Marco Lucchinelli

pilota motociclistico italiano

Marco Lucchinelli (Bolano, 26 giugno 1954) è un pilota motociclistico e cantante italiano ritiratosi dalle competizioni nel 1995.

Marco Lucchinelli
Lucchinelli nel 1981.
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio 1975 in classe 350
Scuderie 1975-76 Team Gallina
1977 Life Helmets
1978 Cagiva
1979 privato
1980-81 Team Gallina
1982-83 Honda RC
1984-86 Cagiva
Mondiali vinti 1
Gare disputate 87
Gare vinte 6
Podi 21
Punti ottenuti 401
Pole position 9
Giri veloci 9
Carriera in Superbike
Esordio 1988
Miglior risultato finale
Gare disputate 16
Gare vinte 2
Podi 4
Punti ottenuti 76
Pole position 2
Giri veloci 2
 

Ha vinto il campionato del mondo del 1981 nella classe 500 su Suzuki.

Carriera modifica

 
Lucchinelli precede Kenny Roberts in una fase del Gran Premio delle Nazioni 1978.

Originario di Ceparana, frazione comunale di Bolano in provincia della Spezia, da digiuno di corse esordì nel 1974 con una Aermacchi 250 nella cronoscalata Saline di Volterra-Volterra. Nel 1975 Roberto Gallina gli fece provare sul circuito del Mugello una Laverda 1000 a tre cilindri categoria Endurance[1]: cadde quasi subito rompendosi il naso, ma i risultati ottenuti lo convinsero ad iscriversi sia al campionato nazionale che nel motomondiale classe 350 utilizzando una Yamaha.

Nello stesso anno partecipò ad altre prestigiose gare, tra cui le "24 Ore" del Montjuich (una delle edizioni più combattute[2]), di Spa-Francorchamps e di Le Mans e la 1000 km del Mugello, dimostrando un grande talento nel guidare sulla pista bagnata, caratteristica che non perderà mai[1]. Nel 1976 Gallina lo affiancò ad Armando Toracca, ex MV Agusta, su una Suzuki in 500. Contrariamente a Toracca, Lucchinelli ottenne buoni risultati, classificandosi quarto in classifica generale dopo due secondi, un terzo ed un quarto posto.

Soprannominato "cavallo pazzo", il suo stile spericolato attirava nei circuiti una grande quantità di pubblico, anche se le cadute, frequenti e spesso dolorose, gli impedivano di portare a termine molte gare. Molto abile nell'adattarsi a moto e circuiti nuovi (per questo, nonostante il suo basso numero di vittorie, viene incluso tra i grandi del motociclismo), per molto tempo preferì gareggiare affidandosi a squadre private piuttosto che "ufficiali"[1]: nella stagione 1977 fu coinvolto nella fallimentare (poiché terminò i soldi a metà anno) esperienza del Life Helmets Racing Team, mentre l'anno successivo corse con una Bimota-Yamaha 350, delle Suzuki RG 500 sponsorizzate dalla Cagiva e una Yamaha TZ 750.

Anche nel 1979 (anno in cui correva da privato, sempre con una Suzuki RG) non ottenne risultati di rilievo e al termine del campionato raggranellò solo 11 punti in classifica. L'anno seguente, ritornato nelle file del Team Gallina, colse il suo primo successo mondiale nel Gran Premio di Germania al Nordschleife. Lucchinelli con il suo giro veloce 8:22.2 detiene il record motociclistico della pista da 22835 m[3] che non può essere battuto visto che dall'anno successivo la pista venne portata a 20832 m (in questa configurazione il record è 7:49.71 di Helmut Dähne nel 1993). Chiuse la stagione al terzo posto con 59 punti dietro Kenny Roberts e Randy Mamola. Nel 1981 vinse il mondiale dominando la scena grazie a cinque vittorie (Francia, Olanda, Belgio, San Marino e Finlandia) e 105 punti complessivi. Sempre negli stessi anni si aggiudicò anche due titoli nel Campionato Italiano Velocità, sia nel 1980 che nel 1981, sempre in 500.

 
Lucchinelli festeggia la vittoria al Gran Premio d'Olanda 1981.

Dal carattere gioviale ed amichevole, Lucchinelli fu il primo motociclista a cantare al Festival di Sanremo (nell'edizione 1982) e il primo a sperimentare le saponette battezzate "istrice", con gli aculei di gomma sulle ginocchia della tuta[1]. Nel 1982 passò alla Honda, che all'epoca era tecnicamente inferiore alla Suzuki[4]. Il 2 maggio dello stesso anno, mentre stava lottando per la prima posizione con Franco Uncini, cadde a 220 km/h rischiando di uccidere alcuni spettatori: uscì quasi illeso dall'incidente (frattura dello scafoide della mano e contusioni al piede), ma la paura provata gli frenò la carriera[1].

Come disse qualche giornalista dell'epoca, da quel momento Marco "non fu più un pilota speciale"[1] e dovette accontentarsi sia con la Honda che con la Cagiva (scuderia in cui era tornato nel 1984 e con la quale chiuse la sua avventura nel motomondiale nel 1986) di finire in zona punti senza più riuscire a lottare seriamente per la vittoria. Tuttavia non si ritirò: Lucchinelli ottenne nel 1987 la vittoria della "Battle of the Twins" a Daytona in sella a una Ducati 851 e nel 1988 corse il Campionato mondiale Superbike ancora in sella a una Ducati, con la quale ottenne due vittorie e di cui divenne qualche tempo dopo team manager[1]. Da team manager vinse un titolo nel 1990 con Raymond Roche.

Nel 1986 si cimentò anche con le corse automobilistiche disputando alcune gare del campionato internazionale di Formula 3000 con la scuderia Lola Motorsport senza ottenere risultati di particolare rilievo.

Nel 1991 fu arrestato[5] e condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per possesso di cocaina[6].

Le sue ultime gare in moto risalgono al 1995, quando corse il campionato Europeo Supersport con una Ducati 748 del team Alstare, finendolo al 12º posto.[7][8]

Ritiratosi definitivamente dalle competizioni, continua a frequentare il mondo del motociclismo in qualità di commentatore televisivo dei Gran Premi per Eurosport. Dal 2007 è diventato uno degli ospiti fissi del programma "Fuorigiri" su Italia 1, in onda dopo le gare della MotoGP.

Il 2 giugno 2017, nel fine settimana del GP d'Italia del 2017, viene inserito nella Hall of Fame del motomondiale.[9]

Risultati in gara modifica

Motomondiale modifica

Classe 350 modifica

1975 Classe Moto                         Punti Pos.
350 Yamaha - - - - 7 - - NE NE - - - 4[10] 32º
1976 Classe Moto                         Punti Pos.
350 Yamaha Rit 0
1978 Classe Moto                           Punti Pos.
350 Yamaha e Harley-Davidson - NE - - 6 - NE - Rit - - - - 5[11] 18º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Classe 500 modifica

1976 Classe Moto                         Punti Pos.
500 Suzuki 3 2 NP NE 15 5 Rit 2 NE 40
1977 Classe Moto                           Punti Pos.
500 Suzuki 7 NP 7 Rit NE Rit NE 6 Rit Rit 2 Rit 25 11º
1978 Classe Moto                           Punti Pos.
500 Suzuki Rit 4 Rit 3 Rit 7 Rit Rit 4 Rit NE NE 30
1979 Classe Moto                           Punti Pos.
500 Suzuki 9 Rit Rit 10 Rit Rit NP 7 9 9 NE Rit 11 18º
1980 Classe Moto                     Punti Pos.
500 Suzuki Rit 2 3 NE Rit 2 Rit 3 NE 1 59
1981 Classe Moto                             Punti Pos.
500 Suzuki NE Rit 3 5 1 NE 2 1 1 1 19 1 9 NE 105
1982 Classe Moto                             Punti Pos.
500 Honda 5 Rit [12] 5 5 Rit 6 8 17 5 NE NE 6 5 43
1983 Classe Moto                         Punti Pos.
500 Honda 9 2 10 3 Rit 7 9 Rit 7 Rit 6 4 48
1984 Classe Moto                         Punti Pos.
500 Cagiva Rit Rit Rit Rit NP Rit 0
1985 Classe Moto                         Punti Pos.
500 Cagiva 15 Rit Rit Rit 0
1986 Classe Moto                         Punti Pos.
500 Cagiva Rit 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Campionato mondiale Superbike modifica

1988 Moto                   Punti Pos.
Ducati 2 1 9 Rit 6 11 1 Rit 12 Rit 10 AN 3 4 63
1989 Moto                       Punti Pos.
Ducati NP NP Rit 10 9 NP 13 42º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class Squalificato '-' Dato non disp.

Discografia modifica

45 giri modifica

  • 1982 - Stella fortuna/Ognuno di voi (EMI Italiana, 3C 006-18570)
  • 1982 - La volevo.../Questa mia faccia (EMI Italiana, 3C 006-18592)
  • 1983 - Lucky rock and roll/Anche un po' per te (CAM, CM 7453)
  • - Lei Cagiva, lui Ducati/Voglio dire (Lucky, LM 182)

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g Nico Cereghini, Marco Lucchinelli, su motorette.net. URL consultato il 17 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  2. ^ (ES) 24 Horas de Montjuic, su kmceromt.com. URL consultato il 4 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2012).
  3. ^ Nürburgring - Rekorde, su nuerburgring.de, 10 gennaio 2008. URL consultato il 10 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2008).
  4. ^ Al debutto iridato la Honda NS 500 tre cilindri erogava 105 CV, contro i 135-140 di Yamaha e Suzuki (Motociclismo d'Epoca 10/2009, pagg. 96-97).
  5. ^ "La cocaina sbatte il campione fuori pista", La Stampa, 8 dicembre 1991, pag. 3
  6. ^ Lucchinelli, 5 anni per la " coca " : la cella mi ha aiutato
  7. ^ Il Campionato Europeo Supersport 1995 su Racingmemo.free
  8. ^ The Dream Team - Team Alstare Racing 1995, su it.paperblog.com.
  9. ^ Lucchinelli, nuova MotoGP™ Legend, su motogp.com, Dorna Sports, 2 giugno 2017.
  10. ^ Risultati del 1975 su Racingmemo.free
  11. ^ Risultati del 1978 su Racingmemo.free
  12. ^ Fa parte dei piloti che hanno boicottato questo gran premio.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica