Granit Xhaka
Granit Xhaka (in albanese: [ɡɾaˈnit ˈdʒaka], pronuncia in grafia italiana: Granit Giaca; Basilea, 27 settembre 1992) è un calciatore svizzero d'origini albanesi, centrocampista dell'Arsenal e della nazionale svizzera di cui è capitano.
Granit Xhaka | ||
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Nazionalità | ![]() ![]() | |
Altezza | 185[1] cm | |
Peso | 82[1] kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Centrocampista | |
Squadra | Arsenal | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1997-2002 | Concordia Basilea | |
2002-2010 | Basilea | |
Squadre di club1 | ||
2010-2012 | Basilea | 44 (2) |
2012-2016 | Borussia M'gladbach | 108 (6) |
2016- | Arsenal | 216 (14) |
Nazionale | ||
2008-2009 | ![]() | 14 (1) |
2009-2010 | ![]() | 14 (3) |
2010-2011 | ![]() | 10 (3) |
2010-2011 | ![]() | 5 (0) |
2011- | ![]() | 113 (13) |
Palmarès | ||
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Oro | Nigeria 2009 | |
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Argento | Danimarca 2011 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 28 marzo 2023 |
BiografiaModifica
Nato in Svizzera da genitori di etnia albanese del Kosovo[2] È il fratello minore di Taulant Xhaka anch'egli calciatore professionista.[3]
Nel 2012 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991 stilata da Don Balón.[4]
Caratteristiche tecnicheModifica
Di ruolo centrocampista, la sua duttilità gli consente di essere impiegato da mediano di contenimento, da mezzala in un centrocampo a 3 o da trequartista, oltre a essere adattabile (all'occorrenza) anche nel ruolo di terzino.[5][6][7] Bravo a giocare sia corto che lungo, è abile nelle verticalizzazioni e spesso rischia la giocata.[5][7][8] Xhaka è bravo anche nel costruire trame per i compagni per fare ripartire l'azione, oltre che a recuperare la sfera.[7] Si distingue pure per la leadership e l'ottima personalità di cui dispone, anche se talvolta la sua irruenza sul campo lo rende soggetto a molteplici sanzioni disciplinari.[5][6][7][9] Abile in tackle, tenta spesso di entrare in scivolata, oltre a essere pericoloso nei tiri dalla distanza.[5][7] Soffre quando è pressato.[8]
CarrieraModifica
ClubModifica
Gli iniziModifica
Inizia la sua carriera calcistica insieme a suo fratello maggiore Taulant Xhaka nelle giovanili del Concordia Basilea, per poi passare, sempre insieme al fratello, nelle giovanili del Basilea nel 2002. Tra il 2008 ed il 2010 gioca 37 partite con la formazione Under-21 della compagine renana, mettendo a segno 11 gol.
BasileaModifica
Nella stagione 2010-2011 passa in prima squadra ed il suo debutto con il Basilea arriva il 28 luglio 2010, nel terzo turno di qualificazione per la Champions League contro il Debrecen, partita dove è subentrato al minuto 88 ed ha messo a segno anche il suo primo gol con la nuova maglia, match poi terminato con la vittoria 2-0 della squadra svizzera. Il 21 agosto successivo esordisce in Super League, nella partita pareggiata per 1-1 contro il Thun. Il 15 maggio 2011 va a segno, per la prima volta in campionato, sempre contro il Thun, partita poi vinta per 5-1. Alla fine della prima stagione con la maglia del Basilea scende in campo in 29 occasioni, siglando anche 2 gol e vincendo anche il suo primo titolo, la Super League svizzera.
Nella seconda stagione con il Basilea scende in campo 38 volte e va a segno in una sola occasione quando, il 10 settembre 2011 firma il 4-0 finale contro il Servette; in questa stagione vince campionato ed anche la Coppa Svizzera. A fine stagione lascia la Svizzera per andare a giocare in Germania, nella Bundesliga, tra le file del Borussia M'gladbach. Con il Basilea ha collezionato 67 presenze e segnato 3 gol.
Borussia MönchengladbachModifica
Il 20 maggio 2012 viene acquistato per 9 milioni di euro dal Borussia M'gladbach, con cui firma un contratto quinquennale, con scadenza il 30 giugno 2017. Va a segno per la prima volta con la maglia della squadra tedesca alla terza giornata di campionato, nella sconfitta casalinga 2-3 contro il Norimberga. Con il club tedesco ha totalizzato 140 presenze e 9 gol fra tutte le competizioni, indossando anche la fascia di capitano del club.[5]
ArsenalModifica
Il 25 maggio 2016 ha firmato per la squadra londinese dell'Arsenal, che lo ha acquistato dal Borussia M'gladbach per 40 milioni di euro.[10][11] Si impone subito come titolare, segnando il suo primo gol con i gunners il 17 settembre 2016 nel successo per 1-4 contro l'Hull City,[12] e scendendo in campo in campionato in 32 occasioni nel corso della sua prima stagione a Londra (in cui ha vinto l'FA Cup in finale contro il Chelsea),[13] mentre nella seconda stagione veste la maglia dell'Arsenal ben 38 volte su 38. Spesso è stato criticato in Inghilterra per la sua tendenza a compiere falli, talvolta anche molto duri.[9][14]
Il 27 settembre 2019, in seguito a un voto dei giocatori, diviene capitano del club.[15][16] Tuttavia, un mese esatto dopo, viene sostituito nella sfida (poi pareggiata 2-2) contro il Crystal Palace e lui ha una brutta reazione: fischiato dai tifosi ha lanciato la maglia per terra e li ha insultati pesantemente;[17][18][19] viene prima escluso dai convocati per la sfida successiva contro il Wolverhampton,[20] e poi il 5 novembre gli viene revocata la fascia da capitano, poi ereditata da Pierre-Emerick Aubameyang.[21][22]
Nell'estate 2021 firma un rinnovo di contratto con i Gunners, rinnovo che lega il giocatore svizzero al club inglese fino al 30 giugno 2024[23][24].
NazionaleModifica
Ha più volte rappresentato la nazionale Under-17, con cui ha vinto il Mondiale Under-17, andando a segno anche nella vittoria sul Giappone.[25] Ha vestito anche le maglie dell'Under-18 e dell'Under-19 della Svizzera ed ha partecipato, con l'Under-21, all'Europeo Under-21 2011, arrivando secondo dietro la Spagna.
Il 4 giugno 2011 esordisce in nazionale maggiore, contro l'Inghilterra per le gare valevoli per le qualificazioni agli Europei 2012. Il 15 novembre 2011 segna il suo primo gol con la nazionale maggiore nella partita amichevole contro il Lussemburgo. Va a segno anche durante le qualificazioni al Mondiale 2014, nella vittoria esterna 2-0 ottenuta contro la Slovenia. Convocato per i Mondiali 2014, scende in campo nelle quattro partite giocate dalla selezione elvetica che esce agli ottavi contro l'Argentina ai supplementari.
Dopo i Mondiali il ct Ottmar Hitzfeld viene sostituito da Vladimir Petković: Xhaka continua a essere titolare della sua squadra, venendo spostato dal ruolo di trequartista finendo col giocare davanti alla difesa nel centrocampo a 2 dell'ex tecnico della Lazio.[5]
Convocato per gli Europei 2016 in Francia,[26] nella prima delle tre gare della fase a gironi, vinta 1-0 contro l'Albania, gioca contro suo fratello Taulant che milita nella nazionale albanese;[3] per la prima volta due fratelli si affrontano agli Europei con le maglie di due nazionali diverse.[27] Il 25 giugno seguente, nell'ottavo di finale contro la Polonia, il suo errore ai rigori condanna i rossocrociati all'eliminazione dalla rassegna continentale.[28]
Viene convocato per i Mondiali 2018,[29] dove mette a segno il gol del momentaneo pareggio nella vittoria 2-1 sulla Serbia.[30] Dopo il gol esulta mimando il volo dell’aquila, simbolo dell'Albania e degli albanesi, un'esultanza patriottica che fu letta da parte filo-serba in chiave nazionalista,[31] cosa poi replicata dal compagno di squadra anch'egli di origini albanesi (oltre che nato in Kosovo) Xherdan Shaqiri dopo che quest'ultimo ha segnato il gol del definitivo 2-1; a causa di tale esultanza, e delle successive vivaci polemiche degli antagonisti serbi, lui e Shaqiri sono stati sanzionati dalla FIFA con un ammonimento e una multa di 10.000 franchi svizzeri per condotta dichiarata antisportiva, insieme anche a Stephan Lichtsteiner reo di aver esultato insieme ai due (pur non essendo di origini albanesi), oltre che di aver difeso i due giocatori pubblicamente.[32] Il calciatore d'altro canto precisò le proprie intenzioni, in senso patriottico più che goliardico.[33]
Dopo il Mondiale, in assenza di Lichtsteiner, è diventato capitano della nazionale.[34]
Partecipa come capitano agli Europei 2020, manifestazione in cui la sua squadra supera la fase a gironi (terza nel girone A) e accede dopo 67 anni ai quarti di finale del torneo europeo con l'eliminazione agli ottavi della Francia campione del mondo ai calci di rigore.[35] Durante tale occasione brilla con una grande prestazione individuale, regalando l'assist del pareggio per il 3-3 e vincendo il premio Star of the match come miglior in campo.[36] Ai quarti non ha potuto esserci per squalifica,[37] e gli elvetici sono stati eliminati ai rigori dalla Spagna.[38]
Il 29 marzo 2022, in occasione dell'amichevole pareggiata 1-1 contro il Kosovo,[39] raggiunge quota 100 presenze con la Svizzera.[40]
StatisticheModifica
Presenze e reti nei clubModifica
Statistiche aggiornate al 28 giugno 2021.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
2008-2009 | Basilea U-21 | PLC | 10 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 10 | 1 |
2009-2010 | PLC | 22 | 8 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 22 | 8 | |
ago. 2010 | PLC | 5 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 5 | 2 | |
Totale Basilea U-21 | 37 | 11 | - | - | - | - | - | - | 37 | 11 | |||||
2010-2011 | Basilea | SL | 20 | 1 | CS | 3 | 0 | UCL+UEL | 4[41]+2 | 1[42]+0 | - | - | - | 29 | 2 |
2011-2012 | SL | 24 | 1 | CS | 6 | 0 | UCL | 8 | 0 | - | - | - | 38 | 1 | |
Totale Basilea | 44 | 2 | 9 | 0 | 14 | 1 | - | - | 67 | 3 | |||||
2012-2013 | Borussia M'gladbach | BL | 22 | 1 | CG | 2 | 0 | UCL+UEL | 2[43]+7 | 0 | - | - | - | 33 | 1 |
2013-2014 | BL | 28 | 0 | CG | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 29 | 0 | |
2014-2015 | BL | 30 | 2 | CG | 3 | 0 | UEL | 9[44] | 3[45] | - | - | - | 42 | 5 | |
2015-2016 | BL | 28 | 3 | CG | 3 | 0 | UCL | 5 | 0 | - | - | - | 36 | 3 | |
Totale Borussia M'gladbach | 108 | 6 | 9 | 0 | 23 | 3 | - | - | 140 | 9 | |||||
2016-2017 | Arsenal | PL | 32 | 2 | FACup+CdL | 5+2 | 0+1 | UCL | 7 | 1 | - | - | - | 46 | 4 |
2017-2018 | PL | 38 | 1 | FACup+CdL | 0+3 | 1 | UEL | 6 | 1 | CS | 1 | 0 | 48 | 3 | |
2018-2019 | PL | 29 | 4 | FACup+CdL | 1+1 | 0 | UEL | 9 | 0 | - | - | - | 40 | 4 | |
2019-2020 | PL | 31 | 1 | FACup+CdL | 6+0 | 0 | UEL | 4 | 0 | - | - | - | 41 | 1 | |
2020-2021 | PL | 31 | 1 | FACup+CdL | 2+1 | 0 | UEL | 10 | 0 | CS | 1 | 0 | 45 | 1 | |
2021-2022 | PL | 27 | 1 | FACup+CdL | 0+3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 30 | 1 | |
2022-2023 | PL | 27 | 3 | FACup+CdL | 2+1 | 0 | UEL | 6 | 1 | - | - | - | 36 | 4 | |
Totale Arsenal | 205 | 13 | 26 | 2 | 38 | 3 | 2 | 0 | 271 | 18 | |||||
Totale carriera | 394 | 32 | 44 | 2 | 75 | 7 | 2 | 0 | 515 | 41 |
Cronologia di presenze e reti in nazionaleModifica
Nazionale Under-21Modifica
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Svizzera Under-21 | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
3-9-2010 | Lugano | Svizzera Under-21 | 1 – 0 | Irlanda Under-21 | Qual. Europeo Under-21 2011 | - | 82’ |
11-6-2011 | Aalborg | Danimarca Under-21 | 0 – 1 | Svizzera Under-21 | Europeo Under-21 2011 - 1º turno | - | |
14-6-2011 | Aalborg | Svizzera Under-21 | 2 – 0 | Islanda Under-21 | Europeo Under-21 2011 - 1º turno | - | 38’ 68’ |
18-6-2011 | Aarhus | Svizzera Under-21 | 3 – 0 | Bielorussia Under-21 | Europeo Under-21 2011 - 1º turno | - | 27’ 52’ |
25-6-2011 | Aarhus | Svizzera Under-21 | 0 – 2 | Spagna Under-21 | Europeo Under-21 2011 - Finale | - | 67’ |
Totale | Presenze | 5 | Reti | 0 |
PalmarèsModifica
ClubModifica
- Basilea: 2011-2012
NazionaleModifica
IndividualeModifica
- Credit Suisse Youth Player of the Year: 1
NoteModifica
- ^ a b Granit Xhaka, su uefa.com.
- ^ Albanien hat schon telefoniert, su 20min.ch.«Bei Granits Mutter beisst der albanische Fussballverband denn auch auf Granit: «Unsere Kinder sind hier geboren worden und zur Schule gegangen. Sie gehören in die Schweiz.»»
- ^ a b Europei 2016, Svizzera-Albania: i fratelli Xhaka uno contro l'altro nella sfida dell'accoglienza elvetica, su ilfattoquotidiano.it, 11 giugno 2016. URL consultato il 13 giugno 2016.
- ^ 101 prospetti per il futuro. Ecco la lista di Don Balon, su tuttomercatoweb.com, 13 novembre 2012. URL consultato il 20 febbraio 2014.
- ^ a b c d e f Hype Xhaka, su ultimouomo.com, 14 luglio 2016. URL consultato il 16 giugno 2021.
- ^ a b Granit Xhaka, all'Olimpico per lasciare il segno (e restare), su ilfoglio.it. URL consultato il 16 giugno 2021.
- ^ a b c d e Europei 2020, Calciomercato, Xhaka sfida l'Italia con la Svizzera: perché Mourinho lo vuole per la sua Roma, su eurosport.it, 16 giugno 2021. URL consultato il 16 giugno 2021.
- ^ a b Chi ha paura dell'Arsenal?, su ultimouomo.com, 8 marzo 2018. URL consultato il 16 giugno 2021.
- ^ a b (EN) Arsenal's Granit Xhaka says he is not a 'dirty, dumb and brainless' player after criticism of disciplinary record, su standard.co.uk, 23 marzo 2017.
- ^ (EN) Arsenal Media Group, Arsenal agree deal with Granit Xhaka, su arsenal.com. URL consultato l'11 giugno 2016.
- ^ L'Arsenal assesta il primo colpo: in arrivo Xhaka per 40 mln, su Fox Sports, 22 maggio 2016. URL consultato l'11 giugno 2016.
- ^ (EN) James Benge, Granit Xhaka scores first Arsenal goal in spectacular style, su standard.co.uk, 17 settembre 2016. URL consultato il 16 giugno 2021.
- ^ Le pagelle di Arsenal-Chelsea 2-1: Sanchez decisivo, David Luiz disastroso, su eurosport.it, 27 maggio 2017. URL consultato il 16 giugno 2021.
- ^ (EN) Granit Xhaka Football Statistics, su whoscored.com. URL consultato il 28 luglio 2018.
- ^ (EN) Nick Ames, Granit Xhaka wins player vote to be Unai Emery’s new Arsenal captain, in The Guardian, 27 settembre 2019. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ Arsenal, Granit Xhaka nuovo capitano dopo voto dei giocatori, su sport.sky.it. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ Premier League, Xhaka esce tra i fischi e risponde polemicamente, su foxsports.it, 27 ottobre 2019. URL consultato il 5 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2019).
- ^ La reazione furiosa di Xhaka dopo i fischi e la sostituzione, su sport.sky.it. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ (EN) Granit Xhaka snubbed Arsenal request to make public apology & set for hefty fine, su metro.co.uk, 29 ottobre 2019. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ (EN) Jason Burt, Granit Xhaka left out of Arsenal squad to face Wolves as he takes 'time to recover', in The Telegraph, 1º novembre 2019. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ L'Arsenal toglie la fascia a Xhaka, su rsi.ch. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ (EN) Unai Emery strips Granit Xhaka of Arsenal captaincy and names new skipper, su metro.co.uk, 5 novembre 2019. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ ARSENAL, CLAUSOLA PER XHAKA: SCATTA IL RINNOVO - Sportmediaset, su Sportmediaset.it. URL consultato il 5 settembre 2021.
- ^ Granit Xhaka - Profilo giocatore 21/22, su transfermarkt.it. URL consultato il 5 settembre 2021.
- ^ (EN) Switzerland-Japan 4-3, su fifa.com, 27 ottobre 2009. URL consultato il 20 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2013).
- ^ (FR) UEFA EURO 2016 FRANCE (PDF), su football.ch, 31 maggio 2016. URL consultato il 31 maggio 2016.
- ^ Xhaka, una sfida tutta in famiglia, su rsi.ch. URL consultato il 13 giugno 2016.
- ^ Europei 2016, Svizzera-Polonia 5-6 dopo i rigori. Polacchi ai quarti, su gazzetta.it, 25 giugno 2016.
- ^ CONVOCAZIONI DEFINITIVE DELLA SVIZZERA PER IL MONDIALE: VLADIMIR PETKOVIC PUNTA SULLA CONTINUITÀ, su football.ch, 4 giugno 2018.
- ^ Xhaka e Shaqiri fanno il gesto dell'aquila: l'esultanza anti-serba dei kosovari svizzeri, in Repubblica.it, 22 giugno 2018. URL consultato il 23 giugno 2018.
- ^ I gol dei kosovari di Svizzera alla Serbia, la tempesta perfetta dei vecchi rancori, su rep.repubblica.it, 28 giugno 2018. URL consultato il 3 febbraio 2020.
- ^ Mondiali, la Fifa multa Xhaka, Shaqiri e Lichtsteiner per l'esultanza "politica", in La Gazzetta dello Sport, 27 giugno 2018. URL consultato il 27 giugno 2018.
- ^ Granit Xhaka, intervista e plotë - 15.06.2019, in YouTube.com, 5 dicembre 2022. URL consultato il 5 dicembre 2022.
- ^ (EN) Granit Xhaka would be a bad choice to captain Switzerland, says Stephane Henchoz, su independent.co.uk, 5 settembre 2018. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ La Svizzera scrive la storia nella 'serata più bella', su it.uefa.com, 29 giugno 2021. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ Euro 2020, Francia-Svizzera: Xhaka beve Coca Cola prima dei rigori, web in delirio, su eurosport.it, 29 giugno 2021. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ Svizzera, chi al posto di Xhaka l'insostituibile?, su laregione.ch, 30 giugno 2021. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ EURO 2020, Svizzera-Spagna 1-1 (2-4 dcr), le pagelle: Unai Simon pararigori, Freuler espulso. Male Morata, su eurosport.it, 2 luglio 2021. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ Erb Dominik, Nazionale maschile: Svizzera e Kosovo pareggiano 1-1, su football.ch. URL consultato il 31 marzo 2022.
- ^ Nazionale maschile: Granit Xhaka è il 6º giocatore a raggiungere 100 presenze, su football.ch. URL consultato il 31 marzo 2022.
- ^ 2 Presenze nei turni preliminari.
- ^ Nel turno preliminare.
- ^ Nei Play-off.
- ^ 2 presenze nel turno preliminare.
- ^ 1 gol nel turno preliminare.
- ^ 4º posto
- ^ Shaqiri e Xhaka: il meglio del calcio svizzero, su credit-suisse.com, 29 maggio 2012. URL consultato il 20 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2013).
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Granit Xhaka
Collegamenti esterniModifica
- Granit Xhaka, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Granit Xhaka, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Granit Xhaka, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Granit Xhaka, su it.soccerway.com, Perform Group.
- Granit Xhaka, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Granit Xhaka, su soccerbase.com, Racing Post.
- (FR) Granit Xhaka, su lequipe.fr, L'Équipe 24/24.
- (DE) Granit Xhaka, su fussballdaten.de, Fussballdaten Verlags GmbH.
- (EN, ES, CA) Granit Xhaka, su BDFutbol.com.
- (EN, RU) Granit Xhaka, su eu-football.info.
- (ES) Granit Xhaka, su AS.com.
- (DE) Profilo su Fcb.ch, su fcb.ch. URL consultato il 29 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2010).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 469160364966963680006 · GND (DE) 1219903868 |
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