Marc Márquez
Marc Márquez Alentà (Cervera, 17 febbraio 1993) è un pilota motociclistico spagnolo, campione del mondo della classe 125 nel 2010, della Moto2 nel 2012 e della MotoGP nel 2013, 2014, 2016, 2017, 2018 e 2019. È tra i piloti più titolati della storia del motociclismo ed è il fratello maggiore di Álex Márquez, anche lui pilota motociclistico professionista.
Marc Márquez | ||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||
Altezza | 169 cm | |||||||||||||||||||||
Peso | 65 kg | |||||||||||||||||||||
Motociclismo ![]() | ||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
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Carriera
Comincia a correre in moto all'età di sei anni, inizialmente in motocross e in minimoto, passando in seguito alle corse su pista. Nel 2004 giunge secondo nel campionato di Catalogna. Nel 2007 partecipa ad alcune prove del Campeonato de España de Velocidad nel team Monlau diretto dall'ex campione mondiale Emilio Alzamora, equipaggiato con una KTM[1] giungendo ottavo in classifica al termine della stagione[2].
Classe 125
Continuando ad avere Alzamora come manager personale, esordisce nella classe 125 del motomondiale nel 2008, ingaggiato dal team Repsol KTM 125cc guidato da Alberto Puig alla guida di una KTM 125 FRR; il compagno di squadra è Esteve Rabat. Dopo una mancata qualificazione in Spagna a causa di una caduta, esordisce in gara in occasione del GP del Portogallo e ottiene il suo primo podio con il terzo posto in Gran Bretagna, terminando la stagione al 13º posto con 63 punti. In questa stagione è costretto a saltare i GP di Malesia e Comunità Valenciana per infortunio[2].
Nel 2009 resta nel team ufficiale KTM, passato nel frattempo ad avere la Red Bull come sponsor principale dalla Repsol dell'anno precedente; il compagno di squadra è Cameron Beaubier. Ottiene un terzo posto in Spagna e due pole position (la sua prima in carriera nel GP di Francia e poi in Malesia) terminando la stagione all'8º posto con 94 punti.
Nel 2010 passa alla Derbi RSA 125 con il team Red Bull Ajo Motorsport. Ottiene le sue prime vittorie (la prima in Italia, seguita da Gran Bretagna, Olanda, Catalogna, Germania, San Marino, Giappone, Malesia, Australia e Portogallo), due terzi posti (Qatar e Francia) e dodici pole position. Il 7 novembre del 2010 si laurea campione del mondo 125cc arrivando quarto a Valencia. Da notare però la rimonta ad Estoril di appena una settimana prima: caduto nel giro di formazione, riesce a tornare ai box per riparare la moto, ritrovandosi però a partire in fondo al gruppo riuscendo comunque a rimontare e vincere la gara dopo un duello serrato con Terol.[3]
Moto2
Nel 2011 passa in Moto2, ingaggiato dal team CatalunyaCaixa Repsol con una Suter MMXI. Dopo un inizio di stagione infruttuoso, ottiene la sua prima vittoria nella classe intermedia in occasione del Gran Premio di Francia, seguita da tre consecutive ottenute nei Paesi Bassi, in Italia e in Germania. Durante l'anno ottiene in seguito altre tre vittorie consecutive (Indianapolis, San Marino e Aragona).
Nel Gran Premio d'Australia viene penalizzato (con un minuto extra da aggiungere al tempo ottenuto in qualifica, relegandolo all'ultima posizione della griglia di partenza) a causa di un violento tamponamento durante le prove ai danni del pilota tailandese Ratthapark Wilairot; ciò nonostante giunge al terzo posto della gara[4]. Nel finale di stagione è costretto a saltare i Gran Premi di Malesia e Comunità Valenciana a seguito di una caduta nelle prove libere del GP della Malesia. Termina la stagione al 2º posto con 251 punti, alle spalle del tedesco Stefan Bradl.
Nella stagione 2012 rimane con lo stesso team e, dopo aver ottenuto 8 vittorie in Qatar, Portogallo, Paesi Bassi, Germania, Indianapolis, Repubblica Ceca, San Marino e Giappone, con il secondo posto in Australia si laurea campione del mondo per la seconda volta nella sua carriera, con una gara di anticipo sul termine della stagione[5]. In occasione dell'ultima gara dell'anno a Valencia, dopo essere partito dall'ultima posizione per una penalità, risale sino a ottenere la nona vittoria dell'anno[6].
MotoGP
2013-2014: i primi due titoli iridati
Il 12 luglio 2012, prima ancora del termine della stagione che lo vedrà vincitore in Moto2, viene ufficializzato il suo passaggio in MotoGP per la stagione successiva, affiancando nel team Repsol Honda il connazionale Daniel Pedrosa, in sostituzione dell'australiano Casey Stoner il quale aveva annunciato il suo ritiro[7].
Nella prima gara in MotoGP, il 7 aprile 2013, ottiene un terzo posto nel Gran Premio del Qatar, mentre nel secondo appuntamento stagionale, nel Gran Premio delle Americhe, ottiene la pole position diventando, a 20 anni, 2 mesi e 3 giorni, il più giovane a partire davanti a tutti nella classe regina (record poi battuto da Fabio Quartararo nel GP di Spagna 2019), cancellando il precedente di Freddie Spencer (20 anni, 5 mesi e 3 giorni), che reggeva da 31 anni,[8] e nella medesima gara abbatte un altro record, diventando il più giovane pilota a vincere una gara di MotoGP. Nel corso dell'anno si imporrà in altre 5 occasioni, Germania, Laguna Seca, Indianapolis, Repubblica Ceca e Aragona. Nell'ultima gara stagionale, il Gran Premio di Valencia, arriva terzo, vincendo il motomondiale al suo esordio in MotoGP, impresa riuscita solo a Kenny Roberts nel 1978, affermandosi inoltre come il più giovane vincitore nella classe regina, primato precedentemente detenuto da Freddie Spencer[9]. Durante la stagione è stato anche protagonista di alcuni episodi particolari: nel GP di Spagna ha superato il connazionale Jorge Lorenzo all'ultima curva della gara, rischiando una caduta e sollevando alcune polemiche tra i piloti[10]. Al GP di Gran Bretagna, durante la sessione mattutina di prove di domenica (warm-up), nonostante le bandiere gialle sventolanti, cade rischiando di travolgere i commissari e il pilota Cal Crutchlow caduto poco prima; viene penalizzato di 2 punti sulla licenza per non aver rallentato in modo adeguato[11]. Nel GP d'Australia incorre in una squalifica per non essere rientrato ai box nei tempi prestabiliti dopo che la direzione corsa, per motivi di sicurezza, aveva obbligato i piloti alla sostituzione della moto a metà gara[12].
L'inizio della seconda stagione in MotoGP, il Motomondiale 2014, è trionfale per il pilota spagnolo che si impone nelle prime 10 gare stagionali tra il Qatar e Indianapolis, replicando dopo 17 anni ciò che aveva fatto Mick Doohan, che vinse consecutivamente dal quarto al tredicesimo GP nel 1997, e che in precedenza aveva fatto anche Giacomo Agostini in ben tre diverse occasioni[13]. Vince nuovamente in Gran Bretagna e già al Gran Premio motociclistico del Giappone 2014 si laurea campione del mondo per la seconda volta consecutiva, con tre gare di anticipo sul termine della stagione. L'anno verrà chiuso con un totale di 13 vittorie, nuovo primato assoluto di vittorie in una singola stagione nel motomondiale (il precedente primato era di Mick Doohan, quando nel 1997 vinse dodici gare)[14], e con il record anche per quanto riguarda le pole position, nuovamente 13. In totale ottiene 362 punti, distaccando di 67 punti il secondo in classifica, Valentino Rossi.
2015: sei ritiri e il terzo posto finale
La stagione del 2015 non è positiva come le precedenti; su 18 prove si impone in 5 occasioni (Austin, Germania, Indianapolis, San Marino e Australia), ma raccoglie anche 6 ritiri, uscendo ben presto dalla lotta per il titolo iridato. Tra gli episodi che hanno caratterizzato la sua stagione vi sono la gara del GP d'Argentina, dove ha una collisione con Rossi a pochi giri dal termine[15] e la stessa situazione si ripete nel GP della Malesia; in entrambi i casi vi sono stati strascichi polemici e, nel secondo caso, anche regolamentari per il pilota italiano[16]. Nella gara conclusiva a Valencia giunge secondo dietro al vincitore Jorge Lorenzo.[17][18] Chiude la stagione al terzo posto con 242 punti.
2016-2019: quattro titoli consecutivi
Il motomondiale 2016 è quello del terzo titolo iridato nella MotoGP per il pilota spagnolo, il quinto in carriera nel motomondiale; lo ottiene matematicamente con 3 gare di anticipo sul termine della stagione, come due anni prima in occasione del GP del Giappone, proprio la gara corsa sul circuito di proprietà della Honda, la casa che lo equipaggia.[19] Pur avendo ottenuto lo stesso numero di vittorie dell'anno precedente, cinque (Argentina, Austin, Germania, Aragona e Giappone), si impone grazie a una regolarità di risultati migliore degli avversari e colleziona un solo ritiro in occasione del GP d'Australia a titolo già ottenuto. Conclude la stagione con 298 punti iridati.
Nel 2017 incomincia la quinta stagione consecutiva come pilota titolare del team Repsol Honda. Il compagno di squadra è ancora il connazionale Daniel Pedrosa. Nel primo GP della stagione, il GP del Qatar, arriva quarto al traguardo e ottiene il primo successo stagionale nel GP delle Americhe, dove è al quinto successo consecutivo. In Spagna e in Catalogna giunge secondo, in Francia è costretto al ritiro e in Italia giunge sesto, mentre ad Assen arriva terzo. In Germania arriva primo, ottenendo l'ottavo successo negli ultimi otto anni partendo sempre dalla pole. In Repubblica Ceca vince dopo essere partito dalla pole position, mentre in Austria giunge secondo dopo essere partito dalla pole position. Ottiene la pole position in Gran Bretagna, ma in gara è costretto al ritiro. In seguito vince nei Gran Premi di San Marino e Aragona, giunge secondo in Giappone, ma si rifà prontamente vincendo in Australia dopo aver conquistato la pole position. A Valencia giunge terzo. Vince il titolo iridato con 298 punti.
Nel 2018 giunge secondo in Qatar. Nel Gran Premio d'Argentina viene inizialmente penalizzato a causa di un'inversione di marcia fatta sulla griglia di partenza a causa della moto che si spense. Questa mossa venne ritenuta scorretta dalla direzione gara, che spiegò che, come da regolamento, Marc sarebbe dovuto partire dalla pit lane. Successivamente in gara avrà un contatto sia con Thomas Luthi, sia con Aleix Espargaro, che però non vengono ritenuti troppo aggressivi. Invece, a pochi giri dal termine, effettua un sorpasso che verrà ritenuto eccessivamente violento su Valentino Rossi che cadrà proprio a causa di questo contatto: la direzione gara lo punirà come da regolamento dandogli 30 secondi di penalità a fine gara, che lo faranno arrivare diciottesimo. Vince nel Gran Premio delle Americhe dopo aver ottenuto la pole position (partito 4º per una penalità). Vince anche a Jerez, conquistando la leadership del campionato e strappandola così ad Andrea Dovizioso, caduto a seguito di un incidente con Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa. Vince anche in Francia, ottenendo la sua terza vittoria di fila e riuscendo così a superare le due vittorie consecutive dal 2014. Nel Gran Premio d'Italia cade mentre si trovava nel gruppo di testa. Riesce comunque a continuare la gara, chiudendola in sedicesima posizione, appena fuori dalla zona punti. In Catalogna giunge secondo. Vince in Olanda e Germania dopo essere partito dalla pole position. In Repubblica Ceca giunge terzo. In Austria giunge secondo dopo essere partito dalla pole position. Nel Gran Premio di San Marino conclude secondo, mentre vince in Aragona e in Thailandia. Vince in Giappone e si laurea campione del mondo con 3 gare d'anticipo (come nel 2014 e nel 2016). Ottiene la pole position in Australia. Vince in Malesia. Conclude la stagione con 321 punti iridati.
Nel 2019 rimane nello stesso team, con Jorge Lorenzo come compagno di squadra. Nel Gran Premio del Qatar taglia il traguardo in seconda posizione alle spalle di Andrea Dovizioso, come l’anno precedente. Nel circuito delle Americhe, a Austin, scivola mentre si trovava in testa. In Italia arriva in seconda posizione alle spalle di Danilo Petrucci. In Catalogna vince dopo una gara solitaria, dovuta ai ritiri di Lorenzo, Dovizioso, Rossi e Vinales. In Germania vince per la decima volta consecutiva, sempre partendo dalla pole. In Austria giunge secondo dopo un’accesa battaglia contro Andrea Dovizioso, dal quale viene sorpassato all’ultima curva. In Gran Bretagna viene sorpassato sul traguardo da Álex Rins che vince per 0,013 secondi. Ottiene dodici vittorie (Argentina, Spagna, Francia, Catalogna, Germania, Repubblica Ceca, San Marino, Aragona, Thailandia, Giappone, Australia e Comunità Valenciana), sei secondi posti (Qatar, Italia, Olanda, Austria, Gran Bretagna e Malesia), dieci pole position (Argentina, Americhe, Francia, Italia, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Gran Bretagna, Aragona e Giappone) e 420 punti iridati, diventando così il primo pilota a superare la soglia dei 400 punti, laureandosi per l'ottava volta campione del mondo in Thailandia dopo un esaltante duello con Fabio Quartararo.[20]
2020-2022: l'incidente di Jerez e le quattro operazioni chirurgiche
Nel 2020 rimane nello stesso team con compagno di squadra il fratello Álex. Durante il primo gran premio stagionale, il Gran Premio di Spagna, rimedia la frattura all'omero del braccio destro in seguito a una caduta.[21] Nel successivo Gran Premio di Andalusia, prova a rientrare a soli cinque giorni dal grave infortunio: rinuncia all'impresa durante le qualifiche del sabato. A causa dell'eccessivo stress, nei giorni seguenti patisce la rottura della placca in titanio che gli era stata inserita nel braccio per rimediare all'infortunio. Márquez si vede così costretto a sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico. Il recupero si rivela più complicato del previsto e il 24 ottobre viene annunciata la fine della stagione per il pilota iberico, che dunque chiude il mondiale senza alcun punto, venendo sostituito in squadra da Stefan Bradl. Il 3 dicembre è sottoposto a un nuovo intervento chirurgico della durata di otto ore alla Clinica Ruber di Madrid a causa di una riscontrata pseudoartrosi in sede di frattura; nell'intervento viene nuovamente sostituita la piastra in titanio e gli viene trapiantata una porzione di osso prelevata in cresta iliaca e un trapianto autologo di una vena proveniente dalla coscia, al fine di accelerare il processo di guarigione. Questo nuovo intervento avrebbe previsto una sospensione dell'attività per almeno ulteriori sei mesi. Due giorni dopo l'intervento insorge una nuova complicanza nel braccio rappresentata da un'infezione dell'osso.[22]
Nel 2021 salta per infortunio i primi 2 gran premi stagionali oltre che i test pre-stagionali sul circuito di Losail. Il 10 aprile annuncia il suo rientro per il Gran Premio del Portogallo, terzo appuntamento del Motomondiale 2021. Parte dalla sesta posizione e al traguardo giunge settimo, ottenendo i primi punti iridati della stagione. Nel GP successivo a Jerez rimedia due cadute nel corso delle prove libere ma senza gravi conseguenze, parte dalla 14ª piazza e termina la gara al nono posto. Nel GP di Le Mans, con condizioni meteo miste cade due volte e, dopo la seconda caduta, si ritira definitivamente.[23] Sul circuito di Montmelò, dopo essere partito tredicesimo, incappa nel terzo ritiro consecutivo (per la prima volta da quando corre in MotoGP).[24] Vince in Germania. Giunge secondo in Aragona. Vince il Gran Premio delle Americhe e in Emilia-Romagna. Non corre il secondo Gran Premio in Portogallo a causa di una lieve commozione cerebrale procuratosi in allenamento durante una sessione di Enduro. A seguito della diagnosi di diplopia,[25] dovuta anch'essa all'infortunio, salta anche il Gran Premio di Valencia. Chiude la stagione al settimo posto con 142 punti.[26]
Nel 2022 rimane nello stesso team con compagno di squadra Pol Espargaró. Conclude la prima gara della stagione a Losail al quinto posto. Durante le prove del secondo GP della stagione, il Gran Premio d'Indonesia a Mandalika, rimedia tre cadute. Dopo la quarta caduta, che avviene nel warm up della gara,[27] viene portato in ospedale per accertamenti e dichiarato inidoneo per competere. Dopo alcuni accertamenti in Spagna gli viene diagnosticata la diplopia, condizione di cui aveva sofferto precedentemente in carriera. La sua assenza dalla terza gara della stagione, il Gran Premio d'Argentina, è coperta dal tester Honda, Stefan Bradl.[28] La sua stagione continua fino al Gran Premio d'Italia, dopo il quale decide di operarsi per la quarta volta al braccio destro. Ritorna alle gare in settembre, nel GP d'Aragona, dove si ritira per dei problemi alla moto al primo giro. Torna per la prima volta sul podio dopo il quarto intervento all'omero destro nel GP d'Australia. Conclude la stagione classificandosi al tredicesimo posto e ottenendo un podio.[29]
2023-
Il Motomondiale 2023 per Marquez inizia con la pole position e un 3º posto nella sprint race del GP del Portogallo. Nella gara della domenica tuttavia si ritira dopo 3 giri, causando un incidente in cui vengono coinvolti Jorge Martín e Miguel Oliveira. L'errore commesso gli costa due long lap penalty al GP successivo, penalità che però non sconta in quanto, in seguito alla caduta di Portimão, subisce un infortunio al metacarpo e salta gli appuntamenti in Argentina, Texas e Spagna. Torna per i gran premi di Francia e Italia, giunge al traguardo nelle gare sprint race (5º in Francia e 7º in Italia). Márquez nell'appuntamento successivo sul circuito di Silverstone giunge 18º nella gara sprint, mentre nella gara della domenica cade ancora una volta. Per la prima volta in carriera lo spagnolo si ritira per quattro Gran Premi consecutivi (cinque, se si considera anche Valencia 2022, ultimo appuntamento della stagione precedente).
Risultati nel motomondiale
2008 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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125 | KTM | NQ | 18 | 12 | Rit | 19 | 10 | 3 | Rit | 9 | NE | Rit | 4 | 6 | Rit | 9 | NP | Inf | 63 | 13º |
2009 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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125 | KTM | Rit | 5 | 3 | Rit | 5 | 5 | 10 | NE | 16 | 15 | 8 | 6 | 4 | Rit | 9 | Rit | 17 | 94 | 8º |
2010 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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125 | Derbi | 3 | Rit | 3 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | NE | 7 | 10 | 1 | Rit | 1 | 1 | 1 | 1 | 4 | 310 | 1º |
2011 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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Moto2 | Suter | Rit | Rit | 21 | 1 | 2 | Rit | 1 | 1 | 1 | NE | 2 | 1 | 1 | 1 | 2 | 3 | NP | NQ | 251 | 2º |
2012 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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Moto2 | Suter | 1 | 2 | 1 | Rit | 3 | 3 | 1 | 1 | 5 | NE | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | Rit | 2 | 1 | 328 | 1º |
2013 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 3 | 1 | 2 | 3 | Rit | 3 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 1 | 2 | SQ | 2 | 3 | 334 | 1º |
2014 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 4 | 1 | 15 | 13 | 2 | Rit | 1 | 1 | 362 | 1º |
2015 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 5 | 1 | Rit | 2 | 4 | Rit | Rit | 2 | 1 | 1 | 2 | Rit | 1 | Rit | 4 | 1 | Rit | 2 | 242 | 3º |
2016 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 3 | 1 | 1 | 3 | 13 | 2 | 2 | 2 | 1 | 5 | 3 | 4 | 4 | 1 | 1 | Rit | 11 | 2 | 298 | 1º |
2017 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 4 | Rit | 1 | 2 | Rit | 6 | 2 | 3 | 1 | 1 | 2 | Rit | 1 | 1 | 2 | 1 | 4 | 3 | 298 | 1º |
2018 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 2 | 18 | 1 | 1 | 1 | 16 | 2 | 1 | 1 | 3 | 2 | AN | 2 | 1 | 1 | 1 | Rit | 1 | Rit | 321 | 1º |
2019 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 2 | 1 | Rit | 1 | 1 | 2 | 1 | 2 | 1 | 1 | 2 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | 420 | 1º |
2020 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | NE | Rit | NP | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | 0 |
2021 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | Inf | Inf | 7 | 9 | Rit | Rit | Rit | 1 | 7 | 8 | 15 | Rit | 2 | 4 | 1 | 1 | Inf | Inf | 142 | 7º |
2022 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 5 | NP | Inf | 6 | 6 | 4 | 6 | 10 | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | Rit | 4 | 5 | 2 | 7 | Rit | 113 | 13º |
2023 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 3 | Rit | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | Inf | 5 | Rit | 7 | Rit | 11 | NP | 17 | NP | 18 | Rit | 10 | 12 | 11 | 13 | 10 | 7 | 3 | 31 |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Gara non valida | Non qual./Non part. | Ritirato/Non class. | Squalificato | '-' Dato non disp. |
Note
- ^ (ES) Márquez buscará con KTM el título a los catorce años, su motor.as.com, Diario AS S.L., 25 aprile 2007. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ a b (ES) Marc Márquez, un campeón para muchos años, su rtve.es, Corporación de Radio y Televisión Española S.A., 7 novembre 2010. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Angelo Pastore, Moto 125: Marquez campione del mondo, su derapate.it, Nano Press Network, 7 novembre 2010. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ (ES) Morillu, La remontada de Marc Márquez eclipsa la victoria de Alex de Angelis, su motorpasionmoto.com, Webedia S.A., 16 ottobre 2011. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Gianluca, Marc Marquez, Campione del Mondo Moto2 2012, su motoblog.it, Triboo Media S.r.l., 30 novembre 2012. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Marquez show: parte ultimo e vince, su lastampa.it, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 11 novembre 2012. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ La nuova coppia della Honda con Pedrosa ci sarà Marquez, su repubblica.it, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 12 luglio 2012. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Massimo Brizzi, MotoGP, Austin: Marquez strepitoso con una pole record. Vale solo 8º, su gazzetta.it, RCS MediaGroup S.p.A., 20 aprile 2013. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Alessio Brunori, MotoGP Valencia: Marc Marquez è nella storia! È il più giovane Campione del Mondo!, su motograndprix.motorionline.com, Motorionline S.r.l., 10 novembre 2013. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Marquez e Lorenzo, Jerez alle spalle, su motogp.com, Dorna Sports S.L., 16 maggio 2013. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Lorenzo Gargiulo, Marquez perde 2 punti sulla licenza a Silverstone, su it.motorsport.com, Motorsport Network, 2 settembre 2013. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Marquez squalificato, vince Lorenzo riaperta la corsa al Mondiale MotoGp, su lastampa.it, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 20 ottobre 2013. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Massimo Brizzi, MotoGP Indianapolis, Marquez eguaglia Agostini: 10º trionfo di fila. Podio Vale, 3º, su gazzetta.it, RCS MediaGroup S.p.A., 10 agosto 2014. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Arnaldo Baroni, Marquez sorpassa Doohan, su iltempo.it, Il Tempo S.r.l., 10 novembre 2014. URL consultato il 16 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Argentina, Marquez incassa: "Sono le gare: da Vale si impara sempre", su gazzetta.it, RCS MediaGroup S.p.A., 19 marzo 2015. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Rossi-Marquez, botta e risposta: "Gran gara, eh", "Bel calcio...", su gazzetta.it, RCS MediaGroup S.p.A., 25 ottobre 2015. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Francesco Colla, MotoGP: Rossi, Lorenzo, Marquez e il "biscottone" spagnolo, su corrieredellosport.it, Corriere dello Sport S.r.l., 8 novembre 2015. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Stefano Mancini, Rossi: “Marquez imbarazzante. Gode pensando a me sconfitto”, su lastampa.it, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 9 novembre 2015. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Massimo Calandri, MotoGp, Marquez trionfa in Giappone ed è campione del Mondo, su repubblica.it, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 16 ottobre 2016. URL consultato il 16 maggio 2017.
- ^ Giovanni Zamagni, MotoGP 2019. Marc Marquez campione del mondo 2019, su moto.it, CRM S.r.l., 6 ottobre 2019. URL consultato il 22 marzo 2020.
- ^ Antonino Paviglaniti, L’infortunio di Marc Marquez: frattura dell’omero, dovrà operarsi, su notizie.it, Contents Media, 19 luglio 2020. URL consultato il 6 dicembre 2020.
- ^ Mirko Spadaro, MotoGp – Infortunio Marc Marquez, lo spagnolo si consulta con i medici: possibile una terza operazione, su strettoweb.com, Editore Socedit S.r.l., 3 dicembre 2020. URL consultato il 6 dicembre 2020.
- ^ VIDEO. Doppia caduta per Marc Marquez: 'Ho spinto troppo', su sport.sky.it, Sky Italia S.r.l., 16 maggio 2021. URL consultato il 29 maggio 2021.
- ^ Luca Frigerio, Marquez: "I migliori sette giri dell’anno, stavo guidando come volevo", su gazzetta.it, RCS MediaGroup S.p.A., 6 giugno 2021. URL consultato il 6 giugno 2021.
- ^ Marco Pezzoni, MotoGP, Diplopia: cos'è il disturbo che ha fermato ancora Marc Marquez?, su motosprint.corrieredellosport.it, Conti Editore S.r.l., 9 novembre 2021. URL consultato il 12 dicembre 2021.
- ^ (EN) MotoGP 2021 - World Championship Classification (PDF), su resources.motogp.com, Dorna Sports S.L., 14 novembre 2021. URL consultato il 12 dicembre 2021.
- ^ (EN) Robert Jones, Indonesian MotoGP: Quartararo tops warm-up, Marc Marquez suffers horror highside, su crash.net, Crash Media Group, 20 marzo 2022. URL consultato il 4 aprile 2022.
- ^ (ID) Jatuh di Mandalika, Marc Marquez Alami Diplopia, su pramborsfm.com, Prambors, 24 marzo 2022. URL consultato il 19 giugno 2022.
- ^ (EN) MotoGP 2022 - World Championship Classification (PDF), su resources.motogp.com, Dorna Sports S.L., 6 novembre 2022. URL consultato il 23 novembre 2022.
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Collegamenti esterni
- (ES, CA, EN) Sito ufficiale, su marcmarquez93.com.
- Marc Márquez (canale), su YouTube.
- (DE, EN, ES, FR, IT, JA) Marc Márquez, su motogp.com, Dorna Sports.
- (ES) Marc Márquez, su AS.com.
- (EN, ES, IT, FR, NL) Marc Márquez, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.
- (EN) Marc Márquez, su IMDb, IMDb.com.
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