti.[6]

 
Fabio Capello, allenatore della Juventus travolta, a fine stagione, dallo scandalo Calciopoli

Già dal primo tour de force, la squadra confermò le proprie ambizioni: ottenne 6 punti in 2 gare di UEFA Champions League e 15 in 5 di campionato.[7][8] In particolare, il 2-0 sull'Inter spedì quest'ultima a −6.[9] Il numero di vittorie iniziali consecutive si fermò a 9: fu il Milan, il 29 ottobre, a vincere per 3-1 a San Siro, interrompendo la serie positiva.[10] La Juventus reagì immediatamente, sconfiggendo il Bayern Monaco in coppa[11] e il Livorno in A.[12], per poi dare una grande dimostrazione di forza due settimane dopo, sconfiggendo per 1-4 la Roma all'Olimpico. La qualificazione agli ottavi di Champions giunse alla penultima partita del girone.[13] Alla sosta natalizia i punti in classifica erano 46, 8 in più dei nerazzurri.[14] Alla ripresa, altre 2 vittorie permisero di terminare il girone di andata alla quota record di 52.[15] In questo periodo, fu anche eliminata in Coppa Italia dalla Roma.[16] Alla 25ª giornata sconfisse di nuovo l'Inter, per 1-2 a Milano.[17] In Europa affrontò il Werder Brema, eliminandolo per il maggior numero di reti in trasferta.[18][19] Sul fronte nazionale aumentò sempre più il vantaggio sulle inseguitrici,[20] nonostante una serie di pareggi.[21][22] Il momento difficile fu acuito dall'eliminazione in coppa, per mano dell'Arsenal (in cui militava l'ex Henry) ai quarti di finale.[23] La Juventus tornò alla vittoria il 30 aprile, quando passò per 3-0 sul campo del Siena.[24] Vinse anche contro Palermo e Reggina,[25] facendo suo un altro scudetto.[26] Durante l'intero biennio con Capello, la squadra stabilì un primato rimanendo in testa alla classifica per 76 giornate di campionato (dal 12 settembre 2004 al 14 maggio 2006).[27]

Alla fine dello stesso anno, la società rimase invischiata in un'inchiesta nata da alcune intercettazioni telefoniche a carico dei dirigenti bianconeri Luciano Moggi e Antonio Giraudo. Lo scandalo, noto col nome di Calciopoli, culminò in un procedimento della giustizia sportiva: a seguito della richiesta della Procura Federale di retrocessione della Juventus in serie inferiori alla Serie B, la sentenza di primo grado costò la revoca dello scudetto 2004-2005, la non assegnazione dello scudetto 2005-2006 (in seguito assegnato all'Inter)[28] e la retrocessione in Serie B, con una penalizzazione di -30 punti nel campionato 2006-2007 (successivamente ridotti a 17 in Corte Federale e, dopo l'arbitrato del CONI, a -9), insieme a un'ammenda e la squalifica del campo per tre turni, anche questa annullata dopo l'arbitrato.[29] In aggiunta a ciò, i due dirigenti della Triade coinvolti nell'inchiesta, Luciano Moggi e Antonio Giraudo, vennero condannati a cinque anni di inibizione con annessa proposta di radiazione per tentato illecito sportivo. La società, dopo la fallita conciliazione al CONI, tentò di ricorrere al TAR del Lazio, ma abbandonò tale ipotesi - grazie all'intervento di Montezemolo come dichiarò successivamente Blatter - in quanto rischiosa: dopo il cosiddetto Caso Catania del 2003, infatti, il codice di giustizia sportiva era stato cambiato, costringendo le società a non ricorrere per fatti sportivi al TAR, pena la possibile radiazione della società stessa.[senza fonte]

Moggi presentò le sue dimissioni alla Juventus subito dopo l'ultima giornata del campionato, seguito pochi giorni dopo da Giraudo e dal presidente Grande Stevens. Il consiglio d'amministrazione della società venne quindi sciolto e ricomposto a fine giugno con nuovi elementi scelti dagli azionisti, tra cui l'ex calciatore bianconero Marco Tardelli e l'allenatore della Nazionale italiana di pallavolo Gian Paolo Montali; vennero nominati presidente Giovanni Cobolli Gigli, direttore sportivo Alessio Secco e amministratore delegato Jean-Claude Blanc.[30] A seguito dello scandalo, inoltre, Capello rassegnò le proprie dimissioni per fare ritorno al Real Madrid.[31]

Maglie modifica

Casa
Trasferta
Terza divisa
1ª portiere
2ª portiere
3ª portiere
4ª portiere
5ª portiere

Rosa modifica

N. Ruolo Calciatore
  P Gianluigi Buffon
  D Alessandro Birindelli
  D Giorgio Chiellini
  C Patrick Vieira
  D Robert Kovač
  D Gianluca Pessotto
  C Emerson
  A Zlatan Ibrahimović
  A Alessandro Del Piero (capitano)
  C Pavel Nedvěd
  P Antonio Chimenti [32]
  D Federico Balzaretti
  D Domenico Criscito
  C Mauro Camoranesi
  A David Trezeguet
N. Ruolo Calciatore
  A Adrian Mutu
  D Gianluca Zambrotta
  C Manuele Blasi
  D Lilian Thuram
  P Landry Bonnefoi
  C Giuliano Giannichedda
  A Rubén Olivera
  A Marcelo Zalayeta
  D Gladstone [32]
  D Jonathan Zebina
  D Fabio Cannavaro
  P Christian Abbiati
  A Michele Paolucci [33]
  C Claudio Marchisio [33]

Risultati modifica

Serie A modifica

Classifica finale modifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
    1. Juventus 91 38 27 10 1 71 24 +47
2. Inter (-5) 71 38 23 7 8 68 30 +38
3. Roma 69 38 19 12 7 70 42 +28
4. Chievo 54 38 13 15 10 54 49 +5
5. Milan (-35) 53 38 28 4 6 85 31 +54
6. Palermo 52 38 13 13 12 50 52 -2
7. Livorno 49 38 12 13 13 37 44 -7
8. Parma 45 38 12 9 17 46 60 -14
9. Empoli 45 38 13 6 19 47 61 -14
10. Fiorentina (-30) 44 38 22 8 8 66 41 +25
11. Lazio (-20) 42 38 16 14 8 57 47 +10
12. Ascoli 43 38 9 16 13 43 53 -10
13. Udinese 43 38 11 10 17 40 54 -14
14. Sampdoria 41 38 10 11 17 47 51 -4
15. Reggina 41 38 11 8 19 39 65 -26
16. Cagliari 39 38 8 15 15 42 55 -13
17. Siena 39 38 9 12 17 42 60 -18
18. Messina 31 38 6 13 19 33 59 -26
  19. Lecce 29 38 7 8 23 30 57 -27
  20. Treviso 21 38 3 12 23 24 56 -32

Legenda:

      Ammesse alla fase a gironi della UEFA Champions League 2006-2007.
      Ammesse al terzo turno di qualificazione della UEFA Champions League 2006-2007.
      Ammesse al primo turno di Coppa UEFA 2006-2007.
      Retrocesse in Serie B 2006-2007.

Note:

Juventus retrocessa in Serie B ed esclusa dalla Champions League a seguito delle sentenze relative al caso Calciopoli.
Milan, Lazio e Fiorentina hanno scontato 35, 30 e 20 punti di penalizzazione a seguito delle sentenze su Calciopoli.
Messina riammesso in Serie A 2006-2007 a seguito delle sentenze su Calciopoli.

Girone di andata modifica

Torino
28 agosto 2005, ore 20:30 CEST
1ª giornata
1 – 0
referto
Stadio delle Alpi (24 693[2] spett.)
Arbitro:  Trefoloni (Siena)

Empoli
11 settembre 2005, ore 15:00 CEST
2ª giornata
0 – 4
referto
Stadio Carlo Castellani (13 454[2] spett.)
Arbitro:  Dattilo (Locri)

Torino
18 settembre 2005, ore 15:00 CEST
3ª giornata
2 – 1
referto
Stadio delle Alpi (27 293[2] spett.)
Arbitro:  Tagliavento (Terni)

Udine
21 settembre 2005, ore 20:30 CEST
4ª giornata
0 – 1
referto
Stadio Friuli (21 596[2] spett.)
Arbitro:  Ayroldi (Molfetta)

Parma
24 settembre 2005, ore 20:30 CEST
5ª giornata
1 – 2
referto
Stadio Ennio Tardini (23 116[2] spett.)
Arbitro:  Pieri (Lucca)

Torino
2 ottobre 2005, ore 20:30 CEST
6ª giornata
2 – 0
referto
Stadio delle Alpi (33 772[2] spett.)
Arbitro:  Paparesta (Bari)

Torino
15 ottobre 2005, ore 20:30 CEST
7ª giornata
1 – 0
referto
Stadio delle Alpi (30 097[2] spett.)
Arbitro:  Bergonzi (Genova)

Lecce
23 ottobre 2005, ore 15:00 CEST
8ª giornata
0 – 3
referto
Stadio Via del Mare (24 941[2] spett.)
Arbitro:  Racalbuto (Gallarate)

Torino
26 ottobre 2005, ore 20:30 CEST
9ª giornata
2 – 0
referto
Stadio delle Alpi (29 977[2] spett.)
Arbitro:  Dattilo (Locri)

Milano
29 ottobre 2005, ore 20:30 CEST
10ª giornata
3 – 1
referto
Stadio Giuseppe Meazza (79 706[2] spett.)
Arbitro:  Bertini (Arezzo)

Torino
6 novembre 2005, ore 15:00 CET
11ª giornata
3 – 0
referto
Stadio delle Alpi (28 897[2] spett.)
Arbitro:  Brighi (Cesena)

Roma
19 novembre 2005, ore 20:40 CET
12ª giornata
1 – 4
referto
Stadio Olimpico (68 816[2] spett.)
Arbitro:  Paparesta (Bari)

Torino
27 novembre 2005, ore 15:00 CET
13ª giornata
3 – 1
referto
Stadio delle Alpi (27 012[2] spett.)
Arbitro:  Racalbuto (Gallarate)

Firenze
4 dicembre 2005, ore 15:00 CET
14ª giornata
1 – 2
referto
Stadio Artemio Franchi (43 537[2] spett.)
Arbitro:  Messina (Bergamo)

Torino
11 dicembre 2005, ore 15:00 CET
15ª giornata
4 – 0
referto
Stadio delle Alpi (27 587[2] spett.)
Arbitro:  Mazzoleni (Bergamo)

Roma
17 dicembre 2005, ore 20:30 CET
16ª giornata
1 – 1
referto
Stadio Olimpico (37 972[2] spett.)
Arbitro:  Pieri (Lucca)

Torino
21 dicembre 2005, ore 20:30 CET
17ª giornata
2 – 0
referto
Stadio delle Alpi (27 000[2] spett.)
Arbitro:  De Santis (Roma 1)

Palermo
7 gennaio 2006, ore 20:30 CET
18ª giornata
1 – 2
referto
Stadio Renzo Barbera (33 149[2] spett.)
Arbitro:  Bertini (Arezzo)

Torino
15 gennaio 2006, ore 15:00 CET
19ª giornata
1 – 0
referto
Stadio delle Alpi (30 598[2] spett.)
Arbitro:  Tombolini (Ancona)

Girone di ritorno modifica

Verona
18 gennaio 2006, ore 20:30 CET
20ª giornata
1 – 1
referto
Stadio Marcantonio Bentegodi (18 673[2] spett.)
Arbitro:  Palanca (Roma 1)

Torino
22 gennaio 2006, ore 15:00 CET
21ª giornata
2 – 1
referto
Stadio delle Alpi (26 292[2] spett.)
Arbitro:  De Marco (Chiavari)

Ascoli Piceno
29 gennaio 2006, ore 15:00 CET
22ª giornata
1 – 3
referto
Stadio Cino e Lillo Del Duca (20 510[2] spett.)
Arbitro:  Racalbuto (Gallarate)

Torino
5 febbraio 2006, ore 15:00 CET
23ª giornata
1 – 0
referto
Stadio delle Alpi (27 051[2] spett.)
Arbitro:  Dattilo (Locri)

Torino
8 febbraio 2006, ore 20:30 CET
24ª giornata
1 – 1
referto
Stadio delle Alpi (25 719[2] spett.)
Arbitro:  Palanca (Roma 1)

Milano
12 febbraio 2006, ore 20:30 CET
25ª giornata
1 – 2
referto
Stadio Giuseppe Meazza (78 606[2] spett.)
Arbitro:  Paparesta (Bari)

Messina
18 febbraio 2006, ore 18:00 CET
26ª giornata
2 – 2
referto
Stadio San Filippo (30 550[2] spett.)
Arbitro:  Farina (Novi Ligure)

Torino
26 febbraio 2006, ore 15:00 CET
27ª giornata
3 – 1
referto
Stadio delle Alpi (26 721[2] spett.)
Arbitro:  Rodomonti (Teramo)

Genova
4 marzo 2006, ore 20:30 CET
28ª giornata
0 – 1
referto
Stadio Luigi Ferraris (35 369[2] spett.)
Arbitro:  Trefoloni (Siena)

Torino
12 marzo 2006, ore 20:30 CET
29ª giornata
0 – 0
referto
Stadio delle Alpi (39 087[2] spett.)
Arbitro:  De Santis (Roma 1)

Livorno
18 marzo 2006, ore 20:30 CET
30ª giornata
1 – 3
referto
Stadio Armando Picchi (15 569[2] spett.)
Arbitro:  Dondarini (Finale Emilia)

Torino
25 marzo 2006, ore 20:30 CET
31ª giornata
1 – 1
referto
Stadio delle Alpi (29 068[2] spett.)
Arbitro:  Trefoloni (Siena)

Treviso
1º aprile 2006, ore 18:00 CEST
32ª giornata
0 – 0
referto
Stadio Omobono Tenni (6 586[2] spett.)
Arbitro:  Racalbuto (Gallarate)

Torino
9 aprile 2006, ore 20:30 CEST
33ª giornata
1 – 1
referto
Stadio delle Alpi (27 656[2] spett.)
Arbitro:  Pieri (Lucca)

Cagliari
15 aprile 2006, ore 15:00 CEST
34ª giornata
1 – 1
referto
Stadio Sant'Elia
Arbitro:  Ayroldi (Molfetta)

Torino
22 aprile 2006, ore 15:00 CEST
35ª giornata
1 – 1
referto
Stadio delle Alpi (33 898[2] spett.)
Arbitro:  Paparesta (Bari)

Siena
30 aprile 2006, ore 15:00 CEST
36ª giornata
0 – 3
referto
Stadio Artemio Franchi (14 833[2] spett.)
Arbitro:  Tombolini (Ancona)

Torino
7 maggio 2006, ore 15:00 CEST
37ª giornata
2 – 1
referto
Stadio delle Alpi (56 488[2] spett.)
Arbitro:  De Santis (Roma 1)

Bari
14 maggio 2006, ore 15:00 CEST
38ª giornata
0 – 2
referto
Stadio San Nicola (40 000[2] spett.)
Arbitro:  Banti (Livorno)

UEFA Champions League modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: UEFA Champions League 2005-2006.

Fase a gironi modifica

Bruges
14 settembre 2005, ore 20:45 CEST
1ª giornata
1 – 2
referto
Stadio Jan Breydel (27 900 spett.)
Arbitro:   Medina Cantalejo

Torino
27 settembre 2005, ore 20:45 CEST
2ª giornata
3 – 0
referto
Stadio delle Alpi (11 150 spett.)
Arbitro:   Hansson

Monaco di Baviera
18 ottobre 2005, ore 20:45 CEST
3ª giornata
2 – 1
referto
Allianz Arena (66 000 spett.)
Arbitro:   Vassaras

Torino
2 novembre 2005, ore 20:45 CET
4ª giornata
2 – 1
referto
Stadio delle Alpi (16 100 spett.)
Arbitro:   Micheľ

Torino
22 novembre 2005, ore 20:45 CET
5ª giornata
1 – 0
referto
Stadio delle Alpi (9 625 spett.)
Arbitro:   Styles

Vienna
7 dicembre 2005, ore 20:45 CET
6ª giornata
1 – 3
referto
Ernst Happel Stadion (20 000 spett.)
Arbitro:   Jara

Fase a eliminazione diretta modifica

Brema
22 febbraio 2006, ore 20:45 CET
Ottavi di finale - Andata
3 – 2
referto
Weserstadion (36 500 spett.)
Arbitro:   Mejuto González

Torino
7 marzo 2006, ore 20:45 CET
Ottavi di finale - Ritorno
2 – 1
referto
Stadio delle Alpi (35 000 spett.)
Arbitro:   Poll

Londra
28 marzo 2006, ore 20:45 CEST
Quarti di finale - Andata
2 – 0
referto
Arsenal Stadium (35 475 spett.)
Arbitro:   Fröjdfeldt

Torino
5 aprile 2006, ore 20:45 CEST
Quarti di finale - Ritorno
0 – 0
referto
Stadio delle Alpi (45 000 spett.)
Arbitro:   Fandel

Coppa Italia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 2005-2006.
Firenze
1º dicembre 2005, ore 18:00 CET
Ottavi di finale - Andata
2 – 2
referto
Stadio Artemio Franchi (circa 25 000 spett.)
Arbitro:  Palanca (Roma 1)

Torino
10 gennaio 2006, ore 20:45 CET
Ottavi di finale - Ritorno
4 – 1
referto
Stadio delle Alpi (8 351 spett.)
Arbitro:  Dattilo (Locri)

Torino
26 gennaio 2006, ore 20:45 CET
Quarti di finale - Andata
2 – 3
referto
Stadio delle Alpi (circa 5 000 spett.)
Arbitro:  Tombolini (Ancona)

Roma
1º febbraio 2006, ore 20:45 CET
Quarti di finale - Ritorno
0 – 1
referto
Stadio Olimpico (circa 50 000 spett.)
Arbitro:  Dondarini (Finale Emilia)

Supercoppa Italiana modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Supercoppa italiana 2005.
Torino
20 agosto 2005, ore 21:00 CEST
Finale
0 – 1
(d.t.s.)
referto
Stadio delle Alpi (35 246 spett.)
Arbitro:  De Santis (Roma 1)

Statistiche modifica

Andamento in campionato modifica

Giornata 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38
Luogo C T C T T C C T C T C T C T C T C T C T C T C C T T C T C T C T C T C T C T
Risultato V V V V V V V V V P V V V V V N V V V N V V V N V N V V N V N N N N N V V V
Posizione 6 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.

Note modifica

  1. ^ A seguito della sentenza della Commissione di Appello Federale in merito ai fatti oggetto di Calciopoli, la Juventus viene retrocessa di ufficio in Serie B ed esclusa dalla Champions League.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an Spettatori Campionato 2005-06 (Serie A), su stadiapostcards.com.
  3. ^ Vieira alla Juve, è fatta, su gazzetta.it, 13 luglio 2005.
  4. ^ Francesco Tanilli, Vieira alla Juve per 20 milioni Toni alla Fiorentina: è fatta, su repubblica.it, 14 luglio 2005.
  5. ^ Colpo grosso in casa Juve Adriano-Veron, è Supercoppa, su repubblica.it, 20 agosto 2005.
  6. ^ Nicola Cecere, Juve, subito il massimo col minimo, in La Gazzetta dello Sport, 29 agosto 2005.
  7. ^ A Empoli super Trezeguet Doccia fredda sulla Roma, in la Repubblica, 12 settembre 2005, p. 40.
  8. ^ Emanuele Gamba, La Juve è stanca ma vola l'Ascoli non voleva piegarsi, in la Repubblica, 19 settembre 2005, p. 45.
  9. ^ La Juve frantuma un altro record Inter schiantata al Delle Alpi, su repubblica.it, 2 ottobre 2005.
  10. ^ Gaetano De Stefano, Un super Milan ferma la Juve, su gazzetta.it, 29 ottobre 2005.
  11. ^ Maurizio Crosetti, Trezeguet riacciuffa il Bayern, in la Repubblica, 3 novembre 2005, p. 55.
  12. ^ Un buon Livorno resiste per 60' poi la Juventus cala il suo tris, su repubblica.it, 6 novembre 2005.
  13. ^ Riccardo Pratesi, Juventus, la sera di Del Piero, su gazzetta.it, 22 novembre 2005.
  14. ^ Juve, pratica, cinica, inarrestabile per Capello vittoria numero 15, su repubblica.it, 21 dicembre 2005.
  15. ^ Riccardo Pratesi, Magia Del Piero, record Juve, su gazzetta.it, 15 gennaio 2006.
  16. ^ Emanuele Gamba, Mancini apre, il finale è di Del Piero, in la Repubblica, 27 gennaio 2006, p. 60.
  17. ^ La Juve ringrazia Del Piero Inter, più nervi che gioco, su repubblica.it, 12 febbraio 2006.
  18. ^ La Juve sconfitta in un finale rocambolesco, su repubblica.it, 22 febbraio 2006.
  19. ^ Papera del portiere del Werder la Juve ringrazia e va ai quarti, su repubblica.it, 7 marzo 2006.
  20. ^ Emanuele Gamba, Trezeguet e la Juve a suon di gol Concentratissimi sullo scudetto, in la Repubblica, 20 marzo 2006, p. 57.
  21. ^ La Roma pareggia a Torino e avvicina la Fiorentina, su repubblica.it, 25 marzo 2006.
  22. ^ Juve, uno 0-0 che avvicina lo scudetto a Treviso domina senza segnare, su repubblica.it, 1º aprile 2006.
  23. ^ Alla Juve non riesce l'impresa pari con l'Arsenal e fuori dalla coppa, su repubblica.it, 5 aprile 2006.
  24. ^ A Siena tre gol e la Juve riparte Il gruppo Capello lancia lo sprint, su repubblica.it, 30 aprile 2006.
  25. ^ La Juve ad un passo dal tricolore I tifosi si schierano con la "Triade", su repubblica.it, 7 maggio 2006.
  26. ^ Lo scudetto triste dei bianconeri con i gol di Trezeguet e Del Piero, su repubblica.it, 14 maggio 2006.
  27. ^ Riccardo Pratesi, Uno scudetto al veleno, su gazzetta.it, 14 maggio 2006.
  28. ^ Comunicato Stampa: "Assegnato all'Internazionale lo scudetto 2005-2006" (PDF), in Federazione Italiana Giuoco Calcio, 26 luglio 2006. URL consultato il 15 febbraio 2009.
  29. ^ Sconti: di 8 punti a Juve e Lazio; Di 4 alla Fiorentina. Milan al palo, in La Gazzetta dello Sport, 27 ottobre 2006. URL consultato il 15 febbraio 2009.
  30. ^ Nuovo presidente per la Juventus, in Union des Associations Européennes de Football, 14 giugno 2006. URL consultato il 15 febbraio 2009.
  31. ^ Luca Curino, Juve-Capello, rottura sulla B, su gazzetta.it, 2 giugno 2006.
  32. ^ a b Ceduto nella sessione invernale di calciomercato.
  33. ^ a b Aggregato dalla formazione Primavera.