Oliver Bierhoff

calciatore e dirigente sportivo tedesco

Oliver Bierhoff (Karlsruhe, 1º maggio 1968) è un dirigente sportivo ed ex calciatore tedesco, di ruolo attaccante. È stato anche direttore della nazionale tedesca dal 2018 al 2022[1].

Oliver Bierhoff
Bierhoff nel 2011
Nazionalità bandiera Germania Ovest
Bandiera della Germania Germania (dal 1990)
Altezza 191 cm
Peso 90 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1º luglio 2003 - giocatore
Carriera
Giovanili
1983-1986Schwarz-Weiß Essen
Squadre di club1
1986-1988Bayer Uerdingen31 (4)
1988-1990Amburgo34 (6)
1990Borussia M'gladbach8 (0)
1990-1991Salisburgo32 (23)
1991-1995Ascoli117 (48)
1995-1998Udinese86 (57)
1998-2001Milan91 (36)
2001-2002Monaco18 (5)
2002-2003Chievo26 (7)
Nazionale
198?-198?Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest U-188 (4)
198?-198?Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest U-194 (2)
1988-1990Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest U-217 (10)
1996-2002Bandiera della Germania Germania70 (37)
Palmarès
 Europei di calcio
Oro Inghilterra 1996
 Mondiali di calcio
Argento Corea del Sud-Giappone 2002
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Ha giocato, tra le altre squadre, nell'Ascoli, dove il Presidente Costantino Rozzi lo portò in prestito dall'Inter e dove esplose come attaccante, nell'Udinese, con cui vinse il titolo di capocannoniere della Serie A, e nel Milan, con cui vinse uno scudetto. Ha inoltre vestito per sei anni la maglia della nazionale tedesca, con la quale ha disputato 70 partite segnando 37 gol, vincendo il campionato d'Europa 1996 (con una sua doppietta nella finale) e piazzandosi al secondo posto al campionato del mondo del 2002.

Marcatore alto, forte e prolifico, Bierhoff era famoso soprattutto per le sue eccellenti capacità in aria e come prima punta, essendo in grado di sferrare colpi di testa puntiformi verso la porta.[2]

Bierhoff, che nella finale di Euro 96 ha segnato il primo golden goal nella storia del grande calcio internazionale,[3] ha concluso la sua carriera nel 2003 e dal 2004 al 2022 è stato team manager prima e direttore sportivo poi della Federazione Calcio Tedesca (DFB).

Biografia modifica

Oliver Bierhoff è figlio di Rolf, ex portiere dilettante, manager di una compagnia elettrica, suo nonno era Eduard Bierhoff, avvocato amministrativista ed ex sindaco, la sorella di Oliver Bierhoff è Nicole Bierhoff, conduttrice televisiva. Si è sposato con Klara Szalantzy, già compagna di Dražen Petrović. Laureato in economia,[4] ha ricoperto il ruolo di manager della nazionale tedesca: gestiva i rapporti con gli sponsor e con i club, organizzava la logistica e curava la comunicazione.

Caratteristiche tecniche modifica

Tecnicamente grezzo con il pallone tra i piedi,[4][5] era però un grande specialista del gioco aereo:[5][6] sul finire degli anni 90 era ritenuto il migliore colpitore di testa in circolazione.[4][7]

Carriera modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Gli inizi tra Germania e Austria, l'approdo in Italia modifica

Esordisce a 18 anni nella Bundesliga fra le file del Uerdingen, squadra con la quale disputa i suoi primi due campionati, prima di passare, nel 1988 all'Amburgo. Nel gennaio del 1990 è ceduto al Borussia Mönchengladbach dove gioca per pochi mesi. Dopo la stagione 1989-1990 si accasa in Austria al Salisburgo, segnando 23 gol.

 
Bierhoff (a sinistra) all'Ascoli nel 1992, contrastato dallo juventino e connazionale Jürgen Kohler.

Anche gli osservatori italiani fanno caso a lui e a fine stagione si accasa all'Inter, che lo gira poi in prestito all'Ascoli[8] di Costantino Rozzi.

L'esordio in Serie A non è dei migliori: diciassette partite con soli due gol, uno contro il Foggia e l'altro contro l'Inter.[9] L'Ascoli retrocede in Serie B. In maglia bianconera Bierhoff disputa tre campionati cadetti. Il suo sarà un pronto riscatto, con il titolo di capocannoniere nel 1992-93 e di vice nel 1993-94. Nulla può invece, alla terza stagione fra i cadetti, per evitare la retrocessione agli ascolani.

Udinese e Milan modifica

Nel 1995 Bierhoff passa così all'Udinese per 2,5 miliardi di lire[10] e segna 18 gol in campionato. Nel 1996-1997 l'Udinese si piazza al quinto posto, che all'epoca garantiva la partecipazione alla Coppa UEFA. Nel 1997-1998 i friulani ottengono il terzo posto dietro Juventus e Inter, mentre Bierhoff sarà capocannoniere con 27 gol: era dal 1960-1961 che un giocatore di Serie A non segnava tanto (all'epoca fu Sergio Brighenti).

 
Bierhoff all'Udinese nella stagione 1995-1996

Per la stagione 1998-1999 passa al Milan, dove è chiamato a fare coppia con George Weah: in campionato mette a segno 19 gol, 14 dei quali di testa,[11] contribuendo alla vittoria dello scudetto. Resta al Milan per altre due stagioni, concludendo la sua esperienza in rossonero con 119 presenze e 44 reti.

Ultimi anni modifica

Nel 2001 si trasferisce al Monaco,[12] dove rimane per una sola stagione.

All'età di 34 anni rientra in Italia, per chiudere la carriera al Chievo.[13] Con i suoi gol (in 26 presenze in campionato sono sette, tra cui una memorabile tripletta contro la Juventus, nella partita persa per 4-3 in trasferta il 24 maggio 2003) contribuisce a condurre la squadra veronese al settimo posto finale, a un passo dalla qualificazione alla Coppa UEFA.[14] Al termine dell'annata ufficializza il proprio ritiro dall'attività agonistica.[15]

Nazionale modifica

Durante la sua militanza nell'Udinese, Bierhoff è convocato per la prima volta nella nazionale maggiore tedesca, con cui esordisce il 21 febbraio 1996 contro il Portogallo. In poco più di due anni mette a segno 20 gol in nazionale. È anche fra i protagonisti del titolo europeo vinto in Inghilterra: subentrato nella finale contro la Repubblica Ceca, con la sua squadra in svantaggio per 1-0, Bierhoff sigla prima il pareggio e poi il golden goal che vale il trionfo al campionato d'Europa 1996[16]. Partecipa poi con la maglia tedesca anche ai campionato del mondo 1998 con cinque presenze e tre gol. Trentaquattrenne, viene convocato per il campionato del mondo del 2002, dove segna un gol nella partita contro l'Arabia Saudita. La Germania viene sconfitta in finale dal Brasile: sarà questa, per Bierhoff, l'ultima partita in nazionale.

Dirigente modifica

Dal 29 luglio 2004 inizia la carriera dirigenziale in seno alla federcalcio tedesca, divenendo team manager della nazionale. Dal 2015 cura inoltre tutte le squadre del settore giovanile e dell'Academy della Federcalcio teutonica.[17]

Da una riforma strutturale dell'associazione calcistica tedesca il 1º gennaio 2018 Bierhoff è stato direttore sportivo della federcalcio tedesca (Direktor Nationalmannschaft und Akademie).[18]

Statistiche modifica

Tra club, nazionali giovanili e nazionale maggiore, Bierhoff ha giocato globalmente 600 partite segnando 264 reti, alla media di 0,44 gol a partita.

Ha disputato, in 17 stagioni da professionista, 443 gare di campionato segnando 185 gol. Ha giocato in quattro nazioni diverse: in Germania, in Austria, in Italia e in Francia e ha vestito la maglia di nove società calcistiche. Nei campionati italiani ha messo a segno 148 gol (102 in Serie A e 46 in Serie B) in 320 partite (220 in Serie A e 100 in Serie B) e ha giocato per sei anni nella nazionale tedesca (70 gare e 37 gol, nono miglior marcatore di sempre nella nazionale della Germania). È l'unico calciatore straniero ad avere vinto la classifica cannonieri sia in Serie A che in Serie B.[19]

Presenze e reti nei club modifica

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1986-1987   Bayer Uerdingen BL 19 3 CG 4 4 CU 4 2 - - - 27 9
1987-1988 BL 12 1 CG 1 0 - - - - - - 13 1
Totale Bayer Uerdingen 31 4 5 4 4 2 - - 40 10
1988-1989   Amburgo BL 24 6 CG 3 1 - - - - - - 27 7
1989-gen. 1990 BL 10 0 CG 1 0 - - - - - - 11 0
Totale Amburgo 34 6 4 1 - - - - 38 7
gen.-giu. 1990   Borussia M'gladbach BL 8 0 - - - - - - - - - 8 0
1990-1991   Salisburgo 1D 32 23 CA 3+ 2 - - - - - - 35+ 25
1991-1992   Ascoli A 17 2 CI 2 0 - - - - - - 19 2
1992-1993 B 35 20 CI 2 1 - - - - - - 37 21
1993-1994 B 32 17 CI 2 0 - - - - - - 34 17
1994-1995 B 33 9 CI 1 0 - - - - - - 34 9
Totale Ascoli 117 48 7 1 - - - - 124 49
1995-1996   Udinese A 31 17 CI 2 1 - - - - - - 33 18
1996-1997 A 23 13 CI 1 0 - - - - - - 24 13
1997-1998 A 32 27 CI 3 2 CU 4 2 - - - 39 31
Totale Udinese 86 57 6 3 4 2 - - 96 62
1998-1999   Milan A 34 19 CI 3 2 - - - - - - 37 21
1999-2000 A 30 11 CI 3 1 UCL 6 2 SI 1 0 40 14
2000-2001 A 27 6 CI 5 1 UCL 10 2 - - 42 9
Totale Milan 91 36 11 4 16 4 1 0 119 44
2001-2002   Monaco D1 18 4 CF+CdL 4+3 1+2 - - - - - - 25 7
2002-2003   Chievo A 26 7 CI 2 0 CU 2 0 - - - 30 7
Totale carriera 443 185 45+ 18 26 8 1 0 511+ 211

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Germania
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
21-2-1996 Porto Portogallo   1 – 2   Germania Amichevole -
27-3-1996 Monaco Germania   2 – 0   Danimarca Amichevole 2
24-4-1996 Rotterdam Paesi Bassi   0 – 1   Germania Amichevole -
29-5-1996 Belfast Irlanda del Nord   1 – 1   Germania Amichevole -
4-6-1996 Mannheim Germania   9 – 1   Liechtenstein Amichevole 1
9-6-1996 Manchester Germania   2 – 0   Rep. Ceca Euro 1996 - 1º turno -
16-6-1996 Manchester Russia   0 – 3   Germania Euro 1996 - 1º turno -
30-6-1996 Londra Rep. Ceca   1 – 2 gg   Germania Euro 1996 - Finale 2 [20]
4-9-1996 Zabrze Polonia   0 – 2   Germania Amichevole 1
9-10-1996 Erevan Armenia   1 – 5   Germania Qual. Mondiali 1998 -
9-11-1996 Norimberga Germania   1 – 1   Irlanda del Nord Qual. Mondiali 1998 -
2-4-1997 Granada Albania   2 – 3   Germania Qual. Mondiali 1998 -
30-4-1997 Brema Germania   2 – 0   Ucraina Qual. Mondiali 1998 1
7-6-1997 Kiev Ucraina   0 – 0   Germania Qual. Mondiali 1998 -
20-8-1997 Belfast Irlanda del Nord   1 – 3   Germania Qual. Mondiali 1998 3
6-9-1997 Berlino Germania   1 – 1   Portogallo Qual. Mondiali 1998 -
10-9-1997 Dortmund Germania   4 – 0   Armenia Qual. Mondiali 1998 -
11-10-1997 Hannover Germania   4 – 3   Albania Qual. Mondiali 1998 2
15-11-1997 Düsseldorf Germania   3 – 0   Sudafrica Amichevole 1
18-2-1998 Mascate Oman   0 – 2   Germania Amichevole -
22-2-1998 Riad Arabia Saudita   0 – 3   Germania Amichevole -
25-3-1998 Stoccarda Germania   1 – 2   Brasile Amichevole -
22-4-1998 Colonia Germania   1 – 0   Nigeria Amichevole -
27-5-1998 Helsinki Finlandia   0 – 0   Germania Amichevole -
30-5-1998 Francoforte Germania   3 – 1   Colombia Amichevole 2
5-6-1998 Mannheim Germania   7 – 0   Lussemburgo Amichevole 2
15-6-1998 Parigi Germania   2 – 0   Stati Uniti Mondiali 1998 - 1º turno -
21-6-1998 Lens Germania   2 – 2   Jugoslavia Mondiali 1998 - 1º turno 1
25-6-1998 Montpellier Germania   2 – 0   Iran Mondiali 1998 - 1º turno 1
29-6-1998 Montpellier Germania   2 – 1   Messico Mondiali 1998 - Ottavi di finale 1
4-7-1998 Lione Germania   0 – 3   Croazia Mondiali 1998 - Quarti di finale -
2-9-1998 Ta' Qali Malta   1 – 2   Germania Amichevole - cap.
5-9-1998 Ta' Qali Romania   1 – 1   Germania Amichevole - cap.
10-10-1998 Bursa Turchia   1 – 0   Germania Qual. Euro 2000 - cap.
14-10-1998 Chișinău Moldavia   1 – 3   Germania Qual. Euro 2000 1 cap.
18-11-1998 Gelsenkirchen Germania   1 – 1   Paesi Bassi Amichevole - cap.
27-3-1999 Belfast Irlanda del Nord   0 – 3   Germania Qual. Euro 2000 - cap.
31-3-1999 Norimberga Germania   2 – 0   Finlandia Qual. Euro 2000 - cap.
28-4-1999 Brema Germania   0 – 1   Scozia Amichevole - cap.
4-6-1999 Leverkusen Germania   6 – 1   Moldavia Qual. Euro 2000 3 cap.
4-9-1999 Helsinki Finlandia   1 – 2   Germania Qual. Euro 2000 2 cap.
8-9-1999 Dortmund Germania   4 – 0   Irlanda del Nord Qual. Euro 2000 1 cap.
9-10-1999 Monaco Germania   0 – 0   Turchia Qual. Euro 2000 - cap.
14-11-1999 Oslo Norvegia   0 – 1   Germania Amichevole - cap.
23-2-2000 Amsterdam Paesi Bassi   2 – 1   Germania Amichevole - cap.
29-3-2000 Zagabria Croazia   1 – 1   Germania Amichevole - cap.
26-4-2000 Kaiserslautern Germania   1 – 1   Svizzera Amichevole - cap.
3-6-2000 Norimberga Germania   3 – 2   Rep. Ceca Amichevole 2
7-6-2000 Friburgo Germania   8 – 2   Liechtenstein Amichevole 1 cap.
12-6-2000 Liegi Germania   1 – 1   Romania Euro 2000 - 1º turno - cap.
7-10-2000 Londra Inghilterra   0 – 1   Germania Qual. Mondiali 2002 - cap.
15-11-2000 Copenaghen Danimarca   2 – 1   Germania Amichevole - cap.
27-2-2001 Saint-Denis Francia   1 – 0   Germania Amichevole -
24-3-2001 Leverkusen Germania   2 – 1   Albania Qual. Mondiali 2002 - cap.
29-5-2001 Brema Germania   2 – 0   Slovacchia Amichevole - cap.
2-6-2001 Helsinki Finlandia   2 – 2   Germania Qual. Mondiali 2002 -
15-8-2001 Budapest Ungheria   2 – 5   Germania Amichevole 1
6-10-2001 Gelsenkirchen Germania   0 – 0   Finlandia Qual. Mondiali 2002 - cap.
14-11-2001 Dortmund Germania   4 – 1   Ucraina Qual. Mondiali 2002 -
13-2-2002 Kaiserslautern Germania   7 – 1   Israele Amichevole 1
27-3-2002 Rostock Germania   4 – 2   Stati Uniti Amichevole 1
17-4-2002 Stoccarda Germania   0 – 1   Argentina Amichevole -
9-5-2002 Friburgo Germania   7 – 0   Kuwait Amichevole 3
14-5-2002 Cardiff Galles   1 – 0   Germania Amichevole -
18-5-2002 Leverkusen Germania   6 – 2   Austria Amichevole -
1-6-2002 Sapporo Germania   8 – 0   Arabia Saudita Mondiali 2002 - 1º turno 1
5-6-2002 Kashima Germania   1 – 1   Irlanda Mondiali 2002 - 1º turno -
21-6-2002 Ulsan Germania   1 – 0   Stati Uniti Mondiali 2002 - Quarti di finale -
25-6-2002 Seul Germania   1 – 0   Corea del Sud Mondiali 2002 - Semifinale -
30-6-2002 Yokohama Germania   0 – 2   Brasile Mondiali 2002 - Finale - 2º posto
Totale Presenze 70 Reti (10º posto) 37

Palmarès modifica

Club modifica

Milan: 1998-1999

Nazionale modifica

Inghilterra 1996

Individuale modifica

1992-1993 (20 gol)
1997-1998 (27 gol)
1998

Note modifica

  1. ^ [1]
  2. ^ (EN) A.C. Milan Hall of Fame: Oliver Bierhoff, su acmilan.com. URL consultato il 2 settembre 2022.
  3. ^ Racconti Europei - Il Golden Goal di Bierhoff a Euro 1996: il trionfo della Germania a Wembley | Goal.com Italia, su www.goal.com, 8 giugno 2021. URL consultato il 17 febbraio 2024.
  4. ^ a b c (EN) Simon Kuper, Chelsea face hero with feet of clay, su theguardian.com, 12 settembre 1999.
  5. ^ a b Enrico Bonifazi, Oliver Bierhoff, su dnamilan.com, 26 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2017).
  6. ^ La Germania ringrazia il solito Bierhoff, su repubblica.it, 29 giugno 1998.
  7. ^ (EN) Roger Cohen, Germany Stays Resolute to End, Which Is When the Rally Comes, su nytimes.com, 4 luglio 1998.
  8. ^ Benedetto Ferrara, Dopo Bierhoff, Troglio. Ascoli non perde tempo, in la Repubblica, 29 giugno 1991, p. 43.
  9. ^ Fabio Monti, Klinsmann salva e confonde l'Inter, in Corriere della Sera, 6 aprile 1992, p. 26 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2015).
  10. ^ Da Bierhoff a Perulli: quanti affari sull'asse Udine-Ascoli, in Messaggero Veneto, 28 settembre 2006, p. 20.
  11. ^ Franco Badolato, Oliver, una testa da record, in La Stampa, 24 maggio 1999, p. 27.
  12. ^ (PT) Bierhoff ancla en el Mónaco, in EMOL, 28 agosto 2001.
  13. ^ Andrea Masala, Bierhoff a Chievo per chiudere in bellezza, in La Gazzetta dello Sport, 12 settembre 2002.
  14. ^ Nicola Cecere e Francesco Bramardo, Juve relax, Chievo fuori, in La Gazzetta dello Sport, 25 maggio 2003.
  15. ^ Fabio Monti, La Lazio gela tutti su Stam: costa 20 milioni, in Corriere della Sera, 6 luglio 2003.
  16. ^ Marco Tarozzi, La storia degli Europei - 1996 Germania, in Calcio 2000, n. 29, aprile 2000, pp. 64-65.
  17. ^ Tommaso Maschio, UFFICIALE: Germania, Bierhoff fino al 2020. Coordinerà il settore giovanile, su tuttomercatoweb.com, 13 marzo 2015.
  18. ^ (DE) Oliver Bierhoff wird Superminister, in Welt, Axel Springer SE, 20 ottobre 2017. URL consultato il 25 aprile 2019.
  19. ^ Stefano Martorano, Bierhoff, il centravanti pescato in serie C che fece la fortuna di Pozzo e Zaccheroni, in Messaggero Veneto, 17 aprile 2010, p. 19.
  20. ^ 3º titolo europeo

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