Gigi Villoresi
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Villoresi (primo da sinistra) in un momento di relax assieme ai colleghi Alberto Ascari ed Eugenio Castellotti, e all'ingegner Vittorio Jano. | ||||||||||||||||||||
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Luigi Villoresi, soprannominato Gigi (Milano, 16 maggio 1909 – Modena, 24 agosto 1997), è stato un pilota automobilistico italiano.
BiografiaModifica
"Enzo Ferrari è uno che non conosce la parola grazie.“[1]
Luigi discende da una famiglia molto nota a Milano, suo padre Gaetano era infatti figlio di Eugenio Villoresi, l'ingegnere che progettò il Canale Villoresi, e il nipote di Luigi Villoresi uno dei grandi botanici ed paesaggisti del XIX secolo. Luigi era il primogenito di cinque figli tutti morti tragicamente. Fu molto legato con il fratello Emilio di un anno più giovane, anche lui valente pilota, che morì sul circuito di Monza il 28 giugno 1939, provando una Alfa Romeo Alfetta[2].
CarrieraModifica
Le prime gare di Luigi furono i raduni locali del 1931 a cui partecipò con una Lancia Lambda; dopo due anni acquistò una Fiat 508 Balilla e corse la sua prima Mille Miglia, insieme al fratello più giovane Emilio come passeggero.
Nel 1935 con una Maserati 4CM arrivò al sesto posto alla I Coupe du Prince Ranier; venne in questo modo notato da Ernesto Maserati che lo invitò a far parte della squadra ufficiale nel 1936, con questa unione che sarebbe poi durata fino al 1949.
La sua prima vittoria con la Maserati fu nel 1937 nel Gran Premio di Brno mentre l'anno successivo colse il suo primo successo alla Coppa Acerbo e diventò Campione italiano di categoria. Si ripeté nel 1939 conquistando anche la vittoria nella Targa Florio.
Nel 1940 vinse di nuovo la Targa Florio e conquistò il quarto posto nel IV Gran Premio di Tripoli.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale Villoresi riprese a correre con la Scuderia Milan fondata da lui stesso e nel 1946 e vinse il Gran Prix de Nice. Nel 1947 cominciò a correre con l'amico Alberto Ascari alla guida della Maserati 4CLT ripetendo il successo nel Grand Prix de Nice e diventando campione italiano assoluto.
Nel 1948 conquistò la vittoria a Comminges, ad Albi, a Napoli, al Grand Prix britannico e a Penya Rhin e diventò campione italiano assoluto per la seconda volta. Nel 1949 dopo aver conquistato la vittoria nel Grand Prix de Bruxelles e nel Grand Prix de Luxemburg viene chiamato da Enzo Ferrari per guidare le sue vetture.
Nel 1950 ebbe un grave incidente uscendo fuori strada alla prima curva al Gran Premio delle Nazioni riportando gravi ferite ma riuscì a tornare a correre per la coppa Inter-Europa con una Ferrari 340 America; fu con questa macchina che si aggiudicò anche la vittoria alle Mille Miglia. Partecipò a tre gare del campionato mondiale di Formula 1 di quell'anno ottenendo come miglior risultato il sesto posto nel Gran Premio del Belgio.
Nel 1951 partecipò con la Ferrari 375 F1 al campionato di Formula 1 arrivando tre volte al terzo posto (Belgio, Francia e Gran Bretagna) e due volte quarto (Germania e Italia). Nel 1952 partecipò con la Ferrari 500 alle ultime due gare del mondiale arrivando terzo in entrambe le occasioni. Nel 1953 arrivò secondo in Belgio e Argentina e terzo nel Gran Premio d'Italia.
Nel 1954 Ascari e Villoresi passano alla scuderia Lancia; Villoresi corse peraltro la maggior parte della sua stagione in Formula 1 con la Maserati 250F arrivando quinto in Francia e solo l'ultima gara con la Lancia D50 ritirandosi al Gran Premio di Spagna.
Nel 1955 con la Lancia D50 si ritira in Argentina e arriva quinto a Montecarlo. Dopo la morte di Ascari, Gianni Lancia consegnò le sue vetture a Enzo Ferrari e Villoresi corse quindi la sua ultima stagione di Formula 1 con la Maserati 250F arrivando a punti nel Gran Premio del Belgio con un quinto posto.
Nel 1958 vince il prestigioso Rally dell'Acropoli in Grecia con una Lancia Aurelia GT, assieme a Ciro Basadonna.
Nel 1960 viene insignito della Medaglia d'Oro al valore atletico per meriti eccezionali[3].
Dopo il suo ritiro delle corse ha vissuto a Milano e Modena presso don Sergio Mantovani "il parroco dei piloti di Formula 1", rimanendo un ambasciatore della Maserati.
Il 13 marzo 1996, su richiesta del Presidente della Commissione Culturale dell'Automotoclub Storico Italiano (ASI) Arch. Valerio Moretti e di eminenti personalità dell'automobilismo, gli viene assegnato il vitalizio previsto dalla Legge Bacchelli.
È morto il 24 agosto 1997 ed oggi riposa nel Cimitero di Albareto.
Risultati in Formula 1Modifica
1950 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||
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Ferrari | Ferrari 125 | Rit | Rit | 6 | NP | 0 |
1951 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||
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Ferrari | Ferrari 375 | Rit | 3 | 3 | 3 | 4 | 4 | Rit | 15 (18)[4] | 5º |
1952 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||
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Ferrari | Ferrari 500 | 3 | 3 | 8 | 8º |
1953 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||
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Ferrari | Ferrari 500 | 2 | Rit | 2 | 6 | Rit | 8 | 6 | 3 | 17[5] | 5º |
1954 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||
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Maserati[6] | 250F | 5 | Rit | NP | Rit | Rit | 2[7] | 20º |
1955 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||
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Lancia | Lancia D50 | Rit | 5 | NP | 2 | 20º |
1956 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||
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Luigi Piotti[8] | Maserati 250F | 5 | Rit | 6 | Rit | Rit | 2[9] | 20º |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti | Grassetto=Pole position Corsivo=Giro più veloce |
Solo prove/Terzo pilota | Non qualificato | Ritirato/Non class. | Squalificato | Non partito |
Vittorie in gare extra-campionatoModifica
- I Circuito di Masaryk di Brno, 1937
- I Circuito del Carnaro 1939
- Gran Premio d'Alsazia 1947
- Gran Premio di Gran Bretagna 1948
- Coppa Acerbo 1938
- Coppa Edda Ciano 1938
- Gran Premio d'Olanda 1949
- Gran Premio di Albigeois 1938, 1948
- Gran Premio di Bruxelles 1949
- Gran Premio del Comminges 1948
- Gran Premio di Marsiglia 1950, 1951
- Gran Premio di Modena 1952
- Gran Premio di Nizza 1946, 1947
- Gran Premio di Nîmes 1947
- Gran Premio di Pau 1951
- Gran Premio di Napoli 1948
- Gran Premio del Valentino 1952
- Gran Premio di Interlagos 1949
- Gran Premio di Losanna 1947
- Mille Miglia 1951
- Gran Premio di Penya Rhin 1948
- Gran Premio Generale Juan Perón 1947, 1948
- Gran Premio Eva Duarte Perón 1947, 1948
- Gran Premio di Rio de Janeiro 1949
- Giro di Sicilia 1953
- Gran Premio di Siracusa 1951
- Gran Premio del Sudafrica 1939
- Targa Florio 1939, 1940
- Gran Premio di Tripoli 1937
- Gran Premio di Zandvoort 1949
OnorificenzeModifica
Medaglia d'Oro al valore atletico[3]
Nel 1960 viene insignito della Medaglia d'Oro al valore atletico per meriti eccezionali.
NoteModifica
- ^ Martin Svoboda, Frasi di Gigi Villoresi | Citazioni e frasi celebri, su Le-citazioni.it. URL consultato il 28 marzo 2019.
- ^ Luigi Villoresi biografia, su cma43.com. URL consultato il 17 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2013).
- ^ a b A.M.O.V.A. ATLETA, su www.associazionemedagliedoro.it. URL consultato il 28 marzo 2019.
- ^ Tra parentesi i punti ottenuti prima degli scarti come da regolamento
- ^ Nel Gran Premio di Germania 1953 guida condivisa con Alberto Ascari
- ^ Ad eccezione del Gran Premio di Spagna 1954 in cui corse per la Scuderia Lancia su Lancia D50
- ^ Nel Gran Premio di Gran Bretagna 1954 guida condivisa con Alberto Ascari
- ^ Ad eccezione del Gran Premio del Belgio 1956 in cui corse per la Scuderia Centro Sud e del Gran Premio d'Italia 1956 in cui gareggiò per le Officine Alfieri Maserati
- ^ Nel Gran Premio d'Italia 1956 guida condivisa con Joakim Bonnier
Altri progettiModifica
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gigi Villoresi
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Gigi Villoresi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4337171 · LCCN (EN) n2005021201 · WorldCat Identities (EN) n2005-021201 |
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