Michael Bradley (calciatore)
Michael Sheehan Bradley (Princeton, 31 luglio 1987) è un allenatore di calcio ed ex calciatore statunitense, di ruolo centrocampista, assistente tecnico dello Stabæk.
Michael Bradley | |||||||||||||||||||||||||
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Michael Bradley con la nazionale statunitense nel 2013 | |||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Stati Uniti | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 185[1] cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 75 kg | ||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | ||||||||||||||||||||||||
Squadra | Stabæk (Assistente) | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 17 ottobre 2023 - giocatore | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 25 ottobre 2023 | |||||||||||||||||||||||||
Biografia
modificaBradley è nato a Princeton, nel New Jersey, figlio di Bob Bradley, ex allenatore della nazionale degli Stati Uniti. Mentre suo padre era capo allenatore di calcio dei Princeton Tigers all'Università di Princeton, la famiglia viveva a Pennington, nel New Jersey.
Michael ha trascorso la sua adolescenza a Palatine, Illinois, mentre suo padre allenava i Chicago Fire all'interno della Major League Soccer (MLS), ed è cresciuto giocando per il Sockers FC, dove è ha partecipato ai Campionati nazionali del 2002 posizionandosi terzo. Successivamente ha frequentato il programma di residenza della squadra nazionale maschile Under-17 degli Stati Uniti a Bradenton, in Florida, la struttura dedicata all'allenamento della nazionale Under-17, per quattro semestri, dal 2002 al 2004. Da bambino, ha idolatrato Roy Keane, il centrocampista del Manchester United e della Repubblica d'Irlanda.
Vita privata
modificaBradley parla correntemente inglese, italiano, olandese, tedesco e spagnolo. È sposato con Amanda, ex tennista dell'Università del Rhode Island. La coppia ha un figlio e una figlia, nati rispettivamente nel 2012 e nel 2014.[5][6] La sorella di Michael Bradley ha sposato il calciatore australiano Andy Rose.[7]
Caratteristiche tecniche
modificaBradley è un centrocampista di rottura, forte fisicamente e che corre molto durante la partita, compensando i propri limiti tecnici.[8]
Carriera
modificaClub
modificaGli inizi
modificaNato a Princeton, New Jersey, figlio del tecnico Bob Bradley,[9] cresce in Illinois, negli anni in cui suo padre allena i Chicago Fire della Major League Soccer (MLS); Michael gioca invece per i concittadini Chicago Sockers, che partecipano ai campionati nazionali del 2002 finendo terzi. Più tardi frequenta per due anni, dal 2002 al 2004, la IMG Soccer Academy a Bradenton, Florida, la struttura dedicata all'allenamento della nazionale statunitense Under-17.
Prima di lasciare Bradenton firma un contratto Project-40 con la MLS, diventando professionista a 16 anni ed entrando nel SuperDraft del 2004, dove viene scelto come 36º dai MetroStars, all'epoca allenati da suo padre Bob. Non scende in campo nella sua prima stagione per un infortunio al piede ma guadagna un posto da titolare nel 2005, giocando 30 su 32 partite per i Metros: proprio poche settimane dopo che suo padre era stato esonerato, Michael segna il suo primo gol da professionista, in una vittoria sui Chivas USA all'ultima giornata della regular season del campionato 2005, dando alla sua squadra l'accesso ai play-off.
L'arrivo in Europa: Heerenveen, Borussia M'gladbach e Aston Villa
modificaNel gennaio 2006 diventa il giocatore più giovane della MLS ad essere venduto quando si trasferisce agli olandesi dell'Heerenveen. Disputa la sua prima partita da titolare il successivo 16 aprile, contro l'AZ Alkmaar, giocando da quel momento quattro partite da titolare e aiutando il club a raggiungere la qualificazione alla Coppa UEFA. A livello internazionale, in competizioni confederali, vanta 6 presenze e due gol, debuttando il 28 settembre 2006 nello 0-0 casalingo contro il portoghesi del Vitória Setúbal.[10]
Il 31 agosto 2008 firma per i tedeschi del Borussia M'gladbach,[11] debuttando il successivo 20 settembre nella sconfitta contro l'Hertha Berlino. Il 15 novembre 2008 segna il suo primo gol per il M'gladbach, contro il Bayern Monaco, contribuendo al 2–2 finale. All'inizio della stagione 2009-2010 viene per un breve periodo sospeso dalla squadra, dopo una lite con il manager Michael Frontzeck;[12] in seguito i due si riconciliarono e Bradley diventa titolare, fornendo un assist contro il Bayern e segnando il gol della vittoria contro l'Hannover 96.
Il 31 gennaio 2011 viene ufficializzato il suo trasferimento in prestito all'Aston Villa.[13] Termina la sua esperienza a Birmingham con 3 presenze in Premier League e una in FA Cup.
Esperienze italiane: Chievo e Roma
modificaIl 31 agosto 2011 passa alla società italiana del Chievo, che lo acquista a titolo definitivo[14] per 1,2 milioni di euro.[15] Esordisce in Serie A il successivo 18 settembre, nella sconfitta esterna 2-1 contro il Parma,[16] diventando titolare fisso nella squadra di Domenico Di Carlo. Il 7 aprile 2012 segna il suo primo gol in A, nel successo interno 3-2 sul Catania.
Il 15 luglio 2012, la Roma ufficializza l'acquisto del calciatore: al Chievo viene riconosciuta la cifra di 3,25 milioni di euro, più la metà del cartellino di Adrian Stoian.[17] Si tratta del primo statunitense della storia a vestire la maglia dei giallorossi capitolini,[18] con cui fa il suo esordio nella gara casalinga contro il Catania terminata 2-2.[19] Il 7 ottobre 2012 segna il suo primo gol con la maglia giallorossa, contro l'Atalanta, in una gara terminata 2-0 per i romani.[20] Il 31 dicembre dello stesso anno viene proclamato vincitore della prima edizione dell'American Player of the Year Award, venendo preferito al centrocampista del Seattle Sounders, Clint Dempsey, e all'attaccante del Sunderland, Jozy Altidore, rispettivamente secondo e terzo nella classifica finale.[21]
Il 27 ottobre 2013 realizza la sua prima rete stagionale, che decise la trasferta contro l'Udinese (0-1).[22] Il 6 gennaio 2014 viene inserito da Forbes, per la seconda volta, nella lista dei 30 sportivi Under-30 più influenti dell'anno.[23]
Toronto FC
modificaIl 9 gennaio 2014 Bradley torna in MLS, venendo acquistato dai canadesi del Toronto FC per 10 milioni di dollari (equivalenti a circa 7,35 milioni di euro).[24] Come parte del trasferimento, i due club hanno concordato una partnership che prevedeva la disputa di due amichevoli al BMO Field e un programma di sviluppo dei giovani giocatori del Toronto presso la struttura di allenamento della Roma.[25]
Bradley ha debuttato con il Toronto nella gara di apertura giocata contro i Seattle Sounders il 15 marzo 2014, conclusasi con la vittoria per 2-1 in favore dei canadesi grazie a una doppietta del neoacquisto Jermain Defoe.[26] Ha messo a segno la sua prima rete tre settimane dopo in una gara vinta per 2-0 in casa del Columbus Crew. Per la stagione 2015 verrà nominato capitano della squadra.[27]
Darà una mano fondamentale per la conquista della finale di MLS Cup, mettendo a segno una rete nella gara vinta per un totale di 7-5 contro i rivali del Montréal Impact.[28] Il 10 dicembre 2016 il Toronto perse la finale per 5-4 ai tiri di rigore contro i Seattle Sounders dopo aver tenuto il punteggio inviolato per tutti i tempi regolamentari e supplementari. Bradley fu l'autore di uno dei rigori sbagliati dal club canadese.[29]
Il successivo arrivo del trequartista spagnolo Víctor Vázquez all'inizio della stagione 2017 cambiò notevolmente lo stile di gioco del Toronto: l'allora tecnico Greg Vanney decise di passare da un 4-4-2 ad un 3-5-2, con Bradley che venne impiegato per lo più come centrocampista difensivo, e il che lasciò che lo spagnolo prendesse tutti compiti della trequarti.[30] Il 27 giugno il Toronto conquistò la Canadian Championship 2017 sconfiggendo i rivali del Montréal Impact in finale per 3-2.[31] Il 30 settembre 2017 Bradley ha ottenuto il suo primo MLS Supporters' Shield con una vittoria casalinga per 4-2 contro i New York Red Bulls, conquistando inoltre la vetta della classifica con il maggior numero di punti.[32] Il 9 dicembre 2017, Bradley ha dato un contributo fondamentale per la conquista della prima MLS Cup nella storia del club battendo i Seattle Sounders per 2-0, completando anche il treble nazionale.[33]
Il 18 aprile dell'anno seguente il Toronto si interfaccerà con il Guadalajara nella finale di andata della CONCACAF Champions League 2018, venendo però battuti con il risultato di 2-1. Nella gara di ritorno disputata il 25 aprile i canadesi riusciranno a mandare la gara ai tiri di rigore dopo esser riusciti ad uscire dai tempi supplementari mantenendo il risultato fermo sul 2-1. Nonostante ciò, il Toronto dovrà arrendersi ai messicani dopò un errore cruciale dal dischetto effettuato proprio del difensore statunitense.[34] Il 10 novembre 2019 ha totalizzato la sua 200ª presenza con la maglia del Toronto, disputando la finale della MLS Cup 2019 persa per 3-1 contro i Seattle Sounders.[35]
Poco dopo l'inizio del 2020, il giocatore ha subito un intervento chirurgico alla caviglia e quindi avrebbe dovuto saltare gran parte della stagione.[36] Tuttavia, a causa della pandemia di COVID-19, ha saltato solamente due gare tornando in buone condizioni giusto per l'avvio dell'MLS is Back Tournament. Concluse l'annata 2020 totalizzando solamente nove presenze in campionato.
Nel 2022 ha messo a segno una doppietta nella gara vinta per 4-0 contro il Charlotte FC, nella quale hanno debuttato i due nuovi acquisti Federico Bernardeschi e Lorenzo Insigne, ed entrambi hanno contribuito alla doppietta di Bradley. Questa prestazione gli è valsa il premio di miglior giocatore della settimana.[37]
Il 17 ottobre 2023, il difensore statunitense annuncia il ritiro dal calcio giocato dopo nove stagioni e quattro campionati vinti con la maglia del Toronto.[38][39] Il 25 ottobre seguente annuncia che si sarebbe aggregato al padre Bob sulla panchina dello Stabæk nel ruolo di assistente tecnico.[40]
Nazionale
modificaNel maggio 2006 viene portato al campo di allenamento di Cary, North Carolina, per allenarsi per la prima volta con la nazionale maggiore. Anche se non farà parte della squadra per la fase finale del campionato del mondo 2006 in Germania, viene convocato per tre amichevoli preparatorie al torneo, debuttando il 26 maggio contro il Venezuela, entrando a partita in corso.
Alla fine del 2006 il padre di Michael, Bob, viene ingaggiato come allenatore della nazionale e il giocatore diventa un punto fermo nel centrocampo statunitense sotto la gestione paterna, giocando la prima partita da titolare il 28 marzo 2007, in un'amichevole contro il Guatemala. Si conferma titolare alla CONCACAF Gold Cup 2007 dove aiuta la nazionale a vincere il titolo, nonostante la sua espulsione nella semifinale contro il Canada. Segna il primo gol con la nazionale maggiore il 17 ottobre 2007, all'87', in un'amichevole a Basilea contro la Svizzera che la sua squadra vince proprio grazie alla sua rete.
Dopo queste prestazioni, viene scelto come "U.S. Soccer's Young Athlete of the Year 2007".[41] Durante la prova della nazionale alla Confederations Cup 2009, segna il secondo gol contro l'Egitto al 63', ma non potrà giocare la finale in quanto espulso dall'arbitro Jorge Larrionda:[42] i dissidi con Larrionda proseguono dopo la partita e ciò gli costa un'ulteriore squalifica di 3 partite da scontare durante la CONCACAF Gold Cup 2009.[43]
Bradley viene convocato per il campionato del mondo 2010 in Sudafrica: titolare della squadra statunitense, va a segno nella seconda partita contro la Slovenia, siglando la rete del pareggio.[44] Nell'estate 2015, poco prima della Gold Cup 2015, diventa ufficialmente capitano della nazionale succedendo a Clint Dempsey. L'anno seguente viene convocato per la Copa América Centenario negli Stati Uniti d'America.[45]
Statistiche
modificaPresenze e reti nei club
modificaStatistiche aggiornate al 9 giugno 2023.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
2005 | MetroStars | MLS | 30+2[46] | 1+0[46] | USOC | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 32 | 1 |
gen.-giu. 2006 | Heerenveen | ED | 1+4[46] | 0+0[46] | CO | 0 | 0 | CU | 0 | 0 | - | - | - | 5 | 0 |
2006-2007 | ED | 21+2[46] | 0+0[46] | CO | 1 | 0 | CU | 4 | 0 | - | - | - | 28 | 0 | |
2007-2008 | ED | 33+3[46] | 15+0[46] | CO | 2 | 2 | CU | 2 | 2 | - | - | - | 40 | 19 | |
Totale Heerenveen | 55+9 | 15 | 3 | 2 | 6 | 2 | - | - | 73 | 19 | |||||
2008-2009 | Borussia M'gladbach | BL | 28 | 5 | CG | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 28 | 5 |
2009-2010 | BL | 29 | 2 | CG | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 31 | 2 | |
2010-gen. 2011 | BL | 19 | 3 | CG | 3 | 1 | - | - | - | - | - | - | 22 | 4 | |
Totale Borussia M'gladbach | 76 | 10 | 5 | 1 | - | - | - | - | 81 | 11 | |||||
gen.-giu. 2011 | Aston Villa | PL | 3 | 0 | FACup+CdL | 1+0 | 0 | UEL | - | - | - | - | - | 4 | 0 |
2011-2012 | Chievo | A | 35 | 1 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | 36 | 1 | |
2012-2013 | Roma | A | 30 | 1 | CI | 5 | 0 | - | - | - | - | - | - | 35 | 1 |
2013-gen. 2014 | A | 11 | 1 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 11 | 1 | |
Totale Roma | 41 | 2 | 5 | 0 | - | - | - | - | 46 | 2 | |||||
2014 | Toronto FC | MLS | 25 | 2 | CC | 2 | 1 | - | - | - | - | 27 | 3 | ||
2015 | MLS | 25+1[46] | 5+0[46] | CC | 2 | 0 | - | - | - | - | 28 | 5 | |||
2016 | MLS | 24+6[46] | 1+1[46] | CC | 0 | 0 | - | - | - | - | 30 | 2 | |||
2017 | MLS | 30+5[46] | 0+0[46] | CC | 3 | 0 | - | - | - | - | 38 | 0 | |||
2018 | MLS | 32 | 0 | CC | 2 | 0 | CCL | 8 | 0 | CpC | 1 | 0 | 43 | 0 | |
2019 | MLS | 27+4[46] | 3+0[46] | CC | 2 | 0 | CCL | 2 | 0 | - | - | 35 | 3 | ||
2020 | MLS | 9+1[46] | 0+0[46] | CC | 1 | 0 | - | - | MisB | 4 | 0 | 15 | 0 | ||
2021 | MLS | 32 | 1 | CC | 3 | 0 | CCL | 4 | 0 | - | - | 39 | 1 | ||
2022 | MLS | 34 | 3 | CC | 3 | 0 | - | - | - | - | 37 | 3 | |||
2023 | MLS | 7 | 1 | CC | 0 | 0 | - | - | - | - | 7 | 1 | |||
Totale Toronto FC | 245+17 | 16+1 | 18 | 1 | 14 | 0 | 5 | 0 | 299 | 18 | |||||
Totale carriera | 511 | 46 | 33 | 4 | 20 | 2 | 5 | 0 | 569 | 52 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
modificaPalmarès
modificaClub
modifica- Toronto FC: 2017
- Toronto FC: 2017
Nazionale
modifica- Gold Cup: 2
Individuale
modifica- Miglior giovane: 2007
- Miglior atleta: 2015
- 2020
Note
modifica- ^ (EN) Michael Bradley, su mlssoccer.com. URL consultato il 24 febbraio 2021.
- ^ 32 (1) se si comprendono le presenze e le reti nei play-off.
- ^ 64 (15) se si comprendono le presenze e le reti nei play-off.
- ^ 262 (17) se si comprendono le presenze e le reti nei play-off.
- ^ (EN) Luke O'Brien, America's Most Important Soccer Player Conquers The Old World, in Deadspin, 13 agosto 2013. URL consultato il 4 dicembre 2022.
- ^ (EN) Kurt Larson, Michael Bradley on life, recovery and finally helping Toronto FC qualify for the playoffs in 2015, in Toronto Sun, 11 gennaio 2015.
- ^ (EN) The Canadian Press, Father vs. son as LAFC visit Toronto FC in Bradley Bowl, TSN, 19 agosto 2018. URL consultato il 4 dicembre 2022.
- ^ Juventus: da Lalas e Bradley, i fratelli maggiori di McKennie, su repubblica.it, 27 agosto 2020. URL consultato il 6 dicembre 2020.
- ^ Profilo su Calciozz.it
- ^ Bradley checks in at Villa after agreeing loan move, su it.uefa.com. URL consultato il 31 gennaio 2011.
- ^ (EN) Stefan Coerts, Bradley Heading For Gladbach [collegamento interrotto], su gol.com, 31 agosto 2008. URL consultato il 2 settembre 2008.
- ^ (EN) Allen Ramsey, Bradley Benched For Not Recognizing Mistakes, su goal.com, 31 agosto 2009. URL consultato il 4 aprile 2010.
- ^ Michael Bradley, su avfc.co.uk. URL consultato il 4 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2011).
- ^ Tutti i trasferimenti - ChievoVerona Archiviato il 2 luglio 2014 in Internet Archive. Legaseriea.it
- ^ Palermo: per Bradley c'è accordo col giocatore, ora avanti con il Chievo Tuttopalermo.net
- ^ Parma-Chievo 2-1 Transfermarkt.it
- ^ Michael Bradley e Adrian Stoian (PDF), su asroma.it, 15 luglio 2012.
- ^ Bradley: Un americano a Roma, su Calciomercato.com.
- ^ Catania guastafeste di Zeman, ma la Roma rimonta: 2-2, su gazzetta.it, 26 agosto 2012.
- ^ Lamela-Bradley, la Roma risorge: l'Atalanta spreca e poi soccombe, su gazzetta.it, 7 ottobre 2012.
- ^ Michael Bradley miglior americano 2012 [collegamento interrotto], su socceritalia.info, 31 dicembre 2012. URL consultato il 31 dicembre 2012.
- ^ Udinese 0-1 Roma, su legaseriea.it, 27 ottobre 2013. URL consultato il 28 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- ^ 30 under 30 sports, su forbes.com, 6 gennaio 2014.
- ^ http://www.asroma.it/pdf/corporate/operazioni_di_mercato/2014_09_01_Bradley.pdf
- ^ Toronto FC Signs Michael Bradley | Toronto FC, su web.archive.org, 19 gennaio 2015. URL consultato il 27 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2015).
- ^ (EN) Kevin McGran Staff Reporter, Jermain Defoe scores twice, Toronto FC upsets Seattle 2-1 in season opener, su Toronto Star, 15 marzo 2014. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ (EN) Bradley appointed new Toronto captain, su ESPN.com, 11 febbraio 2015. URL consultato il 27 dicembre 2023.
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- ^ Big Read: Why Victor Vazquez is like no player in Toronto FC history, su www.sportsnet.ca. URL consultato il 27 dicembre 2023.
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- ^ (EN) torontofc, Michael Bradley voted Week 22 MLS Player of the Week | Toronto FC, su torontofc. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ (EN) mlssoccer, Michael Bradley: Toronto FC, USMNT legend to retire | MLSSoccer.com, su mlssoccer. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ (EN) Sonja Cori Missio, Michael Bradley: the Toronto FC legend who will be long remembered, in The Guardian, 26 ottobre 2023. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ UFFICIALE: Si ritira Michael Bradley. L\'ex Roma entrerà nello staff del padre allo Stabaek, su www.tuttomercatoweb.com. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ (EN) U.S. Soccers All-Time Athlete of the Year Award Winners, su ussoccer.com. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2009).
- ^ (EN) U.S. Men's National Team Advances to First-Ever Final in a FIFA Tournament with 2-0 Victory Against Spain in 2009 FIFA Confederations Cup, su ussoccer.com, 24 giugno 2009. URL consultato il 26 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2009).
- ^ (EN) Bradley suspended for three matches, su soccernet.espn.go.com, 7 luglio 2009. URL consultato il 4 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2009).
- ^ Bradley salva il papà Usa, pari in rimonta, su repubblica.it. URL consultato il 24 maggio 2020.
- ^ (EN) Klinsmann names 23 player roster for historic Copa America Centenario, su ussoccer.com, 21 maggio 2016. URL consultato il 21 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2016).
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Regular season+Play-off.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Michael Bradley, su UEFA.com, UEFA.
- Michael Bradley, su tuttocalciatori.net, TuttoCalciatori.net.
- (EN) Michael Bradley, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Michael Bradley (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Michael Bradley (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Michael Bradley, su it.soccerway.com, Perform Group.
- Michael Bradley, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Michael Bradley, su soccerbase.com, Racing Post.
- (EN) Michael Bradley, su dfb.de, Federazione calcistica della Germania.
- (FR) Michael Bradley, su lequipe.fr, L'Équipe 24/24.
- (DE) Michael Bradley, su fussballdaten.de, Fussballdaten Verlags GmbH.
- (EN, ES, CA) Michael Bradley, su BDFutbol.com.
- (EN) Michael Bradley, su Olympedia.
- (EN) Michael Bradley, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (ES) Michael Bradley, su AS.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2087153472512845360001 · ISNI (EN) 0000 0005 0109 6355 · LCCN (EN) no2020009160 |
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